Orologico Forum 3.0

Gli Orologi => Orologi e Co... => Topic aperto da: guagua72 - Dicembre 17, 2016, 09:00:42 am

Titolo: Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: guagua72 - Dicembre 17, 2016, 09:00:42 am
Leggo ultimamente nei vari topic e off topic grande attenzione alla analisi del valore, della passione, dei prezzi fuori statistica, degli incrementi e dei decrementi, delle idiosincrasie di un'industria già morta prima degli anni 80. Non c'e' più futuro? Siamo alla vera disfatta? Stanno fallendo quasi tutti? Ma se rimarranno solo Rolex, Patek e pochi altri, ci nutriremo di solo antiquariato?  I veri appassionati potranno solo essere milionari, "mecenati" disposti a rimettere decine e decine di migliaia di euro pur di avere prodotti all'altezza? Insomma, pare che il vero nuovo, inteso come prodotto fuori dagli schemi, sia finito oppure relegato in uno stretto "privè" di milionari. Dobbiamo rassegnarci a ciò???? Era forse sempre stato così? ....Mah
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: leolunetta - Dicembre 17, 2016, 09:55:34 am
Mah sintetizzando credo che il futuro possa stare dove girano i soldi. Se nel settore dell'orologeria c'è calma piatta già oggi il futuro in proiezione non pare certo roseo.
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: leolunetta - Dicembre 17, 2016, 10:08:31 am
L'unica cosa della quale sono sicuro è quella che "valore" e "prezzo" in questo settore non coincidono quasi mai.
Mentre al "valore" ognuno di noi attibuisce ad un oggetto determinate qualità e quindi il discorso personale e soggettivo è preponderante, nel "prezzo" bisogna invece essere più cinici ed assoggettarsi a quello che è la richiesta di mercato.
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: corrado71 - Dicembre 17, 2016, 10:56:55 am
Leggo ultimamente nei vari topic e off topic grande attenzione alla analisi del valore, della passione, dei prezzi fuori statistica, degli incrementi e dei decrementi, delle idiosincrasie di un'industria già morta prima degli anni 80. Non c'e' più futuro? Siamo alla vera disfatta? Stanno fallendo quasi tutti? Ma se rimarranno solo Rolex, Patek e pochi altri, ci nutriremo di solo antiquariato?  I veri appassionati potranno solo essere milionari, "mecenati" disposti a rimettere decine e decine di migliaia di euro pur di avere prodotti all'altezza? Insomma, pare che il vero nuovo, inteso come prodotto fuori dagli schemi, sia finito oppure relegato in uno stretto "privè" di milionari. Dobbiamo rassegnarci a ciò???? Era forse sempre stato così? ....Mah

Guarda, la cosa non mi preoccupa, c'è una tale scelta nel vintage / secondo polso, che avremo da giocare per i prossimi trent'anni, e tra l'altro, se piacciono gli orologi "piccoli" (ossia quelli normali), pure spendendo poco  :)
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: Bertroo - Dicembre 17, 2016, 11:14:45 am
Concordo con quanto sopra.
E siccome è un po' che non prendo orologi nuovi, e non ne prenderò più anche quelli con listini supergonfiati poi si prendono anche col 60% perciò la cosa non mi preoccupa particolarmente.
Anche perché se orologi come Rolex vedono aumentare i loro listini poco mi importa, così come per gli sportivi di casa AP o PP, sinceramente si campa bene anche senza e me ne farò una ragione.
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: claudio969 - Dicembre 17, 2016, 11:43:11 am
Secondo me oggi, rispetto al passato, è più facile possedere degli orologi importanti,tecnicamente straordinari, complicati e non, anche per i non milionari.
L'enorme sviluppo del mercato del secondo polso assieme alle anomalie di un mercato che premia solo alcune referenze di 2/3 marche, ci permettono oggi di avvicinare dei capolavori del vintage, moderni e contemporanei.
Non so se era così anche negli anni 80/90 ma non credo (ma qui c'è chi potrà testimoniarlo) perchè oggi gli orologi disponibili sul mercato del secondo polso accoppiati alle potenzialità di contatto del web e le numerosissime aste sono un bacino di segnatempo enorme, se poi teniamo conto anche dei tanti nuovi milionari che hanno comprato orologi nuovi che poi hanno regolarmente svenduto...
Pensate che oggi è possibile comprare un Tourbillon di Roth che costava allora 190k o il perpetuale 75k, i 90k dell'astrolabium di cui si parlava ieri...così come orologi nuovi scontati al 50/60%.
Certo se s'insegue per investimento e immagine una di quelle referenze modali ci si fa male!
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: leolunetta - Dicembre 17, 2016, 12:05:39 pm
Secondo me oggi, rispetto al passato, è più facile possedere degli orologi importanti,tecnicamente straordinari, complicati e non, anche per i non milionari.
L'enorme sviluppo del mercato del secondo polso assieme alle anomalie di un mercato che premia solo alcune referenze di 2/3 marche, ci permettono oggi di avvicinare dei capolavori del vintage, moderni e contemporanei.
Non so se era così anche negli anni 80/90 ma non credo (ma qui c'è chi potrà testimoniarlo) perchè oggi gli orologi disponibili sul mercato del secondo polso accoppiati alle potenzialità di contatto del web e le numerosissime aste sono un bacino di segnatempo enorme, se poi teniamo conto anche dei tanti nuovi milionari che hanno comprato orologi nuovi che poi hanno regolarmente svenduto...
Pensate che oggi è possibile comprare un Tourbillon di Roth che costava allora 190k o il perpetuale 75k, i 90k dell'astrolabium di cui si parlava ieri...così come orologi nuovi scontati al 50/60%.
Certo se s'insegue per investimento e immagine una di quelle referenze modali ci si fa male!




Infatti io non sono un milionario e con diversi sacrifici mi sono potuto permettere alcuni orologi "cicciotti". Su tutti il BP tourbo 8jours platino che nuovo nel 1994 veniva circa 130mln. di lire. Oggi un orologio così nuovo costerebbe non meno di 120/130k(assolutamente inarrivabile per me). Sono felice di godere di gioielli di questo calibro con le mie possibilità di certo non illimitate.
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: AleArturo - Dicembre 17, 2016, 15:20:47 pm
Ma sempre del passato si parla e sempre al passato si guarda.
Il nuovo non c'è, è nuovo per modo di dire, ed il poco che c'è è per milionari o quasi.
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: ciaca - Dicembre 17, 2016, 19:54:04 pm
In realtà un nuovo, seppur molto di nicchia e a prezzi spesso inavvicinabili, c'è pure ed è quello di alcuni indipendenti o piccole aziende a la Journe.
Il fatto è che sia sul piano stilistico che su quello meccanico, fatta eccezione per alcuni casi circoscritti, lascia perplessi.
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: Bertroo - Dicembre 17, 2016, 20:10:52 pm
Su questo mi sento di concordare, mi viene in mente oltre Journe anche Claret per esempio o MB&F con i Legacy o De Bethune e Parmigiani...novità ce ne sono state e ce ne sono.
A volte di gusti e dimensioni discutibili, ma comunque con prezzi siderali.
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: guagua72 - Dicembre 18, 2016, 08:55:37 am
Ma sempre del passato si parla e sempre al passato si guarda.
Il nuovo non c'è, è nuovo per modo di dire, ed il poco che c'è è per milionari o quasi.
Ecco quindi dalla tua e da altre risposte pare proprio che ci dobbiamo guardare sempre indietro, col rischio, se sfuma la passione, di trovarci  con orologi non apprezzati dal mercato e quindi possibilmemnte con grossi cerini in mano. Purtroppo, questa grande sproporzione tra ciò che è amato e valutato dal mercato contro ciò che è amato e valutato dai pochi che non fanno il mercato, potrebbe fare molto male al vero appassionato non milionario. Nel settore dell'arte , mi corregga chi ne sa più di me, il valore riconosciuto dell'opera e il prezzo di questa spesso vanno di pari passo...o mi sbaglio
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: claudio969 - Dicembre 18, 2016, 09:34:01 am
Ma sempre del passato si parla e sempre al passato si guarda.
Il nuovo non c'è, è nuovo per modo di dire, ed il poco che c'è è per milionari o quasi.
Ecco quindi dalla tua e da altre risposte pare proprio che ci dobbiamo guardare sempre indietro, col rischio, se sfuma la passione, di trovarci  con orologi non apprezzati dal mercato e quindi possibilmemnte con grossi cerini in mano. Purtroppo, questa grande sproporzione tra ciò che è amato e valutato dal mercato contro ciò che è amato e valutato dai pochi che non fanno il mercato, potrebbe fare molto male al vero appassionato non milionario. Nel settore dell'arte , mi corregga chi ne sa più di me, il valore riconosciuto dell'opera e il prezzo di questa spesso vanno di pari passo...o mi sbaglio

E' proprio così Giorgio ed è la caratteristica più positiva di un mercato ufficiale che ha oltre 300 anni di storia e errori alle spalle.
Oggi, finalmente, il valore di un"opera non è dato esclusivamente dal nome dell"artista, bensì dalla qualità,  originalitá concettuale, tecnica e storicità di ogni singolare creazione.
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: mauridoom - Dicembre 18, 2016, 11:20:58 am
Leggo ultimamente nei vari topic e off topic grande attenzione alla analisi del valore, della passione, dei prezzi fuori statistica, degli incrementi e dei decrementi, delle idiosincrasie di un'industria già morta prima degli anni 80. Non c'e' più futuro? Siamo alla vera disfatta? Stanno fallendo quasi tutti? Ma se rimarranno solo Rolex, Patek e pochi altri, ci nutriremo di solo antiquariato?  I veri appassionati potranno solo essere milionari, "mecenati" disposti a rimettere decine e decine di migliaia di euro pur di avere prodotti all'altezza? Insomma, pare che il vero nuovo, inteso come prodotto fuori dagli schemi, sia finito oppure relegato in uno stretto "privè" di milionari. Dobbiamo rassegnarci a ciò???? Era forse sempre stato così? ....Mah

Guarda, la cosa non mi preoccupa, c'è una tale scelta nel vintage / secondo polso, che avremo da giocare per i prossimi trent'anni, e tra l'altro, se piacciono gli orologi "piccoli" (ossia quelli normali), pure spendendo poco  :)

quoto :)
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: e.m. - Dicembre 19, 2016, 00:21:38 am
Ma sempre del passato si parla e sempre al passato si guarda.
Il nuovo non c'è, è nuovo per modo di dire, ed il poco che c'è è per milionari o quasi.
Ecco quindi dalla tua e da altre risposte pare proprio che ci dobbiamo guardare sempre indietro, col rischio, se sfuma la passione, di trovarci  con orologi non apprezzati dal mercato e quindi possibilmemnte con grossi cerini in mano. Purtroppo, questa grande sproporzione tra ciò che è amato e valutato dal mercato contro ciò che è amato e valutato dai pochi che non fanno il mercato, potrebbe fare molto male al vero appassionato non milionario. Nel settore dell'arte , mi corregga chi ne sa più di me, il valore riconosciuto dell'opera e il prezzo di questa spesso vanno di pari passo...o mi sbaglio

E' proprio così Giorgio ed è la caratteristica più positiva di un mercato ufficiale che ha oltre 300 anni di storia e errori alle spalle.
Oggi, finalmente, il valore di un"opera non è dato esclusivamente dal nome dell"artista, bensì dalla qualità,  originalitá concettuale, tecnica e storicità di ogni singolare creazione.
Il collezionsmo di orologi,per come lo conosciamo,e' nato negli anni 80.
Non e' acerbo,di piu'.
Gli orologi meccanici su larga scala non saranno piu' prodotti nel giro di una ventina di anni e un po' di valore lo conserveranno solo quelli "speciali",cioe' quegli orologi che per una ragione o per l'altra si distinguono dalla massa.
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: guagua72 - Dicembre 19, 2016, 00:31:59 am
E' per questo motivo che la mia passione così mancante di equilibrio e così raccogliticcia, alle volte si vede fortemente depressa, per mancanza di punti fermi.....
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: guagua72 - Dicembre 19, 2016, 00:43:34 am
Ma sempre del passato si parla e sempre al passato si guarda.
Il nuovo non c'è, è nuovo per modo di dire, ed il poco che c'è è per milionari o quasi.
Ecco quindi dalla tua e da altre risposte pare proprio che ci dobbiamo guardare sempre indietro, col rischio, se sfuma la passione, di trovarci  con orologi non apprezzati dal mercato e quindi possibilmemnte con grossi cerini in mano. Purtroppo, questa grande sproporzione tra ciò che è amato e valutato dal mercato contro ciò che è amato e valutato dai pochi che non fanno il mercato, potrebbe fare molto male al vero appassionato non milionario. Nel settore dell'arte , mi corregga chi ne sa più di me, il valore riconosciuto dell'opera e il prezzo di questa spesso vanno di pari passo...o mi sbaglio

E' proprio così Giorgio ed è la caratteristica più positiva di un mercato ufficiale che ha oltre 300 anni di storia e errori alle spalle.
Oggi, finalmente, il valore di un"opera non è dato esclusivamente dal nome dell"artista, bensì dalla qualità,  originalitá concettuale, tecnica e storicità di ogni singolare creazione.
Il collezionsmo di orologi,per come lo conosciamo,e' nato negli anni 80.
Non e' acerbo,di piu'.
Gli orologi meccanici su larga scala non saranno piu' prodotti nel giro di una ventina di anni e un po' di valore lo conserveranno solo quelli "speciali",cioe' quegli orologi che per una ragione o per l'altra si distinguono dalla massa.
Ah caro Ermanno, come vorrei avere le tue convinzioni. Convinzioni che nella loro nitidezza mi confortano.
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: e.m. - Dicembre 19, 2016, 00:49:39 am
Il mio consiglio e' quello di cercare orologi che abbiano un perche' e lasciar perdere i milioni di orologi tutti uguali o quasi.
Senza allambiccarsi il cervello sulla tenuta di un eventuale valore.
Sono un piacere,uno sfizio,sono anche inutili.
Se affronti il problema da un punto di vista razionale non c'e' scampo,bisogna starne lontani.
Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: e.m. - Dicembre 19, 2016, 01:08:54 am
Ma sempre del passato si parla e sempre al passato si guarda.
Il nuovo non c'è, è nuovo per modo di dire, ed il poco che c'è è per milionari o quasi.
Ecco quindi dalla tua e da altre risposte pare proprio che ci dobbiamo guardare sempre indietro, col rischio, se sfuma la passione, di trovarci  con orologi non apprezzati dal mercato e quindi possibilmemnte con grossi cerini in mano. Purtroppo, questa grande sproporzione tra ciò che è amato e valutato dal mercato contro ciò che è amato e valutato dai pochi che non fanno il mercato, potrebbe fare molto male al vero appassionato non milionario. Nel settore dell'arte , mi corregga chi ne sa più di me, il valore riconosciuto dell'opera e il prezzo di questa spesso vanno di pari passo...o mi sbaglio

E' proprio così Giorgio ed è la caratteristica più positiva di un mercato ufficiale che ha oltre 300 anni di storia e errori alle spalle.
Oggi, finalmente, il valore di un"opera non è dato esclusivamente dal nome dell"artista, bensì dalla qualità,  originalitá concettuale, tecnica e storicità di ogni singolare creazione.
Il collezionsmo di orologi,per come lo conosciamo,e' nato negli anni 80.
Non e' acerbo,di piu'.
Gli orologi meccanici su larga scala non saranno piu' prodotti nel giro di una ventina di anni e un po' di valore lo conserveranno solo quelli "speciali",cioe' quegli orologi che per una ragione o per l'altra si distinguono dalla massa.
Ah caro Ermanno, come vorrei avere le tue convinzioni. Convinzioni che nella loro nitidezza mi confortano.
Giorgio,ho purtroppo qualche anno piu' di te,sono molto piu' vicino alla fine che all'inizio.
Se affrontassi la questione da un punto di vista monetario dovrei vendere tutto.
Razionalmente recupererei circa quello che ho speso per acquistarli pur essendomi dedicato ad orologi fuori della mischia.
Come e perche'.
Ho per il 90% comperato orologi usati,quindi con la parte forte della perdita che si e' accollato chi li ha acquistati da nuovi.
In percentuale perderei un po' sull'80% di essi,sul 20% guadagnerei quel tanto che mi consentirebbe di azzerare le perdite.
Dovessi essere particolarmente sfortunato potrei perdere il 10-15% di quello che ho speso,al contrario fossi fortunato potrei superare di un 10-15% le uscite.

Titolo: Re:Il valore e il "prezzo" della passione
Inserito da: AleArturo - Dicembre 19, 2016, 13:57:58 pm
Ogni tanto provo a pensare se, fra 10 anni, diventeremo come quelli che collezionano vecchi videoregistratori, piuttosto che qualsiasi categoria e tipologia di oggetti ormai non più utili, sviluppabili, producibili.