Leggo e riporto:

“Il programma di un calibro cronografico per la cassa rettangolare del Reverso (calibro 829) prese il via verso la fine dell’anno 1992. In poco più di tre anni alla Jaeger-LeCoultre fu portato a termine il progetto.
Il calibro cronografico 829, a carica manuale, fu progettato interamente ex novo, compresa la base tempo. La realizzazione di una nuova base tempo si rese necessaria per allineare la corona di carica ai pulsanti cronografici sulla carrure.

Il fatto di porre i secondi ed i minuti cronografici sul rovescio dell’orologio ha determinato la necessità di modificare anche parte della tecnica tradizionale con cui viene costruito un cronografo. Infatti, mentre negli altri calibri cronografici la ruota conduttrice del cronografo è montata sullo stesso asse di quella dei secondi continui, solidalmente a quest’ultima, in questo caso, invece, è posta in serie allo scopo di invertire il moto dalla ruota stessa alla ruota centrale del cronografo, la quale, trovandosi nel quadrante opposto a quello di ore e minuti, deve avere, appunto, il moto invertito per vederla ruotare in senso orario”.

Ok l’indicazione non i pulsanti. Questo torna.

Grand Seiko SBGW275 (LE 140 pz)

Bello ma dovrebbero cominciare a concentrarsi sullo spessore. Buoni i 37 mm di diametro ma oltre 11 mm di spessore per un solo tempo del genere a mio modo di vedere è eccessivo

Una delle "novità" di Grand Seiko dell’anno scorso è il white birch, dial corteccia bianca.
Meglio riuscito a mio parere di quelli postati. Andrebbe visto in giallo.

Citazione da: mauridoom - Novembre 05, 2021, 22:18:45 pm

Veramente minimale...un po bauhaus.
Certo che in assoluto Oechslin lo preferivo quando realizzava i modelli iconici di UN negli.anni 90

Decisamente troppo minimalista.

Lo avrei un po’ “addolcito” con indici, coprendo l’inutile settore 8-12 (ma a che serve??) e con una leggera lavorazione del quadrante per staccarlo un po’ dalla cassa dello stesso colore.

A me non piace, ma indubbiamente per quella cifra (anche vedendo l’impennata dei prezzi in questo settore) è un buon orologio.
Promossa la scelta del diametro e del materiale.

Quella del quadrante estremo è proprio la scelta di questo modello, è in ottone macchinato e nickelato grezzo. Non è neppure previsto di poterlo personalizzare a differenza di altri modelli.
Il settore lungo credo evidenzi il lavoro del modulo di Oechslin che fa viaggiare il pallino un giorno alla volta per poi fare un salto. Non ho trovato video purtroppo.

Partiamo dal dial strano. I pallini sono il giorno della settimana, l’arco più ampio 8-12 viene percorso ‘velocemente”. Movimento base Sellita SW200.
Cassa in titanio da 36 o 40. 11 di spessore. Acquatico a 50 metri con corona a vite. Da qualche parte c’è del Superluminova per la notte.
A parte la misura ottimale anche il prezzo è molto interessante, 2250 CHF più tasse, indipendentemente dal diametro.
Va a finire dritto in mezzo ai Nomos aggiungendoci un po’ di originalità. Questa versione è appositamente lasciata con le macchinate a vista.
Per me è interessante, sarebbe da vedere. Ci avrei messo dei punti per le ore.

A me è capitato più di una volta di sentirmi dire "continuiamo di la". In particolare da venditori con feedback ormai solidi e con le offerte pubblicate per prodotti che hanno in teoria e sono in realtà da ordinare.

Il punto è che sono capaci a farlo OGGI, non quando hanno iniziato a farlo le case svizzere.
Ad esempio il primo turbo su un polso mi pare fosse un Omega a fine anni ‘40.
Era pure bruttino e poco rifinito, ma ha un valore storico (PER CHI INTERESSA) imparagonabile con le cineserie moderne.

A vedere entrambe sono orologi da polso con tourbillon, arriverei anche ad ipotizzare che il Seagull è fatto meglio, ma li separa un oceano pacifico.

33 mm e il turbo non esce direttamente sul quadrante con lo sferino dei secondi, chissà a che frequenza gira.
Comunque credo che il punto sia esattamente quello che hai scritto in MAIUSCOLO. Questo è il savoir faire degli svizzeri di 80 anni fa, e che ha costituito la base emotiva su cui noi oggi prezziamo il tourbillon nella nostra testa.
Ma OGGI è un oggetto di banale costruzione da parte di chiunque, a distanza di un oceano in tecnologia e mercato, due facce della stessa medaglia. Sparisce il sogno, che è quello che siamo disposti a pagare nelle cose inutili.