Orologico Forum 3.0

Gli Orologi => Orologi e Co... => Topic aperto da: ciaca - Agosto 11, 2015, 22:19:07 pm

Titolo: Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 11, 2015, 22:19:07 pm
Recentemente ho avuto modo di visionare uno di questi orologi che trovo abbiano uno dei migliori rapporti qualità/prezzo sul nuovo tenendo conto di sconti davvero molto importanti sul prezzo di listino (50%).

(http://perpetuelle.wpengine.netdna-cdn.com/wp-content/uploads/Roger-dubuis-chronograph-monegasque-steel-611x620.jpg)

Il calibro 680, sebbene versione "semplificata" e meno rifinita del vecchio 78, mi pare una bella macchina, pregiata, ben rifinita, con il suo caratteristico micro rotore di cui RD ha fatto un proprio emblema e verso il quale nutro sempre una certa ammirazione.

(http://rogerdubuis.watchprosite.com/img/watchprosite/rogerdubuis/38/post/rogerdubuis_image.2893838.jpg)

L'orologio ha praticamente le dimensioni e l'aspetto di un Panerai, ma anche lo stile sbarazzino e casual di un orologio alla moda di questi tempi, nel complesso l'ho trovato gradevole al polso.
L'unico RD, insieme ad alcuni della serie hommage, per il quale abbia avuto una reale tentazione all'acquisto.

Esteticamente i maggiori limiti li trovo sul quadrante, dove la scala tachimetrica in rosso balza agli occhi come la nota più stonata (al punto che in certe condizioni di luce si fa anche fatica a leggerla)

(http://rogerdubuis.watchprosite.com/img/watchprosite/rogerdubuis/8/post/rogerdubuis_image.2893808.jpg)

insieme alla posizione dei compax un po' troppo accentrati, anche se non in misura grottesca come su altri orologi, come risultato di un calibro forse un po' sottodimensionato rispetto all'ampiezza della cassa.

(http://rogerdubuis.watchprosite.com/img/watchprosite/rogerdubuis/33/post/rogerdubuis_image.2893833.jpg)

La visione del fondello è comunque uno spettacolo tutt'altro che trascurabile, ai miei occhi.

(http://rogerdubuis.watchprosite.com/img/watchprosite/rogerdubuis/13/post/rogerdubuis_image.2893913.jpg)

I prezzi su strada per il modello in acciaio, l'unico davvero interessante, si aggirano intorno ai 10k euro e mi sembrano davvero allettanti, confesso di averci fatto più di un pensiero.

Che ve ne pare? Vi piace? Quale ritenete sia l'ordine di prezzo al quale sareste disposti a comprarlo nel caso fosse di vostro gradimento?
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 11, 2015, 23:03:56 pm
Recentemente ho avuto modo di visionare uno di questi orologi che trovo abbiano uno dei migliori rapporti qualità/prezzo sul nuovo tenendo conto di sconti davvero molto importanti sul prezzo di listino (50%).

(http://perpetuelle.wpengine.netdna-cdn.com/wp-content/uploads/Roger-dubuis-chronograph-monegasque-steel-611x620.jpg)

Il calibro 680, sebbene versione "semplificata" e meno rifinita del vecchio 78, mi pare una bella macchina, pregiata, ben rifinita, con il suo caratteristico micro rotore di cui RD ha fatto un proprio emblema e verso il quale nutro sempre una certa ammirazione.

(http://rogerdubuis.watchprosite.com/img/watchprosite/rogerdubuis/38/post/rogerdubuis_image.2893838.jpg)

L'orologio ha praticamente le dimensioni e l'aspetto di un Panerai, ma anche lo stile sbarazzino e casual di un orologio alla moda di questi tempi, nel complesso l'ho trovato gradevole al polso.
L'unico RD, insieme ad alcuni della serie hommage, per il quale abbia avuto una reale tentazione all'acquisto.

Esteticamente i maggiori limiti li trovo sul quadrante, dove la scala tachimetrica in rosso balza agli occhi come la nota più stonata (al punto che in certe condizioni di luce si fa anche fatica a leggerla)

(http://rogerdubuis.watchprosite.com/img/watchprosite/rogerdubuis/8/post/rogerdubuis_image.2893808.jpg)

insieme alla posizione dei compax un po' troppo accentrati, anche se non in misura grottesca come su altri orologi, come risultato di un calibro forse un po' sottodimensionato rispetto all'ampiezza della cassa.

(http://rogerdubuis.watchprosite.com/img/watchprosite/rogerdubuis/33/post/rogerdubuis_image.2893833.jpg)

La visione del fondello è comunque uno spettacolo tutt'altro che trascurabile, ai miei occhi.

(http://rogerdubuis.watchprosite.com/img/watchprosite/rogerdubuis/13/post/rogerdubuis_image.2893913.jpg)

I prezzi su strada per il modello in acciaio, l'unico davvero interessante, si aggirano intorno ai 10k euro e mi sembrano davvero allettanti, confesso di averci fatto più di un pensiero.

Che ve ne pare? Vi piace? Quale ritenete sia l'ordine di prezzo al quale sareste disposti a comprarlo nel caso fosse di vostro gradimento?

 Angelo, non so che dirti, il quadrante mi piace ma lo avrei preferito senza scala tachimetrica, questo avrebbe permesso al cioccolatone una dimensione più umana perché dalle foto che ho visto dell'orologio al polso è esattamente ciò che sino a qualche minuto fa abbiamo criticato...tanto che, mi fai pensare che la tua possa esser una provocazione.  :)
La visione e la rifinitura del movimento mi sembra buona, con tutti i limiti del mio giudizio tecnico.
Il prezzo però di 10k seppur fortemente scontato mi sembra comunque alto per un genere di orologi che considero casual/sportivi ma come ho gia avuto modo di dire, lo  stesso prezzo lo considererei troppo alto anche per un Nautilus e un R.O.
Ma è un mio limite, me ne rendo conto.
A questi prezzi la mia priorità, ad esempio, potrebbe esser il papillon pubblicato nell'altro topic.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 11, 2015, 23:25:36 pm
Il mio invito alla riflessione sui prezzi era ovviamente rivolto al mercato del nuovo e attualmente in produzione, perchè se sul piatto si mette il confronto con l'usato specie se di epoche diverse il risultato è sempre quello al quale sei giunto essendoci troppe alternative a prezzi ben più ridimensionati :)

Quanto al resto, no...non voleva essere una provocazione ma una serena riflessione su un orologio attuale che pur con dimensioni figlie di questa epoca trovo esteticamente gradevole e non caricaturale proprio per quella sua cifra stilistica casual/sportiva alla quale fai giustamente riferimento, non differente da quella di alcuni Panerai che ho recentemente imparato ad apprezzare, e che secondo me è l'unica che si può in qualche modo conciliare con questo genere di dimensioni/proporzioni.
Non è un cronografo di stampo classico/elegante ne vuole in alcun modo scimmiottarlo, come accade con il Patek 5070.

Il tutto con un livello di pregio di assoluto rispetto, non sono infatti molti i calibri cronografici con tali caratteristiche se pensiamo che il più celebre tra i cronografi a microrotore (Buren) è vecchio di oltre 40 anni ed è anche uno dei più brutti e modesti che siano mai stati realizzati, che per quelle cifre, sul mercato del nuovo, non ha confronti e contribuisce ad aumentare la soddisfazione del possesso di un simile oggetto, ovviamente a condizione che lo si riesca ad apprezzare esteticamente e quindi indossare con piacere.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 11, 2015, 23:30:47 pm
Angelo che ti devo dire, per me è proprio troppo grande e mi conosco, se lo acquistassi finirei per non indossarlo o magari farlo davvero troppo poco.
L'orologio in se sarebbe anche bello, la scala tachimetrica rossa e i compax accentrati forse sono peccati veniali, perché in fondo gli danno una certa personalità e rispecchiano in parte lo stile Dubuis.
Il calibro è particolare (non ci trovo ciambella), non lo trovo molto complesso nel suo insieme, sembra quasi semplificato nel numero di leveraggi o componenti rispetto ad altri cronografi, il microrotore è bello.
Il prezzo di 10k ci sta tutto, e potrebbe anche costare di più.
Il vero unico limite per farmi venire davvero il prurito sono le sue dimensioni, stop.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 11, 2015, 23:44:57 pm
Proprio oggi è stato aggiudicato da Auctionata un panograph a 7k...mi dirai non è un crono ed è di secondo polso ma considera anche che su glashutte non si ottengono gli stessi sconti che hai indicato per il Dubuis

P.S. Considera poi che non trovo alcuna attrattiva nemmeno per i Panerai quindi....
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 12, 2015, 00:24:04 am
Il panograph É un cronografo e in termini di pregio meccanico sul nuovo condivide con questo RD lo scettro del miglior rapporto q/p sebbene l'architettura di quel calibro, seppur di grande fattura e bellezza, sia più convenzionale (trattandosi di un manuale).
Il fatto é che il nuovo panograph, recentemente riproposto, a fronte di un listino sostanzialmente allineato a quello del monegasque mi pare di sconti molto meno.
E sul piano estetico a me non dice nulla come buona parte dell'orologeria di origine sassone.
Sarà anche colpa della mia recente infatuazione per le casse a cuscino ma trovo più interessante il RD non solo sul piano tecnico ma anche estetico :)
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: guagua72 - Agosto 12, 2015, 08:25:32 am
Per me il pezzo è tra i più equilibrati della produzione RD. Inoltre l'assoluto pregio meccanico e le finiture sono da primato. Ricordiamoci che siamo in un'epoca dove si pagano 24000 Euro per Nautilus, di cui 23000 solo di marchio. Nulla di scandaloso, però bisognerebbe riflettere, almeno da appassionati.
Credo quindi che un vero appassionato come il "Sommo" non possa prima o poi non passare da Roger Dubuis.
Io personalmente mi sono imbattuto in alcune proposte sul mercato dell'usato a prezzi a dir poco ridicoli.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 12, 2015, 08:39:14 am
Lo so, e ammetto, che nel valutare questo orologio ho un pregiudizio di cui non riesco a liberarmi. Il calibro, questo è il problema in questo caso. Perché anche se in assoluto rimane una costruzione unica e pregevole, che vale da sola il costo, per me, dopo che ho visto le finiture che aveva la versione precendente, non posso dimenticarle, e non riuscirei a godermi un orologio semplificato. Quanto al quadrante lo considero bello su ogni piano, che sia equilibrio ma anche cromatico, perché l'abbinamento di grigio e rosso a me piace molto, e mi sembra realizzato con gusto.
La cassa invece è una di quelle a coussin che meno mi piacciono, malgrado sia un genere che DA SEMPRE amo molto.
Resta comunque che un RD , visto i prezzi da saldo a cui si trovano, vale sempre la spesa.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 12, 2015, 09:43:56 am
Come dicevo, posti o miei limiti legati alla cassa che non amo, per coerenza ho fatto il test del polso e ribadisco che come Leo alla lunga m'infastidirebbe un mattoncino di 44 x44 mm circa (ho un bulgari di 42mm che non indosso mai perché al polso non mi piace proprio). Non credo dicendo professionale basti ad alleggerirlo, ve lo metto accanto al Panograph, il GO che più mi piace, non avrà  il calibro raffinato del Dubuis ma non è rifinito niente male e veste in modo diametralmente  opposto.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 12, 2015, 09:55:29 am
Come dicevo, posti o miei limiti legati alla cassa che non amo, per coerenza ho fatto il test del polso e ribadisco che come Leo alla lunga m'infastidirebbe un mattoncino di 44 x44 mm circa (ho un bulgari di 42mm che non indosso mai perché al polso non mi piace proprio). Non credo dicendo professionale basti ad alleggerirlo, ve lo metto accanto al Panograph, il GO che più mi piace, non avrà  il calibro raffinato del Dubuis ma non è rifinito niente male e veste in modo diametralmente  opposto.
Su un piano puramente estetico preferisco l'RD. Inoltre, sicuramente se fosse il precedente calibro cronografico, il livello delle finiture dell'RD sarebbe superiore e non di poco a quelle di GO. Ora con le semplificazioni bisogna vedere se è rimasta una superiorità.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 12, 2015, 10:15:03 am
Quoto Claudio, io tra i due non avrei dubbi, il Panograph mi affascina di più e poi è altamente più indossabile, un requisito per me fondamentale.
In oro rosa o giallo non credo sia neanche così freddo e teutonico.

Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 12, 2015, 10:25:57 am
Come dicevo, posti o miei limiti legati alla cassa che non amo, per coerenza ho fatto il test del polso e ribadisco che come Leo alla lunga m'infastidirebbe un mattoncino di 44 x44 mm circa (ho un bulgari di 42mm che non indosso mai perché al polso non mi piace proprio). Non credo dicendo professionale basti ad alleggerirlo, ve lo metto accanto al Panograph, il GO che più mi piace, non avrà  il calibro raffinato del Dubuis ma non è rifinito niente male e veste in modo diametralmente  opposto.
Su un piano puramente estetico preferisco l'RD. Inoltre, sicuramente se fosse il precedente calibro cronografico, il livello delle finiture dell'RD sarebbe superiore e non di poco a quelle di GO. Ora con le semplificazioni bisogna vedere se è rimasta una superiorità.

...per quanto riguarda la qualitá del calibro, Marco, non posso che rimettermi a voi.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 12, 2015, 11:55:17 am
Come dicevo, posti o miei limiti legati alla cassa che non amo, per coerenza ho fatto il test del polso e ribadisco che come Leo alla lunga m'infastidirebbe un mattoncino di 44 x44 mm circa (ho un bulgari di 42mm che non indosso mai perché al polso non mi piace proprio). Non credo dicendo professionale basti ad alleggerirlo, ve lo metto accanto al Panograph, il GO che più mi piace, non avrà  il calibro raffinato del Dubuis ma non è rifinito niente male e veste in modo diametralmente  opposto.
Su un piano puramente estetico preferisco l'RD. Inoltre, sicuramente se fosse il precedente calibro cronografico, il livello delle finiture dell'RD sarebbe superiore e non di poco a quelle di GO. Ora con le semplificazioni bisogna vedere se è rimasta una superiorità.

...per quanto riguarda la qualitá del calibro, Marco, non posso che rimettermi a voi.
Il problema, per me, è che non riesco a darti una risposta. Per farlo dovrei esaminare dal vero con lentino l'ultima versione di questo calibro. Mentre la vecchia la conosco bene ed era veramente eccellente con pochi paragoni possibili con altri. Rimane comunque come minimo il pregio di una soluzione integrata con microroture unica e di pregio sul piano meccanico. Comunque, date le cifre in gioco sarei ottimista sul tutto. il GO ha rifiniture che possono essere più vistose, ma sono tutte a macchine. Sugli RD del passato certamente no.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 12, 2015, 12:26:18 pm
Il panograph non mi ha mai del tutto convinto, oltre che per dimensioni (in rapporto allo stile velatamente classico dell'orologio) e cifra stilistica di stampo sassone, per una serie di particolari sul quadrante primo tra tutti il decentramento delle ore a sinistra e le indicazioni cronogragiche.
Il RD pur avendo dimensioni ancor più importanti ha però un taglio più decisamente sportivo che me lo fa apparire più coerente e anche più interessante in rapporto a quello che già possiedo, tenendo conto anche che di bei manuali di pregio ne ho diversi mentre di automatici a micro rotore e innesti tradizionali nemmeno uno :)
Certamente sul piano del pregio sono due di quegli orologi che per i prezzi ai quali si possono acquistare oggi sul nuovo hanno pochissimi concorrenti.
Quanto all'eccezione mossa da Marco é vero, i nuovi calibri RD sono figli di un riposizionamento voluto dalla nuova proprietà Richemont ma lo é anche il modello che lo ospita decisamente più gradevole e misurato rispetto ai vecchi modelli dell'era Dias molti dei quali per il mio gusto davvero orribili.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 12, 2015, 12:49:20 pm
Il panograph non mi ha mai del tutto convinto, oltre che per dimensioni (in rapporto allo stile velatamente classico dell'orologio) e cifra stilistica di stampo sassone, per una serie di particolari sul quadrante primo tra tutti il decentramento delle ore a sinistra e le indicazioni cronogragiche.
Il RD pur avendo dimensioni ancor più importanti ha però un taglio più decisamente sportivo che me lo fa apparire più coerente e anche più interessante in rapporto a quello che già possiedo, tenendo conto anche che di bei manuali di pregio ne ho diversi mentre di automatici a micro rotore e innesti tradizionali nemmeno uno :)
Certamente sul piano del pregio sono due di quegli orologi che per i prezzi ai quali si possono acquistare oggi sul nuovo hanno pochissimi concorrenti.
Quanto all'eccezione mossa da Marco é vero, i nuovi calibri RD sono figli di un riposizionamento voluto dalla nuova proprietà Richemont ma lo é anche il modello che lo ospita decisamente più gradevole e misurato rispetto ai vecchi modelli dell'era Dias molti dei quali per il mio gusto davvero orribili.

Questo modello è 38 mm, considerando poi lo spessore e la forma delle anse, al polso sta davvero bene, lo provai qualche mese fa
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 12, 2015, 12:58:29 pm
Sicuro? Io lo ricordo da 40 e con uno spessore piuttosto generoso, nulla di sconvolgente se rapportato allo standard di un orologio sportivo, decisamente troppo se pensato per un cronografo di stampo elegante. Quando lo provai non aveva certo le proporzioni di uno Zenith 1969 insomma :)
Le misure corrette sono 40x13,7mm, praticamente quelle di un gmt2  ;)

Il calibro 61 resta tuttavia sempre un bel vedere

(http://forums.watchuseek.com/attachment.php?attachmentid=1556519&d=1404922038)

Castoni in oro, viti azzurrate a fiamma, superfici lucidate a specchio nero, e tutto il campionario di decorazioni che definiscono il pregio superiore in questa categoria, non mancano :)

Come dice Marco, però, è tutto indistriale....e si vede. Il "grattage" tipico di molti Patek c'è anche qui.

(http://forums.watchuseek.com/attachment.php?attachmentid=1556526&d=1404922742)

Il fatto é che i panograph, come molti altri orologi di stampo sassone, non si capisce bene come catalogarli, alcuni in acciaio, casse satinate e quadranti scuri, come certi Pano (lunar e reserve) possono passare tranquillamente per orologi casual/sportivi, altri come il panograph meno.

Il Dubuis non si porta dietro alcun equivoco in tal senso, sportivo, grande e un po' retrò come ogni orologio alla moda di questa epoca. E anche dal punto di vista della meccanica ha secondo me una marcia in più.

(http://www.rogerdubuis.com/data/movements_0732c/fiche/5/1485x1485_chronograph_rd680_back_25b1a.jpg)

Non so se il doppio punzone di Ginevra basti ad assicurare un livello eccelso delle finiture che da questa foto non riesco a giudicare, ma la stessa architettura del calibro mi piace di più oltre ad essere oggettivamente più esclusiva non essendoci come già detto molti altri esempi di calibro automatico con micro rotore a innesti tradizionali. Questo è un cronografo, uno dei pochi, che unisce la praticità di un calibro automatico con la piacevolezza estetica di un cronografo manuale :)
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 12, 2015, 13:17:06 pm
Sicuro? Io lo ricordo da 40 e con uno spessore piuttosto generoso, nulla di sconvolgente se rapportato allo standard di un orologio sportivo, decisamente troppo se pensato per un cronografo di stampo elegante. Quando lo provai non aveva certo le proporzioni di uno Zenith 1969 insomma :)
Le misure corrette sono 40x13,7mm, praticamente quelle di un gmt2  ;)

Il calibro 61 resta tuttavia sempre un bel vedere

(http://forums.watchuseek.com/attachment.php?attachmentid=1556519&d=1404922038)

Castoni in oro, viti azzurrate a fiamma, superfici lucidate a specchio nero, e tutto il campionario di decorazioni che definiscono il pregio superiore in questa categoria, non mancano :)

Come dice Marco, però, è tutto indistriale....e si vede. Il "grattage" tipico di molti Patek c'è anche qui.

(http://forums.watchuseek.com/attachment.php?attachmentid=1556526&d=1404922742)

Il fatto é che i panograph, come molti altri orologi di stampo sassone, non si capisce bene come catalogarli, alcuni in acciaio, casse satinate e quadranti scuri, come certi Pano (lunar e reserve) possono passare tranquillamente per orologi casual/sportivi, altri come il panograph meno.

Quello che ti ho mostrato e che è andato in asta però è il modello prodotto, se non erro, sino allo scorso anno (quello che o provato anch'io) ed è 38mm, la "vestibilita" è molto simile a quella del Lange 1
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 12, 2015, 13:24:54 pm
Se non ricordo male il "vecchio" panograph era 39mm ed era già fuori produzione da qualche anno prima che nel 2012 GO lo riproponesse nella nuova versione lievemente ingrassata. :)

P.s: Lange1, come anche il 1815 cronografo, sono altri di quegli orologi per i quali faccio fatica a trovare una coerente collocazione.

Proprio il 1815 avrebbe il suo posto in una ideale comparativa tra i crono di nuova generazione d'alta gamma ma condivide molte delle perplessità che nutro per il panograph oltre che un prezzo su strada decisamente superiore sia al panograph che al monegasque.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ilcommesso - Agosto 12, 2015, 13:34:23 pm
Quanti crono con microrotore di produzione attuale conoscete?  ::)

Se a questa scarsa platea aggiungiamo l'elemento prezzo, che a fronte di listini esageratamente alti si traduce in sconto elevato e prezzo "equo", allora per me la scelta è quasi scontata.

Il calibro avrà perso qualcosa a livello meccanico, però adesso dovrebbero avere meno problemi, perchè volenti o nolenti quelli dell'era Dias soffrivano tutti di qualche problema.

Sfornavano più calibri nuovi in RD che in tutte le altre maisons messe insieme  :D

Il panograph è molto bello ma penso che andrebbe paragonato al datograph, che però ha un listino si de ra le .

Costa come un daytona, la realtà è questa, di sicuro Angelo non ha bisogno di troppi consigli vista la conoscenza in materia.  ;)
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 12, 2015, 13:38:48 pm
Diciamo che costa anche MENO di certi Daytona vecchia referenza :D
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 12, 2015, 13:42:57 pm
Se è per questo anche un Datograph costa meno di un 6263 Newman… scelta complicata tra i due... :P
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 12, 2015, 13:51:00 pm
Il datograph ha però quel peccato originale della grandata L&S che per me é brutta senza se e senza ma e ammazza l'orologio.
E ha uno street price di fantasia pensato solo in funzione della concorrenza a PP. :)
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 12, 2015, 14:08:33 pm
Neanche a me fa morire il Datograph, ma prima di farmi un Newman comprerei anche un Panerai…
Vabbè… forse no….
Ma il concetto è chiaro, no?! ;D
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 12, 2015, 14:19:22 pm
Simone, il crono semplice funzionava bene. Quello che aveva problemi di carica era il crono rattrapante. Non tutti gli RD avevano problemi. Il Datograph penso che oggettivamente sia stato e forse sia ancora il riferimento dei cronografi classici manuali fatti oggi. Per me è praticamente perfetto, giusto la grandata dovrebbe adottare l'aggiornamento istantaneo già presente sul nuovo Lange 1. Si compra però ad una cifra maggiore rispetto all'RD, anche di secondo polso.
Ricordo anche che RD di Dias aveva già presentato, ma purtroppo non messo in produzione, un delizioso cronografo integrato ad innesto laterale di forma, che però su bocciato da Richemont nella loro politica di riduzione di RD
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ilcommesso - Agosto 12, 2015, 14:22:09 pm
Il datograph ha però quel peccato originale della grandata L&S che per me é brutta senza se e senza ma e ammazza l'orologio.
E ha uno street price di fantasia pensato solo in funzione della concorrenza a PP. :)

Io invece adoro la gran data, ed il datograph per me è IL crono  ;)

Questo RD non l'ho visto, ma questa forma di cassa trovo abbia un'ergonomia eccellente, infatti mi è sempre piaciuto il radiomir.

Quante maisons oggi utilizzano il microrotore, oltre RD?
Patek stessa cosa produce ancora con questo sistema di ricarica?
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 12, 2015, 16:03:15 pm
Sull'esclusività del calibro, anche in versione downgrade, non credo ci siano dubbi ;)
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: fabri5.5 - Agosto 12, 2015, 16:22:06 pm


(http://www.rogerdubuis.com/data/movements_0732c/fiche/5/1485x1485_chronograph_rd680_back_25b1a.jpg)

Non so se il doppio punzone di Ginevra basti ad assicurare un livello eccelso delle finiture che da questa foto non riesco a giudicare, ma la stessa architettura del calibro mi piace di più oltre ad essere oggettivamente più esclusiva non essendoci come già detto molti altri esempi di calibro automatico con micro rotore a innesti tradizionali. Questo è un cronografo, uno dei pochi, che unisce la praticità di un calibro automatico con la piacevolezza estetica di un cronografo manuale :)

l'ho provato un paio di volte,
dato il prezzo a cui viene venduto,è un ottimo orologio,
mantiene una sua cifra stilistica,è discretamente costruito e si lascia portare nonostante le dimensioni.
rispetto ai RD precedenti appare comunque scarsino per lavorazioni di cassa e finiture del calibro.
non è comunque a innesto tradizionale,ma verticale.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: Istaro - Agosto 12, 2015, 16:38:36 pm
A me l'estetica dei RD (e dei Muller...) di Dias non è mai piaciuta. Con questo "nuovo corso" va appena meglio...

La forma della cassa è ok, armonica, ben equilibrata con corona e pulsanti.

Sul quadrante, però, non ci siamo.
Non che sia brutto, ma: il colore grigio non mi è mai piaciuto, in nessun orologio; gli indici "doppi" interni alle ore non li capisco, creano inutile affollamento; i compax accentrati...

E poi le dimensioni: non devo certo essere io a sensibilizzare ciaca sul'argomento  ;) , ma oltre 42mm le trovo esagerate per qualsiasi segnatempo non strettamente professionale.

Tra i pro, accanto alla forma della cassa, c'è - come già evidenziato - una meccanica eccellente e non comune, a un prezzo invitante per la categoria.

Ricapitolando, mi sembra un orologio che - nell'ottica dello stesso ciaca che lo ha adocchiato - richiede di accettare alcuni "compromessi" estetici.
Quasi a dire: "Avrei proprio voglia di un bel crono con cassa a cuscino, grande meccanica e prezzo 'ragionevole'. Mi adatto a questo modello, che ritengo il meglio oggi disponibile".

Però mi domando: quando si spendono cifre a tre (o più!) zeri, non bisognerebbe essere entusiasti dell'acquisto? Ha senso scendere a compromessi?
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 12, 2015, 17:12:16 pm


(http://www.rogerdubuis.com/data/movements_0732c/fiche/5/1485x1485_chronograph_rd680_back_25b1a.jpg)

Non so se il doppio punzone di Ginevra basti ad assicurare un livello eccelso delle finiture che da questa foto non riesco a giudicare, ma la stessa architettura del calibro mi piace di più oltre ad essere oggettivamente più esclusiva non essendoci come già detto molti altri esempi di calibro automatico con micro rotore a innesti tradizionali. Questo è un cronografo, uno dei pochi, che unisce la praticità di un calibro automatico con la piacevolezza estetica di un cronografo manuale :)

l'ho provato un paio di volte,
dato il prezzo a cui viene venduto,è un ottimo orologio,
mantiene una sua cifra stilistica,è discretamente costruito e si lascia portare nonostante le dimensioni.
rispetto ai RD precedenti appare comunque scarsino per lavorazioni di cassa e finiture del calibro.
non è comunque a innesto tradizionale,ma verticale.
Innesto verticale? Ahia, lo hanno trasformato totalmente, se è così rivedo la mia apertura di credito.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 12, 2015, 17:30:02 pm
Citazione
Ricapitolando, mi sembra un orologio che - nell'ottica dello stesso ciaca che lo ha adocchiato - richiede di accettare alcuni "compromessi" estetici.
Quasi a dire: "Avrei proprio voglia di un bel crono con cassa a cuscino, grande meccanica e prezzo 'ragionevole'. Mi adatto a questo modello, che ritengo il meglio oggi disponibile".

Però mi domando: quando si spendono cifre a tre (o più!) zeri, non bisognerebbe essere entusiasti dell'acquisto? Ha senso scendere a compromessi?

Hai perfettamente ragione, infatti non nascondo una certa dose di dubbi.
L'orologio mi é piaciuto, l'ho trovato gradevole al polso, ben realizzato e con ottimo pregio.
Ma alcune perplessità le ho avute e le ho descritte :)

P.s: devo andare a ripassare gli innesti perché a me sembrava laterale...
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 12, 2015, 17:37:32 pm
fabri 5.5 ha ragione, anche a me sembra proprio verticale.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 12, 2015, 17:46:10 pm
Infatti lo é, sono corso a ripassare :D
la cosa devo dire mi entusiasma assai perché ha un'architettura molto elegante (tanto da avermi inizialmente ingannato) per nulla comune su questa tipologia di cronografi. Nulla a che vedere con il piuttosto brutto FP1185, tanto per intendersi.
È un dettaglio che ne lo rende ancor più interessante :)
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: Paolo68 - Agosto 12, 2015, 17:57:16 pm
A me piace molto, in particolare per  la cassa a cuscino che  rappresenta una sorta di  “quadratura del cerchio” superando il limite estetico delle casse di forma rettangolare o quadrata. La distanza fra i contatori avrebbe beneficiato con un  paio di mm in meno della cassa, anche se a dir la verità, il risultato è accettabile. Ho delle riserve sul microrotore: l’unico orologio da me posseduto con questo dispositivo di ricarica, Parmigiani Tonda 1950, non si caricava a sufficienza durante il giorno, per cui ogni 3 o 4 giorni al mattino lo trovavo fermo. Il concessionario mi disse che gli orologi con microrotore sono da considerarsi una sorta di semi-automatici, nel senso che producono energia sufficiente a farli funzionare se indossati, ma se riposti durante la notte perdono una parte di riserva di carica che non viene più recuperata nelle ore in cui vengono indossati. Pertanto mi veniva consigliato di caricarlo manualmente ogni 2/3 giorni. La spiegazione a dir la verità non mi convinse, ma non approfondii oltre perché lo vendetti per altri motivi dopo pochi mesi.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 12, 2015, 19:10:40 pm
La spiegazione infatti é una delle tante sciocchezze che i commercianti sono soliti raccontare :)
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 12, 2015, 19:11:52 pm
A me piace molto, in particolare per  la cassa a cuscino che  rappresenta una sorta di  “quadratura del cerchio” superando il limite estetico delle casse di forma rettangolare o quadrata. La distanza fra i contatori avrebbe beneficiato con un  paio di mm in meno della cassa, anche se a dir la verità, il risultato è accettabile. Ho delle riserve sul microrotore: l’unico orologio da me posseduto con questo dispositivo di ricarica, Parmigiani Tonda 1950, non si caricava a sufficienza durante il giorno, per cui ogni 3 o 4 giorni al mattino lo trovavo fermo. Il concessionario mi disse che gli orologi con microrotore sono da considerarsi una sorta di semi-automatici, nel senso che producono energia sufficiente a farli funzionare se indossati, ma se riposti durante la notte perdono una parte di riserva di carica che non viene più recuperata nelle ore in cui vengono indossati. Pertanto mi veniva consigliato di caricarlo manualmente ogni 2/3 giorni. La spiegazione a dir la verità non mi convinse, ma non approfondii oltre perché lo vendetti per altri motivi dopo pochi mesi.
Penso che ti abbia detto una cosa eccessiva il tuo orologiaio, nel senso che casi di microrotore che funzionano bene ci sono (fra questi non il Patek 240....). Sul vecchio crono di manifattura RD che aveva rigorosamente l'innesto laterale, e che era molto più bello e più rifinito come calibro di questo, il microrotore andava bene. Non andava bene invece la versione rattrapante che alle volte con la rattrapante in funzione si fermava per mancanza di energia. D'altro canto era molto ambizioso far funzionare un rattrapante che assorbe moltissima energia con un microrotore.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 12, 2015, 19:19:05 pm
Stavo guardando il Bullhead in serie limitata per le olimpiadi di Rio e quando ho letto il prezzo (8.000) euro ripensando al monegasque di che trattasi ho sorriso....😁
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 12, 2015, 20:21:23 pm
A me piace molto, in particolare per  la cassa a cuscino che  rappresenta una sorta di  “quadratura del cerchio” superando il limite estetico delle casse di forma rettangolare o quadrata. La distanza fra i contatori avrebbe beneficiato con un  paio di mm in meno della cassa, anche se a dir la verità, il risultato è accettabile. Ho delle riserve sul microrotore: l’unico orologio da me posseduto con questo dispositivo di ricarica, Parmigiani Tonda 1950, non si caricava a sufficienza durante il giorno, per cui ogni 3 o 4 giorni al mattino lo trovavo fermo. Il concessionario mi disse che gli orologi con microrotore sono da considerarsi una sorta di semi-automatici, nel senso che producono energia sufficiente a farli funzionare se indossati, ma se riposti durante la notte perdono una parte di riserva di carica che non viene più recuperata nelle ore in cui vengono indossati. Pertanto mi veniva consigliato di caricarlo manualmente ogni 2/3 giorni. La spiegazione a dir la verità non mi convinse, ma non approfondii oltre perché lo vendetti per altri motivi dopo pochi mesi.
Penso che ti abbia detto una cosa eccessiva il tuo orologiaio, nel senso che casi di microrotore che funzionano bene ci sono (fra questi non il Patek 240....). Sul vecchio crono di manifattura RD che aveva rigorosamente l'innesto laterale, e che era molto più bello e più rifinito come calibro di questo, il microrotore andava bene. Non andava bene invece la versione rattrapante che alle volte con la rattrapante in funzione si fermava per mancanza di energia. D'altro canto era molto ambizioso far funzionare un rattrapante che assorbe moltissima energia con un microrotore.

Il mio va alla grande, mai ricaricato da quando ce l'ho.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 12, 2015, 21:01:30 pm
Anche il mio sull'UG 66 carica bene, grazie... ;D
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ilcommesso - Agosto 12, 2015, 21:23:39 pm
Ho solo un auspicio, che tutti gli orologi brutti, siano brutti, malamente rifiniti e poco curati come questo.

(http://s21.postimg.org/g7dkl9513/rogerdubuis_image_2893833.jpg) (http://postimage.org/)
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(http://s13.postimg.org/wybsk8lo7/rogerdubuis_image_2893838.jpg) (http://postimage.org/)
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Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: Bigios - Agosto 12, 2015, 22:20:09 pm
Recentemente ho avuto modo di visionare uno di questi orologi che trovo abbiano uno dei migliori rapporti qualità/prezzo sul nuovo tenendo conto di sconti davvero molto importanti sul prezzo di listino (50%).

(http://perpetuelle.wpengine.netdna-cdn.com/wp-content/uploads/Roger-dubuis-chronograph-monegasque-steel-611x620.jpg)

Il calibro 680, sebbene versione "semplificata" e meno rifinita del vecchio 78, mi pare una bella macchina, pregiata, ben rifinita, con il suo caratteristico micro rotore di cui RD ha fatto un proprio emblema e verso il quale nutro sempre una certa ammirazione.

(http://rogerdubuis.watchprosite.com/img/watchprosite/rogerdubuis/38/post/rogerdubuis_image.2893838.jpg)

L'orologio ha praticamente le dimensioni e l'aspetto di un Panerai, ma anche lo stile sbarazzino e casual di un orologio alla moda di questi tempi, nel complesso l'ho trovato gradevole al polso.
L'unico RD, insieme ad alcuni della serie hommage, per il quale abbia avuto una reale tentazione all'acquisto.

Esteticamente i maggiori limiti li trovo sul quadrante, dove la scala tachimetrica in rosso balza agli occhi come la nota più stonata (al punto che in certe condizioni di luce si fa anche fatica a leggerla)

(http://rogerdubuis.watchprosite.com/img/watchprosite/rogerdubuis/8/post/rogerdubuis_image.2893808.jpg)

insieme alla posizione dei compax un po' troppo accentrati, anche se non in misura grottesca come su altri orologi, come risultato di un calibro forse un po' sottodimensionato rispetto all'ampiezza della cassa.

(http://rogerdubuis.watchprosite.com/img/watchprosite/rogerdubuis/33/post/rogerdubuis_image.2893833.jpg)

La visione del fondello è comunque uno spettacolo tutt'altro che trascurabile, ai miei occhi.

(http://rogerdubuis.watchprosite.com/img/watchprosite/rogerdubuis/13/post/rogerdubuis_image.2893913.jpg)

I prezzi su strada per il modello in acciaio, l'unico davvero interessante, si aggirano intorno ai 10k euro e mi sembrano davvero allettanti, confesso di averci fatto più di un pensiero.

Che ve ne pare? Vi piace? Quale ritenete sia l'ordine di prezzo al quale sareste disposti a comprarlo nel caso fosse di vostro gradimento?
Il fondello con questo bel calibro con microrotore è una bellezza, ma a mio gusto l'apprezzamento finisce qui. Quella cassa a cuscino ha un sapore anni '70 che non mi è mai piaciuto sugli orologi dell'epoca, figuriamoci su quelli che ne ripropongono gli stilemi. Il quadrante forse visto dal vivo ne guadagna.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 13, 2015, 13:03:53 pm
In questa foto si vede bene il sistema a frizione verticale con la ruota pilota del cronografo (A) sovrapposta alla ruota secondi del treno del tempo (B). Il sistema funziona concettualmente come la frizione di un'auto, la trasmissione del moto dalla B alla A avviene lungo l'asse verticale.

(http://imageshack.us/a/img540/2541/qnooqO.jpg)

a differenza dei cronografi ad innesto laterale dove l'accoppiamento tra la ruota pilota e la ruota dei secondi avviene per mezzo di una ruota intermedia spostata lateralmente da un'apposita bascula.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 13, 2015, 15:58:47 pm
Un bella rottura in più per l'orologiaio che un domani ci metterà le mani... :D
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 13, 2015, 16:06:44 pm
Dicono che sui calibri più economici si getta via in blocco e si sostituisce con uno nuovo :D
Tenendo conto di quanto effettivamente si aziona il cronografo direi che il "domani" possa non riguardarmi direttamente  :-[
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 13, 2015, 16:26:12 pm
Dicono che sui calibri più economici si getta via in blocco e si sostituisce con uno nuovo :D
Tenendo conto di quanto effettivamente si aziona il cronografo direi che il "domani" possa non riguardarmi direttamente  :-[
So che non ti interessi alla cronometria, ma se vorrai avere una buona prestazione dovrai tenere il cronografo sempre in funzione. Gli orologi ad innesto verticale sono fatti esattamente per questo, e sono regolati così. Il che non significa che stresserai la frizione. E' vero poi che si cambia l'insieme.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 13, 2015, 16:34:26 pm
Devo in parte correggerti perché per come l'hai formulata é parzialmente inesatta: non é infatti vero che per avere una "buona" prestazione cronometrica il cronografo "deve" essere tenuto in funzione, É vero semmai che con il cronografo in funzione l'assorbimento di energia dovuto al caricamento della molla posta dietro la ruota d'innesto é minore che a cronografo disattivato, il che non é detto che si traduca ne in un minore assorbimento complessivo di energia (per effetto di tutti gli attriti e masse in movimento a cronografo azionato) ne in una migliore cronometria ne, tanto meno, che l'eventuale migliore cronometria a cronografo inserito presupponga una scadente cronometria a cronografo disinserito, se il tutto é stato progettato e dimensionato correttamente.

Per altro la cosa dipende molto anche dall'architettura con cui é concepito il sistema, per esempio i FP1185 non soffrono di questo effetto invertito, ossia l'assorbimento di energia a crono inserito é superiore a quello a crono disinserito.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 13, 2015, 16:48:05 pm
Devo in parte correggerti perché per come l'hai formulata é parzialmente inesatta: non é infatti vero che per avere una "buona" prestazione cronometrica il cronografo "deve" essere tenuto in funzione, É vero semmai che con il cronografo in funzione l'assorbimento di energia dovuto al caricamento della molla posta dietro la ruota d'innesto é minore che a cronografo disattivato, il che non é detto che si traduca ne in un minore assorbimento complessivo di energia (per effetto di tutti gli attriti e masse in movimento a cronografo azionato) ne in una migliore cronometria ne, tanto meno, che l'eventuale migliore cronometria a cronografo inserito presupponga una scadente cronometria a cronografo disinserito, se il tutto é stato progettato e dimensionato correttamente.
Io ho saputo, non ricordo da chi, una storia del tutto diversa. Il vantaggio del cronografo a frizione è che, oltre a non avere il salto della lancetta all'innesto, non ha l'usura anomala dei denti della ruota del centrale del cronografo laterale, per cui può sempre essere tenuto in funzione. Prove comparative che sono state fatte hanno dimostrato che questo tipo di innesto non ha un vantaggio energetico di assorbimento quando è innestato il cronografo: assorbe esattamente come uno ad innesto laterale, ma a differenza di questo lo si può tenere in funzione. Quindi la regolazione della cronometria è fatta a cronografo inserito, per cui in questi orologi dovresti tenere il cronografo sempre inserito se vuoi farli funzionare bene, un'altra delle ragioni per cui non mi piacciono. Poi se ci si accontenta di avere una minore accuratezza si può anche tenere il cronografo disinnestato.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 13, 2015, 17:00:24 pm
ti cito un intervento esaustivo in materia fatto da Giulio Papi in altri lidi che conservo tra le tante preziose nozioni raccolte:

Citazione
Sul Pierce
la "molla" mantiene disinnescata la ruota d'innesto; per innescare il crono bisogna alzare la ruota d'innesto (per metterla in contatto con la ruota crono) con delle pinze e si carica la "molla". Quest'ultima è fissata sulla platina, con la conseguenza di mettere "per traverso" la ruota d'innesto. Questo "per traverso" significa che si carica maggiormente l'asse del crono (ruota d'innesto è coassiale con la ruota crono); questo perchè la ruota d'innesto gira sempre.
Gli attriti sono tra la pinza e la ruota d'innesto e tra il "buco" della ruota d'innesto e la ruota crono (coassiali).

Sui cronografi ad innesto verticale di oggi
La "molla" è coassiale tra la ruota crono e la ruota d'innesto; questo per evitare di mettere "per traverso" la ruota d'innesto. Tale "molla" mantiene innescata la ruota d'innesto (il contrario del Pierce) e per "disinnescare" il crono bisgno abbassare la ruota d'innesto caricando per conseguenza la "molla".
Punto 1. Questo significa che si mette sotto pressione il perno del crono quando la ruota d'innesto è disinnescata, aumentando il consumo.
Punto 2. Ma ogni crono innescato consuma energia.

- Alcuni progettisti sono riusciti ad equilibrare il consumo del "punto 1" con il consumo del "punto 2", dando l'illusione che il crono non consuma energia.

- Altri progettisti non sono riusciti ad equilibrare i due consumi, però sono riusciti ad abbassare il consumo del crono inserito, dando l'illusione che il crono consuma più energia disinnescato.

- Altri progettisti non sono riusciti ad equilibrare i due consumi, però sono riusciti ad abbassare il consumo del crono disinserito, dando l'illusione che il crono consuma più energia quando innescato.

I consumi sono tra 1 e 5 micro watt.... Che si traduce in 4 e 10 gradi di perdita di amplitudine del bilanciere...

va da se che l'eventuale squilibrio di assorbimento di energia nelle due diverse condizioni nei casi in cui il progetto non sia tale da equilibrare le due condizioni, nell'ordine di quanto indicato da Papi, non è comunque tale da fare la differenza tra una "buona" e una "cattiva" cronometria, semmai tra una migliore dell'altra.
La riprova empirica è proprio il principe dei cronografi ad innesto verticale, l'FP1185 e i suoi derivati che godono di una buona cronometria virtualmente indistinguibile nelle due condizioni di funzionamento ricadendo in una delle tre casistiche elencate da Papi, quella che ho evidenziato in grassetto, e comportandosi quindi meglio di qualsiasi cronografo ad innesto laterale in cui il decadimento delle prestazioni cronometriche c'è sempre perchè sempre c'è uno squilibrio di consumo energetico a cronografo inserito.

Va da se che per esprimere giudizi sul RD680 bisognerebbe metterlo su un cronocomparatore e verificare a quale delle tre casistiche elencate corrisponda :)
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 13, 2015, 17:31:49 pm
ti cito un intervento esaustivo in materia fatto da Giulio Papi in altri lidi che conservo tra le tante preziose nozioni raccolte:

Citazione
Sul Pierce
la "molla" mantiene disinnescata la ruota d'innesto; per innescare il crono bisogna alzare la ruota d'innesto (per metterla in contatto con la ruota crono) con delle pinze e si carica la "molla". Quest'ultima è fissata sulla platina, con la conseguenza di mettere "per traverso" la ruota d'innesto. Questo "per traverso" significa che si carica maggiormente l'asse del crono (ruota d'innesto è coassiale con la ruota crono); questo perchè la ruota d'innesto gira sempre.
Gli attriti sono tra la pinza e la ruota d'innesto e tra il "buco" della ruota d'innesto e la ruota crono (coassiali).

Sui cronografi ad innesto verticale di oggi
La "molla" è coassiale tra la ruota crono e la ruota d'innesto; questo per evitare di mettere "per traverso" la ruota d'innesto. Tale "molla" mantiene innescata la ruota d'innesto (il contrario del Pierce) e per "disinnescare" il crono bisgno abbassare la ruota d'innesto caricando per conseguenza la "molla".
Punto 1. Questo significa che si mette sotto pressione il perno del crono quando la ruota d'innesto è disinnescata, aumentando il consumo.
Punto 2. Ma ogni crono innescato consuma energia.

- Alcuni progettisti sono riusciti ad equilibrare il consumo del "punto 1" con il consumo del "punto 2", dando l'illusione che il crono non consuma energia.

- Altri progettisti non sono riusciti ad equilibrare i due consumi, però sono riusciti ad abbassare il consumo del crono inserito, dando l'illusione che il crono consuma più energia disinnescato.

- Altri progettisti non sono riusciti ad equilibrare i due consumi, però sono riusciti ad abbassare il consumo del crono disinserito, dando l'illusione che il crono consuma più energia quando innescato.

I consumi sono tra 1 e 5 micro watt.... Che si traduce in 4 e 10 gradi di perdita di amplitudine del bilanciere...

va da se che l'eventuale squilibrio di assorbimento di energia nelle due diverse condizioni nei casi in cui il progetto non sia tale da equilibrare le due condizioni, nell'ordine di quanto indicato da Papi, non è comunque tale da fare la differenza tra una "buona" e una "cattiva" cronometria, semmai tra una migliore dell'altra.
La riprova empirica è proprio il principe dei cronografi ad innesto verticale, l'FP1185 e i suoi derivati che godono di una buona cronometria virtualmente indistinguibile nelle due condizioni di funzionamento ricadendo in una delle tre casistiche elencate da Papi, quella che ho evidenziato in grassetto, e comportandosi quindi meglio di qualsiasi cronografo ad innesto laterale in cui il decadimento delle prestazioni cronometriche c'è sempre perchè sempre c'è uno squilibrio di consumo energetico a cronografo inserito.

Va da se che per esprimere giudizi sul RD680 bisognerebbe metterlo su un cronocomparatore e verificare a quale delle tre casistiche elencate corrisponda :)
Non vedo contrasto tra quanto ho scritto e quanto leggo di Papi. In sostanza per molti anni era stato detto che il crono ad innesto verticale consumava meno energia di quello ad innesto orrizontale, ma questo da prove fatte (penso da Stefano Farina) non risulta assolutamente. Chiaro che se è equilibrato l'assorbimento tra crono innestato e disinnestato la cronometria è la stessa- Mi sembra però una ipotesi questa molto residuale, visto che le prove di Farina dimostravano che un assorbimento di energia ci fosse a crono inserito, cosa che infatti Papi ipotizza. In quel caso, poiché il crono verticale può stare sempre inserito perché non ha i problemi di usura che ci sono sempre sul crono orrizontale (che infatti non deve essere tenuto inserito), la regolazione avviene a crono inserito. Ed infatti in quel brutto calibro che purtroppo ho avuto del 5980 si consigliava di tenere il crono sempre inserito utlizzando a modi di lancetta dei secondi la sfera cronografica dei secondi. Ovviamente si poteva azzerare il tutto con flyback.  Dai ricordi della tabella che vidi dei confronti fatti da Farina non vi era una differenza di soli 10 gradi tra innesto e disinnesto, ma superiore. Inoltre il fatto più pesante è che se innesti e disinnesti hai continue e non prevedibili variazioni come sui crono orrizontali.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 13, 2015, 18:30:04 pm
Citazione
Non vedo contrasto tra quanto ho scritto e quanto leggo di Papi

Io si.
Io non ho fatto le prove che citi su tutti i calibri ad innesto verticale realizzati, ne le misurazioni condotte dallo stesso Giulio Papi e che mi limito umilmente a riportare, mi sono limitato a puntualizzare quanto ci fosse di inesatto nella tua precedente generica affermazione in base alla quale "per avere una buona cronometria un generico cronografo ad innesto verticale debba marciare a cronografo inserito" il che, come spiegato da Papi, dipende.
Dipende da come è progettato il calibro, ossia dal fatto o meno che sia progettato per avere quel bilanciamento degli assorbimenti energetici dovuti al caricamento della molla di innesto da un lato (crono non azionato) e al funzionamento del cronografo dall'altro (crono azionato), nel qual caso se innesti e disinnesti non hai praticamente alcuna variazione apprezzabile degli assorbimenti e quindi della cronometria proprio perchè il minore assorbimento legato al caricamento della molla di innesto te lo ritrovi sotto forma di maggiore assorbimento per effetto del funzionamento del cronografo così che il risultato a crono disinserito o inserito è il medesimo per la sovrapposizione di due effetti che si compensano. O, negli altri casi in cui tale bilanciamento non c'è, da quale sia la differenza tra i due differenti assorbimenti nelle due diverse situazioni di funzionamento.
Se e quanto questo sia o meno il caso del RD680 non lo sappiamo a meno di non procurarcene uno e metterlo su un crono comparatore (cosa che una volta qualche rivista vagamente seria faceva....).

ammetto che se mi decidessi ad acquistarne uno, magari usato con la scusa della verifica preventiva del corretto funzionamento, è una verifica che mi piacerebbe fare; ma ammetto anche che non sarebbe per me questo un motivo sufficiente per decidere un acquisto :)
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 13, 2015, 18:54:55 pm
Citazione
Non vedo contrasto tra quanto ho scritto e quanto leggo di Papi

Io si.
Io non ho fatto le prove che citi su tutti i calibri ad innesto verticale realizzati, ne le misurazioni condotte dallo stesso Giulio Papi e che mi limito umilmente a riportare, mi sono limitato a puntualizzare quanto ci fosse di inesatto nella tua precedente generica affermazione in base alla quale "per avere una buona cronometria un generico cronografo ad innesto verticale debba marciare a cronografo inserito" il che, come spiegato da Papi, dipende.
Dipende da come è progettato il calibro, ossia dal fatto o meno che sia progettato per avere quel bilanciamento degli assorbimenti energetici dovuti al caricamento della molla di innesto da un lato (crono non azionato) e al funzionamento del cronografo dall'altro (crono azionato), nel qual caso se innesti e disinnesti non hai praticamente alcuna variazione apprezzabile degli assorbimenti e quindi della cronometria proprio perchè il minore assorbimento legato al caricamento della molla di innesto te lo ritrovi sotto forma di maggiore assorbimento per effetto del funzionamento del cronografo così che il risultato a crono disinserito o inserito è il medesimo per la sovrapposizione di due effetti che si compensano. O, negli altri casi in cui tale bilanciamento non c'è, da quale sia la differenza tra i due differenti assorbimenti nelle due diverse situazioni di funzionamento.
Se e quanto questo sia o meno il caso del RD680 non lo sappiamo a meno di non procurarcene uno e metterlo su un crono comparatore (cosa che una volta qualche rivista vagamente seria faceva....).
Secondo me i discorsi dovrebbero essere riportati completi, perché a volte vi è il rischio che isolando un pezzo si possa capire diversamente. Comunque, approfondendo Papi, quello che hai riportato, in me non fa altro che aumentare la bassa considerazione che già ho per i crono ad innesto verticale, perché se a crono disinserito vi fosse una dispersione di energia che potrebbe essere pari o forse superiore che a crono inserito  ci troveremmo di fronte ad una soluzione veramente molto ma molto discutibile, perché verticale od orrizontale i cronografi assorbono, quindi l'eliminazione dell'aumento dell'assorbimento dell'innesto del cronografo sarebbe ottenuto aumentando l'assorbimento a cronografo disinserito, con la conseguenza che ceteris paribus l'orologio avrà meno autonomia o peggiore cronometria, non mi sembra comunque un gran risultato. Che comunque resta molto diverso da quello che si è raccontato per anni che un crono verticale assorbe meno. Purtroppo così non è, e questo è un punto essenziale a mio modo di vedere, che Papi conferma, ed una certa misura aggrava.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 13, 2015, 19:03:53 pm
Mai negato ne affermato il contrario ma é questione già differente da come era stata posta inizialmente. :)
Anche i cronografi ad innesto verticale possono marciare bene a cronografo disinserito e alcuni possono marciare bene in entrambe le condizioni senza apprezzabili differenze, e questa per me é un vantaggio (che si paga in altri termini come hai testé descritto).

Un sistema che predilige l'uniformità di marcia indipendentemente che il crono sia o meno inserito, ossia che minimizza l'impatto del funzionamento del cronografo sulla regolarità di marcia dell'orologio rendendone il funzionamento omogeneo in tutte le condizioni, ovvero che dia precedenza alla regolarità di marcia a cronografo inserito, per un cronografo che voglia essere utilizzato e non solo contemplato dal fondello non mi pare una nota di demerito.

Che i crono ad innesto verticale siano stati ampiamente preferiti nel corso del tempo su orologi pensati per un qualche uso reale e non solo estetico di questa complicazione, come i tanti cronografi di stampo più sportivo e/o professionale, potrebbe essere anche la conseguenza di questo peculiare comportamento.

Al di la delle caratteristiche di funzionamento proprie dei vari tipi di innesto, peró, trovo che questo calibro abbia almeno una freccia al suo arco: è un esempio di crono ad innesto verticale con un'estetica piacevole, oltre che originale per via del micro rotore, che smentisce un luogo comune: ossia che solo i cronografi ad innesto laterale possano avere un'estetica pregevole, cosa che ho letto più volte.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: PESSOA67 - Agosto 13, 2015, 19:47:12 pm
Un vero piacere leggere le pagine di questo post..
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 13, 2015, 20:21:46 pm
Mi piacerebbe che qualcuno più abile di me a mettere le foto ne mettesse una dello splendido calibro cronografico a microrotore ad innesto laterale precedente a questa ultima versione verticalizzata e semplificata nelle finiture. Ora sono piuttosto chiari i pro e i contro dei diversi innesti dei cronografi, almeno del laterale classico (o orrizontale) e di quello verticale. Io sarò un passatista in questo ma preferisco il primo, è uno dei pochi casi in cui il progresso non mi convince....
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ilcommesso - Agosto 13, 2015, 21:05:42 pm
Ho messo i bilanceri più o meno nella stessa posizione  8)

(http://s14.postimg.org/gk93xhmap/5141451515149595915814945958914581515.jpg) (http://postimg.org/image/9h18hvgv1/full/)
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Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: Il New - Agosto 13, 2015, 23:21:59 pm
Cronografo che personalmente mi regala parecchie emozioni. Mi piace molto la finitura e la visione sul retro dell'orologio (sebbene la precedente versione era ancora migliore).
Peró alla fine non lo comprerei in quanto un orologio da 44 mm non potrò mai prenderlo in seria considerazione. 😉
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 13, 2015, 23:39:19 pm
Caro Angelo, a questo punto direi se ne è disquisito in abbondanza...permettimi un consiglio disinteressato e amichevole:
Risparmiati la somma di questo bel pacco da 44x42mm, poi.....prendi l'altro pacotto Panerai lo abbini al tuo PP e vedi se così il proprietario del DR rattrappante si convince a cederlo
Vuoi mettere la soddisfazione?! 

Risultato 2 pacchi in meno e un gran pezzo da collezione in piu!! :D  ;D

Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 14, 2015, 00:52:45 am
Il proprietario del rattrapante Venus 179 purtroppo non ha alcuna intenzione di vendere, me ne sono reso definitivamente conto quando alla sua offerta, chiaramente formulata per non dire "no", ho risposto con controfferta che ritenevo irrinunciabile e neanche l'ha ascoltata :)
sa meglio di me cosa ha in mano e sa che un altro orologio come quello ne esiste ne lo può ritrovare. Chi possiede questo tipo di orologi, generalmente, non li possiede "per caso".

Detto questo a me 'sto bel pacco piace parecchio :D
E devo dire che nella comparazione dei due calibri RD, al netto di finiture che sono certamente di più alto livello sul prodotto pre  richemont, l'architettura e l'estetica del 680 mi piace di più e mi piace di più l'idea della sua unicità nel campo dei crono integrati.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 14, 2015, 08:17:09 am
Ho messo i bilanceri più o meno nella stessa posizione  8)

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Davvero diversi in tutto, a parte la presenza del microrotore non c'è una sola cosa nella forma dei leveraggi e nella posizione delle ruote che possano essere accomunate ad uno stesso progetto iniziale, innesto compreso.
Per le finiture non saprei, i più esperti dicono che erano migliori e più artigianali nel primo modello, mi fido.
Del calibro del monégasque, mi piace l'idea di poter vedere in azione l'innesto verticale dal fondello, in modo evidente come in un innesto orizzontale, cosa che raramente più capitare di vedere.
Io nell'innesto verticale(che ricordiamolo, l'ha inventato Seiko negli anni 60 se non erro) non ho alcuna preclusione, in genere mi piacciono come gli orizzontali, preferisco i secondi per la visione d'insieme e la gradevolezza, il primo per la dolcezza e la precisione dell'innesto senza saltelli, ad ogni modo se in un verticale aggiungiamo anche la bellezza del calibro, come in questo Dubuis, allora il discorso si più interessante.
Per un piano solo squisitamente tecnico di manutenzione, l'orizzontale per me è preferibile.
Se questo orologio fosse stato un 38x38mm...
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 14, 2015, 09:16:43 am
Ho messo i bilanceri più o meno nella stessa posizione  8)

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Davvero diversi in tutto, a parte la presenza del microrotore non c'è una sola cosa nella forma dei leveraggi e nella posizione delle ruote che possano essere accomunate ad uno stesso progetto iniziale, innesto compreso.
Per le finiture non saprei, i più esperti dicono che erano migliori e più artigianali nel primo modello, mi fido.
Del calibro del monégasque, mi piace l'idea di poter vedere in azione l'innesto verticale dal fondello, in modo evidente come in un innesto orizzontale, cosa che raramente più capitare di vedere.
Io nell'innesto verticale(che ricordiamolo, l'ha inventato Seiko negli anni 60 se non erro) non ho alcuna preclusione, in genere mi piacciono come gli orizzontali, preferisco i secondi per la visione d'insieme e la gradevolezza, il primo per la dolcezza e la precisione dell'innesto senza saltelli, ad ogni modo se in un verticale aggiungiamo anche la bellezza del calibro, come in questo Dubuis, allora il discorso si più interessante.
Per un piano solo squisitamente tecnico di manutenzione, l'orizzontale per me è preferibile.
Se questo orologio fosse stato un 38x38mm...

Tanto per cercare di "sgrezzarmi" un po', i piu esperti potrebbero indicarmi nei particolari le enormi differenze di rifiniture tra i 2 calibri? Magari con qualche ingrandimento, io vedendoli così l'uno accanto all'altro, come dice Leo, li vedo diversi ma le rifiniture....non riesco a capire perché il precedente è tanto superiore.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 14, 2015, 10:03:59 am
Ho messo i bilanceri più o meno nella stessa posizione  8)

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Davvero diversi in tutto, a parte la presenza del microrotore non c'è una sola cosa nella forma dei leveraggi e nella posizione delle ruote che possano essere accomunate ad uno stesso progetto iniziale, innesto compreso.
Per le finiture non saprei, i più esperti dicono che erano migliori e più artigianali nel primo modello, mi fido.
Del calibro del monégasque, mi piace l'idea di poter vedere in azione l'innesto verticale dal fondello, in modo evidente come in un innesto orizzontale, cosa che raramente più capitare di vedere.
Io nell'innesto verticale(che ricordiamolo, l'ha inventato Seiko negli anni 60 se non erro) non ho alcuna preclusione, in genere mi piacciono come gli orizzontali, preferisco i secondi per la visione d'insieme e la gradevolezza, il primo per la dolcezza e la precisione dell'innesto senza saltelli, ad ogni modo se in un verticale aggiungiamo anche la bellezza del calibro, come in questo Dubuis, allora il discorso si più interessante.
Per un piano solo squisitamente tecnico di manutenzione, l'orizzontale per me è preferibile.
Se questo orologio fosse stato un 38x38mm...

Tanto per cercare di "sgrezzarmi" un po', i piu esperti potrebbero indicarmi nei particolari le enormi differenze di rifiniture tra i 2 calibri? Magari con qualche ingrandimento, io vedendoli così l'uno accanto all'altro, come dice Leo, li vedo diversi ma le rifiniture....non riesco a capire perché il precedente è tanto superiore.
La semplificazione è evidente. Pensa solo alla eliminazione della gabbia del microrotore, con le sue finiture, guarda la forma molto più complessa delle leve, anche da rifinire ad anglages. E anche il passaggio all'innesto verticale è una semplificazione, tant'è che ormai purtroppo sui nuovi cronografi di alta orologeria tante case hanno ormai due livello: uno base fatto di innesti verticali e calibri automatici, uno più alto, anche come costo fatto di calibri manuali ad innesto orrizontale. Non succede per caso.
Poi non ho mai visto col lentino uno dei nuovi calibri per vedere se oltre alla quantità è mutata anche la qualità dell'anglage.

Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 14, 2015, 12:30:22 pm
Ti ringrazio, riesco a comprender meglio in questo modo....la la gabbia del microrotore ha una sua utilità tecnica o è solo decorazione?
Noto che i ponti sono anche meno massicci ed immagino questo richieda anche piu lavoro.
Quando invece scrivi di differenze di anglage da valutare al lentino ti riferisci al fatto che uno potrebbe esser fatto a macchina e l'altro manuale? Quest'ultimo si dedurrebbe dalla irregolarità del lavoro?
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 14, 2015, 12:35:50 pm
Ti ringrazio, riesco a comprender meglio in questo modo....la la gabbia del microrotore ha una sua utilità tecnica o è solo decorazione?
Noto che i ponti sono anche meno massicci ed immagino questo richieda anche piu lavoro.
Quando invece scrivi di differenze di anglage da valutare al lentino ti riferisci al fatto che uno potrebbe esser fatto a macchina e l'altro manuale? Quest'ultimo si dedurrebbe dalla irregolarità del lavoro?

In questo caso l'utilità della gabbia del microrotore è data dal fatto che ci troviamo in presenza di una struttura su due assi, anziché uno.
Per gli anglage bisogna vedere da vicino, ma quelli manuali in genere risultano più lucidi e regolari di quelli a macchina, quindi l'opposto.
I componenti da lavorare in anglage e finiture credo siano di più sul calibro ad innesto orizzontale, almeno ad occhio.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 14, 2015, 12:46:37 pm
Citazione
E anche il passaggio all'innesto verticale è una semplificazione, tant'è che ormai purtroppo sui nuovi cronografi di alta orologeria tante case hanno ormai due livello: uno base fatto di innesti verticali e calibri automatici, uno più alto, anche come costo fatto di calibri manuali ad innesto orrizontale. Non succede per caso.

Anche questa, scritta così, non é del tutto esatta.
Non é esatto dire che il passaggio ad un crono ad innesto verticale rappresenta una semplificazione tout court, può essere una semplificazione nella quantità e tipologia di alcune finiture qualora queste fossero realizzate in modo artigianale, cosa ormai sempre più rara, viceversa irrilevante ai fini della complessità e dei relativi costi se le finiture sono industriali. Di contro un crono ad innesto verticale é tecnicamente più complesso di uno ad innesto orizzontale, É più complesso nella produzione delle parti di notevolmente più piccole dimensioni, per le tolleranze molto più stringenti, più complesso nel suo montaggio.

E anche la tua seconda affermazione non trova esatta corrispondenza nella realtà, ci sono case che un duplice livello neanche ce l'hanno (Rolex e AP) e utilizzano solo cronografi ad innesto verticale (tralascio i panini AP), altre che ancora usano ebauche vecchie di decenni sia manuali che automatiche a secondo della tipologia di prodotto (Breguet). In generale io vedo, e non da adesso, che i verticali trovano sempre più applicazione nei cronografi più casual e sportivi, quelli che si presume vengano utilizzati con più frequenza, quelli che si presume vengano usati "davvero", dove la carica automatica che vanifica gli aspetti estetici di un laterale ha la sua rilevanza, mentre i laterali manuali di gran pregio trovano sempre più spazio su orologi eleganti e classici (o pseudo tali), dove si presume vengano usati meno e con maggiore cura soprattutto per fare mostra di pregio dal fondello e dove la carica automatica non é un requisito rilevante.

Questa é una tendenza sviluppatasi sin dagli anni 80 con la diffusione del FP1185 e con la contestuale moria di ebauche in passato usate su tanti cronografi professionali, sportivi e militari.
E diffusasi ancor di più grazie all'evoluzione dei sistemi produttivi che hanno reso meno difficoltosa la costruzione di questo tipo di cronografi (in essere già da tanto tempo come ricordato da Leo per Seiko) e più consistenti le sue performance.

Io credo che la scelta di dotare una certa tipologia di cronografi, comunque di fascia di prezzo elevata, di questa tipologia di calibri non sia necessariamente legata ad una questione di economie, economie per altro tutte da dimostrare e probabilmente più legate alle economie di scala (come nel caso di Rolex che per il suo 4130 ha scelto questa architettura) che non al diverso livello di finiture coinvolte (soprattutto se di tipo industriale come su moltissimi cronografi di qualunque tipologia), quanto al fatto che per efficacia, robustezza e affidabilità nel tempo su certo tipo di orologi i cronografi ad innesto verticale (e automatici), se ben progettati e costruiti, si fanno preferire a quelli ad innesto laterale (e manuali, che oggi vengono tollerati su un orologio come lo speedmaster per ragioni "storiche" ma non avrebbero più alcun senso su un qualunque orologio di stampo casual e sportivo).
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 14, 2015, 12:59:43 pm
Ti ringrazio, riesco a comprender meglio in questo modo....la la gabbia del microrotore ha una sua utilità tecnica o è solo decorazione?
Noto che i ponti sono anche meno massicci ed immagino questo richieda anche piu lavoro.
Quando invece scrivi di differenze di anglage da valutare al lentino ti riferisci al fatto che uno potrebbe esser fatto a macchina e l'altro manuale? Quest'ultimo si dedurrebbe dalla irregolarità del lavoro?

In questo caso l'utilità della gabbia del microrotore è data dal fatto che ci troviamo in presenza di una struttura su due assi, anziché uno.
Per gli anglage bisogna vedere da vicino, ma quelli manuali in genere risultano più lucidi e regolari di quelli a macchina, quindi l'opposto.
I componenti da lavorare in anglage e finiture credo siano di più sul calibro ad innesto orizzontale, almeno ad occhio.

Potresti spiegarmene il motivo?
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 14, 2015, 13:08:59 pm
Citazione
E anche il passaggio all'innesto verticale è una semplificazione, tant'è che ormai purtroppo sui nuovi cronografi di alta orologeria tante case hanno ormai due livello: uno base fatto di innesti verticali e calibri automatici, uno più alto, anche come costo fatto di calibri manuali ad innesto orrizontale. Non succede per caso.

Anche questa, scritta così, non é del tutto esatta.
Non é esatto dire che il passaggio ad un crono ad innesto verticale rappresenta una semplificazione tout court, può essere una semplificazione nella quantità e tipologia di alcune finiture qualora queste fossero realizzate in modo artigianale, cosa ormai sempre più rara, viceversa irrilevante ai fini della complessità e dei relativi costi se le finiture sono industriali. Di contro un crono ad innesto verticale é tecnicamente più complesso di uno ad innesto orizzontale, É più complesso nella produzione delle parti di notevolmente più piccole dimensioni, per le tolleranze molto più stringenti, più complesso nel suo montaggio.

E anche la tua seconda affermazione non trova esatta corrispondenza nella realtà, ci sono case che un duplice livello neanche ce l'hanno (Rolex e AP) e utilizzano solo cronografi ad innesto verticale (tralascio i panini AP), altre che ancora usano ebauche vecchie di decenni sia manuali che automatiche a secondo della tipologia di prodotto (Breguet). In generale io vedo, e non da adesso, che i verticali trovano sempre più applicazione nei cronografi più casual e sportivi, quelli che si presume vengano utilizzati con più frequenza, quelli che si presume vengano usati "davvero", dove la carica automatica che vanifica gli aspetti estetici di un laterale ha la sua rilevanza, mentre i laterali manuali di gran pregio trovano sempre più spazio su orologi eleganti e classici (o pseudo tali), dove si presume vengano usati meno e con maggiore cura soprattutto per fare mostra di pregio dal fondello e dove la carica automatica non é un requisito rilevante.

Questa é una tendenza sviluppatasi sin dagli anni 80 con la diffusione del FP1185 e con la contestuale moria di ebauche in passato usate su tanti cronografi professionali, sportivi e militari.
E diffusasi ancor di più grazie all'evoluzione dei sistemi produttivi che hanno reso meno difficoltosa la costruzione di questo tipo di cronografi (in essere già da tanto tempo come ricordato da Leo per Seiko) e più consistenti le sue performance.

Io credo che la scelta di dotare una certa tipologia di cronografi, comunque di fascia di prezzo elevata, di questa tipologia di calibri non sia necessariamente legata ad una questione di economie, economie per altro tutte da dimostrare e probabilmente più legate alle economie di scala (come nel caso di Rolex che per il suo 4130 ha scelto questa architettura) che non al diverso livello di finiture coinvolte (soprattutto se di tipo industriale come su moltissimi cronografi di qualunque tipologia), quanto al fatto che per efficacia, robustezza e affidabilità nel tempo su certo tipo di orologi i cronografi ad innesto verticale (e automatici), se ben progettati e costruiti, si fanno preferire a quelli ad innesto laterale (e manuali, che oggi vengono tollerati su un orologio come lo speedmaster per ragioni "storiche" ma non avrebbero più alcun senso su un qualunque orologio di stampo casual e sportivo).
Non siamo per nulla d'accordo. E' infatti innegabile che se prendiamo case di medio livello, Hublot, Breitling, Rolex, Tag Heuer, quando presentano un crono di medio o basso livello presentano un crono ad innesto verticale, mai orrizontale. La ragione è che ammesso che abbia qualche pezzo in più (che comunque incide a livello zero sui costi visto che i pezzi sono sempre fatti a macchina) richiede meno regolazioni, leve meno lunghe per il cronografo (che sono da rifinire ad anglage e costa) ed è talmente economico che il  blocco frizione lo si sostituisce direttamente a livello di manutenzione con uno nuovo. D'altro canto anche altre case hanno guarda caso a listino versioni economiche con l'automatico ad innesto verticale, e versioni più costose con l'innesto orrizontale, più raffinate sia nella realizzazione dei dettagli (vedi ruota a colonne sui Patek)  sia nelle finiture, con orologi dai prezzi superiori. Poi vi è anche un maggior costo nella regolazione che nell'innesto laterale deve essere nettamente più precisa per minimizzare il fenomeno del salto all'avvio e per avere innesti dolci. Quindi no, direi che l'evidenza mi porta a concludere nel modo esattamente contrario a quanto ritieni.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 14, 2015, 13:11:53 pm
Claudio, Il motivo é insito nel modo in cui le superfici degli anglage (che sono smussi lungo il profilo definiti da due superfici incidenti, una orizzontale e una verticale, di un ponte o di una leva) vengono lucidate.
La lucidatura "a macchina" altro non é che una fresa con testa rotante e pasta abrasiva, la cui caratteristica per quanto accurata sia, se non successivamente rifinita a cabrone (bastoncino di legno di Bosso) e olio di gomito, é quella di mostrare delle striature verticali legate alla non perfetta uniformità della lucidatura stessa eseguita dalla macchina.
Ci sono altri indizi di un grossolano lavoro industriale sugli anglage, ma questo é il più facile da distinguere.

(https://imageshack.us/a/img829/7964/anglage05.jpg)

P.s: Marco, il fatto che si butti e si sostituisca il blocco frizione non significa che sia più economico realizzarlo, semmai che sia più oneroso ripararlo che sostituirlo, tenendo conto di quanto incidono percentualmente i difetti sul totale del prodotto. Quanto al resto ho l'impressione che se le finiture di cui parli sono quelle fatte sbrigativamente a macchina che sempre più spesso si vedono, la loro incidenza sulla "complessità" del prodotto finito sia molto più bassa della complessità intrinseca al sistema stesso, che è molto minore su un cronografo a bascual laterale.
Considerazioni che dovremmo comunque raffrontare alle esperienze di chi nel settore opera e conosce meglio di noi le criticità connesse alla produzione.
Sul piano del funzionamento per certa tipologia di cronografi la scelta è ormai consolidata, tu puoi legittimamente ritenere che sia solo una scelta economica, io ritengo che ci siano dei requisiti, abbastanza evidenti, che fanno preferire quel tipo di cronografi su quel tipo di orologi se non altro perchè prodotti in quei volumi oggi non potrebbero in alcun modo sopportare la quantità di rientri legati alla non esaltante affidabilità e robustezza di quella soluzione, virtualmente ormai abbandonata da tutti, in quella specifica tipologia, a favore del pignone oscillante (fascia bassa=valjoux 7750) e dell'innesto verticale (fascia alta=fp1185).
Un innesto laterale, per di più manuale, oggi più che mai ha per me senso solo su un orologio dal forte sapore classico, in cui le curve e la profusione di finiture proprie di un manuale a innesto laterale possono ancora avere un senso, più "edonistico" che non "pratico".

Che poi gli orologi su cui l'innesto verticale si fa preferire, sportivi e casual, abbiano listini mediamente inferiori a quelli di stampo classico, in metallo nobile, e crono manuale a bascula laterale, più che al diverso costo dei due tipi di innesti e delle eventuali finiture credo sia legato a ben altro, a partire dai differenti segmenti di mercato, per tipologia di orologio e numeri di produzione, e le scelte conseguenti in relazione al tipo di macchina da adottare.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 14, 2015, 13:41:58 pm
Claudio, Il motivo é insito nel modo in cui le superfici degli anglage (che sono smussi lungo il profilo definiti da due superfici incidenti, una orizzontale e una verticale, di un ponte o di una leva) vengono lucidate.
La lucidatura "a macchina" altro non é che una fresa con testa rotante e pasta abrasiva, la cui caratteristica per quanto accurata sia, se non successivamente rifinita a cabrone (bastoncino di legno di Bosso) e olio di gomito, é quella di mostrare delle striature verticali legate alla non perfetta uniformità della lucidatura stessa eseguita dalla macchina.
Ci sono altri indizi di un grossolano lavoro industriale sugli anglage, ma questo é il più facile da distinguere.

P.s: Marco, il fatto che si butti e si sostituisca il blocco frizione non significa che sia più economico realizzarlo, semmai che sia più oneroso ripararlo che sostituirlo, tenendo conto di quanto incidono percentualmente i difetti sul totale del prodotto. Quanto al resto ho l'impressione che se le finiture di cui parli sono quelle fatte sbrigativamente a macchina che sempre più spesso si vedono, la loro incidenza sulla "complessità" del prodotto finito sia molto più bassa della complessità intrinseca al sistema stesso, che è molto minore su un cronografo a bascual laterale.
Considerazioni che dovremmo comunque raffrontare alle esperienze di chi nel settore opera e conosce meglio di noi le criticità connesse alla produzione.
Sul piano del funzionamento per certa tipologia di cronografi la scelta è ormai consolidata, tu puoi legittimamente ritenere che sia solo una scelta economica, io ritengo che ci siano dei requisiti, abbastanza evidenti, che fanno preferire quel tipo di cronografi su quel tipo di orologi se non altro perchè prodotti in quei volumi oggi non potrebbero in alcun modo sopportare la quantità di rientri legati alla non esaltante affidabilità e robustezza di quella soluzione, virtualmente ormai abbandonata da tutti, in quella specifica tipologia, a favore del pignone oscillante (fascia bassa=valjoux 7750) e dell'innesto verticale (fascia alta=fp1185).
Un innesto laterale, per di più manuale, oggi più che mai ha per me senso solo su un orologio dal forte sapore classico, in cui le curve e la profusione di finiture proprie di un manuale a innesto laterale possono ancora avere un senso, più "edonistico" che non "pratico".

Che poi gli orologi su cui l'innesto verticale si fa preferire, sportivi e casual, abbiano listini mediamente inferiori a quelli di stampo classico, in metallo nobile, e crono manuale a bascula laterale, più che al diverso costo dei due tipi di innesti e delle eventuali finiture credo sia legato a ben altro, a partire dai differenti segmenti di mercato, per tipologia di orologio e numeri di produzione, e le scelte conseguenti in relazione al tipo di macchina da adottare.
Non avendo dati esatti, che solo chi fa gli orologi potrebbe fornire, se io vedo che mai costruzioni di alto livello sono associate con crono ad innesto verticale ma sempre a costruzioni ad innesto orrizontale, se vedo che sempre le costruzioni ad innesto verticale sono associate a finiture più modeste, se so che in assistenza cambiano tutto, se so che i crono orrizontali richiedono più regolazioni per funzionare bene, io penso che sia semplice capire quale sia la più economica. E non credo proprio che a nessuno importi veramente tenere il crono sempre in funzione, se non forse per i più giovani avere una lancetta centrale sempre in funzione dei secondi. E il fatto che guarda caso RD fa un crono con finiture meno costose e passi da innesto laterale a quello verticale è in fatto che si aggiunge ai tanti indizi che vanno in quel senso. A me la superiorità dell'innesto verticale non mi risulta funzionalmente: ci sono pro e contro, non proprio piccoli.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ilcommesso - Agosto 14, 2015, 14:08:35 pm
Il duometre di JLC non ha questi "problemi", esatto?
La famosa quadratura del cerchio: ognuno ha il suo motore indipendente  8)
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 14, 2015, 14:16:39 pm
Teoricamente dovrebbe essere così anche se, cito...

Citazione
How much more accurate the watch might be is difficult to define, and frankly, I am not even sure how one would measure that. Since mechanical watches are no longer strictly necessary for accuracy, the watch industry is more interesting in a successful execution of the concept rather than its "real world" implications. I believe that, knowing the brand, the Jaeger-LeCoultre Duomètre à Chronographe is probably more accurate over time with and without the chronograph running as compared to similar watches - albeit if only marginally.

C'è poi un altro aspetto, il duometre non mi sembra uno di quei calibri propriamente indicati per un orologio di cui si voglia fare un certo tipo d'uso, infatti sui nuovi cronografi di stampo sportivo hanno anche loro scelto una più convenzionale soluzione ad innesto verticale. :D

Ci sarebbe poi un rilievo di tipo più concettuale, come quello relativo alla ridondanza di parti, complessità e potenziali fonti di guasti che si paga anche in termini di volumi e, perché no, estetica generale.

A me per esempio l'estetica "leggera" del 680 piace di più di quella del vecchio RD a bascula laterale, la trovo appunto più razionale, meno confusionaria e per certi aspetti anche meno ridondante. Sempre apprezzata la semplicità delle cose quando é sinonimo di ingegno e non di banalità ...
E se sul piano estetico per me l'assenza della gabbia sul micro rotore é un vantaggio perché mi permette di vedere meglio in funzione questo elemento peculiare di questa tipologia di calibri, anche sul piano tecnico vedo qualche scelta magari meno originale e più convenzionale ma anche improntata ad una maggiore affidabilità, come il differente sistema di vincolo del micro rotore stesso, connessa alla rimozione della suddetta gabbia. Forse pivotare il micro rotore su rubini come nel vecchio calibro non era una soluzione ideale.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 14, 2015, 14:25:21 pm
Se posso dare il mio piccolo contributo tecnico(pratico) sull'innesto verticale, ci sono un paio di cosette che volevo far presenti: in fase di revisione di un orologio o intervento tecnico nel dover estrarre le sfere dall'innesto verticale, all'orologiaio comporta più rischi per la struttura stessa della ruota a frizione verticale, l'estrazione delle sfere va fatta con una doppia spinta, mentre si estrae si deve premere sull'alberino ospitante, questo perché il lavoro che svolge il componente in fase di innesto avviene proprio in verticale e se non si applica una controspinta la possibilità che i componenti interni tra cui l'anellino (ma anche il rubino) subiscano dei danni da schiacciamento è piuttosto alta, e bloccare il movimento della ruota in verticale la preserververebbe meglio dal danno.
Un danno qualsiasi alla ruota a frizione e il componente diventa inservibile, poiché è composto di parti mobili, ma non separabili tra loro e la sostituzione in toto diventa obbligata., le dovute precauzioni vanno prese anche in fase di rimessa delle sfere dove bisogna bloccare la ruota dall'altro lato che ci consente di fare la giusta pressione minizzando il rischio di rottura.
Ora volevo fare anche presente che chi lavora un pò sugli orologi come il sottoscritto sa bene che l'inserimento e l'estrazione della/e sfere non si fa solo una volta nel lavoro, ma è possibile che per trovare la posizione corretta di allineamento si inseriscano e tolgano diverse volte, tutto ciò non fa che aumentare i rischi di cui si parlava sopra.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 14, 2015, 15:50:30 pm
Se posso dare il mio piccolo contributo tecnico(pratico) sull'innesto verticale, ci sono un paio di cosette che volevo far presenti: in fase di revisione di un orologio o intervento tecnico nel dover estrarre le sfere dall'innesto verticale, all'orologiaio comporta più rischi per la struttura stessa della ruota a frizione verticale, l'estrazione delle sfere va fatta con una doppia spinta, mentre si estrae si deve premere sull'alberino ospitante, questo perché il lavoro che svolge il componente in fase di innesto avviene proprio in verticale e se non si applica una controspinta la possibilità che i componenti interni tra cui l'anellino (ma anche il rubino) subiscano dei danni da schiacciamento è piuttosto alta, e bloccare il movimento della ruota in verticale la preserververebbe meglio dal danno.
Un danno qualsiasi alla ruota a frizione e il componente diventa inservibile, poiché è composto di parti mobili, ma non separabili tra loro e la sostituzione in toto diventa obbligata., le dovute precauzioni vanno prese anche in fase di rimessa delle sfere dove bisogna bloccare la ruota dall'altro lato che ci consente di fare la giusta pressione minizzando il rischio di rottura.
Ora volevo fare anche presente che chi lavora un pò sugli orologi come il sottoscritto sa bene che l'inserimento e l'estrazione della/e sfere non si fa solo una volta nel lavoro, ma è possibile che per trovare la posizione corretta di allineamento si inseriscano e tolgano diverse volte, tutto ciò non fa che aumentare i rischi di cui si parlava sopra.

Vabbè Leo, me ne vado a fare un bagno va!  :D  :D  :D
Lo sai che hai fatto? Mi ci vorrà un mese per tradurre quel che hai scritto con tanto di ricerche  e continue verifiche su schemi!!
E le mie vacanze durano solo una decina di giorni ancora.....immagino mia moglie e mia figlia te ne saranno molto "grate"!  :D
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 14, 2015, 16:12:46 pm
Se posso dare il mio piccolo contributo tecnico(pratico) sull'innesto verticale, ci sono un paio di cosette che volevo far presenti: in fase di revisione di un orologio o intervento tecnico nel dover estrarre le sfere dall'innesto verticale, all'orologiaio comporta più rischi per la struttura stessa della ruota a frizione verticale, l'estrazione delle sfere va fatta con una doppia spinta, mentre si estrae si deve premere sull'alberino ospitante, questo perché il lavoro che svolge il componente in fase di innesto avviene proprio in verticale e se non si applica una controspinta la possibilità che i componenti interni tra cui l'anellino (ma anche il rubino) subiscano dei danni da schiacciamento è piuttosto alta, e bloccare il movimento della ruota in verticale la preserververebbe meglio dal danno.
Un danno qualsiasi alla ruota a frizione e il componente diventa inservibile, poiché è composto di parti mobili, ma non separabili tra loro e la sostituzione in toto diventa obbligata., le dovute precauzioni vanno prese anche in fase di rimessa delle sfere dove bisogna bloccare la ruota dall'altro lato che ci consente di fare la giusta pressione minizzando il rischio di rottura.
Ora volevo fare anche presente che chi lavora un pò sugli orologi come il sottoscritto sa bene che l'inserimento e l'estrazione della/e sfere non si fa solo una volta nel lavoro, ma è possibile che per trovare la posizione corretta di allineamento si inseriscano e tolgano diverse volte, tutto ciò non fa che aumentare i rischi di cui si parlava sopra.

Vabbè Leo, me ne vado a fare un bagno va!  :D  :D  :D
Lo sai che hai fatto? Mi ci vorrà un mese per tradurre quel che hai scritto con tanto di ricerche  e continue verifiche su schemi!!
E le mie vacanze durano solo una decina di giorni ancora.....immagino mia moglie e mia figlia te ne saranno molto "grate"!  :D
:D
Detta così sembra difficile da capire Claudio, ma ti assicuro che all'atto pratico non lo è, e tutto si capisce con maggiore facilità, ma come detto... all'atto pratico o magari con degli schemi, ammesso che poi questo possa avere una qualche utilità sulla scelta di un innesto anziché un altro, ma credo di no... ;)
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 14, 2015, 16:35:00 pm
Se proprio devo trovare un "difetto" a questo calibro direi che è il suo spessore: 6,3mm per un calibro a microrotore sono decisamente troppi, tenendo conto dei soli 5,5mm di un FP1185 con massa di carica di tipo tradizionale.
In questo 680 quindi il microrotore ha solo benefici estetici legati alla visibilità della macchina, ma nessuno in termini di contenimento dello spessore.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 14, 2015, 16:40:41 pm
in effetti il FP 1185 ha una massa oscillante tradizionale che prende spazio, un microrotore per come è congegnato no, direi che lo spessore di 6,3mm all'atto pratico non è poco.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 14, 2015, 17:30:45 pm
Volevo confrontarlo con un più recente Omega 9300 del quale la casa non dichiara lo spessore e che ha fama di essere anch'esso piuttosto spesso, e mi sono imbattuto in un dato di soli 5,5mm che mi desta qualche perplessità. Qualcuno sa esattamente quanto è spesso 'sto 9300?
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 14, 2015, 17:44:16 pm
Volevo confrontarlo con un più recente Omega 9300 del quale la casa non dichiara lo spessore e che ha fama di essere anch'esso piuttosto spesso, e mi sono imbattuto in un dato di soli 5,5mm che mi desta qualche perplessità. Qualcuno sa esattamente quanto è spesso 'sto 9300?

L'8500 è spesso 5,6mm, se tanto mi da tanto il crono 9300 si prospetta un bel tombinazzo. :D
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 14, 2015, 17:56:59 pm
Quindi pure tu temi che il dato letto altrove di soli 5,5mm sia sbagliato?
Anche perchè se no non si spiegherebbe perchè tutti gli Omega con quel movimento sono spessi come putrelle.

Tornando al RD, dimensioni di 44x53 identiche a quelle di un Panerai da 44mm, lo spessore dovrebbe essere intorno ai 13mm il che gli conferisce una proporzione in un certo senso slanciata e relativamente "sottile" (prendete il tutto con buona dose di relativismo), al polso dovrebbe vestire bene per un orologio sportivo senza pretese di eleganza.
Purtroppo non ho potuto indossarlo, mi sarebbe piaciuto anche verificare l'azionamento del cronografo e la morbidezza degli innesti  :D
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 14, 2015, 18:02:07 pm
Quindi pure tu temi che il dato letto altrove di soli 5,5mm sia sbagliato?
Anche perchè se no non si spiegherebbe perchè tutti gli Omega con quel movimento sono spessi come putrelle.

Tornando al RD, dimensioni di 44x53 identiche a quelle di un Panerai da 44mm, lo spessore dovrebbe essere intorno ai 13mm il che gli conferisce una proporzione in un certo senso slanciata e relativamente "sottile" (prendete il tutto con buona dose di relativismo), al polso dovrebbe vestire bene per un orologio sportivo senza pretese di eleganza.
Purtroppo non ho potuto indossarlo, mi sarebbe piaciuto anche verificare l'azionamento del cronografo e la morbidezza degli innesti  :D

E' sicuramente un dato a casaccio, so di per certo che l'8500 che come sai è un solo tempo è già sopra quel dato.
La prova al polso la riterrei per me fondamentale, perché mi fa dire si o no in modo inequivocabile.
Gli innesti a naso credo che siano di gran morbidezza. Cura, finiture ed innesto verticale lasciano presagire bene... :)
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 14, 2015, 18:11:26 pm
Citazione
E' sicuramente un dato a casaccio

Quelli del FP però sono reali. Che in Omega abbiano fatto uno dei crono automatici più sottili al mondo e nessuno lo sa?! 😂

P.s: prova polso fondamentale pure per me
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 14, 2015, 18:28:56 pm
Quando lo spessore è accettabile, si riescono a sopportare anche i 44 mm, sempre che le anse non creino troppi problemi. Poi ogni cassa veste un po' a modo suo.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 14, 2015, 18:33:01 pm
44mmx13mm con quella forma, per me assume quasi i toni di un orologio filante sotto certi aspetti, è questione di proporzioni. Non credo possa essere lo spessore il vero limite della prova polso in questo caso, ma l'ingombro generale della cassa molto grande.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 14, 2015, 18:48:25 pm
La mia esperienza recente con orolgi di queste dimensioni, se portati nei loro contesti e con abiti che non interferiscono con l'orologio (maniche corte o risvoltate), è che le dimensioni e anche lo spessore non sono un fattore determinante, almeno fino ai 53mm di ingombro longitudinale che non fanno sbracare le anse dal profilo del mio polso :D
Semmai un fattore più determinante è il peso, che generalmente per orologi di queste dimensioni anche se in acciaio è importante e in taluni casi può dare fastidio.
Fino 150gr li porto senza troppi problemi, oltre ammetto che alla lunga stancano, ma dipende anche da come questo peso è centrato sul braccio, due orologi da 170gr, uno con il peso distribuito pure lungo il bracciale e uno con il peso tutto concentrato sulla cassa, non sono fastidiosi allo stesso modo.
Queste ovviamente sono mie personali sensazioni.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 14, 2015, 19:06:34 pm
...mah secondo me devi asolutamente provarlo perche i numeri sembrano preoccupanti e nella foto che ho messo a pagina 1 dell'orologio indossato le anse sbordano eccome dal polso quasi da entrambi i lati, in uno abbondantemente....immaginando si tratti di un polso medio....
Mi sembro tua moglie che vuole risparmiare sti 10k  :D
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 14, 2015, 20:12:58 pm
Mia moglie per fortuna ha altro a cui pensare 😛
Il mio polso fino a 44x53 contiene 😀
(https://imageshack.us/a/img673/8426/Y4Jbl6.jpg)

A mala pena...ma contiene...
(https://imageshack.us/a/img673/4812/xG7bri.jpg)
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 14, 2015, 20:24:19 pm
Mia moglie per fortuna ha altro a cui pensare 😛
Il mio polso fino a 44x53 contiene 😀
(https://imageshack.us/a/img673/8426/Y4Jbl6.jpg)

A mala pena...ma contiene...
(https://imageshack.us/a/img673/4812/xG7bri.jpg)


Saggia donna!
Ogni cosa al suo posto, e lei scommetto che le pentole le tiene in credenza, non al polso...  ;D
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 14, 2015, 20:41:56 pm
Ahahaaha.....colpo bassissimo sotto cintura!!  :D
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 14, 2015, 20:47:10 pm
Si ma le sue più che al polso puoi metterle al massimo in testa 😀

Però non mi pare il caso del RD, ridurlo ad una pentola credetemi se vi dico che é "ingeneroso". É bello, assai, e fatto bene, fuori e dentro. E in rapporto al prezzo al quale lo si può comprare oggi non vedo grandi alternative al netto di qualcosa già citata.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: leolunetta - Agosto 14, 2015, 20:51:45 pm


Però non mi pare il caso del RD, ridurlo ad una pentola credetemi se vi dico che é "ingeneroso".


E chi si riferiva al RD..?
a buon intenditor…. :D
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 14, 2015, 21:24:50 pm


Però non mi pare il caso del RD, ridurlo ad una pentola credetemi se vi dico che é "ingeneroso".

E chi si riferiva al RD..?
a buon intenditor…. :D
Ho capito, stiamo preparando la cena di settembre...:)

Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 14, 2015, 21:46:09 pm
Eh, a settembre poi vede Leo quanto i panerai possono essere dolorosi 😂
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 14, 2015, 22:15:25 pm
No no stabiliamolo sin da ora per la sicurezza di tutti, a settembre sono vietate tutte le armi da fuoco e contundenti.....Panerai e RD compresi!  :D
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 14, 2015, 23:09:29 pm
Ho un aquatimer che nelle mani giuste può diventare un'arma bianca 😁
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 16, 2015, 13:52:38 pm
A proposito di prendere a cuore la cosa, come mi dicevi stamane sull'altro topic, ieri stavo pensando quale crono -per me- (tra i pochissimi attraenti che tu già non hai) potrebbe esseci più interessante del RD con un livello di prezzo simile
Ho trovato qualcosa che ritengo molto valido che ti sottopongo, potrai obiettare che non ha il microrotore ma è nuovo e non è un....36''  :D
Scherzi a parte, trattasi di orologio che non ha esattamente le stesse caratteristiche ma è un ottimo crono che credo possa utilizzarsi negli stessi contesti casual sportivi del RD e ritornando alle priorità di cui abbiamo recentemente parlato, personalmente trovandomi di fronte a questi 2 segnatempo, lo preferirei per estetica del quadrante, del movimento, della cassa e le dimensioni che sono di 40mm tondi:
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 16, 2015, 14:17:32 pm
Minerva Villeret "Chronograph" ref. M132000 White Gold
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: mbelt - Agosto 16, 2015, 14:24:00 pm
Minerva Villeret "Chronograph" ref. M132000 White Gold
Questo è un cronografo che conosco bene. No, in questo caso preferisco l'RD che tra l'altro costa pure meno ed è rifinito meglio. Poi se uno vuole un Minerva con 2.500 euro circa si prende i vintage col calibro 13-20 che sono anche meglio rifiniti (visto con i miei occhi) rispetto ai Minerva Gnutti.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 16, 2015, 14:33:50 pm
Minerva Villeret "Chronograph" ref. M132000 White Gold
Questo è un cronografo che conosco bene. No, in questo caso preferisco l'RD che tra l'altro costa pure meno ed è rifinito meglio. Poi se uno vuole un Minerva con 2.500 euro circa si prende i vintage col calibro 13-20 che sono anche meglio rifiniti (visto con i miei occhi) rispetto ai Minerva Gnutti.

Mi fai qualche esempio che me li vado a vedere per mia cultura e interesse personale?
A me comunque non dispiaceva.....l'ho trovato piu o meno allo stesso prezzo.
qualcuno mi ha detto che gnutti ha una collezione stupefacente
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: 1111andrea - Agosto 16, 2015, 21:39:38 pm
Buonasera a tutti, vi leggo sempre con molto interesse e prendo spunto da questo post per avvicinarmi a una casa che mi è piaciuta agli esordi con orologi originali come i sympatique (se trovassi il padellone da 47 mm in oro bianco e quadrante nero farei la pazzia) oppure con una forte ispirazione sui classici ed intramontabili Patek e Longines.
Ritornando al post. Mi sono messo alla caccia di questo calibro crono e ho trovato:
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: ciaca - Agosto 16, 2015, 22:55:52 pm
Claudio, a me il Minerva piace. Lo considero certamente un'alternativa al RD rispetto al quale però ha una foggia più classica e meno sportiva e anche l'originalità della macchina non é equivalente. Per altro ad alcune aste meeting art ho visto questi orologi aggiudicati a cifre molto inferiori a quelle che bisogna pagare per un RD nuovo seppur fortemente scontato.
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: 1111andrea - Agosto 16, 2015, 23:04:01 pm
Scusate ma da telefonino faccio una fatica tremenda e ho problemi con questa piattaforma: non vedo alcune delle vostre foto.
Il primo ha il vecchio calibro il secondo è di normale produzione.
Mi sembra di capire che tra i tanti calibri crono automatici usciti in questi anni questo sia il migliore.
Ricordo: Hublot, Jaeger, Piaget, Omega, Heuer (addirittura due!! Di cui uno in stand by 😡).
Non saprei assolutamente come catalogare il calibro Parmigiani illuminatemi😄😄
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: claudio969 - Agosto 16, 2015, 23:26:15 pm
Claudio, a me il Minerva piace. Lo considero certamente un'alternativa al RD rispetto al quale però ha una foggia più classica e meno sportiva e anche l'originalità della macchina non é equivalente. Per altro ad alcune aste meeting art ho visto questi orologi aggiudicati a cifre molto inferiori a quelle che bisogna pagare per un RD nuovo seppur fortemente scontato.

L'aspetto commerciale di questo Minerva non l'ho considerato, ora do un'occhiata a qualche risultato d'asta...comunque il pezzo postato è nuovo e si prende piu o meno allo stesso prezzo. E vero che il suo aspetto è un po' piu classico.

Io dei minerva so poco a parte che ha una storia importante fatta di calibri e rifiniture raffinate.
Mi piacerebbe approfondire, quali sono le ref. di rilievo di questa maison?
Titolo: Re:Roger Dubuis cronografo "la monègasque"
Inserito da: Istaro - Agosto 16, 2015, 23:50:43 pm
Scusate ma da telefonino faccio una fatica tremenda e ho problemi con questa piattaforma: non vedo alcune delle vostre foto.

Forse il problema è che le foto allegate ai post le puoi vedere solo se autenticato (mentre quelle inserite nel testo con link le puoi vedere anche come semplice visitatore).  ;)