Orologico Forum 3.0

Gli Orologi => Orologi e Co... => Topic aperto da: PESSOA67 - Agosto 24, 2015, 16:39:43 pm

Titolo: Patek 5370
Inserito da: PESSOA67 - Agosto 24, 2015, 16:39:43 pm
Sbizzarritevi...io lo trovo molto bello, 41mm...che ci volete fare, quadrante enamel, lo so prezzo da malati di mente 250k:

(https://hodinkee.imgix.net/uploads/block/inline_image/content_image/10864/PatekPhilippe_5370_03.jpg?ixlib=rb-0.3.4&w=820&crop=faces&fit=crop&dpr=2&s=cf6f8b6d5e9f932100aabce1dcd6addb)

Lo sto giudicando solo come estetica...

Un caro saluto a tutti voi
Roberto
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 24, 2015, 17:18:41 pm
L'unica cosa folle è il prezzo, per il resto me lo comprerei subito.
Mi piace in  tutto compreso il diametro!
Mi piacerebbe chiedere al sommo una giustificazione per un prezzo così, forse il pulsante coassiale costerà 200.000 euro? ;)
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 24, 2015, 17:33:28 pm
....non per malati di mente ma direi per chi non ritiene la somma in questione un "pensiero".
E aggiungerei che è anche per chi non ha voglia di approfondire e dalla propaganda generalista ha recepito che non esiste altra maison da acquisire che PP. E forse a questi livelli è anche vero, ammesso e non concesso che PP proseguirà le sue strategie di consolidamento del prezzo dei segnatempo più costosi e iconici.
La conferma di quest'ultima riflessione è proprio nel posizionamento economico del nuovo rattrapante che, guarda caso, è nella stessa fascia di prezzo ottenuto dal suo predecessore 5959p nelle ultime aste.
L'orologio esteticamente è gradevole seppur troppo simile al precedente, senza alcun particolare spunto d'interesse nuovo per me (esteticamente intendo, tecnicamente farei parlare i più esperti).
Personalmente a questi livelli di costi eccessivi e dimensioni importanti preferisco di gran lunga il VC 5400S o meglio ancora....mi riterrei soddisfatto con uno dei rari FM o DR con Venus 179 +...220k in tasca (che piccolo borghese eh??  ;D)
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 24, 2015, 18:14:46 pm
Per chi ancora non lo avesse capito, PP sta consolidando la sua fortuna e la sua fama con i prezzi da fuori di testa (per noi che ne sappiamo  qualcosa) ma assolutamente giusti per quelli (il 99%) fuori dai forum che li ritengono capolavori fatti a mano e destinati a crescere il loro valore nel tempo.
Le aste pompate ad arte servono a questo, l'opera di accerchiamento ai ricchi gonzi comincia da li.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 24, 2015, 18:23:00 pm
Esattamente ciò che ho scritto....solo che la sintassi dello spregiudicato imprenditore è piu diretta ed efficace!  ;D
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 24, 2015, 18:32:44 pm
Esattamente ciò che ho scritto....solo che la sintassi dello spregiudicato imprenditore è piu diretta ed efficace!  ;D

Da imprenditore li invidio incondizionatamente, riescono a vendere cose ordinarie ad un prezzo cento volte o più superiore al loro valore, noi poveracci dobbiamo fare cose cento volte suoeriori agli altri e venderle al prezzo degli altri! (sic! :'()
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 24, 2015, 19:19:34 pm
Per me é un orologio privo di senso, un cronografo di stampo classico, come da cifre  Breguet e sfere non luminescenti, nelle dimensioni di un professionale come lo speedmaster é solo l'ennesima caricatura alla moda di orologi di una volta.
Se voglio l'orologione alla moda, come non mi stanco mai di ripetere, non guardo le caricature degli orologi classici di altra epoca, e soprattutto non penso a spenderci sopra 250 kappa :)
Mi compro lo speedmaster o l'Hublot in oro se proprio voglio esagerare...
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: fabri5.5 - Agosto 24, 2015, 19:20:30 pm
non si può certo dire sia un brutto orologio,anzi...
ma dei crono contemporanei di Patek continuo preferire la ref.5959 quando si parla di sdoppianti.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: range - Agosto 24, 2015, 19:23:08 pm
Esteticamente lo trovo fantastico ma trovo fantastici anche altri orologi che costano molto meno per cui le discriminanti dovrebbero essere  la qualità e il valore collezionistico ma personalmente non riesco ad attribuire la prima e nutro dubbi per la seconda visto che il prezzo di partenza mi sembra già da vitage... 😂
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: erm2833 - Agosto 24, 2015, 19:26:39 pm
Rapporto prezzo-qualita',unica cosa che conti in qualsivoglia campo,sotto zero.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Lego - Agosto 24, 2015, 19:50:06 pm
Grafica del quadrante gradevole, diametro assurdo.
Uno dei tanti - quasi tutti - PP contemporanei che non comprerei indipendentemente dal prezzo.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 24, 2015, 20:37:51 pm
Non saprei, 41 è grande ma non grandissimo e poi dipende come sempre da vestibilitá e anse....io ultimamente mi sto guardando un po' tutti i rattrapanti e ad esempio, per il Montblanc Villeret Monopoussoir 41mm, estetica e bellezza del movimento, se si trovasse ad un costo interessante, mi farebbe chiudere un occhio su quel paio di millimetri in più....poi naturalmente è sempre da vedere al polso perché potrebbe deludermi così come è accaduto con i Breguet tradition da 42 (la cassa e le anse però sono diverse)
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 24, 2015, 20:41:45 pm
....non per malati di mente ma direi per chi non ritiene la somma in questione un "pensiero".
E aggiungerei che è anche per chi non ha voglia di approfondire e dalla propaganda generalista ha recepito che non esiste altra maison da acquisire che PP. E forse a questi livelli è anche vero, ammesso e non concesso che PP proseguirà le sue strategie di consolidamento del prezzo dei segnatempo più costosi e iconici.
La conferma di quest'ultima riflessione è proprio nel posizionamento economico del nuovo rattrappante che, guarda caso, è nella stessa fascia di prezzo ottenuto dal suo predecessore 5959p nelle ultime aste.
L'orologio esteticamente è gradevole seppur troppo simile al precedente, senza alcun particolare spunto d'interesse nuovo per me (esteticamente intendo, tecnicamente farei parlare i più esperti).
Personalmente a questi livelli di costi eccessivi e dimensioni importanti preferisco di gran lunga il VC 5400S o meglio ancora....mi riterrei soddisfatto con uno dei rari FM o DR con Venus 179 +...220k in tasca (che piccolo borghese eh??  ;D)
No, Claudio, fai un errore non piccolo. Il 5959P non è il suo predecessore, ma un calibro del tutto diverso, totalmente diverso, molto più sottile, raffinato, molto meglio rifinito, e purtroppo ancora più caro, molto più caro. Questo invece ha il medesimo calibro del sostituto del 5004, con base il manuale di manifattura, senza il modulo del calendario perpetuo. E' un'altra cosa, ed infatti si aggiunge non sostituisce il crono ultrapiatto rattrapante. E non è un monopulsante come ha scritto Alan Ford, il monopulsante è quello del 5959P e derivati, appunto, altra cosa, altra classe, produzione enormemente più limitata.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: S.M. - Agosto 24, 2015, 21:16:56 pm
Purtroppo non si può giudicare un orologio attuale (quindi scevro da implicazioni storiche) prescindendo dal prezzo a cui viene proposto.
Se fosse stato 20k€ mi sarei messo in fila; a 30k€ avrei detto superbo; a 50k€ avrei detto troppo caro; a >200k€..... :o
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 24, 2015, 22:12:18 pm
....non per malati di mente ma direi per chi non ritiene la somma in questione un "pensiero".
E aggiungerei che è anche per chi non ha voglia di approfondire e dalla propaganda generalista ha recepito che non esiste altra maison da acquisire che PP. E forse a questi livelli è anche vero, ammesso e non concesso che PP proseguirà le sue strategie di consolidamento del prezzo dei segnatempo più costosi e iconici.
La conferma di quest'ultima riflessione è proprio nel posizionamento economico del nuovo rattrappante che, guarda caso, è nella stessa fascia di prezzo ottenuto dal suo predecessore 5959p nelle ultime aste.
L'orologio esteticamente è gradevole seppur troppo simile al precedente, senza alcun particolare spunto d'interesse nuovo per me (esteticamente intendo, tecnicamente farei parlare i più esperti).
Personalmente a questi livelli di costi eccessivi e dimensioni importanti preferisco di gran lunga il VC 5400S o meglio ancora....mi riterrei soddisfatto con uno dei rari FM o DR con Venus 179 +...220k in tasca (che piccolo borghese eh??  ;D)
No, Claudio, fai un errore non piccolo. Il 5959P non è il suo predecessore, ma un calibro del tutto diverso, totalmente diverso, molto più sottile, raffinato, molto meglio rifinito, e purtroppo ancora più caro, molto più caro. Questo invece ha il medesimo calibro del sostituto del 5004, con base il manuale di manifattura, senza il modulo del calendario perpetuo. E' un'altra cosa, ed infatti si aggiunge non sostituisce il crono ultrapiatto rattrapante. E non è un monopulsante come ha scritto Alan Ford, il monopulsante è quello del 5959P e derivati, appunto, altra cosa, altra classe, produzione enormemente più limitata.

Chiedo venia, Marco, avevo però premesso che non sapevo quale calibro montasse e difatti ho scritto che aspettavo su questo il vs intervento. Il giudizio era esclusivamente estetico come sottolineava Roberto nell'apertura del topic e concorderai con me che hanno realizzato un segnatempo dal quadrante praticamente speculare al 5959.
Non lo avevo volutamente confrontato con il 5004 proprio per il modulo perpetuo.
Confesso che ho approfondito su pochi orologi della maison dal momento che ogni segnatempo, confrontato con la concorrenza, costa una cifra, a mio parere, ingiustificabile.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 24, 2015, 23:07:28 pm
....non per malati di mente ma direi per chi non ritiene la somma in questione un "pensiero".
E aggiungerei che è anche per chi non ha voglia di approfondire e dalla propaganda generalista ha recepito che non esiste altra maison da acquisire che PP. E forse a questi livelli è anche vero, ammesso e non concesso che PP proseguirà le sue strategie di consolidamento del prezzo dei segnatempo più costosi e iconici.
La conferma di quest'ultima riflessione è proprio nel posizionamento economico del nuovo rattrappante che, guarda caso, è nella stessa fascia di prezzo ottenuto dal suo predecessore 5959p nelle ultime aste.
L'orologio esteticamente è gradevole seppur troppo simile al precedente, senza alcun particolare spunto d'interesse nuovo per me (esteticamente intendo, tecnicamente farei parlare i più esperti).
Personalmente a questi livelli di costi eccessivi e dimensioni importanti preferisco di gran lunga il VC 5400S o meglio ancora....mi riterrei soddisfatto con uno dei rari FM o DR con Venus 179 +...220k in tasca (che piccolo borghese eh??  ;D)
No, Claudio, fai un errore non piccolo. Il 5959P non è il suo predecessore, ma un calibro del tutto diverso, totalmente diverso, molto più sottile, raffinato, molto meglio rifinito, e purtroppo ancora più caro, molto più caro. Questo invece ha il medesimo calibro del sostituto del 5004, con base il manuale di manifattura, senza il modulo del calendario perpetuo. E' un'altra cosa, ed infatti si aggiunge non sostituisce il crono ultrapiatto rattrapante. E non è un monopulsante come ha scritto Alan Ford, il monopulsante è quello del 5959P e derivati, appunto, altra cosa, altra classe, produzione enormemente più limitata.

Chiedo venia, Marco, avevo però premesso che non sapevo quale calibro montasse e difatti ho scritto che aspettavo su questo il vs intervento. Il giudizio era esclusivamente estetico come sottolineava Roberto nell'apertura del topic e concorderai con me che hanno realizzato un segnatempo dal quadrante praticamente speculare al 5959.
Non lo avevo volutamente confrontato con il 5004 proprio per il modulo perpetuo.
Confesso che ho approfondito su pochi orologi della maison dal momento che ogni segnatempo, confrontato con la concorrenza, costa una cifra, a mio parere, ingiustificabile.
Era importante precisarlo. Due calibri totalmente differenti. Uno, il più pregiato, è la miniaturizzazione di un vecchio e bellissimo Victorin Piguet rattrapante monopulsante, prodotto in poche unita dal 2005 e con finiture e prezzo super, l'altro è la versione rattrapante del cronografo a due pulsanti nato nel 2009, quello del 5170, un calibro fatto per fare concorrenza al Datograph, piuttosto raffinato ed in questa versione finalmente con una cassa ed un quadrante bello. Ma il prezzo è veramente folle, oltre ogni misura.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 24, 2015, 23:11:22 pm
Per chi ancora non lo avesse capito, PP sta consolidando la sua fortuna e la sua fama con i prezzi da fuori di testa (per noi che ne sappiamo  qualcosa) ma assolutamente giusti per quelli (il 99%) fuori dai forum che li ritengono capolavori fatti a mano e destinati a crescere il loro valore nel tempo.
Le aste pompate ad arte servono a questo, l'opera di accerchiamento ai ricchi gonzi comincia da li.
Però, Ale, a parte i rarissimi e preziosissimi gran pezzi degli anni 40,50,60 del secolo scorso, i carissimi di oggi nelle aste perdono sensibilmente rispetto ai listini. E allora non so se questa strategia stia funzionando. Leggo poi su altri lido una follia: si sarebbero messi a riprodurre referenze storiche come il 3970, e altri, in pochi pezzi, cioè ora Patek non è più affidabile nel rispetto dei collezionisti neppure dopo decenni che gli orologi sono uscito di produzione.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: erm2833 - Agosto 24, 2015, 23:30:58 pm
Per chi ancora non lo avesse capito, PP sta consolidando la sua fortuna e la sua fama con i prezzi da fuori di testa (per noi che ne sappiamo  qualcosa) ma assolutamente giusti per quelli (il 99%) fuori dai forum che li ritengono capolavori fatti a mano e destinati a crescere il loro valore nel tempo.
Le aste pompate ad arte servono a questo, l'opera di accerchiamento ai ricchi gonzi comincia da li.
Però, Ale, a parte i rarissimi e preziosissimi gran pezzi degli anni 40,50,60 del secolo scorso, i carissimi di oggi nelle aste perdono sensibilmente rispetto ai listini. E allora non so se questa strategia stia funzionando. Leggo poi su altri lido una follia: si sarebbero messi a riprodurre referenze storiche come il 3970, e altri, in pochi pezzi, cioè ora Patek non è più affidabile nel rispetto dei collezionisti neppure dopo decenni che gli orologi sono uscito di produzione.
Occorre sempre tenere a mente che se un pezzo in asta realizza per esempio 100k al vecchio proprietario in tasca di K ne arrivano circa 70,segno che per un privato vendere il pezzo a 70 e' impossibile o quasi.

Perdonami Marco ma non riesco a comprendere l'importanza storica dei 3970 e derivati.
Stessimo parlando dei 1518 mi toglierei il cappello.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Istaro - Agosto 24, 2015, 23:48:06 pm
Non saprei, 41 è grande ma non grandissimo e poi dipende come sempre da vestibilità e anse...

mmm... sappiamo bene che l'incremento di superficie è - proporzionalmente - ben maggiore dell'incremento di diametro.
Uno/due mm in più rispetto a misure "auree" identificano già un orologio "grande" (apprezzabile magari da chi ha il polso molto robusto).
Ma oltre, anse o non anse...

Però Claudio queste cose le sa benissimo, quindi...
si vede che il quadrante gli piace proprio moltissimo!  :D

(A dire il vero piace anche a me! Ma in fotografia...  ;) )
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Istaro - Agosto 24, 2015, 23:56:30 pm
Occorre sempre tenere a mente che se un pezzo in asta realizza per esempio 100k al vecchio proprietario in tasca di K ne arrivano circa 70,segno che per un privato vendere il pezzo a 70 e' impossibile o quasi.

Scusatemi, ma ho perso il filo... i prezzi di aggiudicazione non sono al netto dei diritti d'asta? E quindi non indicano la cifra che va effettivamente al venditore (anche se inferiore a quella pagata dall'acquirente)?

Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 25, 2015, 00:31:34 am
Occorre sempre tenere a mente che se un pezzo in asta realizza per esempio 100k al vecchio proprietario in tasca di K ne arrivano circa 70,segno che per un privato vendere il pezzo a 70 e' impossibile o quasi.

Scusatemi, ma ho perso il filo... i prezzi di aggiudicazione non sono al netto dei diritti d'asta? E quindi non indicano la cifra che va effettivamente al venditore (anche se inferiore a quella pagata dall'acquirente)?

Durante l'asta naturalmente l'aggiudicazione è al netto del premio, sfogliando i risultati invece troverai scritto se il valore indicato è comprensivo di premio....li dove non vi è scritto nulla è al netto.
Ferma restando poi la percentuale dei diritti per chi acquista, la percentuale dei diritti per chi vende ufficialmente è fissa ma in realtà si contratta....molto dipende da quanti orologi vendi e dal valore degli stessi cioè da quanto potrebbero esser ambiti dalla casa d'aste.
È chiaro che se stai vendendo un submariner i costi li paghi per intero ma se stai vendendo 1 orologio da 100k, se sei stato bravo, hai esperienza e conosci i giusti interlocutori te ne porti a casa minimo 90k. Se poi gli orologi di valore che presenti sono anche più di 1 o 2, è probabile che ti porti a casa l'intero valore o giù di lì
 Naturalmente se non si conosce l'ambiente è meglio farsi aiutare altrimenti si rischia di trovarsi come verginelle in un club privè  ;D
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: erm2833 - Agosto 25, 2015, 00:48:30 am
Occorre sempre tenere a mente che se un pezzo in asta realizza per esempio 100k al vecchio proprietario in tasca di K ne arrivano circa 70,segno che per un privato vendere il pezzo a 70 e' impossibile o quasi.

Scusatemi, ma ho perso il filo... i prezzi di aggiudicazione non sono al netto dei diritti d'asta? E quindi non indicano la cifra che va effettivamente al venditore (anche se inferiore a quella pagata dall'acquirente)?

Durante l'asta naturalmente l'aggiudicazione è al netto del premio, sfogliando i risultati invece troverai scritto se il valore indicato è comprensivo di premio....li dove non vi è scritto nulla è al netto.
Ferma restando poi la percentuale dei diritti per chi acquista, la percentuale dei diritti per chi vende ufficialmente è fissa ma in realtà si contratta....molto dipende da quanti orologi vendi e dal valore degli stessi cioè da quanto potrebbero esser ambiti dalla casa d'aste.
È chiaro che se stai vendendo un submariner i costi li paghi per intero ma se stai vendendo 1 orologio da 100k, se sei stato bravo, hai esperienza e conosci i giusti interlocutori te ne porti a casa minimo 90k. Se poi gli orologi di valore che presenti sono anche più di 1 o 2, è probabile che ti porti a casa l'intero valore o giù di lì
 Naturalmente se non si conosce l'ambiente è meglio farsi aiutare altrimenti si rischia di trovarsi come verginelle in un club privè  ;D
Un po' troppi se,Claudio.
Scriviamolo apertamente:volendo vendere un orologio rivolgersi ad una casa d'asta e' l'ultima spiaggia:trucchi,tranelli,contratti non rispettati...
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 25, 2015, 06:18:34 am
Non è quello che ho detto o che volevo intendere anzi...se si possiede un pezzo di gran valore, ritengo sia il luogo dove poter capitalizzare al meglio, anche con un pezzo di qualità e di valore medio se non si conoscono i canali come li conosci tu e non si hanno possibili acquirenti privati potrebbe esser ancora il luogo ideale....forse è per il pezzo di medio basso valore o anche di valore ma di nicchia che personalmente non mi rivolgerei alle aste ma non per il motivo che hai scritto tu, quello una volta che conosci i giusti interlocutori e definisci contratti di ferro non hai alcun problema.
Il problema potrebbe esser che un pezzo di assoluto valore qualitativo ma di nicchia come ritengo siano i miei DR o il tuo Janus, siano scarsamente stimati e svenduti in un'asta internazionale, mentre c'è in realtà qualche appassionato colto che li sta cercando disposto a pagare il giusto prezzo.
Ma tu sai molto bene che non sono tutti appassionati e che magari un orologio si è acquisito semplicemente per motivi estetici, soggettivi, casuali del momento e nel voler rivendere questo oggetto non si hanno le informazioni necessarie a ottenere dei buoni risultati e quindi che si fa?
ci si rivolge ai reseller o alle aste.
Nelle ultime ho visto risultati d'aste sconcertanti, come con i Golden Bridge di cui abbiamo parlato, la maggior parte dei reseller poi (non tutti, certo) fanno come le aste, seguono la moda del momento, i più sono divenuti dei monomarca Rolex e PP....a me è capitato di andare recentemente da uno dei più noti a Roma per dirgli che, se avesse intercettato qualche pezzo che m'interessava di avvertirmi, e la risposta è stata che i miei erano tutti orologi che non ritirava nemmeno perche preferiva trattare, per lo più, PP, Lange, Rolex e poco altro.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 25, 2015, 08:17:09 am
Occorre sempre tenere a mente che se un pezzo in asta realizza per esempio 100k al vecchio proprietario in tasca di K ne arrivano circa 70,segno che per un privato vendere il pezzo a 70 e' impossibile o quasi.

Scusatemi, ma ho perso il filo... i prezzi di aggiudicazione non sono al netto dei diritti d'asta? E quindi non indicano la cifra che va effettivamente al venditore (anche se inferiore a quella pagata dall'acquirente)?

I prezzi di antiquorum (per esempio) sono prezzi al martello più diritti (sia del compratore che del venditore).
Tali diritti in prima battuta si possono stimare a spanne al 30% del prezzo pubblicato (quello pagato dal compratore), quindi un compratore che ha pagato 100 corrisponde ad un venditore che ha incassato 70 (il resto va ovviamente alla casa d'aste).
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 25, 2015, 08:20:45 am
Per chi ancora non lo avesse capito, PP sta consolidando la sua fortuna e la sua fama con i prezzi da fuori di testa (per noi che ne sappiamo  qualcosa) ma assolutamente giusti per quelli (il 99%) fuori dai forum che li ritengono capolavori fatti a mano e destinati a crescere il loro valore nel tempo.
Le aste pompate ad arte servono a questo, l'opera di accerchiamento ai ricchi gonzi comincia da li.
Però, Ale, a parte i rarissimi e preziosissimi gran pezzi degli anni 40,50,60 del secolo scorso, i carissimi di oggi nelle aste perdono sensibilmente rispetto ai listini. E allora non so se questa strategia stia funzionando. Leggo poi su altri lido una follia: si sarebbero messi a riprodurre referenze storiche come il 3970, e altri, in pochi pezzi, cioè ora Patek non è più affidabile nel rispetto dei collezionisti neppure dopo decenni che gli orologi sono uscito di produzione.
Occorre sempre tenere a mente che se un pezzo in asta realizza per esempio 100k al vecchio proprietario in tasca di K ne arrivano circa 70,segno che per un privato vendere il pezzo a 70 e' impossibile o quasi.

Perdonami Marco ma non riesco a comprendere l'importanza storica dei 3970 e derivati.
Stessimo parlando dei 1518 mi toglierei il cappello.
Ma io ho scritto solo "referenze storiche", non referenze che hanno importanza storicamente. Ed infatti sono referenze molto svalutate da sempre.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 25, 2015, 08:50:03 am
Per chi ancora non lo avesse capito, PP sta consolidando la sua fortuna e la sua fama con i prezzi da fuori di testa (per noi che ne sappiamo  qualcosa) ma assolutamente giusti per quelli (il 99%) fuori dai forum che li ritengono capolavori fatti a mano e destinati a crescere il loro valore nel tempo.
Le aste pompate ad arte servono a questo, l'opera di accerchiamento ai ricchi gonzi comincia da li.
Però, Ale, a parte i rarissimi e preziosissimi gran pezzi degli anni 40,50,60 del secolo scorso, i carissimi di oggi nelle aste perdono sensibilmente rispetto ai listini. E allora non so se questa strategia stia funzionando. Leggo poi su altri lido una follia: si sarebbero messi a riprodurre referenze storiche come il 3970, e altri, in pochi pezzi, cioè ora Patek non è più affidabile nel rispetto dei collezionisti neppure dopo decenni che gli orologi sono uscito di produzione.

Ritorniamo sempre a bomba, ossia l'utenza ignorante con i soldi, quella che interessa agli Stern.
L'utenza ignorante se vede un esemplare aggiudicato a 50K dollari mica si pone il problema se da nuovo costava 100K, loro leggono top dell'asta, quello conta, i PN come ci sono arrivati a certi valori?
L'utenza ignorante e ricca s'è fatta infinocchiare punto!
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: erm2833 - Agosto 25, 2015, 09:00:13 am
Non è quello che ho detto o che volevo intendere anzi...se si possiede un pezzo di gran valore, ritengo sia il luogo dove poter capitalizzare al meglio, anche con un pezzo di qualità e di valore medio se non si conoscono i canali come li conosci tu e non si hanno possibili acquirenti privati potrebbe esser ancora il luogo ideale....forse è per il pezzo di medio basso valore o anche di valore ma di nicchia che personalmente non mi rivolgerei alle aste ma non per il motivo che hai scritto tu, quello una volta che conosci i giusti interlocutori e definisci contratti di ferro non hai alcun problema.
Il problema potrebbe esser che un pezzo di assoluto valore qualitativo ma di nicchia come ritengo siano i miei DR o il tuo Janus, siano scarsamente stimati e svenduti in un'asta internazionale, mentre c'è in realtà qualche appassionato colto che li sta cercando disposto a pagare il giusto prezzo.
Ma tu sai molto bene che non sono tutti appassionati e che magari un orologio si è acquisito semplicemente per motivi estetici, soggettivi, casuali del momento e nel voler rivendere questo oggetto non si hanno le informazioni necessarie a ottenere dei buoni risultati e quindi che si fa?
ci si rivolge ai reseller o alle aste.
Nelle ultime ho visto risultati d'aste sconcertanti, come con i Golden Bridge di cui abbiamo parlato, la maggior parte dei reseller poi (non tutti, certo) fanno come le aste, seguono la moda del momento, i più sono divenuti dei monomarca Rolex e PP....a me è capitato di andare recentemente da uno dei più noti a Roma per dirgli che, se avesse intercettato qualche pezzo che m'interessava di avvertirmi, e la risposta è stata che i miei erano tutti orologi che non ritirava nemmeno perche preferiva trattare, per lo più, PP, Lange, Rolex e poco altro.
I reseller per me non esistono.

Quanto alle case d'asta ho visto cose...(non credo,in questa sede,poterti indicare quanto da me vissuto in prima persona)...
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: PESSOA67 - Agosto 25, 2015, 09:02:42 am
Marco, non seguo in parte il ragionamento: nuove riedizioni a prezzi folli non dovrebbe trascinare in alto le vecchie ref?
Non dipende poi anche dai nr di pezzi presenti sul mercato?
Chi ha un 130 etc etc credo non li rivenderà mai, orologi molto importanti come rarità, sottolineo rarità, appartengono a facoltose collezioni che non verranno mai svendute, credo..
Un saluto
Roberto
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: guagua72 - Agosto 25, 2015, 09:04:14 am
Erm caro, ora non tirare il sasso e levare la mano......Cosa hai visto in asta?  8)
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: S.M. - Agosto 25, 2015, 09:10:33 am
Per chi ancora non lo avesse capito, PP sta consolidando la sua fortuna e la sua fama con i prezzi da fuori di testa (per noi che ne sappiamo  qualcosa) ma assolutamente giusti per quelli (il 99%) fuori dai forum che li ritengono capolavori fatti a mano e destinati a crescere il loro valore nel tempo.
Le aste pompate ad arte servono a questo, l'opera di accerchiamento ai ricchi gonzi comincia da li.
Però, Ale, a parte i rarissimi e preziosissimi gran pezzi degli anni 40,50,60 del secolo scorso, i carissimi di oggi nelle aste perdono sensibilmente rispetto ai listini. E allora non so se questa strategia stia funzionando. Leggo poi su altri lido una follia: si sarebbero messi a riprodurre referenze storiche come il 3970, e altri, in pochi pezzi, cioè ora Patek non è più affidabile nel rispetto dei collezionisti neppure dopo decenni che gli orologi sono uscito di produzione.
Ma dici davvero?
Se è così, e' la cosa peggiore che potesse fare.
È barare sputtanando il proprio nome e tutti i pezzi storici di importanti collezioni.

Spero che sia una notizia errata....
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 25, 2015, 09:38:36 am
Quella delle riedizioni dei 3970 non la sapevo e non la capisco nemmeno, ne hanno fatti talmente tanti e ce ne sono talmente tanti in circolazione che non si vendono per cui non capisco a chi siano rivolti questi eventuali nuovi.

Tornando invece alla questione dimensioni, é molto più rilevante di quanto non la si voglia rappresentare parlando di due mm di troppo. I mm sono almeno 5, nel migliore dei casi, e su questa tipologia di orologi fanno una differenza enorme, tra orologi davvero eleganti come sono appunto le referenze vintage ipervalutate alle aste e con diametro compreso tra 32 e 36mm, e orologi semplicemente grotteschi e carucaturali come quello in oggetto.
Che ha la misura di un Rolex 216570 explorer II, ricordo....
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 25, 2015, 09:48:49 am
Occorre sempre tenere a mente che se un pezzo in asta realizza per esempio 100k al vecchio proprietario in tasca di K ne arrivano circa 70,segno che per un privato vendere il pezzo a 70 e' impossibile o quasi.

Scusatemi, ma ho perso il filo... i prezzi di aggiudicazione non sono al netto dei diritti d'asta? E quindi non indicano la cifra che va effettivamente al venditore (anche se inferiore a quella pagata dall'acquirente)?

I prezzi di antiquorum (per esempio) sono prezzi al martello più diritti (sia del compratore che del venditore).
Tali diritti in prima battuta si possono stimare a spanne al 30% del prezzo pubblicato (quello pagato dal compratore), quindi un compratore che ha pagato 100 corrisponde ad un venditore che ha incassato 70 (il resto va ovviamente alla casa d'aste).

In linea teorica quel che scrivi Angelo é corretto....chi compra paga il prezzo di aggiudicazione + 25% diritti + eventuale dogana  (8/10%)
Chi vende teoricamente appunto dovrebbe  vedersi dedurre la stessa percentuale di diritti d'asta dal prezzo di aggiudicazione in realtà  però  questa é una variabile che dipende da chi sei, che contatti hai, quanti pezzi vendi, quanto sono appetibili per l'asta ecc....

Ad Ermanno voglio dire invece che vivo le aste quotidianamente da 20 anni quindi quel che hai visto (bella la citazione Blaide runner) non mi stupirebbe, credimi, ma il segreto affinché  evitare amare sorprese sono  sempre dei contratti solidi sapendo cosa far scrivere e dove devi andare a leggere.

Infine a Marco voglio dire che lui avrà di certo ragione circa i risultati effettivi d'asta ma ha detto bene Alessandro, ciò  che più importante per PP è  il messaggio generico e mondiale che arriva con i top list o i record di aggiudicazione: sono quelli che spingono il grande pubblico di benestanti che ignorano a riempire le casse degli Stern.
Ad esempio i 5 milioni di euro fatti recentemente da un PP all'asta di Philips,  non sai quanti soldi porterà nelle boutique della maison. ...poi in pochi andranno a vedere che si trattava di un segnatempo d'epoca di cui esistevano solo 2 esemplari di cui uno nel museo Patek
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 25, 2015, 09:57:40 am
É chiaro, Claudio. Per questo parlavo di una stima "a spanne", anche perché le commissioni si applicano in modo proporzionale e incrementale al variare del valore di aggiudicazione. Diciamo che 30% é una buona stima per avere un'idea delle differenze tra i valori pubblicati e quelli realizzati da chi vende, il che é utile per i molti sprovveduti indotti a credere che il "valore" di un orologio sia quello pubblicato sui cataloghi di antiquorum ;)
Poi se vogliamo possiamo anche approfondire i tanti giochi di prestigio che certe case d'asta mettono in atto (per esempio pubblicare aggiudicazione fasulle e mai realizzate) ma credo che ci porterebbe lontano dall'oggetto del topic :)
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: erm2833 - Agosto 25, 2015, 10:03:09 am
Erm caro, ora non tirare il sasso e levare la mano......Cosa hai visto in asta?  8)
Cerca,altrove,una discussione in proposito.
C'e' la webcronaca dettagliata,giorno per giorno,di un'odissea.
Prenditi qualche giorno di tempo per leggerla tutta!
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 25, 2015, 11:46:28 am
Marco, non seguo in parte il ragionamento: nuove riedizioni a prezzi folli non dovrebbe trascinare in alto le vecchie ref?
Non dipende poi anche dai nr di pezzi presenti sul mercato?
Chi ha un 130 etc etc credo non li rivenderà mai, orologi molto importanti come rarità, sottolineo rarità, appartengono a facoltose collezioni che non verranno mai svendute, credo..
Un saluto
Roberto
Perché dovrebbero trascinare in alto, quando sono disponibili a volontà le vecchie a prezzi decisamente minori? Perché un 3940 rifatto oggi dovrebbe valere di più? A mio avviso dovrebbe valere meno perché non  ha nemmeno i requisiti della storicità. Ma soprattutto così facendo viene meno un patto che è sempre stato tacito tra case e collezionisti: una volta che esce dal listino un pezzo non vi torna dopo 15-20 anni. Perché poi?
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 25, 2015, 11:50:17 am
Quella delle riedizioni dei 3970 non la sapevo e non la capisco nemmeno, ne hanno fatti talmente tanti e ce ne sono talmente tanti in circolazione che non si vendono per cui non capisco a chi siano rivolti questi eventuali nuovi.

Tornando invece alla questione dimensioni, é molto più rilevante di quanto non la si voglia rappresentare parlando di due mm di troppo. I mm sono almeno 5, nel migliore dei casi, e su questa tipologia di orologi fanno una differenza enorme, tra orologi davvero eleganti come sono appunto le referenze vintage ipervalutate alle aste e con diametro compreso tra 32 e 36mm, e orologi semplicemente grotteschi e carucaturali come quello in oggetto.
Che ha la misura di un Rolex 216570 explorer II, ricordo....
Ho sbagliato io il riferimento al 3970, ma hanno rimesso in listino il 5970, il 3940, e altre referenze di cui ci sono esemplari a iosa. Questo è certo e francamente incredibile. E' tornato anche il 5070. Poi il 5970 è stato imbruttito ci sono anche le foto...pazzesco ormai in Patek sono oltre ogni limite, per me è un  altro autogol.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: PESSOA67 - Agosto 25, 2015, 12:38:18 pm
Sono d'accordo con voi, ma pensavo che per l'appunto queste riedizioni premiassero il valore delle vecchie ref facendolo lievitare, non ho detto che ritengo queste migliori.
Sul fatto delle aste non intervengo, ogni tanto vado a curiosare da Meeting ma il fatto di dover lasciare quasi gratuitamente loro la commissione mi frena sempre...invero ho acquistato tempo fa un disegno a matita, ma orologi proprio non ci riesco.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 25, 2015, 12:39:13 pm
Per me può voler dire solo una cosa: le nuove referenze non le vendono e piuttosto che lasciare i guadagni ai reseller si rimettono a produrre quello che si vende.
Ma a me non risulta che si vendano bene i 3940 per cui davvero non ne capisco il senso mentre mi sembra davvero incredibile la riedizione dei vari 5070 e 5970. Anche per me un autogol clamoroso se fosse confermato...
Per quanto incredibile da una casa che non ha un'idea buona che sia una da anni e che ha completamente smarrito il senso di se nelle mani del peggior Stern di sempre, comunque, mi aspetto di tutto.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Errol - Agosto 25, 2015, 12:47:55 pm
a me sembra strano che possano rimettere in produzione modelli fuori catalogo da decenni ma non ho informazioni dirette pertanto posso solo prendere per buono quello che scrivete visto che siete sicuramente più informati di me.
sul fatto che le nuove ref. non si vendono mi sembra strano visto che negli ultimi 10 anni Patek ha raddoppiato il numero degli orologi prodotti (almeno questo si legge nei dati riportati nelle riviste).

per tornare all'argomento principale della discussione a me quel Patek piace moltissimo, costa una follia?? è vero, me se avessi quei soldi (cosa che non accadrà mai, purtoppo) una mezza idea potrei pure farcela.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 25, 2015, 12:53:36 pm
Raddoppiare la produzione non implica raddoppiare le vendite ;)
Anche Rolex é arrivata a produrre un milione di pezzi l'anno ma non significa che si vendevano....infatti l'autore di quella scelta l'hanno segato perché ha fatto più danni lui in pochi anni che tutti gli altri nel precedente mezzo secolo :)
E la prima cosa che ha fatto Dufour appena arrivato é stata quella di ridurre sensibilmente la distribuzione del prodotto, casualmente.
Ci sono centinaia di referenze nell'attuale catalogo Patek, la stragrande maggioranza sono virtualmente invendibili se non a costo di sconti sostanziosi (checché ne dicano quelli che su Patek non si fanno sconti) e se si sono messi a sfornare nautilus a iosa forse é perché senza nautilus si canterebbe una messa diversa, come in AP non canterebbero più messa senza royal oak 😊
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Errol - Agosto 25, 2015, 12:59:15 pm
è ovvio che i numeri prodotti non necessariamente corrispondono ai numeri venditi, ma allora potrei capire che fai una cappellata un anno o due, raddoppi la produzione e non vendi, a quel punto torni indietro e rallenti. Qui i dati letti dicono che la produzione è in aumento di xx% ogni anno; vabbè che ultimamente qualche segno di follia l'hanno manifestato ma mica saranno proprio rincojoniti  :D :D

Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 25, 2015, 13:02:59 pm
Magari una strategia ci sarà, ma non la riesco a capire. Io con 250K per un orologio avrei una lunga lista di pezzi da preferire a questo, ma sarà un mio limite.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 25, 2015, 13:14:13 pm
La strategia é sempre la stessa, aumentare i margini unitari riducendo i costi e massimizzando la produttività, soprattutto spalmando i costi fissi (primi tra tutti gli enormi costi del marketing e della pubblicità) su un numero più ampio di pezzi prodotti.
La cosa può avere un senso nel breve periodo in un periodo di congiuntura positiva come é stato lo scorso decennio trainato dai mercati emergenti, anche perché il rischio di invenduto nel breve termine si scarica unicamente sulla rete di vendita.
Nel lungo periodo e soprattutto a seguito di mutamenti congiunturali quali quelli che stanno accadendo negli ultimi tempi, al contrario, é un suicidio.

Chi pensava che la folle corsa della Cina fosse destinata a durare in eterno e che quindi si potesse inondare il mercato di prodotti che tanto poi la Cina li avrebbe assorbiti, evidentemente, ha sbagliato previsioni denotando una miopia rara oltre che la peggior attitudine di un manager (a dire il vero molto comune), ossia ragionare solo in ottica di breve periodo.
Ciò é comprensibile per certi manager delle holding che operano in funzione della massimizzazione del proprio tornaconto (generalmente hanno incarichi limitati a pochi anni e premi legati ai risultati di breve periodo), molto meno per un manager di un'azienda familiare come é PP se il manager é anche azionista dell'azienda come nel caso degli Stern.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 25, 2015, 13:38:47 pm
Voi continuate a ragionare da intenditori esperti, non avete capito che a Patek noi non interessiamo, primo perché siamo pochi e secondo perché gli facciamo i conti in tasca.
Loro investono in marketing come tutto il mondo del resto  fa punto.
Il resto sono chiacchiere e distintivo, nell'immaginario collettivo mondiale, Patek è number one su questo credo ci sia poco da dire.

 
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: range - Agosto 25, 2015, 14:11:12 pm
Patek è number one su questo credo ci sia poco da dire.

Dopo sta sviolinata speri che Stern ti chiami e ti dia la tessera per lo spaccio interno eeh...😆

Io dico che è na mossa per tirare su interesse sulle nuove referenze che sono ferme al palo da tempo... gonfiare casse e listini penso abbia rallentato non poco l'interesse sui crono clasdici... mi ricordo che i 5970 e i 5070 nn  li trovavi facilemnte se non nel parallelo a cifre gonfiate mentre oggi ti offrono i nuovi con sconto da tutte le parti... per inciso anche preferisco di gran lunga i vecchi 39 e 59 rispetto al nuovo solo che riesumarli in tiratura limitata la leggo da una parte come sopra scritto ma anche come una ammissione che i nuovi non hanno avuto ancora successo. Dei nuovi mi piace solo il 5170 numeri arabi solo che per me costa il doppio di quello che dovrebbe.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 25, 2015, 14:17:51 pm
Patek è number one su questo credo ci sia poco da dire.

Dopo sta sviolinata speri che Stern ti chiami e ti dia la tessera per lo spaccio interno eeh...😆

Io dico che è na mossa per tirare su interesse sulle nuove referenze che sono ferme al palo da tempo... gonfiare casse e listini penso abbia rallentato non poco l'interesse sui crono clasdici... mi ricordo che i 5970 e i 5070 nn  li trovavi facilemnte se non nel parallelo a cifre gonfiate mentre oggi ti offrono i nuovi con sconto da tutte le parti... per inciso anche preferisco di gran lunga i vecchi 39 e 59 rispetto al nuovo solo che riesumarli in tiratura limitata la leggo da una parte come sopra scritto ma anche come una ammissione che i nuovi non hanno avuto ancora successo. Dei nuovi mi piace solo il 5170 numeri arabi solo che per me costa il doppio di quello che dovrebbe.

Hai saltato "nell'immaginario collettivo" ed escludendo noi quattro gatti dei forum!
Io non ci penso proprio a considerare Patek numero uno, io però conto come il due di coppe quando regna denari. ;)
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 25, 2015, 14:17:58 pm
Voi continuate a ragionare da intenditori esperti, non avete capito che a Patek noi non interessiamo, primo perché siamo pochi e secondo perché gli facciamo i conti in tasca.
Loro investono in marketing come tutto il mondo del resto  fa punto.
Il resto sono chiacchiere e distintivo, nell'immaginario collettivo mondiale, Patek è number one su questo credo ci sia poco da dire.

Sbagli, io non ho fatto un discorso da "intenditore esperto", semmai da mero osservatore economico.
Quella che le imprese piccole sono condannate a crescere per competere é una stronzata che continuano a vendere nelle business school di stampo anglosassone ma che non ha alcuna attinenza con la realtà di specifiche realtà manifatturiere di nicchia come potrebbe essere quella dell'alta orologeria svizzera o di certe nicchie italiane fatta da piccole imprese familiari.
É il capitalismo familiare che agli inglesi e agli ammerigani sta sulle palle ma che ha fatto sia l'Italia che la svizzera.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: erm2833 - Agosto 25, 2015, 15:16:15 pm
Esatto ciaca.
Le piccole imprese che anelano al grande di solito saltano quando triplicano la produzione.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 25, 2015, 15:47:02 pm
Voi continuate a ragionare da intenditori esperti, non avete capito che a Patek noi non interessiamo, primo perché siamo pochi e secondo perché gli facciamo i conti in tasca.
Loro investono in marketing come tutto il mondo del resto  fa punto.
Il resto sono chiacchiere e distintivo, nell'immaginario collettivo mondiale, Patek è number one su questo credo ci sia poco da dire.

Solitamente,  come ben sapete amo articolare ma....quoto per intero Alessandro! Stanno esclusivamente investendo sul "Brand" e per ora...funziona!
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 25, 2015, 15:47:14 pm
Io la vedo un po' come Sandro Range, mi sembra più una debolezza che una forza, rimettersi a fare vecchie referenze svalutate. Non credo riusciranno a tirare su i prezzi di queste ultime, e comunque vedo un ulteriore danno di immagine.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: gianluca1975 - Agosto 25, 2015, 16:15:51 pm
e comunque vedo un ulteriore danno di immagine.
Peggio di così cosa vuoi danneggiare...
Ultimi arrivi:
Riedizione 5070
(http://www.salonqp.com/wp-content/uploads/2015/06/Patek-5070-salmon-London.jpg)
(http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/538/8LW6nj.jpg)

Pilot 5524
(http://en.worldtempus.com/sites/default/files/styles/792x446/public/patek-philippe-calatrava-pilot-travel-time-5524-cover.jpg?itok=sSuToPg5)

E volendo posso pure continuare...
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Istaro - Agosto 25, 2015, 16:29:13 pm
Quella che le imprese piccole sono condannate a crescere per competere é una stronzata che continuano a vendere nelle business school di stampo anglosassone ma che non ha alcuna attinenza con la realtà di specifiche realtà manifatturiere di nicchia come potrebbe essere quella dell'alta orologeria svizzera o di certe nicchie italiane fatta da piccole imprese familiari.
É il capitalismo familiare che agli inglesi e agli ammerigani sta sulle palle ma che ha fatto sia l'Italia che la svizzera.

Condivido in pieno, anche se con un'integrazione...

Le "imprese familiari" italiane sono di due tipi:

- quelle che si sono imposte con la genialità e lo spirito di sacrificio del fondatore e poi si sono sedute sugli allori, pensando (soprattutto le seconde generazioni) di poter in eterno campare di rendita su un'idea o un prodotto. Oppure pensando che "innovarsi" significhi avventurarsi in speculazioni finanziarie, perdendo di vista il "core business".
Imprese "all'italiana" nell'accezione deteriore del termine...

- quelle che, invece, hanno capito che l'attività imprenditoriale non ammette l'immobilismo, per cui bisogna sempre crescere e innovare.
Non nel senso di "crescere" dimensionalmente o di "innovare" trascurando la qualità del prodotto (ad esempio rinunciando a processi di lavorazione tradizionale, che della qualità sono condizione ineliminabile).
Però bisogna saper affinare il prodotto, rendere flessibile - in una certa misura - l'offerta, investire nelle nuove tecnologie (sia produttive - che possono supportare efficacemente anche i processi tradizionali - sia gestionali) e nel marketing (necessario non solo a vendere la fuffa, ma anche i prodotti che valgono), aggredire nuovi mercati...
Per fortuna le piccole/medie imprese di questo tipo, espressione della creatività italiana, ci sono ancora e tengono in piedi la baracca. Almeno finché la "baracca" improduttiva che devono tenere in piedi non diventerà troppo pesante...  :(

Scusate l'OT  :P
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 25, 2015, 17:10:42 pm
Condivido, e se vogliamo come ogni realtà anche quella di cui discutiamo é molto più articolata di come possiamo trattarla sbrigativamente in questa sede.
Ma il dato di partenza é che "crescere" non é affatto conditio sine qua non per competere come vogliono farci credere in molti. Anzi, a volte la sopravvivenza di un'azienda di successo fortemente focalizzata su una nicchia passa dall'esatto opposto.

Tornando al tema, basta osservare come Richemont ha investito su Lange&Sohne in modo diametralmente opposto a come gli Stern stanno investendo nella loro azienda.
E i risultati, anche in termini di percezione del brand, sono evidenti: perché non é affatto scontato che PP sia oggi "il top" per chi ha molti soldi da spendere in cose di cui non ha nessuna consapevolezza, su certi mercati PP non lo é affatto.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: PESSOA67 - Agosto 25, 2015, 17:31:44 pm
Angelo io credo che una persona ricca, come ce ne sono oggi al mondo, persone per le quali spendere 200k eur per un segnatempo non significa un grande sforzo, si possa permettere tranquillamente magari decine di orologi a questi livelli, pi tutti gli altri orologi che vuole, aste, vintage, nuovi etc etc.
A queste persone si rivolgono brand di lusso, sono queste persone che fanno raggiungere i budget ed i fatturati, in ogni settore del lusso.
Avranno il vecchio ed il nuovo, senza poter ovviamente generalizzare.
PP forse dalla sua ottica che come ci ricorda Alessandro è macinare milioni di euro segue la sua strada...
Secondo me noi sbagliamo i numeri: in un mondo di miliardi di persone in rapporto i ricchi (tanto ricchi) che possono permettersi cifre e orologi del genere credo siano potenzialmente molti in rapporto alle unità prodotte dalle Maisons.
Magari mi sbaglio....
Per non parlare della delicatezza di un orologio di 60 anni fa rispetto ad uno appena uscito dalla fabbrica, come di una moto o auto...
Ci sono persone che non vogliono coccolare sotto una campana di vetro un unico orologio...se lo possono permettere.
Chi produce lusso li accontenta....   
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 25, 2015, 17:50:03 pm
Non lo so, ma se quello che fa spendere certe cifre su certi orologi di certe marche é la voglia di ostentare "il top", io vedo molta di questa gente che NON compra PP ma altro.
Mentre vedo molti commercianti speculatori sotto le mentite spoglie di collezionisti armeggiare con queste cianfrusaglie insaccate sotto vuoto come salami e sempre presenti alle principali mostre scambio in giro per il mondo insieme ai loro salami.
Per cui io su questa presunta "percezione del brand" comincerei a farmi qualche domanda.
Perché se il nautilus é diventato l'orologio da calciatore per antonomasia e nessun Patek é più "l'orologio da miliardario", men che meno da "conoisseur", per antonomasia qualche "problema" in tal senso c'é.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: S.M. - Agosto 25, 2015, 18:29:14 pm
Voi continuate a ragionare da intenditori esperti, non avete capito che a Patek noi non interessiamo, primo perché siamo pochi e secondo perché gli facciamo i conti in tasca.
Loro investono in marketing come tutto il mondo del resto  fa punto.
Il resto sono chiacchiere e distintivo, nell'immaginario collettivo mondiale, Patek è number one su questo credo ci sia poco da dire.

Sbagli, io non ho fatto un discorso da "intenditore esperto", semmai da mero osservatore economico.
Quella che le imprese piccole sono condannate a crescere per competere é una stronzata che continuano a vendere nelle business school di stampo anglosassone ma che non ha alcuna attinenza con la realtà di specifiche realtà manifatturiere di nicchia come potrebbe essere quella dell'alta orologeria svizzera o di certe nicchie italiane fatta da piccole imprese familiari.
É il capitalismo familiare che agli inglesi e agli ammerigani sta sulle palle ma che ha fatto sia l'Italia che la svizzera.
Stavolta ti quoto ed applaudo.
È quello che ho sempre pensato, detto, che non mi spiego come non possano comprenderlo tutti.
Ma perché per competere bisogna crescere? Anzi perché bisogna crescere sempre a prescindere?

Io non sono ne un imprenditore ne un artigiano/commerciante, ma se lo fossi, una volta raggiunto un fatturato (e guadagno) soddisfacente, mi fermerei e mi butterei sulla qualità del prodotto per essere sempre un passo avanti agli altri.
Vogliono il top ed io fabbrico il top? Bene, aspettate con pazienza. Non volete aspettare e vi rivolgete alla concorrenza? Fortunati coloro a cui avete lasciato il posto.

Se faccio oggetti (o servizi) di qualità, questi saranno sempre venduti prima di uscire dalla fabbrica.
Niente bisogno di marketing, niente problemi derivanti dal continuo ingrandirsi dell'attività e massima sicurezza (se fabbrico quantitativi limitati, troverò sempre compratori a prescindere dalle turbolenze dei mercati).

Se ci pensate, cosa meglio degli orologi potrebbe essere l'ideale di questa politica?
Certo, se fabbrico bicchieri di carta, più ne faccio è meglio e', ma si tratta di beni a scarsa tecnologia e con poco valore aggiungibile....
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 25, 2015, 19:16:44 pm
Voi continuate a ragionare da intenditori esperti, non avete capito che a Patek noi non interessiamo, primo perché siamo pochi e secondo perché gli facciamo i conti in tasca.
Loro investono in marketing come tutto il mondo del resto  fa punto.
Il resto sono chiacchiere e distintivo, nell'immaginario collettivo mondiale, Patek è number one su questo credo ci sia poco da dire.

Sbagli, io non ho fatto un discorso da "intenditore esperto", semmai da mero osservatore economico.
Quella che le imprese piccole sono condannate a crescere per competere é una stronzata che continuano a vendere nelle business school di stampo anglosassone ma che non ha alcuna attinenza con la realtà di specifiche realtà manifatturiere di nicchia come potrebbe essere quella dell'alta orologeria svizzera o di certe nicchie italiane fatta da piccole imprese familiari.
É il capitalismo familiare che agli inglesi e agli ammerigani sta sulle palle ma che ha fatto sia l'Italia che la svizzera.
Stavolta ti quoto ed applaudo.
È quello che ho sempre pensato, detto, che non mi spiego come non possano comprenderlo tutti.
Ma perché per competere bisogna crescere? Anzi perché bisogna crescere sempre a prescindere?

Io non sono ne un imprenditore ne un artigiano/commerciante, ma se lo fossi, una volta raggiunto un fatturato (e guadagno) soddisfacente, mi fermerei e mi butterei sulla qualità del prodotto per essere sempre un passo avanti agli altri.
Vogliono il top ed io fabbrico il top? Bene, aspettate con pazienza. Non volete aspettare e vi rivolgete alla concorrenza? Fortunati coloro a cui avete lasciato il posto.

Se faccio oggetti (o servizi) di qualità, questi saranno sempre venduti prima di uscire dalla fabbrica.
Niente bisogno di marketing, niente problemi derivanti dal continuo ingrandirsi dell'attività e massima sicurezza (se fabbrico quantitativi limitati, troverò sempre compratori a prescindere dalle turbolenze dei mercati).

Se ci pensate, cosa meglio degli orologi potrebbe essere l'ideale di questa politica?
Certo, se fabbrico bicchieri di carta, più ne faccio è meglio e', ma si tratta di beni a scarsa tecnologia e con poco valore aggiungibile....
Viviamo in una epoca in cui sembra che manchi il tempo per tutto, e che i ragionamenti siano sempre a breve termine. Ma non esiste un solo modo per fare impresa ad alto livello e ad alti profitti. Niente e nessuno ha obbligato e obbliga Patek a scelte che appaiono discutibili a tanti, come questa. A che serve essere una impresa famigliare se chi la dirige non ragiona almeno nel medio termine ma solo nel brevissimo? Stanno svendendo il marchio con scelte sempre più in contrasto con ciò che ha reso grande la casa. Ora persino rifacendo vecchie referenze, stanno passando ogni limite. So che lo pensi anche tu, ti ho quotato solo per comodità.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: range - Agosto 25, 2015, 20:42:17 pm
Più i quantitativi sono limitati più i costi salgono, la furbata sta nel fare quantitativi medio/alti e venderli a prezzi d reliquia 😎 ovvero come dicono in burinia fatte er nome e fregatenne... finche dura...😈

Certo che costa fare orologi perfetti e il trucco è proprio farli... per venderli a 300/400/500 mila... ne fai un 5% così è guadagni a man bassa sul resto....😆 un bel crono da 400 mila sdogana un crono mediocre da 60 mila!

Per quanto riguarda il resto sono d'accordo con i discorsi sulla crescita... ma qua la crescita no sta? Nei fatturati e basta... non so se alla lunga pagherà intanto becchiamoci le repliche dei crono anni 90....😂

Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 25, 2015, 22:46:08 pm
La crescita sta nel passare da 7.000 a 70.000 orologi l'anno :)
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 25, 2015, 22:58:33 pm
Voi continuate a ragionare da intenditori esperti, non avete capito che a Patek noi non interessiamo, primo perché siamo pochi e secondo perché gli facciamo i conti in tasca.
Loro investono in marketing come tutto il mondo del resto  fa punto.
Il resto sono chiacchiere e distintivo, nell'immaginario collettivo mondiale, Patek è number one su questo credo ci sia poco da dire.

Sbagli, io non ho fatto un discorso da "intenditore esperto", semmai da mero osservatore economico.
Quella che le imprese piccole sono condannate a crescere per competere é una stronzata che continuano a vendere nelle business school di stampo anglosassone ma che non ha alcuna attinenza con la realtà di specifiche realtà manifatturiere di nicchia come potrebbe essere quella dell'alta orologeria svizzera o di certe nicchie italiane fatta da piccole imprese familiari.
É il capitalismo familiare che agli inglesi e agli ammerigani sta sulle palle ma che ha fatto sia l'Italia che la svizzera.
Stavolta ti quoto ed applaudo.
È quello che ho sempre pensato, detto, che non mi spiego come non possano comprenderlo tutti.
Ma perché per competere bisogna crescere? Anzi perché bisogna crescere sempre a prescindere?

Io non sono ne un imprenditore ne un artigiano/commerciante, ma se lo fossi, una volta raggiunto un fatturato (e guadagno) soddisfacente, mi fermerei e mi butterei sulla qualità del prodotto per essere sempre un passo avanti agli altri.
Vogliono il top ed io fabbrico il top? Bene, aspettate con pazienza. Non volete aspettare e vi rivolgete alla concorrenza? Fortunati coloro a cui avete lasciato il posto.

Se faccio oggetti (o servizi) di qualità, questi saranno sempre venduti prima di uscire dalla fabbrica.
Niente bisogno di marketing, niente problemi derivanti dal continuo ingrandirsi dell'attività e massima sicurezza (se fabbrico quantitativi limitati, troverò sempre compratori a prescindere dalle turbolenze dei mercati).

Se ci pensate, cosa meglio degli orologi potrebbe essere l'ideale di questa politica?
Certo, se fabbrico bicchieri di carta, più ne faccio è meglio e', ma si tratta di beni a scarsa tecnologia e con poco valore aggiungibile....
Viviamo in una epoca in cui sembra che manchi il tempo per tutto, e che i ragionamenti siano sempre a breve termine. Ma non esiste un solo modo per fare impresa ad alto livello e ad alti profitti. Niente e nessuno ha obbligato e obbliga Patek a scelte che appaiono discutibili a tanti, come questa. A che serve essere una impresa famigliare se chi la dirige non ragiona almeno nel medio termine ma solo nel brevissimo? Stanno svendendo il marchio con scelte sempre più in contrasto con ciò che ha reso grande la casa. Ora persino rifacendo vecchie referenze, stanno passando ogni limite. So che lo pensi anche tu, ti ho quotato solo per comodità.

Si però anche la storia dell'impresa di famiglia non è che regge molto.
Sarà pure di famiglia ma un'azienda che fattura un miliardo (numero buttato li a caso) deve avere una struttura con i suoi manager ed i suoi bilanci soprattutto.
Anche perché una vecchia regola di mercato dice che le aziende o crescono o calano, non esiste il sourplas.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 26, 2015, 07:13:56 am
Voi continuate a ragionare da intenditori esperti, non avete capito che a Patek noi non interessiamo, primo perché siamo pochi e secondo perché gli facciamo i conti in tasca.
Loro investono in marketing come tutto il mondo del resto  fa punto.
Il resto sono chiacchiere e distintivo, nell'immaginario collettivo mondiale, Patek è number one su questo credo ci sia poco da dire.

Sbagli, io non ho fatto un discorso da "intenditore esperto", semmai da mero osservatore economico.
Quella che le imprese piccole sono condannate a crescere per competere é una stronzata che continuano a vendere nelle business school di stampo anglosassone ma che non ha alcuna attinenza con la realtà di specifiche realtà manifatturiere di nicchia come potrebbe essere quella dell'alta orologeria svizzera o di certe nicchie italiane fatta da piccole imprese familiari.
É il capitalismo familiare che agli inglesi e agli ammerigani sta sulle palle ma che ha fatto sia l'Italia che la svizzera.
Stavolta ti quoto ed applaudo.
È quello che ho sempre pensato, detto, che non mi spiego come non possano comprenderlo tutti.
Ma perché per competere bisogna crescere? Anzi perché bisogna crescere sempre a prescindere?

Io non sono ne un imprenditore ne un artigiano/commerciante, ma se lo fossi, una volta raggiunto un fatturato (e guadagno) soddisfacente, mi fermerei e mi butterei sulla qualità del prodotto per essere sempre un passo avanti agli altri.
Vogliono il top ed io fabbrico il top? Bene, aspettate con pazienza. Non volete aspettare e vi rivolgete alla concorrenza? Fortunati coloro a cui avete lasciato il posto.

Se faccio oggetti (o servizi) di qualità, questi saranno sempre venduti prima di uscire dalla fabbrica.
Niente bisogno di marketing, niente problemi derivanti dal continuo ingrandirsi dell'attività e massima sicurezza (se fabbrico quantitativi limitati, troverò sempre compratori a prescindere dalle turbolenze dei mercati).

Se ci pensate, cosa meglio degli orologi potrebbe essere l'ideale di questa politica?
Certo, se fabbrico bicchieri di carta, più ne faccio è meglio e', ma si tratta di beni a scarsa tecnologia e con poco valore aggiungibile....
Viviamo in una epoca in cui sembra che manchi il tempo per tutto, e che i ragionamenti siano sempre a breve termine. Ma non esiste un solo modo per fare impresa ad alto livello e ad alti profitti. Niente e nessuno ha obbligato e obbliga Patek a scelte che appaiono discutibili a tanti, come questa. A che serve essere una impresa famigliare se chi la dirige non ragiona almeno nel medio termine ma solo nel brevissimo? Stanno svendendo il marchio con scelte sempre più in contrasto con ciò che ha reso grande la casa. Ora persino rifacendo vecchie referenze, stanno passando ogni limite. So che lo pensi anche tu, ti ho quotato solo per comodità.

Si però anche la storia dell'impresa di famiglia non è che regge molto.
Sarà pure di famiglia ma un'azienda che fattura un miliardo (numero buttato li a caso) deve avere una struttura con i suoi manager ed i suoi bilanci soprattutto.
Anche perché una vecchia regola di mercato dice che le aziende o crescono o calano, non esiste il sourplas.
Quella che citi è la trasposizione in chiave economica di una considerazione che faceva Macchiavelli per gli stati. Ma non vale necessariamente per le aziende, ed infatti aziende che conservano la propria dimensione ve ne sono, soprattutto in mercati in cui i costi di economia di scala non contano molto, come questo, e non sono molto competitivi..
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 26, 2015, 11:43:16 am
Tra l'altro la dimensione del fatturato poco c'entra con la dimensione aziendale.
Molto di più c'entrano il numero di addetti e il volume della produzione. ;)
I bilanci ce li hanno pure le ditte unipersonali.
Qui non é in discussione il modello di organizzazione aziendale ma il principio in base al quale un'azienda "deve" crescere a tutti i costi pena l'estinzione. É clamorosamente falso in molti casi, e in molti casi (che dipendono da svariati fattori, il settore, il mercato di riferimento, le barriere all'ingresso, i competitors ed in generale quegli elementi che definiscono il c.d. "modello di Porter") É vero esattamente il contrario. Si traduce nell'antico detto "fare il passo più lungo della gamba".

C'è poi un altro equivoco che é quello della mission di un'azienda: É un'altra stronzata di stampo anglosassone quella che la mission di un'azienda debba essere la massimizzazione del profitto col minimo sforzo e la massima remunerazione degli azionisti, una visione di capitalismo speculativo tipica di chi non sa "fare" un cacchio se non finanza speculativa come appunto gli inglesi.
E basta vedere cosa ha fatto Vartan Sirmakes al marchio Franck Muller per rendersene conto...
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: gianluca1975 - Agosto 26, 2015, 12:43:19 pm
Vado controcorrente, l'unico aspetto sul quale non trovo critiche è il prezzo.
Premesso che non è assolutamente un brutto orologio, anzi...
Però lo trovo completamente fuori contesto dalla storia dei split second PP (leggasi: n° 124824, 130, 1436, 1563 e 5959; tralasciando gli altri di forme e tipi diversi: 2512, n°198012; n°198098 e 5950), sia come diametro sia come quadrante. Sulla posizione decentrata dei contatori potrei pure abituarmi in quanto il mio disorientamento potrebbe essere dovuto solo all'abitudine e tale soluzione potrebbe essere esteticamente peggiorativa ma anche migliorativa, qui si ricade nel relativismo empirico e non esiste un meglio o peggio se non a livello soggettivo individuale. Sulla misura di 41 mm invece, secondo me, proprio non ci siamo, si compromette l'equilibrio ed il senso dell'orologio anche perché la misura maggiore vista in precedenza è stata 35 mm.
Tornando al prezzo non lo trovo assolutamente scandaloso, in quanto uno dei fattori che nessuno sembra tenere in considerazione è la rivendibilità dell'orologio. Faccio un esempio per capirci, prendiamo due oggetti simili venduti uno a 50k ed uno a 10k, quale dei due ha il prezzo più se in caso di futura rivendita del primo riprenderò quanto speso nell'acquisto in brevissimo tempo mentre del secondo prenderò forse 1/3 in un lasso di tempo molto lungo?
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 26, 2015, 13:37:38 pm
Citazione
Tra l'altro la dimensione del fatturato poco c'entra con la dimensione aziendale.
Molto di più c'entrano il numero di addetti e il volume della produzione. ;)

Come sia possibile svincolare il fatturato dal numero degli addetti e dal volume di produzione poi me lo spieghi.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 26, 2015, 13:52:18 pm
Vado controcorrente, l'unico aspetto sul quale non trovo critiche è il prezzo.
Premesso che non è assolutamente un brutto orologio, anzi...
Però lo trovo completamente fuori contesto dalla storia dei split second PP (leggasi: n° 124824, 130, 1436, 1563 e 5959; tralasciando gli altri di forme e tipi diversi: 2512, n°198012; n°198098 e 5950), sia come diametro sia come quadrante. Sulla posizione decentrata dei contatori potrei pure abituarmi in quanto il mio disorientamento potrebbe essere dovuto solo all'abitudine e tale soluzione potrebbe essere esteticamente peggiorativa ma anche migliorativa, qui si ricade nel relativismo empirico e non esiste un meglio o peggio se non a livello soggettivo individuale. Sulla misura di 41 mm invece, secondo me, proprio non ci siamo, si compromette l'equilibrio ed il senso dell'orologio anche perché la misura maggiore vista in precedenza è stata 35 mm.
Tornando al prezzo non lo trovo assolutamente scandaloso, in quanto uno dei fattori che nessuno sembra tenere in considerazione è la rivendibilità dell'orologio. Faccio un esempio per capirci, prendiamo due oggetti simili venduti uno a 50k ed uno a 10k, quale dei due ha il prezzo più se in caso di futura rivendita del primo riprenderò quanto speso nell'acquisto in brevissimo tempo mentre del secondo prenderò forse 1/3 in un lasso di tempo molto lungo?
5131 a parte, conosci uno solo dei Patek nuovi oggi a listino sopra i 100k che non perda molto valore in caso di rivendita? Io nessuno, e le aste le guardo. Ci si perde sempre e tanto, oltre al costo dovuto al fatto che devi spendere molto di più in fase di acquisto.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: gianluca1975 - Agosto 26, 2015, 14:10:57 pm
Vado controcorrente, l'unico aspetto sul quale non trovo critiche è il prezzo.
Premesso che non è assolutamente un brutto orologio, anzi...
Però lo trovo completamente fuori contesto dalla storia dei split second PP (leggasi: n° 124824, 130, 1436, 1563 e 5959; tralasciando gli altri di forme e tipi diversi: 2512, n°198012; n°198098 e 5950), sia come diametro sia come quadrante. Sulla posizione decentrata dei contatori potrei pure abituarmi in quanto il mio disorientamento potrebbe essere dovuto solo all'abitudine e tale soluzione potrebbe essere esteticamente peggiorativa ma anche migliorativa, qui si ricade nel relativismo empirico e non esiste un meglio o peggio se non a livello soggettivo individuale. Sulla misura di 41 mm invece, secondo me, proprio non ci siamo, si compromette l'equilibrio ed il senso dell'orologio anche perché la misura maggiore vista in precedenza è stata 35 mm.
Tornando al prezzo non lo trovo assolutamente scandaloso, in quanto uno dei fattori che nessuno sembra tenere in considerazione è la rivendibilità dell'orologio. Faccio un esempio per capirci, prendiamo due oggetti simili venduti uno a 50k ed uno a 10k, quale dei due ha il prezzo più se in caso di futura rivendita del primo riprenderò quanto speso nell'acquisto in brevissimo tempo mentre del secondo prenderò forse 1/3 in un lasso di tempo molto lungo?
5131 a parte, conosci uno solo dei Patek nuovi oggi a listino sopra i 100k che non perda molto valore in caso di rivendita? Io nessuno, e le aste le guardo. Ci si perde sempre e tanto, oltre al costo dovuto al fatto che devi spendere molto di più in fase di acquisto.
I PP rattrapanti puri fanno storia a sé e nelle aste vengono battuti a cifre di gran lunga superiori al loro valore di listino nuovo, l'unica eccezione è il 5959P che ad oggi batte leggermente sotto al suo listino ma questo perché nel 2005 in Patek la spacciarono per una edizione limitata a 10 esemplari che guarda caso è ancora oggi a listino. Il fatto che sia ancora a listino fa sì che un usato non può valere più di un nuovo ma appena uscirà definitivamente vedrai che anche questo modello schizzerà verso l'alto nelle aste.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 26, 2015, 14:13:10 pm
Citazione
Tra l'altro la dimensione del fatturato poco c'entra con la dimensione aziendale.
Molto di più c'entrano il numero di addetti e il volume della produzione. ;)

Come sia possibile svincolare il fatturato dal numero degli addetti e dal volume di produzione poi me lo spieghi.

Semplicissimo, aumentando a dismisura il margine unitario come nel caso della presunta alta orologeria. :)

Se Patek é una "grande impresa" Rolex e Omega che sono?!

Non é un caso che in letteratura la dimensione di un'azienda si misuri con il numero degli addetti che sono un parametro molto più significativo della sua dimensione e delle complessità organizzative che ne conseguono rispetto al semplice fatturato.

Ci sono manager che di retribuzione guadagnano più del fatturato di una piccola impresa manifatturiera...
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 26, 2015, 14:24:47 pm
Citazione
Tra l'altro la dimensione del fatturato poco c'entra con la dimensione aziendale.
Molto di più c'entrano il numero di addetti e il volume della produzione. ;)

Come sia possibile svincolare il fatturato dal numero degli addetti e dal volume di produzione poi me lo spieghi.

Semplicissimo, aumentando a dismisura il margine unitario come nel caso della presunta alta orologeria. :)

Se Patek é una "grande impresa" Rolex e Omega che sono?!

Non é un caso che in letteratura la dimensione di un'azienda si misuri con il numero degli addetti che sono un parametro molto più significativo della sua dimensione e delle complessità organizzative che ne conseguono rispetto al semplice fatturato.

Ci sono manager che di retribuzione guadagnano più del fatturato di una piccola impresa manifatturiera...

Infatti il fatturato è una componente , se hai 1000 dipendenti dovrai anche avere avere un fatturato adeguato per pagarli o no?
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 26, 2015, 15:03:03 pm
Vado controcorrente, l'unico aspetto sul quale non trovo critiche è il prezzo.
Premesso che non è assolutamente un brutto orologio, anzi...
Però lo trovo completamente fuori contesto dalla storia dei split second PP (leggasi: n° 124824, 130, 1436, 1563 e 5959; tralasciando gli altri di forme e tipi diversi: 2512, n°198012; n°198098 e 5950), sia come diametro sia come quadrante. Sulla posizione decentrata dei contatori potrei pure abituarmi in quanto il mio disorientamento potrebbe essere dovuto solo all'abitudine e tale soluzione potrebbe essere esteticamente peggiorativa ma anche migliorativa, qui si ricade nel relativismo empirico e non esiste un meglio o peggio se non a livello soggettivo individuale. Sulla misura di 41 mm invece, secondo me, proprio non ci siamo, si compromette l'equilibrio ed il senso dell'orologio anche perché la misura maggiore vista in precedenza è stata 35 mm.
Tornando al prezzo non lo trovo assolutamente scandaloso, in quanto uno dei fattori che nessuno sembra tenere in considerazione è la rivendibilità dell'orologio. Faccio un esempio per capirci, prendiamo due oggetti simili venduti uno a 50k ed uno a 10k, quale dei due ha il prezzo più se in caso di futura rivendita del primo riprenderò quanto speso nell'acquisto in brevissimo tempo mentre del secondo prenderò forse 1/3 in un lasso di tempo molto lungo?
5131 a parte, conosci uno solo dei Patek nuovi oggi a listino sopra i 100k che non perda molto valore in caso di rivendita? Io nessuno, e le aste le guardo. Ci si perde sempre e tanto, oltre al costo dovuto al fatto che devi spendere molto di più in fase di acquisto.
I PP rattrapanti puri fanno storia a sé e nelle aste vengono battuti a cifre di gran lunga superiori al loro valore di listino nuovo, l'unica eccezione è il 5959P che ad oggi batte leggermente sotto al suo listino ma questo perché nel 2005 in Patek la spacciarono per una edizione limitata a 10 esemplari che guarda caso è ancora oggi a listino. Il fatto che sia ancora a listino fa sì che un usato non può valere più di un nuovo ma appena uscirà definitivamente vedrai che anche questo modello schizzerà verso l'alto nelle aste.
Non sono d'accordo. con il 5959 perdo circa 200 K sul nuovo se lo rivendo. E' una somma molto maggiore rispetto a quella che perderesti con un Double Split Lange. Con i ripetizione minuti perdi come minimo sui 150K, se non peggio, e sono tanti soldi. Magari percentualmente sono meno che su altre case, ma in termini assoluti sono cifre molto più alte, e questo è ciò che conta economicamente. Perché i Patek sono più cari di circa tre volte o peggio rispetto ai concorrenti. Cosa accadrà fra cento anni? Chi lo sa? Perché rispetto alle referenze che oggi valgono tantissimo, i pluricomplicati degli anni 50 e 60, sono stati prodotti molto ma molto di più, e sono meno pregiati per mille ragioni oggettive. Tra l'altro se la casa prosegue con politiche che penalizzano i collezionisti si rischia che fra qualche decina di anni anche i Patek che oggi valgono molto valgano di meno.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Errol - Agosto 26, 2015, 16:29:49 pm
Vado controcorrente, l'unico aspetto sul quale non trovo critiche è il prezzo.
Premesso che non è assolutamente un brutto orologio, anzi...
Però lo trovo completamente fuori contesto dalla storia dei split second PP (leggasi: n° 124824, 130, 1436, 1563 e 5959; tralasciando gli altri di forme e tipi diversi: 2512, n°198012; n°198098 e 5950), sia come diametro sia come quadrante. Sulla posizione decentrata dei contatori potrei pure abituarmi in quanto il mio disorientamento potrebbe essere dovuto solo all'abitudine e tale soluzione potrebbe essere esteticamente peggiorativa ma anche migliorativa, qui si ricade nel relativismo empirico e non esiste un meglio o peggio se non a livello soggettivo individuale. Sulla misura di 41 mm invece, secondo me, proprio non ci siamo, si compromette l'equilibrio ed il senso dell'orologio anche perché la misura maggiore vista in precedenza è stata 35 mm.
Tornando al prezzo non lo trovo assolutamente scandaloso, in quanto uno dei fattori che nessuno sembra tenere in considerazione è la rivendibilità dell'orologio. Faccio un esempio per capirci, prendiamo due oggetti simili venduti uno a 50k ed uno a 10k, quale dei due ha il prezzo più se in caso di futura rivendita del primo riprenderò quanto speso nell'acquisto in brevissimo tempo mentre del secondo prenderò forse 1/3 in un lasso di tempo molto lungo?
5131 a parte, conosci uno solo dei Patek nuovi oggi a listino sopra i 100k che non perda molto valore in caso di rivendita? Io nessuno, e le aste le guardo. Ci si perde sempre e tanto, oltre al costo dovuto al fatto che devi spendere molto di più in fase di acquisto.
I PP rattrapanti puri fanno storia a sé e nelle aste vengono battuti a cifre di gran lunga superiori al loro valore di listino nuovo, l'unica eccezione è il 5959P che ad oggi batte leggermente sotto al suo listino ma questo perché nel 2005 in Patek la spacciarono per una edizione limitata a 10 esemplari che guarda caso è ancora oggi a listino. Il fatto che sia ancora a listino fa sì che un usato non può valere più di un nuovo ma appena uscirà definitivamente vedrai che anche questo modello schizzerà verso l'alto nelle aste.
................si rischia che fra qualche decina di anni anche i Patek che oggi valgono molto valgano di meno.

magari
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 26, 2015, 16:32:00 pm
ahahahahahahaha
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: PESSOA67 - Agosto 26, 2015, 16:44:29 pm
questa dell'edizione limitata a 10pz ancora a listino non la sapevo..si vede che non li hanno ancora venduti tutti... ;)
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 26, 2015, 16:58:53 pm
questa dell'edizione limitata a 10pz ancora a listino non la sapevo..si vede che non li hanno ancora venduti tutti... ;)
Io la sapevo, è una vicenda triste che risale a quando c'era ancora Philippe Stern. Dissero per spiegare il prezzo di un orologio che per me è splendido che ne avrebbero fatti dieci, naturalmente non numerati. Basta fare una semplice ricerca sul web per scoprire che ne hanno fatti molti più di dieci, e continuano a farli, anche con cassa coussin , con o senza calendario perpetuo. Poi abbiamo avuto i 5131, dovevano essere pochissimi, e sono invece talmente tanti che i prezzi stanno calando. Poi ancora i ripetizione minuti, dovevano essere pochi, ma i loro prezzi non tengono. Purtroppo già con Philippe S. avevano dimostrato una scarsissima serietà, e la cosa è peggiorata con il figlio. Serie limitate da 1300 pezzi da oltre 40K l'uno, naturalmente non numerate, cosa che si spiega solo con il riservarsi la possibilità se c'è richiesta di farne di più, altrimenti l'assenza di numerazione non si spiega, non ha senso. Poi ci si stupisce se l'immagine della casa sta calando vertiginosamente. Per me quando accadrà, e non sono il solo a pensarlo, anche i picchi di quotazione raggiunti dai Patek degli anni 40,50,60, oggetti splendidi che meritano, caleranno. Non penso saranno mai economici, perché sono sempre molto rari, ma non penso neppure varranno come oggi. Il calo del prestigio del marchio sul nuovo compromette sempre anche il vintage di una casa, potrei fare tanti esempi.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 26, 2015, 22:09:59 pm
Citazione
Tra l'altro la dimensione del fatturato poco c'entra con la dimensione aziendale.
Molto di più c'entrano il numero di addetti e il volume della produzione. ;)

Come sia possibile svincolare il fatturato dal numero degli addetti e dal volume di produzione poi me lo spieghi.

Semplicissimo, aumentando a dismisura il margine unitario come nel caso della presunta alta orologeria. :)

Se Patek é una "grande impresa" Rolex e Omega che sono?!

Non é un caso che in letteratura la dimensione di un'azienda si misuri con il numero degli addetti che sono un parametro molto più significativo della sua dimensione e delle complessità organizzative che ne conseguono rispetto al semplice fatturato.

Ci sono manager che di retribuzione guadagnano più del fatturato di una piccola impresa manifatturiera...

Infatti il fatturato è una componente , se hai 1000 dipendenti dovrai anche avere avere un fatturato adeguato per pagarli o no?

Certo, ma non é vero il contrario: puoi avere pochi dipendenti ed un fatturato alto. Appunto nel caso di produzioni ad elevato valore aggiunto e grande marginalità come é quello degli orologi. Da ciò la conseguenza che un fatturato alto non é indicatore sufficiente a definire le dimensioni di un'azienda.
C'è un topic aperto da Croix de malte con i dati di addetti e volumi prodotti dalle varie case. Li vedi quali sono le "grandi", le medie e le piccole.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: guagua72 - Agosto 27, 2015, 08:09:05 am
Visto che di azienda si parla, oltre che di orologi, mi permetto di fare un esempio. E' noto a tutti coloro che seguono il mondo del lusso anche a livello economico che la maison Hermes è il marchio n.1 ed esprime sia nel prezzo che nella qualità prodotti superiori ad altri competitor. Anzi, pare che non vi sia alcun competitor. Fino ad ora la maison Hermes, pur producendo prodotti di elevatissimo prezzo, ha potuto controllare qualità e quantità. Tanto è vero che possiamo trovare borse Hermes usate allo stesso prezzo del nuovo. Cosa inverosimile nel mondo dell'abbigliamento/accessorio. Ora Patek rappresenta altrettanto nel mondo dell'orologeria. Peccato che il prezzo limite in questo settore non esista e venga fissato dalla casa con politiche alle volte ridicole. Pur non essendo un detrattore del marchio e pur apprezzando ogni logica di massimizzazione delprofitto, trovo che discostarsi dal prezzo limite per il prodotto sia assolutamente inverosimile. Conosco piuttosto bene le dinamiche che portano a costruire il prezzo del prodotto, ovviamente nel lusso le variabili che influenzano tale risultato sono maggiori rispetto alla meccanica o alla pura manifattura. Però attenzione, possiamo considerare i costi di pubblicità, i costi di fattori intangibili come il prestigio e la storia, però occorre che queste dinamiche non eccedano certi limiti. Orbene, in Ferrari questo concetto è stato ben capito. In Ferrari hanno per le mani una storia ed un marchio che permetterebbe politiche di prezzo ben più azzardate. Hanno per le mani un'azienda che ha un potenziale costruttivo ben più alto. Eppure il prezzo è adeguato alle vetture degli altri competitors  ed è assolutamente in linea con i costi di produzione. Almeno fino ad ora, non sappiamo però dopo l'uscita di  LCDM ( ricordate l'acronimo affibbiato al buon Cordero dallo studente calabrese in Drive in?) cosa succederà alle quantità prodotte e alla qualità.
Bene, detto questo, credo che  Patek abbia oltrepassato il segno. La dinamica Prezzo/ costo di produzione è stata scardinata. E' stata scardinata dalle macchine a controllo numerico, è stata scardinata dalla numerosità delle presunte edizioni limitate, è stata scardinata dalla mancanza di fantasia, è stata scardinata, infine,  dall'inesistenza della qualità intrinseca rapportata al prezzo. La massimizzazione del profitto è verosimilmente l'obbiettivo principale, però un'occhio all'etica occorre darlo.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 27, 2015, 08:18:25 am
Io ammiro tutti quelli che con granitica certezza affermano che la casa sta tramontando che gli orologi perdono di qua e di la come se venissero regalati, sempre a parlare di rivendita neanche fosse rolex ma c'è un ma...
Il messia da decenni sta inculcando il culto del tramandare, e quindi io mi chiedo e vi chiedo, qual'è la percentuale di quelli che comprano per speculare e quelli che comprano per tramandare?
Perché quelli che comprano per tenerseli se pagano 250K un rattrapante, sono convinti di avere un valore di 250K e dell'eventuale calo se ne frega.
Gli investimenti di Patek in marketing puntano alla fidelizzazione assoluta a far credere di essere il numero uno e da quel po' di mondo che giro e da quei pochi amici clienti che ho sparsi nel mondo interessati agli orologi ma che di orologi capiscono poco posso dire che il buon Stern ha ottenuto il risultato voluto.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 27, 2015, 08:29:43 am
Io non ne faccio una questione "etica" che é argomento sempre molto scivoloso, ma di "mission" dell'azienda.
Massimizzare gli utili per gli azionisti é una possibile mission, garantire il buon nome dell'azienda nel rispetto della sua lunga storia e con un occhio al suo futuro di lungo periodo può essere un'altra, e non é detto che implichi scarso profitto per gli azionisti.
Patek é una casa che ha decuplicato la sua produzione e visto crollare verticalmente la qualità dei suoi prodotti, resiste bene sul mercato speculativo per una serie di dinamiche consolidate negli anni 90 e per il fatto che su di essa si sono concentrati gli interessi e gli investimenti di molti acquirenti attratti più dal soldo che dagli orologi, ma ciò non si riflette sulle vendite del nuovo che sono quelle che fanno il profitto dell'azienda.

Il che dimostra quanto da me asserito in precedenza: è tutt'altro che vero Il fatto che il brand sia oggi percepito, da chi gli orologi li compra per capriccio e non per commercio, su molti mercati, come "il top"; se così fosse, la stessa casa non sarebbe stata costretta ad inseguire (malamente) mode e tendenze ingrangendo casse e cercando di fare orologi sempre più sportivi, o come in questo caso riproponendo alcune referenze passate che hanno avuto successo o aumentando a dismisura la gamma e la produzione di nautilus che sono quelli che oggi fanno quadrare i conti.

Ossia l'esatto opposto di quello che fanno certi brand top in altri settori, come appunto Hermes in pelletteria, che ha gli stessi modelli di borsa da oltre mezzo secolo e delle mode e tendenze non sembra curarsene troppo se é vero che il suo modello di punta risale all'epoca della dolce vita e della principessa di Monaco.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: leolunetta - Agosto 27, 2015, 09:01:02 am
Io non ne faccio una questione "etica" che é argomento sempre molto scivoloso, ma di "mission" dell'azienda.
Massimizzare gli utili per gli azionisti é una possibile mission, garantire il buon nome dell'azienda nel rispetto della sua lunga storia e con un occhio al suo futuro di lungo periodo può essere un'altra, e non é detto che implichi scarso profitto per gli azionisti.
Patek é una casa che ha decuplicato la sua produzione e visto crollare verticalmente la qualità dei suoi prodotti, resiste bene sul mercato speculativo per una serie di dinamiche consolidate negli anni 90 e per il fatto che su di essa si sono concentrati gli interessi e gli investimenti di molti acquirenti attratti più dal soldo che dagli orologi, ma ciò non si riflette sulle vendite del nuovo che sono quelle che fanno il profitto dell'azienda.

Il che dimostra quanto da me asserito in precedenza: è tutt'altro che vero Il fatto che il brand sia oggi percepito, da chi gli orologi li compra per capriccio e non per commercio, su molti mercati, come "il top"; se così fosse, la stessa casa non sarebbe stata costretta ad inseguire (malamente) mode e tendenze ingrangendo casse e cercando di fare orologi sempre più sportivi, o come in questo caso riproponendo alcune referenze passate che hanno avuto successo o aumentando a dismisura la gamma e la produzione di nautilus che sono quelli che oggi fanno quadrare i conti.

Ossia l'esatto opposto di quello che fanno certi brand top in altri settori, come appunto Hermes in pelletteria, che ha gli stessi modelli di borsa da oltre mezzo secolo e delle mode e tendenze non sembra curarsene troppo se é vero che il suo modello di punta risale all'epoca della dolce vita e della principessa di Monaco.


Oltretutto alcuni orologi del marchio non sono male per niente, spesso più curati di chi gli orologi li fa di mestiere da sempre. (a prezzi però improponibili…)
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 27, 2015, 10:50:12 am
...sull'argomento PP, continuo ad esser in linea con Alessandro, voi probabilmente ne sapete più di me o avete notato dei dati di bilancio allarmanti che io non ho ma, l'immagine e l'idea che si ha della maison è quella di un azienda in enorme crescita e salute... come nessun'altra, anzi -unica- nel panorama dell'alta orologeria, quasi una monopolista.
 Anche perchè se così non fosse non potrebbe presentare dei prezzi allucinanti senza alcuna motivazione qualitativa.
Questa immagine dell'azienda me la confermano amici, clienti, collezionisti, reseller, i più importanti negozi di orologeria e le aste che, piccole e grandi che siano, utilizzano i lotti PP (non solo nelle vecchie referenze) per stimolare la potenziale clientela alla partecipazione.

Mi dite che gli indizi che l'azienda sia in difficoltà o addirittura in crisi, sono nell'aver resuscitato vecchie referenze oppure promettere serie limitate, li dove poi si producono esemplari per decenni. Anch'io trovo che questo sia, per una società storica che vive d'immagine un autogol perchè i proprietari delle referenze in questione si sentiranno traditi (sempre che se ne interessino) ma, anziché motivare questa scelta con le difficoltà della società, non potrebbe esser che più semplicemente si tratta di un delirio di onnipotenza e avidità degli Stern?
Che dal momento il mercato recepisce e compra tutto purchè abbia il marchio PP e la clientela si allarga a macchia d'olio con l'ampliarsi dei canali di vendita e di un mercato sempre più globale, Stern stia sfruttando cinicamente ogni possibilità?
Mi direte che lo sta facendo senza etica, senza alcun rispetto per il buon nome della società, senza la qualità necessaria al blasone PP data l'altissima produzione, senza alcuna lungimiranza ma....quanti esempi abbiamo avuto in passato di gloriose società che per il Dio Denaro, per ottenere subito utili inimmaginabili, se ne sono fregate di quello che sarebbe potuto accadere nel lungo periodo?
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: guagua72 - Agosto 27, 2015, 11:51:35 am
Ritorno da un tavolo sindacale e quindi mi sento ancora più corroborato nella mia idea "etica" di fare azienda. Si badi bene che "etica" aziendale non significa "non profit". L'etica aziendale è strettamente legata alla strategia e lla massimizzazione del profitto. ma l'etica aziendale crea valore imperituro nel tempo. Il mio esempio è Olivetti, l'Olivetti industriale non la Olivetti dei finanzieri o della razza padrona. Il mio esempio è Brunello Cucinelli. Queste persone sono riuscite a traguardare il mero significato di utile. Ora io non ho alcuna certezza infusa e nemmeno vedo in malo modo chi riesce a trarre profitto anche da una caffettiera malmessa. Ma siamo sicuri che la crescita faccia sempre bene all'azienda? siamo sicuri che i grandi numeri gonfino le tasche della famiglia Stern? Attenzione, il prodotto deve avere una giusta dimensione. Deve farsi pagare per ciò che è e per ciò che rappresenta. Io rendo grande merito e onore alla maison Patek. Ma non voglio essere preso per i fondelli. La tenuta del prezzo del tempo non c'entra. Cavalcare l'onda del mero profitto volteggiando una bandiera altisonante e avere dietro di se contenuti comuni, a lungo andare stanca, stanca l'acquirente e stanca anche lo speculatore
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: guagua72 - Agosto 27, 2015, 12:00:42 pm
Cito dal Sole 24 ore : «The best quality you can». Il mantra recitato al 7° Luxury Summit del Sole 24 Ore, un paio di settimane fa, da Jean-Marc Jacot, amministratore delegato di Parmigiani, non lascia spazio a interpretazioni: vale sia per il marchio di orologi controllato da Fondazione Sandoz e famiglia Parmigiani – che ha una media di prezzo retail oltre i 10mila franchi svizzeri – sia per gli altri brand che possono fregiarsi dell'ambitissima indicazione d'origine sul quadrante o sul movimento.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 27, 2015, 12:20:29 pm
Io ammiro tutti quelli che con granitica certezza affermano che la casa sta tramontando che gli orologi perdono di qua e di la come se venissero regalati, sempre a parlare di rivendita neanche fosse rolex ma c'è un ma...
Il messia da decenni sta inculcando il culto del tramandare, e quindi io mi chiedo e vi chiedo, qual'è la percentuale di quelli che comprano per speculare e quelli che comprano per tramandare?
Perché quelli che comprano per tenerseli se pagano 250K un rattrapante, sono convinti di avere un valore di 250K e dell'eventuale calo se ne frega.
Gli investimenti di Patek in marketing puntano alla fidelizzazione assoluta a far credere di essere il numero uno e da quel po' di mondo che giro e da quei pochi amici clienti che ho sparsi nel mondo interessati agli orologi ma che di orologi capiscono poco posso dire che il buon Stern ha ottenuto il risultato voluto.
A me capita di parlare e di scrivere di orologi anche a non italiani. Chi ha un certo livello di competenza parla molto ma molto male di Patek. Vai su forum esteri e vedrai che la disistima di cui gode Patek è molto più alta che in Italia. Poi questa cosa della tenuta del valore va bene finché non si vende l'orologio, allora uno può credere che mantenga il valore. Ma se per caso lo vende rimarrà talmente deluso che di Patek potrà parlare solo male. È la situazione sta peggiorando, e sono sicuro che anche le vendite ne stanno cominciando a risentire, perché con un certo tipo di pubblico hanno chiuso, e oggi l'informazione gira veloce. D'altro canto ci sono segnali inconfondibili in meriti. Patek in realtà da decenni aveva una sua forza: fare orologi classici belli. Da tempo non disegna più un quadrante decentemente, mentre i prezzi sono sempre più folli sulla carta. E si stanno vendendo anche il passato recente. Se per Ale questo vuol dire andare bene, siamo a posto. Forse è perché vanno bene che per tre anni hanno bloccato i listini è aumentato solo per compensare rivalutazione del franco svizzero. Una cosa è certa: l'immagine è in caduta presso i critici e gli esperti del settore. Questo prima o poi si paga anche economicamente visto che il successo è basato sulla immagine. Quando si ha una azienda con un marchio così forte utilizzarla come bancomat senza limiti come fanno gli Stern è assurdo. Poi a chi come Ale pensa che Patek sia in splendida salute domando: perché gli orologi dagli anni 70 in poi non toccano mai certe quotazioni? Un motivo ci sarà.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 27, 2015, 12:39:17 pm
Giorgio, Per questo scrivevo che quello dell'etica é un terreno scivoloso, si presta a molteplici interpretazioni. Nell'accezione da te usata la condivido pienamente, ed é quello che in altri termini avevo cercato di illustrare come visione alternativa alla logica dello sfrenato capitalismo finanziario di stampo anglosassone.

P.s: io non ho scritto che l'azienda é in crisi, ho scritto che é in crisi la percezione che il mercato ha del marchio come simbolo di "eccellenza" e di "status". E questa mia personale convinzione é corroborata da almeno due elementi:
A) la casa, fatta eccezione per il 5711 che non é certo l'orologio che ti aspetti come simbolo di "top" da siffatta casa, non azzecca un modello di successo (inteso appunto come dream watch e status symbol) da anni, al punto che é costretta o a riproporre vecchie referenze di successo o ad inseguire sempre più smaccatamente le mode contingenti, cosa che una casa leader non fa
B) Non vedo mai uno di questi presunti dream watch al polso di nessuno, ogni volta che.mi trovo in luoghi e in mezzo a persone che si presume possano essere i clienti tipo di questa presunta casa top.
Vedo le cose più impensabili, vedo i Richard Mille in oro in spiaggia, i tourbillon più assurdi...ma di questi top watch Patek nemmeno l'ombra. Saranno tutti nelle cassette dei finti collezionisti anche detti commercianti?!

E allora se questi orologi li comprano solo i commercianti per metterli in cassetta e il khazako ricco sfondato preferisce esibire come status symbol il suo maurice lacroix in oro da 45mm forse qualche problema proprio in termini di "percezione" del marchio questa casa comincia ad avercelo...
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Errol - Agosto 27, 2015, 13:02:50 pm
......... Poi a chi come Ale pensa che Patek sia in splendida salute domando: perché gli orologi dagli anni 70 in poi non toccano mai certe quotazioni? Un motivo ci sarà.

secondo me certe quotazioni non potranno mai più esserci, prescindendo dal concetto di qualità, per il semplice fatto che gli orologi con quotazioni stratosferiche sono al 99 % esemplari costruiti in esemplare unico o in numeri di due/tre pezzi.

Io sono giovane (per modo di dire) e non so quanto costava un Patek ore del mondo dell'epoca (che oggi raggiungono quotazioni altissime) ma ritengo che la loro diffusione, sia per prezzo che per diffusione, fosse meno alla portata di quanto lo sia oggi, all'epoca un orologio che costava come una villa al mare potevano comprarlo solo i reali e pochi altri

anche una Ferrari 250 GTO raggiunge quotazioni che una Ferrari moderna si sogna e non perchè sia fatta meglio (è probabile che comunque sia così) ma perchè, oltre che bellissima, è stata costruita in una quarantina di esemplari di cui alcuni saranno pure andati distrutti.

per me questo ha un prezzo
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: MauroDS - Agosto 27, 2015, 13:04:29 pm
Cit.
Mi dite che gli indizi che l'azienda sia in difficoltà o addirittura in crisi, sono nell'aver resuscitato vecchie referenze oppure promettere serie limitate, li dove poi si producono esemplari per decenni. Anch'io trovo che questo sia, per una società storica che vive d'immagine un autogol perchè i proprietari delle referenze in questione si sentiranno traditi (sempre che se ne interessino) ma, anziché motivare questa scelta con le difficoltà della società, non potrebbe esser che più semplicemente si tratta di un delirio di onnipotenza e avidità degli Stern?

Secondo me è esattamente il contrario.
I proprietari delle referenze" replicate" non potranno che essere contenti del fatto che proprio il modello o i modelli da loro posseduti siano stati oggetto di una edizione speciale.
Per questa celebrazione sono stati scelti i modelli più belli e più iconici della Casa.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 27, 2015, 13:07:33 pm
Io ammiro tutti quelli che con granitica certezza affermano che la casa sta tramontando che gli orologi perdono di qua e di la come se venissero regalati, sempre a parlare di rivendita neanche fosse rolex ma c'è un ma...
Il messia da decenni sta inculcando il culto del tramandare, e quindi io mi chiedo e vi chiedo, qual'è la percentuale di quelli che comprano per speculare e quelli che comprano per tramandare?
Perché quelli che comprano per tenerseli se pagano 250K un rattrapante, sono convinti di avere un valore di 250K e dell'eventuale calo se ne frega.
Gli investimenti di Patek in marketing puntano alla fidelizzazione assoluta a far credere di essere il numero uno e da quel po' di mondo che giro e da quei pochi amici clienti che ho sparsi nel mondo interessati agli orologi ma che di orologi capiscono poco posso dire che il buon Stern ha ottenuto il risultato voluto.
A me capita di parlare e di scrivere di orologi anche a non italiani. Chi ha un certo livello di competenza parla molto ma molto male di Patek. Vai su forum esteri e vedrai che la disistima di cui gode Patek è molto più alta che in Italia. Poi questa cosa della tenuta del valore va bene finché non si vende l'orologio, allora uno può credere che mantenga il valore. Ma se per caso lo vende rimarrà talmente deluso che di Patek potrà parlare solo male. È la situazione sta peggiorando, e sono sicuro che anche le vendite ne stanno cominciando a risentire, perché con un certo tipo di pubblico hanno chiuso, e oggi l'informazione gira veloce. D'altro canto ci sono segnali inconfondibili in meriti. Patek in realtà da decenni aveva una sua forza: fare orologi classici belli. Da tempo non disegna più un quadrante decentemente, mentre i prezzi sono sempre più folli sulla carta. E si stanno vendendo anche il passato recente. Se per Ale questo vuol dire andare bene, siamo a posto. Forse è perché vanno bene che per tre anni hanno bloccato i listini è aumentato solo per compensare rivalutazione del franco svizzero. Una cosa è certa: l'immagine è in caduta presso i critici e gli esperti del settore. Questo prima o poi si paga anche economicamente visto che il successo è basato sulla immagine. Quando si ha una azienda con un marchio così forte utilizzarla come bancomat senza limiti come fanno gli Stern è assurdo. Poi a chi come Ale pensa che Patek sia in splendida salute domando: perché gli orologi dagli anni 70 in poi non toccano mai certe quotazioni? Un motivo ci sarà.

Marco io non  conosco i bilanci di Patek, forse navigano nell'oro o magari sono nella melma fino al collo e fanno azioni disperate,io so solo che tu continui a parlare di esperti e gente che frequenta i forum,mentre io continuo a parlare di gente che guarda solo il marchio e di quanto è lucida la cassa, che non sa distinguere un orologio degli anni 40 da uno attuale, che il militare proposto ultimamente lo trova magnifico ed a fronte di tutto questa sua ignoranza ha però i soldi da spendere e "tramandare" e di eventuali cali in caso di vendita (non contemplata) non può che fregargli meno di niente.
Tutto il resto rivolto a noi ed altri pochi esperti è vero e non fa una virgola, infatti io non comprerei niente dell'attuale Patek, salvo che il rattrapante dell'opener non costasse 220K in meno.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 27, 2015, 13:09:25 pm
Citazione
Per questa celebrazione sono stati scelti i modelli più belli e più iconici della Casa

Opinabile, il 5070 non é ne "bello" (se vogliamo utilizzare un criterio oggettivo del bello é il cronografo PP più brutto mai realizzato) ne tanto meno iconico, a meno che della speculazione che lo avvolge non si voglia fare appunto l'icona della nuova era post Patrizzi della casa.
Che é esattamente il motivo per il quale la percezione di questo marchio sta cominciando a vacillare, perché da chi gli orologi li compra non per farne mercimonio, che sia l'oligarca russo o il parvenu cinese, É sempre più visto come orologio da bottegaio
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Errol - Agosto 27, 2015, 13:14:28 pm
Citazione
Per questa celebrazione sono stati scelti i modelli più belli e più iconici della Casa

Opinabile, il 5070 non é ne "bello" (se vogliamo utilizzare un criterio oggettivo del bello é il cronografo PP più brutto mai realizzato) ne tanto meno iconico, a meno che della speculazione che lo avvolge non si voglia fare appunto l'icona della nuova era post Patrizzi della casa.
Che é esattamente il motivo per il quale la percezione di questo marchio sta cominciando a vacillare, perché da chi gli orologi li compra non per farne mercimonio, che sia l'oligarca russo o il parvenu cinese, É sempre più visto come orologio da bottegaio

mo adesso l'orologio del bottegaio "me pare troppo"  :o :D
secondo me comunque il 5070 non è il crono più brutto, anzi tutto sommato mi piace pure, mi sembra molto peggio l'ultimo crono annuale in acciaio ..... manco Sector ha mai fatto niente di simile.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 27, 2015, 13:21:21 pm
A Palermo siamo soliti dare del "putíaro" (bottegaio) appunto a chi compra per vendere. Non é un insulto ma é evidente che se sempre più gli orologi di questa casa si fanno notare solo per la facile rivendibilità e le possibili rivalutazione, la "percezione" di chi vuole qualcosa di realmente esclusivo e lussuoso (capace cioè di rappresentare uno status che é la reale motivazione con la quale il 99% compra questi orologi, come siamo tutti d'accordo nel sostenere) e l'ultimo dei suoi problemi é la tenuta del valore o la speculazione da quattro soldi a breve giro, non può che essere di quel tipo.
E infatti io questi orologi continuo a non vederli al polso, mentre vedo tante "collezioni" mostrate da conclamati bottegai ;)

P.s: medesimo concetto mi fu illustrato a Cuba a dicembre da un simpatico canadese che in spiaggia portava a spasso un big bang in oro rosa...
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 27, 2015, 13:27:28 pm
Io ammiro tutti quelli che con granitica certezza affermano che la casa sta tramontando che gli orologi perdono di qua e di la come se venissero regalati, sempre a parlare di rivendita neanche fosse rolex ma c'è un ma...
Il messia da decenni sta inculcando il culto del tramandare, e quindi io mi chiedo e vi chiedo, qual'è la percentuale di quelli che comprano per speculare e quelli che comprano per tramandare?
Perché quelli che comprano per tenerseli se pagano 250K un rattrapante, sono convinti di avere un valore di 250K e dell'eventuale calo se ne frega.
Gli investimenti di Patek in marketing puntano alla fidelizzazione assoluta a far credere di essere il numero uno e da quel po' di mondo che giro e da quei pochi amici clienti che ho sparsi nel mondo interessati agli orologi ma che di orologi capiscono poco posso dire che il buon Stern ha ottenuto il risultato voluto.
A me capita di parlare e di scrivere di orologi anche a non italiani. Chi ha un certo livello di competenza parla molto ma molto male di Patek. Vai su forum esteri e vedrai che la disistima di cui gode Patek è molto più alta che in Italia. Poi questa cosa della tenuta del valore va bene finché non si vende l'orologio, allora uno può credere che mantenga il valore. Ma se per caso lo vende rimarrà talmente deluso che di Patek potrà parlare solo male. È la situazione sta peggiorando, e sono sicuro che anche le vendite ne stanno cominciando a risentire, perché con un certo tipo di pubblico hanno chiuso, e oggi l'informazione gira veloce. D'altro canto ci sono segnali inconfondibili in meriti. Patek in realtà da decenni aveva una sua forza: fare orologi classici belli. Da tempo non disegna più un quadrante decentemente, mentre i prezzi sono sempre più folli sulla carta. E si stanno vendendo anche il passato recente. Se per Ale questo vuol dire andare bene, siamo a posto. Forse è perché vanno bene che per tre anni hanno bloccato i listini è aumentato solo per compensare rivalutazione del franco svizzero. Una cosa è certa: l'immagine è in caduta presso i critici e gli esperti del settore. Questo prima o poi si paga anche economicamente visto che il successo è basato sulla immagine. Quando si ha una azienda con un marchio così forte utilizzarla come bancomat senza limiti come fanno gli Stern è assurdo. Poi a chi come Ale pensa che Patek sia in splendida salute domando: perché gli orologi dagli anni 70 in poi non toccano mai certe quotazioni? Un motivo ci sarà.

Marco, il mio intervento e credo anche quello di Alessandro, non volevano esser un elogio alle politiche di PP anzi (appena qualche giorno fa sottolineai che, forse sbagliando, non approfondisco più di tanto sui loro orologi perchè non accetto l'assurdità dei listini PP) ma si voleva metter in discussione che la maison fosse, a livello d'immagine e di fatturato, in decrescita. Ho scritto che a parer mio tutte queste strategie sono figlie dell'avidità di Stern.

A questo punto però Marco ti vorrei fare una domanda personale alla quale se vorrai mi risponderai ma questo ci permetterebbe anche di parlare in modo meno teorico.
Scrivesti, se non erro, nella presentazione della tua collezione che inizialmente i tuoi acquisti furono principalmente PP e che poi approfondendo il tuo interesse e la tua cultura nel settore li vendesti.
Con quale risultato? Fu il classico bagno di sangue o meno di quanto accada normalmente con tutte le altre maisons?

Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 27, 2015, 13:30:20 pm
Appunto...orologi per chi non vuole bagni di sangue o anche meglio vuole sgobbarci su qualche soldo. Questa é la "percezione" tra chi gli orologi li compra, e può permettersi di farlo, gettando via tanti soldi in questi giocattoli da ricchi.

E infatti, più questa percezione cala, e più monsieur Stern si affanna a fare "selezioni" e "liste" che hanno sempre più il sapore della farsa quando gli orologi per i quali dovresti avere il suo permesso li trovi nelle vetrine dei reseller.
Altro che percezione...ma de che?!
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Errol - Agosto 27, 2015, 13:33:38 pm
tutta l'orologeria superiore ad uno Swatch è un giocattolo per ricchi o presunti tali.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Errol - Agosto 27, 2015, 13:36:40 pm
e più monsieur Stern si affanna a fare "selezioni" e "liste" che hanno sempre più il sapore della farsa quando gli orologi per i quali dovresti avere il suo permesso li trovi nelle vetrine dei reseller.
Altro che percezione...ma de che?!

Premetto che non voglio accusare nessuno ma se facessi leggere tutti i vostri commenti su PP ad un "esterno forum" che non conosce la vostra conoscenza e cultura sugli orologi,  l'immagine che ne uscirebbe analizzando i vostri commenti è che siate stati esclusi da tali liste e selezioni
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: gianluca1975 - Agosto 27, 2015, 13:43:12 pm
il 5070 non é ne "bello" (se vogliamo utilizzare un criterio oggettivo del bello é il cronografo PP più brutto mai realizzato) ne tanto meno iconico
Per chi ha un minimo di onestà intellettuale e di cultura in ambito di orologi, queste parole andrebbero scolpite nella roccia in quanto oggettivamente indiscutibili.
Rimetto le foto:
(http://www.matthewbaininc.com/assets/images/watches/Patek-5070G/patek-5070g-z.jpg)
(http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/538/8LW6nj.jpg)
Se non ci fosse la scritta PP, a quel prezzo non se lo comprerebbe nessuno al mondo.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 27, 2015, 13:51:20 pm
e più monsieur Stern si affanna a fare "selezioni" e "liste" che hanno sempre più il sapore della farsa quando gli orologi per i quali dovresti avere il suo permesso li trovi nelle vetrine dei reseller.
Altro che percezione...ma de che?!

Premetto che non voglio accusare nessuno ma se facessi leggere tutti i vostri commenti su PP ad un "esterno forum" che non conosce la vostra conoscenza e cultura sugli orologi,  l'immagine che ne uscirebbe analizzando i vostri commenti è che siate stati esclusi da tali liste e selezioni

E a che servono se poi basta girare l'angolo per trovare gli stessi orologi presso i vari reseller?
Esserne esclusi non mi pare un grosso problema :)
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: MauroDS - Agosto 27, 2015, 13:55:50 pm
Citazione
Per questa celebrazione sono stati scelti i modelli più belli e più iconici della Casa

Opinabile, il 5070 non é ne "bello" (se vogliamo utilizzare un criterio oggettivo del bello é il cronografo PP più brutto mai realizzato) ne tanto meno iconico, a meno che della speculazione che lo avvolge non si voglia fare appunto l'icona della nuova era post Patrizzi della casa.
Che é esattamente il motivo per il quale la percezione di questo marchio sta cominciando a vacillare, perché da chi gli orologi li compra non per farne mercimonio, che sia l'oligarca russo o il parvenu cinese, É sempre più visto come orologio da bottegaio
Sul 5070 siamo d'accordo ma tu di un concetto estrapoli solo un particolare.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 27, 2015, 14:03:58 pm
Mica vero, sei tu che hai parlato di orologi più belli e iconici.
A ME non sembrano ne l'uno ne l'altro, e non solo il 5070.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 27, 2015, 14:22:34 pm
Io ammiro tutti quelli che con granitica certezza affermano che la casa sta tramontando che gli orologi perdono di qua e di la come se venissero regalati, sempre a parlare di rivendita neanche fosse rolex ma c'è un ma...
Il messia da decenni sta inculcando il culto del tramandare, e quindi io mi chiedo e vi chiedo, qual'è la percentuale di quelli che comprano per speculare e quelli che comprano per tramandare?
Perché quelli che comprano per tenerseli se pagano 250K un rattrapante, sono convinti di avere un valore di 250K e dell'eventuale calo se ne frega.
Gli investimenti di Patek in marketing puntano alla fidelizzazione assoluta a far credere di essere il numero uno e da quel po' di mondo che giro e da quei pochi amici clienti che ho sparsi nel mondo interessati agli orologi ma che di orologi capiscono poco posso dire che il buon Stern ha ottenuto il risultato voluto.
A me capita di parlare e di scrivere di orologi anche a non italiani. Chi ha un certo livello di competenza parla molto ma molto male di Patek. Vai su forum esteri e vedrai che la disistima di cui gode Patek è molto più alta che in Italia. Poi questa cosa della tenuta del valore va bene finché non si vende l'orologio, allora uno può credere che mantenga il valore. Ma se per caso lo vende rimarrà talmente deluso che di Patek potrà parlare solo male. È la situazione sta peggiorando, e sono sicuro che anche le vendite ne stanno cominciando a risentire, perché con un certo tipo di pubblico hanno chiuso, e oggi l'informazione gira veloce. D'altro canto ci sono segnali inconfondibili in meriti. Patek in realtà da decenni aveva una sua forza: fare orologi classici belli. Da tempo non disegna più un quadrante decentemente, mentre i prezzi sono sempre più folli sulla carta. E si stanno vendendo anche il passato recente. Se per Ale questo vuol dire andare bene, siamo a posto. Forse è perché vanno bene che per tre anni hanno bloccato i listini è aumentato solo per compensare rivalutazione del franco svizzero. Una cosa è certa: l'immagine è in caduta presso i critici e gli esperti del settore. Questo prima o poi si paga anche economicamente visto che il successo è basato sulla immagine. Quando si ha una azienda con un marchio così forte utilizzarla come bancomat senza limiti come fanno gli Stern è assurdo. Poi a chi come Ale pensa che Patek sia in splendida salute domando: perché gli orologi dagli anni 70 in poi non toccano mai certe quotazioni? Un motivo ci sarà.

Marco io non  conosco i bilanci di Patek, forse navigano nell'oro o magari sono nella melma fino al collo e fanno azioni disperate,io so solo che tu continui a parlare di esperti e gente che frequenta i forum,mentre io continuo a parlare di gente che guarda solo il marchio e di quanto è lucida la cassa, che non sa distinguere un orologio degli anni 40 da uno attuale, che il militare proposto ultimamente lo trova magnifico ed a fronte di tutto questa sua ignoranza ha però i soldi da spendere e "tramandare" e di eventuali cali in caso di vendita (non contemplata) non può che fregargli meno di niente.
Tutto il resto rivolto a noi ed altri pochi esperti è vero e non fa una virgola, infatti io non comprerei niente dell'attuale Patek, salvo che il rattrapante dell'opener non costasse 220K in meno.
Patek non ha bilanci negativi. Però è un dato di fatto che un tipo di clientela lo hanno perso. E se mi permetti è una parte della clientela, è una parte ininfluente. Tu pensi che questa clientela non conti niente, e non influisca. Io so solo che ho preso nove Patek nuovi più diversi complicati negli anni scorsi che oggi non comprerei più. Poi oggi le informazioni girano su internet. Quindi è chiaro che il cliente che non si collega ad internet non saprà nulla. Ma ormai quasi tutti lo fanno, e lo faranno sempre di più. Le informazioni girano. La fama di Patek pensi che si sia fatta da acquirenti comuni oppure da esperti ed appassionati? Così si costruisce e si disfa il marchio
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 27, 2015, 14:31:30 pm
Citazione
Per questa celebrazione sono stati scelti i modelli più belli e più iconici della Casa

Opinabile, il 5070 non é ne "bello" (se vogliamo utilizzare un criterio oggettivo del bello é il cronografo PP più brutto mai realizzato) ne tanto meno iconico, a meno che della speculazione che lo avvolge non si voglia fare appunto l'icona della nuova era post Patrizzi della casa.
Che é esattamente il motivo per il quale la percezione di questo marchio sta cominciando a vacillare, perché da chi gli orologi li compra non per farne mercimonio, che sia l'oligarca russo o il parvenu cinese, É sempre più visto come orologio da bottegaio
v
Sul 5070 siamo d'accordo ma tu di un concetto estrapoli solo un particolare.
Le referenze più belle ed iconiche sono ben altre rispetto a quelle riprodotte. Aggiungo anche per fortuna.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: PESSOA67 - Agosto 27, 2015, 14:45:39 pm
A me sembra che tutti noi, molti di noi, comincino a sentire su di sè una certa chiamiamola nostalgia.
Vuoi per età anagrafica o perchè il presente è davvero troppo globalizzato.
Ma io ripeto, in un mondo di 7 miliardi di persone di cui si dice il 10pct detenga il 90pct della ricchezza totale i nr delle produzioni delle Maison di orologi sono credo irrisori, voglio dire, non c'è sovraproduzione.
I giovani non comperano più orologi, questo è un dato di fatto, hanno tante e troppe altre distrazioni, questo non produce in primis una nuova cultura orologiera e il marketing tratta questo mercato come un altro qualsiasi mercato del lusso.
Hai potere d'aquisto, vedi una pubblicità, entri e comperi.
I palati fini guardano al vintage, i palati davvero fini hanno già quello che volevano avere, cosa rimane?
Rimangono i "marchi", chi più chi meno svuotati dei loro significati originali, adattati ai tempi, deturpati, magari qualche volta migliorati, ci sono gli alti e bassi e le new entry.
Io non ci vedo nulla di incongruente con tutti gli altri prodotti che si producono oggi, scusate la ripetizione.
Ferrari ho letto mantiene prezzi/nr di produzione: quale è stata la sua ultima icona di serie? Il Testarossa forse. La Enzo è troppo concept, ed io amo la Ferrari beninteso ma dopo Dino BB e TR poco altro che rimarrà nel tempo, Porsche continua a rifare la 911 dopo essersi buttata su diesel suv e ammiraglia, le Audi in autostrada che arrivano da dietro sono tutte uguali..
Hermes è una piacevole eccezione ed i russi volgarotti che sottointendete la Kelly la regalano alla loro segretaria come noi regaliamo la scatola panettone e spumante a Natale.
Quello che voglio dire è che i numeri che voi citate andrebbero confrontati su larga scala.
Se la fam Stern fosse stata legata al suo passato siete così sicuri ora sarebbe ancora in mano alla sola famiglia?
Io non lo so.
   
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 27, 2015, 15:08:23 pm
Nessuno ha la sfera di cristallo, ma non c'è una sola ragione per ritenere che se Stern avessero adottato altro tipo di strategie volte a focalizzarsi sulla nicchia dell'eccellenza piuttosto che puntare sui grandi numeri e le produzioni in serie con inevitabile crollo della qualità, l'azienda non sarebbe ancora viva, vegeta e saldamente nelle loro mani.

La storia d'altronde parla chiaro: tutti i grandi marchi svenduti alle holding del lusso dalla fine degli anni 90 erano aziende che si erano già giocate l'immagine con le medesime strategie.
Aziende come Vacheron che avevano storia e blasone non inferiore a Patek fino agli anni 70 e che nel breve volgere di un decennio erano state completamente sputtanate da gestioni inadeguate e prodotti incommentabili.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 27, 2015, 15:16:01 pm
Io ammiro tutti quelli che con granitica certezza affermano che la casa sta tramontando che gli orologi perdono di qua e di la come se venissero regalati, sempre a parlare di rivendita neanche fosse rolex ma c'è un ma...
Il messia da decenni sta inculcando il culto del tramandare, e quindi io mi chiedo e vi chiedo, qual'è la percentuale di quelli che comprano per speculare e quelli che comprano per tramandare?
Perché quelli che comprano per tenerseli se pagano 250K un rattrapante, sono convinti di avere un valore di 250K e dell'eventuale calo se ne frega.
Gli investimenti di Patek in marketing puntano alla fidelizzazione assoluta a far credere di essere il numero uno e da quel po' di mondo che giro e da quei pochi amici clienti che ho sparsi nel mondo interessati agli orologi ma che di orologi capiscono poco posso dire che il buon Stern ha ottenuto il risultato voluto.
A me capita di parlare e di scrivere di orologi anche a non italiani. Chi ha un certo livello di competenza parla molto ma molto male di Patek. Vai su forum esteri e vedrai che la disistima di cui gode Patek è molto più alta che in Italia. Poi questa cosa della tenuta del valore va bene finché non si vende l'orologio, allora uno può credere che mantenga il valore. Ma se per caso lo vende rimarrà talmente deluso che di Patek potrà parlare solo male. È la situazione sta peggiorando, e sono sicuro che anche le vendite ne stanno cominciando a risentire, perché con un certo tipo di pubblico hanno chiuso, e oggi l'informazione gira veloce. D'altro canto ci sono segnali inconfondibili in meriti. Patek in realtà da decenni aveva una sua forza: fare orologi classici belli. Da tempo non disegna più un quadrante decentemente, mentre i prezzi sono sempre più folli sulla carta. E si stanno vendendo anche il passato recente. Se per Ale questo vuol dire andare bene, siamo a posto. Forse è perché vanno bene che per tre anni hanno bloccato i listini è aumentato solo per compensare rivalutazione del franco svizzero. Una cosa è certa: l'immagine è in caduta presso i critici e gli esperti del settore. Questo prima o poi si paga anche economicamente visto che il successo è basato sulla immagine. Quando si ha una azienda con un marchio così forte utilizzarla come bancomat senza limiti come fanno gli Stern è assurdo. Poi a chi come Ale pensa che Patek sia in splendida salute domando: perché gli orologi dagli anni 70 in poi non toccano mai certe quotazioni? Un motivo ci sarà.

Marco io non  conosco i bilanci di Patek, forse navigano nell'oro o magari sono nella melma fino al collo e fanno azioni disperate,io so solo che tu continui a parlare di esperti e gente che frequenta i forum,mentre io continuo a parlare di gente che guarda solo il marchio e di quanto è lucida la cassa, che non sa distinguere un orologio degli anni 40 da uno attuale, che il militare proposto ultimamente lo trova magnifico ed a fronte di tutto questa sua ignoranza ha però i soldi da spendere e "tramandare" e di eventuali cali in caso di vendita (non contemplata) non può che fregargli meno di niente.
Tutto il resto rivolto a noi ed altri pochi esperti è vero e non fa una virgola, infatti io non comprerei niente dell'attuale Patek, salvo che il rattrapante dell'opener non costasse 220K in meno.
Patek non ha bilanci negativi. Però è un dato di fatto che un tipo di clientela lo hanno perso. E se mi permetti è una parte della clientela, è una parte ininfluente. Tu pensi che questa clientela non conti niente, e non influisca. Io so solo che ho preso nove Patek nuovi più diversi complicati negli anni scorsi che oggi non comprerei più. Poi oggi le informazioni girano su internet. Quindi è chiaro che il cliente che non si collega ad internet non saprà nulla. Ma ormai quasi tutti lo fanno, e lo faranno sempre di più. Le informazioni girano. La fama di Patek pensi che si sia fatta da acquirenti comuni oppure da esperti ed appassionati? Così si costruisce e si disfa il marchio

...quel che vorrei capire è se non li ricompreresti più solo per la qualità dei prodotti o anche perchè hai riscontrato, nel rivenderli che perdono, in percentuale, esattamente quanto gli altri?
Perchè, vedi Marco, io credo sia tutto lì il discorso e cioè che, se è tutta una strategia di marketing PP per far credere che i loro segnatempo sono quell'ottimo investimento che poi all'atto pratico non è....allora, come dici tu, è più che naturale che con la consapevolezza delle persone vi sarà una reazione atta a disfare l'immagine aziendale.
Se pero, non li ricompreresti per motivi tecnici e qualitativi allora non ti seguo perchè di persone che s'interessano a questi aspetti piuttosto che al Brand, all'immagine di esclusività data dalla doppia PP, la rivendibilità o addirittura la speculazione, sono una percentuale di cui, secondo me, Stern, se li perde e di contro guadagna interi mercati di nuovi ricchi cinesi, indiani, russi ecc... se ne frega altamente.
Pensaci...sono molti di più, comprano e richiedono "solo" un quadrante piacevole in materiale nobile con la scritta Patek Philippe, il retro con oblò e magari decorazioni esteticamente scenografiche ma soprattutto vogliono leggere di record d'asta Patek.....nessuna domanda circa i movimenti, la cronometria, l'Anglage, le dimensioni, lo spessore, il Guillochè, la manifattura che tanto apprezzi....persone che se gli nomini Dufour pensano alle caramelle... anzi no, datosi i conti in banca, agli Yachts!!

Esaspero naturalmente, altrimenti i discorsi diverrebbero troppo articolati ma era per rispondere alla tua domanda:  "La fama di Patek pensi che si sia fatta da acquirenti comuni oppure da esperti ed appassionati?"
Ti rispondo che sicuramente è fatta dagli ultimi citati ma il mondo cambia e se Stern si vuol arricchire a dismisura, puntando ora tutto sui nuovi ricchi, spendendo di meno e preferibilmente in marketing, incassando molto di più....beh, che dire....l'azienda è sua!!
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 27, 2015, 15:20:14 pm
A me sembra che tutti noi, molti di noi, comincino a sentire su di sè una certa chiamiamola nostalgia.
Vuoi per età anagrafica o perchè il presente è davvero troppo globalizzato.
Ma io ripeto, in un mondo di 7 miliardi di persone di cui si dice il 10pct detenga il 90pct della ricchezza totale i nr delle produzioni delle Maison di orologi sono credo irrisori, voglio dire, non c'è sovraproduzione.
I giovani non comperano più orologi, questo è un dato di fatto, hanno tante e troppe altre distrazioni, questo non produce in primis una nuova cultura orologiera e il marketing tratta questo mercato come un altro qualsiasi mercato del lusso.
Hai potere d'aquisto, vedi una pubblicità, entri e comperi.
I palati fini guardano al vintage, i palati davvero fini hanno già quello che volevano avere, cosa rimane?
Rimangono i "marchi", chi più chi meno svuotati dei loro significati originali, adattati ai tempi, deturpati, magari qualche volta migliorati, ci sono gli alti e bassi e le new entry.
Io non ci vedo nulla di incongruente con tutti gli altri prodotti che si producono oggi, scusate la ripetizione.
Ferrari ho letto mantiene prezzi/nr di produzione: quale è stata la sua ultima icona di serie? Il Testarossa forse. La Enzo è troppo concept, ed io amo la Ferrari beninteso ma dopo Dino BB e TR poco altro che rimarrà nel tempo, Porsche continua a rifare la 911 dopo essersi buttata su diesel suv e ammiraglia, le Audi in autostrada che arrivano da dietro sono tutte uguali..
Hermes è una piacevole eccezione ed i russi volgarotti che sottointendete la Kelly la regalano alla loro segretaria come noi regaliamo la scatola panettone e spumante a Natale.
Quello che voglio dire è che i numeri che voi citate andrebbero confrontati su larga scala.
Se la fam Stern fosse stata legata al suo passato siete così sicuri ora sarebbe ancora in mano alla sola famiglia?
Io non lo so.
 
Non mi sento nostalgico per nulla, è continuo a comprare orologi anche nuovi, semplicemente ho escluso alcune grandi marche perché per me hanno perso la qualità del prodotto, i contenuti e il design. Patek è quella che ha perso più di tutte, ma non è sola in quest tendenza. Non sono d'accordo con il paragone automobilistico, Ferrari e Porsche sono molto migliorate, ancora di più Ferrari di Porsche che era già su un livello alto. Ti assicuro che una Ferrari di oggi rispetto ad una Testarossa è su un altro pianeta rispetto al resto del circolante . Oggi è al top una F12, come una 488 GTB lo è nella sua categoria, trenta anni fa non era così. E guarda caso vive con soli 7000 esemplari prodotti l'anno. Se certe case di alta orologerìa avessero preso l'esempio di Ferrari oggi il loro prodotto e la loro immagine sarebbero diversi. Ed è inutile ripetere la tiritera che questi mercati non contano, perché anche qui si compravano e si comprano orologi, e anche perché quei mercati emergenti a volte vanno in crisi, e allora sono guai se vendi solo li. Le case serie mantengono la clientela e la estendono, non tentano di sostituirla. E se mi permetti non tutti i clienti sono ugualmente influenti.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 27, 2015, 15:23:55 pm
Nessuno ha la sfera di cristallo, ma non c'è una sola ragione per ritenere che se Stern avessero adottato altro tipo di strategie volte a focalizzarsi sulla nicchia dell'eccellenza piuttosto che puntare sui grandi numeri e le produzioni in serie con inevitabile crollo della qualità, l'azienda non sarebbe ancora viva, vegeta e saldamente nelle loro mani.

La storia d'altronde parla chiaro: tutti i grandi marchi svenduti alle holding del lusso dalla fine degli anni 90 erano aziende che si erano già giocate l'immagine con le medesime strategie.
Aziende come Vacheron che avevano storia e blasone non inferiore a Patek fino agli anni 70 e che nel breve volgere di un decennio erano state completamente sputtanate da gestioni inadeguate e prodotti incommentabili.

...e se questo non gli bastasse e volesse invece UTILI SMODATI?
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 27, 2015, 15:26:55 pm
Io ammiro tutti quelli che con granitica certezza affermano che la casa sta tramontando che gli orologi perdono di qua e di la come se venissero regalati, sempre a parlare di rivendita neanche fosse rolex ma c'è un ma...
Il messia da decenni sta inculcando il culto del tramandare, e quindi io mi chiedo e vi chiedo, qual'è la percentuale di quelli che comprano per speculare e quelli che comprano per tramandare?
Perché quelli che comprano per tenerseli se pagano 250K un rattrapante, sono convinti di avere un valore di 250K e dell'eventuale calo se ne frega.
Gli investimenti di Patek in marketing puntano alla fidelizzazione assoluta a far credere di essere il numero uno e da quel po' di mondo che giro e da quei pochi amici clienti che ho sparsi nel mondo interessati agli orologi ma che di orologi capiscono poco posso dire che il buon Stern ha ottenuto il risultato voluto.
A me capita di parlare e di scrivere di orologi anche a non italiani. Chi ha un certo livello di competenza parla molto ma molto male di Patek. Vai su forum esteri e vedrai che la disistima di cui gode Patek è molto più alta che in Italia. Poi questa cosa della tenuta del valore va bene finché non si vende l'orologio, allora uno può credere che mantenga il valore. Ma se per caso lo vende rimarrà talmente deluso che di Patek potrà parlare solo male. È la situazione sta peggiorando, e sono sicuro che anche le vendite ne stanno cominciando a risentire, perché con un certo tipo di pubblico hanno chiuso, e oggi l'informazione gira veloce. D'altro canto ci sono segnali inconfondibili in meriti. Patek in realtà da decenni aveva una sua forza: fare orologi classici belli. Da tempo non disegna più un quadrante decentemente, mentre i prezzi sono sempre più folli sulla carta. E si stanno vendendo anche il passato recente. Se per Ale questo vuol dire andare bene, siamo a posto. Forse è perché vanno bene che per tre anni hanno bloccato i listini è aumentato solo per compensare rivalutazione del franco svizzero. Una cosa è certa: l'immagine è in caduta presso i critici e gli esperti del settore. Questo prima o poi si paga anche economicamente visto che il successo è basato sulla immagine. Quando si ha una azienda con un marchio così forte utilizzarla come bancomat senza limiti come fanno gli Stern è assurdo. Poi a chi come Ale pensa che Patek sia in splendida salute domando: perché gli orologi dagli anni 70 in poi non toccano mai certe quotazioni? Un motivo ci sarà.

Marco io non  conosco i bilanci di Patek, forse navigano nell'oro o magari sono nella melma fino al collo e fanno azioni disperate,io so solo che tu continui a parlare di esperti e gente che frequenta i forum,mentre io continuo a parlare di gente che guarda solo il marchio e di quanto è lucida la cassa, che non sa distinguere un orologio degli anni 40 da uno attuale, che il militare proposto ultimamente lo trova magnifico ed a fronte di tutto questa sua ignoranza ha però i soldi da spendere e "tramandare" e di eventuali cali in caso di vendita (non contemplata) non può che fregargli meno di niente.
Tutto il resto rivolto a noi ed altri pochi esperti è vero e non fa una virgola, infatti io non comprerei niente dell'attuale Patek, salvo che il rattrapante dell'opener non costasse 220K in meno.
Patek non ha bilanci negativi. Però è un dato di fatto che un tipo di clientela lo hanno perso. E se mi permetti è una parte della clientela, è una parte ininfluente. Tu pensi che questa clientela non conti niente, e non influisca. Io so solo che ho preso nove Patek nuovi più diversi complicati negli anni scorsi che oggi non comprerei più. Poi oggi le informazioni girano su internet. Quindi è chiaro che il cliente che non si collega ad internet non saprà nulla. Ma ormai quasi tutti lo fanno, e lo faranno sempre di più. Le informazioni girano. La fama di Patek pensi che si sia fatta da acquirenti comuni oppure da esperti ed appassionati? Così si costruisce e si disfa il marchio

...quel che vorrei capire è se non li ricompreresti più solo per la qualità dei prodotti o anche perchè hai riscontrato, nel rivenderli che perdono, in percentuale, esattamente quanto gli altri?
Perchè, vedi Marco, io credo sia tutto lì il discorso e cioè che, se è tutta una strategia di marketing PP per far credere che i loro segnatempo sono quell'ottimo investimento che poi all'atto pratico non è....allora, come dici tu, è più che naturale che con la consapevolezza delle persone vi sarà una reazione atta a disfare l'immagine aziendale.
Se pero, non li ricompreresti per motivi tecnici e qualitativi allora non ti seguo perchè di persone che s'interessano a questi aspetti piuttosto che al Brand, all'immagine di esclusività data dalla doppia PP, la rivendibilità o addirittura la speculazione, sono una percentuale di cui, secondo me, Stern, se li perde e di contro guadagna interi mercati di nuovi ricchi cinesi, indiani, russi ecc... se ne frega altamente.
Pensaci...sono molti di più, comprano e richiedono "solo" un quadrante piacevole in materiale nobile con la scritta Patek Philippe, il retro con oblò e magari decorazioni esteticamente scenografiche ma soprattutto vogliono leggere di record d'asta Patek.....nessuna domanda circa i movimenti, la cronometria, l'Anglage, le dimensioni, lo spessore, il Guillochè, la manifattura che tanto apprezzi....persone che se gli nomini Dufour pensano alle caramelle... anzi no, datosi i conti in banca, agli Yachts!!

Esaspero naturalmente, altrimenti i discorsi diverrebbero troppo articolati ma era per rispondere alla tua domanda:  "La fama di Patek pensi che si sia fatta da acquirenti comuni oppure da esperti ed appassionati?"
Ti rispondo che sicuramente è fatta dagli ultimi citati ma il mondo cambia e se Stern si vuol arricchire a dismisura, puntando ora tutto sui nuovi ricchi, spendendo di meno e preferibilmente in marketing, incassando molto di più....beh, che dire....l'azienda è sua!!
Ho escluso Patek perché a fronte di prezzi sempre più folli qualità, contenuti e design sono peggiorati e stanno ancora peggiorando. Poi è anche vero che con Patek ho rimesso tanti soldi, ma tanti soldi, mentre chi me li vendeva diceva che erano assegni circolari. Un sacco di balle. Io ti dico che non tutti i clienti pesano uguali. Ci sono clienti in ogni continenti che sono influenti, altri che lo sono meno. Ed è grazie ai clienti influenti che una casa manitiene un nome ed un prestigio, oltre a farselo. Saranno i primi ad andarsene ma non gli ultimi, questo è sicuro. I tempi sono cambiati, ma anche nel senso che l'informazione gira più veloce oggi di un tempo, e l'informazione sul calo di qualità Patek è mondiale, non la vede chi non la vuol vedere, come sempre. Questo non è mai un buon segno per una azienda. È in genere l'inizio della fine.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 27, 2015, 15:43:59 pm
...se ci hai rimesso proprio tanto, considerando che tutta la loro strategia è attorno alla rivendibilità, allora non hanno vita lunga.....certo che nel frattempo si è messo utili in tasca per 30 generazioni
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 27, 2015, 15:51:25 pm
...se ci hai rimesso proprio tanto, considerando che tutta la loro strategia è attorno alla rivendibilità, allora non hanno vita lunga.....certo che nel frattempo si è messo utili in tasca per 30 generazioni
Da quello che mi dicono li spende anche con la stessa velocità, e non sono solo affari suoi, perché anche questo ha un significato che si riflette anche sul prodotto.
Ame sarebbe bastato che i contenuti e il design fossero tra i migliori del mercato, anche se non i migliori. Ma oggi non sono neppure tra i migliori.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 27, 2015, 15:59:48 pm
Citazione
.e se questo non gli bastasse e volesse invece UTILI SMODATI?
Ricadremmo nel discorso "etico" fatto da Giorgio. Sono scelte...ma da esse dipende il futuro di lungo periodo di un'azienda.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: MauroDS - Agosto 27, 2015, 16:18:44 pm
Mica vero, sei tu che hai parlato di orologi più belli e iconici.
A ME non sembrano ne l'uno ne l'altro, e non solo il 5070.
Sono gli orologi più belli da vent'anni a questa parte.
Mica potevano rifarere il 1518.
Ripeto, mio avviso il 5070 non solo non è bello ma mi sembra un " artificio" a cui il nome Patek pone poco rimedio.
Storia diversa invece i 5970 i 5050 ed i 3940.
Non mi piace il 5059 perché è un 5050 con merletti e belletti.
Trovo il 3970 confuso, come già è stato messo in luce.
Credo che a differenza di quanto letto in questo tre ad Patek continuerà a mantenere una certa supremazia tra le grandi case.
Anche quello che abbiamo visto col Master Chime lo conferma.
Tutta la ricerca esplicata su quell'orologio c'è la ritroveremo tra qualche anno sui nuovi modelli e beato chi potrà permetterseli.
Infine: rimetterci tanti soldi con Patek....mhà,..francamente queste sono considerazioni che lascio a chi ci commercia o specula.
Io fin'ora ho visto solo prezzi in salita.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Istaro - Agosto 27, 2015, 16:28:50 pm
tutta l'orologeria superiore ad uno Swatch è un giocattolo per ricchi o presunti tali.

 ;)
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 27, 2015, 16:49:39 pm
tutta l'orologeria superiore ad uno Swatch è un giocattolo per ricchi o presunti tali.

 ;)

sembra che non c'è e poi colpisce di fioretto!!  :D
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 27, 2015, 17:09:15 pm
C'è chi riuscirebbe a vedere prezzi in crescita di Patek soprattutto quando calano, maè normale per qualcuno vivère di illusioni. Mi piacerebbe sapere quali sarebbero i Patek in crescita negli ultimi 5 anni...magari il5970 NOS che aCagnola non vendono neppurea97k pur offrendolo da mesi, ed avendone fatto pubblicità. Allora anche con le quotazioni un po' di serietà sarebbe necessaria perché a sparare valori alti a casaccio sono capaci tutti, ma larealta èdivsrsa.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: MauroDS - Agosto 27, 2015, 17:15:10 pm
Il 5970 è certamente in crescita mentre invece le nuove referenze stanno al palo.
Non riesco poi ad immaginare una persona sana di mente che comprerebbe un 5970 da una televendita.
La roba bella sale.
Anche ora.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 27, 2015, 17:27:45 pm
Il 5970 è certamente in crescita mentre invece le nuove referenze stanno al palo.
Non riesco poi ad immaginare una persona sana di mente che comprerebbe un 5970 da una televendita.
La roba bella sale.
Anche ora.


...perdonami ma cosa significa?
in una televendita tu vedi un orologio come lo vedresti in un catalogo d'asta....poi li raggiungi, te lo guardi per benino, controlli tutto il corredo, magari chiami anche la maison e poi...compri!
se l'orologio in questione è tanto appetibile....e difficile da trovare....che lo abbia Cagnola, Christie's o Gigi il pataccaro a te cambia poco se puoi verificare la validità dell'oggetto!!
no, mi spiace ma questa risposta non regge proprio, Marco ti ha fatto un esempio specifico, non puoi rispondere così e poi ripetere generalizzando che questa referenza sta di certo salendo.

Se invece l'orologio in oggetto è fermo li da mesi nonostante il buon prezzo perchè si ritiene non sia autentico o che è in pessimo stato...allora è tutt'altro discorso!
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 27, 2015, 17:43:52 pm
Il 5970 è certamente in crescita mentre invece le nuove referenze stanno al palo.
Non riesco poi ad immaginare una persona sana di mente che comprerebbe un 5970 da una televendita.
La roba bella sale.
Anche ora.


...perdonami ma cosa significa?
in una televendita tu vedi un orologio come lo vedresti in un catalogo d'asta....poi li raggiungi, te lo guardi per benino, controlli tutto il corredo, magari chiami anche la maison e poi...compri!
se l'orologio in questione è tanto appetibile....e difficile da trovare....che lo abbia Cagnola, Christie's o Gigi il pataccaro a te cambia poco se puoi verificare la validità dell'oggetto!!
no, mi spiace ma questa risposta non regge proprio, Marco ti ha fatto un esempio specifico, non puoi rispondere così e poi ripetere generalizzando che questa referenza sta di certo salendo.

Se invece l'orologio in oggetto è fermo li da mesi nonostante il buon prezzo perchè si ritiene non sia autentico o che è in pessimo stato...allora è tutt'altro discorso!
L'orologio è NOS, completo di tutto, persino della contro scatola. Non solo ma Cagnola se lo chiedo te lo porta a casa senza impegno, quindi è egli che comprare ad un'asta. Ma non si vende.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: MauroDS - Agosto 27, 2015, 18:03:04 pm
Il 5970 è certamente in crescita mentre invece le nuove referenze stanno al palo.
Non riesco poi ad immaginare una persona sana di mente che comprerebbe un 5970 da una televendita.
La roba bella sale.
Anche ora.


...perdonami ma cosa significa?
in una televendita tu vedi un orologio come lo vedresti in un catalogo d'asta....poi li raggiungi, te lo guardi per benino, controlli tutto il corredo, magari chiami anche la maison e poi...compri!
se l'orologio in questione è tanto appetibile....e difficile da trovare....che lo abbia Cagnola, Christie's o Gigi il pataccaro a te cambia poco se puoi verificare la validità dell'oggetto!!
no, mi spiace ma questa risposta non regge proprio, Marco ti ha fatto un esempio specifico, non puoi rispondere così e poi ripetere generalizzando che questa referenza sta di certo salendo.

Se invece l'orologio in oggetto è fermo li da mesi nonostante il buon prezzo perchè si ritiene non sia autentico o che è in pessimo stato...allora è tutt'altro discorso!
Io non so perché l'orologio in oggetto non si venda e non ne ho la minima idea.
Ho anche provato a mettermi in contatto con Cagnola ma non ci sono riuscito.
E non perché lo dovessi comprare ma per pura curiosità.
Proprio un mese e mezzo fa circa,  a Bologna ,un noto reseller ha provato a trattarne uno da comprare a 100 cucuzze ma il proprietario, purtroppo non ne ha voluto sapere di prezzi che scendono.
Anch'io sto aspettando che i prezzi scendano, anzi, precipitino, come qualcuno continua a ripetere da anni ma , al momento ancora nulla.
Attendiamo fiduciosi.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 27, 2015, 18:11:09 pm
Il 5970 è certamente in crescita mentre invece le nuove referenze stanno al palo.
Non riesco poi ad immaginare una persona sana di mente che comprerebbe un 5970 da una televendita.
La roba bella sale.
Anche ora.


...perdonami ma cosa significa?
in una televendita tu vedi un orologio come lo vedresti in un catalogo d'asta....poi li raggiungi, te lo guardi per benino, controlli tutto il corredo, magari chiami anche la maison e poi...compri!
se l'orologio in questione è tanto appetibile....e difficile da trovare....che lo abbia Cagnola, Christie's o Gigi il pataccaro a te cambia poco se puoi verificare la validità dell'oggetto!!
no, mi spiace ma questa risposta non regge proprio, Marco ti ha fatto un esempio specifico, non puoi rispondere così e poi ripetere generalizzando che questa referenza sta di certo salendo.

Se invece l'orologio in oggetto è fermo li da mesi nonostante il buon prezzo perchè si ritiene non sia autentico o che è in pessimo stato...allora è tutt'altro discorso!
Io non so perché l'orologio in oggetto non si venda e non ne ho la minima idea.
Ho anche provato a mettermi in contatto con Cagnola ma non ci sono riuscito.
E non perché lo dovessi comprare ma per pura curiosità.
Proprio un mese e mezzo fa circa,  a Bologna ,un noto reseller ha provato a trattarne uno da comprare a 100 cucuzze ma il proprietario, purtroppo non ne ha voluto sapere di prezzi che scendono.
Anch'io sto aspettando che i prezzi scendano, anzi, precipitino, come qualcuno continua a ripetere da anni ma , al momento ancora nulla.
Attendiamo fiduciosi.
Come fai a non metterti in contatto con una emittente organizzatissima che vende dalle 9 del mattino all'una del giorno successivo, tutti giorni, feste incluse? Io solo una volta ho chiamato e guarda caso hanno risposto subito. Se un orologio a quel prezzo non si vende NOS da mesi con tre esposizioni di ore in diretta nazionale la ragione è solo una: il prezzo alto. D'altronde io il vero valore di un5970 l'ho scoperto da commercianti, ed infatti un paio di loro lo ha confermato anche sui forum. Ma si, meglio fare finta che valga 120k e che neppure un commerciante desideri fare un affare. Se sono questi i Patek che aumentano siamo a posto!
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: MauroDS - Agosto 27, 2015, 18:49:18 pm
Te l'ho detto e te lo ripeto: sto aspettando che il prezzo precipiti.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 27, 2015, 19:03:15 pm
Citazione
Sono gli orologi più belli da vent'anni a questa parte.

Dettaglio che avevi dimenticato di specificare :)
E opinabile comunque.
Il 5970 per esempio, per me, É la brutta copia del 3970 certamente meno "confuso" senza la scala tachimetrica e più elegante nei suoi 36mm.

Citazione
Mica potevano rifarere il 1518.

E perché no?! Mica é scritto nelle tavole dei 10 comandamenti che i revival debbano limitarsi agli ultimi 30 anni (il 3940 é dei primi anni 80...).

Vacheron ha recentemente presentato una riedizione (assai discutibile) del corn de vache, mica del crono modulare del 1990...
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: MauroDS - Agosto 27, 2015, 19:24:59 pm
Citazione
Sono gli orologi più belli da vent'anni a questa parte.

Dettaglio che avevi dimenticato di specificare :)
E opinabile comunque.
Il 5970 per esempio, per me, É la brutta copia del 3970 certamente meno "confuso" senza la scala tachimetrica e più elegante nei suoi 36mm.

Citazione
Mica potevano rifarere il 1518.

E perché no?! Mica é scritto nelle tavole dei 10 comandamenti che i revival debbano limitarsi agli ultimi 30 anni (il 3940 é dei primi anni 80...).

Vacheron ha recentemente presentato una riedizione (assai discutibile) del corn de vache, mica del crono modulare del 1990...
Il riferimento mi pareva superfluo.
Preferisco il 5970 per le ragioni per le quali tu lo detesti: i 36 mm del 39 rispetto allo spessore gli conferiscono un aspetto tozzo, cosa questa che nel 59 non appare proprio per il maggior diametro.
Ma inutile ripetersi per la ennesima volta.
Non sono d'accordo neppure sul 1518 o sul 1527, ancora più bello.
Sarebbe parsa una "operazione nostalgia".
Personalmente ritengo che il 5050 con il 3940 e il 5970 siano ancora rappresentativi della bella orologeria di Patek e sono i degni eredi di una lunga e bellissima tradizione.
Il 3970 con la scala tachimetrica lo trovo invece confuso.
Ribadisco poi che i ( fortunati) proprietari di queste referenze non possono che rallegrarsi che proprio alle loro referenze siano state tributate delle edizioni speciali.
Io ne sarei contento. 
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: S.M. - Agosto 27, 2015, 19:39:16 pm
La discussione stagna e gira sempre intorno agli stessi fatti.

Dalla mia piccola finestra su questo mondo del superfluo, noto due elementi incontrovertibili:
1) il fatturato (e probabilmente anche i guadagni) di Patek in questi ultimi 20 anni di transizione tra Philippe e Thierry è aumentato vertiginosamente, più per merito del secondo che del primo in verità,
2) la qualità reale e quella percepita, come pure il blasone, sono scese di pari passo. Se prima Patek Philippe era l'orologio top in assoluto, oggi sono sempre più messi in ombra da altri marchi o modelli indubbiamente più curati. E questo l'appassionato vero (facoltoso o non) lo vede.

Il baratto "profitto" per "qualità" è in pieno atto. Chi avrà ragione non possiamo dirlo noi.

Il mercato per ora stà premiando la strada intrapresa, ma si sà, la finanza è una brutta bestia volubile. Oggi si è alle stelle e domani nella polvere. Il brand, quando supportato dalla qualità, è un valore molto più stabile e resistente.
Questo il vecchio Henry Stern lo sapeva, ma sono idee retrograde, non adatte alla new economy.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: guagua72 - Agosto 27, 2015, 19:47:31 pm
Scusate ragazzi, oltre alle disquisizioni personali che hanno la loro valenza ma forse rischiano di portarci molto molto fuori tema. Sarebbe utile capire e approfondire il tema della referenza 5370 e della linea che sta tenendo Patek. Sarebbe quindi doveroso, al di là delle faziosità pro e contro Patek, che si faccia una riflessione su calibri, prezzi e modelli. Lo spirito speculativo e collezionistico appaiono sempre più legati a doppio nodo, ma siete proprio sicuri che i centomila e oltre euro possano essere legati a così tante referenze? Possiamo obbiettivamente stilare una casistica di referenze sicuramente ancorate alla realtà ed altre invece che non lo sono e per prezzo e per qualità e dal punto di vista collezionistico?
Grazie
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 27, 2015, 19:53:22 pm
C'è chi riuscirebbe a vedere prezzi in crescita di Patek soprattutto quando calano, maè normale per qualcuno vivère di illusioni. Mi piacerebbe sapere quali sarebbero i Patek in crescita negli ultimi 5 anni...magari il5970 NOS che aCagnola non vendono neppurea97k pur offrendolo da mesi, ed avendone fatto pubblicità. Allora anche con le quotazioni un po' di serietà sarebbe necessaria perché a sparare valori alti a casaccio sono capaci tutti, ma larealta èdivsrsa.
Non che la cosa mi riguardi molto perché per me certe cifre sono eticamente out ma...
io questa storia di Cagnola vorrei approfondirla.
E' un venditore affidabile?
No perché  ne ho parlato sul gruppo di Facebook Orologi&Class in cui scrive anche il titolare del Nautilus di Riccione che al proposito ha risposto laconicamente che lui a 100K COMPRA tutti i 5970 che gli portano.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: guagua72 - Agosto 27, 2015, 19:54:11 pm
La discussione stagna e gira sempre intorno agli stessi fatti.

Dalla mia piccola finestra su questo mondo del superfluo, noto due elementi incontrovertibili:
1) il fatturato (e probabilmente anche i guadagni) di Patek in questi ultimi 20 anni di transizione tra Philippe e Thierry è aumentato vertiginosamente, più per merito del secondo che del primo in verità,
2) la qualità reale e quella percepita, come pure il blasone, sono scese di pari passo. Se prima Patek Philippe era l'orologio top in assoluto, oggi sono sempre più messi in ombra da altri marchi o modelli indubbiamente più curati. E questo l'appassionato vero (facoltoso o non) lo vede.

Il baratto "profitto" per "qualità" è in pieno atto. Chi avrà ragione non possiamo dirlo noi.

Il mercato per ora stà premiando la strada intrapresa, ma si sà, la finanza è una brutta bestia volubile. Oggi si è alle stelle e domani nella polvere. Il brand, quando supportato dalla qualità, è un valore molto più stabile e resistente.
Questo il vecchio Henry Stern lo sapeva, ma sono idee retrograde, non adatte alla new economy.

Molto ben detto carissimo. Il gruppo ora non sta soffrendo per niente. Ha aperto diversi punti vendita in estremo oriente molto costosi e in forte perdita, ma bisogna esserci. Sono stati fatti molti investimenti, più che sui calibri nei macchinari. Progettazione e realizzazione sono state ottimizzate. Credo che Patek possa produrre almeno il doppio di quanto non stia facendo. Il punto però non sta nelle quantità, sempre molto ben gestite e controllate, ma nella qualità . Un Patek nelle referenze finora indicate "deve" essere un'opera d'arte. Deve racchiudere dei surplus enormi che nella produzione attuale non si vedono e nemmeno si intravedono. Signori, inseguire il soldo facile alla lunga non paga.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 27, 2015, 19:58:21 pm
La discussione stagna e gira sempre intorno agli stessi fatti.

Dalla mia piccola finestra su questo mondo del superfluo, noto due elementi incontrovertibili:
1) il fatturato (e probabilmente anche i guadagni) di Patek in questi ultimi 20 anni di transizione tra Philippe e Thierry è aumentato vertiginosamente, più per merito del secondo che del primo in verità,
2) la qualità reale e quella percepita, come pure il blasone, sono scese di pari passo. Se prima Patek Philippe era l'orologio top in assoluto, oggi sono sempre più messi in ombra da altri marchi o modelli indubbiamente più curati. E questo l'appassionato vero (facoltoso o non) lo vede.

Il baratto "profitto" per "qualità" è in pieno atto. Chi avrà ragione non possiamo dirlo noi.

Il mercato per ora stà premiando la strada intrapresa, ma si sà, la finanza è una brutta bestia volubile. Oggi si è alle stelle e domani nella polvere. Il brand, quando supportato dalla qualità, è un valore molto più stabile e resistente.
Questo il vecchio Henry Stern lo sapeva, ma sono idee retrograde, non adatte alla new economy.

E di questo io non sono assolutamente convinto, qui sui forum è così, ma fuori Patek è Patek.
Sempre secondo la mia modesta opinione.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: guagua72 - Agosto 27, 2015, 20:01:57 pm
C'è chi riuscirebbe a vedere prezzi in crescita di Patek soprattutto quando calano, maè normale per qualcuno vivère di illusioni. Mi piacerebbe sapere quali sarebbero i Patek in crescita negli ultimi 5 anni...magari il5970 NOS che aCagnola non vendono neppurea97k pur offrendolo da mesi, ed avendone fatto pubblicità. Allora anche con le quotazioni un po' di serietà sarebbe necessaria perché a sparare valori alti a casaccio sono capaci tutti, ma larealta èdivsrsa.
Non che la cosa mi riguardi molto perché per me certe cifre sono eticamente out ma...
io questa storia di Cagnola vorrei approfondirla.
E' un venditore affidabile?
Noi perché  ne ho parlato sul gruppo di Facebook Orologi&Class in cui scrive anche il titolare del Nautilus di Riccione che al proposito ha risposto laconicamente che lui a 100K COMPRA tutti i 5970 che gli portano.

Quale dei due fratelli? Uno è il vero titolare e le spara meno grosse. L'altro è assolutamente un ragazzino che ne dice di ogni
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: guagua72 - Agosto 27, 2015, 20:08:39 pm
La discussione stagna e gira sempre intorno agli stessi fatti.

Dalla mia piccola finestra su questo mondo del superfluo, noto due elementi incontrovertibili:
1) il fatturato (e probabilmente anche i guadagni) di Patek in questi ultimi 20 anni di transizione tra Philippe e Thierry è aumentato vertiginosamente, più per merito del secondo che del primo in verità,
2) la qualità reale e quella percepita, come pure il blasone, sono scese di pari passo. Se prima Patek Philippe era l'orologio top in assoluto, oggi sono sempre più messi in ombra da altri marchi o modelli indubbiamente più curati. E questo l'appassionato vero (facoltoso o non) lo vede.

Il baratto "profitto" per "qualità" è in pieno atto. Chi avrà ragione non possiamo dirlo noi.

Il mercato per ora stà premiando la strada intrapresa, ma si sà, la finanza è una brutta bestia volubile. Oggi si è alle stelle e domani nella polvere. Il brand, quando supportato dalla qualità, è un valore molto più stabile e resistente.
Questo il vecchio Henry Stern lo sapeva, ma sono idee retrograde, non adatte alla new economy.

E di questo io non sono assolutamente convinto, qui sui forum è così, ma fuori Patek è Patek.
Sempre secondo la mia modesta opinione.

Accettabile il fatto che tu non sia convinto, ma non intravedi nemmeno un minimo di sproporzione o di disallineamento? Poi è vero ci sono Patek e Patek. Se mi parli dei nautilus che ormai abbondano come il prezzemolo ( veri o falsi?) certamente fanno status. Qui stiamo parlando di pezzi da collezione e quindi è chiaro che l'asticella si eleva rispetto all'uomo della strada, anche se ricco.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 27, 2015, 20:11:32 pm
C'è chi riuscirebbe a vedere prezzi in crescita di Patek soprattutto quando calano, maè normale per qualcuno vivère di illusioni. Mi piacerebbe sapere quali sarebbero i Patek in crescita negli ultimi 5 anni...magari il5970 NOS che aCagnola non vendono neppurea97k pur offrendolo da mesi, ed avendone fatto pubblicità. Allora anche con le quotazioni un po' di serietà sarebbe necessaria perché a sparare valori alti a casaccio sono capaci tutti, ma larealta èdivsrsa.
Non che la cosa mi riguardi molto perché per me certe cifre sono eticamente out ma...
io questa storia di Cagnola vorrei approfondirla.
E' un venditore affidabile?
Noi perché  ne ho parlato sul gruppo di Facebook Orologi&Class in cui scrive anche il titolare del Nautilus di Riccione che al proposito ha risposto laconicamente che lui a 100K COMPRA tutti i 5970 che gli portano.

Quale dei due fratelli? Uno è il vero titolare e le spara meno grosse. L'altro è assolutamente un ragazzino che ne dice di ogni

Non ho idea, si chiama Farzad Armedi.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 27, 2015, 20:18:31 pm
C'è chi riuscirebbe a vedere prezzi in crescita di Patek soprattutto quando calano, maè normale per qualcuno vivère di illusioni. Mi piacerebbe sapere quali sarebbero i Patek in crescita negli ultimi 5 anni...magari il5970 NOS che aCagnola non vendono neppurea97k pur offrendolo da mesi, ed avendone fatto pubblicità. Allora anche con le quotazioni un po' di serietà sarebbe necessaria perché a sparare valori alti a casaccio sono capaci tutti, ma larealta èdivsrsa.
Non che la cosa mi riguardi molto perché per me certe cifre sono eticamente out ma...
io questa storia di Cagnola vorrei approfondirla.
E' un venditore affidabile?
No perché  ne ho parlato sul gruppo di Facebook Orologi&Class in cui scrive anche il titolare del Nautilus di Riccione che al proposito ha risposto laconicamente che lui a 100K COMPRA tutti i 5970 che gli portano.
Non prenderei per oro colato  padrone de il Nautilus persona non seria. Lui li vende li ha è normale che dica così, c'è un conflitto di interessi. Poi ci sono commercianti seri che ti dicono a cosa si vendono i 5970. Ma c'è chi non riesce a telefonare. Se fosse vero quello che dice quello di Cagnola l'avrebbero venduto mesi fa la prima sera. La verità è che un commerciante per un 5970 97k non li tira fuori neppure se è Nos. Questo è fuori discussione provato e riprivato . E il caso Cagnola dimostra che neppure un privato lo fa. Il resto sono chiacchiere senza distintivo.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: S.M. - Agosto 27, 2015, 20:28:30 pm
La discussione stagna e gira sempre intorno agli stessi fatti.

Dalla mia piccola finestra su questo mondo del superfluo, noto due elementi incontrovertibili:
1) il fatturato (e probabilmente anche i guadagni) di Patek in questi ultimi 20 anni di transizione tra Philippe e Thierry è aumentato vertiginosamente, più per merito del secondo che del primo in verità,
2) la qualità reale e quella percepita, come pure il blasone, sono scese di pari passo. Se prima Patek Philippe era l'orologio top in assoluto, oggi sono sempre più messi in ombra da altri marchi o modelli indubbiamente più curati. E questo l'appassionato vero (facoltoso o non) lo vede.

Il baratto "profitto" per "qualità" è in pieno atto. Chi avrà ragione non possiamo dirlo noi.

Il mercato per ora stà premiando la strada intrapresa, ma si sà, la finanza è una brutta bestia volubile. Oggi si è alle stelle e domani nella polvere. Il brand, quando supportato dalla qualità, è un valore molto più stabile e resistente.
Questo il vecchio Henry Stern lo sapeva, ma sono idee retrograde, non adatte alla new economy.

E di questo io non sono assolutamente convinto, qui sui forum è così, ma fuori Patek è Patek.
Sempre secondo la mia modesta opinione.
Fidati Alessandro che è così. In Italia ed all'estero.
Oramai "investe" in Patek solo chi entra in questo mondo dorato senza la necessaria esperienza (ancorchè facoltoso), chi non sa nulla e deve immobilizzare del denaro di dubbia provenienza e chi deve ostentare (e che fa comunque parte del primo gruppo).
I collezionisti attenti guardano Patek con crescente disinteresse, ma questo difficilmente viene percepito dal mercato.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 27, 2015, 20:30:47 pm
Il nautilus chi, quello che a Giorgio voleva rifilare in 14802 con una garanzia farlocca?
Ah beh...allora...
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: S.M. - Agosto 27, 2015, 20:48:16 pm
Io nel 2010 dal Nautilus ho comprato e fui servito proprio Farzad, il ragazzetto più giovane.
Che dire, non è uno di quei posti in cui devi andare se vuoi dei consigli od opinioni, non ti offrono tè e non hanno poltrone in pelle umana, ma se hai le idee chiare e sai quello che vuoi, i prezzi sul nuovo sono (o erano) imbattibili.
Ci acquistai proprio il mio primo ed unico Patek risparmiando ben 3.500 € sul prezzo fattomi dal conce ufficiale pochi metri più avanti....

Ho sottolineato nuovo perchè per l'usato ad esempio non ci andrei mai.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Errol - Agosto 27, 2015, 21:10:16 pm
La discussione stagna e gira sempre intorno agli stessi fatti.

Dalla mia piccola finestra su questo mondo del superfluo, noto due elementi incontrovertibili:
1) il fatturato (e probabilmente anche i guadagni) di Patek in questi ultimi 20 anni di transizione tra Philippe e Thierry è aumentato vertiginosamente, più per merito del secondo che del primo in verità,
2) la qualità reale e quella percepita, come pure il blasone, sono scese di pari passo. Se prima Patek Philippe era l'orologio top in assoluto, oggi sono sempre più messi in ombra da altri marchi o modelli indubbiamente più curati. E questo l'appassionato vero (facoltoso o non) lo vede.

Il baratto "profitto" per "qualità" è in pieno atto. Chi avrà ragione non possiamo dirlo noi.

Il mercato per ora stà premiando la strada intrapresa, ma si sà, la finanza è una brutta bestia volubile. Oggi si è alle stelle e domani nella polvere. Il brand, quando supportato dalla qualità, è un valore molto più stabile e resistente.
Questo il vecchio Henry Stern lo sapeva, ma sono idee retrograde, non adatte alla new economy.

E di questo io non sono assolutamente convinto, qui sui forum è così, ma fuori Patek è Patek.
Sempre secondo la mia modesta opinione.
Fidati Alessandro che è così. In Italia ed all'estero.
Oramai "investe" in Patek solo chi entra in questo mondo dorato senza la necessaria esperienza (ancorchè facoltoso), chi non sa nulla e deve immobilizzare del denaro di dubbia provenienza e chi deve ostentare (e che fa comunque parte del primo gruppo).
I collezionisti attenti guardano Patek con crescente disinteresse, ma questo difficilmente viene percepito dal mercato.

Però scusate "famo a capisse".
Allora secondo te ( o voi decidete autonomamente) mi volete far credere che se compro un Patek sono rincojonito, oppure un cravattaio ladro che ricicla soldi oppure un coglione che deve mettersi in mostra?

Ma allora se uno vuole comprare un orologio senza rimanere con un pugno di mosche in mano ( se la cosa interessa, a me per esempio interessa fino ad un certo punto) che cosa dovrebbe comprare?? MB&f, Richar Mille, Urwerk ( o come cacchio se scrive)??
Mi ricordano molto gli anni 80 quando gli orologi GErald Genta, ecc andavano molto ed erano considerate sciccherie rispetto ai classici ed oggi valgono meno di un Omega.

Forse chi compra un Patek  non è un cretino o un delinquente ma qualcuno cui i Patek innanzitutto piacciono ed in secondo luogo danno quel senso di concretezza del valore, di stabilità e certezza.

Io continuo a vedere in tali commenti solo tanto astio radical chic.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 27, 2015, 21:31:52 pm
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: S.M. - Agosto 27, 2015, 21:34:24 pm
Quello che ho detto è una voluta estremizzazione, infatti nel messaggio dopo ho scritto che anche io comprai un Patek 8)

La sostanza è che l'acquirente medio del marchio è cambiato moltissimo in questi anni abbassandosi molto come competenze ed esperienza. Basta che sia un facoltoso, a Patek non interessa.

Alternative?
Ce ne sono a iosa. Per restare sul "commerciale" senza sconfinare nell'avanguardia, come non pensare a Journe, Lange, ed alle cifre del crono oggetto di questo topic, ti ci metto anche JLC.

Sulla "tenuta" dell'investimento, non sono preparato (e poco mi interessa) ma avanzo dei forti dubbi che tra 30 anni l'investimento sia ancora tale.....

Non sono posizioni da radical-chic o tipiche del "vorrei ma non posso allora critico". Sono esternazioni indignate di uno che è nato sotto il mito del Patek e che lo stà vedendo distruggersi (non dal punto di vista del successo commerciale evidentemente).

Sapessi quante ne dico della IWC moderna che una volta era il mio marchio preferito e di cui possiedo od ho posseduto almeno una decina di modelli.....
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: S.M. - Agosto 27, 2015, 21:43:36 pm
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Io comprai un Calatrava 5127 a 10.300€ nel 2010. Oggi lo stesso orologio stà più o meno a 21.000€.

L'hai mai visto? hai mai mosso la corona? Analizzato le finiture?
Era un orologio ancora al limite dell' "accettabile" a 10k. Al doppio è semplicemente ridicolo.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Errol - Agosto 27, 2015, 21:45:38 pm
Io non voglio intendere il vorrei ma non posso ma, visto visto che posso mi permetto di schifare quello che vogliono tutti così mi da un tono.

Voi avrete un senso del gusto molto più sviluppato del mio ma per me, per il solo senso estetico, un orologio più bello di quel rattrappente PP Journe ancora deve solo sognarlo. ( dico Journe tanto per fare un esempio perché qualche tempo fa ho visto il crono in alluminio da Hausmann e pensavo fosse uno scherzo ).



Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 27, 2015, 21:48:18 pm
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Infatti non le confondo ma se gli esperti detrattori del marchio sono 10 e gli ignoranti che lo apprezzano e lo comprano 10.000 secondo te il marchio è apprezzato o no?
E se i 10.000 comprano pure sai a Stern di noi 10 quanto gli cala?
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: S.M. - Agosto 27, 2015, 21:51:10 pm
Io non voglio intendere il vorrei ma non posso ma, visto visto che posso mi permetto di schifare quello che vogliono tutti così mi da un tono.

Voi avrete un senso del gusto molto più sviluppato del mio ma per me, per il solo senso estetico, un orologio più bello di quel rattrappente PP Journe ancora deve solo sognarlo. ( dico Journe tanto per fare un esempio perché qualche tempo fa ho visto il crono in alluminio da Hausmann e pensavo fosse uno scherzo ).
Mi spiace ma a oltre 200K io pretendo di più di un orologio semplicemente "bello". E' troppo superficiale come giustificazione.
Se mi dicevi il ripetizione tourbillon 3939 a 300k ti rispondevo che era bello e che meritava (pur non potendomelo permettere), ma questo rattrappante è impossibile giudicare trascendendo dal prezzo.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 27, 2015, 21:51:39 pm
Citazione
per il solo senso estetico, un orologio più bello di quel rattrappente PP Journe ancora deve solo sognarlo.
I gusti sono insindacabili e a me potrebbero anche piacere i pantaloni di pelle rosa con le tasche a pois, che rimangono ridicoli al di la del fatto che a me possano piacere.
oggettivamente quell'orologio con i suoi 41mm é una caricatura grottesca di un orologio d'altri tempi (e d'altra eleganza), che se non avesse quel marchio sul quadrante verrebbe "ammazzato" al pari di come vengono ammazzate simili orologi di altri marchi.
Il prezzo non é neanche discutibile, se entriamo nel campo del lusso per fare a gara a chi ce l'ha più lungo, punto di osservazione dal quale stiamo discutendo la "percezione del marchio" da parte di compratori poco attenti alla qualità, si giustifica qualunque esagerazione.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: S.M. - Agosto 27, 2015, 21:54:38 pm
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Infatti non le confondo ma se gli esperti detrattori del marchio sono 10 e gli ignoranti che lo apprezzano e lo comprano 10.000 secondo te il marchio è apprezzato o no?
E se i 10.000 comprano pure sai a Stern di noi 10 quanto gli cala?
Se a Stern gli interessa solo il profitto, stà facendo un'ottimo lavoro, non ci sono dubbi.
Scommetto che suo nonno la pensava diversamente. Punti di vista.


Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Errol - Agosto 27, 2015, 21:59:11 pm
Ma mo so diventati troppi pure 41 mm per un crono??
Boh
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: S.M. - Agosto 27, 2015, 22:02:27 pm
L'ho detto molte pagine indietro. A me piace, soprattutto il quadrante (gli ho dato 10 e lode). Il diametro non sarebbe neanche un problema, ma a 20-30K€. A 10 volte tanto un orologio non deve solo essere "bello" (o meglio piacere, visto che il bello è soggettivo).
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 27, 2015, 22:27:32 pm
Ma mo so diventati troppi pure 41 mm per un crono??
Boh

Per uno speedamaster no, per un orologio che in altri tempi era un classico elegante da 34mm, e ne mantiene gli stilemi, forse si.
Se non distinguiamo e facciamo di tutti i cronografi un'unica grande insalata, mettendoci dentro capre e cavoli, finiamo per parlare di niente.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Errol - Agosto 27, 2015, 22:29:36 pm
L'ho detto molte pagine indietro. A me piace, soprattutto il quadrante (gli ho dato 10 e lode). Il diametro non sarebbe neanche un problema, ma a 20-30K€. A 10 volte tanto un orologio non deve solo essere "bello" (o meglio piacere, visto che il bello è soggettivo).

Che 250 sono troppi siamo tutti d'accordo ma 20 k€ non bastano nemmeno per un Paul Picot in platino rattrappante su!!
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 27, 2015, 23:26:09 pm
L'ho detto molte pagine indietro. A me piace, soprattutto il quadrante (gli ho dato 10 e lode). Il diametro non sarebbe neanche un problema, ma a 20-30K€. A 10 volte tanto un orologio non deve solo essere "bello" (o meglio piacere, visto che il bello è soggettivo).

Che 250 sono troppi siamo tutti d'accordo ma 20 k€ non bastano nemmeno per un Paul Picot in platino rattrappante su!!
Un orologio come quello potrei pagarlo come listino al massimo un 100k. E ti assicuro che per un crono rattrapante in platino è già un prezzo che tiene conto del blasone. Anche perché un Double-Split che come calibro è molto di più lo porti via con meno. Quindi io non dico 20k, ma dico 100 e sono tanti. Ma 250 sono tragicomici, un orologio a quel prezzo e con i numeri di produzione soliti di Patek non reggerà mai. Mi dispiace per Errol ma qui di radical chic non c'è nulla forse c'è la passione e la competenza di valutare gli orologi oltre il marchio, capacità che forse non tutti hanno e che andrebbe rispettata. Per me 41 mm per questo orologio sono ancora accettabili, il quadrante è bello....ma a 250 dico che tanto furbo chi lo compra non è.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 27, 2015, 23:39:50 pm
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Infatti non le confondo ma se gli esperti detrattori del marchio sono 10 e gli ignoranti che lo apprezzano e lo comprano 10.000 secondo te il marchio è apprezzato o no?
E se i 10.000 comprano pure sai a Stern di noi 10 quanto gli cala?
Tu confondi per me tante cose. Prima di tutto la quantità di persone non è mài un gran metro per valutare la bontà di una tesi, mai , la storia lo dimostra. Secondo: prova a leggere di Patek cosa scrivono forum stranieri, scoprirai che qui noi facciamo ancora complimenti. Come faccio a sapere cosa pensano esperti, intenditori, orologiai? Forse parlo con loro, e se lo facessi anche tu avresti compreso cose che sembri non capire. Come per esempio la differenza tra sperperare un patrimonio aziendale e valorizzarlo in una prospettiva a medio termine. Io ho una visione di una impresa di alto livello molto molto molto differente. Ci sono logiche che premiano il breve termine . Devi pensare che Patek non era una impresa come altre: aveva 1000 possibilità di crescere senza svendersi, così se gli va bene incassa subito a scapito dell'immagine in un mondo in cui le informazioni corrono. Da quello che vedo mi sembra che la corsa verso il precipizio stia aumentando. E vorrei ricordare ad Ale e anche ad Errol che io a differenza loro il Grand Master Chime lo ho molto apprezzato. Ma non basta. Anche quel saltarello meccànicamente sembra molto bèllo ma ha una estetica molto discutibili e a 350k euro prendo forse 8 Vagabondage II di Journe e forse, dando retta ai valori a cui vengono aggiudicati, ci guadàgno anche economicamente.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: guagua72 - Agosto 28, 2015, 00:30:13 am
Non disdegno affatto i discorsi di Alessandro ed Errol, si Patek è Patek. Rappresenta ancora molto, moltissimo direi. Mi sembra però un po' esagerato assegnarle un primato a priori, basato sulla percezione degli "altri". Lungi da me schifare un marchio così importante, però su certe referenze proprio non ci siamo
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 28, 2015, 08:10:51 am
Guardiamo ai fatti: delle case strutturate l'unico esempio di rafforzamento dell'immagine del brand negli ultimi anni é quello di L&S che in poco tempo ha saputo crearsi un'immagine di qualità ed eccellenza capace di fare concorrenza, anche tra chi poco sa e capisce di come sono fatti gli orologi, ai principali brand dell'alta orologeria, Patek in primis.
E guarda caso l'han fatto proprio limitando la produzione al minimo indispensabile.
RICHEMONT ha investito tanto e bene, su orologiai più che in marchette, sulla qualità e l'esclusività degli orologi più che sul fumo di contorno, andando a coprire proprio quella nicchia che per prima Patek aveva abbandonato dopo averla presidiata per tanto tempo.

Il rimprovero a Patek delle sue strategie discutibili, per altro, non viene solo dai fora e da pochi impallinati come "noi", ricordo tempo fa una lettera aperta di John Mayers (grande acquirente, non dico collezionista che é altra cosa, di orologi nonché stella del pop-rock americano) che rimproverava alla casa proprio i numeri troppo alti di prodotto, specie le presunte serie limitate, e in definitiva la scarsa attenzione verso i "collezionisti".
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: MauroDS - Agosto 28, 2015, 09:00:38 am
Guardiamo ai fatti: delle case strutturate l'unico esempio di rafforzamento dell'immagine del brand negli ultimi anni é quello di L&S che in poco tempo ha saputo crearsi un'immagine di qualità ed eccellenza capace di fare concorrenza, anche tra chi poco sa e capisce di come sono fatti gli orologi, ai principali brand dell'alta orologeria, Patek in primis.
E guarda caso l'han fatto proprio limitando la produzione al minimo indispensabile.
RICHEMONT ha investito tanto e bene, su orologiai più che in marchette, sulla qualità e l'esclusività degli orologi più che sul fumo di contorno, andando a coprire proprio quella nicchia che per prima Patek aveva abbandonato dopo averla presidiata per tanto tempo.

Il rimprovero a Patek delle sue strategie discutibili, per altro, non viene solo dai fora e da pochi impallinati come "noi", ricordo tempo fa una lettera aperta di John Mayers (grande acquirente, non dico collezionista che é altra cosa, di orologi nonché stella del pop-rock americano) che rimproverava alla casa proprio i numeri troppo alti di prodotto, specie le presunte serie limitate, e in definitiva la scarsa attenzione verso i "collezionisti".
A me questo sembra un discorso limitato e limitante.
Da un lato Patek deve accontentare le richieste di acquirenti con numeri elevati.
Dall'altro dovrebbe limitare quei numeri per salvaguardare i collezionisti che di quel Marchio hanno decretato la fortuna.
A me sembra che la politica della Casa rappresenti un giusto mezzo tra le due esigenze.
D'altro canto, se guardiamo ad es. Audemars e Vacheron, cosa stanno facendo di diverso?
AP sta ancora seduta tutt'attorno al concetto di Royal Oak e Vacheron solo ultimamente ha avuto un bellissimo risveglio con le nuove produzioni ed i nuovi complicati.
A me queste continue accuse a Patek sembrano eccessive e fuori luogo.
Poi gli Stern fanno utili?Fanno benissimo e la fortuna loro è che non devono rispondere nè ad azionisti nè a consigli di amministrazione.
Li spendono a loro modo?
E a chi dovrebbero rendere conto di come spendono i loro soldi? A noi forse?
Il mercato premia le loro scelte non c'è dubbio.
Ed accontenta anche i collezionisti.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: guagua72 - Agosto 28, 2015, 09:13:05 am
Mauro, il tuo pensiero è corretto. Rappresenta una situazione statica però. Se analizzi la dinamica e l'evolversi delle situazioni puoi constatare anche tu che chi vuole stare nell'olimpo, anzi dell'olimpo ne vuole essere il re, deve lasciare più spazio a certe caratteristiche intrinseche e di prodotto che ne decretino la sua massima esclusività. Nautilus a parte, bravi a farselo pagare ......sugli altri pezzi occorre più attenzione
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: leolunetta - Agosto 28, 2015, 09:14:15 am
I 10.000 utenti Patek a fronte dei 10 "impallinati" come li chiama Alessandro, io li vedo come quella maggior parte che apprezza Rolex(a un livello economico più alto) per gli stessi motivi, motivi che io detesto e che ad oggi non ritengo sufficienti o pienamente soddisfacenti per l'acquisto di un orologio, ossia quelli del blasone, della riconoscibilità, dell'ostentazione e della rivendibilità certa.
Un Patek può piacere? Certo che può, ma il vero appassionato apprezza Patek(o meglio alcuni orologi del marchio) nella stessa misura in cui apprezza altri orologi, e se Patek fa delle cose improponibili a prezzi improponibili, bisogna che abbia la lucidità e l'obiettività di pensarlo e dichiararlo.
I discorsi Patek è Patek o Rolex è Rolex lasciamoli ad altri ve prego... :-\
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: erm2833 - Agosto 28, 2015, 09:20:41 am
Partendo da un orologio siamo finiti a giudicare un marchio,cosa che accade piuttosto spesso,direi troppo.
La mia filosofia e' quella di giudicare senza rener conto dei nomi,le mie analisi le faccio sul pezzo in quanto tale.
Quindi uno sdoppiante prodotto industrialmente,se complessivamente mi piace,posso quotarlo 25k,non di piu' ed indipendentemente dalla marca.
Perche' se un dato orologio lo produce Patek o Pincopallo il prodotto rimane quello.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: PESSOA67 - Agosto 28, 2015, 09:24:46 am
Marco: le Ferrari degli ultimi 10 anni sono bellisisme, negli ultimi 15 anni, diciamo dal 360 in poi sono migliorate tantissimo dalle precedenti.
Ma credo sia normale avere ogni tot di anni un salto diciamo epocale, in questo caso in meglio.
Ma tra la 488 la 599 l'Italia etc quante ne verranno ricordate tra 50 anni?
Quale potrà assurgere ad icona più dei Testarossa-BB-Dino? La Enzo, forse.
Allora in questa ottica io ci vedo un parallelo ad es con PP.
Sui numeri io sono in accordo con Alessandro, ad oggi premia la quantità, con un malaugurato calo della qualità, premia dal lato aziendale: si sono aperti mercati inimmaginabili per le vendite negli anni 80-90-00, loro come tutti gli altri ci si sono buttati.
Quante Ferrari vendono in Europa e quante Nel Far East-America? Noi non siamo un mercato di riferimento per i grandi numeri.
Sono in accordo ovviamente con Gianluca, a me il PP postato piace molto, tra questo e il 130 prenderei il 130? Certo.
Per ultimo, gli investimenti: davvero siamo sicuri che un Lange tra 30 anni sarà sulla breccia? Cosa è accaduto a Blancplain?
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 28, 2015, 09:28:39 am
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Infatti non le confondo ma se gli esperti detrattori del marchio sono 10 e gli ignoranti che lo apprezzano e lo comprano 10.000 secondo te il marchio è apprezzato o no?
E se i 10.000 comprano pure sai a Stern di noi 10 quanto gli cala?
Tu confondi per me tante cose. Prima di tutto la quantità di persone non è mài un gran metro per valutare la bontà di una tesi, mai , la storia lo dimostra. Secondo: prova a leggere di Patek cosa scrivono forum stranieri, scoprirai che qui noi facciamo ancora complimenti. Come faccio a sapere cosa pensano esperti, intenditori, orologiai? Forse parlo con loro, e se lo facessi anche tu avresti compreso cose che sembri non capire. Come per esempio la differenza tra sperperare un patrimonio aziendale e valorizzarlo in una prospettiva a medio termine. Io ho una visione di una impresa di alto livello molto molto molto differente. Ci sono logiche che premiano il breve termine . Devi pensare che Patek non era una impresa come altre: aveva 1000 possibilità di crescere senza svendersi, così se gli va bene incassa subito a scapito dell'immagine in un mondo in cui le informazioni corrono. Da quello che vedo mi sembra che la corsa verso il precipizio stia aumentando. E vorrei ricordare ad Ale e anche ad Errol che io a differenza loro il Grand Master Chime lo ho molto apprezzato. Ma non basta. Anche quel saltarello meccànicamente sembra molto bèllo ma ha una estetica molto discutibili e a 350k euro prendo forse 8 Vagabondage II di Journe e forse, dando retta ai valori a cui vengono aggiudicati, ci guadàgno anche economicamente.

Io non confondo, al massimo la vedo in maniera diversa, forse la mia quarantennale esperienza imprenditoriale con il coltello tra i denti mi fa vedere le cose in maniera grezza ed essenziale ma tant'è!
Porto un esempio che forse c'entra poco ma assomiglia a Patek, nel mio settore Tecnoalarm era un tempo la migliore in assoluto, da tanti anni oramai è assolutamente uguale a tutti noi ma nell'immaginario collettivo grazie ad una ottima pubblicità ed una rete di vendita super addestrata per chi deve comprare un allarme, Tecnoalarm è Patek compreso il prezzo.
Lo stesso dicasi per Faac (un tempo facevo anche automazioni) è anche inferiore agli altri, ma prova a chieder alla signora Maria che automatismo vuole e vedrai cosa ti risponde e così per Vortice se deve comprare un ventilatore ad esempio e tanti altri.
Riguardo Patrek, ammettiamo che un ricco signore decida di comprarsi un orologio di classe, ovviamente d'oro, va da Haussmann e chiede un orologio di prestigio, il commesso se è bravo gli mostrerà qualche Vacheron, qualche Journè, qualche Piaget e solo alla fine dirà la frase fatidica, "ovviamente non so Lei quanto vuole spendere, ma se vuole il massimo del prestigio, se Lei vuole un orologio da conservare per generazioni, un orologio che tra cento anni varrà centro volte più del suo valore attuale perché nelle aste è sempre il numero uno, allora non c'è che un nome, PATEK PHILIPPE!"
Secondo voi il ricco signore che nulla sa di orologi come la signora Maria che nulla sa di Antifurti, cancelli automatici o ventilatori, cosà prenderà?
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 28, 2015, 09:29:38 am
Citazione
A me questo sembra un discorso limitato e limitante.
Da un lato Patek deve accontentare le richieste di acquirenti con numeri elevati.
Dall'altro dovrebbe limitare quei numeri per salvaguardare i collezionisti che di quel Marchio hanno decretato la fortuna.
A me sembra che la politica della Casa rappresenti un giusto mezzo tra le due esigenze.
D'altro canto, se guardiamo ad es. Audemars e Vacheron, cosa stanno facendo di diverso?
Tu continui a parlare di "mercato:" senza però specificare quale, di quali acquirenti, mentre altri continuano a fare un discorso di percezione del brand, anche questa legata a quale mercato, e altri ancora mostrano perplessità sulla tenuta della strategia nel lungo periodo. Senza contare la qualità del prodotto scaduta enormemente che dovrebbe interessare a molti ma a conti fatti sembra interessare a pochi. Troppi discorsi troppo diversi da fare nello stesso topic, uno parla di pere e l'altro risponde di mele.

Patek ha aumentato si il suo mercato, già a partire dagli anni 80 e soprattutto nei 90, grazie a strategie volte ad attrarre acquirenti interessati alla tenuta del valore, alla vendita di rimbalzo a breve termine, alla piccola speculazione e ad altre dinamiche commerciali sul secondo polso che proprio negli anni 80 sono nate e nei 90 si sono consolidate e hanno attratto un'intera nuova generazione di utenti per tutto il settore. Ma tutto questo ha inevitabilmente i suoi effetti negativi sulla "percezione del marchio" e su quella clientela che non compra con queste motivazioni.

Di contro chi ha "investito" in Patek negli 80 e ha già capito che salvo rare eccezioni é una chimera, non ha più alcuna motivazione a perseverare. Sono tutti clienti volatili e irrimediabilmente persi.
Aumentano i bottegai, diminuiscono i conoisseurs e gli ultrà ricchi desiderosi di status, visto che oggi fa più status un Richard Mille di un qualunque Patek (per esempio).

Sicuramente la strategia ha portato utili, ma in un'ottica di lungo periodo a molti appare perdente, depaupera il prestigio e la percezione del marchio perché depaupera il target della propria clientela e la qualità del prodotto venduto.

Ap e VC per dinamiche differenti la stessa cosa è anzi peggio, ma non vedo cosa c'entrino in una discussione che verte su PP. Mal comune mezzo gaudio?!

P.s: Ale, ti rendi conto da solo che paragonare settori merceologici totalmente diversi non ha alcun senso?!
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: leolunetta - Agosto 28, 2015, 09:59:21 am
Secondo me in un forum di orologeria come questo, i discorsi dovrebbero essere tutti incentrati sulle qualità intrinseche di un prodotto e del suo prezzo, stop. In questo, e fin qui mi pare di capire che si è tutti in accordo, Patek sta facendo orologi mediocri inversamente proporzionali in relazione ai prezzi a cui vengono venduti che appaiono senza senso, questa a me pare la cosa più importante da valutare come appassionato, che poi lo facciano anche altri marchi (anche se non ai prezzi folli di patek) è vero, apriremo altri topic dove si parlerà anche delle nefandezze di AP, delle storpiature di Breguet, della decadenza di Blancpain etc..

Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: guagua72 - Agosto 28, 2015, 10:01:47 am
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Infatti non le confondo ma se gli esperti detrattori del marchio sono 10 e gli ignoranti che lo apprezzano e lo comprano 10.000 secondo te il marchio è apprezzato o no?
E se i 10.000 comprano pure sai a Stern di noi 10 quanto gli cala?
Tu confondi per me tante cose. Prima di tutto la quantità di persone non è mài un gran metro per valutare la bontà di una tesi, mai , la storia lo dimostra. Secondo: prova a leggere di Patek cosa scrivono forum stranieri, scoprirai che qui noi facciamo ancora complimenti. Come faccio a sapere cosa pensano esperti, intenditori, orologiai? Forse parlo con loro, e se lo facessi anche tu avresti compreso cose che sembri non capire. Come per esempio la differenza tra sperperare un patrimonio aziendale e valorizzarlo in una prospettiva a medio termine. Io ho una visione di una impresa di alto livello molto molto molto differente. Ci sono logiche che premiano il breve termine . Devi pensare che Patek non era una impresa come altre: aveva 1000 possibilità di crescere senza svendersi, così se gli va bene incassa subito a scapito dell'immagine in un mondo in cui le informazioni corrono. Da quello che vedo mi sembra che la corsa verso il precipizio stia aumentando. E vorrei ricordare ad Ale e anche ad Errol che io a differenza loro il Grand Master Chime lo ho molto apprezzato. Ma non basta. Anche quel saltarello meccànicamente sembra molto bèllo ma ha una estetica molto discutibili e a 350k euro prendo forse 8 Vagabondage II di Journe e forse, dando retta ai valori a cui vengono aggiudicati, ci guadàgno anche economicamente.

Io non confondo, al massimo la vedo in maniera diversa, forse la mia quarantennale esperienza imprenditoriale con il coltello tra i denti mi fa vedere le cose in maniera grezza ed essenziale ma tant'è!
Porto un esempio che forse c'entra poco ma assomiglia a Patek, nel mio settore Tecnoalarm era un tempo la migliore in assoluto, da tanti anni oramai è assolutamente uguale a tutti noi ma nell'immaginario collettivo grazie ad una ottima pubblicità ed una rete di vendita super addestrata per chi deve comprare un allarme, Tecnoalarm è Patek compreso il prezzo.
Lo stesso dicasi per Faac (un tempo facevo anche automazioni) è anche inferiore agli altri, ma prova a chieder alla signora Maria che automatismo vuole e vedrai cosa ti risponde e così per Vortice se deve comprare un ventilatore ad esempio e tanti altri.
Riguardo Patrek, ammettiamo che un ricco signore decida di comprarsi un orologio di classe, ovviamente d'oro, va da Haussmann e chiede un orologio di prestigio, il commesso se è bravo gli mostrerà qualche Vacheron, qualche Journè, qualche Piaget e solo alla fine dirà la frase fatidica, "ovviamente non so Lei quanto vuole spendere, ma se vuole il massimo del prestigio, se Lei vuole un orologio da conservare per generazioni, un orologio che tra cento anni varrà centro volte più del suo valore attuale perché nelle aste è sempre il numero uno, allora non c'è che un nome, PATEK PHILIPPE!"
Secondo voi il ricco signore che nulla sa di orologi come la signora Maria che nulla sa di Antifurti, cancelli automatici o ventilatori, cosà prenderà?

Ma di cosa stiamo parlando? Le tue descrizioni non fanno altro che confermare quanto detto. Stante la tua quarantennale esperienza di imprenditore stai semplicemente dicendo che la fuffa vale più della sostanza, e su questo non ci piove, altrimenti cosa ci farebbero i pubblicitari ed esperti di marketing. Oltre a ciò, senza fare del disfattismo, senza prendere posizioni manichee, senza volere alterare alcun equilibrio, possiamo certamente affermare che Patek sia ancora un prodotto da "signori", ma che abbia in se le caratteristiche incontrastate del plus che appaga sia il magnate che il collezionista ce ne passa. Inoltre carissimo, come sono certo che in ogni collezione un Patek ci stia bene( ma non uno qualsiasi sia ben inteso)  non sono così certo che esista la figura del signorotto da te descritta che entri da Haussmann. Il Signor Veronesi di Bologna, che forse qualcuno conosce, da qualche decennio concessionario Patek , persona molto semplice, ce ne potrebbe dire delle belle sull'evoluzione del marchio.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: guagua72 - Agosto 28, 2015, 10:03:13 am
Secondo me in un forum di orologeria come questo, i discorsi dovrebbero essere tutti incentrati sulle qualità intrinseche di un prodotto e del suo prezzo, stop. In questo, e fin qui mi pare di capire che si è tutti in accordo, Patek sta facendo orologi mediocri inversamente proporzionali in relazione ai prezzi a cui vengono venduti che appaiono senza senso, questa a me pare la cosa più importante da valutare come appassionato, che poi lo facciano anche altri marchi (anche se non ai prezzi folli di patek) è vero, apriremo altri topic dove si parlerà anche delle nefandezze di AP, delle storpiature di Breguet, della decadenza di Blancpain etc..
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Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: S.M. - Agosto 28, 2015, 10:36:55 am
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Infatti non le confondo ma se gli esperti detrattori del marchio sono 10 e gli ignoranti che lo apprezzano e lo comprano 10.000 secondo te il marchio è apprezzato o no?
E se i 10.000 comprano pure sai a Stern di noi 10 quanto gli cala?
Tu confondi per me tante cose. Prima di tutto la quantità di persone non è mài un gran metro per valutare la bontà di una tesi, mai , la storia lo dimostra. Secondo: prova a leggere di Patek cosa scrivono forum stranieri, scoprirai che qui noi facciamo ancora complimenti. Come faccio a sapere cosa pensano esperti, intenditori, orologiai? Forse parlo con loro, e se lo facessi anche tu avresti compreso cose che sembri non capire. Come per esempio la differenza tra sperperare un patrimonio aziendale e valorizzarlo in una prospettiva a medio termine. Io ho una visione di una impresa di alto livello molto molto molto differente. Ci sono logiche che premiano il breve termine . Devi pensare che Patek non era una impresa come altre: aveva 1000 possibilità di crescere senza svendersi, così se gli va bene incassa subito a scapito dell'immagine in un mondo in cui le informazioni corrono. Da quello che vedo mi sembra che la corsa verso il precipizio stia aumentando. E vorrei ricordare ad Ale e anche ad Errol che io a differenza loro il Grand Master Chime lo ho molto apprezzato. Ma non basta. Anche quel saltarello meccànicamente sembra molto bèllo ma ha una estetica molto discutibili e a 350k euro prendo forse 8 Vagabondage II di Journe e forse, dando retta ai valori a cui vengono aggiudicati, ci guadàgno anche economicamente.

Io non confondo, al massimo la vedo in maniera diversa, forse la mia quarantennale esperienza imprenditoriale con il coltello tra i denti mi fa vedere le cose in maniera grezza ed essenziale ma tant'è!
Porto un esempio che forse c'entra poco ma assomiglia a Patek, nel mio settore Tecnoalarm era un tempo la migliore in assoluto, da tanti anni oramai è assolutamente uguale a tutti noi ma nell'immaginario collettivo grazie ad una ottima pubblicità ed una rete di vendita super addestrata per chi deve comprare un allarme, Tecnoalarm è Patek compreso il prezzo.
Lo stesso dicasi per Faac (un tempo facevo anche automazioni) è anche inferiore agli altri, ma prova a chieder alla signora Maria che automatismo vuole e vedrai cosa ti risponde e così per Vortice se deve comprare un ventilatore ad esempio e tanti altri.
Riguardo Patrek, ammettiamo che un ricco signore decida di comprarsi un orologio di classe, ovviamente d'oro, va da Haussmann e chiede un orologio di prestigio, il commesso se è bravo gli mostrerà qualche Vacheron, qualche Journè, qualche Piaget e solo alla fine dirà la frase fatidica, "ovviamente non so Lei quanto vuole spendere, ma se vuole il massimo del prestigio, se Lei vuole un orologio da conservare per generazioni, un orologio che tra cento anni varrà centro volte più del suo valore attuale perché nelle aste è sempre il numero uno, allora non c'è che un nome, PATEK PHILIPPE!"
Secondo voi il ricco signore che nulla sa di orologi come la signora Maria che nulla sa di Antifurti, cancelli automatici o ventilatori, cosà prenderà?
Praticamente stai dicendo la stessa cosa che dico io da pagine .....

Se ti domandano come è qualitativamente Tecnoarm o FAAC, tu da esperto cosa rispondi?
Nella norma, prodotti comuni, benché hanno un indubbio appeal sul consumatore comune e successo nelle vendite.

Ecco, Patek è la stessa cosa agli occhi degli appassionati attenti ed informati. Solo che in questo caso c'è l'aggravante che l'allarme costerebbe almeno il doppio o triplo degli altri.....

E cosa penseresti se in una rivendita di materiale elettrico illustrassero l'allarme Lince, poi il Logisty, poi xxxxxx ed alla fine il commesso dicesse: "poi se vuole il massimo, abbiamo Tecnoalarm al triplo del prezzo...."?
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 28, 2015, 10:46:38 am
Penso che parliamo due lingue diverse.
Qui si continua a parlare di collezionisti ed investitori escludendo a priori la fetta più grossa ed importante, quella che compra perché gli piace che se ne frega delle rivalutazioni e delle rivendite ma che vede in Patek un sogno che si realizza, poi se tra un po' li regaleranno perché tanto oramai il marchio è percepito meno di un  Casio meglio così così il rattrapante finalmente me lo compro.
Ma poi mi piacerebbe pure capire le basi su cui si basa la considerazione di un marchio a livello mondiale escluso il nostro chiacchiericcio.
E' qui che sbagli Alessandro.
La considerazione del marchio la facciamo proprio e solo noi VERI appassionati, non il mercato. Quello fa i numeri e ne decreta solo il successo commerciale.
Se parli con altri appassionati italiani e stranieri, vedrai che il loro interesse verso Patek è sceso vertiginosamente.

Non confondere le due cose. Un conto è il successo, un conto è la considerazione degli esperti.

Infatti non le confondo ma se gli esperti detrattori del marchio sono 10 e gli ignoranti che lo apprezzano e lo comprano 10.000 secondo te il marchio è apprezzato o no?
E se i 10.000 comprano pure sai a Stern di noi 10 quanto gli cala?
Tu confondi per me tante cose. Prima di tutto la quantità di persone non è mài un gran metro per valutare la bontà di una tesi, mai , la storia lo dimostra. Secondo: prova a leggere di Patek cosa scrivono forum stranieri, scoprirai che qui noi facciamo ancora complimenti. Come faccio a sapere cosa pensano esperti, intenditori, orologiai? Forse parlo con loro, e se lo facessi anche tu avresti compreso cose che sembri non capire. Come per esempio la differenza tra sperperare un patrimonio aziendale e valorizzarlo in una prospettiva a medio termine. Io ho una visione di una impresa di alto livello molto molto molto differente. Ci sono logiche che premiano il breve termine . Devi pensare che Patek non era una impresa come altre: aveva 1000 possibilità di crescere senza svendersi, così se gli va bene incassa subito a scapito dell'immagine in un mondo in cui le informazioni corrono. Da quello che vedo mi sembra che la corsa verso il precipizio stia aumentando. E vorrei ricordare ad Ale e anche ad Errol che io a differenza loro il Grand Master Chime lo ho molto apprezzato. Ma non basta. Anche quel saltarello meccànicamente sembra molto bèllo ma ha una estetica molto discutibili e a 350k euro prendo forse 8 Vagabondage II di Journe e forse, dando retta ai valori a cui vengono aggiudicati, ci guadàgno anche economicamente.

Io non confondo, al massimo la vedo in maniera diversa, forse la mia quarantennale esperienza imprenditoriale con il coltello tra i denti mi fa vedere le cose in maniera grezza ed essenziale ma tant'è!
Porto un esempio che forse c'entra poco ma assomiglia a Patek, nel mio settore Tecnoalarm era un tempo la migliore in assoluto, da tanti anni oramai è assolutamente uguale a tutti noi ma nell'immaginario collettivo grazie ad una ottima pubblicità ed una rete di vendita super addestrata per chi deve comprare un allarme, Tecnoalarm è Patek compreso il prezzo.
Lo stesso dicasi per Faac (un tempo facevo anche automazioni) è anche inferiore agli altri, ma prova a chieder alla signora Maria che automatismo vuole e vedrai cosa ti risponde e così per Vortice se deve comprare un ventilatore ad esempio e tanti altri.
Riguardo Patrek, ammettiamo che un ricco signore decida di comprarsi un orologio di classe, ovviamente d'oro, va da Haussmann e chiede un orologio di prestigio, il commesso se è bravo gli mostrerà qualche Vacheron, qualche Journè, qualche Piaget e solo alla fine dirà la frase fatidica, "ovviamente non so Lei quanto vuole spendere, ma se vuole il massimo del prestigio, se Lei vuole un orologio da conservare per generazioni, un orologio che tra cento anni varrà centro volte più del suo valore attuale perché nelle aste è sempre il numero uno, allora non c'è che un nome, PATEK PHILIPPE!"
Secondo voi il ricco signore che nulla sa di orologi come la signora Maria che nulla sa di Antifurti, cancelli automatici o ventilatori, cosà prenderà?

Ma di cosa stiamo parlando? Le tue descrizioni non fanno altro che confermare quanto detto. Stante la tua quarantennale esperienza di imprenditore stai semplicemente dicendo che la fuffa vale più della sostanza, e su questo non ci piove, altrimenti cosa ci farebbero i pubblicitari ed esperti di marketing. Oltre a ciò, senza fare del disfattismo, senza prendere posizioni manichee, senza volere alterare alcun equilibrio, possiamo certamente affermare che Patek sia ancora un prodotto da "signori", ma che abbia in se le caratteristiche incontrastate del plus che appaga sia il magnate che il collezionista ce ne passa. Inoltre carissimo, come sono certo che in ogni collezione un Patek ci stia bene( ma non uno qualsiasi sia ben inteso)  non sono così certo che esista la figura del signorotto da te descritta che entri da Haussmann. Il Signor Veronesi di Bologna, che forse qualcuno conosce, da qualche decennio concessionario Patek , persona molto semplice, ce ne potrebbe dire delle belle sull'evoluzione del marchio.

Forse anche Haussmann da qualche centinaio d'anni concessionario del marchio potrebbe dire la sua, io lo bazzico da una quarantina.
E comunque la mia tesi e quanto di più semplice possa esistere, da una parte ci sono gli esperti che guardano con il lentino gli anglage e capiscono che la qualità èoggettivamente calata, dall'altra ci sono le nuove generazioni ed i nuovi ricchi che gli orologi li guardano da fuori e per quello che c'è scritto sul quadrante , guardano i nuovi anglage e li trovano spaziali perché così il commesso glieli descrive.
Ecco Patek ha scelto i secondi, se ha torto o ragione lo sapremo tra 50 o 100 anni, io credo abbiano ragione perché i tempi stanno cambiando e ci si adatta a tutto compreso il buco nell'ozono di cui non si parla più! ;D
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Errol - Agosto 28, 2015, 10:50:03 am
Secondo me in un forum di orologeria come questo, i discorsi dovrebbero essere tutti incentrati sulle qualità intrinseche di un prodotto e del suo prezzo, stop. In questo, e fin qui mi pare di capire che si è tutti in accordo, Patek sta facendo orologi mediocri inversamente proporzionali in relazione ai prezzi a cui vengono venduti che appaiono senza senso, questa a me pare la cosa più importante da valutare come appassionato, che poi lo facciano anche altri marchi (anche se non ai prezzi folli di patek) è vero, apriremo altri topic dove si parlerà anche delle nefandezze di AP, delle storpiature di Breguet, della decadenza di Blancpain etc..

ma de che stai a parlà????? ;D ;D
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: PESSOA67 - Agosto 28, 2015, 10:53:54 am
Secondo me in un forum di orologeria come questo, i discorsi dovrebbero essere tutti incentrati sulle qualità intrinseche di un prodotto e del suo prezzo, stop. In questo, e fin qui mi pare di capire che si è tutti in accordo, Patek sta facendo orologi mediocri inversamente proporzionali in relazione ai prezzi a cui vengono venduti che appaiono senza senso, questa a me pare la cosa più importante da valutare come appassionato, che poi lo facciano anche altri marchi (anche se non ai prezzi folli di patek) è vero, apriremo altri topic dove si parlerà anche delle nefandezze di AP, delle storpiature di Breguet, della decadenza di Blancpain etc..

ma de che stai a parlà????? ;D ;D

Dei Breguet (che io e te tanto amiamo..) ma anabolizzati...
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Errol - Agosto 28, 2015, 11:00:50 am
Secondo me in un forum di orologeria come questo, i discorsi dovrebbero essere tutti incentrati sulle qualità intrinseche di un prodotto e del suo prezzo, stop. In questo, e fin qui mi pare di capire che si è tutti in accordo, Patek sta facendo orologi mediocri inversamente proporzionali in relazione ai prezzi a cui vengono venduti che appaiono senza senso, questa a me pare la cosa più importante da valutare come appassionato, che poi lo facciano anche altri marchi (anche se non ai prezzi folli di patek) è vero, apriremo altri topic dove si parlerà anche delle nefandezze di AP, delle storpiature di Breguet, della decadenza di Blancpain etc..

ma de che stai a parlà????? ;D ;D

Dei Breguet (che io e te tanto amiamo..) ma anabolizzati...


io un Breguet che non mi piace ancora devo vederlo
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 28, 2015, 11:28:59 am
basta chiedere... ;D
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Errol - Agosto 28, 2015, 11:37:00 am
basta chiedere... ;D

per me è bellissimo
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 28, 2015, 11:51:30 am
 :D :D :D :D
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 28, 2015, 12:00:52 pm
Marco: le Ferrari degli ultimi 10 anni sono bellisisme, negli ultimi 15 anni, diciamo dal 360 in poi sono migliorate tantissimo dalle precedenti.
Ma credo sia normale avere ogni tot di anni un salto diciamo epocale, in questo caso in meglio.
Ma tra la 488 la 599 l'Italia etc quante ne verranno ricordate tra 50 anni?
Quale potrà assurgere ad icona più dei Testarossa-BB-Dino? La Enzo, forse.
Allora in questa ottica io ci vedo un parallelo ad es con PP.
Sui numeri io sono in accordo con Alessandro, ad oggi premia la quantità, con un malaugurato calo della qualità, premia dal lato aziendale: si sono aperti mercati inimmaginabili per le vendite negli anni 80-90-00, loro come tutti gli altri ci si sono buttati.
Quante Ferrari vendono in Europa e quante Nel Far East-America? Noi non siamo un mercato di riferimento per i grandi numeri.
Sono in accordo ovviamente con Gianluca, a me il PP postato piace molto, tra questo e il 130 prenderei il 130? Certo.
Per ultimo, gli investimenti: davvero siamo sicuri che un Lange tra 30 anni sarà sulla breccia? Cosa è accaduto a Blancplain?
Sai cosa rimarrà di Ferrari fra molti anni? Sicuramente le macchine degli anni 50 e 60, sicuramente i pezzi a tiratura limitata di tutte le epoche, io penso anche la 458ITalia che ha segnato uno standard di prestazioni e fruibilità veramente storico nel settore ( e la nuova 488 è solo una evoluzione, non riesce ad essere altrettanto innovativa nei contenuti). Resta una casa che non si è buttata sui numeri di produzione, li ha limitato entro limiti ragionevoli, aumentando molto la qualità dei prodotti. E guarda che sulle auto i numeri e le economie di scala sono più importanti, molto più importanti, che per gli orologi. Se avesse fatto come Patek oggi forse avrebbe bilanci più brillanti, ma per quanto tempo?
Cosa rimmarrà di Lange? I pezzi più pregiati meccànicamente e capolavori come il Tourbilllon del 1994 di Papi. Per me anche Lange mostra segni di decadenza ma non come e quanto Patek. Ogni casa rischia di smarrire la strada del prodotto, e per questo non bisogna tifare per i marchi ma valutare il prodotto per quello che è. Solo così riesci a capire quando qualcosa comincia a non andare.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: PESSOA67 - Agosto 28, 2015, 12:13:00 pm
Sono d'accordo sul fatto che il tifo sterile e fine a sè stesso non è utile a nessuno, sennò diventa come già detto un testa a testa come nei mille topic Rolex etc.
Io riconosco ad entrambe le fazioni pro e contro PP nelle loro diverse sfumature (ed anche qua credo non ci sia nessuno totalmente pro o contro in questo forum) una dose di ragione; come sempre in una discussione la cosa bella è il confronto che genera punti di vista ed approci diversi, ragionamenti personali da cui poi prendere tra tutto il meglio e ripartire con un quadro più delineato anche se non sempre condiviso.
Quello che maggiormente sottolineo è che questo benedetto mondo là fuori è oramai da anni in corsa con delle precise direzioni, diciamo vie principali, poi ogni tanto ci sono svincoli e vie secondarie che portano a diverse destinazioni.
Ognuno sceglie la meta a lui più consona così come il percorso ed il mezzo di trasporto.
Il bello di un forum come questo è il lato personale che ognuno di noi esprime.
 
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: gianluca1975 - Agosto 28, 2015, 13:09:05 pm
Vorrei tornare in topic e nello stesso tempo approfondire quanto sta emergendo.
Il 5370 è il top di gamma, anzi, è un rattrapante a doppio pulsante che riappare nel listino Patek dopo svariati decenni di assenza, quindi, dovrebbe essere un'occasione unica ed il fiore all'occhiello della Maison.
Benissimo, analizziamolo un attimo, il quadrante è uguale a quello del 5170 leggermente modificato a causa della cassa anabolizzata e smaltato, le sfere sono quelle del 5170, calibro 29-535 PS utilizzato in tutta la gamma Patek dal 2009 in avanti. Cosa c'è di nuovo? Nulla.
Questo è il biglietto da visita odierno della PP, 41mm spesso 13,46mm e venduto a 250.000 euro.
E' un brutto orologio? Assolutamente no, anzi tutt'altro...
Vediamo il confronto con il VC 5400S, completamente nuovo in tutto e per tutto.
Movimento
(http://www.0-100.it/wp-content/uploads/2015/01/sihh-2015-vacheron-constantin-harmony-cronografo-grande-complicazione-ultra-piatto-calibro-3500-ref-5400s000p-b057-limited-edition_0-100_5.jpg)
(http://blog.luxurybazaar.com/wp-content/uploads/2015/03/Patek-5370-5.jpg)
Quadrante
(http://2.bp.blogspot.com/-og6PTnRcWk8/VLyu8d-utJI/AAAAAAAAJ_0/3c2N5GSMHgE/s1600/Vacheron-Constantin-Harmony-Ultra-Thin-Grande-Complication-Chronograph-1.jpg)
(http://en.worldtempus.com/sites/default/files/assets/images/patek-philippe-5370-p.jpg)
R.I.P.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Teo - Agosto 28, 2015, 13:11:25 pm
Vorrei tornare in topic e nello stesso tempo approfondire quanto sta emergendo.
Il 5370 è il top di gamma, anzi, è un rattrapante a doppio pulsante che riappare nel listino Patek dopo svariati decenni di assenza, quindi, dovrebbe essere un'occasione unica ed il fiore all'occhiello della Maison.
Benissimo, analizziamolo un attimo, il quadrante è uguale a quello del 5170 leggermente modificato a causa della cassa anabolizzata e smaltato, le sfere sono quelle del 5170, calibro 29-535 PS utilizzato in tutta la gamma Patek dal 2009 in avanti. Cosa c'è di nuovo? Nulla.
Questo è il biglietto da visita odierno della PP, 41mm spesso 13,46mm e venduto a 250.000 euro.
E' un brutto orologio? Assolutamente no, anzi tutt'altro...
Vediamo il confronto con il VC 5400S, completamente nuovo in tutto e per tutto.
Movimento
...
...
Quadrante
...
...
R.I.P.

Effettivamente si commentano da soli.
Matteo
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: leolunetta - Agosto 28, 2015, 13:15:45 pm
Vorrei tornare in topic e nello stesso tempo approfondire quanto sta emergendo.
Il 5370 è il top di gamma, anzi, è un rattrapante a doppio pulsante che riappare nel listino Patek dopo svariati decenni di assenza, quindi, dovrebbe essere un'occasione unica ed il fiore all'occhiello della Maison.
Benissimo, analizziamolo un attimo, il quadrante è uguale a quello del 5170 leggermente modificato a causa della cassa anabolizzata e smaltato, le sfere sono quelle del 5170, calibro 29-535 PS utilizzato in tutta la gamma Patek dal 2009 in avanti. Cosa c'è di nuovo? Nulla.
Questo è il biglietto da visita odierno della PP, 41mm spesso 13,46mm e venduto a 250.000 euro.
E' un brutto orologio? Assolutamente no, anzi tutt'altro...
Vediamo il confronto con il VC 5400S, completamente nuovo in tutto e per tutto.
Movimento
(http://www.0-100.it/wp-content/uploads/2015/01/sihh-2015-vacheron-constantin-harmony-cronografo-grande-complicazione-ultra-piatto-calibro-3500-ref-5400s000p-b057-limited-edition_0-100_5.jpg)
(http://blog.luxurybazaar.com/wp-content/uploads/2015/03/Patek-5370-5.jpg)
Quadrante
(http://2.bp.blogspot.com/-og6PTnRcWk8/VLyu8d-utJI/AAAAAAAAJ_0/3c2N5GSMHgE/s1600/Vacheron-Constantin-Harmony-Ultra-Thin-Grande-Complication-Chronograph-1.jpg)
(http://en.worldtempus.com/sites/default/files/assets/images/patek-philippe-5370-p.jpg)
R.I.P.


Il VC in questione se non ricordo male costa mezzo milione di euro, il doppio del Patek, direi prezzo folle anche per lui...
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: leolunetta - Agosto 28, 2015, 13:19:31 pm


(http://en.worldtempus.com/sites/default/files/assets/images/patek-philippe-5370-p.jpg)
R.I.P.


P.s.
...un quarto di milione e non ha neanche le lancette di secondi e split centrate! :P
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: gianluca1975 - Agosto 28, 2015, 13:24:43 pm
Il VC in questione se non ricordo male costa mezzo milione di euro, il doppio del Patek, direi prezzo folle anche per lui...
Ho visto i prezzi in rete e direi 350.000 o giù di lì.
Comunque vediamo il Double Split di Lange che costa la metà del Patek
(http://img.photobucket.com/albums/v206/andreaseck/A%20Lange%20Double%20Split/LangeDoubleSplit34.jpg)
(http://img.photobucket.com/albums/v206/andreaseck/A%20Lange%20Double%20Split/LangeDoubleSplit41.jpg)
(http://alang.watchprosite.com/img/watchprosite/alang/63/raw/alang_image.2057263.jpg)
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ALAN FORD - Agosto 28, 2015, 13:28:43 pm
Il double split  di lange è un mattone di mezzo chilo assolutamente importabile quindi il prezzo è solo un dettaglio essendo inutilizzabile.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: range - Agosto 28, 2015, 13:29:33 pm
Vorrei tornare in topic e nello stesso tempo approfondire quanto sta emergendo.
Il 5370 è il top di gamma, anzi, è un rattrapante a doppio pulsante che riappare nel listino Patek dopo svariati decenni di assenza, quindi, dovrebbe essere un'occasione unica ed il fiore all'occhiello della Maison.
Benissimo, analizziamolo un attimo, il quadrante è uguale a quello del 5170 leggermente modificato a causa della cassa anabolizzata e smaltato, le sfere sono quelle del 5170, calibro 29-535 PS utilizzato in tutta la gamma Patek dal 2009 in avanti. Cosa c'è di nuovo? Nulla.
Questo è il biglietto da visita odierno della PP, 41mm spesso 13,46mm e venduto a 250.000 euro.
E' un brutto orologio? Assolutamente no, anzi tutt'altro...
Vediamo il confronto con il VC 5400S, completamente nuovo in tutto e per tutto.
Movimento
(http://www.0-100.it/wp-content/uploads/2015/01/sihh-2015-vacheron-constantin-harmony-cronografo-grande-complicazione-ultra-piatto-calibro-3500-ref-5400s000p-b057-limited-edition_0-100_5.jpg)
(http://blog.luxurybazaar.com/wp-content/uploads/2015/03/Patek-5370-5.jpg)
Quadrante
(http://2.bp.blogspot.com/-og6PTnRcWk8/VLyu8d-utJI/AAAAAAAAJ_0/3c2N5GSMHgE/s1600/Vacheron-Constantin-Harmony-Ultra-Thin-Grande-Complication-Chronograph-1.jpg)
(http://en.worldtempus.com/sites/default/files/assets/images/patek-philippe-5370-p.jpg)
R.I.P.

Questo è il vero succo del discorso... succo che mi fa pensare: se anche potessi permettermelo non lo comprerei.

E aggiungo che non comprerei manco il VC sia per la cassa di forma ma soprattutto per la cifra che leggo ora e giudico anchessa vergognosa.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: leolunetta - Agosto 28, 2015, 13:29:38 pm
Assai più complicato e raffinato il Lange che costa la metà, questo fa riflettere.
Però debbo dire che il quadrante e la disposizione bassa dei compax del double split non mi esalta, quello del Patek lo trovo assai più gradevole, lineare ed essenziale.
Sull'impatto a vista il Patek mi conquista, il Lange no. Ma chiaramente è una questione meramente estetica, mentre i lati tecnici col prezzo a sfavore restano.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: range - Agosto 28, 2015, 13:35:34 pm
Il double split  di lange è un mattone di mezzo chilo assolutamente importabile quindi il prezzo è solo un dettaglio essendo inutilizzabile.

Concordo è grosso... però al polso (da panerista 😃) ti assicuro che è na figata pazzesca! Direi che volendo si porta...👍 Piuttosto lo avrei preferito con i contatori centrali ma non se pò avè tutto! 😆

Questo per esempio se potessi permettermelo (anche usatino) lo comprerei
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: leolunetta - Agosto 28, 2015, 13:37:07 pm
Il double split  di lange è un mattone di mezzo chilo assolutamente importabile quindi il prezzo è solo un dettaglio essendo inutilizzabile.


quindi oltre alla pesantezza estetica aggiungiamo la pesantezza fisica… Però la "sostanza" ha un certo peso, dai! ;D :P
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: Errol - Agosto 28, 2015, 13:38:05 pm
ma se non vi stanno bene le dimensioni del PP con gli altri due come la mettiamo?

il Vacheron è piattissimo (8.39 mm) ma ha una cassa cuscino 42x42 (quasi un Panerai) e sappiamo quanto una cassa di forma sembri sempre più grande della classica tonda.

il L&S non mi ricordo le dimensioni ma sarà almeno 43 mm ed è spesso come un tombino. (quanto meno questo è quello che ricordo quando feci la prova in una edizione della Vip di Lange a Milano)

a me piacciono tutti e tre però se i 41 x 13.5 non vanno bene per il PP dovrebbero andar male pure per gli altri
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: leolunetta - Agosto 28, 2015, 13:45:27 pm
ma se non vi stanno bene le dimensioni del PP con gli altri due come la mettiamo?

il Vacheron è piattissimo (8.39 mm) ma ha una cassa cuscino 42x42 (quasi un Panerai) e sappiamo quanto una cassa di forma sembri sempre più grande della classica tonda.

il L&S non mi ricordo le dimensioni ma sarà almeno 43 mm ed è spesso come un tombino. (quanto meno questo è quello che ricordo quando feci la prova in una edizione della Vip di Lange a Milano)

a me piacciono tutti e tre però se i 41 x 13.5 non vanno bene per il PP dovrebbero andar male pure per gli altri


In effetti…
Il mio rattrapante su base 7750 (che come sappiamo non è un campione di sottigliezza) ha uno spessore totale di 12,7mm, meno del Patek e con tutto il rotore, ma possibile che non riescono a farli più piatti di così, a questi prezzi poi, boh!
Il VC sorprende in tal senso e giustifica molto più l'esborso per lo sdoppiante più sottile al mondo, certo che 42x42... :-\
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: gianluca1975 - Agosto 28, 2015, 13:53:58 pm
ma se non vi stanno bene le dimensioni del PP con gli altri due come la mettiamo?

il Vacheron è piattissimo (8.39 mm) ma ha una cassa cuscino 42x42 (quasi un Panerai) e sappiamo quanto una cassa di forma sembri sempre più grande della classica tonda.

il L&S non mi ricordo le dimensioni ma sarà almeno 43 mm ed è spesso come un tombino. (quanto meno questo è quello che ricordo quando feci la prova in una edizione della Vip di Lange a Milano)

a me piacciono tutti e tre però se i 41 x 13.5 non vanno bene per il PP dovrebbero andar male pure per gli altri
Ciao, ricordo a tutti che stiamo parlando di grandissimi orologi e quindi i nostri appunti critici sono da calibrarsi sugli oggetti di cui disquisiamo, venendo alla tua domanda ti spiego qual è la differenza secondo me.
Premesso che preferisco una misura più ridotta, infatti nel sondaggio che feci su di un altro forum il mio voto andò al PP 5959 dove in gara c'era pure il VC (che ritengo tecnicamente migliore oggi, nel 2005 quando uscì il 5959 era tutta un'altra storia).
Dove sta la differenza? Innanzi tutto nel fatto che il VC è sicuramente grande ma il calibro è stato progettato e costruito su quella cassa ed è perfettamente equilibrato. Lo stesso dicasi per il Lange. Per il Patek è il contrario, prendono un movimento unico e poi lo adattano a seconda della cassa della referenza scelta creando scompensi. Per Patek vi è pure l'aggravante, infatti, la Maison deve la sua fama alla bellezza ed al perfetto equilibrio estetico dei propri orologi, cosa che oggi è andata perduta per inseguire le mode del momento. In ultimo ma non per ultimo vi è la storia dei rattrapanti puri Patek che non sono mai andati oltre i 35mm ed anche questo per me ha la sua importanza.
Poi si fa per parlare tra appassionati...  ;)
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: leolunetta - Agosto 28, 2015, 14:00:22 pm
Comunque meglio che abbiano, o che vi si trovino dei difetti, così non devrò impegnarmi la casa per farmi l'orologio per buona pace della moglie. :P
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: gianluca1975 - Agosto 28, 2015, 14:04:42 pm
Comunque meglio che abbiano, o che vi si trovino dei difetti, così non devrò impegnarmi la casa per farmi l'orologio per buona pace della moglie. :P
Considerando quanto elargiscono le banche con garanzia immobili ed il valore degli orologi in questione, devo farti i complimenti, hai sicuramente una splendida casa...  ;D
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: leolunetta - Agosto 28, 2015, 14:08:24 pm
Comunque meglio che abbiano, o che vi si trovino dei difetti, così non devrò impegnarmi la casa per farmi l'orologio per buona pace della moglie. :P
Considerando quanto elargiscono le banche con garanzia immobili ed il valore degli orologi in questione, devo farti i complimenti, hai sicuramente una splendida casa...  ;D


Ma quale splendida?!
E' un buco di 70mt in periferia, dovrei sicuramente metterci sopra la differenza, altroché... :'(
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 28, 2015, 14:22:01 pm
Il limite vero del DoubleSplit platino, orologio che conosco bene, più che le dimensioni è il peso. Ma si porta casa a meno di 100k nuovo, e il calibro è molto più complesso di quello del Patek, e io credo anche meglio rifinito. Poi forse, dico forse, la versione in oro rosa è più portabile perché dovrebbe essere assai più leggera. Il VC è bellissimo ma oltre 600k sono una cifra folle. In sostanza se oggi volessi un rattrapante di livello, rinunciando alla raffinatezza meccanica di Lange, prenderei di secondo polso un 5959p, perché l'estetica, le dimensioni, le finiture per me sono al top, senza critiche. Certo è caro ma di secondo polso è più ragionevole. Ma è anche vero che con 250k ci sono tanti orologi da comprare prima....
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: guagua72 - Agosto 28, 2015, 14:33:33 pm
Marco: le Ferrari degli ultimi 10 anni sono bellisisme, negli ultimi 15 anni, diciamo dal 360 in poi sono migliorate tantissimo dalle precedenti.
Ma credo sia normale avere ogni tot di anni un salto diciamo epocale, in questo caso in meglio.
Ma tra la 488 la 599 l'Italia etc quante ne verranno ricordate tra 50 anni?
Quale potrà assurgere ad icona più dei Testarossa-BB-Dino? La Enzo, forse.
Allora in questa ottica io ci vedo un parallelo ad es con PP.
Sui numeri io sono in accordo con Alessandro, ad oggi premia la quantità, con un malaugurato calo della qualità, premia dal lato aziendale: si sono aperti mercati inimmaginabili per le vendite negli anni 80-90-00, loro come tutti gli altri ci si sono buttati.
Quante Ferrari vendono in Europa e quante Nel Far East-America? Noi non siamo un mercato di riferimento per i grandi numeri.
Sono in accordo ovviamente con Gianluca, a me il PP postato piace molto, tra questo e il 130 prenderei il 130? Certo.
Per ultimo, gli investimenti: davvero siamo sicuri che un Lange tra 30 anni sarà sulla breccia? Cosa è accaduto a Blancplain?
Sai cosa rimarrà di Ferrari fra molti anni? Sicuramente le macchine degli anni 50 e 60, sicuramente i pezzi a tiratura limitata di tutte le epoche, io penso anche la 458ITalia che ha segnato uno standard di prestazioni e fruibilità veramente storico nel settore ( e la nuova 488 è solo una evoluzione, non riesce ad essere altrettanto innovativa nei contenuti). Resta una casa che non si è buttata sui numeri di produzione, li ha limitato entro limiti ragionevoli, aumentando molto la qualità dei prodotti. E guarda che sulle auto i numeri e le economie di scala sono più importanti, molto più importanti, che per gli orologi. Se avesse fatto come Patek oggi forse avrebbe bilanci più brillanti, ma per quanto tempo?
Cosa rimmarrà di Lange? I pezzi più pregiati meccànicamente e capolavori come il Tourbilllon del 1994 di Papi. Per me anche Lange mostra segni di decadenza ma non come e quanto Patek. Ogni casa rischia di smarrire la strada del prodotto, e per questo non bisogna tifare per i marchi ma valutare il prodotto per quello che è. Solo così riesci a capire quando qualcosa comincia a non andare.

Marco , perfetto
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: gianluca1975 - Agosto 28, 2015, 14:36:02 pm
Ma è anche vero che con 250k ci sono tanti orologi da comprare
Straquoto!!!  :D
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: PESSOA67 - Agosto 28, 2015, 14:45:20 pm
Ora, visto che abbiamo e avete abbondantemente parlato della Maison torno sull'orologio. Tralasciando il prezzo folle come quello di VC che avete citato.
Quello che io apprezzo è una misura per un chrono rattrappante attuale nella norma, con occhi di oggi questo diametro non dovrebbe far gridare allo scandalo. poteva essere più piccolo? Certamente si.
Un quadrante enamel che per me è quasi perfetto, i contatori sono nella giusta posizione e non si accavallano con nulla e qui apro una parentesi: se i contatori troppo ravvicinati al centro per un calibro incassato in casse enormi sono brutti io non ho mai capito come non poteva dare anche fastidio l'opposto ossia contatori che hanno sempre negli anni d'oro invaso la scala tachimetrica esterna.
Avrei una titubanza con il 5959 ma la forma della cassa mi fa preferire il 5370.

Poi se dovessi oggi esprimere un mio desiderio il PP che vorrei tramandare sarebbe un 38mm, magari un 5078 fondo nero.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: MauroDS - Agosto 28, 2015, 15:16:44 pm
Stiamo comunque parlando di follie.
Ma se dovessimo " folleggiare" dimenticando il prezzo io folleggerei molto di più con il Vacheron.
L'ho visto al Sihh ed è magnetico!
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 28, 2015, 16:27:34 pm
personalmente, volendo fare giochi utopistici e dimenticando quindi i costi (e anche le dimensioni), trovo il Vacheron molto più attuale e suggestivo con la sua cassa di forma di basso spessore. il magnifico quadrante, il movimento innovativo non adattato alla cassa e splendidamente lavorato.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: leolunetta - Agosto 28, 2015, 17:43:41 pm
Non dimentichiamo anche di sottolineare che il VC è anche un automatico ed ha una massa oscillante periferica bellissima che lascia intravvedere tutto il movimento al pari di un manuale, in questo un vero capolavoro.
Certo è che se guardiamo alla sola complicazione dei due orologi viene in mente che il costo degli oggetti non ha senso alcuno, io ad esempio non so quanto costa l'AP scheletrato perpetuo ripetizione di Marco, ma credo meno sia del Patek che del VC e questo basta per decretare che non si sta comprando una grande complessità ma solo un crono rattrappante, se pur eccellentemente rifinito.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: claudio969 - Agosto 28, 2015, 18:13:51 pm
...come non quotarti!
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 28, 2015, 18:33:59 pm
Un crono rattrapante è decisamente più complesso di un crono normale, ed è anche più difficile da fare funzionare bene. Ma certo un conto è che costi il doppio del corrispondente crono normale, potrei persino capirlo. Ma se comincia a costare x volte il costo di un crono base, beh, non è più giustificabile. Io considero e ritengo una ripetizione minuti decisamente più difficile e complessa da realizzare e far funzionare.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: leolunetta - Agosto 29, 2015, 11:13:10 am
Io considero e ritengo una ripetizione minuti decisamente più difficile e complessa da realizzare e far funzionare.


Credo che questa tua considerazione possa essere condivisa da tutti e non fa altro che evidenziare le sproporzioni di prezzo di cui parliamo.
Per i comuni mortali come me che desidererebbero un domani possedere un tourbillon o di più un ripetizione per coronare un sogno, valutare un crono rattrapante come questo o come il VC, un acquisto futuro(anche se utopico) è pressapoco impossibile e piuttosto illogico nella scala dei desideri.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: ciaca - Agosto 29, 2015, 17:02:03 pm
Questi orologi non sono rivolti a chi ama fare considerazioni di rapporto tra qualità e prezzo, sono rivolti a chi può permettersi di spendere un quarto di milione come fossero monetine per le sigarette e l'ultima cosa di cui si preoccupa é il rapporto tra la qualità e il prezzo, anzi più spende in vano e meglio é, o a chi trova un investimento interessante mettere i propri risparmi in questi oggetti per poi farli fruttare nella successiva rivendita, o ancora ai commercianti che li pagano la metà e che se li passano di mano l'un con l'altro tra una fiera e l'altra sperando di beccare la farfalla prima o poi.
Tra i primi sono sempre meno quelli che comprano Patek perché checché se ne pensi qui, nel mondo reale ha perso molto del suo fascino da "status symbol", i medio borghesi della seconda categoria sono sempre meno e hanno altro a cui pensare, restano quelli della terza categoria che fanno solo il loro lavoro.
A nessuna delle tre categorie ovviamente può importare di meno della qualità e di come é fatto l'oggetto.
Orologi sostanzialmente per commercianti e speculatori, che fanno "mercato" a se.
Titolo: Re:Patek 5370
Inserito da: mbelt - Agosto 29, 2015, 18:58:39 pm
Questi orologi non sono rivolti a chi ama fare considerazioni di rapporto tra qualità e prezzo, sono rivolti a chi può permettersi di spendere un quarto di milione come fossero monetine per le sigarette e l'ultima cosa di cui si preoccupa é il rapporto tra la qualità e il prezzo, anzi più spende in vano e meglio é, o a chi trova un investimento interessante mettere i propri risparmi in questi oggetti per poi farli fruttare nella successiva rivendita, o ancora ai commercianti che li pagano la metà e che se li passano di mano l'un con l'altro tra una fiera e l'altra sperando di beccare la farfalla prima o poi.
Tra i primi sono sempre meno quelli che comprano Patek perché checché se ne pensi qui, nel mondo reale ha perso molto del suo fascino da "status symbol", i medio borghesi della seconda categoria sono sempre meno e hanno altro a cui pensare, restano quelli della terza categoria che fanno solo il loro lavoro.
A nessuna delle tre categorie ovviamente può importare di meno della qualità e di come é fatto l'oggetto.
Orologi sostanzialmente per commercianti e speculatori, che fanno "mercato" a se.
Infatti i Patek attuali come oggetto di passione per me non hanno più alcun senso. Ho capito poi che qualche quadrante buono, senza difetti, ancora lo fanno, ma da 250K di euro in su. Quelli che costano meno sono disegnati male.