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Gli Orologi => Orologi e Co... => Topic aperto da: Istaro - Marzo 10, 2017, 15:05:55 pm

Titolo: I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Istaro - Marzo 10, 2017, 15:05:55 pm
Una difficoltà particolare, per il neofita, penso sia quella di orientarsi tra i calibri.

Mi spiego.
Le referenze degli orologi (nel loro complesso) possiamo ricordarle più facilmente, perché la nostra memoria visiva ci aiuta, ricollegandole all’estetica dei diversi modelli.
Nel caso dei movimenti, invece, se non abbiamo piena padronanza della materia, risulta più difficile ricordare la miriade di sigle, collegandole sia alle caratteristiche tecniche sia al giudizio di merito sulla qualità del meccanismo.

Per cui, a tempo perso, ho deciso anch’io di iniziare a crearmi un piccolo database dei calibri. Un database che, a differenza di quelli – immensi - disponibili su internet, nel tempo posso alimentare con annotazioni personali sulla base delle notizie e delle valutazioni che avrò modo di leggere, evitando così di disperderle.

Chiedo il vostro aiuto per individuare – come punto di partenza - i calibri “rimarchevoli”, cioè quelli che per pregevolezza  e sufficiente diffusione  hanno lasciato un segno nell’orologeria degli ultimi decenni.
Chissà, magari è una ricognizione che può interessare anche altri…  :)

Propongo una prima lista di quelli che mi sembrano “degni” di rientrare in questo novero:

- solo tempo manuali:   FP 21 (PP 177),   JLC 818 (VC 1001),   JLC 803 (AP 2003; VC 1003),   Piaget 9P e 430P
- solo tempo automatici:   Piaget 12P e 500P,   FP 71 (Breguet 502),   JLC 920 (PP  28-255C; VC  1120; AP 2120),   Universal 2-66 (PP 240),   JLC 889 (VC 112X, 1222; IWC  3254; AP 212X, 222X, 2326; Breguet 549).
- tempo e data, automatici:   Eta 2892 e 2892-A2,   Eta 2824-2,   Lemania 8810 (Ebel 060),   GP 3000,   JLC 899,   FP 1150
- cronografi automatici:   FP 1185,   Zenith El Primero 400 (Rolex 4130; Tag Heuer 36),   Valjoux 7750
- cronografi manuali:   Lemania 3210 2310 e 2320 (Breguet 533.2; Roger Dubuis con punzone Ginevra).

Quando un calibro è stato adottato da diverse case, ho inserito tra parentesi le personalizzazioni principali (ma in questo caso l’indicazione è ovviamente assai lacunosa).
Spero di non aver fatto errori grossolani…  :P

Il pregio di questi calibri non è ovviamente equivalente. Ma non si tratta di fare una classifica, bensì di individuare quelli – in diversa misura - degni di attenzione.
Mi sembra che ci stiano bene anche gli Eta, considerato che sono stati  - e sono – la base per tanti complicati storici (soprattutto i 2892; forse il 2824 è un po’ tirato per i capelli… lo tolgo?).

Quali movimenti ho dimenticato (ne ho tralasciati tanti, lo so…) ?
Qualche Venus, ad esempio, ci starebbe bene o sono troppo rari per essere considerati “storici”?

E al contrario: ho incluso nella lista qualche calibro “sopravvalutato”?
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Bertroo - Marzo 10, 2017, 15:14:35 pm
Tra gli automatici solotempo io ci metterei anche il coassiale di Omega.

Tra i chrono manuali sempre secondo me sono da annoverare i Longines 13zn e Longines 30ch

Ci sarebbero anche i chrono manuali Minerva tipo il 13-20
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: ciaca - Marzo 10, 2017, 15:17:56 pm
Di quelli sopravvissuti alla crisi dei quarzi, o nati a ridosso di quella crisi, mi pare tu abbia compilato una lista abbastanza esaustiva. C'è un refuso, il Lemania è 2310 (tre contatori) o 2320 (due contatori).

Tra i solo tempo manuali aggiungerei anche il Peseux 7001 che è stata l'ebauche preferita di molti indipendenti negli anni 80 e 90, e ancora oggi continua ad essere base per alcuni orologi di nicchia mainstream.

E perché no anche l'Unitas 6497, mentre tirerei via l'eta 2824 che non mi pare abbia alcuna particolare rilevanza (anche se comunque diffuso e usato come base anche per orologi di fascia alta come gli astronomici di Oechslin per Ulysse Nardin)

Se guardiamo all'era pre quarzo ne mancano tanti, quasi tutti :)
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Istaro - Marzo 10, 2017, 15:26:33 pm
Di quelli sopravvissuti alla crisi dei quarzi, o nati a ridosso di quella crisi, mi pare tu abbia compilato una lista abbastanza esaustiva. (...)
Se guardiamo all'era pre quarzo ne mancano tanti, quasi tutti :)

Beh, effettivamente la lista risente di un "vizio", quello dell'intento con cui è stata compilata: acquisire elementi per un giudizio più consapevole sugli orologi di possibile interesse .

Poiché io non sono - ancora - un vintagista, e quindi gli orologi che seguo con più interesse sono quelli prodotti a partire dagli anni '80, ho trascurato le vecchie glorie...  :P

Ma ci sarà tempo per ampliare gli orizzonti.  :D
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: cirotti - Marzo 10, 2017, 16:27:50 pm
Gran bel lavoro grazie...da annotare anche i calibri automatici Pellaton serie 85...hanno contribuito per buoni 40 anni...
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Patrizio - Marzo 10, 2017, 17:06:23 pm
manca un po' la sassonia forse
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: ciaca - Marzo 10, 2017, 17:50:51 pm
La Sassonia però appartiene più alla rinascita della manifattura che ha avuto il suo fulcro nel nuovo millennio. Se ci mettiamo a fare l'elenco di tutti i calibri di manifattura, sassoni e non, nati negli ultimi 20 anni facciamo notte :)
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: e.m. - Marzo 10, 2017, 18:22:04 pm
Il vintage ci ha regalato calibri splendidi ma per il momento li lascerei da parte,troppe le probabilità che ad un calibro "giusto" faccia da contorno un resto molto rimaneggiato.
Ancora sui calibri d'epoca:ogni calibro ha il proprio punto debole;quindi i particolari che cedono sono sempre gli stessi per ogni calibro.I ricambi originali costano un occhio della testa e si fa fatica a trovarli.I cinesi l'hanno capito e si son messi a produrre in serie i pezzi che si rompono più spesso.
Morale,diventa pressoché impossibile sapere se un calibro d'epoca ha tutti i componenti Swiss Made o se una parte di questi e' Cina Made.
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: tick - Marzo 10, 2017, 19:57:56 pm
Bella discussione, ci vorrebbe tempo. Il calibro Buren con microrotore ed i suoi derivati prossimi più famosi, soprattutto i calibre 11,12 (veloce),14 (GMT), 15 (brutto) che hanno contribuito alla corsa al primo crono automatico (Intramatic) nel consorzio con Breitling, Dubois Depraz e Heuer. Se non sbaglio qualcuno ne ha uno in firma ;)
Nelle versioni base originali solo tempo con i Super Slender erano sul mercato gli orologi tra i più sottili mai prodotti grazie al calibro così concepito (128x e poi 132x). Diversi modelli Hamilton (che si mangiò Buren) avevano il calibro rinominato e incassato nei Thin-O-Matic, così come Bulova. I calibri 100x sono stati usati un po’ da tutti.
Direi che primogenitura del “rotore planetario” (così avevano chiamato il micro rotor), ripreso poi dal citato UG e derivati (Chopard), e la diffusione di massa fanno sì che non possiamo dimenticarci questi Buren.
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: S.M. - Marzo 11, 2017, 17:46:10 pm
La prima cosa che salta all'occhio nella lista è la totale assenza di calibri Rolex.
Difficile dire quale sia "storico", ma questa casa pur nella pressochè totale assenza di complicazioni, ha avuto ed ha tuttora un posto di primo piano.
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Bertroo - Marzo 11, 2017, 18:26:16 pm
La prima cosa che salta all'occhio nella lista è la totale assenza di calibri Rolex.
Difficile dire quale sia "storico", ma questa casa pur nella pressochè totale assenza di complicazioni, ha avuto ed ha tuttora un posto di primo piano.


Il posto di primo piano sappiamo tutti perché lo ha.
Più che altro bisogna vedere da quando hanno un ruolo di primo piano, da quale anno. Comunque per spezzare una lancia a suo favore, nella costruzione e nella progettazione delle casse per orologi tecnici e professionali possiamo annoverarla tra le più importanti (anni fa ovviamente non oggi).

Anche se sui vecchi calibro non so molto, magari ermanno ne sa di più e potrà smentirci.
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Istaro - Marzo 11, 2017, 20:16:51 pm
Dunque: io nella mia lista ho dato la precedenza a calibri che sono stati incassati da diverse maisons.

Innanzitutto per avere un criterio di partenza...

Ciò non toglie che anche i calibri di manifattura possono essere presi in considerazione, attenendosi in ogni caso ai criteri definiti in partenza (sennò diventa un'inutile rassegna enciclopedica): pregevolezza  e sufficiente diffusione  (quest'ultima intesa ovviamente in maniera differente rispetto ai precedenti: diciamo calibri restati a lungo nei listini della casa che li ha realizzati).

Quindi il coassiale di Omega ricordato già da Roberto. A me vengono in mente anche i calibri della serie Elite di Zenith. Alcuni L.U.C. di Chopard (quali, secondo voi?).
Qualche sassone, come suggerito da Patrizio?
I Rolex, indubbiamente. Ma anche qui: quali? Il 3135? Il 4130?

Mi rimetto ai vostri contributi...  :)
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: S.M. - Marzo 11, 2017, 20:29:44 pm
Beh, se il criterio è la diffusione, l'affidabilità, la longevità, il 3135 Rolex potrebbe rientrarvi.
Poi certo, visto che Rolex non ha mai concesso a nessuno i suoi movimenti, è logico che siano incassati esclusivamente solo nei suoi orologi.
Il 4130 è troppo giovane ancora per poterlo definire "Pietra miliare"
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Bertroo - Marzo 11, 2017, 21:29:10 pm
Pur possedendoli non credo che possa essere una pietra miliare ne oggi ne mai! Perché lo dovrebbe essere? Perché è robusto e nell'insieme una buona macchina? Vero! Ma ce ne sono a bizzeffe!

Mi ripeto, nei chrono devi inserire i Longines 13zn-30ch e il minerva. Questi sì che sono pietre miliari.

Io ci metterei anche i V22 e 23.
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: S.M. - Marzo 11, 2017, 21:34:23 pm
Beh, se ci stanno gli Eta 2892 ed i GP3000, non posiamo escludere il trattore di casa Rolex.
Poi considera che io manco l'ho avuto mai un Rolex !!!!
 ;D ;D ;D
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Bonimba - Marzo 11, 2017, 21:44:50 pm
Ma del Longines 990 , doppio bariletto complanare , data , automatico , forse il più sottile nel suo campo considerando anche la complicazione della data non ne vogliamo parlare ?
 :)

Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Bertroo - Marzo 11, 2017, 21:50:56 pm
Beh, se ci stanno gli Eta 2892 ed i GP3000, non posiamo escludere il trattore di casa Rolex.
Poi considera che io manco l'ho avuto mai un Rolex !!!!
 ;D ;D ;D

In linea di massima sono d'accordo con te.
Ma se pensiamo alla distribuzione del 2892 e all'affidabilita' di ogni orologio di ogni casa che lo ha montato, un qualche merito bisognerebbe darglielo.
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Bertroo - Marzo 11, 2017, 21:51:20 pm
Ma del Longines 990 , doppio bariletto complanare , data , automatico , forse il più sottile nel suo campo considerando anche la complicazione della data non ne vogliamo parlare ?
 :)


Vero!
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Istaro - Marzo 12, 2017, 19:38:08 pm
Ma del Longines 990 , doppio bariletto complanare , data , automatico , forse il più sottile nel suo campo considerando anche la complicazione della data non ne vogliamo parlare ?
 :)

Lo avevo già citato: è il Lemania 8810!  ;)
(Longines avviò il progetto - fu l'ultimo calibro di manifattura - ceduto poi a Lemania).
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Istaro - Marzo 12, 2017, 20:13:45 pm
Ringrazio chi ha già contribuito.

Ho "preso in carico" molti dei calibri che mi son stati segnalati, inserendoli nel mio piccolo database.
Non prima di aver condotto una ricerca in rete per poterne ricavare una descrizione essenziale delle caratteristiche (tecniche, storiche, varianti, impiego, ecc.). Insomma, è lo spunto per studiare un po'...  ;)

Aggiungo anche un paio di considerazioni.

Tra i calibri segnalati, i Longines (13zn e 30ch) e i Valjoux 22 e 23 sono senz'altro storici.
Anche... troppo  :P, nel senso che appartengono essenzialmente al campo vintage (che ho momentaneamente escluso dalla ricognizione), non essendo stati utilizzati in epoca post-quarzo.
O sbaglio?

Quanto ai Buren.
Sono nati in epoca molto più recente (anni '60), erano fortemente innovativi (introduzione del microrotore, primo cronografo automatico il cal. 11), sono stati impiegati anche nel periodo post-quarzo.
Ma... possiamo considerare la loro pregevolezza sufficientemente "attuale", o dobbiamo contestualizzarla nel periodo in cui furono ideati?
Il Chronomatic, per dire: modulare, smistamento a camme... So che non dobbiamo valutare questi parametri in maniera rigida, come se fossero di per sé indici di scarsa qualità.
Ma voi - la domanda è secca - ritenete interessante, dal punto di vista meccanico, un orologio "moderno" (post-quarzo) che incassi uno di questi calibri? (Sto ovviamente lasciando da parte l'aspetto estetico, che magari ci fa chiudere un occhio su quello che c'è dentro un orologio).
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: ciaca - Marzo 12, 2017, 23:10:58 pm
I valjoux 2x e 7x sono stati usati anche in epoca di rinascita post quarzo, oltre che da Rolex (che ha prodotto i suoi 6263 e 6265 fino alla metà degli anni 80) anche da altre aziende come Chronoswiss e Audemars Piguet che hanno prodotto piccole serie limitate grazie al rinvenimento di piccoli stock di questi movimenti ormai dismessi dalla produzione da parte di Valjoux
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Bertroo - Marzo 13, 2017, 14:53:54 pm
I valjoux 2x e 7x sono stati usati anche in epoca di rinascita post quarzo, oltre che da Rolex (che ha prodotto i suoi 6263 e 6265 fino alla metà degli anni 80) anche da altre aziende come Chronoswiss e Audemars Piguet che hanno prodotto piccole serie limitate grazie al rinvenimento di piccoli stock di questi movimenti ormai dismessi dalla produzione da parte di Valjoux

Angelo riesci a ricordare in quali AP sono stati montati?
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Errol - Marzo 13, 2017, 15:24:32 pm
I valjoux 2x e 7x sono stati usati anche in epoca di rinascita post quarzo, oltre che da Rolex (che ha prodotto i suoi 6263 e 6265 fino alla metà degli anni 80) anche da altre aziende come Chronoswiss e Audemars Piguet che hanno prodotto piccole serie limitate grazie al rinvenimento di piccoli stock di questi movimenti ormai dismessi dalla produzione da parte di Valjoux

Angelo riesci a ricordare in quali AP sono stati montati?

io non ne ricordo nessuno, però Angelo sicuramente ne sa più di me, pertanto resto curioso
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: ciaca - Marzo 13, 2017, 15:50:54 pm
AP negli anni 80 ha fatto una serie di cronografi scheletrati con il valjoux 23.
Sia in versione cerimonia con bracciale mesh integrato Che in versione classica con cinturino

(http://robertmaron.com/images/D/waAPCHRSKELYG01-01.jpg)

(http://i63.tinypic.com/350ukvc.jpg)

(http://i66.tinypic.com/212fmuw.jpg)
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Bertroo - Marzo 13, 2017, 15:54:47 pm
Mh...peccato. Gli scheletrati non mi piacciono.
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Buchinafina - Marzo 13, 2017, 17:01:25 pm
AP negli anni 80 ha fatto una serie di cronografi scheletrati con il valjoux 23.
Sia in versione cerimonia con bracciale mesh integrato Che in versione classica con cinturino

(http://robertmaron.com/images/D/waAPCHRSKELYG01-01.jpg)

(http://i63.tinypic.com/350ukvc.jpg)

(http://i66.tinypic.com/212fmuw.jpg)

può piacere o meno, ma mi sfugge il senso di un crono scheletrato da cerimonia....
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: ciaca - Marzo 13, 2017, 18:27:54 pm
Citazione
ma mi sfugge il senso di un crono scheletrato da cerimonia....

Le tre cose, cronografi, scheletrati e orologi cerimoniosi in oro giallo e bracciale mesh, erano di gran moda negli anni 80.
Hanno messo insieme 3 caratteristiche commerciali all'epoca, un po' come oggi accade con i cronografi subacquei dall'aspetto anni 70 ma col fondello trasparente e il diametro di un cuscinetto a sfera per assi di autotreni. :)
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: leolunetta - Marzo 14, 2017, 08:10:10 am
Beh, se il criterio è la diffusione, l'affidabilità, la longevità, il 3135 Rolex potrebbe rientrarvi.
Poi certo, visto che Rolex non ha mai concesso a nessuno i suoi movimenti, è logico che siano incassati esclusivamente solo nei suoi orologi.
Il 4130 è troppo giovane ancora per poterlo definire "Pietra miliare"

Il 3130/35 ci rientra di sicuro. È un bel calibro, nel senso che è progettato bene e per durare ed avere prestazioni buone a lungo termine.
Il 4130 pur essendo ottimo è comunque una evoluzione del precedente che a sua volta era derivato Zenith(quindi lascerei solo l'El primero storico) e non ha quindi una sua vera originalità progettuale come quella del 3135 evoluzione del 3035 ma sempre Rolex.
Capisco che a noi appassionati i calibro Rolex non suscitano particolari emozioni, ma credetemi se vi dico che a fronte di uno spessore notevole sono fatti davvero bene nei dettagli che contano (non le finiture che sono altra cosa)👍🏻
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: S.M. - Marzo 14, 2017, 08:27:30 am
Beh, se il criterio è la diffusione, l'affidabilità, la longevità, il 3135 Rolex potrebbe rientrarvi.
Poi certo, visto che Rolex non ha mai concesso a nessuno i suoi movimenti, è logico che siano incassati esclusivamente solo nei suoi orologi.
Il 4130 è troppo giovane ancora per poterlo definire "Pietra miliare"

Il 3130/35 ci rientra di sicuro. È un bel calibro, nel senso che è progettato bene e per durare ed avere prestazioni buone a lungo termine.
Il 4130 pur essendo ottimo è comunque una evoluzione del precedente che a sua volta era derivato Zenith(quindi lascerei solo l'El primero storico) e non ha quindi una sua vera originalità progettuale come quella del 3135 evoluzione del 3035 ma sempre Rolex.
Capisco che a noi appassionati i calibro Rolex non suscitano particolari emozioni, ma credetemi se vi dico che a fronte di uno spessore notevole sono fatti davvero bene nei dettagli che contano (non le finiture che sono altra cosa)👍🏻
Ho sempre pensato esattamente come te.
Tranne l'antidiluviano perno sulla massa oscillante, il 3135 è veramente fatto bene. Ho sentito opinioni di più tecnici, anche quelli che snobbano Rolex e da questo punto di vista sono tutti concordi.
Anche la diffusione, seppur limitata ad una sola casa, giustifica il suo inserimento nella lista.
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: leolunetta - Marzo 14, 2017, 09:28:36 am
Si dice che addirittura l'antidiluviano perno abbia avuto una sua funzione , ma non dilunghiamoci e prendiamo atto che anche Rolex è passata ai cuscinetti 😊
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: S.M. - Marzo 14, 2017, 09:37:39 am
Si dice che addirittura l'antidiluviano perno abbia avuto una sua funzione , ma non dilunghiamoci e prendiamo atto che anche Rolex è passata ai cuscinetti 😊
Anche sul 3135?
Devo aggiornarmi, ero rimasto che avevano implementato i cuscinetti solo sul calibro cronografico.
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Patrizio - Marzo 14, 2017, 10:09:16 am
se posso ancora integrare non mi pare di avere letto menzione del calibro 85xx di iwc che comunque è ben considerato
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: leolunetta - Marzo 14, 2017, 11:09:26 am
Si dice che addirittura l'antidiluviano perno abbia avuto una sua funzione , ma non dilunghiamoci e prendiamo atto che anche Rolex è passata ai cuscinetti 😊
Anche sul 3135?
Devo aggiornarmi, ero rimasto che avevano implementato i cuscinetti solo sul calibro cronografico.

Non sul 3135, ma sul 3255 👌🏻
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: ciaca - Marzo 14, 2017, 14:02:09 pm
Devo correggere Leo, il 4130 non ha niente in comune col 4030 (Zenith El primero), non è una evoluzione ma un progetto tutto nuovo.

È un ottimo calibro, che merita di essere ricirdato perché é stato tra i primi della nuova generazione di cronografi di manifattura nati con l'avvento del nuovo millennio; rifinito molto bene nei minimi particolari (e molto meglio di altri cronografi che godono di grande considerazione come l'FP1185 che dalla sua ha spessore più ridotto) dimostra quanto la produzione di serie a livello industriale, grazie alle moderne tecnologie di lavorazione, si sia avvicinata agli standard qualitativi che una volta erano esclusivi dell'alta orologeria artigianale.

Se lo stesso calibro lo producessero case come AP o VC starebbe in orologi dal listino non inferiore a 3 volte quello del Daytona, la stessa Patek Philippe utilizza un cronografo automatico non migliore da nessun punto di vista rispetto al 4130 mentre AP e VC nel 2017 continuano a riciclare l'ebauche Frederic Piguet. :)
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: leolunetta - Marzo 14, 2017, 16:27:35 pm
Ok Angelo, anche se non sarei sicuro in quali termini sia totalmente nuovo senza riprendere come base di partenza qualcosa del 4030. Quello che è sicuro è che i tasti per la cronografia non sono molto morbidi, anzi. Ho notato che quelli dell'FP1185 gli sono superiori, almeno in quelli che ho provato io. Da questo punto di vista non è pregevolissimo.
E' anche presto per considerarlo un must che tra i calibri che contano scrive un'epilogo importante, magari tra 10 anni forse...
Io però se il parametro è l'epoca del dopo quarzo o della rinascita, menzionerei nell'elenco qualcosa dell'orologeria sassone, magari scegliendo i calibri che hanno significato di più. Io ho una certa difficoltà a selezionarne qualcuno in particolare, ma qualcun'altro più avvezzo di me senz'altro saprà indicarne qualcuno degno di nota, che siano GO o Lange o altro... :)
Tra i crono il 321/86X/18XX Omega sono stati inseriti?
(Pensate tra gli Omega inserirei anche il 2500c coaxial, perchè personalmente lo ritengo riuscitissimo in tutto)
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Bertroo - Marzo 14, 2017, 17:03:53 pm
Ok Angelo, anche se non sarei sicuro in quali termini sia totalmente nuovo senza riprendere come base di partenza qualcosa del 4030. Quello che è sicuro è che i tasti per la cronografia non sono molto morbidi, anzi. Ho notato che quelli dell'FP1185 gli sono superiori, almeno in quelli che ho provato io. Da questo punto di vista non è pregevolissimo.
E' anche presto per considerarlo un must che tra i calibri che contano scrive un'epilogo importante, magari tra 10 anni forse...
Io però se il parametro è l'epoca del dopo quarzo o della rinascita, menzionerei nell'elenco qualcosa dell'orologeria sassone, magari scegliendo i calibri che hanno significato di più. Io ho una certa difficoltà a selezionarne qualcuno in particolare, ma qualcun'altro più avvezzo di me senz'altro saprà indicarne qualcuno degno di nota, che siano GO o Lange o altro... :)
Tra i crono il 321/86X/18XX Omega sono stati inseriti?
(Pensate tra gli Omega inserirei anche il 2500c coaxial, perchè personalmente lo ritengo riuscitissimo in tutto)


Riguardo l'Omega coaxial l'ho detto alla prima pagina.

Riguardo il 4130 la ritengo una buonissima macchina, ce l'ho da un po' e devo dire che va alla grande.
Come dice Angelo il FP ha dalla sua uno spessore ridotto e non la trovo una cosa da poco, così come il fatto che abbia un'innesto più morbido. Pertanto credo che il FP sia ancora superiore.
Comunque è da dar merito a Rolex di aver sviluppato un ottimo calibro di manifattura, senza se e senza ma.
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: ciaca - Marzo 14, 2017, 18:50:43 pm
Citazione
anche se non sarei sicuro in quali termini sia totalmente nuovo senza riprendere come base di partenza qualcosa del 4030

Basta guardarli, la rete è piena di confronti tra il vecchio 4030 (el primero - innesto laterale) e il nuovo 4130 (innesto a frizione verticale). :)

Quanto alla durezza degli innesti non avendone uno non posso giudicare e mi rimetto al vostro giudizio, benché anche l'FP1185 non mi pare proprio un burro.
Penso siano altri i calibri dove si riesce ad apprezzare questo tipo di sfumature.

Io ricordo una disamina approfondita del 4130 in cui venivano messi in luce molti particolari che denotavano una notevole cura nella lavorazione (non parlo solo di finitura estetica su ponti e platine), molto più che sul vecchio 4030 e anche del 1185 che quanto a cura dei particolari non è che brilli troppo, e rimarchevoli a maggior ragione se visti nell'ottica di un prodotto realizzato in quantità fuori dal comune, nell'ordine delle svariate centinaia di migliaia di pezzi.

Non si può dire che Rolex non abbia fatto, anche in questo caso, un ottimo lavoro, e anche prima e meglio di molti altri competitors arrivati dopo nella corsa alla manifattura.

Tra l'altro sono circa 15 anni che questo calibro è in circolazione e non ho mai letto/sentito qualcuno lamentarsi di alcun tipo di problema :)
Titolo: Re:I calibri che hanno fatto la storia
Inserito da: Bertroo - Marzo 14, 2017, 20:22:39 pm
Sull'ultima cosa è impossibile dar contro...è la verità.