Orologico Forum 3.0
Gli Orologi => Orologi ... Vintage => Topic aperto da: calendarmeto - Maggio 09, 2017, 19:21:41 pm
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si tratta di un modello assai poco conosciuto come tale ,progettato dalla Kelek verso il 1970
alimentato da un robusto e affidabile movimento Valjoux 7736 ,la caratteristica principale è la sovradimensionata cassa monoblocco a disco volante,con una robusta ghiera portavetro avvitata che assicura una ottima impermeabilità
la grafica del quadrante e del gioco sfere è accattivante e si basa sull'azzurro,il bianco e l'arancione in un mix ben riuscito
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anche Bulova produsse il medesimo modello nel 1971 per il solo mercato statunitense dove venne soprannominato "stars & stripes
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le differenze risiedono nella diversa disposizione dei colori sul quadrante e nel logo inciso sul fondello da Bulova,assente invece nel Kelek,ma per il resto si tratta esattamente del medesimo orologio
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del Bulova,che recentemente ha raggiunto quotazioni di tutto rispetto,pare siano stati prodotti un migliaio di esemplari commercializzati solo nel 1971
della versione Kelek ,che peraltro dovrebbe essere l'originale,nulla è dato sapere se non che è certamente assai più rara
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a parte la rarità,si tratta di un modello da oltre 40 mm che ancora oggi al polso dice molto rispettando le mode attuali che vogliono crono massicci e con quadranti vivaci
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Molto gradevole! ;) :)
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Veramente notevole,complimenti.
E raro.
Solo che tu ed io penso siamo gli unici ad avere orologi di marca Kelek...il nome non rientra tra i papabili! ;)
Ho provato anche a spiegare che Kelek ha prodotto chrono e piastre perpetuali montate da AP,Corum,G.Perregaux,Omega,Breitling,Theorein e che funzionavano e funzionano alla grande.
Ma si ragiona per nomi e non per contenuti.
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Molto bello...sbaglio o gli anni 70 iniziano sempre più ad affacciarsi alla ribalta?
Passano gli anni ahimè....
Erm: il perpetuale Kelek a prima vista può essere facilmente scambiato per un orologio ben più blasonato come estetica...o sbaglio?
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Veramente notevole,complimenti.
E raro.
Solo che tu ed io penso siamo gli unici ad avere orologi di marca Kelek...il nome non rientra tra i papabili! ;)
Ho provato anche a spiegare che Kelek ha prodotto chrono e piastre perpetuali montate da AP,Corum,G.Perregaux,Omega,Breitling,Theorein e che funzionavano e funzionano alla grande.
Ma si ragiona per nomi e non per contenuti.
tutto ruota attorno alla Dubois Depraz,ditta specializzata nella progettazione di movimenti o parti di esso,al servizio delle aziende più note fin dall'inizio dello scorso secolo
tra le sue realizzazioni progettuali il calibro cronografico 13-20 di Minerva e il calibro 14000 di Eberhard
sul finire degli anni 60 inizia l'uso del marchio Kelek in caso di distribuzione diretta dei propri orologi che in ogni caso continuano ad essere forniti ad altri
a fine anni 60 suo il modulo cronografico applicato sulla base Buren a microrotore del consorzio Buren.Hamilton .Heuer.Breitling che contende alla zenith la commercializzazione del primo cronografo a carica automatica
nel 1972 partecipa alla realizzazione del crono automatico TDBK
diviene poi il maggior produttore di moduli cronografici da applicare su movimenti base (in prevalenza ETA)
nella seconda metà anni 80 questi orologi ,con logo Kelek o altre marche (Vetta-Breitling,Theorein etc) sono alla base della rinascita dell'orologio meccanico
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tra le sue realizzazioni progettuali il calibro cronografico 13-20 di Minerva e il calibro 14000 di Eberhard
a fine anni 60 suo il modulo cronografico applicato sulla base Buren a microrotore del consorzio Buren.Hamilton .Heuer.Breitling che contende alla zenith la commercializzazione del primo cronografo a carica automatica
nel 1972 partecipa alla realizzazione del crono automatico TDBK
diviene poi il maggior produttore di moduli cronografici da applicare su movimenti base (in prevalenza ETA)
nella seconda metà anni 80 questi orologi ,con logo Kelek o altre marche (Vetta-Breitling,Theorein etc) sono alla base della rinascita dell'orologio meccanico
[/quote]
E dici nulla............credo sia stato acquisito da Breitling ora...
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Molto bello...sbaglio o gli anni 70 iniziano sempre più ad affacciarsi alla ribalta?
Passano gli anni ahimè....
Erm: il perpetuale Kelek a prima vista può essere facilmente scambiato per un orologio ben più blasonato come estetica...o sbaglio?
Per me l'estetica conta fino ad un certo punto;conta di piu' la sostanza.
Il chrono perpetuale e' equiparabile agli altri orologi della stessa categoria,cosi' come il perpetuale semplice o il calendario completo che avevo dimenticato.
Ci fosse scritto sul quadrante Patek piacerebbero un po' a tutti,c'e' scritto Kelek,al massimo raggiungono la sufficienza.
Mi fermo altrimenti mi faccio bannare.
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sul finire degli anni 60 inizia l'uso del marchio Kelek in caso di distribuzione diretta dei propri orologi che in ogni caso continuano ad essere forniti ad altri
devo corregerti.
Kelek e Dubois Depraz sono manifatture distinte, con proprie storie ultrasecolari, che incrociano le loro strade solo nei primi anni 70 in quanto membri di un medesimo consorzio per lo sviluppo di alcuni progetti. Kelek non è affatto un marchio di DD e non ha mai avuto nulla a che fare con DD se non occasionalmente nei termini suddetti. Tra l'altro a me non risulta che nel consorzio Buren per la realizzazione di quello che sarà il primo crono automatico ci fosse DD, quanto piuttosto la stessa Kelek che era manifattura distinta come detto sopra.
Bello lo stars and stripes, recentemente rieditato da Bulova in una misura maggiorata (45mm) e con movimento al quarzo, non sapevo ne esistesse una variante a marchio Kelek anche se per il disegno dei compax preferisco decisamente la più nota variante Bulova.
Va da sè che, ai sensi della tua personale definizione di orologio da collezione, questo kelek non dovrebbe essere considerato tale in quanto non provvisto di calibro di manifattura
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DD e K uniscono le loro storie sul finire degli anni 60 tanto che K diviene il marchio con il quale gli orologi finiti vengono venduti direttamente quando non sono forniti ad altri brand
quanto al concetto di collezionabile,in questo caso l'interesse non stà nel motore ma nella carrozzeria
il motore è solo il minimo dei criteri che deve essere a mio avviso presente in mancanza di qualsiasi altra peculiarità (altrimenti tanti orologi anche di grande pregio non avrebbero interesse collezionistico ,cosa che non ho mai detto)
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DD e K uniscono le loro storie sul finire degli anni 60 tanto che K diviene il marchio con il quale gli orologi finiti vengono venduti direttamente quando non sono forniti ad altri brand
Ribadisco che DD e Kelek non uniscono nulla se non le forze per partecipare ad alcuni progetti comuni tra la fine dei 60 e i primi anni 70 tra i quali il già citato calibro TDBK. Per il resto rimangono realtà del tutto indipendenti e i marchi commerciali poco hanno a vedere tra loro, kelek non è mai stato il marchio commerciale della manifattura DD, se è questo che volevi dire.
In sintesi questa tua affermazione
sul finire degli anni 60 inizia l'uso del marchio Kelek in caso di distribuzione diretta dei propri orologi che in ogni caso continuano ad essere forniti ad altri
é sbagliata.
kelek e DD restano due manifatture indipendenti (e come ha spiegato Ermanno Kelek è anche molto più attiva di DD) e continueranno a fornire moduli complicati alle aziende del settore per tutti gli anni 80 e buona parte dei 90, e sono moduli diversi (per esempio quelli utilizzati in molti cronografi su base ETA 2824, 2892 o JLC 899).
il motore è solo il minimo dei criteri che deve essere a mio avviso presente in mancanza di qualsiasi altra peculiarità (altrimenti tanti orologi anche di grande pregio non avrebbero interesse collezionistico ,cosa che non ho mai detto)
Si, ma quali peculiarità avrebbe questo Kelek (o l'equipollente e più comune Bulova) per essere considerato da collezione? La sola rarità basta a renderlo tale?
A me sembra un comunissimo cronografo anni 70, bello e anche raro, e nulla di più.
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Per quelle che sono le mie conoscenze Kelek e D.D. sono due aziende distinte.
La Kelek nota soprattutto per le piastre perpetuali,la D.D. per i moduli cronografici.
Kelek ha utilizzato spesso i moduli crono D.D..
Kelek fu acquistata una quindicina di anni fa dalla Breitling,che non acquisto' la D.D..
Io stesso ho mandato in assistenza il mio crono perpetuale alla Kelek.
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Strano che Kelek abbia usato un modulo DD quando aveva a disposizione il proprio modulo crono (diverso da quello DD n.d.r.)
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Come hai spesso ricordato l'intreccio tra i produttori dell'orologeria svizzera ha fatto scuola,le auto ci stanno arrivando adesso.
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...Tra l'altro a me non risulta che nel consorzio Buren per la realizzazione di quello che sarà il primo crono automatico ci fosse DD, quanto piuttosto la stessa Kelek che era manifattura distinta come detto sopra.
Ti devo correggere Angelo, è l'esatto contrario.
Del consorzio facevano parte Buren-Hamilton, Breitling, Dubois-Depraz e Heuer-Leonidas :)
E comunque Kelek e DD si, è vero, hanno collaborato a partire dal 1969 fino agli anni 90 credo.
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a parte un prototipo ,penso di non aver mai visto alcun orologio a marchio dubois depraz,mentre a marchio kelek se ne sono visti parecchi negli anni 70/80
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Anche negli anni 90;ripetizioni a 5 minuti,chrono perpetuali,calendari perpetui e completi.
Tutti assolutamente affidabili.
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a parte un prototipo ,penso di non aver mai visto alcun orologio a marchio dubois depraz,mentre a marchio kelek se ne sono visti parecchi negli anni 70/80
E questo che c'entra con quello che avevi scritto. Kelek era una manifattura che vendeva anche orologi finiti a proprio nome oltre a fare fornitura per terzi, Dubois Depraz no. Quindi?! Ciò non c'entra nulla con il fatto che fossero l'uno il marchio dell'altra, cosa assolutamente errata.
Ti devo correggere Angelo, è l'esatto contrario.
Grazie Anto, Ricordavo male :)
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caro Ciaca,so da tempo quanto tu sia polemico,io ritengo che gli orologi DD quando non ceduti a noti marchi, venissero commercializzati tramite Kelek
tu ritieni che non sia vero.....pazienza ...me ne farò una ragione ...e continuerò a pensarla allo stesso modo ...almeno fino a quando non ci saranno incontrovertibili prove del contrario
ma fino ad ora le mie convinzioni valgono esattamente quanto le tue
(a proposito,nell'altro topic ho preferito non risponderti dato che ci sarebbe da litigare,e non ne vale la pena)
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Tu puoi ritenere quello che vuoi, quello che non dovresti fare è spargere le tue ipotesi fantasiose per dati di fatto come in questa circostanza, perché non sono dati di fatto, anzi. E chi ci legge è giusto che lo sappia per non farsi erronee convinzioni.
Non é polemica, è solo desiderio di chiarezza.
Kelek e DD sono due aziende distinte, erano due manifatture distinte e al limite, come suggerito da Ermanno, DD ha fornito a kelek (come a decine di altre aziende) i suoi moduli.
Non esistono e non sono mai esistiti orologi DD né Kelek ha mai commercializzato orologi DD, visto che DD non ha mai prodotto orologi ma solo moduli e movimenti da fornire ad altri.
Semmai sono altre le aziende (Theorein, Movado e Chronoswiss le prime che mi vengono in mente) che hanno commercializzato orologi Kelek a marchio proprio.
a proposito,nell'altro topic ho preferito non risponderti dato che ci sarebbe da litigare
O forse perché non avevi molto da aggiungere....
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Per quelle che sono le mie conoscenze Kelek e D.D. sono due aziende distinte.
La Kelek nota soprattutto per le piastre perpetuali,la D.D. per i moduli cronografici.
Kelek ha utilizzato spesso i moduli crono D.D..
Kelek fu acquistata una quindicina di anni fa dalla Breitling,che non acquisto' la D.D..
Io stesso ho mandato in assistenza il mio crono perpetuale alla Kelek.
riprendo questo vecchio post per dare una risposta che ritengo definitiva e inequivocabile :
la Ditta Kelek venne fondata nel 1960 sulle ceneri della ditta Ernest Gorgerat operativa a La Chux de Fonds dal 1896
questa ditta venne diretta sempre dalla famiglia infatti al fondatore Ernest subentro' poi il figlio Roul e per ultimo nel 1953 il nipote Jean Roul che fondo' la Kelek
la ragione sociale è un tipico "palindromo" vale a dire una parola che può venir letta indifferentemente in entrambi i sensi
nel 1969 entrò nella dirigenza Gabriel Feuvrier dirigente della Dubois Depraz e da questo momento la storia delle due case procede parallelamente ,sicchè la Kelek diviene la parte operativa del laboratorio di progettazione e ricerca Dubois Depraz
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Grazie.