airangel ha scritto: qui c'è una buona spiegazione..... Sia la ruota a colonne, che le camme, hanno il compito di guidare in modo preciso e coordinato gli spostamenti delle leve che permettono il corretto funzionamento del meccanismo del cronografo. Entrambi questi organi sono costituiti da elementi con una forma geometrica che prevede una successione di pieni e di vuoti. Le leve, che sono a contatto con il sistema di smistamento, nella zona dei pieni si allontanano e nella zona dei vuoti si avvicinano agli organi che hanno il compito di comandare. Così avviene per la leva di innesto, che ingrana la ruota dei secondi continui a quella centrale del cronografo quando lo si vuole far partire, per la leva di bloccaggio, che immobilizza allo stop del cronografo la lancetta sul punto in cui è arrivata (mentre la leva di innesto si allontana di nuovo) e per la leva a martello, che fa tornare a zero le lancette del cronografo (mentre la leva di bloccaggio a sua volta si allontana). La principale differenza tra ruota a colonne e sistema a camme è nel modo di realizzazione e nel costo finale che ne deriva, mentre il funzionamento è praticamente lo stesso. La ruota a colonne è ricavata da un piccolo monoblocco di acciaio, lavorato con molteplici passaggi al tornio e alla fresa, fino a fargli assumere la classica forma che permette di riconoscerla al primo sguardo: un cilindro con la base coronata da una serie di appigli a forma di denti di sega e la parte superiore, quasi si trattasse di una torre merlata, con le cosiddette "colonne" a creare l'alternanza di pieni e vuoti su cui insistono le varie leve cronografiche. Le camme, invece, vengono realizzate partendo da un foglio di lamiera, spessa quanto necessario, sagomato da potenti presse che con un sol colpo realizzano decine e decine di camme uguali. Queste, poi, ormai quasi della forma definitiva, vengono solo ripassate per togliere eventuali sbavature metalliche e per essere rifinite definitivamente. La loro lavorazione, quindi, è enormemente meno complessa della ruota a colonne, che invece prevede molteplici passaggi di ogni singolo elemento su differenti macchine utensili, con un operatore sempre pronto ad intervenire manualmente per la perfetta riuscita dell'opera. Ma, ovviamente, a decidere della qualità di un movimento cronografico non è solo la presenza della ruota a colonne, visto anche il costo infinitamente superiore della sua realizzazione, ma il fatto che solo su movimenti a, partire da un certo livello viene utilizzata. Non avrebbe senso, infatti, mettere su un movimento cronografico economico e meno rifinito un elemento dal costo industriale decisamente eccessivo per quel tipo di realizzazione. Così il mondo dei movimenti si è idealmente diviso in due: da una parte i raffinati movimenti con ruota a colonne, dall'altra i più economici movimenti con smistamento a camme. Ciò non vuol dire in assoluto che un movimento che nasca con le camme, ma che poi viene rifinito e messo a punto da una casa di alta orologeria, non sia superiore ad uno con ruota a colonne, ma lasciato allo stato quasi grezzo e montato senza alcun intervento e successiva messa a punto. Ma di casi come quest'ultimo citato ne esistono veramente pochissimi. Sicuramente più numerosi sono i casi in cui i movimenti con ruota a colonne sono straordinari e lasciano incantato ogni appassionato, mentre quelli con le camme sono spesso movimenti di cui si preferisce mettere in rilievo più che altro l'affidabilità e la robustezza. |
Andrea80 ha scritto: un vero chrono DEVE avere la ruota a colonna... almeno questo è il mio punto di vista... io ce l'ho nel semaster e purtroppo nello speedy non c'è.... [V][xx(][:(] |
fabri5.5 ha scritto: I vantaggi della ruota a colonne si traducono in una maggiore precisione degli azionamenti delle funzioni cronografiche, una maggiore dolcezza nell’innesto delle stesse funzioni e non utile dal punto di vista pratico ma appagante per gli appassionati, in una sensazione più morbida nell’azionamento del cronografo. Nella pratica, i cronografi con lo smistamento a leve assolvono la stessa funzione con buona efficienza, ma la ruota a colonne è molto più difficile da eseguire rispetto a quelle che sono delle semplici leve stampate, richiede attenzioni maggiori sia nella realizzazione che nella messa a punto, di conseguenza viene usata su movimenti di qualità più elevata. |
alanford ha scritto: Ma giusto per capire, l'1185 FP che è dentro il mio FM com'è? E dentro al GP laureato cosa c'è? Ed il valijuox più inflazionato della storia com'è? e se non è ruota a colonne è possibile modificarlo e farcelo diventare? |
airangel ha scritto: .... Non avrebbe senso, infatti, mettere su un movimento cronografico economico e meno rifinito un elemento dal costo industriale decisamente eccessivo per quel tipo di realizzazione. Così il mondo dei movimenti si è idealmente diviso in due: da una parte i raffinati movimenti con ruota a colonne, dall'altra i più economici movimenti con smistamento a camme. Ciò non vuol dire in assoluto che un movimento che nasca con le camme, ma che poi viene rifinito e messo a punto da una casa di alta orologeria, non sia superiore ad uno con ruota a colonne, ma lasciato allo stato quasi grezzo e montato senza alcun intervento e successiva messa a punto. Ma di casi come quest'ultimo citato ne esistono veramente pochissimi. Sicuramente più numerosi sono i casi in cui i movimenti con ruota a colonne sono straordinari e lasciano incantato ogni appassionato, mentre quelli con le camme sono spesso movimenti di cui si preferisce mettere in rilievo più che altro l'affidabilità e la robustezza. |
alanford ha scritto: Ma giusto per capire, l'1185 FP che è dentro il mio FM com'è? E dentro al GP laureato cosa c'è? Ed il valijuox più inflazionato della storia com'è? e se non è ruota a colonne è possibile modificarlo e farcelo diventare? |
fabri5.5 ha scritto: I vantaggi della ruota a colonne si traducono in una maggiore precisione degli azionamenti delle funzioni cronografiche, una maggiore dolcezza nell’innesto delle stesse funzioni e non utile dal punto di vista pratico ma appagante per gli appassionati, in una sensazione più morbida nell’azionamento del cronografo. Nella pratica, i cronografi con lo smistamento a leve assolvono la stessa funzione con buona efficienza, ma la ruota a colonne è molto più difficile da eseguire rispetto a quelle che sono delle semplici leve stampate, richiede attenzioni maggiori sia nella realizzazione che nella messa a punto, di conseguenza viene usata su movimenti di qualità più elevata. |
Teo ha scritto:
quando parli morbidezza nell'azionamento intendi che si evita quella spiacevole sensazione, quasi un click, che si percepisce quando si pigia il tasto per azionare un 7750? Come esempio l'hamilton jazzmaster dovrebbe montare un 7750 Matteo |
airangel ha scritto: per me è semplicemente un vezzo tecnico che porta prestigio all'orologio nient altro. |
fabri5.5 ha scritto:
i costi di produzione fino a 20anni fa' erano nettamente diversi. oggi con certe macchine la lavorazione è semplificata ma ancora molto più costosa che lo stampaggio delle camme. |
fabri5.5 ha scritto:
ma il crono più sottile al mondo può avere le camme?[:D][:D][:D] il GP immagino sia modulare,non saprei se con il loro modulo che è abbastanza bello o con il DD. il 7750 è a camme ma si può trasformare in ruota a colonne, la modifica la effettua La Joux Perret per l'extra fort di Eberhard e per i Graham. |
airangel ha scritto: hai detto la stessa cosa che ho detto io....rende più prestigioso l'orologio, ma è un vezzo tecnico, non è che così funziona meglio. |
airangel ha scritto: non migliora nè la precisione nè la prestazione, è solo una differenza di produzione, di costo e di prestigio. |