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Off Topic => Il Caffè di Orologico => Topic aperto da: leolunetta - Aprile 01, 2016, 10:29:26 am

Titolo: Passione Hi-End
Inserito da: leolunetta - Aprile 01, 2016, 10:29:26 am
Ciao a tutti, non molto tempo fa una delle mie principali passioni era l'Hi-Fi o meglio l'Hi-End, passione che avevo già a 14 anni quando ho cominciato ad esaminare il suono degli apparecchi e delle casse, cioè il mio era un cercare la riproduzione musicale il più possibile vicino al reale e di soldi(che all'epoca non avevo) ne ho comunque spesi parecchi, soprattutto dopo i 20 anni perchè lavoravo. Ho trovato il mio graal già da diverso tempo e non sono andato oltre, nonostante forse avrei potuto, ma i risvolti della vita sono imprevedibili anche per noi stessi e con la famiglia e i bambini diventa tutto più complicato e ritagliarsi spazi ad hoc sempre più difficile, così si perde un pò d'interesse e finisce tutto nel dimenticatoio o quasi.
Ora ad esempio per problemi di tempo e spazio(non ho più possibilità di una stanzetta dedicata) ho accantonato le sedute d'ascolto ed ogni tanto di rado, ascolto un pò di musica solo in cuffia, non è certo la stessa cosa ma meglio di niente. (prevalentemente classica, ma anche altro).
Vorrei condividere con voi esperienze in merito, ad esempio se qualcuno di voi ha avuto la mia stessa passione per la riproduzione musicale, addirittura più che per la musica stessa, che comunque è elemento scatenante del tutto e che senza l'emozione di questa nulla sarebbe mai approdato a niente.
Vorrei sapere che impianti hi-fi possedete, se ne avete di buoni e che marche vi soddisfano l'udito in base anche ai vostri gusti musicali e qual'è stato il vostro percorso, come vi si sono si sono evolute al giorno d'oggi le cose visto che io ad esempio non ne preoccupo più da parecchi annetti e non sono troppo aggiornato su eventuali novità del settore.
L'impressione che ho è che si evolva la tecnologia, l'elettronica e la fruibilità, ma non la qualità delle macchine nel senso puro della riproduzione, che nel migliore dei casi resta la medesima, visto che ora e da anni, l'audio-video ne ha preso il posto, lasciando secondo me però un buco enorme per quello che riguarda la "pura riproduzione" musicale dell'evento, appannaggio dei vecchi impianti Hi-End di non moltissimi anni fa. :)
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ciaca - Aprile 01, 2016, 11:46:43 am
Passione che ho condiviso con mio padre sin dall'adolescenza, poi entrambi abbiamo capito che si spendevano troppi soldi che senza un ambiente appositamente dedicato e attrezzato per l'ascolto (camera insonorizzate e fono assorbente n.d.r.) i risultati erano deludenti e si vanificava molto del pregio di quell'attrezzatura.
Avevano due Klipshorn in salotto (due frigoriferi :D ) e mia madre ci costrinse a toglierle, quindi due Sonus Faber pilotate da un Pre Trwshold con due finali, uno Treshold  (stasis 3) e uno Harman Kardon.
C'era anche una piastra Tanderberg, un registratore a bobine Technics e un piatto Sansui oltre che un lettore CD Technics.
Completavano il tutto un analizzatore di spettro e un equalizatore con crossover SAE.

Nel tempo abbiamo perso interesse in tutto questo man mano che si è diffusa la musica liquida e il tempo e lo spazio si andavano facendo sempre minori.
Oggi per ascoltare musica di qualità decente utilizzo solo file audio con codifiche lossless  (mp4 codificato aac come quelli rilasciati su itunes), un ipod classic che ha un ottimo dac, un amplificatore per cuffia Fiio collegato all'uscita digitale dell'ipod e una cuffia Bower&Wilkins. Risultati apprezzabili, la tecnologia fa miracoli :)
Se e quando riuscirò a mettere in piedi una camera dedicata probabilmente tornerò a dedicarmi all'hi end, la passione per l'ascolto di qualità non è mai morta :)
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: leolunetta - Aprile 01, 2016, 13:37:20 pm
Passione che ho condiviso con mio padre sin dall'adolescenza, poi entrambi abbiamo capito che si spendevano troppi soldi che senza un ambiente appositamente dedicato e attrezzato per l'ascolto (camera insonorizzate e fono assorbente n.d.r.) i risultati erano deludenti e si vanificava molto del pregio di quell'attrezzatura.
Avevano due Klipshorn in salotto (due frigoriferi :D ) e mia madre ci costrinse a toglierle, quindi due Sonus Faber pilotate da un Pre Trwshold con due finali, uno Treshold  (stasis 3) e uno Harman Kardon.
C'era anche una piastra Tanderberg, un registratore a bobine Technics e un piatto Sansui oltre che un lettore CD Technics.
Completavano il tutto un analizzatore di spettro e un equalizatore con crossover SAE.

Nel tempo abbiamo perso interesse in tutto questo man mano che si è diffusa la musica liquida e il tempo e lo spazio si andavano facendo sempre minori.
Oggi per ascoltare musica di qualità decente utilizzo solo file audio con codifiche lossless  (mp4 codificato aac come quelli rilasciati su itunes), un ipod classic che ha un ottimo dac, un amplificatore per cuffia Fiio collegato all'uscita digitale dell'ipod e una cuffia Bower&Wilkins. Risultati apprezzabili, la tecnologia fa miracoli :)
Se e quando riuscirò a mettere in piedi una camera dedicata probabilmente tornerò a dedicarmi all'hi end, la passione per l'ascolto di qualità non è mai morta :)


Io invece fino a 10 anni fa non avevo mai mollato ed andavo ad ogni seduta d'ascolto possibile all'epoca(ero più libero e spensierato), le mostre di Hi-Fi e le convention dedicate, frequentavo assiduamente tutti i negozi più in auge all'epoca e conoscevo un pò tutti, non perdendo mai occasione di fare prove di ascolto su mia richiesta che duravano ore, un pazzo.
Comunque dopo tante illusioni(e tanti soldi buttati!) di come poteva essere un buon suono e soprattutto di come esso doveva essere(perchè anche lì c'è da affinare l'orecchio e saper riconoscere al volo qualcosa di buono quando si sente, che contrariamente a quanto si pensi, l'orecchio non nasce imparato quasi mai, ma bisogna allenarlo a dovere), ho concentrato tutte le mie attenzioni su diffusori ed elettroniche YBA, che ora non produce più in Francia, ma costruisce ed assembla in Cina, almeno finchè me ne ero dedicato sapevo così, ora non so neanche se esiste più.
Naturalmente di meglio non ho mai trovato in giro, anche in questo settore c'è chi sa costruire (e sapere udire) e c'è chi ti rifila fuffa da due soldi a caro prezzo spacciandola per un piccolo miracolo, con la differenza che non lo facevano proprio apposta, ci credevano(almeno la gran parte dei costruttori) e proprio non avevano le necessarie capacità per poter costruire qualcosa che suonasse realmente bene e che potesse soddisfare appieno le esigenze del vero intenditore(che si contavano forse sulle dita di due mani, almeno a Roma).
Soprattutto le casse, una coppia di "Sonata" da stand e il lettore CD 1 a doppia alimentazione, sono qualcosa di divino.
Un giorno magari troverò tempo e spazio per rimontare "la baracca" e dedicarmici di nuovo, chissà...
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ciaca - Aprile 01, 2016, 13:52:57 pm
Ti dico la mia, ciò che ho imparato sulla mia pelle in anni di passione audiofila (e poi anche videofila quando hanno iniziato a fare pannelli al plasma ed LCD di grande formato per uso domestico).

È vero, orecchio (e occhi, discorso analogo per i due settori) va allenato, ma nel farlo e nell'immergersi troppo nella qualità dell'ascolto c'è un grande rischio: perdere di vista (o d'orecchio) il contenuto.

Se sei appassionato di musica (o di film) ancor prima che di qualità del suono (o dell'immagine), mettersi a cercare l'armonica fuori posto, il Reverbero indesiderato, la frequenza troppo evidente o in ombra, e gli altri piccoli o grandi difetti di un suono, pregiudica l'esperienza di fruizione della musica in quanto tale.

Ero arrivato ad un punto di maniacalitá tale che mi concentravo troppo sui dettagli perdendo di vista l'insieme, a 15 anni mi emozionavo con un walkman e una cuffietta gracchiante, a 25 mi trastullavo con potenziometri, equalizzatori e Pink noise.

Stessa cosa con le TV, alla perenne ricerca del difetto o della data caratteristica non stavo più godendomi un buon film ma stavo osservando punti luminosi.

La stessa cosa da musicista, ero talmente concentrato sulla tecnica dei singoli strumenti che quando ascoltavo non stavo ascoltando l'insieme ma i passaggi di ciascuno strumento.

Da amante dell'arte ancor prima che della tecnica ho mollato il colpo e oggi mi godo la musica per quello che è, nella sua vera essenza emozionale, con un ipod. Come facevo a 15 anni col walkman (e ho a casa un plasma vecchio di quasi 10 anni).
Va bene così :D

È questo, in fin dei conti, il lascito concettuale del grunge low-fi di Seattle dei primi anni 90. Quando sotto la puntina ho messo appetite for destruction dei G'n'R e Ten dei Pearl Jam mi sono detto che non aveva più molto senso preoccuparsi del suono :P
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: leolunetta - Aprile 01, 2016, 14:28:47 pm
Ti dico la mia, ciò che ho imparato sulla mia pelle in anni di passione audiofila (e poi anche videofila quando hanno iniziato a fare pannelli al plasma ed LCD di grande formato per uso domestico).

È vero, orecchio (e occhi, discorso analogo per i due settori) va allenato, ma nel farlo e nell'immergersi troppo nella qualità dell'ascolto c'è un grande rischio: perdere di vista (o d'orecchio) il contenuto.

Se sei appassionato di musica (o di film) ancor prima che di qualità del suono (o dell'immagine), mettersi a cercare l'armonica fuori posto, il Reverbero indesiderato, la frequenza troppo evidente o in ombra, e gli altri piccoli o grandi difetti di un suono, pregiudica l'esperienza di fruizione della musica in quanto tale.

Ero arrivato ad un punto di maniacalitá tale che mi concentravo troppo sui dettagli perdendo di vista l'insieme, a 15 anni mi emozionavo con un walkman e una cuffietta gracchiante, a 25 mi trastullavo con potenziometri, equalizzatori e Pink noise.

Stessa cosa con le TV, alla perenne ricerca del difetto o della data caratteristica non stavo più godendomi un buon film ma stavo osservando punti luminosi.

La stessa cosa da musicista, ero talmente concentrato sulla tecnica dei singoli strumenti che quando ascoltavo non stavo ascoltando l'insieme ma i passaggi di ciascuno strumento.

Da amante dell'arte ancor prima che della tecnica ho mollato il colpo e oggi mi godo la musica per quello che è, nella sua vera essenza emozionale, con un ipod. Come facevo a 15 anni col walkman (e ho a casa un plasma vecchio di quasi 10 anni).
Va bene così :D

È questo, in fin dei conti, il lascito concettuale del grunge low-fi di Seattle dei primi anni 90. Quando sotto la puntina ho messo appetite for destruction dei G'n'R e Ten dei Pearl Jam mi sono detto che non aveva più molto senso preoccuparsi del suono :P


In senso generale hai ragione tu, meglio lasciarsi andare e godersi i contenuti più che la scatola sonora, ma io proprio non riuscivo a godermi un brano se non era riprodotto a mestiere e il piacere che mi dava in quel caso era 100 volte superiore. Con la classica poi il discorso è ancora più esposto e sentire un assolo di violino, di arpicordo, un concertino, un duetto di contrabbasso con la loro giusta dinamica e trasparenza non ha eguali. Ci sono incisioni di Vivaldi e company strepitose, per qualità del suono e l'esecuzione degli interpreti, basta avere la pazienza e la capacità di regolare l'impianto a mestiere e godersi un'immagine stupenda di tutta l'esecuzione, brano dopo brano, cd dopo cd etc.. :D
Non c'è una vera e propria scienza per far ciò, deve essere tutto nell'esperienza, nell'orecchio e nella capacità di discernere ciò che buono da ciò che non lo è.
Comunque la tua visione è condivisibile, lasciate stare gli aggiustamenti e godetevi la musica, è un bel pensiero e tante volte ci ho provato a far finta di nulla, p
er me però è diverso, è un discorso molto personale. Perchè credi che con gli orologi ci abbia poi voluto mettere mano per mio conto ed imparare a fare certe cose? Non sopportavo proprio di non sapere cosa realmente indossassi, quali erano i difetti, i pregi, i limiti e come realmente funzionassero questi affascinanti oggetti, tutto un modo per capire meglio, molto viscerale e forse intimo. E' la relazione che si instaura con le proprie passioni, ognuno lo fa a modo suo, a seconda delle proprie capacità e curiosità. :)
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: Errol - Aprile 01, 2016, 14:33:14 pm
secondo me il problema è proprio questo.
partendo dal presupposto che migliore è l'attrezzatura e migliore è la qualità del suono, spesso i grandi appassionati di Hi-Fi tendono ad ascoltare solo musica registrata bene, che massimizzi le potenzialità dell'impianto tralasciando se quello che ascoltano piace o meno.
ricordo il padre di un mio amico, un folle completo che spendeva qualsiasi somma per migliorare impianto e varietà degli album a disposizione, che alla fine ascoltava spesso brani che non apprezzava per niente dal punto di vista del piacere ma che, a suo dire, erano registrati e garantivano una qualità del suono elevatissima.
un po come negli orologi quando si comprano e si indossano esclusivamente prodigi meccanici solo per il gusto della tecnica tralasciando completamente l'impatto emozionale del puro piacere estetico.
secondo me sono due cose che debbono per forza coesistere altrimenti qualche cosa non va.
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ciaca - Aprile 01, 2016, 14:41:01 pm
Diciamo che ognuno di noi ha un proprio personale dosaggio tra la voglia di approfondire e quella di fruire del contenuto per ciò che è.
Anche io avevo pensato al parallelo con gli orologi, e anche in questo campo il rischio di entrare troppo nel dettaglio e perdere di vista il quadro d'insieme c'è. A volte mi è successo che l'entrare troppo nel dettaglio mi abbia distolto dal piacere, semplice, di indossare un bell'orologio per come appare superficialmente e non per come è fatto :)

Dipende appunto da come ciascuno vive le sue passioni e come ama coltivarle.

A me piace molto la qualità dell'immagine sonora, altrimenti non avrei speso quasi 500 euro tra cuffia e amplificatore per ipod, ne mi sbatterei a cercare audio con codifiche lossless che poi devo ttanscodificare per farli leggere all'ipod :D

Peró ancora di più mi piacciono le emozioni che la musica mi trasmette, per cui mi fermo la dove la prima tende a penalizzare la seconda.
Entro certi limiti le due cose sono in sinergia, una migliore qualitá del suono migliora la fruizione della musica anche nella sua componente emozionale, ci sono tanti lavori che grazie alle nuove tecniche digitali e ad opere di remixing e remastering hanno conosciuto una nuova giovinezza.
Ho tutti gli album dei Genesis in vinile e poi nelle prime edizioni su CD. Qualche anno fa ho scaricato le versioni remasterizzate in digitale, un buon 30% di arrangiamenti originali ora perfettamente e nitidamente udibili prima erano un impasto indistinto. Entusiasmante :)
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: Errol - Aprile 01, 2016, 15:30:57 pm
Ho tutti gli album dei Genesis in vinile e poi nelle prime edizioni su CD. Qualche anno fa ho scaricato le versioni remasterizzate in digitale, un buon 30% di arrangiamenti originali ora perfettamente e nitidamente udibili prima erano un impasto indistinto. Entusiasmante :)

e' la stessa cosa che mi capitò ascoltando Aqualung dei Jethro Tull a casa del mio amico.
avevo ascoltato quell'album almeno 500 volte (ma probabilmente molte molte di più) ma messo sul suo impianto mi è sembrato di ascoltare canzoni inedite.
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ALAN FORD - Aprile 01, 2016, 16:35:40 pm
Come per tutte le cose bisogna esserci portati.
Io non riconoscerei un buon vino da uno eccellente una da 50 euro rispetto ad uno da 200 tanto per capirci e così è per la musica, arrivo fino ad un certo punto poi mi perdo quindi più di tanto non ci ho mai speso.
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: leolunetta - Aprile 01, 2016, 16:57:45 pm

Ho tutti gli album dei Genesis in vinile e poi nelle prime edizioni su CD. Qualche anno fa ho scaricato le versioni remasterizzate in digitale, un buon 30% di arrangiamenti originali ora perfettamente e nitidamente udibili prima erano un impasto indistinto. Entusiasmante :)


Questa ad esempio è una cosa che mi ha sempre convinto poco, anzi. Meglio gli originali quasi sempre, per quanto vecchi siano, mai sentita una remasterizzazione che migliorasse il suono, mai. C'è sempre un chè di artificioso, spesso si perde un pò di pathos e calore. Anche il fruscio stesso contiene un'aria con delle informazioni, che viene tagliata con troppa nettezza a discapito della naturalezza d'insieme che viene a mancare. L'ho sentito decine e decine di volte, sempre quell'esito e quella sensazione ho avuto.
Anche io molte volte credevo di aver trovato un remaster(ed infatti all'inizio compravo solo quelli perchè li trovavo più convincenti) che migliorasse l'originale, ma avevo solo sbagliato valutazione per via di un impianto che di fedeltà ne aveva poca.
Oltretutto quando l'impianto non ha la giusta coerenza tonale e il giusto equilibrio si tende ad udire meglio le registrazioni da studio molto commerciali e ad esaltare le rimasterizzazioni, proprio perchè si usano strumenti di registrazione più commerciali e quindi più confidenziali con un certo tipo di riproduzione, che è la maggior parte degli impianti domestici dove manca spesso dinamica, trasparenza, coerenza, articolazione ed estensione dei transienti. In sintesi, se sentite meglio le rimasterizzazioni rispetto agli originali(a meno che non sono monofonici dell'800!) non avete un impianto equilibrato, ma più orientato ad uno standard riconosciuto e preso come riferimento per la grande maggioranza.
Diciamo che vedo la remasterizzazione come il cambio di un quadrante o una bella lucidata che arrotonda gli spigoli agli orologi... :D
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: leolunetta - Aprile 01, 2016, 17:04:13 pm
La musica registrata male, si deve sentire male, coi pregi e i difetti che comporta. Se proprio si deve migliorare un evento sarebbe il caso di rifare il concerto e di cercare il modo di riprenderlo come si deve, ma mai agire in digitale sul supporto già ripreso(cosa ovviamente impossibile, ma tant'è!) :)
Tanto forse non vi convincerò, ma non importa, di questo ne sono conscio, tant'è vero che esistono addirittura situazioni in cui due soggetti distinti udendo lo stesso identico suono, sentono due cose diverse. Non è certo facile da comprendere.
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ciaca - Aprile 01, 2016, 17:54:23 pm
per la mia esperienza non è così, e non è questione solo di fruscii ma di qualità delle tecniche di incisione dell'epoca, necessariamente primitive e limitate.

Se fatte bene ascolti oggi esattamente quello che ascoltavano gli artisti quando incidevano, su nastri che avevano una qualità sonora n volte superiore ai prodotti in commercio (vinili e musicassette).
Non ci sono alterazioni dei suoni, che sono quelli dell'epoca, ma ci sono le varie tracce perfettamente mixate, pulite, udibili, nitide, così che quello che ascolti è esattamente ciò che gli artisti avevano in mente e non una pallida copia.
E senti tutti gli arrangiamenti che prima erano solo intuibili, se ti mettevi d'impegno.

Per non parlare delle prime incisioni su compact disc, terrificanti. Metalliche, prive di dinamica, senza medi e bassi. molti dei cd dell'epoca, fine anni 80, li potrei buttare per quanto sono inascoltabili. Perchè anche le tecniche e gli algoritmi di digitalizzazione si sono evoluti in modo impressionante negli anni.

L'opera ritorna a nuova vita, parliamo di incisioni di pessima qualità quali erano buona parte di quelle del progressive anni 70. Una musica assai complessa e ricca di sfumature che le tecniche dell'epoca non potevano catturare.
Ascoltare dischi come the lamb lies down on broadway dei genesis o storia di un minuto della PFM con le nuove edizioni remixate e remasterizzate è per me un'esperienza del tutto nuova ed entusiasmante perchè sono album che ho ascoltato tante di quelle volte che credevo di conoscerne ogni suono; e invece non era così, ce n'erano tanti altri nascosti. E rendono merito, per esempio, a Steve Hackett, Steve Howe e Franco Mussida, grandissimi chitarrista ampiamente sottovalutati proprio perchè i loro geniali arrangiamenti di chitarra nelle edizioni originali erano appena udibili e avevano un suono osceno :D

ci sono poi casi eclatanti, per esempio le incisioni mono di Jimi Hendrix per non dire del jazz anni 50 e 60. cose che all'epoca erano poco più che rumore. e che le nuove tecniche hanno reso musica, grande musica, quella che gli autori avevano concepito. Per anni brani come Little Wing li abbiamo potuti apprezzare davvero solo dalle cover che grandi chitarristi moderni ne aveno fatto (come quelle di Steve Ray Vaughan), solo in epoca recente abbiamo potuto apprezzare fino in fondo le versioni originali di Hendrix, a mala pena udibili in passato.

Anche dischi tecnicamente ineccepibili come the dark side of the moon nelle moderne edizioni trovano nuove sfumature (non a caso tali edizioni sono chiamate "discovery edition").
Altri capolavori come atom heart mother, all'epoca incisi coi piedi, risplendono ancor più di luce propria.
No, per me non è come la ristampa di un quadrante: è come una moderna clasp rolex rispetto al lamierino da due soldi che fu. :)

Molto, ma molto, meglio quest'opera di riscoperta dei capolavori del passato rispetto a tanta immondizia di moderna produzione :P
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: leolunetta - Aprile 01, 2016, 19:08:09 pm




Comunque sia le Sonus Faber(e le ho sentite tutte, dalle Minimum alle Parva alle Signum, fino alle Guarnieri Hommage...), sia le Boris & Wilkinson(B&W) non sono casse che possono esaltare in modo corretto ciò di cui parlavamo, tra queste e i diffusori YBA, anche il più piccolo, correttamente messo in fase acustica, c'è una tale differenza che è imbarazzante il solo pensare ad un confronto. Anche le Klipsch mai piaciute, le dimensioni lasciano il tempo che trovano se il suono non è controllato e neutro (lo credo che hai avuto problemi di ambienza e di risonanza).
Le sorgenti erano un piatto Sansui e un lettore CD Technics? Mai sentito parlare di giradischi Oracle Delphi mkIII con braccio SME V? O di lettore CD YBA 1 doppia alimentazione? Mondi opposti...


Angelo, ma tu non hai mai ascoltato un remaster suonare peggio dell'originale? Le alterazioni non ci sono perchè non sei in grado di udirle e il tuo impianto non è fatto per mettere a nudo certe registrazioni, ne di valutare quelle realmente buone da quelle che lo sono di meno.

Però non andiamo sul troppo spinto, io non so a quale incisioni o musica degli anni 70 tu ti riferisca, ma anch'io a volte mi sono imbattuto in delle robe inudibili. Se le tecniche di incisione dell'epoca erano limitate(a parte che ciò è vero fino ad un certo punto visto che ci sono incisioni di classica e non solo degli anni 70 bellissime, quindi ciò vale per quello che è stato fatto coi piedi con un budget da due lire), non si può con un mixer, dei filtri ed un equalizzatore estrapolare quello che non c'è, si finisce per colorare il suono e se ne alterano le tonalità, esaltando o riducendo i dettagli in modi che non erano presenti, o meglio "fedeli" in origine.
Per udire ciò che di buono(o cattivo) c'è su una incisione bisogna avere un impianto "neutro" ed un orecchio pronto a recepire se il problema è l'incisione o lo stereo che la riproduce. Basta non farsi incantare troppo da effetti speciali e ricercare con attenzione a quello che c'è di buono nei master originali. Ad esempio con la classica è davvero palese, i remaster e gli highlights sono molto peggio dei relativi originali. Poi l'eccezione c'è sempre, ma questa non è la regola.
Guarda che lungi da me la voglia di convincerti, so che non lo farò e non ha nessuna importanza, tanto alla fin fine si disquisisce su un qualcosa di quasi intangibile, immateriale, direi quasi un esoterismo(non a caso gli impianti e le elettroniche più costose venivano definite "esoteriche") e sul quale potremmo essere in disaccordo anche vis a vi, perfino sentendo insieme un'incisione e dopo averla ascoltata insieme, giudicarla in modo opposto. ;)
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ciaca - Aprile 01, 2016, 19:42:43 pm
Leo stiamo parlando di cose diverse.
Io non sto mica parlando delle incisioni decca o telarc di Von Karaian, parlo di incisioni che dire che facevano pena è fargli un complimento! Schifezze gracchianti che parlare di fase e armoniche è come parlare di anglage citando vostok :D
Ma che "alterazioni" dovrei sentire in purple haze di jimi hendrix che nell'edizione originale a mala pena si distinguono le note? :)
Quello di cui parli comincia ad avere un senso (ma ancora una volta rischia di perdere di vista il quadro artistico dell'insieme) quando parliamo di incisioni di altissimo livello, come alcune di quelle che riguardano il mondo della classica.
A me la classica non piace, la "mia" musica è musica che dal digitale ha avuto nuova vita, e questo al di la di fasi e armoniche ;)

p.s: le prime sonus faber erano le electa, progetto a mio modo di vedere strepitoso ancora oggi specie per certo tipo di musica
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: S.M. - Aprile 01, 2016, 20:59:01 pm
Io la penso esattamente come Gianluca.
Spesso, se non sempre, gli appassionati tendono a sentire l'impianto più che la musica che esso riproduce. Io ero uno di quelli.
Ho alcuni CD della musica più disparata acquistati proprio per la qualità delle registrazioni.

Da qualche anno ho dismesso tutto.
Ancora devo trovare a vendere un mobile in marmo fatto su mio disegno per contenere le elettroniche.
Il resto non ho più nulla, mi sono lasciato solo un lettore-registratore di CD Philips CDR880 con cui riuscivo a clonare nel modo più fedele possibile i CD (tramite ingresso digitale elettrico).

Per carità, non è che avessi chissà che.....
La versione definitiva del mio ultimo impianto era Pre valvolare dual-mono Beard (inglese), finale dual-mono in classe A a mosfet di un costruttore italiano, casse a pavimento B&W 804 Matrix e come sorgenti diversi lettori CD (Rotel, Teac, Philips) ed un vecchio piatto a trazione diretta Kenwood con base in marmo.

Quando ho realizzato che il limite non erano le elettroniche, i cavi, i connettori, l'ambiente (avevo anche 2 tube traps), ma il nostro orecchio, ho abbandonato definitivamente (anche perchè nel frattempo ho iniziato ad andare in poligono che per l'udito non è il massimo).

Ora sento con molta più soddisfazione la musica che mi piace in auto, con l'iPhone e dove capita. Stò molto meglio.
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: S.M. - Aprile 01, 2016, 21:05:42 pm
Domanda per i veri appassionati.

Esiste una versione accettabile di "Hei Joe" di Hendrix?

Io ho un MP3 ma anche un CD inascoltabili.......
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: leolunetta - Aprile 01, 2016, 21:37:15 pm
Le orecchie hanno i loro limiti è vero, ma unite al cervello hanno enormi capacità di discernere dei particolari musicali e dello scenario virtuale tridimensionale, di rilevare i micro e macro contrasti e la dinamica.
In realtà più che l'orecchio è ovviamente il cervello che ha il compito di ordinare e decidere ed è quello che ha la capacità di ricostruire lo scenario virtuale dove si materializza l'evento musicale. Diciamo che l'orecchio è il mezzo attraverso il quale i suoni arrivano al cervello, da li in poi vengono gestiti solo ed esclusivamente da esso, è per questo motivo che non tutti abbiamo le stesse capacità di giudizio, le orecchie possono essere più simili da individuo a individuo, il cervello è più complesso e più diverso da un individuo ad un altro.
Comunque la musica a me piace, anche quella non registrata a dovere, me ne faccio una ragione e la ascolto con piacere comunque. Ho comprato anche dei cd dimostrativi, ma quella non è musica da ascoltare, serve per lo più a testare e regolare l'impianto o a sentire alcune sonorità in eccellenza, sempre che siano dischi ben fatti.
Coi miei impianti ho sempre ascoltato anche i Beatles, i Doors, i Dire Straits, Battisti ed altro, senza preoccuparmi più di tanto della qualità d'incisione, tra l'altro alcuni non sono affatto male, anzi. :)
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: leolunetta - Aprile 01, 2016, 21:40:50 pm
Domanda per i veri appassionati.

Esiste una versione accettabile di "Hei Joe" di Hendrix?

Io ho un MP3 ma anche un CD inascoltabili.......


Di Hendrix non ho mai ascoltato nulla di decente a livello d'incisione, non solo Hei Joe.
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: S.M. - Aprile 01, 2016, 21:42:45 pm
Domanda per i veri appassionati.

Esiste una versione accettabile di "Hei Joe" di Hendrix?

Io ho un MP3 ma anche un CD inascoltabili.......


Di Hendrix non ho mai ascoltato nulla di decente a livello d'incisione, non solo Hei Joe.
Appunto.... neanche io. Ecco perchè chiedevo.
Speravo che oggi con nuove tecniche fossero riusciti a ripulire un pò quelle incisioni di m..da.
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ciaca - Aprile 01, 2016, 22:18:08 pm
Sono uscite negli ultimi anni diverse raccolte di Hendrix con materiale completamente remasterizzato.
Ovviamente miracoli non se ne possono fare vista la qualità a dir poco scadente dei master originali, ma delle versioni ascoltabili ci sono.
Se cerchi on Line qualche raccolta lossless in flac hai buone probabilità di imbatterti in una di queste
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: S.M. - Aprile 02, 2016, 07:09:33 am
Sono uscite negli ultimi anni diverse raccolte di Hendrix con materiale completamente remasterizzato.
Ovviamente miracoli non se ne possono fare vista la qualità a dir poco scadente dei master originali, ma delle versioni ascoltabili ci sono.
Se cerchi on Line qualche raccolta lossless in flac hai buone probabilità di imbatterti in una di queste
Scusami ma sono indietro di un ventennio....
Flac, lossless, spiegami.
Io qualche volta ho scaricato gratuitamente file in mp3 oppure più spesso ho trasformato in mp3 i CD che ho.
Per leggere questi flac poi?
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: guagua72 - Aprile 02, 2016, 09:27:35 am
Sto leggendo attentamente e anche in maniera piuttosto divertita. Molto interessante ma credo avrei troppe domande da porre per un pubblico di esperti, ed in questo caso preferisco leggerVi, per favore chi ne sa qualcosa scriva.
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ciaca - Aprile 02, 2016, 09:43:15 am
Per farla breve, il codec mpeg layer 3 (mp3) è preistoria :)
Negli anni sono stati messe a punto codifiche di tipo lossless, ossia compressione senza perdita di qualità. Un cd che in formato nativo occupa 650 MB con queste codifiche si riduce a circa 250 MB.
Il che ne favorisce la diffusione in p2p e grazie ai lettori con grandi capacità di memoria (vedi ipod classic da 160 GB) anche l'utilizzo.

Il più diffuso di questi codec è l'AAC usato da Apple (che su iTunes distribuisce musica compressa però con livello di codifica AAC lossy ma comunque di buona qualità), ma essendo un codec proprietario coperto da royalties la comunità del p2p tende ad usarne altri non meno efficaci come per esempio FLAC (acronimo di free lossless audio codec) e Monkey Audio (file in formato .ape).

I file in formato .flac o punto .ape sono immagini compresse del disco originale senza perdita di qualità, per capire una sorta di archivio zip o rar compresso.
Sono accompagnati da un file .cue ove sono riportati tutti i data di durata, Gap e pregap tra le tracce, e nome delle tracce affinché il file compresso possa essere separato correttamente.

Se il lettore portatile supporta i file .flac e .ape e l'uso delle liste .cue non si deve fare nulla, se come nel caso dell'ipod tali file non sono supportati occorre:

- suddividere il file .flac o .ape nelle varie tracce (anch'esse con estensione equivalente .flac o .ape) attraverso le informazioni contenute nei file .cue
- transcodificare i file così ottenuti in formato mp4 e codifica AAC lossless.

Esistono ovviamente utility per l'esecuzione di questi task in modo semplice e automatizzato che fanno tutte queste operazioni al volo e senza alcuna interazione da parte dell'utente, inclusa la corretta gestione dei Tag necessari a poter catalogare in modo ordinAto il materiale all'interno della propria libreria multimediale.

Va da sé che per materiale originale di non eccezionale qualità l'uso di un codec lossless è più o meno uno spreco di spazio, e una buona codifica AAC lossy non produce perdita di qualità apprezzabile (nulla a che vedere con i pessimi e metallici mp3 codificati a 128 kbps).

È il motivo per il quale il materiale distribuito in flac o ape quasi sempre è materiale che nelle incisioni d'origine presenta un buon livello qualitativo tale da giustificare l'uso di file di maggiori dimensioni per effetto della codifica lossless :)
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: leolunetta - Aprile 02, 2016, 09:51:51 am
Per farla breve, il codec mpeg layer 3 (mp3) è preistoria :)
Negli anni sono stati messe a punto codifiche di tipo lossless, ossia compressione senza perdita di qualità. Un cd che in formato nativo occupa 650 MB con queste codifiche si riduce a circa 250 MB.
Il che ne favorisce la diffusione in p2p e grazie ai lettori con grandi capacità di memoria (vedi ipod classic da 160 GB) anche l'utilizzo.

Il più diffuso di questi codec è l'AAC usato da Apple (che su iTunes distribuisce musica compressa però con livello di codifica AAC lossy ma comunque di buona qualità), ma essendo un codec proprietario coperto da royalties la comunità del p2p tende ad usarne altri non meno efficaci come per esempio FLAC (acronimo di free lossless audio codec) e Monkey Audio (file in formato .ape).

I file in formato .flac o punto .ape sono immagini compresse del disco originale senza perdita di qualità, per capire una sorta di archivio zip o rar compresso.
Sono accompagnati da un file .cue ove sono riportati tutti i data di durata, Gap e pregap tra le tracce, e nome delle tracce affinché il file compresso possa essere separato correttamente.

Se il lettore portatile supporta i file .flac e .ape e l'uso delle liste .cue non si deve fare nulla, se come nel caso dell'ipod tali file non sono supportati occorre:

- suddividere il file .flac o .ape nelle varie tracce (anch'esse con estensione equivalente .flac o .ape) attraverso le informazioni contenute nei file .cue
- transcodificare i file così ottenuti in formato mp4 e codifica AAC l'ossessione

Esistono ovviamente utility per l'esecuzione di questi task in modo semplice e automatizzato che fanno tutte queste operazioni al volo e senza alcuna interazione da parte dell'utente, inclusa la corretta gestione dei Tag necessari a poter catalogare in modo ordinAto il materiale all'interno della propria libreria multimediale.


Sarei proprio curioso di confrontare un master originale con una di queste codifiche lossless. Tempo fa ebbi modo di confrontare una registrazione Cd, fatta con un masterizzatore, probabilmente modelli dell'epoca anche se non i primi. La differenza in favore dell'originale era spaventosa e parliamo di formati non compressi credo file wave o roba simile.
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ciaca - Aprile 02, 2016, 09:55:13 am
Le prime generazioni di masterizzatori avevano problemi agli algoritmi di correzione degli errori di i/o dell'interfaccia E-IDE. L'unico in grado di fare una copia 1:1, bit per bit e al volo senza estrazione dell'immagine del disco in formato wav, grazie ad una particolare modalità di lettura e scrittura, era il Plextor che era su interfaccia SCSI (preistoria).

Da allora le cose sono molto cambiate, e soprattutto il cd e il masterizzatore sono diventati preistoria anche loro :D
Proprio grazie alle codifiche lossless.
L'estrazione di una copia esatta dell'originale con un lettore oggi è la norma grazie a programmini da due soldi come EAC (exact audio copy). :)

La rete è piena di materiale informativo Pe chi volesse approfondire la questione.
Le nuove frontiere delle codifiche hi-end oggi sono rappresentate dal binaurale che sta all'audio come il 3d sta al video :D

P.s: tali codifiche permettono campionamenti e bitstream anche superiori a quelli di un cd (per esempio ci sono cose codificate a 24bit, detto high resolution audio - HRA - mentre il limite dei cd è 16bit)
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ciaca - Aprile 02, 2016, 16:18:52 pm
Per chi volesse approfondire il tema dell'hi end portatile consiglio di provare un paio di cuffie bowers & Wilkins P7 http://www.bowers-wilkins.it/Cuffie/Cuffie/Cuffie/P7.html

Insieme ad un amplificatore per cuffie FiiO E12 http://www.playstereo.com/product_info.php?manufacturers_id=95&products_id=2212

Un buon negozio specializzato dovrebbe avere entrambi.
L'accrocchio si presenta così :)

(http://i66.tinypic.com/148f9sz.jpg)

(http://i65.tinypic.com/6j3upc.jpg)

Ci sono in commercio anche cose più spinte come i DAC da collegare all'uscita digitale del lettore, oltre che lettori dotati di elettroniche di altissima qualitá ma a mio avviso il costo (salatissimo) non è giustificato dall'ulteriore miglioria.

Già la configurazione esposta costa poco meno di 400 euro (al netto dell'ipod), soldi che comunque reputo più che ben spesi perché il risultato è già altamente soddisfacente.

Per altro se riuscite a mettere le mani sui vecchi ipodclassic (quelli da 80GB detti di quinta generazione) avrete anche un device Con DAC di prima qualità Wolfson al posto dei chip Cirrus usati nelle generazioni successive. Credo che ne fossero dotati anche i vecchi iPhone 3G e la prima generazione di ipod touch, gli ipod nano di prima generazione e tutti gli ipod classic delle generazioni precedenti e fino alla quinta generazione (in quel caso però il limite è nelle dimensioni della memoria).
http://macintoshhowto.com/ipod/which-ipod-has-the-best-audio-quality.html

Una delle mod più diffuse in circolazione è l'ipod classic di 5a generazione con la batteria potenziata e un lettore di microSD o un disco allo stato solido di grande capacità al posto dell'HD tradizionale da "soli" 80GB. Grazie al prezzo ormai contenuto delle schedine di memoria e dei dischi SSD si riesce a tirare fuori dal vecchio ipod un lettore di grande capacità (da 256GB a salire), ottima capacità di decodifica (chipset wolfson), ottima resistenza (si supera la delicatezza dell'HD meccanico) e buona autonomia (comunque inferiore a quella del device non moddato), a meno di 1/3 del prezzo dei lettori di fascia alta (e con capacità di memoria di 2 o più volte superiore).

È un progetto che avevo già in cantiere di fare ma da quando si è diffusa la notizia i vecchi ipod usati sono schizzati alle stelle e il costo diventa sconveniente. Meglio comprarlo già moddato e rigenerato (intorno ai 400 euro).
Inutile dire che se Apple avesse mai fatto una cosa simile non costerebbe meno di 3 volte tanto :D
http://www.alphr.com/audio/1001325/turbocharge-your-ipod-classic-revive-your-old-ipod-with-an-ssd
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: numbersix - Aprile 02, 2016, 17:11:38 pm
Scusami ma sono indietro di un ventennio....
Flac, lossless, spiegami.
Io qualche volta ho scaricato gratuitamente file in mp3 oppure più spesso ho trasformato in mp3 i CD che ho.
Per leggere questi flac poi?

Come ti capisco.
Figurati che domani sono di fiera del vinile ...
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: S.M. - Aprile 02, 2016, 17:57:09 pm
Ti ringrazio Angelo dell'esauriente spiegazione ma mi sono perso dopo poche righe . :D......
L'alta fedeltà di oggi non fa per me. Troppe pippe e troppo più comodo l'mp3. Lo archivi in qualsiasi supporto e lo senti ovunque.
Ho (quasi) tutta la mia discografia sull'iPhone, in auto, sul PC del lavoro, su quello di casa. Praticamente con pochi click è disponibile in ogni momento ovunque.

Certo, non sarà di qualità eccelsa, ma in fondo quante occasioni di calma tranquillità, silenzio e rilassatezza abbiamo in una giornata?
Io praticamente mai..... quindi sarebbe comunque inutile una qualità maggiore che non potrei apprezzare.

Però ammiro voi che avete anche questa bellissima passione. Penso che con la tecnologia odierna, almeno per ciò che concerne le fonti, si possa giocare parecchio e migliorare sensibilmente l'esperienza d'ascolto.

Comunque già passando all'AAC ho capito che sarebbe un bel miglioramento.
Solo che ritrovati un po' (gratis) un migliaio di brani che reputo irrinuncibili......
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: S.M. - Aprile 02, 2016, 17:59:36 pm
Scusami ma sono indietro di un ventennio....
Flac, lossless, spiegami.
Io qualche volta ho scaricato gratuitamente file in mp3 oppure più spesso ho trasformato in mp3 i CD che ho.
Per leggere questi flac poi?

Come ti capisco.
Figurati che domani sono di fiera del vinile ...
Beh, tu sei indietro anche di più.
Io ai lettori CD (seri) c'ero arrivato ;D

Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ciaca - Aprile 02, 2016, 18:52:18 pm
Stefano è molto più semplice a farsi che a dirsi :)
Con 3 click dopo avere scaricato il file .flac o .ape hai tutto bello archiviato in formato mp4 (per la precisione .m4a) che è lo standard di iTunes e ormai universalmente supportato come l'mp3. Con una qualità nemmeno paragonabile da lontano.

Basta avere il minimo sindacale di nozioni (ci va di mezzo una giornata di studio) e gli strumenti adatti (al limite te li passo io o ti dico come procurarteli) e si fa tutto con estrema semplicità. Tag id3 e copertine incluse :D

P.s: per trovare si trova quasi tutto :P
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: S.M. - Aprile 02, 2016, 19:03:30 pm
Stefano è molto più semplice a farsi che a dirsi :)
Con 3 click dopo avere scaricato il file .flac o .ape hai tutto bello archiviato in formato mp4 (per la precisione .m4a) che è lo standard di iTunes e ormai universalmente supportato come l'mp3. Con una qualità nemmeno paragonabile da lontano.

Basta avere il minimo sindacale di nozioni (ci va di mezzo una giornata di studio) e gli strumenti adatti (al limite te li passo io o ti dico come procurarteli) e si fa tutto con estrema semplicità. Tag id3 e copertine incluse :D

P.s: per trovare si trova quasi tutto :P
Ma dove trovo (gratis) i file .flac o .ape?

Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ciaca - Aprile 02, 2016, 19:37:12 pm
Questo te lo dico in privato :)
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: guagua72 - Aprile 03, 2016, 09:55:39 am
Ok intanto ho ritrovato il "vecchio" I Pod classic. Diciamo che i 400 Euro di tutto rispetto per ascoltare musica in modo serio non siano una cifra inarrivabile. Se penso che due semplici cuffie Bose di livello relativamente alto costano almeno 200 Euro…...
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ciaca - Aprile 03, 2016, 13:45:29 pm
Le Bowers&Wilkins che ho citato costano circa 300 euro :D
Ma per me sono soldi ben spesi, con le cuffiette da centro commerciale non è musica ma suono variamente impastato.
Avevo citato erroneamente le P7, io ho le P5 che sono specificamente progettate per i device portatili (questione di impedenza e potenza del segnale).
L'amplificatore per cuffia FiiO sta a circa 140 euro, ma serve come il pane proprio per pilotare cuffie non specifiche e comunque aumenta ulteriormente la pulizia del suono e la sua potenza (serve anche a superare i limiti dEl volume imposti dalle normative EU davvero troppo bassi nei device Apple delle ultime generazioni). Aumenta notevolmente anche la dinamica del segnale e permette anche di bypassare l'elettronica dell'uscita phone del device generalmente di pessima qualità.
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ilcommesso - Aprile 03, 2016, 15:15:42 pm
Ho un pò di vinili, insieme a mio fratello.
Mi piace sentire bene, qui sulla scrivania ho un paio di yamaha HS5.

Per sentire bene serve un buon supporto; il CD è un ottimo supporto, quelli a 24 bit/196kHz sono ancora meglio, il vinile che "frigge" per me è la morte dell'audio, per quanto abbia appunto migliaia di vinili.

Io ho sempre dubbi sui file lossless; se un CD "pesa" 650 mb, codificato in FLAC diventa 200 mb circa, quindi gli altri 450 mb erano solo rumore di fondo?

Basti pensare a frequenze di campionamento di 196khz, che sebbene sembrino inutili, vengono comunque percepite.

L'orecchio umano sente da 20 Hz (bassi) a 20.000 Hz (o 20 kHz), quindi da lì a 196 kHz è un bel mondo che non sentiamo, però c'è sempre.
Un amico ingegnere (elettronico), nonchè vari tecnici del suono, mi spiegavano che un brano audio remasterizzato può migliorare, in particolare mi dicevano che quelli della deutsche grammophon sono strepitosi.

Come cuffie audio o semplici auricolari vi segnalo anche i JAP di audio techinica  ;)
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: guagua72 - Aprile 03, 2016, 15:18:41 pm
Devo ringraziarVi veramente ora vado a vedere le cuffie. Oltre a Bower e Wilkins e i Jap avete altre idee? Ad esempio mi dicono che per persone "normali" sono fantastiche anche le Sennheiser Urbanite, circa 187 euri su Amazon.
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ciaca - Aprile 03, 2016, 15:34:28 pm
La mia esperienza con Sennheiser è stata pessima. Ne comprai a scatola chiusa un modello che adesso non ricordo, una pena.
Prima di spendere soldi consiglio vivamente di provare, prima di prendere le B&W ne ho provate tante in un negozio specializzato e ben assortito. Ce n'erano anche di più costose, suonavano tutte mediamente bene, ma il mio orecchio ha subito captato le P5 come quelle con il miglior rapporto q/p e con il suono a me più congeniale.
Come per gli orologi, anche il materiale hardware va provato di persona ;)

Rispondo a Simone circa gli algoritmi di compressione: lo "spazio" é occupato da una sequenza di bit che non necessariamente sono dati necessari alla rappresentazione di una informazione.

É la ridondanza, ossia per esempio quella che ci porta ad usare parole più o meno lunghe, ossia fatte da più caratteri (bit) per rappresentare il medesimo concetto.

Alcuni algoritmi di compressione si basano sull'eliminazione di informazioni giudicate ridondanti nel senso cHe non verrebbero udite, o difficilmente verrebbero udite su certi dispositivi di riproduzione; sono un compromesso tra spazio e qualità e si dicono di tipo lossy proprio perché sopprimono, nella codifica, alcune informazioni sonore.

Altri algoritmi di compressione al contrario ottimizzano semplicemente il modo in cui la medesima informazione è codificata in bit, riducendone il numero senza modificare l'informazione stessa.

Tieni anche conto che qualunque campionamento digitale, anche il più spinto, è sempre una discretizzazione di un fenomeno continuo (quello del suono, per esempio), e quindi comunque "lossy" per definizione :)

È la differenza che nel mondo della grafica esiste, per esempio, tra l'algoritmo jpeg e quello TIFF o postscript. :)
Il primo sopprime informazioni luminose, il secondo le organizza in modo più efficiente in termini di spazio. Ma l'immagine di partenza è comunque una matrice discreta di punti luminosi catturata dal sensore della macchina fotografica, "lossy" per definizione rispetto all'infinita emissione di punti luminosi reali
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: guagua72 - Aprile 03, 2016, 15:41:37 pm
La mia esperienza con Sennheiser è stata pessima. Ne comprai a scatola chiusa un modello che adesso non ricordo, una pena.
Prima di spendere soldi consiglio vivamente di provare, prima di prendere le B&W ne ho provate tante in un negozio specializzato e ben assortito. Ce n'erano anche di più costose, suonavano tutte mediamente bene, ma il mio orecchio ha subito captato le P5 come quelle con il miglior rapporto q/p e con il suono a me più congeniale.
Come per gli orologi, anche il materiale hardware va provato di persona ;)

Rispondo a Simone circa gli algoritmi di compressione: lo "spazio" occupato da una sequenza di bit non necessariamente sono dati necessari alla rappresentazione di un suono.
É la ridondanza, ossia per esempio quella che ci porta ad usare parole più o meno lunghe per rappresentare il medesimo concetto.

Alcuni algoritmi di compressione si basano sull'eliminazione di informazioni giudicate ridondanti nel senso cHe non verrebbero udite, o difficilmente verrebbero udite su certi dispositivi di riproduzione, sono un compromesso tra spazio e qualità e si dicono di tipo lossy proprio perché perdono alcune informazioni sonore.

Altri algoritmi di compressione al contrario ottimizzano semplicemente il modo in cui la medesima informazione è codificata in bit, riducendone il numero senza modificare l'informazione stessa.

È la differenza che nel mondo della grafica esiste, per esempio, tra l'algoritmo jpeg e quello TIFF o postscript. :)
Infatti sono completamente concorde teco. Il riferimento ad Amazon era solo per il prezzo.
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ciaca - Aprile 03, 2016, 15:47:57 pm
Vado oltre, fidarsi solo ad un certo punto anche delle impressioni di terzi.
Non tutti hanno lo stesso orecchio, ciò che a me pare buono un altro potrebbe anche non gradirlo. Le P5 B&W che a me hanno dato grande soddisfazione per qualcun altro potrebbero essere insoddisfacenti rispetto ad altri prodotti della stessa fascia di prezzo.
Una volta arivati ad un certo livello di qualità (cioè allontanandosi dalla spazzatura da centro commerciale) le differenze cominciano ad essere molto soggettive. :)

P.s: il tuo "vecchio" ipod classic è quello da 80GB? Se si tienitelo stretto, coi loosless codificati AAC (gli unici che può riprodurre) suona in modo stratosferico grazie al chip Wolfson (la Apple di Steve Jobs era un'azienda seria che amava fare le cose bene) e non ha nemmeno la limitazione al livello del volume imposta dalle norme UE.
Posso garantire che con un buon paio di cuffie la differenza di suono tra un ipod classic di 5a generazione e uno di 6a c'è ed è perfettamente udibile :)
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: guagua72 - Aprile 03, 2016, 19:17:36 pm
E' purtroppo quello da 120 gb , credo quindi quello di sesta generazione essendo stato acquistato nel 2010. Che ci faccio quindi?
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: leolunetta - Aprile 04, 2016, 09:17:01 am
Ho un pò di vinili, insieme a mio fratello.
Mi piace sentire bene, qui sulla scrivania ho un paio di yamaha HS5.

Per sentire bene serve un buon supporto; il CD è un ottimo supporto, quelli a 24 bit/196kHz sono ancora meglio, il vinile che "frigge" per me è la morte dell'audio, per quanto abbia appunto migliaia di vinili.

Io ho sempre dubbi sui file lossless; se un CD "pesa" 650 mb, codificato in FLAC diventa 200 mb circa, quindi gli altri 450 mb erano solo rumore di fondo?

Basti pensare a frequenze di campionamento di 196khz, che sebbene sembrino inutili, vengono comunque percepite.

L'orecchio umano sente da 20 Hz (bassi) a 20.000 Hz (o 20 kHz), quindi da lì a 196 kHz è un bel mondo che non sentiamo, però c'è sempre.
Un amico ingegnere (elettronico), nonchè vari tecnici del suono, mi spiegavano che un brano audio remasterizzato può migliorare, in particolare mi dicevano che quelli della deutsche grammophon sono strepitosi.

Come cuffie audio o semplici auricolari vi segnalo anche i JAP di audio techinica  ;)

In realtà la natura dell'orecchio umano è un pò diversa, innanzitutto nessuno mi risulta sia in grado di udire fino a 20Khz ed anche i 20Hz non sono appannaggio certo per dell'orecchio umano, anzi.
Diciamo che più verosimilmente l'orecchio umano si attesta sui 30/35Hz come frequenza bassa udibile e circa 15Khz per i transienti più elevati, ma già così ci vuole un ottimo orecchio ed anche relativamente giovane d'età. Oltre i 40/50 anni difficilmente si udirebbero suoni riprodotti con frequenze superiori a 13Khz.
I bambini di 4 o 5 anni possono percepire suoni alti fino a 18Khz senza troppi problemi, via via crescendo in modo abbastanza graduale, questa caratteristica si abbassa, come la vista del resto.

Quella dei bit e dei campionamenti a centinaia di Khz l'ho sempre trovata una gran cavolata, mai ascoltato differenze realmente tangibili da due prodotti di identica qualità ma con diverso convertitore D/A.
Il mio lettore Cd ha 18 bit (mi pare) e sembrerebbe arcaico e preistorico eppure sono convinto al 100% che ogni riproduzione della quale avete parlato finora si azzera in confronto al suo suono. Perché?
Perché la natura del suono, o meglio la sua naturalezza e la riproposizione del suo coinvolgimento è la cosa alla quale ci si deve avvicinare di più quando si progettano prodotti, non tutti sono in grado di ottenere buoni risultati e i risultati non si ottengono col numero dei bit o dei campionamenti o con codifiche, ma con soluzioni che coinvolgano la parte analogica, quella più importante, ossia quella che alla fine della storia il nostro orecchio è in grado di percepire realmente.
Titolo: Re:Passione Hi-End
Inserito da: ciaca - Aprile 04, 2016, 11:04:55 am
E' purtroppo quello da 120 gb , credo quindi quello di sesta generazione essendo stato acquistato nel 2010. Che ci faccio quindi?

Tienilo lo stesso. Non suona bene come i vecchi wolfson ma con una buona cuffia e un buon amplificatore suona comunque più che discretamente :)