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Orologi e Co... / Re:Tag heuer V4
« il: Aprile 14, 2015, 12:16:10 pm »
Sono sempre stato piuttosto scettico su questo progetto, dove a mio modo di vedere il nocciolo del problema risiede proprio nell'elasticità intrinsica del materiale scelto per la "trasmissione".
Troppe sono le variabili in gioco che possono conseguire una variazione della ciclicità del moto, usando appunto dei poliammidi con spessori così esigui (0.07 mm), tra cui le minime tolleranze di fabbricazione, le temperature ambientali, ma anche l'assemblaggio stesso della cinghia nella sua sede, la quale se viene tirata troppo può subire una deformazione che si ripercuote poi nella corretta trasmissione della quantità di energia.......... non a caso, la taratura di questo modello diciamo essere ........ problematica.
L'esempio fatto precedentemente di micromeccanica applicata alle catene metalliche, invece bypassa molti di questi punti delicati, oltre ad avere ovviamente un impatto estetico di ben altro genere.
Troppe sono le variabili in gioco che possono conseguire una variazione della ciclicità del moto, usando appunto dei poliammidi con spessori così esigui (0.07 mm), tra cui le minime tolleranze di fabbricazione, le temperature ambientali, ma anche l'assemblaggio stesso della cinghia nella sua sede, la quale se viene tirata troppo può subire una deformazione che si ripercuote poi nella corretta trasmissione della quantità di energia.......... non a caso, la taratura di questo modello diciamo essere ........ problematica.
L'esempio fatto precedentemente di micromeccanica applicata alle catene metalliche, invece bypassa molti di questi punti delicati, oltre ad avere ovviamente un impatto estetico di ben altro genere.