Orologico Forum 3.0

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Orologi e Co... / Re:Daniel Roth: tutte le immagini del genio!
« il: Marzo 17, 2021, 21:39:01 pm »
Oggi dopo tanto tempo, sono andato a vedere che Roth passavano sulla nota piattaforma... neppure uno pre95.

Una settimana è uscito fuori un ripetizione. Preso in meno di 2 giorni...

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Orologi e Co... / Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« il: Marzo 08, 2021, 14:45:09 pm »
Si', anche a me ha fatto storcere il naso.

Lo scarto e' riportato nell'articolo sull'assemblaggio dello scheletrato 6899, quindi dovrebbe essere aggiornato ad oggi e non agli anni 60'-70'.

Da parte mia, posso solo dire che Seiko e' risaputa essere molto conservativa nelle dichiarare lo scarto giornaliero dei suoi orologi. Il fatto rimane che +25/-15 sec. pochi pochi non sono.

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Orologi e Co... / Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« il: Marzo 08, 2021, 10:44:05 am »
Grazie Asholino. Per quanto riguarda Seiko, personalmente la ritengo una grande casa orologiera.

Molto bello il seguente articolo, che ho usato come fonte, dove viene ricostruita la storia delle linee Grand Seiko e Credor: https://www.ikigai-watches.com/grand-seiko-and-credor-the-two-faces-of-the-same-coin/5259

E' interessante notare che la filosofia della Grand Seiko segua di fatto il principio "la forma segue la funzione" di matrice Bauhaus. Ne vien fuori pero' un'interpretazione giapponese, dove la cosiddetta "grammatica del design" alla base degli orologi si ispira ai giochi di luce delle portefinestre shoji ed al taglio dei diamanti. Davvero affascinante.

Dal punto di vista tecnico, tutto (letteralmente, tutto!) viene prodotto in-house e non dormono sugli allori, ma continuano ad innovare e rifinire i loro calibri mantenendo prezzi umani. Giusto per fare un esempio, qui sotto il nuovo automatico 9A85:



Doppio bariletto per una riserva di carica di 80h, 36000 a/h, spirale libera con scappamento a doppio impulso, simile (ma non identico) al co-axial:


Ora e' incassato in una edizione speciale, ma nei prossimi anni penso equipaggerà molti se non tutti gli automatici Grand Seiko.





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Orologi e Co... / Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« il: Marzo 08, 2021, 00:41:28 am »
In questi giorni ho fatto una ricerca su cosa abbia proposto Seiko, famosa maison del Sol Levante, in merito ai calibri ultrapiatti.

Ebbene nel 1969, esattamente un anno dopo aver vinto il premio di miglior cronometro meccanico da polso al Concours de Genève, la casa nipponica introduce il suo primo movimento a carica manuale ultrapiatto, denominato 68A:



Con la sua forma vagamente tonneau, le misure di questo calibro sono di 19.7 mm per 16.9 mm ed appena 1.98 mm. Va detto pero’ che quest’ultima misurazione non comprende il pignone calzante e la ruota delle ore, e che quindi lo spessore totale dovrebbe essere un poco maggiore. Le alternanze orarie sono di 21,600 e i rubini 26. Per quel che concerne lo scarto giornaliero, i valoro dichiarati sono di +25/-15 secondi per giorno.

L’orologio che lo incassa, il Seiko «UTD» 68-6000, e’ l’orologio piu’ costoso in catalogo dopo il famoso Astron. Probabilmente, la cassa in oro e’ lavorata a mano, cosi’ come il dial.





Nel 1973 viene introdotto il calibro 6810, con caratteristiche pressoche’ identiche ma a 22 rubini.



Nelle foto qui sotto un utente di watchprosite mostra il modello “ad anse larghe” di quello stesso anno.




Nel 1978 la produzione di questo calibro si ferma a causa dell’avvento del quarzo, ma riprende nel 1991 con il 110th anniversary "U.T.D." watch:




Che dire...l’orologio a me piace, se non fosse per il fatto che un calibro di forma in un orologio tondo risulta addirittura piu’ brutto di un calibro tondo in un orologio di forma.

Dopo una veloce occhiata, direi che oggi l’orologio suddetto si possa trovare usato attorno ai 2-3k.



Dopo la reintroduzione del 6810, negli anni seguenti la famiglia 68 si allarga. Ecco qui una tabella riassuntiva:

Fonte: reference.grail-watch.com


Attenzione che nella serie Credor questo calibro, completamente ridisegnato ma con lo stesso spessore, si fa bello. Qui il 6898:





Qui la versione skeleton 6899:








Concludo mettendo il link a una didascalia fotografica dell’assemblaggio, particolarmente difficile, di quest’ultimo calibro fatto dal maestro Mamoru Sakurada:
https://www.watchprosite.com/?page=wf.forumpost&q=&fi=17&ti=702888&pi=4547558




Fonti: https://www.watch-wiki.net/index.php?title=Seiko_6800
https://www.ikigai-watches.com/grand-seiko-and-credor-the-two-faces-of-the-same-coin/5259
https://www.thewatchsite.com/threads/the-seiko-caliber-6810-the-thin-within.41538/#post-302189


Saluti,
Nicola

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Orologi e Co... / Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« il: Marzo 02, 2021, 12:57:13 pm »
Ciao Stefano (se posso permettermi, leggendo il thread ho visto che questo il tuo nome). La tua ricerca in particolare ha dato un grandissimo contributo ed e' un peccato che le foto non si riesca a trovarle. Da parte mia, ti direi che, qualora riuscissi a recuperarle in qualche modo, varrebbe davvero la pena non solo che tu le reinserisca qui, ma anche che scrivessi un articolo sull'argomento, ancor meglio se in inglese. Sono sicuro che gli appassionati di tutto il mondo apprezzerebbero.

Venendo all'ultrapiatto sovietico, si', penso sia ben lontano dall'affidabilità e robustezza dei calibri svizzeri. Aggiungo anche che le soluzioni tecniche più curiose ed interessanti adottate dai sovietici le si può osservare non tanto su questo calibro 2200 ma sul più' popolare (e spesso) calibro 2209. Nella versione Poljot lo spessore viene ridotto decentrando il treno del tempo (manca del tutto la ruota di centro), mentre nella versione Raketa quest'ultimo viene addirittura spostato sul lato quadrante! Anni fai ne parlai in un thread di un altro noto forum di orologi italiano. Cercando "calibro 2209" lo si dovrebbe trovare.

Venendo al JLC 849, se non ricordo male tu stesso hai fatto notare che l'aumento in spessore di questo movimento rispetto al 803 sia di fatto funzionale ad un miglioramento del sistema antiurto. Lo stesso Walt Odets scrive: "Both the balance wheel and escape wheel are provided with complete shock protection on both ends of the pinions (pierced jewel, cap jewel, spring, and housing). Remarkably, in this thin design, the balance shock units are the same KIF units used in JLC’s much thicker caliber 889."

Dovendo scegliere su una base meramente tecnica, senza badare ai record, al prestigio, ed alla storia, diresti che possiamo convenire con lui che il JLC 849 sia il miglior calibro ultrapiatto manuale mai progettato?


P.S. Sarebbe interessante anche una ricerca su se e cosa esattamente  e' stato proposto dalla Seiko!

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Orologi e Co... / Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« il: Marzo 02, 2021, 00:53:56 am »
Ciao a tutti,

Stasera ho (ri)letto tutto d'un fiato questo bellissimo post. E' un vero peccato che molte delle immagini siano sparite :'(


Vorrei aggiungere il mio piccolo contributo. Nelle ultime pagine e' stato fatto notare che manca un'analisi del JLC 849. Per chi mastica l'inglese, qui trovate un bell'articolo tecnico su questo calibro ed il suo (quasi identico) predecessore:

https://www.timezone.com/2002/09/16/the-jaeger-le-coultre-master-ultra-thin/?fbclid=IwAR20fFJY2cMcK1jj4mGKUrX92Erz1gna9LpAbsnYU4CsFZNAgscdRPXh3gc

Qualche mese fa SoloMeccanico ha chiesto quale sia il calibro ultrapiatto manuale che meglio si adatta ad un uso quotidiano. E' interessante notare come l'autore dell'articolo elogi proprio le caratteristiche del JLC 849 e della cassa del Master Ultra Thin (la versione da 34m) in cui viene incassato.



Detto ciò, vorrei parlare brevemente di un altro movimento ultrapiatto manuale sconosciuto ai più, vale a dire il calibro 2200 della cosiddetta Prima Fabbrica Moscovita di Orologi (Poljot). Apparso nel 1965 e prodotto solo per quell'anno, rappresenta il movimento più sottile di tutta la storia dell’orologeria sovietica. Lo spessore è ragguardevole, soli 1.85 mm, ma i ponti sono così sottili da deformarsi facilmente e non garantire la resistenza necessaria per un uso quotidiano. Il calibro manca addirittura delle fessure necessarie per fissare il quadrante, il quale è tenuto fermo unicamente dalla pressione esercitata.


Mark Gordon, grande collezionista di orologi sovietici, tempo fa ha rilasciato un'intervista dove dice di essere probabilmente l’unico possessore rimasto di questo movimento. In realtà, durante gli anni scorsi qualche altro "compagno" salta fuori. Ad esempio, Ruslan Nikiforov, direttore generale del Konstantin Chaykin's Watch & Clock Restoration Center di San Pietroburgo, dice di indossarne uno tutti i giorni a dispetto della sua fragilità. Rimane comunque il fatto che di questo delicato Poljot 2200 ne sono stati prodotti meno di cento esemplari e ad oggi ne sopravvivono solo una dozzina.

In allegato trovate le foto del'orologio di Mark Gordon.
 

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Orologi e Co... / Re:Parere Nomos Minimatik
« il: Febbraio 09, 2021, 11:40:54 am »
Per il 175° anniversario dell'orologeria a Glashütte hanno presentato il lambda in acciaio al prezzo di 5800 euro:

Peccato per il diametro di 40,5, che su quella cassa ed un polso di appena 16-16,5 sono davvero tanti. Altrimenti io la follia l'avrei fatta.

Dopo il commento di tick ora mi e' venuta la seguente curiosità. L'orologio suddetto e' andato subito esaurito. Ora, se Nomos decidesse di iniziare a proporre, come linea permanente, orologi con un calibro cosi' ben rifinito, in acciaio, ad un prezzo simile, voi li collezionereste?


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Orologi e Co... / Re:Cosa indossiamo oggi?
« il: Febbraio 08, 2021, 21:22:36 pm »
Il quarzo di Journe sarebbe brutto anche avesse dentro 2 tourbillon.
Io quello postato al quarzo lo prenderei, ma vorrei un quarzo stile Seiko non roba Svizzera.

Se mi permettete una foto d'archivio (non lo ho qui con me):



Seiko Twin Quartz ref. 9923-8020, calibro High End 9923 termocompensato. Rappresenta la risposta di Seiko, in piena Quartz revolution, all’ingresso in scena degli Oysterquartz di Rolex immessi in commercio nel 1977.

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Orologi e Co... / Re:Parere Nomos Minimatik
« il: Febbraio 07, 2021, 02:45:51 am »
Ragazzi io l'orologio l'ho preso, ma blu!

Vedendo il Club Neomatik Atlantic di Tick, bello davvero, ho dato un'occhiata se ci fosse in quella colorazione anche il Minimatik, trovandolo a poco sopra i 2k con possibilità di reso (per me importante perché in Belgio non ho modo di provarli purtroppo).   

Da quanto leggo, la sfumatura di blu non e' monotona e cambia molto a seconda della luce. Il gioco di colori rimane sempre interessante, "spezzandolo" e rendendolo adatto ad un uso quotidiano e informale, e mi piace il vago richiamo della forma delle sfere a quelle di Journe (che appartiene ad un'altra dimensione, per carità). Quando arriva magari posto qualche foto indossato.






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Orologi e Co... / Re:Parere Nomos Minimatik
« il: Febbraio 06, 2021, 20:55:09 pm »
Grazie per tutti i vostri commenti.

Per quel che concerne il Nomos club, mi limito a dire che e' un altro modello che ho tenuto e continuo a tenere in grande considerazione. In particolare il midnight noematik. Per il mio polso da 16,5 scarsi lo avrei preferito nella variante da 36mm e non 39. Ma tant'è'...

A prescindere dal modello esatto, mi sembra che molti di voi concordiate su questo punto: ad oggi, sul nuovo e' difficile trovare qualcuno che proponga qualcosa di interessante nella stessa fascia di prezzo. E' uno dei motivi che mi fanno apprezzare questa maison. Un trampolino di lancio verso orologi ancora più importanti.

Un saluto,
Nicola







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Orologi e Co... / Re:Parere Nomos Minimatik
« il: Febbraio 06, 2021, 12:17:13 pm »
A me piace molto. Proprio perché meno Nomos degli altri. Colorato, anse meno spigolose. Molto carino.
Il DW3001 è un ottimo movimento, per quel che costa anche ben decorato.

Mi fa piacere piaccia anche a te. Ho proprio bisogno di un incoraggiamento per procedere all'acquisto :D

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Regolamento e Faq / Re:come si inseriscono le immagini?
« il: Febbraio 06, 2021, 00:18:39 am »
Prova inserimento immagini


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Orologi e Co... / Parere Nomos Minimatik
« il: Febbraio 06, 2021, 00:01:18 am »
Ciao a tutti,

Vorrei chiedere il vostro parere circa un orologio che si vede di rado e di cui non si parla spesso, ossia il Nomos Minimatik.

L'orologio icona di Nomos e' sicuramente il Tangente, ma ci sono due ragioni principali che hanno dirottato la mia attenzione sul Minimatik: calibro e design. Anziché l'Alpha del Tangente manuale, il Noematik monta il DW3001:



Mi sembra che il DW3001, i cui pregi sono già stati discussi qui sul forum, sia il perfetto esempio della volontà e dell'abilità di Nomos di progettare e realizzare i propri calibri di manifattura. L'alpha, per quanto rivisitato, e' pur sempre basato sul Peseux 7001 e, soprattutto, manca ancora del sistema di scappamento swing system prodotto internamente. 

Vero e' che il DW3001 lo si trova anche sulla versione automatica del Tangente. Ci sono tuttavia due problemi, almeno per me. Del modello di 35mm non mi piace l'estetica, mentre il modello da 38mm e' decisamente troppo grande per il mio polso.

Veniamo quindi al Minimatik. Cassa dalle dimensioni giuste, 35.5mm, con anse lunghe ma ricurve ed una bella linea.
Per quel che concerne il quadrante, la prima edizione a molti non e' piaciuta per via dei colori, troppo giocosi per non dire infantili:




Nomos pero' ha presto cambiato registro cromatico. Nel quadrante continua ad essere presente un inusuale gioco di colori, ma ben più discreto e maturo:



Insomma, mi sembra che questo Minimatik sia un bel connubio di originalità, tecnica, e forme. Il prezzo di listino e' di 2900 euro ma lo si può trovare con un 10-20% di sconto. Per me rimane comunque un acquisto importante ed avrei quindi il piacere di sapere la vostra opinione!

Saluti,
Nicola

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Mesi fa lessi una bellissima presentazione di un appassionato riguardo questo nuovo scappamento.

Dopo averne descritto brillantemente il funzionamento, ed averne apprezzato "tutte le mirabolanti e ardite soluzioni adottate", concluse però la presentazione facendo alcune considerazioni circa l'estetica del calibro. Agganciandosi a quanto scritto sopra, vale a dire al fatto che la sopravvivenza dell'orologeria meccanica non può per forza di cose essere ridotta a un mero discorso tecnico, scrisse che:  "già il silicio non è un grande spettacolo a guardarsi, e certo le forme avveniristiche alla Star Trek non aiutano. I costruttori dovrebbero guardare al passato non solo per fare incetta di buone idee ma anche per riscoprire il concetto di bellezza, perché è degli orologi belli che si sente la mancanza. Per assurdo, anche questo è un concentrato di tecnologia, ha una riserva di marcia smisurata ed è preciso come nessun altro orologio meccanico [seguiva la foto di un orologio al quarzo]".

Io, da parte mia, trovo a suo modo bella anche questa forma avveniristica. D'altra parte, però, mi chiedo: lo scappamento Genequand, data la migliore precisione, affidabilità, ed autonomia, avrebbe il diritto di soppiantare lo scappamento ad ancora svizzera tradizionale?




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Orologi e Co... / Re:Criteri ricerca orologi ultrapiatti
« il: Febbraio 21, 2016, 22:54:52 pm »
Vi ringrazio tutti. Il 990 lo metto in cima alla lista delle ricerche e grazie a mbelt per le dritte sui complicati. Eheheh, so già che Frederic Piguet fino a non molti anni fa faceva ultrapiatti per tutte le salse, mentre che i Lassale, per quanto rivoluzionari, erano troppo fragili e richiedenti continua manutenzione. Vi leggo spesso e tanto ragazzi!!So quasi tutto quello che avete scritto ;D

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