Ed anche Leica ha i suoi orologi...

E che avevi capito? 

Franck Muller presenta il suo primo orologio subacqueo (10 Atm).
Riprende i quadranti storici creati dallo stesso Franck Muller.

Disponibile in 5 colori, nero, bianco, blu, rosso, arancione, è disponibile in serie limitata di 12 esemplari per ogni colore in esclusiva per il mercato francese.

Topic leggero giusto per spappolare i maroni... 

Conosciamo tutti la differenza convenzionale che corre tra i due termini in oggetto, ma per dare un calcio al conformismo semantico dell'orologeria vi chiedo; perché Rolex è cronometrista ufficiale del Circus della F1 e non è invece cronografista?

Parliamone...

Ormai il blu è tornato un classico.
Meglio così... è il mio colore preferito, lo adoro in tutte le sfumature!

Pippone della casa...

Il nuovo modello in acciaio che arricchisce la collezione Quai de l’Ile, espressione contemporanea delle tradizioni di Alta Orologeria, è caratterizzato da accenti blu che risaltano sul quadrante punteggiato da indicatori luminescenti e sui cinturini in pelle e caucciù.
Quai de l’Île, un luogo colmo di storia
Il nome di questa collezione deriva dalla storica sede di Vacheron Constantin: situata nel cuore di Ginevra, punto di passaggio fra la riva destra e quella sinistra del Rodano, nel XIX secolo il Quai de l’Île accoglieva i famosi maestri cabinotier ed è divenuto oggi un frequentatissimo centro urbano e internazionale.
Una cassa strutturata in acciaio
Solida, pratica e allo stesso tempo leggera, la cassa in acciaio di 41 mm di diametro è esaltata dall’alternanza tra le finiture lucide e satinate. In essa si fondono tre forme iconiche del patrimonio estetico di Vacheron Constantin: una lunetta rotonda, una cassa a cuscino e una carrure di forma tonneau. Questo design poliedrico e armonioso “di forma nelle forme” è valorizzato dal delicato gioco di luce tra le finiture. Progettate per garantire il massimo comfort, le anse a doppio livello rafforzano il carattere dinamico della cassa.
Calibro di Manifattura
La cassa in acciaio accoglie un movimento meccanico a carica automatica, formato da 172 componenti. Il calibro 5100, interamente progettato, sviluppato e fabbricato da Vacheron Constantin, anima le ore, i minuti, i secondi al centro e le funzioni del datario. Questo movimento, che oscilla a 28.800 alternanze/ora ed è stato ideato per chi conduce uno stile di vita attivo, presenta una straordinaria resistenza agli urti ed è dotato di una comoda riserva di carica di oltre 60 ore, garantita dai bariletti gemelli. Visibile attraverso il fondello in cristallo zaffiro, è contraddistinto dalla moderna decorazione Quai de l’Île in rilievo. Le operazioni di finitura – smussatura, lucidatura, perlage, Côtes de Genève – sono fedeli alla tradizione della più Alta Orologeria ginevrina.
Un quadrante su più livelli
La struttura a più livelli del quadrante blu si accompagna alla finitura opalina. Composto da tre parti ben distinte fra loro, che creano un innovativo effetto di profondità, garantisce una straordinaria leggibilità grazie agli indici delle ore e alle cifre arabe interamente realizzati in materiale luminescente bianco. Un’altra peculiarità di questo modello è l’indicazione della data su due livelli che sostituisce la classica finestrella del datario. Un disco in vetro zaffiro al centro del quadrante indica i giorni del mese. Attraverso le trasparenze di questo vetro è visibile il disco del datario del calibro 5100 su cui è riportato un indicatore che punta verso la data esatta.
Il nuovo modello Quai de l’Île in acciaio, impermeabile fino a 30 metri, è disponibile in due versioni, con il cinturino in pelle di alligatore blu o in caucciù blu, chiusi da una fibbia déployante in acciaio.

SPECIFICHE TECNICHE
Quai de l’Île
Referenze 4500S/000A-B364 – Quadrante blu
Segnatempo certificato dal Punzone di Ginevra
Calibro 5100/1
Sviluppato e prodotto da Vacheron Constantin
Meccanico, a carica automatica
Diametro 30,6 mm (13’’’ ¼), spessore 4,7 mm
Riserva di carica di circa 60 ore
4 Hz (28.800 alternanze/ora)
172 componenti
37 rubini
Indicazioni Ore e minuti
Secondi al centro
Data
Cassa Acciaio
Diametro 41 mm, spessore 11,75 mm
Fondello trasparente in vetro zaffiro
Impermeabilità testata a una pressione di 3 bar (circa 30 metri)
Quadrante Blu con finitura opalina
Disco in vetro zaffiro con indicazione della data
Cifre arabe e indici realizzati in materiale luminescente bianco
Lancette delle ore e dei minuti in oro e data evidenziata da
materiale luminescente bianco
Cinturino Pelle di alligatore Mississippiensis blu, fodera di vitello Alsavel
blu, cucito a mano, scaglie larghe quadrate
Disponibile un secondo cinturino in caucciù blu
Fibbia Fibbia déployante a tre lame in acciaio con due pulsanti di
sicurezza
Mezza Croce di Malta lucida

Trovo il 42 mm molto molto bello.
Sarà il colore del quadrante (adoro i toni del blu/azzurro) ma mi piace davvero tanto.
Calibro B20 alias Tudor MT5612.

Pippone della "Casa"

SUPEROCEAN HÉRITAGE II
Un’aria nuova nel mondo delle scoperte
Breitling ha ridisegnato la sua linea Superocean Héritage, dedicata
a tutti gli esploratori moderni, che rivela un volto nuovo ma
sempre originale, essenziale e dinamico per questa collezione di
grande successo che celebra nel 2017 i suoi 60 anni di vita.
L’orologio subacqueo professionale Superocean, lanciato nel 1957, è stato adottato ben
presto dai pionieri delle immersioni ricreative, dando luogo da quel momento in poi a
parecchie generazioni di strumenti eccezionali da usare in ambiente acquatico. Breitling
però ha conservato sempre tutto lo spirito del modello originale attraverso una linea
chiamata Superocean Héritage che, grazie al suo design unico e senza tempo, associato
a una tecnologia avanzata, figura oggi tra le collezioni leader della marca.
Per sottolineare il 60° anniversario di questo pioniere dei grandi spazi, Breitling ne ha
rivitalizzato l’emblematico design senza rinunciare al suo carattere specifico. Novità
principale: una nuova lunetta d’acciaio con anello in ceramica high-tech ultradura,
inscalfibile e molto resistente agli urti. Con l’eliminazione dell’anello metallico che
circondava la minuteria, la nuova lunetta sembra fare tutt’uno con il quadrante dal
colore assortito, ornato dal logo Superocean originale. La forma inedita delle lancette (a
triangolo per le ore, a losanga per i minuti) e degli indici leggermente conici rinsalda i
legami con il modello del 1957, garantendo al tempo stesso una leggibilità ottimale,
rafforzata da segni di riferimento luminescenti.
Il Superocean Héritage II viene proposto in due modelli di orologio (di 42 e 46 mm di
diametro) e in forma di cronografo (46 mm), tutti declinati in tre colori: nero, blu e
bronzo. Le versioni in bronzo sono disponibili con un nuovissimo cinturino esclusivo di
caucciù-pelle dello stesso colore, con cuciture a contrasto. Oltre al cinturino in pelle, in
coccodrillo o in caucciù, tutti i modelli possono montare un bracciale d’acciaio
intrecciato che richiama il mitico bracciale del 1957.
Per quanto riguarda le prestazioni, il Superocean Héritage II conserva tutte le qualità
tecniche che ne hanno fatto il complice delle più belle avventure in terra, in acqua e nei
cieli. Il Superocean Héritage II Chronographe 46 ospita un movimento cronografico
automatico certificato come cronometro dal COSC (Controllo Ufficiale Svizzero dei
Cronometri). Il Calibro manifattura B20 che equipaggia i modelli Superocean Héritage II
42 e 46, anch’essi certificati come cronometri dal COSC, è un movimento automatico di
grande precisione e di provata robustezza che può contare su una riserva di carica di 70
ore. Derivato dal Calibro manifattura MT5612 di Tudor, con finiture esclusive, costituisce
uno degli elementi della recente collaborazione inaugurata tra le due marche, che
ormai mettono in comune per alcuni movimenti meccanici la loro somma di conoscenze
in tema di progettazione e produzione.
La robusta cassa d’acciaio, con corona a vite, è impermeabile fino a 200 m di profondità.
La lunetta girevole unidirezionale scanalata, con un puntino luminescente alle 12h,
possiede un sistema a 120 denti che garantisce una regolazione estremamente precisa e
una grande morbidezza di rotazione – sia quando si tratta di controllare la durata di
un’immersione o di segnare diversi tipi di tempo, soprattutto in aviazione. Spira aria
nuova nel mondo delle scoperte.

SUPEROCEAN HÉRITAGE II 42 & 46
Movimento: Calibro manifattura B20, certificato ufficialmente come cronometro
dal COSC, automatico ad alta frequenza (28 800 alternanze), 28 rubini. Riserva di
carica superiore a 70 ore. Datario. Cassa: acciaio. Impermeabile fino a 200 m.
Corona a vite. Lunetta girevole unidirezionale con arresto. Vetro zaffiro bombato,
antiriflessi su entrambi i lati. Diametro: 42 o 46 mm. Quadrante: nero Volcano, Gun
Blue, argento Stratus, bronzo Copperhead. Cinturino/Bracciale: pelle, coccodrillo,
caucciù Aero Classic o Ocean Racer, caucciù-pelle oppure bracciale metallico Ocean
Classic

SUPEROCEAN HÉRITAGE II CHRONOGRAPHE 46
Movimento: Calibro Breitling 13, certificato ufficialmente come cronometro dal
COSC, automatico ad alta frequenza (28 800 alternanze), 25 rubini. Cronografo a 1/4
di secondo, totalizzatori di 30 minuti e di 12 ore. Datario. Cassa: acciaio.
Impermeabile fino a 200 m. Corona a vite. Lunetta girevole unidirezionale con
arresto. Vetro zaffiro bombato, antiriflessi su entrambi i lati. Diametro: 46 mm.
Quadrante: nero Volcano, blu Mariner, bronzo Copperhead. Cinturino/Bracciale:
pelle, coccodrillo, caucciù Aero Classic o Ocean Racer, caucciù-pelle oppure bracciale
metallico Ocean Classic.

Subito i numeri.

Buyers   106,000 (-4%)
Journalists         4,400
Baselworld 2018         22 to 27 March 2018 (2 giorni in meno...)

Baselworld 1917-2017
A hundred years of excellence and innovations

Although only 29 Swiss watchmaking and jewellery brands attended the first ever show in 1917, this year’s Baselword played host to no fewer than 220 companies. And as this major event in the sector draws once again to a close, Swiss exhibitors have amply proved their ability to marshall their powers of innovation and excellence and resist the current turbulence in the market. Despite two consecutive years of slowdown, Switzerland’s watchmaking industry has doubled the value of its exports in just over a decade, to reach CHF 19.4 billion at end 2016, and remains the country’s third biggest export sector.
A trendsetting global get-together
At this year’s Baselworld, held in the city centre from 23 to 30 March, 220 of Switzerland’s watchmaking and jewellery brands presented their latest creations. The Swiss exhibitors stood out among the 1,300 exhibitors from 40 countries for the unparalleled expertise of their creations – a perfect blend of innovation and tradition. Drawing on a rich heritage they are eager to pass on to the younger generations, Swiss watchmakers turn time into an object of beauty, constantly pursuing their quest for technical, functional and aesthetic innovations, along with unstinting research into materials. As a global leader in terms of value, the Swiss watchmaking industry boasts a 60% market share in the sector worldwide. From entry-level timepieces to ultra high-end models, it leads the way in setting new trends, and Baselworld is a reflection of this. Through its sheer size, the glamour of its many stands and, above all, the tremendous diversity of the products on offer, Baselworld is without a doubt the place to be seen in the sector on a world level, where professionals and the public alike can gain a rapid overview of the market.

It’s all go at “Les Ateliers”
Inaugurated this year, the new “Les Ateliers” space in Hall 1.2 was a resounding success, with 40 independent watchmaking brands exhibiting their latest offering in an open and welcoming space, laid out in such a way that the stands reflected the daring nature of the creations being presented. In similar vein, both renowned designers and the new kids on the block in the jewellery world enjoyed a dedicated space known as the Design Lab.
A Swiss economic powerhouse
Buffeted by a challenging context, between a strong Swiss franc and the economic and political uncertainties on the international front, Swiss watch exports have suffered a slowdown in the last two years. Nevertheless, watchmaking remains the country’s third biggest export sector, behind pharma and chemicals and the machine industry. Swiss watch exports finished 2016 with sales of CHF 19.4 billion, almost double the figures of the early 2000s.

A thorough rethink at all levels
Against the backdrop of a constantly evolving market, watchmakers and jewellers are working relentlessly to keep up with social changes. While the priority focus remains the products themselves, much energy has gone into rethinking the entire value chain, from design and price positioning to distribution. In response to the latest consumer trends, which increasingly favour online shopping, brands now have to be able to stock products that are immediately available, and to regularly renew their collections. In terms of positioning, they also need to be able to offer a range of price points. As a result, even the most prestigious brands now sell entry-level timepieces at more affordable prices, equipped with simpler complications, or in steel, for example, rather than gold or platinum. All the while devoting the same care as ever to quality and the fine manufacturing standards which have been the hallmark of Swiss watchmakers and jewellers down the centuries.



Alors qu’elles n’étaient que 29 lors de la première édition du salon en 1917, pas moins de 220 entreprises horlogères et bijoutières suisses ont exposé cette année à Baselworld. A l’heure où les portes de ce rendez-vous incontournable de la branche se referment, les Exposants suisses ont su démontrer leur capacité à résister aux turbulences actuelles du marché en répondant par l’innovation et l’excellence. Malgré deux années consécutives de ralentissement, l’industrie horlogère suisse a doublé la valeur de ses exportations en un peu plus d’une décennie pour atteindre CHF 19,4 milliards fin 2016. Elle demeure ainsi la troisième industrie exportatrice de suisse.

Un rendez-vous mondial au cœur des tendances
Au centre de la ville de Bâle, 220 marques horlogères et bijoutières suisses, ainsi que leurs fournisseurs, ont présenté leurs dernières nouveautés lors du Salon Baselword, qui s’est tenu du 22 au 30 mars 2017. Parmi un total de quelques 1’300 exposants venus de 40 pays, les Exposants suisses se sont démarqués par leurs créations, empreintes d’un savoir-faire unique, mêlant innovation et tradition. S’appuyant sur un héritage qu’ils mettent un point d’honneur à transmettre aux nouvelles générations, les horlogers suisses habillent le temps, se renouvelant sans cesse pour proposer des innovations techniques, esthétiques et fonctionnelles, couplées à une recherche constante sur les matériaux. Leader mondial en termes de valeur, l’industrie horlogère suisse représente ainsi 60% de parts de marché dans le domaine de la montre. De l’entrée de gamme jusqu’aux modèles les plus prestigieux, elle sait mieux que nulle autre créer les nouvelles tendances, dont Baselworld se fait le reflet. De par son ampleur, le glamour des différents stands et surtout, de par la formidable diversité des produits présentés, le salon reste le rendez-vous incontournable de la branche à l’échelle mondiale, où professionnels et grand public peuvent se faire une vision globale du marché.

Carton plein pour « Les Ateliers »
Inauguré cette année, le nouvel espace « Les Ateliers » en Halle 1.2 a rencontré un vif succès. Une quarantaine de marques horlogères indépendantes y exposaient leurs nouveautés dans un espace à la fois ouvert et chaleureux, porté par un agencement de stands reflétant le caractère audacieux des créations présentées. Dans le même esprit, designers de renom et jeunes pousses de la bijouterie ont eux aussi investi cette année un nouvel espace spécialement aménagé pour eux : le « Design Lab ».
Un moteur de l’économie suisse
Chahutées par un contexte difficile, entre franc fort et incertitudes économiques et politiques sur le plan international, les exportations horlogères suisses enregistrent un ralentissement depuis deux ans. Pour autant, l’horlogerie demeure le troisième secteur d’exportation de la Suisse, derrière la pharma/chimie et l’industrie des machines. Ainsi, les exportations horlogères suisses ont clôturé l’année 2016 sur un résultat de CHF 19,4 milliards, équivalent à près du double de celui du début des années 2000.

Repenser l’offre à tous les niveaux
Dans un marché en pleine mutation, horlogers et bijoutiers suisses travaillent sans relâche pour répondre aux changements sociétaux. Si la priorité demeure le produit, des réflexions profondes sont menées dans toute la chaîne de valeur, de la conception à la distribution, en passant par le positionnement prix. Pour répondre aux nouvelles habitudes de consommation privilégiant toujours plus les ventes en ligne, les marques doivent proposer des produits immédiatement disponibles et les renouveler régulièrement. En termes de positionnement, elles doivent offrir des modèles dans différents segments de prix. Ainsi, même les plus prestigieuses d’entre elles proposent dorénavant aussi des pièces d’entrée de gamme plus abordables, plus simples en matière de complications horlogères ou privilégiant par exemple l’acier à l’or ou au platine. Le tout avec toujours le même soin porté à la qualité et à la bienfacture qui ont fait la renommée des horlogers et bijoutiers suisses.