Orologico Forum 3.0

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Topics - ciaca

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Orologi e Co... / 5110, 5130, 5230: quale preferite?
« il: Aprile 15, 2017, 17:21:04 pm »
Ore del mondo e Patek, un connubio scontato.
Delle tre referenze moderne, 5110, 5130 e 5230 quale preferite?



(La foto non rappresenta le corrette proporzioni tra le misure dei 3 modelli n.d.r.)

Io non sono mai stato particolarmente attratto dai primi due perché rispetto alla referenza storica per eccellenza, 2523, li vedevo troppo diversi e molto meno aggraziati. Premesso che il 2523 è per me uno degli orologi più belli mai concepiti.



Mi ha invece molto sorpreso la nuova referenza 5230, sia perché segna una decisa inversione di tendenza sulle misure, togliendo un millimetro al diametro del precedente 5130 (il peggiore dei 3, per me) e sia perché riprende in modo convincente alcuni stilemi propri del modello disegnato da Cottier: le sfere, le cui proporzioni mi sembrano anche decisamente migliorate rispetto agli altri due, e soprattutto il disegno della cassa; senza protezione per la corona che sulle vecchie referenze dava vita a disarmoniche asimetrie e con un nuovo stile di anse discontinue al profilo della carrure e più squadrate, come più squadrato e meno stondato è il disegno di tutta la cassa rispetto alla classica Calatrava precedentemente adottata e risalente ormai agli anni 80 (quando curve e superfici morbide erano le linee guida del design).

Un modo di rendere omaggio al design originario senza però scadere nella semplice copia, un po' come fatto nel restyling del Nautilus.
Restano purtroppo misure non propriamente consone ad orologi eleganti e formali, 38,5 mm sono sempre troppi e il 5110 coi suoi 37mm in questo senso resta imbattibile, ma comunque tra i 3 per design a mio avviso il 5230 vince a mani basse.

Non é tutto oro quello che luccica, tuttavia: anche in questa novità Patek non manca di sorprendere con una scelta piuttosto disutibile: il fondello a pressione piuttosto che quello avvitato al quale siamo ormai giustamente abituati come minimo sindacale per garantire un minimo di impermeabilità.
Scelta in ossequio alla tradizione del modello d'epoca (discutibile) o semplice strategia di risparmio sui costi?

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Orologi e Co... / Speedmaster moonwatch vetro plexi
« il: Aprile 15, 2017, 16:17:52 pm »
Secondo voi visto oggi cos'è questo orologio?
1- un orologio semplicemente datato (non nell'estetica ma nel modo in cui è fatto)?
2- una copia moderna di un orologio d'epoca?
3- una via di mezzo tra le due sopra?

Ho con questo orologio un rapporto conflittuale da almeno 20 anni. Non mi piacciono le anse ad elica, e non mi piacciono i crono troppo grandi, ma esteticamente l'orologio mi ha sempre intrigato, almeno finché lo vedo al polso degli altri.

Sul mio oltre a darmi sempre la sensazione dell'orologio troppo cheap, banale e inflazionato, pagano pegno la carica manuale e l'assenza della data, caratteristiche alle quali non riesco ad adattarmi per orologi casual da utilizzo frequente.

Eppure il tarlo, la voglia, continua a tornare periodicamente. Stavo per prenderlo qualche settimana fà e al momento dell'assegno me ne sono pentito, l'ennesima prova al polso ha spento per l'ennesima volta ogni entusiasmo.
Oggi ce l'aveva al polso un conoscente, plexi col suo cinturino in cocco con impunture a contrasto, e mi è tornato a sconfinferare.

Poi c'è la questione trizio, che ha un suo fascino ma costa quasi quanto uno nuovo, assurdo.

Insomma so che è un orologio che se decidessi di comprarlo finirebbe velocemente in un cassetto dal quale non uscirebbe più fino al momento di rivenderlo, lo so perché è già successo decine di volte con tanti altri orologi verso i quali avevo i medesimi sentimenti contrastanti, eppure non riesco a metterci una pietra sopra.

Sarà per questa ragione che molti di quelli che lo comprano, lo comprano e lo rivendono decine di volte, come Mass8 scrisse una volta!?

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Orologi e Co... / L'arte di Breguet
« il: Aprile 06, 2017, 20:44:21 pm »
Oggi mi è stato recapitato a casa questo magnifico volume scritto da George Daniels, un libro del quale avevo rimandato per troppo tempo l'acquisto e che consiglio vivamente a tutti ed in particolare agli amanti dell'ingegno meccanico e degli orologi del maestro francese e della casa che porta il suo nome e che a quegli orologi si ispira.

Un volume ricco non solo di illustrazioni ma anche di approfondimenti sugli aspetti tecnici e stilistici che hanno caratterizzato la produzione di Breguet. Con un sacco di spunti di riflessione e curiosità.
Per esempio, la famosa firma segreta sul binario delle ore che io erroneamente avevo sempre considerato come una trovata di marketing della casa è in realtà stata utilizzata da Breguet in molti dei suoi orologi.

Un'altra interessante curiosità su questi orologi sono i secondi centrali di cui abbiamo discusso in altro Topic: ebbene, sono pochissimi gli orologi in cui Breguet ha fatto uso di questa affissione e, in quelli in cui ne ha fatto uso sono tutti secondi en coup, ossia secondi "al colpo" (così vengono descritti), cioè saltanti e non continui (come sono invece i piccoli secondi al sei), per lo più su orologi ad affissioni separate (ore e minuti in contatori differenti) ossia di fatto orologi regolatori.

Bellissimi i disegni tecnici e le relative spiegazioni di Daniels sul funzionamento di tutti gli scappamenti usati da Breguet, sulle pendole simpatiche o sul parachute, il particolare sistema antiurto da lui inventato

Libro comunque che saprà appagare chiunque abbia per questi oggetti un certo grado di passione, soldi per me assolutamente ben spesi.

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Novità Orologi / Anche Bulova riedita
« il: Marzo 30, 2017, 02:59:22 am »


Probabilmente con movimento al quarzo.
Avanti il prossimo.

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Orologi e Co... / Basilea 2017
« il: Marzo 22, 2017, 13:21:05 pm »
Anche quest'anno attese andate sostanzialmente deluse, uniche novità degne di una qualche nota fin qui emerse, secondo me, il Tag Heuer Autavia riedizione di cui avevano già parlato in sezione novità (non tanto per l'orologio in sé quanto per il suo prezzo piuttosto aggressivo che conferma la strategia adottata da Bivier per il marchio) e il PP 5170P finalmente con un set sfere e quadrante all'altezza, completo di scala metrica e ben disegnato e proporzionato.

Trascurabili, se non agghiaccianti, le novità Rolex (se novità si possono mai chiamare quelle della casa coronata), insignificante quando non grottesca Omega, oscena Tudor.

Si conferma la corsa al gigantismo, segno inequivocabile che là dove si vende vogliono orologi grossi e vistosi oltre il pacchiano (si veda l'ultimo yacht master per conferma), e la stucchevole moda di replicare in scala ingrandita il vintage, vedasi trilogia del 57 proposta da Omega che però almeno sui diametri di cassa si è contenuta, segno inequivocabile di una ormai atavica mancanza di idee.

Nota a margine: lo skydweller in acciaio se non fosse per la misura sarebbe anche un  orologio interessante




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Il Caffè di Orologico / Jeep renegade
« il: Febbraio 16, 2017, 21:28:20 pm »
Ne sto vedendo davvero tante in giro, e se se ne vedono tante dalle mie parti significa che ne stanno vendendo davvero tante in tutta Italia.

Infatti guardando le statistiche di gennaio vende molto più di qashqai, x1, kuga e tiguan, praticamente quanto 500x con la quale mi pare di capire che condivide la base tecnica.

L'auto mi incuriosisce, anche perché devo sostituire il mulo da cantiere che mi ha ormai abbandonato per sopraggiunti limiti d'età (Toyota rav4 del 1994), mi chiedevo se qualcuno di voi ne sa parlare e conosce anche le ragioni di questo apparente successo commerciale (piuttosto strano anche alla luce di una estetica tutt'altro che facile e abbastanza personale).

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Orologi e Co... / Topic estetico e leggero: patek 5712R
« il: Gennaio 07, 2017, 16:19:20 pm »


Parliamo solo di gusto, visto che questi orologi li abbiamo vivisezionati e criticati in molti dei loro aspetti discutibili in tante altre occasioni.

A me in genere le varianti con cinturino di orologi nati con bracciale integrato non mi hanno mai convinto, ho avuto solo il Royal Oak 14800 (e poi l'ho venduto) e mi piaceva proprio perché aveva la cassa modificata all'uopo per ospitare un cinturino e non era una cassa standard con adattato un cinturino per mezzo di apposito finale.

Ma questo 5712 mi piace molto anche in questa opulenta variante rosa con cunturino marrone scuro. Trovo l'insieme, dal punto di vista meramente estetico, molto appagante (anche se non ho mai avuto l'occasione di vederne uno dal vivo).

Quello che mi garba poco è il noioso effetto pendant che sembra esserci tra i colori del quadrante e del cinturino e che temo possa venire a noia prima di subito, effetto che per altro in molte foto (ritoccate) è molto marcato mentre in altre è inesistente.

Opinioni?! :)

P.s: lasciamo da parte anche le solite considerazioni sul prezzo, lo sappiamo già :D

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Orologi e Co... / Il grande bluff dei listini
« il: Dicembre 16, 2016, 16:22:19 pm »
Oggi per caso sfogliando un vecchio annuario leggo il prezzo dell'epoca, 1997, di un Royal Oak ref. 15002: 18.500.000 lire, convertito in euro 9250.

Rapido calcolo di rivalutazione monetaria, 12.450 euro al 30/11/2016.
Vado a vedere il listino AP dell'attuale Ref.  15202 che recita oltre 20.000 euro...

L'orologio è sostanzialmente lo stesso, la fisiologica rivalutazione monetaria è quella indicata, ma allora i quasi 10k euro di differenza che abbondano sull'attuale prezzo di listino dove sono?!

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Il Caffè di Orologico / Ferrari California
« il: Dicembre 02, 2016, 18:50:26 pm »
La Ferrari più comoda e fruibile su strada, almeno così è stata dipinta dalla critica. Con il suo motore anteriore, schema transaxle, ampio bagagliaio posteriore, 2+2 posti buoni per riporre un paio di borsoni supplementari o un passeggero per brevi tragitti, hard top elettrico che si apre e chiude in 15 secondi e un assetto capace di regalare comfort da berlina sui lunghi tragitti, questa California con la sua linea magicamente retró e un po' manga al posteriore mi ha sempre allettato. Al netto del volume posteriore forse troppo pesante e quei doppi scarichi verticali che non mi hanno mai convinto del tutto, non a caso abbandinati sulla nuova verdsione sovralimentata, la trovo magnifica.



Tra prima versione da 460 cv e aggiornamento 2012 da 490 cv e qualche chilo in meno se ne trovano ottimi esemplari a prezzi un po' troppo alti ma piuttosto trattabili. Auto fresche, usate poco e bene, che stuzzicano la mia fantasia. Ci sto facendo un pensiero avendo abbandonato il progetto 458 e avendo ormai messo in soffitta l'idea Low cost di una 360 (quotazioni troppo velocemente salite) o di una capricciosa Cayman GTS (svalutazione a breve termine troppo alta).

Qualcuno ha suggerimenti, informazioni, pareri, dritte o esperienze da condividere su quest'auto? Vado per i 47 e vorrei farmi un regalo prima di diventare troppo vecchio :D

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Novità Orologi / Zenith cronometro tipo CP-2
« il: Ottobre 28, 2016, 18:41:15 pm »
Praticamente la riedizione del Cairelli in serie limitata di 1000 esemplari all'interno della collezione "Heritage".




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Il Caffè di Orologico / Sigarette elettroniche
« il: Ottobre 19, 2016, 14:39:15 pm »
Box, atomizzatori, resistenze, liquidi, un mondo nuovo che mi accingo a frequentare per togliermi il viziaccio.
Qualcuno la usa? Ne sapete parlare?

12
Il Caffè di Orologico / Apple rinuncia alla guida autonoma
« il: Ottobre 17, 2016, 17:21:41 pm »
http://m.huffpost.com/it/entry/12522922

É forse un segno di redenzione da parte di un'industria che sta chiaramente prendendo una strada senza uscita, con tanti rischi e pochissimi reali vantaggi? Lo spero, perché questa vaccata della guida autonoma è davvero una delle cose più insensate e potenzialmente dannose che l'industria automobilistica possa produrre.

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Il Caffè di Orologico / Italia, pupo di pezza contro la Russia
« il: Ottobre 15, 2016, 17:37:03 pm »
Centoquaranta soldati italiani sono stati comandati di presidiare in Lettonia il confine con la Russia. E’ un atto di ostilità verso Mosca. Obbligata dall’Alleanza atlantica l’Italia è costretta, per quel che vale, a fare da pupo di pezza contro una nazione europea, contro il mondo di Anna Karenina e dei Fratelli Karamazov, contro la patria di San Nicola, nonché terra bagnata dal martirio. Ed è una cosa che, dovendo far ridere (quello fa l’Italia), fa pena.

Pietrangelo Buttafuoco

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Orologi e Co... / Sulle aste Auctionata
« il: Ottobre 07, 2016, 19:02:33 pm »
Credo ci sia un po' di confusione e occorre far chiarezza.
Tutte le case d'asta fissano un importo di "stima", generalmente molto basso, posto a base d'asta (tanto piú esso è basso e tanto più si invoglia il potenziale acquirente a formulare un'offerta, da cui la scarsa significatività di quelle "stime").

Ancora molto spesso chi mette all'asta un suo oggetto fissa un prezzo di riserva, e la casa d'aste si impegna a non aggiudicare l'oggetto se le offerte ricevute non raggiungono tale importo di riserva.
Tale importo per ovvie ragioni non solo non è noto, ma non è dichiarata neanche l'esistenza o meno di tale riserva, per non penalizzare l'appetibilitá del lotto e quindi il numero delle offerte.

Fin qui Auctionata non è diversa da qualunque altra casa d'aste, dove invece Auctionata differisce è nell'indicazione di alcune casistiche differenti quando un lotto non è stato aggiudicato:
- il lotto non ha ricevuto offerte
- il lotto non ha avuto offerte superiori alla riserva.
In quest'ultimo caso la casa d'aste sospende l'aggiudicazione del lotto, in attesa di verificare che il venditore sia eventualmente disposto ad accettare la massima offerta seppur inferiore alla sua riserva.

Tale indicazione, chiara e inequivoca sul sito, permette di distinguere i lotti senza offerte (ossia per i quali il prezzo di partenza é stato ritenuto troppo alto e non meritevole di ulteriori rialzi) da quelli che invece le offerte le hanno ricevute seppur inferiori alla riserva fissata dal venditore.

Non capisco quindi dove stia la supposta presa in giro della casa in oggetto, che anzi a me pare più trasparente di molte altre. Che la riserva (quando c'è) non sia dichiarata e sia magari molto più alta del prezzo a base d'asta non è un fatto che riguarda solo Auctionata ma TUTTE le case d'asta (anche perché non sono le case d'asta a deciderlo ma i venditori).

Quel che accade dopo l'asta, ossia che oggetti non aggiudicati a X di partenza per mancanza di offerte vengano poi propostei nello Store on Line della casa a due volte X, é una scelta commerciale (per me poco ragionevole) che però nulla ha a che vedere con l'asta.

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Il Caffè di Orologico / Referendum costituzionale
« il: Ottobre 07, 2016, 18:38:23 pm »
Un referendum per certi aspetti storico sia per i contenuti della riforma sia per le inevitabili conseguenze che avrà l'esito referendario sugli assetti futuri del paese, specie in un momento di grandissima precarietà a livello mondiale ed in particolare europeo.
Comunque finirà sarà l'inizio di una terza (e forse anche ultima) repubblica.
Se vi va di dichiararlo pubblicamente potete anche scrivere le ragioni del vostro voto, altrimenti limitatevi anche solo a votare nel sondaggio.

Io voteró convintamente per il SI, e mi sto adoperando affinché altri si convincano in tal senso, perché ritengo essenziale e improcrastinabile che questo paese svolti verso un assetto istituzionale piú orientato alle decisioni e alla forza delle maggioranze e dei governi da cui tali decisioni dipendono in modo rilavante, piuttosto che non alla mera ideologia della rappresentatività proporzionale;
per la necessità altrettanto improcrastinabile di limitare le autonomie locali ormai fuori controllo, unitamente alla spesa pubiblica improduttiva che ad esse afferisce con annesso appesantimento dei processi amministrativi, e per eliminare un bicameralismo perfetto che ormai pesa Come una enorme zavorra sulla qualità del processo legislativo e della macchina parlamentare.

Sono ben consapevole che non è la migliore delle riforme possibili, come anche della fondatezza di alcuni rilevi (per la verità pochi e di rilevanza secondaria) posti dal fronte opposto, dove però ho visto troppa retorica (per esempio quella della deriva autoritaria) e soprattutto una strenua lotta di retroguardia per la conservazione che mi appare stupida oltre che folle e fuori dalla storia e dalla realtà di questo derelitto paese, in rapporto al contesto. Oltre che un uso strumentale del referendum per scopi politici di brevissimo respiro (la caduta di questo governo) sintomo di una cultura civica e politica davvero modesta.

D'altronde so anche che è l'unica riforma possibile, perché dovesse fallire il passaggio referendario é evidente che per il prossimo quarto di secolo si chiuderebbe ogni spiraglio di discussione in merito. E per quanto perfettibile, messi tutti ragionevoli argomenti sulla bilancia, il piatto pende decisamente verso un cambiamento.

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