Il cal.215 fu montato anche da Minerva se non erro




probabilmente si!

naturalmente anche Lancette & C. dell'amico Marco Strazzi è un volume immancabile al giorno d'oggi, ma all'epoca di esaustivo c'era solo il Brunner

qui è impossibile avere divergenze, perchè i moderatori per statuto hanno sempre ragione, e chi si ribella diventa cibo per cani

te la do buona solo perché sei interista

lo ero anche io .........ma ai tempi di Angelillo !!!!!

ho avuto un paio di occasioni favorevoli entrambe negli anni 90

la prima quando vidi in vetrina un universal geneve tricompax oro un discrete codizioni generali e lo comprai a 3 milioni di lire,uscito dal negozio, svoltato l'angolo,meno di cento metri entrai in un altro negozio per farlo valutare e ipso facto mi offersero tremilioni e mezzo,non esitai un attimo a cederlo


la seconda quando acquistai un crono movado a tre contatori,poi il giorno seguente fui contattato dal venditore pechè glielo rivendessi a prezzo più alto avendo lui sbagliato il prezzo (l'orologio era in contovendita)

rispondo al gentile invito a presentarmi meglio

nato e cresciuto a Bologna,laureato in medicina e chirurgia (con lode) nel 1976,specializzato in odontoiatria e protesi dentaria con lode nel 1979
già direttore sanitario di un grosso centro odontoiatrico a Bologna,gia' conduttore di un mio studio dentistico a Modena

Da cinque anni opero insieme a mia figlia e ad alcuni collaboratori nel mio nuovo e unico studio professionale a Bologna

Dal punto di vista collezionistico nasco nel 1990 complice un collega che mi ha contagiato trasmettendomi la "vintagite" ,malattia ,dapprima acuta(anni 90) ,che poi si è cronicizzata nel decennio successivo

il periodo più fecondo per gli acquisti è compreso tra il 1990 e la fine del secolo
epoca nella quale non esisteva internet,e gli acquisti si facevano tra collezionisti e nei mercati antiquari ,tra i quali all'epoca ,uno dei più ricchi era quello di Modena


il mio approccio agli orologi non è mai stato casuale o dovuto unicamente all'impulso del momento,infatti sin dall'inizio ho consultato tutta la letteratura disponibile per farmi una certa "cultura" e orizzontare i miei acquisti, che ,complice all'epoca una favorevole congiuntura economica, comprendono anche orologi di un certo pregio

ritengo però che anche a prezzo contenuto si possano acquisire orologi collezionisticamente interessanti,se si ha una adeguata preparazione e un pizzico di fortuna


nei forum approdo sul finire degli anni 80,e divento quasi subito moderatore di" vetroplastica"  (forum recentemente scomparso). parallelamente frequento altri forum per ampliare gli orizzonti, e non tardo ad avere insanabili divergenze sul forum delle passioni dal quale vengo interdetto

tra i fondatori di un nuovo forum successore di vetroplastica ,me ne distacco per divergenze con altro moderatore

tuttavia a parte queste piccole disavventure non ho mai avuto screzi negli altri tre forum che ho frequentato,e penso non ne avrò qui dove mi sono iscritto solo dopo una certa riflessione


mi scuso per essermi così dilungato e ringrazio tutti coloro che mi hanno così benevolmente accolto

il teleobiettivo schiaccia la profondità e fa sembrare vicini i due edifici ,ma a parte le evidenti differenze architettoniche tra i due che testimoniano epoche completamente diverse,bisogna rilevare il fatto che Angelus era una azienda di piccole dimensioni e conduzione familiare ,e come tale non aveva la forza di sopravvivere alla crisi degli anni 70,mentre Tissot ,facendo parte di un mastodontico gruppo industriale ha potuto sopravvivere e riproporsi


in ogni caso i problemi per Angelus nascono già nella seconda metà anni 50,quando la ditta per convenienza economica è costretta a rinunciare ai propri movimenti e a ricorrere a quelli delle ebauches


non solo,ma negli anni 60 ,a parte un solo modello da polso degno di nota(crono Angelus medical ) su base valjoux, quasi tutta la produzione è incentrata sulle svegliette e i modelli da tavolo dove c'era poca concorrenza

nei primi modelli la firma era contornata da una singola cornice che divenne doppia in quelli successivi