Orologico Forum 3.0

Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Post - S.M.

Pagine: 1 ... 285 286 [287] 288 289 ... 322
4291
Orologi e Co... / Re:IWC Ingenieur, calibro o estetica
« il: Settembre 03, 2015, 21:45:06 pm »
Vabbè, ognuno è libero di pensarla come crede e di andare a documentarsi dove vuole. Lasciamo che sia il lettore di questi post a decidere.

Io sono tra quelli che crede che sia (con i suoi difetti) un calibro di manifattura anche perchè IWC non ha fatto mai mistero di dichiarare l'utilizzo di forniture esterne per movimenti anche pesantemente modificati, vedi il 7750 del Grande Complication e del Destriero.
Perchè dovrebbe iniziare a mentire ora su un orologio la cui serie successiva ha veramente montato un Eta-Sellita?

Perdonami, ma io anche dagli esplosi che hai postato, continuo a non vedere prove.....magari sbaglio, però il pensiero di Papi mi sembra chiaro.


4292
Il Caffè di Orologico / Re:Durata dei motori moderni
« il: Settembre 03, 2015, 21:38:24 pm »
Se proprio deve rimanere in ambito convenzionale gli consiglio la nuova Volvo xc90...vai a provare vedere anche quella alessà
Io sono un fissato per le trazioni integrali ed il sistema Volvo non mi piace.
Da prove serie fatte, è risultato uno dei peggiori per uscire da situazioni difficili.
Sul resto concordo, gran macchina che poi svaluta molto (usati abbordabili rispetto al prezzo iniziale)

4293
Orologi e Co... / Re:IWC Ingenieur, calibro o estetica
« il: Settembre 03, 2015, 21:29:07 pm »
Citazione
il calibro 80110, è "il più solido che IWC abbia mai costruito", con sistema di ricarica e dispositivo ammortizzante targati "Pellaton".

Questo ovviamente ce lo racconta IWC che ci deve vendere gli orologi con quel calibro a prezzi mediamente superiori del 30% (stima a spanne) rispetto a quelli equivalenti con calibri ETA via via sostituiti.
Perché al di la di quello che racconta IWC (ricordo anche che raccontava di un calibro di manifattura mentre sappiamo bene che é un 7750 privato della cronografia e appunto modificato nel sistema di carica, giusto per dare un peso alle cose che raccontano) non mi pare esista alcuna prova della veridicità di quanto asserito.
Esiste invece una prova certa di quanto in più pagheresti le revisioni di quel calibro e gli eventuali ricambi qualora l'orologiaio a cui ti rivolgessi sapesse metterci sopra le mani e fosse in grado, per grazia ricevuta, di avere quei ricambi :)
Se è vero quello che dici, perchè non utilizzare ricambi di un comune Valjoux?

Perchè non sono compatibili, neanche uno. Come non sono uguali neanche gli interassi tra i rubini.
E' provato che esiste solo una somiglianza del layout della platina, ma da dire che è un 7750 privato della cronografia ce ne passa.... Anche il semplice diametro lo testimonia dai.... :o

Sbaglio o lo stesso Papi disse che se andiamo a vedere queste somiglianze pochissimi sono i calibri di manifattura?

Il vero dramma di quella serie di calibri sono le dimensioni assurde, come diametro e soprattutto come spessore.
Nato per altri orologi, è stato poi messo dentro l'Inge perchè è l'unico solo tempo attualmente disponibile in casa.
Parliamo di questi che sono i veri difetti tangibili......

4294
Orologi e Co... / Re:FP Journe Centigraphe sport
« il: Settembre 03, 2015, 21:21:42 pm »
IL motivo per cui ha usato l'alluminio per ponti e platine mi sembra evidente: non avrebbe potuto usare il solito oro, perché avrebbe creato una contraddizione con l'obiettivo della leggerezza. Allora tanto valeva farli in alluminio, anzi scheletrarli, per guadagnare sul peso. Quell'orologio ha un peso record per un braccialato per giunta complicato. A te Angelo non interessa a me sì.. Esistono solo alcuni RM molto più leggeri (senza bracciale) ma costano molte centinaia di migliaia di euro, e l'affidabilità è un reale punto interrogativo.

Infatti Marco, la ricerca del record mi è chiara, è la "funzionalità" (o praticità, durevolezza, ecc ecc) di cui parlava Stefano che non condivido.
Io ho parlato di altri valori: esclusività, leggerezza, difficoltà di lavorazione.
Di altre funzionalità non ho fatto menzione, ho solo detto che non vedo controindicazioni evidenti.

4295
Orologi e Co... / Re:FP Journe Centigraphe sport
« il: Settembre 03, 2015, 21:12:03 pm »
Ecco come cambia il comportamento delle leghe di alluminio aumentandone la durezza superficiale con trattamenti sempre più profondi.

4296
Orologi e Co... / Re:FP Journe Centigraphe sport
« il: Settembre 03, 2015, 21:01:41 pm »
Stefano, infatti non ne ho fatto una questione meccanica, ma prima di tutto estetica.
Perché appunto se l'ottone si macchia (e si ossida) e quindi va rodiato, allo stesso modo l'alluminio é altrettanto delicato proprio sul fronte della presenza estetica, al punto che lo si vernicia o lo si tratta galvanicamente  anche sui telai delle moto che certamente non hanno pretese estetiche equivalenti a quelle di un movimento d'alta orologeria.
E se basta lo sgrassante di un lavagista per macchiare il telaio in alluminio di una moto cosa possiamo prevedere per le soluzioni delle pulitrici ad ultrasuoni su un ponte in alluminio di un movimento?
Non é questione di bastian contrario o dare ragione a caso, é questione di voler per forza trovare un senso a cose che un senso, per lo meno funzionale, non sembrano averlo comunque la si voglia girare.

P.s: a costo di apparirti bastian contrario non é affatto vero che i trattamenti volti alla maggiore resistenza alla corrosione sono antitetici a quelli mirati alla maggiore durezza, dove l'hai letto? :)
Questa volta hai letto male tu quello che ho scritto ;)
Io ho detto che quelli per conferire maggior durezza sono antitetici, anzi diminuiscono, la resistenza a fatica del materiale....
Quelli per la resistenza alla corrosione vengono fatti sopra e non influiscono sugli altri due..... ;D

Ora ti posto una semplice tabellina (ammesso che la trovo).

4297
Orologi e Co... / Re:FP Journe Centigraphe sport
« il: Settembre 03, 2015, 20:40:31 pm »
Citazione
Paradossalmente la platina ed i ponti sarebbero quelli con meno controindicazioni per l'utilizzo di questa lega leggera indurita. Non andrebbe mai in contatto con atmosfere corrosive, nessun problema di fatica, nessun pericolo di allergia....
A me non piacerebbe comunque, però difficile mettere in discussione la validità tecnica.

Discutibile anche questo, se è vero che materiali più tradizionali come l'ottone vengono sottoposti a rodiatura per qualche ragione. E la ragione è che anche l'ambiente umido contenuto in una cassa, nel lungo periodo, può essere fonte di problemi per lo meno estetici, così come eventuali lubrificanti fuori sede per esempio.
Ma, esattamente, il "vantaggio" tecnico di un movimento in alluminio, per di più scheletrato, quale sarebbe? Io ci vedo solo la solita "megalomania" di questo grande genio, che piace quando sforna certi capolavori, piace meno quando (spesso) eccede in egocentrismo.
Ultimamente mi sembri molto.... bastian contrario  :)
Praticamente hai un... si ma però .... per ogni cosa :D

Comunque provo risponderti.

A me non piacerebbe un movimento in alluminio, però lo vedo applicabile senza particolari problemi o perlomeno molto inferiori a quelli di cassa e bracciale.
L'ambiente "protetto" e chiuso (i lubrificanti e l'atmosfera pregna di essi proteggerebbe dall'ossidazione), lo sfregamento assente (gli attriti avverrebbero comunque tra l'acciaio dei perni ruota ed i rubini interposti) e la fatica minima, non costituirebbero un problema per una lega a base di alluminio.
L'unica cosa che posso immaginare è lo svita-avvita delle viti nel corso delle revisioni, ma lo vedo un problema da secoli.....
Il vantaggio lo vedo nella leggerezza, nella esclusività e nella oggettiva difficoltà di lavorazione. Sono valori anche questi per chi li apprezza (ripeto, non sono io).


Quanto all'ottone viene rodiato per motivi soprattutto estetici penso. Al naturale si macchia molto facilmente anche solo toccandolo con le dita.
Per il resto considera che viene utilizzato nei bossoli dei proiettili i quali vengono recuperati, ricalibrati e riutilizzati fino alla rottura (decine di volte comunque). E' molto malleabile e duttile, i bossoli si deformano con facilità sigillando la camera cartuccia per poi tornare alle dimensioni iniziali quando ricalibrati.
Se una simile lega viene utilizzata anche per i movimenti degli orologi, questo ti da la misura di quanto a poco servano caratteristiche meccaniche particolari in una platina o ponte.....

Ah, curiosità .......
Guarda caso esistono anche bossoli in alluminio, solo che in questo caso non è possibile riutilizzarli (anche se c'è chi lo fa a suo rischio e pericolo), al primo sparo vanno gettati...... ;)


E ....suuuu !!!!.... si un pò meno critico e dai ragione a qualcuno ogni tanto, magari anche a caso..... ;D ;D ;D :D

ahhahahh  ahahhh

4298
Orologi e Co... / Re:FP Journe Centigraphe sport
« il: Settembre 03, 2015, 20:21:35 pm »

Che non dica tutto lo considero certo. Che possano esserci problemi tecnici anche, ma sarebbe bello sapere quali ...ma che lo abbia pianificato all'inizio di passare al titanio no, questo tendere ad escluderlo perché sul piano dell'immagine è stato in autogol del tutto prevedibile.
Mah... sai, io sono uno di quelli che (se mi piacesse la sua estetica) lo preferirei in titanio piuttosto che in alluminio, anche se meno esclusivo.

Che mi dici del calibro invece? è rimasto sempre in alluminio o è costruito con metalli più tradizionali?

Paradossalmente la platina ed i ponti sarebbero quelli con meno controindicazioni per l'utilizzo di questa lega leggera indurita. Non andrebbe mai in contatto con atmosfere corrosive, nessun problema di fatica, nessun pericolo di allergia....
A me non piacerebbe comunque, però difficile mettere in discussione la validità tecnica.
Ponti e platine sono rimaste di alluminio scheletrate. Ma è un alluminio molto diverso di aspetto rispetto a quello usato da cassa e bracciale, sembra molto più "naturale".....
Vedi?
Questo spiega molte cose e va nella direzione indicata da me. ;)

4299
Orologi e Co... / Re:FP Journe Centigraphe sport
« il: Settembre 03, 2015, 20:19:31 pm »
Il sunto fatto da Stefano circa caratteristiche dei trattamenti va integrato, esistono trattamenti mirati ad aumentare la durezza e altri orientati ad aumentare la corrosione, tra questi ultimi particolari bagni gaivanici oltre che particolari leghe a basso contenuto di zinco e integrate con cromo e zirconio.
Quali che siano i trattamenti galvanici e molecolari volti a creare uno strato superficiale con caratteristiche migliorate, siano esse la durezza o la resistenza alla corrosione, resta il fatto che sono soluzioni passibili di alterazione nel tempo, non intrinseche alla lega ma legate a strati superficiali più o meno profondi e/o aggredibili.

Se cercate su google le caratteristiche e i dati meccanici del "composite" brevettato da Panerai, lega di alluminio che loro chiamano ceramicato ma che di fatto è un alluminio soggetto ad anodizzazione con deposizione di strato ceramico (non conosco con che profondità), troverete dati strabilianti.
Poi cercate su ch24 alcuni modelli usati fatti con questo materiale miracoloso, e scoprirete che alcuni sono ridotti in condizioni pietose; uno l'ho visto coi miei occhi, era ridotto in condizioni che fosse stato in acciaio ci sarebbero voluti venti anni d'uso e forse non bastavano, ed aveva solo due anni di vita oltre a presentare segni di logorio che un orologio in acciaio o in titanio non avrebbero mai potuto avere.
.........................................
...........................................
Si esistono trattamenti aggiuntivi per aumentare un pò la resistenza alla corrosione, ma mantenere la resistenza alla fatica del materiale in presenza di indurimenti superficiali è impossibile. Sono due cose incompatibili ed inverse: più aumento l'una, più diminuisco l'altra.

4300
Orologi e Co... / Re:FP Journe Centigraphe sport
« il: Settembre 03, 2015, 20:10:50 pm »

Che non dica tutto lo considero certo. Che possano esserci problemi tecnici anche, ma sarebbe bello sapere quali ...ma che lo abbia pianificato all'inizio di passare al titanio no, questo tendere ad escluderlo perché sul piano dell'immagine è stato in autogol del tutto prevedibile.
Mah... sai, io sono uno di quelli che (se mi piacesse la sua estetica) lo preferirei in titanio piuttosto che in alluminio, anche se meno esclusivo.

Che mi dici del calibro invece? è rimasto sempre in alluminio o è costruito con metalli più tradizionali?

Paradossalmente la platina ed i ponti sarebbero quelli con meno controindicazioni per l'utilizzo di questa lega leggera indurita. Non andrebbe mai in contatto con atmosfere corrosive, nessun problema di fatica, nessun pericolo di allergia....
A me non piacerebbe comunque, però difficile mettere in discussione la validità tecnica.

4301
Orologi e Co... / Re:FP Journe Centigraphe sport
« il: Settembre 03, 2015, 19:09:37 pm »
Vorrei cercare di dare il mio contributo non per portare ulteriore frizione, ma proprio per fare da pacere tra le due distinte fazioni che si sono create.

Come Marco (M.belt) ben sa, io appartengo ai detrattori dell'alluminio, però dall'ultimo topic aperto (un paio di anni fa?) su un'altro forum, mi sono documentato in quanto un forumista molto preparato, mi aveva aperto ad una serie di innovazione nei trattamenti delle leghe di alluminio che non conoscevo.

Dunque, è vero, esistono dei trattamenti superficiali di anodizzazione dura che arrivano molto in profondità ed aumentano incredibilmente la durezza della lega.
Vado a memoria in quanto ho letto molto ma salvato poco, ma credo di non sbagliare se dico che possono arrivare ai 100 e forse più micron di profondità e 500 Vikers. Non è peregrino pensare che abbiano studiato trattamenti ancora coperti da segreto industriale (generalmente per usi militari) che possano spingersi ancora oltre .
Quindi mi sento di credere che Journe abbia utilizzato questi trattamenti per conferire una resistenza ai graffi ed abrasioni superiori agli usuali acciai inossidabili.

Da tutta la bibliografia letta, il limite di questi trattamenti è costituito dalla forte perdita di resistenza del materiale alla fatica, caratteristica peraltro già non eccezionale della lega non trattata.
Anche la resistenza alla corrosione non viene incrementata dai trattamenti profondi che così resta abbastanza bassa.

La cosa singolare è che gli stessi trattamenti di "indurimento superficiale" (fatti però con procedimenti diversi) eseguiti sulle leghe di titanio, non hanno queste controindicazoni pur elevandone la durezza superficiale vicino alla soglia dei 700-1000 Vickers.
In più sul titanio oltre questo ossido superficiale super-duro di 10-20 micron (quindi meno che sull'alluminio), si viene a formare una strato intermetallico di 200-400 micron comunque duro fino ai 300 Vickers.

Dunque ricapitoliamo:
Da una parte abbiamo una lega superleggera, da primato, molto resistente all'abrasione ed ai graffi, ma poco resistente alla fatica ed ancora sensibile alla corrosione oltre che soggetta a possibili problemi di allergia o reazione con il sudore; dall'altra una lega più pesante, ma intrinsecamente più resiliente, altrettanto dura superficialmente ed assolutamente anallergica e resistente a qualsiasi tipo di corrosione.

Da qui nasce la mia teoria che il Maestro prima abbia cercato (ed ottenuto) il record utilizzando la massima tecnologia applicabile all'alluminio, poi si sia allineato a quello a cui tutti gli altri costruttori prima di lui erano già giunti.

Questo significa che lo Sport in alluminio diverrà più ambito dai collezionisti per numeri più bassi di produzione, esclusività e primati, ma che il vero Centigraph Sport è di titanio. E probabilmente questo l'aveva studiato fin dall'inizio.



Che dite, l'accendiamo? :D
No, che Journe lo avesse pensato dall'inizio a farlo in titanio non ci credo affatto, questa vicenda gli è giustamente costata in immagine tra gli appassionati. Qualche problema ci deve essere stato di non previsto, per me quello che lui ha detto, cioè che era riuscito a farne troppo pochi può darsi contenga la realtà, ma bisognerebbe sapere perché ne sono stati fatti così pochi. Almeno in Italia le richieste non mancavano, sempre parlando di pezzi di super nicchia, a diversi era piaciuto, ma mi hanno detto che ne sono arrivati pochissimi e dopo lunghe attese. Sapere che cosa ha provocato un ripensamento così grave mi incuriosirebbe molto, ma temo sia difficile.  Si potrebbero ipotizzare tante cose, una semplice valutazione che lo sforzo non valeva la pena penso l'avrebbe fatta prima. No, è successo qualcosa e anche di piuttosto serio. Una improvvisa scoperta di debolezza del materiale? Non mi convince. Il pubblico non lo voleva in alluminio? Mah, penso che non ne venda di più in titanio. Forse qualche problema produttivo. Tra i difetti di Journe c' è una sua non inedita sottostima delle difficoltà e dei problemi che derivano da alcune scelte difficili e controcorrenti. Spesso ha dovuto ritoccare all'insù listini troppo bassi rispetto ai tempi e ai numeri di produzione, che come sapete sono parametri fondamentali sui costi.
Marco, ammetterai che è anche possibile che Journe non possa dire (e dirti) tutto, magari anche delle strategie....

Voleva un record e l'ha ottenuto. Ha dovuto accettare dei compromessi che non si è sentito di assumere per una produzione su larga scala (se di larga scala si possa parlare per un Journe).

Per queste cifre non è mai un problema di costi.
Costa di più produrre una cassa ed un bracciale di alluminio?..... 1000€?....2.000€......5.000€ a cassa?
No problem, li faccio pagare al cliente rendendolo partecipe di ciò che stà comprando, al limite gli dico pure quanto costa la sua cassa rispetto ad un'altra in platino per farlo contento.

Alla base della virata ci sono problemi tecnici, credimi.

4302
Orologi e Co... / Re:FP Journe Centigraphe sport
« il: Settembre 03, 2015, 19:02:35 pm »
L'alluminio non è una lega ma un metallo...
bello quello rosso...
l'orologio di Arlecchino?  ???
Quello usato in campo meccanico è sempre una lega, come pure il Titanio e l'acciaio (hai mai sentito di orologi in ferro? ;))
 8)

4303
Orologi e Co... / Re:FP Journe Centigraphe sport
« il: Settembre 03, 2015, 18:45:37 pm »
Vorrei cercare di dare il mio contributo non per portare ulteriore frizione, ma proprio per fare da pacere tra le due distinte fazioni che si sono create.

Come Marco (M.belt) ben sa, io appartengo ai detrattori dell'alluminio, però dall'ultimo topic aperto (un paio di anni fa?) su un'altro forum, mi sono documentato in quanto un forumista molto preparato, mi aveva aperto ad una serie di innovazione nei trattamenti delle leghe di alluminio che non conoscevo.

Dunque, è vero, esistono dei trattamenti superficiali di anodizzazione dura che arrivano molto in profondità ed aumentano incredibilmente la durezza della lega.
Vado a memoria in quanto ho letto molto ma salvato poco, ma credo di non sbagliare se dico che possono arrivare ai 100 e forse più micron di profondità e 500 Vikers. Non è peregrino pensare che abbiano studiato trattamenti ancora coperti da segreto industriale (generalmente per usi militari) che possano spingersi ancora oltre .
Quindi mi sento di credere che Journe abbia utilizzato questi trattamenti per conferire una resistenza ai graffi ed abrasioni superiori agli usuali acciai inossidabili.

Da tutta la bibliografia letta, il limite di questi trattamenti è costituito dalla forte perdita di resistenza del materiale alla fatica, caratteristica peraltro già non eccezionale della lega non trattata.
Anche la resistenza alla corrosione non viene incrementata dai trattamenti profondi che così resta abbastanza bassa.

La cosa singolare è che gli stessi trattamenti di "indurimento superficiale" (fatti però con procedimenti diversi) eseguiti sulle leghe di titanio, non hanno queste controindicazoni pur elevandone la durezza superficiale vicino alla soglia dei 700-1000 Vickers.
In più sul titanio oltre questo ossido superficiale super-duro di 10-20 micron (quindi meno che sull'alluminio), si viene a formare una strato intermetallico di 200-400 micron comunque duro fino ai 300 Vickers.

Dunque ricapitoliamo:
Da una parte abbiamo una lega superleggera, da primato, molto resistente all'abrasione ed ai graffi, ma poco resistente alla fatica ed ancora sensibile alla corrosione oltre che soggetta a possibili problemi di allergia o reazione con il sudore; dall'altra una lega più pesante, ma intrinsecamente più resiliente, altrettanto dura superficialmente ed assolutamente anallergica e resistente a qualsiasi tipo di corrosione.

Da qui nasce la mia teoria che il Maestro prima abbia cercato (ed ottenuto) il record utilizzando la massima tecnologia applicabile all'alluminio, poi si sia allineato a quello a cui tutti gli altri costruttori prima di lui erano già giunti.

Questo significa che lo Sport in alluminio diverrà più ambito dai collezionisti per numeri più bassi di produzione, esclusività e primati, ma che il vero Centigraph Sport è di titanio. E probabilmente questo l'aveva studiato fin dall'inizio.



Che dite, l'accendiamo? :D

4304
Orologi e Co... / Re:IWC Ingenieur, calibro o estetica
« il: Settembre 03, 2015, 16:54:28 pm »
Citazione
trovo che esteticamente c'è più di una somiglianza

Stefano, anche se guardi un off shore riuscirai a trovare qualche somiglianza con un 5402
Basta questo ad evocare la "storia" e i "padri"? secondo me no.
Chi evoca storie per attribuire valori intangibili e' semplicemente da non prendere in considerazione, però trovo molte più similitudini tra i due Inge che tra il 5402 ed i vari OS.
Poi ognuno vede ciò che vuol vedere.... 8)

4305
Orologi e Co... / Re:IWC Ingenieur, calibro o estetica
« il: Settembre 03, 2015, 15:58:52 pm »
a me piace parecchio...anche in questa versione oversize.
Anche a me piaceva, poi dal vivo......
Ti consiglio di visionarlo, e' davvero troppo grande e spesso. Fosse stato 40-42 sarebbe un bel pezzo.
In titanio poi....

Pagine: 1 ... 285 286 [287] 288 289 ... 322