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Orologi e Co... / Re:Criteri ricerca orologi ultrapiatti
« il: Febbraio 21, 2016, 21:26:29 pm »Su un ultrapiatto di razza non sottovaluterei a maggior ragione il diametro, dove su un polso da 16cm o meno un 38mm ultrapiatto sembra una focaccia romana.Io questo non l'ho inteso.
L'opener comunque vuole spendere poco, da quello che ho capito il budget è molto limitato, quindi niente FP21/71/12P, 1003/2003, PP240 etc
Un'altro orientamento lo si può dare con alcuni Universal Geneve col calibro 1-66/2-66(calibro automatico da 2,5mm), ma si entra in piena zona vintage con tutti i rischi del caso.
L'opener parlava di far passare sistematicamente le 190 pag di ranfitt ( 5 al gg) e chiedeva un criterio di selezione.
Certo che se mettiamo di mezzo il budget di spesa il discorso cambia
Sì confermo che il discorso budget non è in questo caso di mio interesse ma lo sono i criteri di selezione. Ne approfitto allora per approfondire la questione. Il criterio da me utilizzato nel primo tentativo di ricerca era quello di uno spessore massimo di 3 mm. Indifferentemente da manuale/automatico e quindi più tollerante nei confronti del primo. Questa maggiore tolleranza era dovuta al fatto che i calibri sotto i 2 mm sono decisamente fuori budget per me, e quindi aumentare il range (almeno nei confronti dei manuali) risultava necessario per far spazio a possibili acquisti. Tuttavia, sono sorti i seguenti due problemi:
1) Che criterio utilizzare per i complicati che non sono semplici moduli aggiunti a una base solo-tempo che rientra nel criterio stabilito. Ossia, con i calibri che nascono già come complicati, che criterio utilizzare?
2) Molto più importante del primo punto, ho scoperto (leggendo una vecchia discussione dove alcuni di voi hanno partecipato), che il criterio per considerare un manuale solotempo come ultrapiatto è molto più ampio addirittura di quello di 3mm, ovvero 3,5 mm. Il problema, però, è che la regola chiaramente non è scritta, ecco perché sento il bisogno ed ho il piacere di chiedere il vostro parere...