Panerai: se non lo hai non lo sai!
Scherzi a parte:- bell'acquisto, ti rinnovo i complimenti!
- le tue iniziali perplessità sono ancora le mie....
- non conosco il cinturino che hai menzionato, ma nella mia discussione sui cinturini artigianali troverai tanti maestri della pelle in grado di soddisfare tutte le tue esigenze!
Infine: la storia di Panerai la conosco molto bene,peraltro ho anche avuto l'onore di ospitare alcuni reduci della Decima in visita al porto militare di Taranto, però.....
Però conservo le mie perplessità sui modelli animati dal calibro Unitas, perchè i Panerai originali, come ho spiegato ad alcuni paneristi, erano avanguardia, quindi semmai sono i modelli da questi considerati "sbagliati" ad essere più correttamente legati a quelli dati in uso a Tesei, a Durand de la Penne ed ai loro camerati.Inoltre, personalmente, preferisco la cassa del Radiomir (che, nel caso, acquisterei nella versione con quadrante blu).
Non sono in piena sintonia con te,
Innanzitutto è vero che Panerai era innovazione, ma negli strumenti marini, negli orologi l'unica innovazione era dovuta alla luminosità degli indici e dalla resistenza all'acqua.
Per quanto riguarda i calibri si affidava a veri e propri muli, ricordiamo che il primo calibro era un Rolex, quindi si cercava la sostanza e non l'apparenza.
L' unitas, che non è altro un movimento di orologi da tasca rispecchia esattamente l'idea di robustezza per cui l'orologio Panerai è nato, col Panerai si andava in guerra, non a prendere l'aperitivo.
Attualmente la casa, secondo me e forse anche giustamente, ha cambiato rotta, si è aperta al mercato internazionale, avranno sicuramente ampliato il loro bacino di utenza e incrementato i loro affari, ma lo spirito primordiale è stato travisato.
Abbiamo Panerai automatici, complicati, chiari, e con calibri di manifattura sì, ma molto meno resistenti.
Per quanto riguarda la tua preferenza per il Radiomir, son gusti, anche a me piace molto, il blu invece lo lascerei a Omega (globemaster, constellation, aquaterra...).
Per quanto riguarda le gesta degli incursori, posso dirti che De La Penne quando compì l'impresa di Alessandria non indossava un Panerai, ma un Marvin...
Comprendo il tuo giudizio in quanto espresso da un
panerista.
Come ufficiale in congedo paracadutista però devo dissentire.
Le forze speciali di ogni latitudine, da quando esistono (in europa si può tranquillamente affermare che i primi riconosciuti come tali sono gli Arditi italiani impiegati nella Prima Guerra Mondiale) cercano si la sostanza, ma anche lo stato dell'arte tecnologico.Oggi gli incursori dell'Esercito indossano (anche) un Oris "Col Moschin", gli incursori della Marina e dell'Aeronautica vari modelli, nessuno di loro si affiederebbe più ad un Unitas perchè per quanto affidabile possa essere ha degli svantaggi di base (penso ad esempio alla resistenza ai campi magnetici) che non possono essere colmabili se non con una profonda rivisitazione, quindi tanto vale partire da un modello completamente diverso. Occorre peraltro ricordare che la Marina Militare ha tstato anche un lotto di Citizen Promaster, un orologio subacqueo che è praticamente l'antitesi di un Panerai...
In conclusione, lo ripeto, da panerista potrei capire l'affetto verso una data configurazione, da appassionato di orologi invece apprezzo l'evoluzione interna, cioè meccanica, dei due modelli (Panomir e Radiomir), confidando che sarebbe stata apprezzata (dopo le opportune valutazioni tecniche) anche dagli arditi decumani, alcuni dei quali erano anche ingegneri (Tesei, Birindelli....).