Orologico Forum 3.0

Un occhio di quā e uno di lā

Airangel

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Re:Un occhio di quā e uno di lā
« Risposta #30 il: Novembre 23, 2011, 18:05:36 pm »
qui a monza ha chiuso da tempo un bazar del genere.....e un'altro gestito da cinesi.....che tra l'altro son scappati con della merce in riparazione data dai clienti....

le cucitrici zenith costeranno un botto.....ma durano una vita Mario........

joebar

Re:Un occhio di quā e uno di lā
« Risposta #31 il: Novembre 23, 2011, 18:08:26 pm »
Certo Mario che da quando hai preso il Seagull sei impazzito per la Cina  ;D ;D ;D ;D
Hai per caso provato anche un centro massaggi ?Qui nascono come i funghi :P :P :P

Re:Un occhio di quā e uno di lā
« Risposta #32 il: Novembre 23, 2011, 20:03:51 pm »
qui a monza ha chiuso da tempo un bazar del genere.....e un'altro gestito da cinesi.....che tra l'altro son scappati con della merce in riparazione data dai clienti....

le cucitrici zenith costeranno un botto.....ma durano una vita Mario........
Non č una cucitrice da ufficio, i punti metallici li spara, sono cucitrici da tappezzeria, l'ho usata per fissare il tessuto alla base del salotto che ho ricoperto e prossimamente mi servirā per rinnovare anche il rivestimento delle sedie del soggiorno e fissare dei retrocornice di cartoncino ad alcune stampe da appendere.  :D

Re:Un occhio di quā e uno di lā
« Risposta #33 il: Novembre 23, 2011, 20:14:08 pm »
Certo Mario che da quando hai preso il Seagull sei impazzito per la Cina  ;D ;D ;D ;D
Hai per caso provato anche un centro massaggi ?Qui nascono come i funghi :P :P :P
Da noi, a Lissone non ce n'č, i miei concittadini sono mediamente piuttosto bigotti...
Quanto al resto, osservo e cerco di valutare; penso che su certi articoli, non valga sempre la pena di ricercare il meglio assoluto, che poi si tratti del meglio assoluto, č tutto da vedere, anche perchč molti furbetti nostrani, hanno preso la pessima abitudine di spacciare cineserie al prezzo di articoli di qualitā comunitari, cineseria per cineseria, preferisco quelle che ci mettono la loro faccia.  :D ;) 
 

Soyuz

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Re:Un occhio di quā e uno di lā
« Risposta #34 il: Novembre 23, 2011, 20:50:10 pm »
tornando agli orologi

questo č un cosiddetto "Parnifornia". Probabilmente Parnis č un brand di fantasia e questo orologio comunque č no-logo.
Ottima cassa in lega "acciaio 316-L"
Movimento seagull 6498.1: questo movimento č il corrispettivo - in termini pių che altro di platina - del vecchio (e quindi dal brevetto scaduto) Unitas 6498-1, addirittura migliorato rispetto all'originario svizzero (attualmente ancora in produzione). Infatti la frequenza di oscillazione del sea-gull č 21600 A/h, rispetto alla 18000 dell'unitas/eta, che visivamente si traduce in un bilanciere ridotto.
La splendida rifinitura del movimento č probabilmente l'unica cosa copiata in questo orologio, infatti riproduce una rifinitura fatta sullo stesso movimento da IWC.
Vetro zaffiro bombato con trattamento antiriflesso
fondello a vista con vetro minerale
cinturino in vera pelle spesso, robusto e ottimo, come la fibbia
dimensione 44 mm
quadrante discretamente luminoso

Pagato un annetto e mezzo fa 38 euro spedito da HK
Venduto, pentitomi e ricomprato il mese scorso a qualche eurino in pių (ma non ho avuto pazienza altrimenti lo avrei preso allo stesso prezzo pių o meno).

In cina i commercianti di certo non fanno beneficenza...quanto pensate che sia costato questo orologio in produzione?
« Ultima modifica: Novembre 23, 2011, 20:54:25 pm da Soyuz »
Il mio destino č vagare...non c'č posto per i sognatori!
Meglio solo che male accompagnato!
Buono si, fesso no!
Sono talmente antipatico che lo specchio mi riflette di spalle!
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Re:Un occhio di quā e uno di lā
« Risposta #35 il: Novembre 23, 2011, 21:08:30 pm »
Quanto costino questi oggetti al produttore, bisognerebbe chiederlo al produttore, noi possiamo soltanto fare delle ipotesi pių o meno azzeccate, grazie anche ad una attenta analisi dei meccanismi dell'economia reale cinese, che non mi sono noti. Secondo la mentalitā orientale  a chi compra in fabbrica da loro, verrā fatto sapere soltanto a quanto ammonta la richiesta; difficile che si riesca a sapere quanto č costato a loro produrlo. Comunque, la splendida rifinitura di cui parli, per quanto riguarda il ponte del bilanciere, si tratta di un fregio inciso a laser o al massimo a pantografo elettronico ed in merito al ponte dei ruotismi quei fregi geometrici si ottengono in un sol colpo con lo stesso stampo di tranciatura del lamierino opportunamente lavorato.  :D 
« Ultima modifica: Novembre 23, 2011, 21:25:46 pm da mariol4749 »

Soyuz

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Re:Un occhio di quā e uno di lā
« Risposta #36 il: Novembre 23, 2011, 21:42:06 pm »
ciō per dire che nella nostra concezione di valore economico, questo orologio vale molto di pių dei 38 euro (il costo di un cinturino in coccodrillo morellato), spesi per acquistarlo. Soltanto Produrlo in Italia costerebbe probabilmente il triplo, in svizzera il quintuplo, e senza scriverci sopra (ad es.) G l y c i n e (approposito, da dove provengono le casse Glycine?) o altri pseudomarchietti falliti e resuscitati (spesso in modi e da soggetti "dubbi") chissā come ed in memoria di chssā cosa.
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Re:Un occhio di quā e uno di lā
« Risposta #37 il: Novembre 23, 2011, 22:09:12 pm »
ciō per dire che nella nostra concezione di valore economico, questo orologio vale molto di pių dei 38 euro (il costo di un cinturino in coccodrillo morellato), spesi per acquistarlo. Soltanto Produrlo in Italia costerebbe probabilmente il triplo, in svizzera il quintuplo, e senza scriverci sopra (ad es.) Glycine (approposito, da dove provengono le casse Glycine?) o altri pseudomarchietti falliti e resuscitati (spesso in modi e da soggetti "dubbi") chissā come ed in memoria di chssā cosa.
Stiamo dicendo la stessa cosa, ognuno secondo la sua personale valutazione, difficile fare di meglio.
Molti assemblatori svizzeri che in passato avevano avuto discreta fama, sono nel tempo spariti dalla circolazione, come nascono e finiscono aziende di ogni tipo ovunque; negli anni '70, fu una vera ecatombe. Di queste aziende rimane soltanto un ricordo; in alcuni casi gli eredi di queste piccole realtā aziendali, oggi in tuttaltre faccende affaccendati, hanno ceduto volentieri "il marchio" di famiglia, magari dietro piccole royalty o magari per semplice nostalgia. Ecco come sono rinati marchi da tempo morti e sepolti. E' il caso ad esempio di "Meister Anker", Gala ed altri ancora, come ho potuto oppurare. Alle volte si tratta di operazioni messe in atto da svizzeri nei confronti e col consenso di altri svizzeri, che poi affidano la produzione di questa "rinascita" a costruttori orientali, ma non č da escludersi che siano gli stessi produttori orientali a darsi da fare in tal senso, ricercando gli eredi e facendo le loro proposte direttamente ad essi. Se poi viene oppurato che non esistono eredi legali del marchio, chiunque puō impossersarsene.  :D 

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Re:Un occhio di quā e uno di lā
« Risposta #38 il: Novembre 23, 2011, 22:44:07 pm »
proprio Gala posso confermarti che invece si č protratta autonomamente negli anni. Tant'č vero che un mio orologiaio un paio di anni fa mi regalō un pacco di buste per riparazioni intestate gala, di cui lui č concessionario dagli anni 80.
Come l'esempio della pių famosa Vetta, adesso prodotti totalmente in cina ma da sempre di proprietā della famiglia Binda di Milano.

Quei marchi a cui mi riferivo io sono altri, che in nome di una vecchia storia (spesso legata in qualche modo a trascorsi militari) vengono riesumate chissā come e da chissā chi..."producendo" (anzi ploducendo  ;) ) cose a costi irrisori, magari (anzi spesso) scopiazzature, e proponendole a prezzi raccapriccianti...in nome di...cosa? Qualsiasi cosa sia č ingiustificabile. E si tratta solo di becera speculazione a caccia dei polli di turno.

Ma questa era solo una considerazione a margine, forse neanche molto pertinente  :)
« Ultima modifica: Novembre 23, 2011, 22:52:03 pm da Soyuz »
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Re:Un occhio di quā e uno di lā
« Risposta #39 il: Novembre 24, 2011, 08:37:53 am »
Questo genere di operazioni, non vengono pubblicizzate e le buste che hai visto, chissā da dove vengono; fatto č che sulla produzione recente, non si legge "Swiss Made" e questo dovrebbe essere abbastanza indicativo. Gala č un brand con una discreta tradizione e con prodotti anche preziosi all'attivo in passato; figurarsi se rinuncerebbe a certificare da dove viene, certo č che se venisse assemblato in Oriente, con componenti orientali, mai potrebbe spacciarsi per Made in Swiss.  :D

Re:Un occhio di quā e uno di lā
« Risposta #40 il: Novembre 24, 2011, 09:38:52 am »
tornando agli orologi

questo č un cosiddetto "Parnifornia". Probabilmente Parnis č un brand di fantasia e questo orologio comunque č no-logo.
Ottima cassa in lega "acciaio 316-L"
Movimento seagull 6498.1: questo movimento č il corrispettivo - in termini pių che altro di platina - del vecchio (e quindi dal brevetto scaduto) Unitas 6498-1, addirittura migliorato rispetto all'originario svizzero (attualmente ancora in produzione). Infatti la frequenza di oscillazione del sea-gull č 21600 A/h, rispetto alla 18000 dell'unitas/eta, che visivamente si traduce in un bilanciere ridotto.
La splendida rifinitura del movimento č probabilmente l'unica cosa copiata in questo orologio, infatti riproduce una rifinitura fatta sullo stesso movimento da IWC.
Vetro zaffiro bombato con trattamento antiriflesso
fondello a vista con vetro minerale
cinturino in vera pelle spesso, robusto e ottimo, come la fibbia
dimensione 44 mm
quadrante discretamente luminoso

Pagato un annetto e mezzo fa 38 euro spedito da HK
Venduto, pentitomi e ricomprato il mese scorso a qualche eurino in pių (ma non ho avuto pazienza altrimenti lo avrei preso allo stesso prezzo pių o meno).

In cina i commercianti di certo non fanno beneficenza...quanto pensate che sia costato questo orologio in produzione?

vetro zaffiro bombato a 38 euro? mi puzza parecchio, sicuro non sia minerale?

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Re:Un occhio di quā e uno di lā
« Risposta #41 il: Novembre 24, 2011, 11:14:12 am »
Questo genere di operazioni, non vengono pubblicizzate e le buste che hai visto, chissā da dove vengono; fatto č che sulla produzione recente, non si legge "Swiss Made" e questo dovrebbe essere abbastanza indicativo. Gala č un brand con una discreta tradizione e con prodotti anche preziosi all'attivo in passato; figurarsi se rinuncerebbe a certificare da dove viene, certo č che se venisse assemblato in Oriente, con componenti orientali, mai potrebbe spacciarsi per Made in Swiss.  :D

Mario non hai capito. Non ho detto che gala ha fatto operazioni "poco chiare". Ho detto che non č stata "riesumata" come molti altri brand, ma ha avuto una continuitā, anche se non fa pių prodotti "swiss made".
E la prova ne č questo orologiaio di cui ogni tanto mi servo che č concessionario da almeno 30 anni.


vetro zaffiro bombato a 38 euro? mi puzza parecchio, sicuro non sia minerale?

 ??? lo vado ad annusare un attimo... ;D ;D ;D
Il mio destino č vagare...non c'č posto per i sognatori!
Meglio solo che male accompagnato!
Buono si, fesso no!
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Re:Un occhio di quā e uno di lā
« Risposta #42 il: Novembre 24, 2011, 13:50:26 pm »
Sarei tanto curioso di avere notizie sulla proprietā effettiva del marchio Gala. puō essere che non ci siano mai state una morte ed una rinascita "palpabili" del marchio, certe transizioni possono avvenire anche senza soluzione di continuitā. Rimane molto sospetto il fatto che l'azienda abbia totalmente stravolto il suo modus operandi, buttandosi a capofitto sul digitale, quando fino a non moltissimi anni fa, montava anche meccaniche ETA di discreta qualitā. Ti faccio una domanda, "come mai non ha seguitato a privilegiare componenti di produzione Svizzera? Avrebbe potuto continuare a fregiarsi dello "Swiss Made"... Poi, guarda tu se riesci a trovare il sito internet della maison, io non ci sono riuscito, almeno fino ad un paio di anni fa, quando acquistai quel Gala quartz.   :o
« Ultima modifica: Novembre 24, 2011, 13:59:58 pm da mariol4749 »

Re:Un occhio di quā e uno di lā
« Risposta #43 il: Novembre 24, 2011, 14:03:09 pm »
Questo genere di operazioni, non vengono pubblicizzate e le buste che hai visto, chissā da dove vengono; fatto č che sulla produzione recente, non si legge "Swiss Made" e questo dovrebbe essere abbastanza indicativo. Gala č un brand con una discreta tradizione e con prodotti anche preziosi all'attivo in passato; figurarsi se rinuncerebbe a certificare da dove viene, certo č che se venisse assemblato in Oriente, con componenti orientali, mai potrebbe spacciarsi per Made in Swiss.  :D

Mario non hai capito. Non ho detto che gala ha fatto operazioni "poco chiare". Ho detto che non č stata "riesumata" come molti altri brand, ma ha avuto una continuitā, anche se non fa pių prodotti "swiss made".
E la prova ne č questo orologiaio di cui ogni tanto mi servo che č concessionario da almeno 30 anni.


vetro zaffiro bombato a 38 euro? mi puzza parecchio, sicuro non sia minerale?

 ??? lo vado ad annusare un attimo... ;D ;D ;D
Annusato?  ;D ;D ;D

Ci sono zaffiri e zaffiri e comunque IMHO in tutto il mondo basta pagare e la qualitā arriva cina compresa.
By Reb.

In altri lidi mi conoscono come Ziglivs!

++ Buone bolle a tutti ++

Soyuz

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Re:Un occhio di quā e uno di lā
« Risposta #44 il: Novembre 24, 2011, 14:50:12 pm »
Sarei tanto curioso di avere notizie sulla proprietā effettiva del marchio Gala. puō essere che non ci siano mai state una morte ed una rinascita "palpabili" del marchio, certe transizioni possono avvenire anche senza soluzione di continuitā. Rimane molto sospetto il fatto che l'azienda abbia totalmente stravolto il suo modus operandi, buttandosi a capofitto sul digitale, quando fino a non moltissimi anni fa, montava anche meccaniche ETA di discreta qualitā. Ti faccio una domanda, "come mai non ha seguitato a privilegiare componenti di produzione Svizzera? Avrebbe potuto continuare a fregiarsi dello "Swiss Made"... Poi, guarda tu se riesci a trovare il sito internet della maison, io non ci sono riuscito, almeno fino ad un paio di anni fa, quando acquistai quel Gala quartz.   :o

Premetto che di orologi a marchio Gala, attuali, con movimento svizzero, ne ho visti...non molti ma ne ho visti.
Beh penso che siano scelte commerciali. A quanto ne so io, non sono rari i casi in cui alcune maison, con un passato discreto, pur rimanendo della stessa proprietā hanno privilegiato un discorso commerciale diverso, da quello prettamente svizzero...comunque non totalmente abbandonato. Molti casi sono proprio in italia: penso a Pryngeps, Altanus, Lorenz, per fare dei nomi famosi...ormai la parte di produzione "swiss made" č quasi scomparsa o ricopre un segmento del tutto marginale della proposta commerciale.

Del resto la via č stata tracciata dallo stesso Swatch Group, visto che la produzione di uno dei marchi pių commercializzati della stessa, Hamilton, avviene in Cina, con materiali in buona parte cinesi (casse, vetri, packaging e corredi vari, etc.) .

In sostanza, per questo io amo collezionare vintage, nei quali, almeno fino agli anni 60 del secolo scorso, trovo un "sapore" che in questa era della globalizzazione faccio fatica a riscontrare. Proprio per questo, per quel che riguarda l'orologeria moderna, non mi faccio trarre in inganno dallo "swiss made" (assimilabile al "made in italy" o all' "I.G.P." ... sigle burocratiche insomma), e so apprezzare (come del resto vedo anche Mario, ma siamo molti molti di pių) un buon manufatto cinese, senza farsi ingannare dal prezzo di vendita e/o dal costo di produzione che, come abbiamo avuto modo di analizzare prima, č un discorso abbastanza relativo e "volatile" a seconda delle latitudini.

Ciao
(ammazza quanto ho scritto  :-[ )
Il mio destino č vagare...non c'č posto per i sognatori!
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