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microrotor storia ed evoluzione tecnica

microrotor storia ed evoluzione tecnica
« il: Aprile 05, 2014, 09:45:00 am »
il 1958 è un anno importante per l'orologeria in quanto segna l'apparizione di una novità assoluta :il movimento automatico con massa integrata a microrotore.Questo nuovo dispositivo permette infatti di ridurre lo spessore complessivo del movimento di almeno 1 mm rispetto ai movimenti tradizionali a rotore completo


Non è del tutto chiaro a chi spetta la progenitura,l'unica cosa certa è che in seguito a un contenzioso legale tra le due case,Buren dovette impegnarsi a pagare una royalty per ogni movimento prodotto per aver usato un particolare brevettato da Universal Geneve

Caratteristico di tutti i modelli Polerouter (anche i precedenti a battente)il quadrante bicolore ,con la parte centrale divisa in 4 settori(caratteristica questa ultima in comune con gli omega constellation)

per l'epoca la cassa era di spessore contenuto,nota la corona di carica personalizzata




l fondello  commemora la "rotta polare" inaugurata qualche anno prima dalla compagnia aerea S.A.S.della quale Universal Geneve era fornitore ufficiale degli orologi per gli equipaggi
l'interno del fondello oltre al marchio UG riporta le coordinate di un paio di brevetti inerenti questo modello

il calibro UG 218-2 ,diametro linee 12 1/2, 28 jewels , con dispositivo antiurto sia sull'asse del bilacere ,sia sull'asse della ruota di scappamento, con un moderno bilancere liscio Glucidur e un dispositivo di regolazione micrometrica,insieme a una ottima finitura delle platine,dimostra in pieno la sua caratura di movimento raffinato e importante


in confronto col precedente ,il Buren ha un  quadrante  molto più tradizionale
la cassa placcata oro , che, a differenza di UG non è destinata a un uso sportivo,quanto piuttosto a un uso formale




il nome super slender del modello indica il ridotto spessore dell'orologio (naturalmente in relazione al 1958)

calibro Buren 1006, diametro 12 1/2 linee, 25 jewels. antiurto .

A proposito del quadrante del Poleruter,da me definito bicolore,l'amico Salgi 56 mi ha fatto notare che ho detto una inesattezza in quanto la parte colore argento che contorna il quadrante non è altro che un rehaut zigrinato con indici a rilievo (simile alla lunetta girevole dei Rolex Date Just Thunderbird) Ringrazio Salvo per questa utile precisazione che ne dimostra (se pur ve ne fosse ancora bisogno) la grande competenza e discrezione(altri assai meno gentili mi avrebbero pubblicamente messo in croce per l'inesattezza fatta)






« Ultima modifica: Luglio 11, 2017, 14:03:27 pm da calendarmeto »

Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #1 il: Aprile 05, 2014, 09:49:07 am »
Una precisazione per quanti, su "Lancette & C.", hanno trovato i "microrotori" Buren e Universal nel 1957 e non nel 1958. Sul Journal Suisse d'Horlogerie di settembre/ottobre 1957, i responsabili tecnici delle due Case annunciarono l'imminente arrivo sul mercato di un movimento automatico rivoluzionario, ma senza entrare nei dettagli. Nel numero successivo (novembre/dicembre) apparvero una doppia pagina pubblicitaria congiunta e la descrizione del nuovo movimento. Il brevetto fu registrato nel 1957 ed è probabile che i primi orologi siano stati messi in vendita prima della fine dell'anno. Ma il "debutto in società", cioè la presentazione alla Fiera di Basilea, risale certamente al 1958


(marco strazzi courtesy)

Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #2 il: Aprile 05, 2014, 09:56:35 am »
vediamo ora il Piaget ,presentato nel 1959 e che per oltre 15 anni ha detenuto il record di movimento automatico più sottile al mondo

movimento di manifattura Piaget P 12 C ,diametro 12 linee,spessore mm 2,3. 30 jewels , 19800 BPH, microrotore ,integrato nel movimento, in oro 24 K,bilancere liscio Glucydur, spirale piatta,no antiurto



Tale sottigliezza era stata ottenuta eliminando l'indicazione dei secondi ,e per aumentare l'inerzia del sottile microrotore
fu usato l'oro a 24 k (alto peso specifico) anzichè una comune lega metallica.Fu pure eliminato il dispositivo antiurto sull'asse del bilancere ,ritenuto superfluo in un orologio elegante e perciò destinato a un uso responsabile





« Ultima modifica: Luglio 11, 2017, 14:14:29 pm da calendarmeto »

Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #3 il: Aprile 05, 2014, 10:02:39 am »
La seconda parte della nostra storia inizia nel 1962 quando Buren presenta un nuovo calibro automatico con microrotore molto piu sottile del precedente e questo ,oltre a battere la concorrente Universal Geneve ,le permette di sottrarsi al pagamento delle royalty alla casa concorrente


il profilo della cassa appare notevolmente assottigliato rispetto alla versione precedente






per ottenere il minor spessore possibile si è dovuto rinunciare all'indicazione dei secondi, il nuovo movimento Buren è il calibro 1281intra-matic ,diametro linee 12 1/2, 30 jewels, 19800 BPH, con una riserva di carica di ben 54 ore,antichoc e regolazione micrometrica.E' evidente che si tratta di un calibro molto migliore del precedente anche se la finitura è molto semplice




« Ultima modifica: Luglio 11, 2017, 14:06:09 pm da calendarmeto »

Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #4 il: Aprile 05, 2014, 10:10:36 am »
Per controbattere l'offesiva portata da Buren con l'"intramatic",Universal Geneve presento' un nuovo calibro automatico extra-plat nel 1965 che usò nella serie "Shadow ",e che Movado utilizzo' nella serie "gentleman




cassa monoblocco in oro di spessore estremamente contenuto

Questo orologio è animato dal calibro M 230,che non è altro che il calibro Universal Geneve 66.Le principali caratteristiche sono: diametro linee 12 1/4,spessore mm 2,5 ,25 jewels , 19800 BPH ,bilancere liscio glucydur, spirale nivarox , incabloc
« Ultima modifica: Luglio 11, 2017, 14:07:13 pm da calendarmeto »

Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #5 il: Aprile 05, 2014, 10:11:45 am »
 digressione storica: il 1960 segna un vero e proprio spartiacque nel mondo dell'orologeria,il mondo dei calendari(fine anni 40) e dei cronografi (anni 50) è ormai al tramonto.I gusti del pubblico sono radicalmente mutati,ora si predilige l'orologio minimale ,piatto ,possibilmente a carica automatica,senza complicazioni aggiuntive se non un semplice datario.Ecco dunque che case come Universal Geneve e Movado si trovano in difficoltà.Universal è costretta a vendere la fabbrica di Pont de Martel (produttrice di ebauches) a Zenith (1960) .E più tardi ,nel 1968, anche l'intera Movado verrà assorbita dal colosso di Le Locle(Zenith) .In questi anni dunque Universal e Movado cercano di reagire alla crisi scambiandosi tra loro movimenti con caratteristiche diverse,in modo tale che ambedue le case possano ampliare la loro offerta
. Nella fattispecie Universal fornisce a Movado movimenti automatici a microrotore, mentre Movado , a sua volta, fornisce a Universal movimenti automatici a rotore completo.In conclusione questo decennio è segnato da grandi mutamenti,marchi come Cortebert,Lanco,Record,Blancpain vengono assorbiti da pochi gruppi sempre più grandi.è il preludio della catastrofe in arrivo dall'oriente sotto il nome ."Quarz
« Ultima modifica: Aprile 05, 2014, 10:40:23 am da calendarmeto »

Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #6 il: Aprile 05, 2014, 10:16:55 am »
concludo la trattazione dei movimenti automatici vintage a microrotore con un modello fornitomi da Giuliano Sala (autore del libro monografico Universal Geneve)

è un orologio di foggia militare prodotto attorno all'anno 2000 con base uno stock di movimenti inusati prodotti negli anni 80 

questi movimenti sono gli ultimi microrotori dell'epoca vintage











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raro movimento automatico a microrotore Ronda cal 2538, diametro linee 11 1/2., spessore mm 3,75,22 jewels, 21600BPH, cambio rapido della data,riserva di carica 48 ore,antichoc
« Ultima modifica: Aprile 05, 2014, 10:40:48 am da calendarmeto »

Patrizio

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Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #7 il: Aprile 05, 2014, 12:57:46 pm »
prima di tutto grazie
poi complimenti
poi una riflessione
il vero peccato di questi orologi è il fondello chiuso
- Homo sapiens non urinat in ventum -


Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #8 il: Aprile 05, 2014, 13:23:48 pm »
Probabilmente il più bello dei tuoi già splendidi threads che abbiamo avuto la possibilità di leggere, grazie! :D il piaget è splendido, lo conoscevo meno degli altri che ho avuto modo di studiare.

Comunque, un orologio vintage non ha il fondello a vista...si apre una volta ogni tanto (con cautela, andrebbe fatto il meno possibile!) e ci si concede un pò di goduria per gli occhi...ancora meglio le casse a vite per l'apertura, ogni tanto ne approfitto per gustarmi le finiture del M95 :P

Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #9 il: Aprile 05, 2014, 13:48:49 pm »
ho rielaborato e unito alcuni miei vecchi articoli,in modo tale da avere una visione il più possibile organica dell'evoluzione tecnica di questi orologi e un giusto inquadramento storico,ho tralasciato il movimento cronografico a microrotore  elaborato su base  intramatic dal consorzio Breitling-  Buren-Hamilton -Heuer che potrebbe non essere secondo al famoso el primero di Zenith come molti ritengono

Cicuzzo

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Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #10 il: Aprile 06, 2014, 18:32:27 pm »
Molto belli i Tuoi microrotori, Calendarmeto!  ;) :)
Ecco i miei: Universal Geneve 1-69 e 2-67, Hamilton 628, Dugena 1010A e Buren Slender, che montano lo stesso movimento (il fondello del mio è diverso dal Tuo) e Bulova Ambassador (calibro 12 EBACD).
Alcune foto non sono mie.
 

Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #11 il: Aprile 06, 2014, 18:38:33 pm »
vedo con piacere che anche tu ami questa tipologia di segnatempo

visto che hai mostrato un universal geneve della famiglia "shadow) approfondisco riguardo la terminologia

Golden-shadow  era usato per i modelli in oro

gilt-shadow per i modelli placcati oro

White-shadow per i modelli in acciaio

Cicuzzo

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Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #12 il: Aprile 06, 2014, 19:05:51 pm »
Dugena:
« Ultima modifica: Aprile 06, 2014, 19:07:42 pm da Cicuzzo »

Cicuzzo

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Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #13 il: Aprile 06, 2014, 19:05:51 pm »
Buren:

Cicuzzo

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Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #14 il: Aprile 06, 2014, 19:14:21 pm »
Bulova: