Orologico Forum 3.0

microrotor storia ed evoluzione tecnica

Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #75 il: Luglio 14, 2017, 08:11:43 am »
Per esperienza dico che il  4.96 di Chopard da 28.800 a/h e' molto piu' pigro nel caricare rispetto al 66 di Universal da 19800 a/h....

Corretto infatti, le alternanze più basse richiedono minore energia per funzionare ed anche la massa oscillante beneficia di questa minore controforza dovuta alla minore richiesta di energia del complesso.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #76 il: Luglio 15, 2017, 10:54:23 am »
l'argomento è tecnico,io l'ho trattato dal punto di vista storico vale a dire dalla fine anni 50 all'avvento del quarzo,sorvolando sul crono del consorzio buren Hamilton Breitling heuer, che contende al primero di zenith la primogenitura

ad altri il compito di chiarire cio' che si è succeduto negli anni successivi
Per quello che vale è per quello che serve sull'ultimo numero della rivista PP c'è la storia del 240 è di come gli Stern, durante la crisi del quarzo, intendessero comunque andare avanti nell'orologeria meccanica.
Lo sviluppo del 240 in Patek fu dovuto ad un tecnico proveniente da UG, il Signor Berret che in Universal si era occupato proprio del design dei calibri ultrapiatti.
Il 240 però, a differenza di altri ultrapiatti con rotore decentrato risolse anche i problemi della ricarica.
Il brevetto svizzero sembra sia dovuto a quello.
Circa invece le polemiche sui " ben noti limiti strutturali e cronografici" del 240 non posso che ribadire quanto già detto all'epoca al diretto interessato e cioè che sono tutte scemenze.
Un calibro sottile non nasce nè per battere test di resistenza nè per battere record cronografici.

Bertroo

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Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #77 il: Luglio 15, 2017, 14:21:12 pm »
I microrotori dei RD nuovi in che materiale sono?

Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #78 il: Maggio 12, 2022, 19:11:52 pm »
l'argomento è tecnico,io l'ho trattato dal punto di vista storico vale a dire dalla fine anni 50 all'avvento del quarzo,sorvolando sul crono del consorzio buren Hamilton Breitling heuer, che contende al primero di zenith la primogenitura

ad altri il compito di chiarire cio' che si è succeduto negli anni successivi
Per quello che vale è per quello che serve sull'ultimo numero della rivista PP c'è la storia del 240 è di come gli Stern, durante la crisi del quarzo, intendessero comunque andare avanti nell'orologeria meccanica.
Lo sviluppo del 240 in Patek fu dovuto ad un tecnico proveniente da UG, il Signor Berret che in Universal si era occupato proprio del design dei calibri ultrapiatti.
Il 240 però, a differenza di altri ultrapiatti con rotore decentrato risolse anche i problemi della ricarica.
Il brevetto svizzero sembra sia dovuto a quello.
Circa invece le polemiche sui " ben noti limiti strutturali e cronografici" del 240 non posso che ribadire quanto già detto all'epoca al diretto interessato e cioè che sono tutte scemenze.
Un calibro sottile non nasce nè per battere test di resistenza nè per battere record cronografici.


Informazioni da ricordare a tutti, una volta ogni tanto...

Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #79 il: Settembre 28, 2022, 13:20:36 pm »
Approfitto di questa discussione per chiedervi un parere su questo Buren:










A parte una leggera perdita di laminatura sul fondello mi sembra a posto, ma non avendone mai maneggiato uno chiedo consiglio ai più esperti.

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Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #80 il: Settembre 30, 2022, 07:18:31 am »
Avuto qualche anno fa, preso su eBay per 80 euro in versione acciaio.
Fa il suo è leggero e sottile, anche preciso. Non mi è rimasto nel cuore, regalato ad un amico.
The quieter you become, the more you can hear

Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #81 il: Settembre 30, 2022, 18:08:53 pm »
Avuto qualche anno fa, preso su eBay per 80 euro in versione acciaio.
Fa il suo è leggero e sottile, anche preciso. Non mi è rimasto nel cuore, regalato ad un amico.
Interessante... io lo comprerei solo per avere in collezione un altro microrotore.ha qualche caratteristica particolare? Non so, il rumore, la capacità di ricarica o altro?

tick

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Re:microrotor storia ed evoluzione tecnica
« Risposta #82 il: Ottobre 02, 2022, 11:11:08 am »
Avuto qualche anno fa, preso su eBay per 80 euro in versione acciaio.
Fa il suo è leggero e sottile, anche preciso. Non mi è rimasto nel cuore, regalato ad un amico.
Interessante... io lo comprerei solo per avere in collezione un altro microrotore.ha qualche caratteristica particolare? Non so, il rumore, la capacità di ricarica o altro?

Nessun rumore e dopo due giri di corona lo mettevi su e funzionava tutto il giorno con la solita attività ufficio. Anzi quando c’è l’ho avuto facevo anche poco movimento. Avevo preso un maglia Milano economico e stava anche bene.
Diciamo che a livello di sostanza ci stava alla grande.
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