Orologico Forum 3.0

Nuovo calibro rolex 3255

Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #15 il: Aprile 13, 2015, 16:58:30 pm »
Direi anche che con queste ultime modifiche e con quelle precedenti (mi riferisco soprattutto alla Parachrom), questo calibro Rolex, PER UNA DETERMINATA TIPOLOGIA DI OROLOGI, è quanto di meglio ci possa essere tra i solo-tempo attualmente sul mercato.

Voi che ne pensate?
Il problema è che come ha detto bene Angelo, l'introduzione del nuovo calibro sui modelli "popolari" di Rolex avverrà con una tempistica misurabile in decadi (io aggiungo se mai avverrà), quindi al netto delle interessanti innovazioni, se devo commentare il concetto che :"PER UNA DETERMINATA TIPOLOGIA DI OROLOGI, è quanto di meglio ci possa essere tra i solo-tempo attualmente sul mercato" mi viene da chiedermi subito ............... ma quale è questa tipologia? Perchè se ananlizzo le fascie di prezzo dell'unico modello  equipaggiato con il 3255 che vanno dai 30-40-50 k e oltre del DD in platino, siamo sicuri che di meglio non si trovi nulla e anche a molto meno ?  :)
« Ultima modifica: Aprile 13, 2015, 17:00:11 pm da Giampa B »

ciaca

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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #16 il: Aprile 13, 2015, 17:27:02 pm »
La tua provocazione è giusta e sensata, Stefano fa chiaramente riferimento alla fascia dei professionali in acciaio, ma non sappiamo quando e se questa nuova variante dello scappamento ad ancora, o ancor più questo nuovo movimento con rotore montato su cuscinetti a sfera, andrà ad equipaggiare quelle linee di prodotto. Come minimo proveranno a costruirci sopra decenni di "novità".

Di contro vediamo Nomos che sforna novità altrettanto interessanti, su fasce di prezzo decisamente più basse e con numeri di produzione nemmeno lontanamente paragonabili.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #17 il: Aprile 13, 2015, 17:46:27 pm »
Caro Angelo (Ciaca), no, non mi emoziono a questa novità di Rolex. Non si può gridare al miracolo se dopo decenni di immobilismo tecnico esce finalmente un nuovo calibro. Peraltro il cuscinetto a sfera lo avevano ormai tutti, quindi ROLEX è arrivata buona ultima, come succede spesso, anzi sempre più spesso. Non si può gridare al miracolo per uno scappamento che appare solo una leggera , ma proprio leggera, direi ottimizzazione del l'ancora svizzera,mentre Omega ha il coassiale che mi sembra stia su un altro livello. Finiture? Praticamente assenti, come e peggio di sempre, anzi direi peggio da certi confronti che ho visto.
Quanto al nuovo corso mi spiace ma io lo giudico bruttino per forma della cassa, carissimo, e consentimi anche questo tuo entusiasmo per il miglioramento qualitativo delle finiture esterne non mi convince, perché era una grave carenza della casa che un'altra casa avrebbe già risolto almeno venti anni fa. E vogliamo parlare di prezzi vertiginosi?
No, su Rolex non andiamo d'accordo.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #18 il: Aprile 13, 2015, 18:30:27 pm »
La mia specificazione in maiuscolo stava a sotto intendere che il calibro, non essendo certamente sottile, non essendo particolarmente curato a livello di finiture ma sicuramente robusto, affidabile e preciso (ponte del bilancere fissato sui due lati e con altezza regolabile, volantino microstella, spirale parachrom ed ora cuscinetto su massa oscillante e scappamento migliorato e chissà quali altre cose ho dimenticato), si presta benissimo ad essere chiuso in orologi tecnici o sportivi come i vari Sub, GMT, Explorer, ecc.

Poi che per ora Rolex lo riservi solo a modelli supercostosi (per via dei materiali di cassa e bracciali, non per altro), è un discorso diverso che penso venga presto superato con la graduale estensione al resto della gamma.
Diciamo che per ora hanno voluto renderlo esclusivo per sfruttare l'iniziale novità, ma la sua destinazione è innegabile.

Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ciaca

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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #19 il: Aprile 13, 2015, 18:52:02 pm »
Caro Angelo (Ciaca), no, non mi emoziono a questa novità di Rolex. Non si può gridare al miracolo se dopo decenni di immobilismo tecnico esce finalmente un nuovo calibro. Peraltro il cuscinetto a sfera lo avevano ormai tutti, quindi ROLEX è arrivata buona ultima, come succede spesso, anzi sempre più spesso. Non si può gridare al miracolo per uno scappamento che appare solo una leggera , ma proprio leggera, direi ottimizzazione del l'ancora svizzera,mentre Omega ha il coassiale che mi sembra stia su un altro livello. Finiture? Praticamente assenti, come e peggio di sempre, anzi direi peggio da certi confronti che ho visto.
Quanto al nuovo corso mi spiace ma io lo giudico bruttino per forma della cassa, carissimo, e consentimi anche questo tuo entusiasmo per il miglioramento qualitativo delle finiture esterne non mi convince, perché era una grave carenza della casa che un'altra casa avrebbe già risolto almeno venti anni fa. E vogliamo parlare di prezzi vertiginosi?
No, su Rolex non andiamo d'accordo.

Marco, il mio "entusiasmo" (molto blando, a voler usare un eufemismo :) ) non è legato al valore del movimento in termini assoluti quanto, appunto, al fatto che anche una casa tradizionalmente statica come Rolex cerchi di proporre, nei limiti di ciò che può o è costretta a fare, un minimo di "evoluzione". Il che è un segno tangibile del fatto che una certa competizione, se dalle pagine delle riviste e dai circuiti sportivi si sposta alla produzione, fa bene al prodotto e in ultimo al consumatore.

So bene che i cuscinetti a sfera sono ormai patrimonio di tutti, ma appunto per questo sono lieto che anche in Rolex siano finalmente arrivati alla conclusione che il loro sistema era superato e pure difettoso, è un miglioramento, come un miglioramento sono tutte le piccole innovazioni introdotte dalla casa negli ultimi anni, incluse quelle finiture esterne e quei particolari apparentemente di poco conto (come i bracciali e le chiusure) che almeno per me hanno comunque un valore.

Prima facevano pena? Sono il primo a sostenerlo quando sorrido di certe quotazioni sul vintage della casa...ma ciò non toglie che oggi Rolex abbia un livello qualitativo sulle proprie produzioni al passo con la migliore concorrenza e per molti aspetti nettamente superiore, almeno nel proprio segmento di mercato.  Che tale passo muova da una posizione di oggettiva pochezza del passato un ulteriore segno della sua importanza, il passo infatti è stato assai lungo, e basta tenere in mano un 16610 fine serie con un qualunque 116610 per rendersene conto già "al tatto".

Bello o brutto, poi, come sempre è un giudizio soggettivo.
Io che ho giudicato "brutto" tutto il nuovo corso, da quando ho iniziato ad apprezzarlo non riesco più ad indossare una vecchia referenza. La sensazione di pochezza è tale da risultare pure fastidiosa...
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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #20 il: Aprile 13, 2015, 19:05:53 pm »
Caro Angelo (Ciaca), no, non mi emoziono a questa novità di Rolex. Non si può gridare al miracolo se dopo decenni di immobilismo tecnico esce finalmente un nuovo calibro. Peraltro il cuscinetto a sfera lo avevano ormai tutti, quindi ROLEX è arrivata buona ultima, come succede spesso, anzi sempre più spesso. Non si può gridare al miracolo per uno scappamento che appare solo una leggera , ma proprio leggera, direi ottimizzazione del l'ancora svizzera,mentre Omega ha il coassiale che mi sembra stia su un altro livello. Finiture? Praticamente assenti, come e peggio di sempre, anzi direi peggio da certi confronti che ho visto.
Quanto al nuovo corso mi spiace ma io lo giudico bruttino per forma della cassa, carissimo, e consentimi anche questo tuo entusiasmo per il miglioramento qualitativo delle finiture esterne non mi convince, perché era una grave carenza della casa che un'altra casa avrebbe già risolto almeno venti anni fa. E vogliamo parlare di prezzi vertiginosi?
No, su Rolex non andiamo d'accordo.

Marco, il mio "entusiasmo" (molto blando, a voler usare un eufemismo :) ) non è legato al valore del movimento in termini assoluti quanto, appunto, al fatto che anche una casa tradizionalmente statica come Rolex cerchi di proporre, nei limiti di ciò che può o è costretta a fare, un minimo di "evoluzione". Il che è un segno tangibile del fatto che una certa competizione, se dalle pagine delle riviste e dai circuiti sportivi si sposta alla produzione, fa bene al prodotto e in ultimo al consumatore.

So bene che i cuscinetti a sfera sono ormai patrimonio di tutti, ma appunto per questo sono lieto che anche in Rolex siano finalmente arrivati alla conclusione che il loro sistema era superato e pure difettoso, è un miglioramento, come un miglioramento sono tutte le piccole innovazioni introdotte dalla casa negli ultimi anni, incluse quelle finiture esterne e quei particolari apparentemente di poco conto (come i bracciali e le chiusure) che almeno per me hanno comunque un valore.

Prima facevano pena? Sono il primo a sostenerlo quando sorrido di certe quotazioni sul vintage della casa...ma ciò non toglie che oggi Rolex abbia un livello qualitativo sulle proprie produzioni al passo con la migliore concorrenza e per molti aspetti nettamente superiore, almeno nel proprio segmento di mercato.  Che tale passo muova da una posizione di oggettiva pochezza del passato un ulteriore segno della sua importanza, il passo infatti è stato assai lungo, e basta tenere in mano un 16610 fine serie con un qualunque 116610 per rendersene conto già "al tatto".

Bello o brutto, poi, come sempre è un giudizio soggettivo.
Io che ho giudicato "brutto" tutto il nuovo corso, da quando ho iniziato ad apprezzarlo non riesco più ad indossare una vecchia referenza. La sensazione di pochezza è tale da risultare pure fastidiosa...
Guarda io non nego le tue ragioni, mi rendo conto che sia un passo storico. È che io mi pongo un altro punto di vista, quello del settore. Allora già una casa che non riesce a fare un orologio complicato decente che non sia un cronografo dagli anni 50 del secolo scorso, io non riuscirei mai a lodarla. Poi io penso che non può una casa da 1 milione di orologi annui, più. Tudor, non contribuire allo sviluppo del settore se non in queste dosi omeopatiche, lasciando a pochi piccoli indipendenti a fare ricerca . Cioè io penso che Rolex sia una delle principali cause dello stato non brillante del settore. Facciamo in tempo ad invecchiare prima di vedere una azienda che riesca a proporre qualcosa di paragonabile alla concorrrenza, però i prezzi sono saliti tanto.
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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #21 il: Aprile 13, 2015, 19:11:06 pm »
La mia specificazione in maiuscolo stava a sotto intendere che il calibro, non essendo certamente sottile, non essendo particolarmente curato a livello di finiture ma sicuramente robusto, affidabile e preciso (ponte del bilancere fissato sui due lati e con altezza regolabile, volantino microstella, spirale parachrom ed ora cuscinetto su massa oscillante e scappamento migliorato e chissà quali altre cose ho dimenticato), si presta benissimo ad essere chiuso in orologi tecnici o sportivi come i vari Sub, GMT, Explorer, ecc.

Poi che per ora Rolex lo riservi solo a modelli supercostosi (per via dei materiali di cassa e bracciali, non per altro), è un discorso diverso che penso venga presto superato con la graduale estensione al resto della gamma.
Diciamo che per ora hanno voluto renderlo esclusivo per sfruttare l'iniziale novità, ma la sua destinazione è innegabile.
Vedi Stefano, ho voluto solo enfatizzare ciò che per me, e ci tengo a sottolineare solo per me, non è così scontato, ovvero l'introduzione graduale sui modelli così detti professionali.
Lo scrivo perchè Rolex è contradittoria e difficilmente presagibile........... un esempio su tutti il Paraflex.
Il tanto decantato nuovo sistema antiurto con prestazioni superiori anche del 50% rispetto al KIF (per lo meno questo dichiara Rolex) nei professionali è montato unicamente sulla famiglia degli Expl, lasciandone senza non solo tutti i subacquei, ma anche assurdamente il GMT II, il quale ha praticamente il medesimo calibro......... al contrario lo vediamo in alcuni modelli (senza un senso apparente) tra cui il DateJust II e il DayDate II, mentre ancora assente nell'ultimissimo e recentissimo SeaDweller.
Se tanto mi da tanto siamo sicuri che l'evoluzione riguarderà tutta la specie ????? Da qui il paradosso relativo alla tipologia di orologi a cui verrà dispensato il nuovo calibro, infatti per certo allo stato attuale (mi riferisco a quanto da te indicato) non possiamo dire alcunchè.
« Ultima modifica: Aprile 13, 2015, 19:14:40 pm da Giampa B »

ciaca

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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #22 il: Aprile 13, 2015, 19:15:15 pm »
@mbelt: In realtà però questa cosa che tu descrivi non é una prerogativa ne di questa epoca ne della sola rolex.
La vera innovazione l'hanno sempre fatta, nel passato come oggi, gli attori "minori", per dimensioni, volume d'affari e/o importanza del nome.
Le grandi case, nel passato come oggi (forse nel passato ancor più di oggi) si sono sempre limitate a raccoglierne i frutti, comprando brevetti o movimenti finiti.
Se Daniels non é riuscito a vendere il suo brevetto, se non alla fine dei suoi giorni e quando stava per scadere (leggasi a prezzi da saldo) non é colpa di Rolex, ma dell'intero settore di cui Rolex é uno dei principali attori ma non l'unico :)

@GiampaB: il motivo per il quale il paraflex è utilizzato solo su alcuni modelli, ossia solo su alcuni calibri di recente produzione, è perchè non è intercambiabile con il kif e richiede una reingegnerizzazione di tutto il ponte del bilanciere.
Sui movimento di concezione passata, come per esempio i 3186 o i 3135 (dove hanno solo sostituito la spirale, operazione che non richiedeva alcuna modifica), non può essere montato.
Il movimento del nuovo explorerII (3187) e del djIi (3136) è stato ridisegnato per adattare la platina alla differente misura della cassa, anzi per meglio dire del quadrante al fine di avere un corretto posizionamento della data, e trattandosi di nuova linea di produzione poco ci è voluto, in termini di costi, a ridisegnare anche il ponte del bilanciere per integrare il paraflex.

La stessa cosa varrà per il nuovo rotore su cuscinetti a sfera e il nuovo scappamento, man mano che introdurranno nuove linee di produzione integreranno tali soluzioni, le vecchie rimarranno come sono fino ad esaurimento della loro "vita commerciale".
Probabilmente, come accaduto in passato, vedremo nuovi calibri in prossimità dell'aggiornamento di quelle referenze (submariner e gmt2) già montati a partire dalle fine serie che si accingono a sostituire e con tutti gli aggiornamenti. Quando? A loro piacimento... :)
« Ultima modifica: Aprile 13, 2015, 19:37:28 pm da ciaca »
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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #23 il: Aprile 13, 2015, 19:39:25 pm »
@mbelt: In realtà però questa cosa che tu descrivi non é una prerogativa ne di questa epoca ne della sola rolex.
La vera innovazione l'hanno sempre fatta, nel passato come oggi, gli attori "minori", per dimensioni, volume d'affari e/o importanza del nome.
Le grandi case, nel passato come oggi (forse nel passato ancor più di oggi) si sono sempre limitate a raccoglierne i frutti, comprando brevetti o movimenti finiti.
Se Daniels non é riuscito a vendere il suo brevetto, se non alla fine dei suoi giorni e quando stava per scadere (leggasi a prezzi da saldo) non é colpa di Rolex, ma dell'intero settore di cui Rolex é uno dei principali attori ma non l'unico :)

@GiampaB: il motivo per il quale il paraflex è utilizzato solo su alcuni modelli, ossia solo su alcuni calibri di recente produzione, è perchè non è intercambiabile con il kif e richiede una reingegnerizzazione di tutto il ponte del bilanciere.
Sui movimento di concezione passata, come per esempio i 3186 o i 3135 (dove hanno solo sostituito la spirale, operazione che non richiedeva alcuna modifica), non può essere montato.
Il movimento del nuovo explorerII (3187) e del djIi (3136) è stato ridisegnato per adattare la platina alla differente misura della cassa, anzi per meglio dire del quadrante al fine di avere un corretto posizionamento della data, e trattandosi di nuova linea di produzione poco ci è voluto, in termini di costi, a ridisegnare anche il ponte del bilanciere per integrare il paraflex.

La stessa cosa varrà per il nuovo rotore su cuscinetti a sfera e il nuovo scappamento, man mano che introdurranno nuove linee di produzione integreranno tali soluzioni, le vecchie rimarranno come sono fino ad esaurimento della loro "vita commerciale".
Probabilmente, come accaduto in passato, vedremo nuovi calibri in prossimità dell'aggiornamento di quelle referenze (submariner e gmt2) già montati a partire dalle fine serie che si accingono a sostituire e con tutti gli aggiornamenti. Quando? A loro piacimento... :)
Ma Rolex porta questa tendenza al parossismo. Senza poi trascurare che non è vero che è sempre stato così: prima della crisi del quarzo erano le grandi manifatture a portare le novità, non i piccoli indipendenti. È proprio una delle maggiori patologie del settore di oggi.
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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #24 il: Aprile 13, 2015, 19:50:18 pm »
Citazione
prima della crisi del quarzo erano le grandi manifatture a portare le novità, non i piccoli indipendenti.

Marco, le "grandi Manifatture", a parte JLC, sono sempre state le aziende "minori".
I grandi marchi non sono mai stati, nemmeno nel passato, ne manifatture (se si eccettuano alcune cose e alcuni moduli) ne tantomeno innovativi.
Le grandi invenzioni, per forza di cose, le hanno fatte le "manifatture", cosa che case dal grande blasone (come AP, VC, PP) non sono mai state. Come non lo sono mai state, per lo meno "grandi" in termini di innovazione, ne Omega ne tantomeno Rolex.
Il microrotore lo ha inventato Universal, il crono automatico un consorziotra cui Buren e Kelek, PP e AP hanno fatto mezzo secolo di cronografi grazie a Valjoux (e Patek grazie a Lemania poi), AP non ha mai fatto un proprio cronografo e ancora oggi cincischia tra FP1185 e modulari, Rolex e Omega per decenni hanno prodotto solo modesti trattori e null'altro.
È così da sempre, la novità tecnica è più facile comprarsela che svilupparla in casa, wilsdorf comprava brevetti già nei primi anni del 900, hayek ha comprato a Daniels lo scappamento coassiale quando stava per scadere il brevetto, di fatto comprandosi la sua consulenza per un tozzo di pane al fine di farsi aiutare a ingegnerizzare il sistema produttivo su scala industriale.
Non vedo in Rolex nulla di differente, in questo senso, da ciò che è prassi ultrasecolare di tutto il settore.
Per lo meno, e secondo me è già tanto, negli ultimi anni si sono messi a lavorare seriamente sulla verticalizzazione di tutto il sistema produttivo raggiungendo una ragguardevole indipendenza, fino a qualche anno fa il 99% dell'industria orologiera dipendeva da Nivarox per le spirali, da kif per gli anti urto e da ETA per le ebauche, oggi grazie anche alla politica voluta da Hayek si è sviluppato il settore dei terzisti alternativi e con essi qualche soluzione nuova si è vista. È poco, ma meglio di niente.
« Ultima modifica: Aprile 13, 2015, 19:56:06 pm da ciaca »
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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #25 il: Aprile 13, 2015, 19:57:42 pm »
Citazione
prima della crisi del quarzo erano le grandi manifatture a portare le novità, non i piccoli indipendenti.

Marco, le "grandi Manifatture", a parte JLC, sono sempre state le aziende "minori".
I grandi marchi non sono mai stati, nemmeno nel passato, ne manifatture (se si eccettuano alcune cose e alcuni moduli) ne tantomeno innovativi.
Le grandi invenzioni, per forza di cose, le hanno fatte le "manifatture", cosa che case dal grande blasone (come AP, VC, PP) non sono mai state. Come non lo sono mai state, per lo meno "grandi" in termini di innovazione, ne Omega ne tantomeno Rolex.
Il microrotore lo ha inventato Universal, il crono automatico un consorziotra cui Buren e Kelek, PP e AP hanno fatto mezzo secolo di cronografi grazie a Valjoux (e Patek grazie a Lemania poi), Rolex e Omega per decenni hanno prodotto solo modesti trattori.
È così da sempre, la novità tecnica è più facile comprarsela che svilupparla in casa, wilsdorf comprava brevetti già nei primi anni del 900, hayek ha comprato a Daniels lo scappamento coassiale quando stava per scadere il brevetto, di fatto comprandosi la sua consulenza per un tozzo di pane al fine di farsi aiutare a ingegnerizzare il sistema produttivo su scala industriale.
A parte che diverse delle case che hai citato erano delle grandi Case, Omega, Zenith, Longines, la stessa Rolex negli anni 50, le innòvazioni le hanno fatte. Dopo la crisi del quarzo, fine, tutto chiuso . La stessa Patek era piccola rispetto ad altre, ma faceva 6 mila orologi l'anno quando innovava almeno un po'. Oggi devi andare da De Bethune ( 200 orologi l'anno, MB&F , altri 200 pezzi l'anno, Journe , con neppur 1000 pezzi l'anno), Papi (200 pezzi l'anno la sua Reanud& Papi controllata da Ap), e abilissimi artigiani come Dufour e Voutilainen. Poi certo ci sono anche altri ma sempre piccole realtà. Le grandi dormono.
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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #26 il: Aprile 13, 2015, 20:06:38 pm »
Omega e Rolex cosa hanno mai innovato in termini di meccanica? Poco o Nulla, a dispetto della letteratura compiacente.
Longines era una "grande" manifattura ancor prima che un grande "marchio", ma pur sempre di nicchia.
Come di nicchia erano Universal, Venus, Minerva, Landeron, Movado, Valjoux e altre celebri del passato che insieme a Le Coultre (quest'ultima più di tutte le altre messe insieme) hanno tirato la carretta per un secolo.
Zenith anche, ma in misura nettamente minore.
I grandi marchi, dal grande nome, come Omega e Rolex, non hanno mai fatto innovazione.
La stessa PP, a parte il gyromax, cos'ha innovato? E AP e VC? Nulla, al netto delle complicazioni sulle quali hanno sempre concentrato i loro sforzi.
La baracca l'hanno sempre tenuta in piedi le "manifatture" propriamente dette votate alla produzione di ebauches ancor prima che alla commercializzazione del proprio marchio.
L'immobilismo dei grandi attori, come Omega e Rolex nel loro segmento, è cosa antica come la camminata a piedi.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #27 il: Aprile 13, 2015, 21:18:03 pm »
...
Probabilmente, come accaduto in passato, vedremo nuovi calibri in prossimità dell'aggiornamento di quelle referenze (submariner e gmt2) già montati a partire dalle fine serie che si accingono a sostituire e con tutti gli aggiornamenti. Quando? A loro piacimento... :)

Speriamo invece di non vedere altri tormentoni come il pretestuoso maggior valore di quei 16710 che incassano il 3186 ...

Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #28 il: Aprile 13, 2015, 22:56:49 pm »
...
Probabilmente, come accaduto in passato, vedremo nuovi calibri in prossimità dell'aggiornamento di quelle referenze (submariner e gmt2) già montati a partire dalle fine serie che si accingono a sostituire e con tutti gli aggiornamenti. Quando? A loro piacimento... :)

Speriamo invece di non vedere altri tormentoni come il pretestuoso maggior valore di quei 16710 che incassano il 3186 ...

...snobbando il 16570 che lo incassava da un pezzo ;D ;D ;D si sa, va così.

mbelt

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Re:Nuovo calibro rolex 3255
« Risposta #29 il: Aprile 13, 2015, 23:14:02 pm »
Omega e Rolex cosa hanno mai innovato in termini di meccanica? Poco o Nulla, a dispetto della letteratura compiacente.
Longines era una "grande" manifattura ancor prima che un grande "marchio", ma pur sempre di nicchia.
Come di nicchia erano Universal, Venus, Minerva, Landeron, Movado, Valjoux e altre celebri del passato che insieme a Le Coultre (quest'ultima più di tutte le altre messe insieme) hanno tirato la carretta per un secolo.
Zenith anche, ma in misura nettamente minore.
I grandi marchi, dal grande nome, come Omega e Rolex, non hanno mai fatto innovazione.
La stessa PP, a parte il gyromax, cos'ha innovato? E AP e VC? Nulla, al netto delle complicazioni sulle quali hanno sempre concentrato i loro sforzi.
La baracca l'hanno sempre tenuta in piedi le "manifatture" propriamente dette votate alla produzione di ebauches ancor prima che alla commercializzazione del proprio marchio.
L'immobilismo dei grandi attori, come Omega e Rolex nel loro segmento, è cosa antica come la camminata a piedi.
No, non è così. Le ebauches hanno avuto la loro epoca d'oro fino alla seconda guerra mondiale. Poi il fenomeno andò declinando. Già negli anni 15 Breitling e Longines innovavano negli orologi da polso, soprattutto cronografi, ma non solo. jLC faceva i Reverso agli inizi degli anni 30. I Saltarelli forse li faceva quasi tutti Ap. I ripetizione minuti da polso, chi li faceva fare da Victorin Piguet come Patek, ma Ap li faceva da se. I calendari perpetui. Le innovazioni in fatto di impermeabilità, movimenti automatici, come sai, sono tutte uscite da grandi industrie. Il movimento più piccolo mia fatto è Jlc anni 30. I movimenti su più piani. Movado altra grande manifattura innòvò tecnicamente è anche esteticamente. Gruen i Curvex e i pilot watch. Tutte manifatturePoi dopo la seconda guerra mondiale. Zenith, Omega, Rolex, Longines, ma anche Buren, Universal Geneve" , ancora Movado Gruen. Non erano produttore di nicchia Erano le manifatture che presero piede, e innovarono moltissimo anche tecnicamente ma anche esteticamente in ogni ambito. Vogliamo parlare dei calibri da polso cronometrici di Omega e di Zenith? Vogliamo parlare dell'El Primero, del microrotore, degli ultrapiatto, dei cronometri da polso? Vogliamo parlare anche dei tanti spunti estetici tra sessanta e primi settanta? Ma davvero non ti sei accorto che tutto questo è finito con la crisi del quarzo? Forse c'è stato un breve momento negli anni 80 in cui qualcosa di nuovo si è rivisto, ma poca cosa, ed è finito subito. Poi non si è fatto piu nulla. Come fai a dire che nel dopoguerra l'innovazione le facevano solo le case di Ebauches che piano piano sparivano peraltro? E non erano case di nicchia, come non lo era neppure JlC . Non lo era persino per la epoca, figurati rispetto poi ad oggi.
« Ultima modifica: Aprile 13, 2015, 23:17:29 pm da mbelt »
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