Orologico Forum 3.0

Lemania 2320

Lemania 2320
« il: Aprile 06, 2015, 23:12:31 pm »
Ecco il mio primo post, lo dedico ad un calibro che ho conosciuto sfogliando le riviste di orologi alla fine degli anni 80 (sic suc quanto sono vecchio), e di cui ho visto mirabolanti esecuzioni sul "Verdone". Questo calibro, correggetemi se sbaglio, potrebbe essere definito il più bello degli anni 80-90 anche perché era l'unico in commercio 😄😄😄😄. Di indipendenti o manifatture esterne alle grandi casi in quegli anni non credo esistessero o almeno non si dedicavano ai calibri cronografici.
Cosa più mi colpiva di quel calibro: la racchetta di regolazione a collo di cigno.  Quest'ultima, allora , era per  me l'indicatore di una finitura di alto livello 😄😄.
Lo stesso calibro, che discende dall'Omega 321 (altro mio grande amore) lo possiamo trovare con numerose modifiche sul crono Patek che all'epoca era il 3970 perpetuale.
Aggiungo due foto e chiedo a chi ha altri 2320 di aggiungere le sue.

Per chi ha le capacità chiedo di illustrarmi le differenti finiture scelte dalle varie case e se possibile di avere una scala con le qualità degli stessi.



Re:Lemania 2320
« Risposta #1 il: Aprile 06, 2015, 23:22:16 pm »

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Lemania 2320
« Risposta #2 il: Aprile 06, 2015, 23:32:07 pm »
Hai detto bene, come per altro ho ribadito in altro topic, il 2320 era negli anni 80, e lo è rimasto per tutti i 90 e buona parte del nuovo secolo, l'unica ebauche di pregio disponibile nel campo dei cronografi manuali, l'ultimo superstite di una mitica generazione di cronografi manuali di grande pregio purtroppo andata irrimediabilmente perduta con la crisi dell'orologeria svizzera sviluppatasi negli anni 70 a seguito dell'avvento degli orologi al quarzo e che vide fallire una ad una tutte le più importanti manifatture che di quei movimenti erano le artefici.
Una ebauche che nell'epoca d'oro dei cronografi manuali non aveva incontrato sul proprio cammino i destini delle grandi case dell'alta orologeria, che gli avevano preferito il più longevo, collaudato, affidabile e largamente disponibile Valjoux22, ma che riproposto in chiave perfezionata e rifinita dopo la crisi degli orologi al quarzo, era destinato a prenderne il posto.
Proposto da Nouvelle Lemania - all'epoca rinata grazie a Breguet della quale era la consociata manifatturiera - con la nuova nomenclatura "2320", perfezionato e con finiture di pregio in una configurazione "haute de gamme" utilizzato praticamente da tutti i produttori della fascia alta del mercato, celebri (Patek e Vacheron) o appena nati (Dubuis, Roth, Muller).
Poche, pochissime, le differenze tra le varie versioni, un ponte dal differente disegno per la versione VC, il coperchio sulla ruota a colonne oltre che un ponte supplementare (e l'immancabile bilanciere gyromax) per la versione PP, finiture sostanzialmente analoghe (e di ottimo livello) su tutti e con ogni probabilità, vista l'uniformità e omogeneità riscontrabile tra le varie diverse produzioni, realizzate dalla stessa Nouvelle Lemania.

Nota a margine: vedere cronografi celebri come il Venus 175 irrimediabilmente svenduti alla contraffazione per tramite di Seagull che all'epoca potè acquistare dalle moribonda Venus tutta l'attrezzatura per fabbricarsi il movimento è forse uno dei segni più eclatanti dell'irrimediabile declino al quale è destinato questo settore.

Anche per questo, benedetta Nouvelle Lemania per aver preservato l'altrettanto benedetto 2320
« Ultima modifica: Aprile 07, 2015, 00:17:38 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ALAN FORD

  • *****
  • 8004
  • Su Orologico dal 2004!
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Lemania 2320
« Risposta #3 il: Aprile 07, 2015, 09:27:51 am »
Il mio modesto contributo in termini fotografici.



« Ultima modifica: Aprile 07, 2015, 10:04:03 am da alanford »

Cicuzzo

  • *****
  • 3561
    • Mostra profilo
Re:Lemania 2320
« Risposta #4 il: Aprile 07, 2015, 10:01:18 am »
Alessandro, d'accordo che sei entusiasta del Tuo nuovo orologio, ma non Ti pare di esagerare un po' con le foto, anzi "la" foto, visto che è sempre la stessa?  ::) ;D

ALAN FORD

  • *****
  • 8004
  • Su Orologico dal 2004!
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Lemania 2320
« Risposta #5 il: Aprile 07, 2015, 10:02:49 am »
Alessandro, d'accordo che sei entusiasta del Tuo nuovo orologio, ma non Ti pare di esagerare un po' con le foto, anzi "la" foto, visto che è sempre la stessa?  ::) ;D

No questa è nuova, fatta con la Nikon ma è venuta come quella con l'iPhone hahahaha
Azzz...mica m'ero accorto che erano usciti sette post! :(
« Ultima modifica: Aprile 07, 2015, 10:05:24 am da alanford »

Re:Lemania 2320
« Risposta #6 il: Aprile 07, 2015, 13:35:11 pm »
Tutto chiaro, Lemania 2320 evoluzione del 2310, oppure 27 chro c12 noto come omega 321 ecc ecc. . Solo una cosa rimane da spiegare, se mi fossi trovato al posto di D.R. o, ad es. , un maestro orologiaio indipendente, ed avessi voluto acquistare un centinaio di questi calibri, direttamente in fabbrica,  per adattarli al mio progettino...quanto mi sarebbe costato a pezzo..?!?
 

Teo

  • *****
  • 7909
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Lemania 2320
« Risposta #7 il: Aprile 07, 2015, 14:52:58 pm »
Alessandro, d'accordo che sei entusiasta del Tuo nuovo orologio, ma non Ti pare di esagerare un po' con le foto, anzi "la" foto, visto che è sempre la stessa?  ::) ;D
Beh lo sai no... all'inizio non si sta nella pelle ...  ;D

fabri5.5

  • *****
  • 12287
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Lemania 2320
« Risposta #8 il: Aprile 07, 2015, 16:26:56 pm »
l'unico appunto è il portapitone fisso,
che comporta perdita di tempo per mettere il movimento in battuta,
se negli anni 40 e 50 questa era la regola,in seguito il portapitone mobile ha fatto la sua comparsa e Lemania non ne ha mai
dotato il calibro.                                             

ciaca

  • *****
  • 13194
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Lemania 2320
« Risposta #9 il: Aprile 07, 2015, 17:14:10 pm »
Se vogliamo anche la racchetta di regolazione é datata rispetto al più moderno bilanciere a inerzia variabile (che siano massolettes come nel gyromax o viti radiali come nei Rolex poco cambia) con spirale libera.
Ma i calibri d'epoca funzionano, e funzionano bene, anche con portapitone fisso e racchetta di regolazione senza spirale libera.
Di contro conosco cronografi di moderna concezione, con spirale libera e bilanciere gyromax, i cui innesti sono duri e scattosi come e più di quelli di un 7750 qualsiasi.
Gli innesti del 2320, al contrario, sono morbidi e setosi come raramente ho potuto riscontrare su altri cronografi d'alta gamma di più attuale concezione. Segno di un particolarmente ben congegnato disegno e dimensionamento delle leve.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Lemania 2320
« Risposta #10 il: Marzo 14, 2020, 15:55:23 pm »
Tornando a parlare di questo prestigioso calibro.... sarebbe possibile avere un breve elenco di orologi che lo hanno incassato?

Re:Lemania 2320
« Risposta #11 il: Marzo 14, 2020, 16:31:20 pm »
Tornando a parlare di questo prestigioso calibro.... sarebbe possibile avere un breve elenco di orologi che lo hanno incassato?

mi vengono in mente :
breguet 3237 e 5247
Daniel Roth c147
Ulysse Nardin manual wind chronograph moonphase 38mm
Patek 5070,credo anche il 3970 e il 5970
Vacheron Les Historiques Chronograph (Ref. 47101) e anche la versione 5000T-00P
credo anche un Roger Dubuis Sympathie e Easy Diver
altri ancora..
« Ultima modifica: Marzo 14, 2020, 16:42:16 pm da mauridoom »