Orologico Forum 3.0

L'orologio, gli oli e la loro efficacia

Beppe

Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #30 il: Agosto 21, 2015, 15:47:41 pm »
Grazie per il tuo interessantissimo post, che ho letto con grande interesse.
Da parecchi anni, pur non essendo orologiaio e mancandomi quindi le indispensabili conoscenze tecniche, sò del problema della lubrificazione e dei lubrificanti connesso ai movimenti meccanici.
Nella mia incompetenza, ho immaginato che il problema potrebbe essere limitato e/o forse risolto, grazie ad un appropriato utilizzo di metalli e/o leghe metalliche autolibrificanti. Mi piacerebbe conoscere una tua opinione al riguardo.
Grazie comunque per avermi aiutato a chiarire e capire meglio un argomento fondamentale dell'orologeria meccanica, tanto di cappello!
Beppe.

ciaca

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Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #31 il: Agosto 21, 2015, 17:14:02 pm »
Il concetto di auto lubrificante in orologeria é da prendere con le molle.
In alcuni casi specifici di alcuni particolari movimenti si é utilizzato il delrin (plastica) o più recentemente il silicio per.la realizzazione di alcune parti (denti di carica pellaton o freno del lemania 1861 i primi esempi in derlin che mi vengono in mente, scappamento coassiale per il silicio) sfruttando così le proprietà di minor usura e "auto lubrificazione" di questi materiali, ma non esistono materiali che possano sostituire la tradizionale lubrificazione nel contatto tra metallo e pietre sintetiche o tra metalli di diversa tipologia tradizionalmente utilizzati nell'architettura di un movimento meccanico.
« Ultima modifica: Agosto 21, 2015, 17:16:02 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Beppe

Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #32 il: Agosto 21, 2015, 18:34:07 pm »
Ti ringrazio per la risposta, anche se mi piace pensare che l'evoluzione e la ricerca sui materiali potrebbe riservarci qualche inaspettata sorpresa in materia, come l'utilizzo del grafene o di altri elementi ancor più performanti, le cui caratteristiche non sono state ancora scoperte se non in minima parte.
D'altronde non bisugna mai dimenticare che una delle belle specificità dell'orologeria continua ad essere quella di permetterci di sognare, e quindi continuerò a coltivare il mio sogno.
Anche nel campo motoristico sono stati fatti progressi notevoli, tanto é vero che la parola rodaggio, ad esempio,  ha oggi un senso del tutto diverso da quello che aveva quando eravamo un po' più giovani, diversità determinata, a mio avviso, dai progressi conquistati, tra  l'altro, nella diversa e migliore qualità dei metalli impiegati per costruire alcuni dei componenti del motore, come canne dei cilindri e/o pistoni, ad esempio.
Peraltro non é una novità che già in passato vi siano stati interessanti travasi di tecnologia tra orologi ed automobili, tipo il concetto di frizione non dissimile, per alcuni versi, dal concetto alla base del rattrapante, per cui, forse un dì...
Cordialmente.
Beppe.

ciaca

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Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #33 il: Agosto 21, 2015, 21:49:32 pm »
Tutto quello che scrivi é condivisibile ma il parallelo con il settore automobilistico rischia di essere sempre una forzatura.
L' orologeria meccanica ha perso la sua utilità funzionale da molto tempo, a differenza del motorismo automobilistico.
L'impiego di materiali innovativi in orologeria appare a molti come una "minaccia": perché i materiali tradizionali sono reperibili e le parti costruite con quei materiali sempre riproducibili e/o riparabili, non altrettanto si può dire dei materiali innovativi come il silicio.
Se vogliamo questi materiali sono per L' orologeria ciò che l'elettronica é stata per la meccanica automobilistica: rischiano di mettere fuori gioco gli orologiai impossibilitati a lavorare su questi materiali come l'elettronica ha messo fuori gioco molti meccanici tradizionali che non hanno accesso alle apparecchiature di diagnostica dei moderni computer che governano il funzionamento di un'auto contemporanea.
Col risultato che l'orologio da oggetto da tramandare rischia di diventare oggetto usa e getta. :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Beppe

Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #34 il: Agosto 21, 2015, 22:31:23 pm »
Devo ammettere che il Tuo punto di vista è condivisibile.
E' però vero che di Orologiai completi, quali i pochissimi che ho avuto la fortuna di conoscere, ve ne sono sempre meno, date le attuali procedure di fabbricazione adottate da coloro che dominano il comparto orologiero.
Resta il fatto che il problema tecnico della lubrificazione rimane, e che la scoperta di nuovi materiali, adatti ad eliminare vedi diminuire tale genere di problemi, costiturà comunque un progresso tecnologico, che piaccia o no, ineluttabilmente.


Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #35 il: Agosto 26, 2015, 16:42:11 pm »
Grazie per il tuo interessantissimo post, che ho letto con grande interesse.
Da parecchi anni, pur non essendo orologiaio e mancandomi quindi le indispensabili conoscenze tecniche, sò del problema della lubrificazione e dei lubrificanti connesso ai movimenti meccanici.
Nella mia incompetenza, ho immaginato che il problema potrebbe essere limitato e/o forse risolto, grazie ad un appropriato utilizzo di metalli e/o leghe metalliche autolibrificanti. Mi piacerebbe conoscere una tua opinione al riguardo.
Grazie comunque per avermi aiutato a chiarire e capire meglio un argomento fondamentale dell'orologeria meccanica, tanto di cappello!
Beppe.

Grazie Beppe del tuo intervento e ti do il mio ufficiale benvenuto su orologico.
Direi che i tuoi complimenti sono immeritati per il sottoscritto, perché neanch'io sono un tecnico, anzi la teoria mi da una noia mortale, e direi di essere solo un buon dilettante con molto ancora da imparare e ad ogni modo ho solo riportato (da mie prove sul campo) in questo topic alcune cose che ho evidenziato nei miei pochi anni di pratica e passione per la micromeccanica e per gli orologi.
Credo che un sostanziale miglioramento del sistema calibro, ma soprattutto dello scappamento e dell'organo regolatore lo si debba anche ad alcuni materiali di nuova concezione, come il silicio con le sue proprietà di elasticità, insensibilità ai campi magnetici, alle temperature ed altro.
Credo che la sostituzione dei componenti metallici relativi allo scappamento e al sistema ancora bilanciere, con componenti di altra natura come resine e silicio sia già possibile e viene già fatto da molti produttori, ora se viene fatto per motivi economici di produzione o per la maggiore efficienza dei sistemi è tutto da verificare, anche se io a naso propendo per la prima tesi.
Le parti in plastica sono comunque impossibili da riparare una volta danneggiate e ammesso che anch'esse non sono eterne, come del resto le corrispondenti in metallo(che però un bravo orologiaio può riparare o ricostruire), andrebbero sostituite in toto, e qui si presenta un problema di natura diversa che sarà quello dei ricambi forniti dalle case, che avranno sempre più l'interesse a riparare i propri orologi in casa, piuttosto che vendere i ricambi alle forniture e di conseguenza di metterli a disposizione di un qualunque orologiaio, quindi sempre più industria e meno artigianato, che secondo me era ed è una componente interessante di qualunque cosa sia di natura meccanica: la riparabilità.
C'è da tenere presente un altro aspetto dell'orologeria meccanica che è molto importante per chiunque ammira questi capolavori di ingegno, tralasciando il fatto che l'accuratezza cronometrica ad oggi per lo più non viene valutata in modo rilevante da chi acquista un segnatempo meccanico e i moderni calibri forniscono comunque prestazioni già di base molto buone e pienamente soddisfacenti(dove i moderni quarzi hanno di fatto sminuito questo valore assoluto di ricerca della perfezione cronometrica nella meccanica).
L'appassionato ricerca quindi più che la mera funzione, la bellezza e la raffinatezza di un calibro ben lavorato e rifinito in modo impeccabile, qualcosa che sia davvero bello da vedere e che dia la percezione di grande pregio, cosa che obiettivamente non è neanche accostabile all'utilizzo di componenti plastiche a vista dove finiture come l'anglage delle componenti come leve, bascule o castoni non è semplicemente possibile.
Ad ogni modo tornando al problema della lubrificazione c'è da dire che plastiche e silicio non presenterebbero nessun problema relativo, poiché virtualmente non ne hanno bisogno, potendo lavorare liberamente sempre senza olio, c'è però da dire che siamo molto lontani dal poter solo immaginare una costruzione dei perni e dei rubini, fatta di materiali che non siano l'acciaio e l'alluminio cristallizzato, ma leghe plastiche, silicio, ceramica etc...
Mentre tra parti metalliche è chiaramente un vantaggio innegabile interporre la barriera o il film tra le parti e che le preserva da usura e facilita lo scorrimento dove l'altra faccia della medaglia è la più relativa fragilità nella invariabilità nel tempo in termini prestazionali di questo affascinante sistema oramai plurisecolare e credo che per una vera rivoluzione si debba puntare a qualcosa di nuovo e di completamente diverso dall'ancora svizzera/bilanciere.
Ricordo che tempo fa in altri lidi vidi un sistema innovativo di scappamento/bilanciere a forma di diapason, il tutto in fase embrionale di progetto e sviluppato solo su carta e con un 3d dimostrativo o forse un prototipo non ricordo bene, ma non sono riuscito a trovarne più traccia in etere.
Mi aveva colpito in modo davvero particolare e potenzialmente rivoluzionario, un sistema per altro interamente meccanico che avrebbe, secondo i progettisti, eliminato tutti i limiti fisici (anche ovviamente della lubrificazione) della classica àncora/bilanciere.
« Ultima modifica: Agosto 26, 2015, 16:47:31 pm da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Beppe

Re:L'orologio, gli oli e la loro efficacia
« Risposta #36 il: Agosto 26, 2015, 18:54:53 pm »
Apprezzo molto la tua cortese risposta e la "modestia", nell'accezione nobile del termine, che traspare dalle tue parole.
Quanto alle mie considerazioni, quelle sì modeste, sulla scoperta di nuovi materiali metallici, leghe metalliche, trattamenti superficiali, potenzialmente atti a migliorare il problema della lubrificazione connesso, credo, con quello degli attriti, il mio non voleva che essere un mero auspicio espresso da uno come il sottoscritto che ama gli orologi, ma che non ha alcunissima cognizione tecnica.
Mai pensato, credimi, alla plastica, nè a materie similari, che non potrebbero a mio avviso preservare e tramandare quelle abilità artistiche e quelle finezze di lavorazione che alcuni rari uomini /molto pochini, fidati) sanno ancora esprimere per il piacere dei nostri occhi e per farci palpitare quando ci é data la possibilità di ammirare il frutto delle loro arte.
Ti assicuro che non intendevo affatto, con le mie considerazioni incompetenti, auspicare né movimenti di plastica e/o di resina, né la sparizione delle finiture di più alto livello che fortunatamente  riusciamo ancora a vedere in qualche movimento.
Senza farla troppa lunga, posso dirti che in una mia vita passata pretendevo che le finezze e le finiture di alcuni movimenti fossero dello stesso livello e difficoltà sia nelle parti visibili facilmente sia in quei componenti che raramente sono visibili da chi acquista un orologio, finiture che non di rado sono difficilmente valutabili  e percebili persino da molti rispettabilissimi Orologiai, che non hanno nessuna colpa se non quella di non aver potuto lavorare e quindi vedere e praticare l'alto di gamma nel senso più autentico del suo significato, quello dove l'artigiano assurge alla dimesione di artista.
E' stato in ogni caso un piacere per me, e te ne ringrazio, leggere il tuo post, le tue pertinenti ed appropriate considerazioni, e chiedo indulgenza per il mio forse stravagante auspicio che, ribadisco, non si riferiva minimamente alla plastica.
Mi piace salutarti con gran simpatia e dirti grazie anche per il tuo gradito e simpatico benvenuto sul Forum.
Beppe