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Il Topic delle Ferrari: Mito e Leggenda

Il Topic delle Ferrari: Mito e Leggenda
« il: Giugno 16, 2016, 15:35:12 pm »
Salve signori,

decido di aprire questo topic visto l'interesse che l'argomento suscita in granparte dei gentiluomini qui scriventi, con l'idea ed il proposito di vederlo diventare un piacevole angolo di discussione, informazione e confronto sull'intero universo Ferrari.
Un mondo fatto di auto, di uomini, di storia, di passione, di mito e di leggenda sul quale - attraverso il vostro fondamentale aiuto - puntare la lente d'ingrandimento del forum per raccogliere in un unico spazio tutte le vostre testimonianze, esperienze, considerazioni, immagini, foto, curiosità e domande, così da poterle conservare in uno scrigno unico ed ordinato senza disseminare il Caffè di Orologico di decine di piccoli topic sparsi qua e là.

Non mi impelago oggi a tracciare una cronistoria di un marchio e del suo fondatore perchè do per scontata la celeberrima fama del Drake e della sua azienda, ma sono certo che - nello svolgersi della trattazione - più aneddoti verranno in aiuto alla causa del componimento della grande monografia del Cavallino.

Mi riprometto di tenere aggiornato il thread con notizie, informazioni e curiosità, chiedendo parimenti a voi di intervenire con piacere per raccontare, descrivere, illustrare e domandare, al fine di creare un disimpegnato e gradevole salotto ammantato del leggendario rosso tipicamente Ferrari.

Buona discussione, si entra da qua!

« Ultima modifica: Giugno 16, 2016, 15:53:43 pm da AleArturo »
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

Re:Ferrari: Mito e Leggenda
« Risposta #1 il: Giugno 16, 2016, 15:57:10 pm »
Quale miglior modo di iniziare una discussione, se non riallacciandosi a quanto già discusso e lasciato in sospeso negli altri topic?

Il discorso sulle valutazioni delle auto col Cavallino è sempre molto attuale perchè attiene non solo ad una dimensione commerciale, ma anche collezionistica di auto che non sono - appunto - solo auto, ma vere e proprie opere d'arte su ruote e, come tali, vengono percepite, intese e scambiate.
Non si parlerà ovviamente solo di questo ma anche di questo, oltre a tutto ciò che i gentiluomini qui convenuti avranno più piacere di discutere.

Riprendo quindi l'ultimo post nel quale avevo riassunto i risultati delle aste svoltesi a metà del mese di maggio a Montecarlo da RM e Bohams, integrandole con i più recenti risultati dei martelli di giugno.

[...] Incredibile il numero delle invendute, molte legittimamente perchè a prezzi inconcepibili ma non tutte.

RM Auctions fa:

- Ferrari 212 Inter Cabriolet carrozzata Vignale del '52: venduta a 1.176.000€;
- Ferrari 275 GTS carrozzata Pininfarina del '66: venduta a 1.792.000€;
- Ferrari 330 GTC carrozzata Pininfarina del '68: venduta a 481.600€;
- Ferrari 550 Barchetta Pininfarina del 2001: venduta a 504.000€;
- Ferrari 550 Maranello del '98: venduta a 117.600€;
- Ferrari 575 Superamerica del 2006: venduta a 481.600€;
- Ferrari Dino 206 GT del '68: venduta a 560.000€;
- Ferrari 340 America Barchetta carrozzata Touring del '51: venduta a 7.280.000€;

mentre le invendute:
- Ferrari 250 GT/L Berlinetta Lusso carrozzata Scaglietti del '64: invenduta (attesi 1.550.000 - 1.800.000€)
- Ferrari 275 GTS/4 NART Spider carrozzata Scaglietti del '68: invenduta (ultima offerta 17.000.000€)
- Ferrari 330 GTS carrozzata Pininfarina del '67: invenduta (attesi 2.100.000 - 2.400.000€)
- Ferrari 365 GT 2+2 carrozzata Pininfarina del '69: invenduta (attesi 280.000 - 340.000€)
- Ferrari 365 GT4 BB del '74: invenduta (attesi 380.000 - 450.000€)
- Ferrari 365 GTS/4 Daytona Spider carrozzata Scaglietti del '72: invenduta (attesi 2.400.000 - 2.800.000€)
- Ferrari 512 BB dell'81: invenduta (attesi 320.000 - 380.000€)
- Ferrari 512 BBi dell'82: invenduta (attesi 325.000 - 375.000€)
- Ferrari 512 TR del '93: invenduta (attesi 135.000 - 165.000€)
- Ferrari 575M Maranello F1 del 2002: invenduta (attesi 200.000 - 250.000€)
- Ferrari 599 GTO del 2011 : invenduta (attesi 700.000 - 1.000.000€)
- Ferrari F512 M del '95: OVVIAMENTE invenduta (attesi 400.000 - 500.000€).

Bohams fa solo:

- Ferrari 288 GTO dell'85: 1.817.000€;
- Ferrari Dino 246 GT del '73: 287.500€
- Ferrari 330 America Berlinetta carrozzata Pininfarina del '63: venduta a 431.250€

mentre invendute:
- Ferrari 250 GT Lusso Berlinetta carrozzata Scaglietti del '64: invenduta (attesi 1.600.000 - 1.900.000€)
- Ferrari 512 TR del '94: invenduta (attesi 180.000 - 220.000€)
- Ferrari 512 BBi dell'82: invenduta (attesi 290.000 - 340.000€)
- (bellissima) Ferrari Testarossa dell'87: invenduta (attesi 110.000 - 130.000€)
- Ferrari 275 GTS carrozzata Pininfarina del '65: invenduta (attesi 1.500.000 - 2.000.000€).

Direi che i risultati parlano da soli e, molto di più, attendiamo i risultati di Pebble Beach quest'estate.

Il 20 maggio, invece, si è tenuta l'asta Silverstone "The may sale".

Citazione
battute:

- Ferrari 365 GT4 del '76: 76.600€
- Ferrari 308 GTSi dell'81: 67.000€
- Ferrari Testarossa dell'87: 156.000€
- Ferrari F355 Spider F1 del '98: 112.500€
- Ferrari 456M GTA del 2001: 58.500€

mentre invendute:

- Ferrari 308 GTB del '79: invenduta (stimata 77.000 - 90.000€)
- Ferrari Testarossa Koenig dell'87: invenduta (stimata 148.000 - 168.000€)
- Ferrari 360 Challenge Stradale del 2004: invenduta (stimata 180.000 - 206.000€)

Molto più corposa l'offerta di Rosse dell'asta del 28 e 29 maggio "The classic race Aarhus", tenuta sempre da Silverstone: ben 18 Ferrari.
Tante sono rimaste invendute al martello, ma la Casa d'aste permetteva al venditore di scambiare la propria auto anche al di fuori dell'incanto, corrispondendole comunque una commissione pattuita.

Citazione
- Ferrari 308 GT4 carrozzata Bertone del '75: 64.900€
- Ferrari 308 GTB Vetroresina del '75: 199.650€
- Ferrari 308 GTS del '78: 86.400€
- Ferrari 308 GTS dell'80: 82.720€
- Ferrari 512 BBi dell'82: 385.000€
- Ferrari Testarossa dell'86: 139.700€
- Ferrari Testarossa del '91: 114.400€
- Ferrari Testarossa del '91: 110.000€
- Ferrari 512 TR del '92: 137.500€
- Ferrari 512 TR del '94: 144.000€
- Ferrari 348 TB del '90: 139.360€ (ahahahahahah!)
- Ferrari F355 Spider F1 del '97: 66.400€
- Ferrari 360 Spider F1 del 2002: 51.750€
- Ferrari 456 GTA del '99: 52.880€
- Ferrari 456M del 2003: 90.000€
- Ferrari 612 Scaglietti del 2005: 66.380€
- Ferrari 550 Maranello del '98: 165.000€
- Ferrari 575M F1 del 2005: 203.500€

Ultima, per ora, l'asta di Greenwich tenuta da Bohams il 5 giugno.

Citazione
battute:

- Ferrari F40 dell'89: 936.883€
- Ferrari Testarossa dell'86: 155.000€
- Ferrari 308 GTB QV dell'83: 66.500€
- Ferrari F355 GTS del '97: 74.000€
- Ferrari 575M F1 del 2002: 110.000€

mentre ivendute:

- Ferrari 275 GTB/4 del '67: invenduta (stimata 2.600.000 - 2.900.000€)
- Ferrari 575 Superamerica (una delle 43 manuali, uniroprietario): invenduta (stimata 630.000 - 810.000€)
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ALAN FORD

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Re:Il Topic delle Ferrari: Mito e Leggenda
« Risposta #2 il: Giugno 16, 2016, 16:10:48 pm »
Mi piacerebbe anche parlare delle tecnologie nuove e vecchie utilizzate all'interno.
Ad esempio vorrei sapere se le testate ed altri componenti in passato fusi con la tecnica della cera persa sopravvivono o soppiantate da tecnologie più moderne.

ciaca

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Re:Il Topic delle Ferrari: Mito e Leggenda
« Risposta #3 il: Giugno 16, 2016, 16:46:44 pm »
Citazione
Tante sono rimaste invendute al martello, ma la Casa d'aste permetteva al venditore di scambiare la propria auto anche al di fuori dell'incanto, corrispondendole comunque una commissione pattuita.

A me risultano tutte "battute" (stando a quello che leggo su "il ferrarista") inclusa la 348 all'incomprensibile cifra di 138.000 euro  ???

Lascio subito l'argomento quotazioni che mi entusiasma quanto un merluzzo surgelato nel banco freezer di un supermercato (e delle quali non ho mai ritenuto le aste un indicatore significativo) per andare dritto al cuore della discussione.

Nessuna auto di nessuna altra marca riesce a darmi le emozioni e le suggestioni di una Ferrari (non tutte, ma molte). Non so cosa sia, il marchio, le linee indissolubilmente legate alla mano di alcuni tra i più geniali designer del nostro tempo, quel carico di suggestioni provenienti dal mondo delle corse che ha reso celebre la casa in tutto il mondo, non lo so.

So che in famiglia ho potuto godere di auto di svariate marche, a volte anche più esclusive di una Ferrari, ma mai nessuna é andata nemmeno vicina a quel carico di emozioni che riesce ancora a trasmettermi una "supercar" del cavallino rampante.

La prima volta che sono salito su una Ferrari avevo forse 5 o 6 anni ed è ancora un ricordo vivissimo nella mia memoria: era il 308 GT4 verde petrolio che aveva appena acquistato mio papà e con il quale venne a prendermi sui monti dalla nonna, dove stavo passando l'estate. Su quei due piccoli strapuntini posteriori della berlinetta 2+2 disegnata da Bertone, interamente rivestiti di pelle beige dall'odore acre, credo di aver vissuto momenti di estasi fanciullesca tra i più goduriosi: ricordo lo stereo 8 e le cassette di Battisti a palla, "ancora tu" e "io ti venderei" accompagnavano il canto del V8 da 3 litri montato in posizione centrale, praticamente attaccato alle mie orecchie, con i suoi carburatori a doppio corpo che conferivano al motore quel sound gorgogliante e inconfondibile, indimenticabile il fischio dell'aria in fase di aspirazione, che papà dal piede pesante e dalle abilità di guida fuori dal comune non mi privava mai di assaporare insieme ad accelerazioni che allora mi apparivano incredibili rispetto a quelle della simca o della 127 con la quale di solito mi accompagnavano a scuola.

Sono passati 40 anni ma ancora oggi il suono di quello stesso motore riesce ancora a farmi sorridere come il bambino che stava seduto a cavallo tra i due piccoli posti per guardare la strada davanti a lui e immaginare che stesse guidando lui quello straordinario veicolo di emozioni e divertimento.
A volte nelle peridiche sgambature mi ritrovo a finestrini abbassati e velocità da codice a bearmi di quel gorgoglio e torno bambino, spensierato, a pensare ai bei momenti passati a bordo di questi giocattoli con mio papà.

In questi anni ho posseduto o guidato Lamborghini, Porsche, Audi, Mercedes, ma nessuna di queste, nemmeno per sbaglio, é mai riuscita a farmi salire il cuore in gola o sudare le mani come mi accadeva col 308 GT4 da bambino o col 308 GTS quando appena patentato la portavo a zonzo per la città per far baldoria con gli amici e far schiumare d'invidia i meno amici. Che con la Peugeot 205 GTi erano già in grado di annichilire i 250 cv della pesante cavallina, ma che ciò nonostante potevano solo restare senza fiato di fronte alle sue linee sinuose e ammiccanti come nessun'altra all'epoca (e che ancora oggi a 40 anni dalla sua nascita continuano a far girare molte teste e provocare tanti sospiri).

Ricordo la Diablo dello zio e il viaggio dalla Sicilia a Imola per assistere ad un'infausta edizione del GP di San Marino, auto straordinaria ma "emozioni" ordinarie nonostante le performance assurde, ricordo il Montreal del nonno tanto accattivante quanto educato, ricordo la 911 Cabrio che per molti anni ho usato come prima auto con la stessa facilità con la quale usavo la Golf ma senza un briciolo del pathos di cui era capace una Ferrari.

Perché mito e leggenda? Perché nessuna altra auto riesce a tirar fuori nello stesso modo e con la stessa intensità il fanciullo che é in ognuno di noi, e quando vedi un distinto e composto professionista dell'automobile che con un estraneo si lascia andare ad esternazioni come "é talmente bella Che me la scoperei, qui, adesso" capisci che solo una Ferrari fa letteralmente perdere la testa come e più di una bellissima donna :)

Potrei andare avanti ma lascio spazio agli altri, poi magari racconterò di come ho vissuto il restauro integrale - con annessi collaudi - di due Dino 246Gt, di una BB512, quanto è stato deprimente anche solo aprire uno sportello di una 348 e di una testa rossa, di quanto fosse brutale l'esperienza di stare al volante di una F40, di quanto sia stato pirla a non fare mia una straripante e bellissima 360 CS, di quanto sia strana una F430 o di quanto mi piacerebbe avere in garage decine di altre Ferrari anche per il solo piacere di guardarle, accarezzarle, sentirne il rombo e odorarne il "profumo". :D
« Ultima modifica: Giugno 16, 2016, 17:17:21 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

PESSOA67

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Re:Il Topic delle Ferrari: Mito e Leggenda
« Risposta #4 il: Giugno 16, 2016, 17:30:42 pm »
Poesia..........

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Re:Il Topic delle Ferrari: Mito e Leggenda
« Risposta #5 il: Giugno 16, 2016, 17:57:44 pm »
Citazione
Tante sono rimaste invendute al martello, ma la Casa d'aste permetteva al venditore di scambiare la propria auto anche al di fuori dell'incanto, corrispondendole comunque una commissione pattuita.

A me risultano tutte "battute" (stando a quello che leggo su "il ferrarista") inclusa la 348 all'incomprensibile cifra di 138.000 euro  ???

Lascio subito l'argomento quotazioni che mi entusiasma quanto un merluzzo surgelato nel banco freezer di un supermercato (e delle quali non ho mai ritenuto le aste un indicatore significativo) per andare dritto al cuore della discussione.

Nessuna auto di nessuna altra marca riesce a darmi le emozioni e le suggestioni di una Ferrari (non tutte, ma molte). Non so cosa sia, il marchio, le linee indissolubilmente legate alla mano di alcuni tra i più geniali designer del nostro tempo, quel carico di suggestioni provenienti dal mondo delle corse che ha reso celebre la casa in tutto il mondo, non lo so.

So che in famiglia ho potuto godere di auto di svariate marche, a volte anche più esclusive di una Ferrari, ma mai nessuna é andata nemmeno vicina a quel carico di emozioni che riesce ancora a trasmettermi una "supercar" del cavallino rampante.

La prima volta che sono salito su una Ferrari avevo forse 5 o 6 anni ed è ancora un ricordo vivissimo nella mia memoria: era il 308 GT4 verde petrolio che aveva appena acquistato mio papà e con il quale venne a prendermi sui monti dalla nonna, dove stavo passando l'estate. Su quei due piccoli strapuntini posteriori della berlinetta 2+2 disegnata da Bertone, interamente rivestiti di pelle beige dall'odore acre, credo di aver vissuto momenti di estasi fanciullesca tra i più goduriosi: ricordo lo stereo 8 e le cassette di Battisti a palla, "ancora tu" e "io ti venderei" accompagnavano il canto del V8 da 3 litri montato in posizione centrale, praticamente attaccato alle mie orecchie, con i suoi carburatori a doppio corpo che conferivano al motore quel sound gorgogliante e inconfondibile, indimenticabile il fischio dell'aria in fase di aspirazione, che papà dal piede pesante e dalle abilità di guida fuori dal comune non mi privava mai di assaporare insieme ad accelerazioni che allora mi apparivano incredibili rispetto a quelle della simca o della 127 con la quale di solito mi accompagnavano a scuola.

Sono passati 40 anni ma ancora oggi il suono di quello stesso motore riesce ancora a farmi sorridere come il bambino che stava seduto a cavallo tra i due piccoli posti per guardare la strada davanti a lui e immaginare che stesse guidando lui quello straordinario veicolo di emozioni e divertimento.
A volte nelle peridiche sgambature mi ritrovo a finestrini abbassati e velocità da codice a bearmi di quel gorgoglio e torno bambino, spensierato, a pensare ai bei momenti passati a bordo di questi giocattoli con mio papà.

In questi anni ho posseduto o guidato Lamborghini, Porsche, Audi, Mercedes, ma nessuna di queste, nemmeno per sbaglio, é mai riuscita a farmi salire il cuore in gola o sudare le mani come mi accadeva col 308 GT4 da bambino o col 308 GTS quando appena patentato la portavo a zonzo per la città per far baldoria con gli amici e far schiumare d'invidia i meno amici. Che con la Peugeot 205 GTi erano già in grado di annichilire i 250 cv della pesante cavallina, ma che ciò nonostante potevano solo restare senza fiato di fronte alle sue linee sinuose e ammiccanti come nessun'altra all'epoca (e che ancora oggi a 40 anni dalla sua nascita continuano a far girare molte teste e provocare tanti sospiri).

Ricordo la Diablo dello zio e il viaggio dalla Sicilia a Imola per assistere ad un'infausta edizione del GP di San Marino, auto straordinaria ma "emozioni" ordinarie nonostante le performance assurde, ricordo il Montreal del nonno tanto accattivante quanto educato, ricordo la 911 Cabrio che per molti anni ho usato come prima auto con la stessa facilità con la quale usavo la Golf ma senza un briciolo del pathos di cui era capace una Ferrari.

Perché mito e leggenda? Perché nessuna altra auto riesce a tirar fuori nello stesso modo e con la stessa intensità il fanciullo che é in ognuno di noi, e quando vedi un distinto e composto professionista dell'automobile che con un estraneo si lascia andare ad esternazioni come "é talmente bella Che me la scoperei, qui, adesso" capisci che solo una Ferrari fa letteralmente perdere la testa come e più di una bellissima donna :)

Potrei andare avanti ma lascio spazio agli altri, poi magari racconterò di come ho vissuto il restauro integrale - con annessi collaudi - di due Dino 246Gt, di una BB512, quanto è stato deprimente anche solo aprire uno sportello di una 348 e di una testa rossa, di quanto fosse brutale l'esperienza di stare al volante di una F40, di quanto sia stato pirla a non fare mia una straripante e bellissima 360 CS, di quanto sia strana una F430 o di quanto mi piacerebbe avere in garage decine di altre Ferrari anche per il solo piacere di guardarle, accarezzarle, sentirne il rombo e odorarne il "profumo". :D

Bellissimo racconto!

mbelt

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Re:Il Topic delle Ferrari: Mito e Leggenda
« Risposta #6 il: Giugno 16, 2016, 18:11:27 pm »
Poesia..........
Io sarò meno poetico. Da giovane non amavo le Ferrari. Questo perché nella mia formazione automobilistica la Ferrari era una azienda in crisi in termini di prodotto. Prodotto di bassa qualità, tecnologia assente o imbarazzante, telai ancora a traliccio di tubi negli anni 80 quando Porsche adottava al scocca portante....insomma tanto mito, tanto fumo, pochissimo arrosto. Certo mi piacevano le granturismo Pininfarina degli anni 50/60 prima metà, alcune sono vere opere di arte estetiche. Ma il resto ai miei occhi era imbarazzante. Provavo emozione a vedere la BB512, oppure le prime Testarossa del 1985. Ma sapevo che il prodotto non c'era. E sapevo anche quale era il problema, problema che si chiamava Enzo Ferrari, e la sua nota spilorceria che dopo la morte del figlio DIno era ancora aumentata in un momento in cui si doveva investire, sia per la produzione di serie sia per le corse.
Poi ad inizio degli anni 90 ho visto una resurrezione in cui francamente non speravo. Ed è arrivata con la 456GT. Poi da allora un crescendo.....fino a quella vettura rivoluzionaria che è stata la 458 Italia, senza ovviamente disdegnare , anzi, le magnifiche dodici cilindri, quasi tutte perfette. Ma giò con la F355 si era capito che una pagina era stata girata rispetto alla 348, e per fortuna.
Non ho timore a dire che non credo che esista oggi una marca che faccia sportive tutte ad un livello superiore di Ferrari. Esiste qualcosa che si avvicina molto, e secondo alcuni in alcuni ambiti perfino surclassa: ed è McLaren con la serie da 570 in su. Anche questo un miracolo, perché la prima Mc12 era perfettina ma noiosetta: sono rimasto sconvolto dalla velocità con cui hanno corretto il tiro, non avrei mai pensato. In termini puramente estetici la Lamborghini Aventador mi piace molto. E trovo molte delle Lamborghini più stimolanti: dalla Miura, alla Urraco, ma anche alla Jarama (una delle mie preferite), oppure alla Espada. Ma anche le primissime Countach, mentre la Diablo, no, mai tollerata. Lamborghini ha prestazioni, fascino, ma ....non segue lo stesso concetto di guida emozionale di Ferrari e McLaren. E' un modo diverso (dico delle Lamborghini di oggi) di essere estreme e sportive, per me meno convincente.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Il Topic delle Ferrari: Mito e Leggenda
« Risposta #7 il: Giugno 16, 2016, 19:34:12 pm »
E' proprio con interventi come questi che mi piacerebbe che, fra un argomento e l'altro, il topic si svolgesse attraverso le mille suggestioni e sfumature di rosso che caratterizzano l'inimitabile universo Ferrari.
Vi ringrazio.

Visto che se ne parla, il mio rapporto con Ferrari è stato travagliato, alla nascita. Diviso tra una passione ormai forte malgrado la mia tenerissima età ed invece un padre sempre bastian contrario, sempre indipendente, sempre contrario al nazional popolare e, peraltro, appassionato di Porsche su strada e di Senna in pista.
Avevo il modellino della 642 F1 di Jean Alesì, ma anche la Williams FW14B di Mansell. A casa non si tifava Ferrari, la domenica.
Ma nella quasi totalità delle foto del mio compleanno dei due anni, io sono ritratto - quando davanti alla torta - piangente (mi dicono avessi una fottuta paura del povero fotografo) e con in mano il modellino di una 348 TB.
L'amore era irrazionale, la Ferrari era la Ferrari.

Crescendo ho avuto la possibilità di vederne tante, di guidarne qualcuna e di venirne a contatto per passione ed opportunità, anche se nulla - credo - avrà mai la carica di paura mista ad eccitazione e terrore di quando, ancora minorenne, guidai per la prima volta la mia prima Ferrari, una 550 Maranello di un amico di papà. Piovigginava, era dopo cena e la strada era viscida, e la sensazione di quella macchina che mi sembrava grande ed alla mercè di un mostro nascosto in un cofano che ne era la gabbia - mentre cercavo di manovrare con attenzione e coi sensi amplificati a mille frizione e cambio per non fare incavolare il mostro - non me la dimenticherò mai.
Quella leva, quel pomello tondo, era pesantissima. La sfilavo e la inserivo fra le guide del selettore a griglia come fosse pericoloso usare un grammo di forza in più di quanta ne fosse necessaria. E quella strumentazione verdina, faceva schifo, ma la tenevo d'occhio come fosse il bordo di un precipizio. No, non me la sono goduta la mia prima volta con quella Maranello... ma l'ho amata anche per questo!
« Ultima modifica: Giugno 16, 2016, 19:47:33 pm da AleArturo »
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Re:Il Topic delle Ferrari: Mito e Leggenda
« Risposta #8 il: Giugno 17, 2016, 07:34:51 am »
L'auto virtuale per me.
Ero così povero da giovane che già interessarmene mi sembrava costoso, e così l'ho sempre guardata ammirata ma come tutte le cose lontanissime da possedere in fondo mai desiderata davvero.
Poi un giorno fine anni ottanta o inizio anni novanta venne a trovarmi un amico da Catania con una testarossa e me la fece provare.
A parte l'impressione di potenza che mai avevo provato prima nello schiacciare l'acceleratore, mi rimane il ricordo di un'auto difficile, visibilità zero tutto intorno, percezione degli ingombri terribile, non vedevo niente, il cambio durissimo da piazzare nei selettori ed una frizione dura come la morte.
E se prima non l'avevo mai desiderata per condizioni economiche, dopo che avrei potuto farci un pensiero non l'ho più desiderata per quella sensazione di tribolazione trasmessa dalla testa rossa.
Ora seguo le nuove serie, tifo Ferrari, ma rimane sempre virtuale in fondo per me.

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Re:Il Topic delle Ferrari: Mito e Leggenda
« Risposta #9 il: Giugno 17, 2016, 10:44:20 am »
Questo Signore purtroppo prematuramente scomparso, faceva più o meno il mio mestiere, chi lo conosceva?
Io lo conobbi tanti anni fa ad una fiera.
Era considerato uno dei più grandi collezionisti di auto e Ferrari soprattutto.

http://www.daidegasforum.com/forum/2-ruote-pi%F9/342025-morto-alberto-garnerone.html
« Ultima modifica: Giugno 17, 2016, 10:48:36 am da alanford »

Re:Il Topic delle Ferrari: Mito e Leggenda
« Risposta #10 il: Giugno 17, 2016, 11:14:22 am »
Impossibile, sia nell'ambiente legato a Ferrari che degli appassionati in genere, trovare qualcuno che NON conoscesse i Cavalier Garnerone.
Non ho avuto l'onore di conoscerlo personalmente, ma tramite amici che invece con lui avevano rapporti, posso parlare di una persona dotata di una bontà e di una semplicità che andavano oltre il normale. E della sua mirabolante collezione, arrivata ormai ad oltre 150 vetture fra Ferrari, Lambo, Pagani, Porsche e chi più ne ha, più ne metta, si potrebbe parlare per giorni.
Un amico mi diceva che, ogni volta che si incontravano alla presentazione di una nuova Ferrari, non gli chiedeva SE l'avesse comprata ma solo di che colore l'avesse presa; della Enzo - per esempio, e parliamo di una macchina all'uscita prodotta in una tiratura di 349 unità (e quindi negata a molti grandi appassionati nel mondo) - ne prese due: una gialla e una rossa, perché non sapeva scegliere!
Di Countach ne aveva pure 2 e di Diablo solo 6.

Ma la cosa più importante è che chiunque, da amici a dipendenti, dai semplici compaesani ai collaboratori, parlano di Alberto Garnerone come di una persona eccezionale.
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Re:Il Topic delle Ferrari: Mito e Leggenda
« Risposta #11 il: Giugno 17, 2016, 11:37:05 am »
Impossibile, sia nell'ambiente legato a Ferrari che degli appassionati in genere, trovare qualcuno che NON conoscesse i Cavalier Garnerone.
Non ho avuto l'onore di conoscerlo personalmente, ma tramite amici che invece con lui avevano rapporti, posso parlare di una persona dotata di una bontà e di una semplicità che andavano oltre il normale. E della sua mirabolante collezione, arrivata ormai ad oltre 150 vetture fra Ferrari, Lambo, Pagani, Porsche e chi più ne ha, più ne metta, si potrebbe parlare per giorni.
Un amico mi diceva che, ogni volta che si incontravano alla presentazione di una nuova Ferrari, non gli chiedeva SE l'avesse comprata ma solo di che colore l'avesse presa; della Enzo - per esempio, e parliamo di una macchina all'uscita prodotta in una tiratura di 349 unità (e quindi negata a molti grandi appassionati nel mondo) - ne prese due: una gialla e una rossa, perché non sapeva scegliere!
Di Countach ne aveva pure 2 e di Diablo solo 6.

Ma la cosa più importante è che chiunque, da amici a dipendenti, dai semplici compaesani ai collaboratori, parlano di Alberto Garnerone come di una persona eccezionale.

Io non lo so se è vera ma sui suoi inizi o forse di suo padre, si racconta fosse un rottamatore che raccoglieva rottami di ferro.
Poi essendo nei dintorni di Torino gli capitò di prendere uno stock impressionante di motorini elettrici a 12V cc che invece di rottamare trasformò in sirene per allarme la famosa Supercelere con cui iniziò a rifornire le forze dell'ordine.
Questa in foto tanto per capirci.

« Ultima modifica: Giugno 17, 2016, 12:29:40 pm da alanford »

mbelt

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Re:Il Topic delle Ferrari: Mito e Leggenda
« Risposta #12 il: Giugno 17, 2016, 11:54:19 am »
Impossibile, sia nell'ambiente legato a Ferrari che degli appassionati in genere, trovare qualcuno che NON conoscesse i Cavalier Garnerone.
Non ho avuto l'onore di conoscerlo personalmente, ma tramite amici che invece con lui avevano rapporti, posso parlare di una persona dotata di una bontà e di una semplicità che andavano oltre il normale. E della sua mirabolante collezione, arrivata ormai ad oltre 150 vetture fra Ferrari, Lambo, Pagani, Porsche e chi più ne ha, più ne metta, si potrebbe parlare per giorni.
Un amico mi diceva che, ogni volta che si incontravano alla presentazione di una nuova Ferrari, non gli chiedeva SE l'avesse comprata ma solo di che colore l'avesse presa; della Enzo - per esempio, e parliamo di una macchina all'uscita prodotta in una tiratura di 349 unità (e quindi negata a molti grandi appassionati nel mondo) - ne prese due: una gialla e una rossa, perché non sapeva scegliere!
Di Countach ne aveva pure 2 e di Diablo solo 6.

Ma la cosa più importante è che chiunque, da amici a dipendenti, dai semplici compaesani ai collaboratori, parlano di Alberto Garnerone come di una persona eccezionale.

Io non lo so se è vera ma sui suoi inizi o forse di suo padre, si racconta fosse un rottamatore che raccoglieva rottami di ferro.
Poi essendo nei dintorni di Torino gli capitò di prendere uno stock impressionante di motorini elettrici a 12V cc che invece di rottamare trasformò in sirene per allarme la famosa Supercelere con cui iniziò a rifornire le forze dell'ordine.
Tutti coloro che dopo la seconda guerra mondiale hanno raccolto ferro hanno fatto molta molta fortuna. Ed infatti un altro grande collezionista italiano, Righini, da lì viene, dalla rottamazione. E ha una collezione pazzesca, non solo di Ferrari.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

PESSOA67

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Re:Il Topic delle Ferrari: Mito e Leggenda
« Risposta #13 il: Giugno 17, 2016, 16:01:56 pm »
io non ho mai avuto una Ferrari, mai guidato una Ferrari, salito una sola volta a macchina ferma su una BB512 nel 1979 quando andai con mio padre a visitare la fabbrica dopo che aveva vinto il Mondiale con Scheckter.
A casa mia non si è mai tifato calcio ma solo Ferrari, seguo i GP dalla fine del 1974 e ho sempre pensato che prima o poi una Ferrari sarebbe arrivata.
Ora non ne sono più così sicuro perchè le figlie e la vita e l'età che ne consegue mi portano a ragionare sempre più con la testa e meno di pancia.
Rimane la passione, rimane che quando sento il rumore Ferrari per strada io mi fermo e si ferma il mondo e aspetto di vederla passare.
Rimane che qualsiasi Ferrari mi capiti di vedere posteggiata non riesco a non fermarmi a guardarla, senza vergogna che possa arrivare il proprietario, una cosa che non farei mai con nessun altra cosa così sfacciatamente.
Io amo la Ferrari. E capisco quando leggo del Mito Ferrari, di quello che sembra dicesse von Karayan sul suono del 12 cilindri Ferrari.
Le mie Ferrari preferite: 250GTO Dino246 330P4 308Quattrovalvole 360Modena.
Oggi probabilmente le attuali sembrano tutte ancora belle: 458Italia 488GTB, non so come reggeranno il passare degli anni.


 
« Ultima modifica: Giugno 17, 2016, 16:04:31 pm da PESSOA67 »

ciaca

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Re:Il Topic delle Ferrari: Mito e Leggenda
« Risposta #14 il: Giugno 17, 2016, 16:50:36 pm »
Citazione
458Italia 488GTB non so come reggeranno il passare degli anni.

Bene la prima, meno bene la seconda. Un po' come 360 contro F430. :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"