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Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee

mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #60 il: Giugno 28, 2016, 18:15:53 pm »
Soros, che conosco e stimo, ed è iscritto al Partito Radicale, non sbaglia di solito mai. E mi sembra evidente che abbia ragione anche in questa occasione. Purtroppo l'edificio dell'Europa era corroso e claudicante perché gli stati che la compongono avevano perso l'occasione storica di fare veramente della UE gli Stati Uniti d'Europa. Tutto si era esaurito in riforme fatte a metà, quindi con più danni che benefici, e di altre riforme necessarie mai fatte, con una Commissione e un Parlamento delegittimati e i cui poteri erano sempre più usurpati dal Consiglio, cioè dal consesso degli stati sovrani (ahimè). Il tutto asservito a logiche di leader politici nazionali senza idee, senza visione, e tesi solo a salvare la poltrona (nazionale) giorno dopo giorno. Nel frattempo le differenze socio economiche fra stati e dentro gli stati sono aumentate a dismisura. Poi tutti questi leader, in tutto la UE, e anche n Italia, hanno sempre scaricato sulla UE tutti i limiti e gli errori loro. Dopo anni di questo andazzo, è arrivata ora una mazzata di una tale entità che è evidente che porterà tutto l'edificio al crollo. Certo che se non fosse arrrivata dalla GB prima o poi arrivava da qualche altra parte proseguendo così. Ma in questo prima o poi vi è una differenza enorme, perché finchè c'era tempo c'era speranza, e poi anche il luogo del disastro sarebbe contato: un conto se se ne va l'Ungheria, un conto la Gran Bretagna, un conto se questo accade nel 2016, un conto se fosse accaduto tra due anni. Quando in questo paese di babbei si capirà i danni che il crollo della costruzione della UE avrà fatto sarà comunque troppo tardi, e io spero di aver già lasciato queste lande.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

PESSOA67

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #61 il: Giugno 28, 2016, 18:55:26 pm »
Mi ripeto Anhelo, io non sono antieuropeista, lo divento quando vedo che si parla di un qualcosa che nei fatti non esiste, è rimasto un embrione che poi ha abortito sé stesso.
Sono d'accordo con Marco sulle responsabilità politiche di chi doveva costruire e non lha fatto.
Per me la classe,politica mondiale degli ultimi 20 anni ha delle colpe enormi.
E voglio continuare a parlare di onestà,  mancano le persone oneste nei posti chiave, manca la moralità nella politica, manca una politica fatta da gente qualificata, non credo nel lattaio seduto al parlamento ma vorrei vederci meno professionisti, sarà utopia ma io reclamo onestà.
Non parliamo dei giornalisti che hanno anch'essi delle colpe enormi.

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #62 il: Giugno 28, 2016, 19:02:27 pm »
Citazione
io non sono antieuropeista, lo divento quando vedo

un modo di ragionare che non condivido.
L'Europa andava cambiata, esattamente come ha scritto Marco, non demolita, che è il classico atto di gettare il bambino con l'acqua sporca.
Se quello che scrive Fubini è vero, la divisione tra nazionalisti e internazionalisti (ovvero tra europeisti ed euro scettici nostalgici di un mondo che comunque non tornerà), allora non si può passare dall'uno all'altro campo solo a seguito dell'umore, se non piace ciò che è non lo si rifiuta (in nome di cosa? di un salto nel vuoto come dimostra inequivocabilmente il caso britannico), si lavora per migliorarlo.
« Ultima modifica: Giugno 28, 2016, 19:07:13 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ALAN FORD

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #63 il: Giugno 28, 2016, 19:06:30 pm »
Tutto giusto, saremmo potuti diventare una potenza invece dell'armata brancaleone che invece siamo diventati ma il punto ora è:
Qual'è la soluzione?

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #64 il: Giugno 28, 2016, 19:11:09 pm »
la tua domanda non ha risposta, nel senso che ho l'impressione che dal cul de sac in cui ci stiamo cacciando non ci sia più modo di tirarsi fuori.
L'anno prossimo si vota in Olanda e Francia, ed è probabile che l'ultradestra nazionalista possa andare al governo. Il che si traduce in una morte annunciata per l'UE visto che il primo atto politico sarà indire referendum dall'esito già scritto e scontato. La stessa cosa che potrebbe accadere in Italia se ad Ottobre il fronte del NO dovesse vincere il referendum sulle riforme costituzionali.
A questo punto credo che il problema difficilmente sia come salvare un organismo già clinicamente morto, ma piuttosto come prepararsi nel migliore dei modi a farne a meno. Consapevoli che comunque non ci porterà nulla di buono o di migliore rispetto a quello che abbiamo e che ancor meglio avremmo potuto avere.
« Ultima modifica: Giugno 28, 2016, 19:40:43 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #65 il: Giugno 28, 2016, 20:05:43 pm »
la tua domanda non ha risposta, nel senso che ho l'impressione che dal cul de sac in cui ci stiamo cacciando non ci sia più modo di tirarsi fuori.
L'anno prossimo si vota in Olanda e Francia, ed è probabile che l'ultradestra nazionalista possa andare al governo. Il che si traduce in una morte annunciata per l'UE visto che il primo atto politico sarà indire referendum dall'esito già scritto e scontato. La stessa cosa che potrebbe accadere in Italia se ad Ottobre il fronte del NO dovesse vincere il referendum sulle riforme costituzionali.
A questo punto credo che il problema difficilmente sia come salvare un organismo già clinicamente morto, ma piuttosto come prepararsi nel migliore dei modi a farne a meno. Consapevoli che comunque non ci porterà nulla di buono o di migliore rispetto a quello che abbiamo e che ancor meglio avremmo potuto avere.
L'anno prossimo si vota in Francia , Germania, e pure Olanda. In Francia sappiamo che i due maggiori partiti sono in una condizione che definire difficile è un eufemismo: un centrodestra dominato da una lotta tra Juppé e Sarkozy, con l'incubo che possa essere ancora quest'ultimo a vincere la candidatura per l'Eliseo, a sinistra abbiamo un Hollande che arriva dopo un mandato del nulla. In Germania, il Paese in condizioni migliori, AFD è il maggiore partito in diversi Land, e bisogna vedere se anche lì non si arriverà ad un tripolarismo che renderebbe impossibile, o potrebbe rendere impossibile, la grande coalizione. In Spagna si è appena votato per la seconda volta dopo sei mesi non vi è la maggioranza, e non si vede come questa maggioranza si possa costituire. IL PP ha vinto le elezioni, ma Ciudanos non è sufficiente numericamente per dare ad una allenza di centrodestra una maggioranza, Podemos è arretrato ma certamente rifiuta ogni alleanza possibile con il PSOE, soprattutto se Sanchez non rinuncia a guidare il Governo. Quindi temo ci si avvii ad un terzo tempo.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #66 il: Giugno 28, 2016, 21:24:46 pm »
Morale, entro 12 mesi potremmo ritrovarci con 2/3 paesi in cui sono già previsti referendum per l'uscita dalla UE, e non piccoli paesi periferici (il che sarebbe già ingombrante) ma paesi determinanti.
Di fronte ad uno scenario simile chi mai potrebbe essere ancora disposto ad investire qualcosa sul rilancio di questa unione?
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mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #67 il: Giugno 28, 2016, 22:39:44 pm »
Morale, entro 12 mesi potremmo ritrovarci con 2/3 paesi in cui sono già previsti referendum per l'uscita dalla UE, e non piccoli paesi periferici (il che sarebbe già ingombrante) ma paesi determinanti.
Di fronte ad uno scenario simile chi mai potrebbe essere ancora disposto ad investire qualcosa sul rilancio di questa unione?
Sì, ma poi c'è pure il referendum in Italia, non sono affatto sicuro che quella orrenda riforma passerà il vaglio referendario. Non sono sicuro che Renzi riesca a reggere fino al 2018, e se anche riuscisse, nel 2018 rischia forte di perdere al secondo turno, se ci va con  i 5 Stelle (ti ricordi da sostenitore di Giachetti cosa ti avevo predetto sulle elezioni a Roma? Come hai visto non mi ero sbagliato). Certo ora la Raggi avrà dei bei problemi a governare bene a Roma, e questo può mutare le sorti dei 5 stelle. Grillo ora dice che loro sono europeisti, ma non lo sono affatto. Infatti continuano, ora, a prendersela con l'Euro, come se la UE potesse vivere senza l'Euro, oggi. Poi l'Italia il giorno in cui lasciasse l'Euro sarebbe , anzi diverrebbe, in poco tempo, una delle nazioni più povere di Europa.
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ilcommesso

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #68 il: Giugno 28, 2016, 23:22:20 pm »
Tre esplosioni all'aeroporto di Istanbul, almeno 28 morti. In azione 2 kamikaze. ANSA

Istanbul Ataturk airport attack: At least 10 reported dead. BBC news

Non c'entra direttamente con la brexit, o meglio, tutto c'entra.

Dall'ataturk ci sono giusto passato un annetto fa...

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #69 il: Giugno 29, 2016, 00:33:56 am »
Non vedo cosa c'entri con la brexit, francamente.
Ma se vogliamo possiamo attribuire all'UE anche il Global warming.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Ermanno Muzii

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #70 il: Giugno 29, 2016, 00:58:51 am »
Il problema e' che un'Unione Europea che poteva essere il paradiso si e' trasformata,per la maggior parte dei cittadini,prima in un purgatorio e poi in un inferno.
Ed a ribaltare le cose dovrebbero essere gli stessi che le hanno determinate.
Purtroppo e' stato un sogno dal brusco risveglio e per cancellarlo bisogna lavarsi la faccia.

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #71 il: Giugno 29, 2016, 03:09:15 am »
Il problema e' che un'Unione Europea che poteva essere il paradiso si e' trasformata,per la maggior parte dei cittadini,prima in un purgatorio e poi in un inferno.
Ed a ribaltare le cose dovrebbero essere gli stessi che le hanno determinate.
Purtroppo e' stato un sogno dal brusco risveglio e per cancellarlo bisogna lavarsi la faccia.
Ma quando questa UE consente ai popoli - una volta tanto - la possibilità di dire la loro e questi, ovviamente, dicono che l'UE gl'ha rovinato la vita e che non la vogliono nei propri paesi a sfruttarli e spremerli come limoni, questa Europa (che di democratico ha solo la faccia di culo degli zimbelli che BCE, finanza e mercati hanno messo sulle poltrone a capo degli Stati per far credere a qualcuno che non siano essi stessi direttamente a gestirli) corre di nuovo ad usare l'informazione a suo vantaggio attraverso sondaggi e ricerche Google come il migliore dei regimi, trasformando mediaticamente il volere dei popoli nei capricci di qualche vecchio ubriacone, campagnolo, ignorante e nostalgico nazista. E di nuovo tutti a credere a quei sondaggi che prima del referendum non ne hanno azzeccata una e che ora - improvvisamente - sono la verità rivelata.

Perchè ormai della democrazia non vogliono più tenere neanche la parvenza, e sfacciatamente si permettono di criticare e insultare una decisione presa coraggiosamente dopo una campagna di terrorismo mediatico senza precedenti, dove nessuno dei sostenitori del remain argomentava i vantaggi e le prospettive favorevoli del rimanere in questa confederazione di banche ma non di Stati, bensì tutti si sperticavano nell'enumerare i pericoli, i danni e le ripercussioni che l'UE stessa avrebbe causato a chi avrebbe avuto l'ardire di lasciarla. Mi viene in mente Il Socio di Pollack con Tom Cruise.

Così la colpa è di chi si ribella, di chi vuole difendere la propria identità, la propria libertà, la propria tradizione, le peculiarità del proprio paese e non di chi è causa di questa fuga disperata di un popolo che, consapevole dei problemi a cui andrà incontro, preferisce correrli con la prospettiva futura della libertà alla certezza di quest'indegna schiavitù agli eurocrati, burocrati e tecnocrati.

"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

ilcommesso

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #72 il: Giugno 29, 2016, 07:13:16 am »
Il fallimento di una qualsiasi politica estera comunitaria è una delle cause primarie, se non la prima, per cui la gente vuole uscire dalle UE.

Nessuno vuole gli stranieri, comunitari, extracomunitari, profughi nella propria nazione.

Sfido chiunque a dire che vorrebbe un bel campo profughi nel proprio comune.

Ma davvero la Turchia può credere ad una UE che la faccia entrare?
Si fanno carico di migliaia di disperati a fronte di miliardi di euro... ma questo sposta solo il problema, facendo de facto diventare la Turchia uno degli stati più instabili causa immigrazione incontrollata.

In UK hanno votato contro lo straniero invasore, come faranno anche in Olanda, Austria e Francia, probabilmente.

Il problema non nasce con la UE, i sobborghi pieni di emarginati Musulmani in Francia o Belgio esistono da decenni... ma la lungimiranza UE ha solo peggiorato tutto.

Con la mogherini, che è solo un'altra maschera in un teatro di burattini, cosa può mai pensare per arginare il problema?

S.M.

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #73 il: Giugno 29, 2016, 07:53:43 am »
Mi ero ripromesso di non parlare più di politica o di temi etici, ma faccio un'eccezione con questo mio ultimo intervento, consentitemi.

Cosa c'è di serio in un'unione in cui ogni stato ha le sue tassazioni, ed ecco perchè le imprese stabiliscono la loro sede legale dove più gli conviene, tanto poi le merci possono circolare liberamente.

Cosa c'è di serio in un'unione in cui le leggi sull'ambiente, sulla sicurezza, sulla tutela del lavoro non sono uguali per tutti i paesi?

Cosa c'è di serio in un'unione dove gli stipendi ed i trattamenti economici variano da meno della metà a più del doppio della media?

Cosa c'è di serio in un'unione dove ogni stato ha i suoi politici (che tra l'altro guadagnano in modo differente) che fanno proprie leggi?

Cosa c'è di serio in un'unione dove gli stati periferici sono abbandonati e debbono sobbarcarsi tutto l'onere di accogliere e mantenere le orde di invasori (pardon..... migranti) che invece vorrebbero solo transitare per andare altrove?

Cosa c'è di serio in un'unione dove non esiste una centralizzazione di esercito, forze di polizia, controlli fiscali?

Devo continuare?
Rischio di diventare noioso.....

Allora non lamentiamoci se poi la gente comune che queste cose le percepisce, le vive tutti i giorni sulla loro pelle vuole uscire.

Questa è un'unione finanziaria e di banche fatta per lucrare, guadagnare e speculare sulle spalle dei cittadini a cui ogni lamentela viene risposto "è l'Europa che ce lo chiede".

Meno male che esistono ancora popoli che hanno la spina dorsale per andare controcorrente e contro chi dice che solo uniti si sopravvive e predice solo fame e carestie per chi resta solo.
Forse hanno reso un servizio anche a noi, poveri sudditi senza palle, perchè ora i governanti se hanno un minimo di lungimiranza, saranno costretti a correzioni di base per salvare questa unione che non è mai esistita se non per gli squali della finanza e delle multinazionali.

E se non si sbrigano a fare queste profonde correzioni, spero che molti altri faranno la scelta dell'Inghilterra.
Noi, ovviamente saremo gli ultimi ad abbandonare la nave.......
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ilcommesso

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #74 il: Giugno 29, 2016, 08:16:33 am »
Morale, entro 12 mesi potremmo ritrovarci con 2/3 paesi in cui sono già previsti referendum per l'uscita dalla UE, e non piccoli paesi periferici (il che sarebbe già ingombrante) ma paesi determinanti.
Di fronte ad uno scenario simile chi mai potrebbe essere ancora disposto ad investire qualcosa sul rilancio di questa unione?

Sentito poco fa la Le Pen sulla BBC: se vince le elezioni, farà il referendum, con olanda e svezia in rampa di lancio.
La vera domanda penso che sia quale nazione sarà la prossima ad uscire, perchè a parte gli stati più a est dentro l'unione, una della cause (IMHO) del declino della stessa, penso che persino i tedeschi voterebbero per uscire dall'euro e tornare al loro marco tedesco.

Intanto, mentre la nave affonda, devono riunirsi in beglio, senza UK, per parlare di non si sa cosa...  riunioni su riunioni per concludere 'na seg@  :D