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Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee

mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #75 il: Giugno 29, 2016, 09:27:23 am »
Quindi per alcuni tutte le istituzioni sarebbero antidemocratiche, eccetto il referendum. Ricordo che anche in  un referendum una scelta che sia libera è una scelta informata. E le manipolazioni che rendono non consapevoli le scelte dei cittadini alle elezioni agiscono anche nei referendum. Basta vedere le reazioni degli inglesi per capire che la loro scelta non è stata consapevole ed informata, ma di pancia. Si sono cacciati in un bel guaio, ma i hanno messo anche noi.
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PESSOA67

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #76 il: Giugno 29, 2016, 09:29:12 am »
In accordo con quello che ha puntualizzato Ermanno e con l'elenco di SM.
Mi permetto solo di ricordare che negli anni in Europa dall'Italia mandavamo i "trombati" che non erano riusciti ad avere un posto in parlamento...
E' questa l'èlite che doveva governare in Europa?
Ci hanno propinato l'austerity come forma di ripartenza, hanno tagliato il welfare e distrutto il mercato del lavoro come da voi già scritto, però leggo che è stato giusto salvare le banche, le stesse banche che non danno accesso al credito per finanziare un'azienda se non si chiama Fiat in Italia.
Parliamo di giornalisti che servono il potere e poi guardiamo con orrore all'ignorante che non sa ed è chiamato al voto. Ma il voto politico in Italia è meglio? Sono tutti informati e puri?
Ho sentito parlare di voto di scambio in Italia, se qualcuno più informato di me me lo volesse spiegare gli sarei grato.
Come è stato possibile Angelo che nella tua terra non ricordo l'anno Berlusconi praticamente vinse ovunque?
Manco la matematica e le leggi della statistica poterono allora....plebiscito è una parola che mi ricorda quelle elezioni.

ilcommesso

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #77 il: Giugno 29, 2016, 09:49:11 am »
Pensate solo se avessero vinto i remain.

Tutti a festeggiare, uniti e felici.... tutti i problemi azzerati.  ??? ??? ??? ??? ???

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #78 il: Giugno 29, 2016, 10:00:44 am »
E intanto, con la scusa della Brexit, i nostri illuminati dirigenti politici parlano di regalare altri 40 mld di € alle banche per sostenere lo stress sistemico di questo periodo comprando azioni a dispetto di quanto prescritto dalle stesse normative europre sul bail in.
E chissà quale altro Soros se li prenderà sti 40 miliardi nostri speculando e vendendo allo scoperto.
Tanto pagano i vecchi ignoranti e campagnoli del leave!
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

ALAN FORD

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #79 il: Giugno 29, 2016, 10:25:44 am »
A me poi questa storia che senza unione non si va da nessuna parte mica mi convince!
La Korea del Sud è più piccola di noi con 50 milioni di abitanti eppure se la cava egregiamente mi pare come tante altre nazioni.

S.M.

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #80 il: Giugno 29, 2016, 11:12:28 am »
A me poi questa storia che senza unione non si va da nessuna parte mica mi convince!
La Korea del Sud è più piccola di noi con 50 milioni di abitanti eppure se la cava egregiamente mi pare come tante altre nazioni.
Infatti manco io sono molto convinto.

Una realtà piccola come la nostra se è vero che probabilmente pagheremo di più le materie prime che non abbiamo, è anche vero che potremmo produrre e vendere quello che vogliamo ai prezzi che vogliamo.

Se c'è la qualità (e noi se ci mettiamo di impegno siamo capacissimi di fare i migliori prodotti del mondo), non credo ci siano problemi a venderli.

Nessuna quota latte, distruzione di arance, ristrettezze di produzione, obblighi di acquisti dall'estero.

La lira si svaluta?
Materie più care ma anche export più competitivo, turismo più conveniente, ecc.

Boh, ma a me questi economisti teorici della globalizzazione non hanno mai convinto.
Per me piccolo è bello e più facilmente gestibile.
« Ultima modifica: Giugno 29, 2016, 11:14:10 am da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #81 il: Giugno 29, 2016, 11:28:24 am »
Ma no! Ci stanno salvando le olive tunisine e le arance turche.
E poi le vongole... volete mettere mangiare vongole più piccole di 25mm?
E il TTIP? Vogliamo parlare del TTIP e del magnifico pollo all'ammoniaca americano che ci porterà?
Eh... ma ce lo chiedono i mercati!
Eh... ma si alza lo spread.
E ammazziamo gli ulivi in Puglia e beviamo olio tunisino, che sennò si alza lo spread.
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S.M.

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #82 il: Giugno 29, 2016, 11:40:13 am »
POPULISTI !!!!
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #83 il: Giugno 29, 2016, 12:36:58 pm »
Leggo roba da far accapponare la pelle, che é figlia di una ignoranza economica e finanziaria che in Italia, purtroppo, non ha eguali nel mondo civilizzato (in realtà anche gli inglesi di campagna hanno dimostrato di non essere da meno).

Ricette come quelle della svalutazione competitiva della lira, buone per un simposio di terroni leghisti durante l'elezione di miss padania. Mi piacerebbe chiedere a questi sostenitori delle tesi dei vari Barnard, Borghi e Salvini, come potremmo mai sostenere un debito pubblico di oltre 2mila miliardi di attuali euro, con relativi interessi schizzati in doppia cifra grazie all'uscita dall'euro e alla liretta, e chi mai si sognerebbe di prestarcene altri per tenere in piedi tutto il cucuzzaro di sto paese di cartone che qualcuno pensa si possa mantenere grazie alla florida economia vendendo 4 mutande griffate in giro per il mondo.

Che fine farebbero gli stipendi erosi da una inflazione a doppia cifra e pagati con moneta carta igienica, o i risparmi convertiti in lire dentro a case che nessuno potrebbe più pagare o in banche pronte a saltare. E ancora che ne sarebbe dell'intero sistema pensionistico. Domanda che gli incazzati del vaffa ovviamente nemmeno si pongono e alle quali chi ne cavalca il malcontento si guarda bene dal dare risposta.

Ecco perché la democrazia é pericolosa, e quella diretta ancora di più. Perché su certi argomenti non si può esprimere un voto di "protesta" col culo, l'unico che i pecoroni incazzati incalzati a dovere dai populisti sono capaci di esprimere.

Se qualcuno pensa di fare dell'italia la nuova argentina o un qualunque paese sudamericano o nordafricano, prego si accomodi.

Fuori dall'UE. Dove certamente ci saranno meno immigrati, meno disoccupati, più sviluppo, più certezze e condizioni di vita migliori per tutti, senza finanza speculativa e con istituzioni finanziarie filantropiche dedite al solo benessere collettivo e la democrazia di sta gran coppola di minchia ci salverà tutti dai disastri europei.
D'altronde si sa, chiunque preferisce giocare in serie Z nella squadra parrocchiale piuttosto che in champions league col real Madrid, non fa una piega!

Fatevi una doccia gelata, sbollite la giusta incazzatura e poi iniziare a ragionare su quale sia lo scenario migliore, possibilmente aiutandovi con un minimo di analisi economiche senza le quali si possono fare solo chiacchiere al vento nel cortile di un bar.

É per questo che la democrazia ha fallito, perché non si può governare il destino dei popoli e delle nazioni come si ordina la cena all'osteria.
« Ultima modifica: Giugno 29, 2016, 12:49:35 pm da ciaca »
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S.M.

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #84 il: Giugno 29, 2016, 12:58:08 pm »
Grazie di illuminarci con il tuo immenso sapere.....
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #85 il: Giugno 29, 2016, 13:06:06 pm »
Non sono io che devo illuminare, dovrebbe essere il cittadino che reclama di contare qualcosa col suo voto ad informarsi il minimo sindacale piuttosto che sbraitare cose senza senso, altrimenti poi le democrazie si traducono in disastri inauditi.

Invece di fare ironia da taverna perché non leggi quello che ho scritto, accendi il cervello e rispondi ad alcuni banali quesiti che ho posto in relazione all'ipotetico scenario di uscita dall'UE e dall'euro?
O aspetti che siano Grillo e Salvini a pensare al posto tuo, come adesso sono i britannici che pendono dalle soluzioni salvifiche di Farage e Johnson?!

Altro che democrazia ci vorrebbe per "il popolo"....
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mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #86 il: Giugno 29, 2016, 13:09:33 pm »
Bisognerebbe capire che certi argomenti, Angelo, sono troppo seri per un forum di orologeria, e i topic che apri lo dimostrano. E' da tempo che ho capito che non ci sono le condizioni per discutere di politica, perché bisogna avere diverse competenze che non si hanno....e quindi poi il discorso diventa non da bar, ma da bettola di quart'ordine. Con questo lascio definitivamente questa discussione, invito gli altri a fare altrettanto, e invito Angelo a non aprire questo genere di topic. Noi siamo appassionati di orologi, di automobili, di arte, di tante belle cose...di cui possiamo parlare, ma creare difficoltà personali per la politica non ne vale la pena. Purtroppo chi non conosce non capisce, e non capisce neppure di non conoscere questo è il dramma.
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ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #87 il: Giugno 29, 2016, 13:17:17 pm »
Infatti la premessa che avevo fatto era chiara: non entrare NEL MERITO del voto referendario e delle sue implicazioni, perché era ovvio si sarebbe finiti alla patetica retorica populista sull'euro e l'europa.

Ma concentrarsi sulla riflessione in merito all'inadeguatezza delle classi dirigenti, il cui compito in demoCrazia é proprio superare i limiti del "popolo" e guidarne uno sviluppo ordinato e sostenibile.

Compito che, evidentemente, questa generazione politica non é in grado di assolvere; e non solo in Europa (basti guardare ai due candidati delle future presidenziali statunitensi).

Stiamo andando dritti verso la rovina, e mentre lo facciamo continuiamo a reclamare "democrazia" che é la prima e piú grande causa di questa rovina.
« Ultima modifica: Giugno 29, 2016, 13:22:29 pm da ciaca »
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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #88 il: Giugno 29, 2016, 13:44:57 pm »
Io non ho le competenze tecniche, ma so che l'italia fuori dalle UE fallirebbe dopo 2 secondi; penso di averlo scritto subito, in apertura.
Se l'italia non ha (ANCORA)  fatto la fine dell'argentina o venezuela è perchè la UE, germania in primis, preme sul rigore finanziario, a discapito di una politica economica un pò aggressiva.
In italia, a fronte di 2.250 miliardi di € di debito, ci sono altrettanti privati cittadini che hanno incassato una bella fetta di suddetto debito, tanto pagava LO STATO, questa fantomatica entità di fronte a cui nessuno era mai chiamato a rispondere.

La GB non è mai stata davvero in europa, ha una tradizione democratica assolutamente diversa dalla nostra, e anche se londra non è il regno unito, va detto che una metropoli così noi ce la possiamo solo sognare, con i pregi e difetti che la permeano.

Mi sembra che adesso la UE abbia trovato un bel parafulmine nella GB, su cui scaricare parte delle inefficienze strutturali, ma il quadro privo di una qualsiasi programmazione mi pare lampante e desolante.

Penso comunque di andarmene, non ho attività di mia proprietà da tutelare, quindi nella mia povertà ho anche una totale libertà decisionale  8)

Istaro

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #89 il: Giugno 29, 2016, 14:06:46 pm »
Stiamo andando dritti verso la rovina, e mentre lo facciamo continuiamo a reclamare "democrazia" che é la prima e piú grande causa di questa rovina.

Non è così...

La democrazia ha costruito il benessere dei Paesi occidentali, nel Secondo Dopoguerra; e ha costruito le Comunità economiche europee che, a partire dagli anni Sessanta, sono state volano di questo sviluppo.

La crisi politica ed economica dei Paesi europei, invece, coincide con la crisi dell'Unione, costruzione non democratica messa in piedi negli anni Novanta che ha lentamente depauperato l'eredità ricevuta.

La crisi attuale è una crisi delle oligarchie tecnocratiche.

Il problema non è se stare dentro o fuori l'Europa: sappiamo tutti che in sé sarebbe meglio stare dentro, e lo pensavano anche gli Inglesi che ci sono stati dentro per quarant'anni.
I problema è in quale Europa si sta dentro: la controlliamo o no? Se non vogliamo uscirne, siamo capaci di riprenderne il controllo?

Poi possiamo ragionare sul fatto che questa crisi non si risolve a colpi di referendum, ma ricostruendo pazientemente il tessuto democratico e, in tal modo, una classe dirigente capace di elaborare un progetto politico.

Abbiamo classi dirigenti inette e asservite ad interessi particolari?
L'unico modo conosciuto per migliorarne la qualità è che siano espressione di interessi diffusi e sottoposte a un giudizio sul loro operato.
« Ultima modifica: Giugno 29, 2016, 14:11:55 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)