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Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee

mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #270 il: Luglio 04, 2016, 18:21:01 pm »
C'è poi un elemento del puzzle Che "il popolo orgoglione" pare non avere completamente colto. Qui prodest?
Si é mai chiesto, il popolo orgoglione, chi muove i fili di queste patetiche marionette?
Sa, il popolo orgoglione, da dove vengono i due alfieri del brexit che in questi giorni si sono avvicendati nel ruolo di aspiranti leader del partito conservatore con una pantomima farsesca degna delle peggiori telenovelas sudamericane? Ossia Johnson e Gove?
Sa, il popolo orgoglione, che il vero Deus ex Machina di questo disastro é tal rupert murdoch (il quale si accinge a comprarsi il 60% di Sky con un bello sconto grazie al tonfo della sterlina) il quale a specifica domanda di Antony Hilton sulle colonne dell'Evening Standard, sul perché fosse favorevole alla brexit disse:

'That’s easy,' he replied. 'When I go into Downing Street they do what I say; when I go to Brussels they take no notice."

É quindi la vittoria di Murdoch e dei Tycoon del suo cerchio magico, fatta con una campagna referendaria piena di menzogne e mistificazioni che nei quotidiani del Tycoon hanno avuto la più grande cassa di risonanza, la vittoria del "popolo" é della democrazia? Fa f*****e dalle risate già solo il pensarlo :)

Ed ecco qua, il puparo e l'utile idiota



Puparo che si accinge a ballare a braccetto con tal Donald Trump dall'altro lato dell'oceano; stati uniti e regno unito nelle mani di Murdoch e Trump mentre il popolo orgoglione celebra la democrazia, l'immagine più grottesca della decadenza occidentale e delle sue democrazie di carta. E meno male che il voto era contro le "elites".....
Che ci possa essere un conflitto di interesse è probabile, ma bisogna vedere se il prezzo in sterline era già fissato in sterline in modo inderogabile. E comunque può aver contribuito, determinato no, credimi. Neppure lo squalo può fare questo. Anche perché non avrebbe convenienza a farlo, perché se investe in un paese che si trova fuori dall'Europa in crisi di certo non ci guadagna, a meno di non comprare a prezzo di saldo dopo la Brexit. Però sarei dubbioso. Non cadere nella trappola degli orgoglioni che pensano che tutti i fatti siano manovrati da dietro le quinte da uomini di affari potenti.... non è così, è molto più probabile la spiegazione di poliici senza scrupoli che hanno giocato sulle paura delle persone emarginate in termini socio economici, e sulla disinformazione. Gli uomini di affari sono in genere più razionali.
« Ultima modifica: Luglio 04, 2016, 18:25:15 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #271 il: Luglio 04, 2016, 18:51:13 pm »
C'è un po' di tutto Marco, e gli opportunismi non sono solo della classe politica.
Il voltafaccia di Murdoch rispetto a Trump è clamoroso (con Fox passata in breve tempo da principale "nemica" della campagna di Trump a sua cassa di risonanza privilegiata), e fin troppo eloquente, come clamoroso è il peso che ha avuto nella campagna referendaria (e nelle carriere di molti tories, e non solo...).
Nella decadenza delle democrazie e di un consenso sempre più facilmente governabile per mezzo di organi d informazione sempre più plagiati agi interessi di chi li controlla ci ritroviamo oggi con l'asse usa-uk potenzialmente nelle mani di due tycoon, altro che democrazia diretta....
« Ultima modifica: Luglio 04, 2016, 18:53:18 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ilcommesso

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #272 il: Luglio 04, 2016, 20:10:11 pm »
......
Sa, il popolo orgoglione, che il vero Deus ex Machina di questo disastro é tal rupert murdoch (il quale si accinge a comprarsi il 60% di Sky con un bello sconto grazie al tonfo della sterlina) il quale a specifica domanda di Antony Hilton sulle colonne dell'Evening Standard, sul perché fosse favorevole alla brexit disse:

'That’s easy,' he replied. 'When I go into Downing Street they do what I say; when I go to Brussels they take no notice."

...........

Sky è da sempre di Murdoch, non capisco cosa debba comprare visto che è sua  ???
News corp. detiene buona parte dei media mondiali, ed è tutto di Murdoch

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #273 il: Luglio 04, 2016, 20:25:02 pm »
Ma informarsi prima di parlare?! Murdoch ha solo il 39 e spicci percento di Sky.

Il tentativo di Murdoch di mettere le mani sul totale delle azioni è lungo e risale al 2010 quando gli fu impedito prima da Vince Cable, ex business secretary liberal democratico (non a caso poi esautorato) e poi, ad accordi quasi conclusi grazie al compiacente governo tory, a seguito dell'esplosione di uno scandalo sullo spionaggio Della telefonia cellulare di alcuni personaggi influenti del paese in cui rimase coinvolto proprio Murdoch , nel 2011.
https://en.m.wikipedia.org/wiki/News_International_phone_hacking_scandal

La cosa è tornata in agenda di recente, anche per la manifestazione di interesse al pacchetto azionario da parte di altri competitors come Time Warner, stavolta per mezzo della statunitense Fox, altra azienda dell'impero di Murdoch: ma oltre ai problemi da superare in sede di authorities europee, preoccupate per il pluralismo dell'informazione (visto che anche Sky Italia e Sky Germania appartengono al medesimo gruppo quotato al London srock exchange), c'era anche il problema del prezzo delle azioni considerato troppo alto.

Ora, con il governo britannico ancor più nelle sue mani, una sterlina notevolmente indebolita e la prospettiva di una maggiore libertà rispetto ai veti delle autoritá europee forse Murdoch puó affondare il colpo, o per lo meno é quello che spera e che lo ha portato a supportare il brexit e le carriere di certi fantocci.
Altro che demoCrazia e popolo orgoglione.
« Ultima modifica: Luglio 04, 2016, 21:34:39 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ilcommesso

Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #274 il: Luglio 04, 2016, 22:30:38 pm »
Ma informarsi prima di parlare?! Murdoch ha solo il 39 e spicci percento di Sky.

Il tentativo di Murdoch di mettere le mani sul totale delle azioni è lungo e risale al 2010 quando gli fu impedito prima da Vince Cable, ex business secretary liberal democratico (non a caso poi esautorato) e poi, ad accordi quasi conclusi grazie al compiacente governo tory, a seguito dell'esplosione di uno scandalo sullo spionaggio Della telefonia cellulare di alcuni personaggi influenti del paese in cui rimase coinvolto proprio Murdoch , nel 2011.
https://en.m.wikipedia.org/wiki/News_International_phone_hacking_scandal

La cosa è tornata in agenda di recente, anche per la manifestazione di interesse al pacchetto azionario da parte di altri competitors come Time Warner, stavolta per mezzo della statunitense Fox, altra azienda dell'impero di Murdoch: ma oltre ai problemi da superare in sede di authorities europee, preoccupate per il pluralismo dell'informazione (visto che anche Sky Italia e Sky Germania appartengono al medesimo gruppo quotato al London srock exchange), c'era anche il problema del prezzo delle azioni considerato troppo alto.

Ora, con il governo britannico ancor più nelle sue mani, una sterlina notevolmente indebolita e la prospettiva di una maggiore libertà rispetto ai veti delle autoritá europee forse Murdoch puó affondare il colpo, o per lo meno é quello che spera e che lo ha portato a supportare il brexit e le carriere di certi fantocci.
Altro che demoCrazia e popolo orgoglione.

Il restante 61% a chi appartiene?
Abbiamo avuto un presidente del consiglio sceso in campo unicamente per salvare i privilegi delle sue aziende, però ci si scandalizza per Murdoch monopolista.  :)

p.s. informarsi non è certo fare una ricerca su google e consultare wikipedia  8)
« Ultima modifica: Luglio 04, 2016, 22:49:55 pm da ilcommesso »

mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #275 il: Luglio 04, 2016, 22:58:06 pm »
Ma informarsi prima di parlare?! Murdoch ha solo il 39 e spicci percento di Sky.

Il tentativo di Murdoch di mettere le mani sul totale delle azioni è lungo e risale al 2010 quando gli fu impedito prima da Vince Cable, ex business secretary liberal democratico (non a caso poi esautorato) e poi, ad accordi quasi conclusi grazie al compiacente governo tory, a seguito dell'esplosione di uno scandalo sullo spionaggio Della telefonia cellulare di alcuni personaggi influenti del paese in cui rimase coinvolto proprio Murdoch , nel 2011.
https://en.m.wikipedia.org/wiki/News_International_phone_hacking_scandal

La cosa è tornata in agenda di recente, anche per la manifestazione di interesse al pacchetto azionario da parte di altri competitors come Time Warner, stavolta per mezzo della statunitense Fox, altra azienda dell'impero di Murdoch: ma oltre ai problemi da superare in sede di authorities europee, preoccupate per il pluralismo dell'informazione (visto che anche Sky Italia e Sky Germania appartengono al medesimo gruppo quotato al London srock exchange), c'era anche il problema del prezzo delle azioni considerato troppo alto.

Ora, con il governo britannico ancor più nelle sue mani, una sterlina notevolmente indebolita e la prospettiva di una maggiore libertà rispetto ai veti delle autoritá europee forse Murdoch puó affondare il colpo, o per lo meno é quello che spera e che lo ha portato a supportare il brexit e le carriere di certi fantocci.
Altro che demoCrazia e popolo orgoglione.

Il restante 61% a chi appartiene?
Abbiamo avuto un presidente del consiglio sceso in campo unicamente per salvare i privilegi delle sue aziende, però ci si scandalizza per Murdoch monopolista.  :)

p.s. informarsi non è certo fare una ricerca su google e consultare wikipedia  8)
Glielo ho spiegato tante volte, ma non si convince. Un paio di anni fa voleva comprare un paio di emittenti ma non ci è riuscito.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Istaro

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #276 il: Luglio 04, 2016, 22:59:50 pm »
È normale in questa materia sei chiavo della propaganda e ti manca ogni strumento per capire. Ed infatti sembri Angelo quando parla della bellezza dei turbo piccoli. Mancano competenze di base.
Credo sia più importante avere gentilezza, educazione e modi rispettosi. Per le competenze, tutti noi che non c'imbocchiamo le panzane nell'establishment, vedremo di farcele.
E allora , te lo dico con educazione, gentilezza e modi rispettosi, torna a scriverne dopo che ti sei fatto una competenza. Perché non è cortese, non è gentile, e non è neppure rispettoso, negare le competenze che altri hanno su una certa materia magari anche per una esperienza professionale che non è proprio comune, per la frequentazione di ambienti da cui si ha una visione più ampia e completa dei fenomeni. Sottolineare che ad alcuni interlocutori manca la competenza per discutere di certe cose non è maleducato, non cortese o non rispettoso: è semplicemente doveroso, perché quando mancano le competenze non si confrontano punti di vista, ma si confronta informazione contro disinformazione. Non sapere il bene che la UE ha fatto per l'Italia è incompetenza, è il frutto di una vera manipolazione fatta dall'informazione a servizio di una cattiva politica.

Io direi di darci un taglio una volte per tutte con questo atteggiamento non solo scortese, ma anche intimidatorio…


1) Cortesia e rispetto richiedono precisamente che chi è più competente (o presume  di esserlo) condivida le sue informazioni con gli altri, rispondendo pazientemente alle obiezioni (anche quelle che sembrano  banali), confutando le opinioni da cui dissente senza disprezzarle, evitando ogni tipo di apprezzamento personale (che una dose minima di buona educazione prescrive di tenere per sé), ascoltando con attenzione chiunque, perché anche dalle persone che sembrano  meno preparate c’è sempre da imparare.

Tutto ciò vale a maggior ragione in uno spazio pubblico come quello di un forum, dove nessuno può arrogarsi il diritto di stabilire chi ha la “competenza” per discutere e chi no.
Se il livello di “competenza” media non piace, si può fare a meno di partecipare a un topic, senza mettersi a fare i buttafuori. Oppure si può aprire un proprio selezionatissimo blog…


2) Il confronto di idee e di informazioni non è una gara in cui si debba dimostrare “chi ha ragione” (quest’ansia attiene a problemi di ego personale o a interessi di vario tipo, non al confronto culturale).

In un confronto di idee è perfettamente legittimo restare delle proprie opinioni, anche se hanno minor pregio di altre. Chi sa ascoltare saprà in ogni caso trarre benefici dal confronto.


3) Chi pensa di essere “competente” ha un orizzonte molto ristretto, perché dimostra di ignorare l’immensità di nozioni che gli sfuggono, e si autocondanna a una reale ignoranza.
“Sapere di non sapere è già sapere”, insegnava Socrate.


4) La propria competenza non si proclama: devono essere gli altri a riconoscerla.

La competenza non è un pennacchio sul cappello, un distintivo sul petto, un curriculum sbandierato (metodo 5 Stelle?), un’esperienza ostentata (Totò diceva ammiccante: “Dia retta a me che sono un uomo di mondo, ho fatto tre anni di militare a Cuneo!”).

La competenza si vede nel concreto, nella capacità di portare al confronto argomentazioni serie, dimostrabili (e anche “falsificabili”, per chi sa che cosa significa…), fondate su una cultura solida e su informazioni precise. Altrimenti è un ammasso di nozioni sconclusionate.
Insomma: “Hic Rhodus, hic salta!”

Chi si appella solo alla competenza (vera o presunta) o al principio di autorità pecca di dogmatismo.
Chi si appella alla “competenza” per tacitare gli altri pecca di intolleranza.
Chi ostenta la propria “competenza”, così come chi sbandiera la propria “onestà”, di solito lo fa per mascherare la povertà delle proprie argomentazioni o le proprie magagne.


5) Venendo in particolare alla politica, la “competenza” non è un “requisito di ammissione” al dibattito pubblico, per una serie di ragioni.

Innanzitutto, la “competenza” necessaria alla comprensione generale dei fenomeni politici –  che non va confusa con la “tecnicalità” richiesta per l’esercizio settoriale di funzioni amministrative - è realmente padroneggiata da pochi, perché attinge al diritto, all’economia, alla filosofia, alla sociologia.
Ha poco a che vedere con la frequentazione delle stanze del potere; così come bazzicare gli spogliatoi degli stadi non rende “esperti” di calcio.

La competenza, poi, anche quando fosse reale, non consente di avere un’interpretazione univoca dei fenomeni politici, perché la loro complessità sfugge a qualsiasi riduzione. Ne abbiamo l’evidente dimostrazione se osserviamo quante persone di riconosciuta competenza la pensano in maniera esattamente opposta sullo stesso argomento. Si chiama pluralismo.

La “competenza”, infine, non fonda il dibattito democratico, giacché – come ho cercato di spiegare nel mio primo intervento in questo topic – la democrazia si basa essenzialmente sull’attitudine di ogni persona a fornire un giudizio sintetico su una politica, anche quando non si abbiano gli strumenti analitici per elaborarla (ricordiamo l’insegnamento di Pericle).
Ai dibattiti sulla politica hanno diritto di partecipare tutte le persone che hanno il diritto di votare. Altrimenti dovremmo porre requisiti di “competenza” anche per il voto… quali ??

L’umiltà di informarsi e di studiare è indubbiamente importante e dovrebbe essere coltivata da tutti (soprattutto da quanti ritengono di non averne bisogno…).
Ma non esiste nessun “livello di competenza” che – ripeto - possa costituire un “requisito di ammissione” al dibattito pubblico; né che possa giustificare “gerarchie” tra le opinioni espresse: le opinioni valide hanno abbastanza forza per camminare senza le stampelle di autorità fittizie

Chi nel dibattito pubblico si appella solo alla competenza pecca anche di spirito profondamente antidemocratico.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #277 il: Luglio 04, 2016, 23:41:53 pm »
Citazione
p.s. informarsi non è certo fare una ricerca su google e consultare wikipedia 

Wikipedia te l'ho allegato giusto per farti capire a che scandalo mi stessi riferendo, a tuo esclusivo beneficio visto che come al solito sembravi cadere dal pero. 8)
È evidente che non l'hai nemmeno aperto quel link perché capire di cosa si parla é troppo faticoso.

Citazione
Il restante 61% a chi appartiene?

Ad altri azionisti di minoranza, per esempio:
- BlackRock Investment Management (UK) Ltd.   3.12%
- Invesco Advisers, Inc.   2.32%
- Massachusetts Financial Services Co.   2.21%
- Wellington Management Co. LLP   2.21%
- T. Rowe Price Associates, Inc.   1.88%

P.s: per istaro: morale della tua filippica l'essere competenti ed informati non conta e ognuno può far valere la sua opinione pur non avendo alcuna competenza della materia su cui é espressa. Che è il vero dramma della democrazia diretta.

Mi chiedo perché le nazionali di calcio non vengano formate con il contributo di 60 milioni di CT per mezzo di un referendum....

Mi chiedo perché ce la prendiamo con l'incompetenza della classe dirigente e dei governi se poi la competenza non è condizione necessaria per affrontare le questioni...

Mi chiedo che ci stanno a fare nelle aziende manager e consigli d'amministrazione competenti (o almeno presunti tali) se la delega alla competenza non serve a nulla e tutto può essere deciso dai singoli azionisti con apposite votazioni...

Che ci si lamenta a fare della "manipolazione mediatica" se la competenza non é rilevante ai fini di un consenso.....
« Ultima modifica: Luglio 05, 2016, 00:13:28 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #278 il: Luglio 05, 2016, 00:13:13 am »
Citazione
p.s. informarsi non è certo fare una ricerca su google e consultare wikipedia 

Wikipedia te l'ho allegato giusto per farti capire a che scandalo mi stessi riferendo, a tuo esclusivo beneficio visto che come al solito sembravi cadere dal pero. 8)
È evidente che non l'hai nemmeno aperto quel link perché capire di cosa si parla é troppo faticoso.

Citazione
Il restante 61% a chi appartiene?

Ad altri azionisti di minoranza, per esempio:
- BlackRock Investment Management (UK) Ltd.   3.12%
- Invesco Advisers, Inc.   2.32%
- Massachusetts Financial Services Co.   2.21%
- Wellington Management Co. LLP   2.21%
- T. Rowe Price Associates, Inc.   1.88%

P.s: per istaro: morale della tua filippica l'essere competenti ed informati non conta e ognuno può far valere la sua opinione pur non avendo alcuna competenza della materia su cui é espressa. Che è il vero dramma della democrazia diretta.
La democrazia inevitabilmente comporta che le persone votino al buio. Ma io reagisco a chi cerca di trasformare le discussioni di un forum in una discussione da bar, anzi da localaccio.perché è incompetente e presuntuoso. Io non ci sto, questo non è un obbligo della democrazia, per fortuna e se uno non ha il buon gusto per capire quando non è all'altezza e diventa petulante e insolente va trattato come merita. Io provo a discutere di tutto con chiunque ma quando vedo che non c'è rispetto neppure per le vite , le esperienze e le competenze degli altri, tronco la discussione. Quando vedo che ci si ostina su tesi che non è che sono diverse dalle mie, sono tesi ignoranti di nozioni fondamentali per capire un argomento . Sarebbe come se io mi mettessi a discutere con Ermanno delle malattie dei denti, e insistessi contro di lui con miei argomenti. Ermanno proverebbe a spiegarmi, poi qualora capisse che io non valuto nessuna delle sue informazioni ed argomentazioni, ma anche che non rispetto il fatto che su questo argomento lui inevitabilmente ne sa più di me, che continuò con astruserie petulanti e moleste, beh poi finirebbe per troncare a ragione la discussione.
Poi quando una persona vorrebbe obbligarmi a fornire spiegazioni su tutto, anche perché lui capisce poco o niente, ammesso che legga gli altri, beh, è doveroso sottrarsi. Un altro espediente retorico da evitare è quello usato da "quello che scrive iniutilmente tanto" che ama confondere i piani. Qui siamo su un forum , non siamo in un parlamento o i una assemblea, e neppure in un seggio elettorale. Qui l'uno vale uno non vale. E aggiungo io per fortuna.
« Ultima modifica: Luglio 05, 2016, 11:17:58 am da mbelt »
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mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #279 il: Luglio 05, 2016, 08:22:03 am »
Edicola: La roulette russa nelle democrazie
http://corriere.it/digital-edition/CORRIEREFC_NAZIONALE_WEB/2016/07/05/1/la-roulette-russa-nelle-democrazie_U43200603928104PjF.shtml

Questo articolo dice cose importanti che piaceranno molto ad Angelo.
« Ultima modifica: Luglio 05, 2016, 11:08:56 am da mbelt »
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guagua72

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #280 il: Luglio 05, 2016, 09:37:58 am »
Io ringrazio Istaro per il contributo dato e per l'educazione mostrata nel propugnare le proprie tesi, giuste o sbagliate che siano. Ringrazio anche altri Che, occupandosi Della materia quotidianamente, tentano Di informarci. Perche' spesso, le opinioni contrastanti, fanno bene al forum. In ogni caso, vedendo Gil andamenti Di Borsa e stando ai dati degli analisti, mi pare che il trionfo della speculazione finanziaria stia comunque sfilando per le vie d'Europa incontrastato. In questo senso mi chiedo, perché Banca Intesa o Unicredit o Banco Popolare debbano bruciare oltre il 10 per cento di capitalizzazione a causa di Brexit? I principali analisti stimano un -0,8 per cento di Pil in meno per Eurozona a causa di Brexit, dato non insignificante, ma non paragonabile ai crolli di borsa.
Io più che dei Trump o i Murdoch, ho sempre più timore dei vertici finanziari e di coloro che tirano le fila delle speculazioni, perché dove qualcuno rimette e vende c'è qualcun altro che compra, vende, ricompra e rivende guadagnandoci. Perché bruciamo miliardi di carta straccia? Perché l'economia reale in questo senso non ha ancora risentito della Brexit e già abbiamo le banche in sofferenza tremenda? Chi se le vuole comprare?

guagua72

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #281 il: Luglio 05, 2016, 09:45:32 am »
Torno su Murdoch sul quale mostro profonda ignoranza. Ma gli Agnelli sono padroni di FCA controllando attraverso l'accomandita di famiglia ben meno del 50 per cento della stessa, ora la percentuale detenuta da Murdoch a confronto mi sembra molto più importante. Chiedo perché se controlla comunque il board, credo abbia pochi rivali intestini. Una spiegazione o motivazione per comprendere meglio grazie.

mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #282 il: Luglio 05, 2016, 11:10:47 am »
Torno su Murdoch sul quale mostro profonda ignoranza. Ma gli Agnelli sono padroni di FCA controllando attraverso l'accomandita di famiglia ben meno del 50 per cento della stessa, ora la percentuale detenuta da Murdoch a confronto mi sembra molto più importante. Chiedo perché se controlla comunque il board, credo abbia pochi rivali intestini. Una spiegazione o motivazione per comprendere meglio grazie.
Per essere azionisti di riferimento non bisogna avere il 50 per cento, basta avere una quota di minoranza consistente, meglio se sopra il 30 per cento. In passato si usavano i patti di sindacato tr più soci con interessi e vedute omogenee rispetto alla società oggi si ricorre al voto doppio per i soci stabili, a seguito della molto discutibile legge Mucchetti. Murdoch a Sky fa quello che vuole.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #283 il: Luglio 05, 2016, 12:21:49 pm »
Murdoch vuole il resto perché ha paura che se lo pappi Time Warner o qualche altro grosso pesce, e se ció accadesse non potrebbe fare piú quello che vuole come fa adesso; infatti è da anni che su quel 60% tenta di metterci sopra le mani (senza per ora riuscirci).
« Ultima modifica: Luglio 05, 2016, 12:23:40 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #284 il: Luglio 05, 2016, 12:28:40 pm »
Edicola: La roulette russa nelle democrazie
http://corriere.it/digital-edition/CORRIEREFC_NAZIONALE_WEB/2016/07/05/1/la-roulette-russa-nelle-democrazie_U43200603928104PjF.shtml

Questo articolo dice cose importanti che piaceranno molto ad Angelo.


Polito ha fatto la sintesi di quella che é l'impressione diffusa di tutti gli osservatori critici di fronte a questa vicenda che sul piano politico é già una farsa che ha precipitato il regno unito al minimo storico di credibilità istituzionale.

Ma c'è di contro Pierluigi Battista che ci fa la sua immancabile tirata ipocrita e populista sulla sacralità della democrazia
http://www.corriere.it/opinioni/16_giugno_27/arroganza-elite-fff8f5e6-3bca-11e6-9ec4-cc8bddb9414f.shtml
« Ultima modifica: Luglio 05, 2016, 13:06:05 pm da ciaca »
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