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Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee

mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #360 il: Luglio 11, 2016, 11:47:56 am »
Edicola: Dal Canada al bail in: cara Bruxelles non sbagliare ancora
http://corriere.it/digital-edition/ECONOMIAFC_NAZIONALE_WEB/2016/07/11/1/dal-canada-al-bail-in-cara-bruxelles-non-sbagliare-ancora_U432007162579525lF.shtml

Una ulteriore prova che l'Europa è finita dopo la Brexit.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #361 il: Luglio 11, 2016, 13:09:39 pm »
Ennesimo colpo di scena nello scenario politico britannico sempre più ridotto ad una farsa tragicomica, la Leadsom sta per annunciare il suo ritiro dalla corsa alla leadership Tory. 
Massacrata (letteralmente) dalla stampa britannica per alcune discutibili affermazioni su temi del tutto irrilevanti (il non avere figli della May), di fatto costretta a ritirarsi (come accaduto a Gove, altro esponente di rilievo del Leave che a sua volta aveva fatto fuori Johnson), in lacrime (e noi che pensavamo di essere gli unici ad avere una mater lacrimorum nella Fornero).

Teresa May sarà il nuovo primo ministro britannico senza passare dall'assemblea del partito e con largo anticipo sui tempi previsti, e l'incertezza sull'attuazione della procedura di uscita dalla UE non può che aumentare (la May era stata una timida e poco partecipe sostenitrice del remain).

A meno che non rientri in gioco lo stesso Gove per garantire al congresso del partito comunque una scelta, il che aggiunge ulteriore farsa alla già grottesca situazione.

Edit: confermato, May sarà primo ministro senza ulteriori consultazioni.
« Ultima modifica: Luglio 11, 2016, 13:52:54 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #362 il: Luglio 11, 2016, 15:01:32 pm »
Sempre più probabile adesso lo scenario di elezioni anticipate e di una nuova campagna elettorale tutta giocata sul Leave o sul remain che potrebbe coi suoi esiti ribaltare completamente il risultato referendario e comunque consegnare al paese una nuova maggioranza con un chiaro mandato politico.

Intanto alle 15.30 ora di Londra ci sarà una interrogazione urgente alla camera dei comuni sull'attivazione dell'art. 50 del trattato di Lisbona
http://www.independent.co.uk/news/uk/politics/article-50-brexit-eu-referendum-urgent-question-house-of-commons-leave-europe-a7130851.html
« Ultima modifica: Luglio 11, 2016, 15:05:40 pm da ciaca »
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guagua72

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #363 il: Luglio 11, 2016, 21:05:58 pm »
Come al solito coloro che mettono in piedi le pagine sui  siti internet dei quotidiani, anche i maggiori, tirano alla ricerca della notizia come i grandi dell'avanspettacolo tiravano l'applauso per le lunghe. In questo caso tutto l'apparato di notizie e commenti scritti da autorevoli colleghi finiscono in un Titolo. Il professore delle medie del mio papà, già in una scuola degli anni 50, faceva leggere diversi giornali in classe al fine di stimolare lo spirito critico ai propri allievi. In questo caso, memore della banalissima lezione di mio papà, sorrido, leggendo questo riporto di notizie sul sito del CorSera , da avanspettacolo:
"May, le prime parole: «Brexit sarà un successo»
Le prime parole del premier in pectore, Theresa May non si sono fatte attendere. La nuova leader dei Tory e prossimo primo ministro della Gran Bretagna (seconda donna dopo Margaret Thatcher) si impegna a cercare «il miglior accordo possibile» per traghettare la Gran Bretagna fuori dall’Ue, conferma che «Brexit significa Brexit» e si dice convinta che alla fine sarà «un successo», ma che il Paese ha bisogno di «restare unito». May ha parlato dinanzi a Westminster dopo essere stata proclamata leader dei Tory. Accompagnata dal marito e applaudita dai deputati ha ammesso che il Paese affronta «tempi difficili e incerti», ma ha evocato «una visione positiva» sul suo futuro. La politica economica, innanzi tutto, non dovrà curare gli interessi di «pochi privilegiati». Quindi, May ha ricordato che la sua candidatura per la successione a David Cameron mira a dare al Paese una «leadership forte e d’esperienza» e ha evocato fra le sue priorità anche quella di mantenere la Gran Bretagna «aperta al mondo» e di cercare nuovi sbocchi e nuove opportunità sullo sfondo della Brexit. May ha detto di essere «onorata» e di accogliere «con umiltà» il mandato ricevuto al partito. Non ha poi mancato di rendere omaggio ai suoi rivali, in particolare ad Andrea Leadsom, della quale ha elogiato «la grande dignità». Così come ha elogiato Cameron per i suoi anni di leadership «del partito e del Paese».
"

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #364 il: Luglio 11, 2016, 22:25:51 pm »
Al popolo orgoglione bisogna pur continuare a mentire, mica gli si può sbattere in faccia la cruda realtà che nulla di ciò che gli é stato promesso e per cui pensava di votare gli sarà in realtà offerto, e anzi pagherà il prezzo più alto di tutta questa follia. La menzogna é la prassi della politica.
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mbelt

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #365 il: Luglio 11, 2016, 23:12:40 pm »
Al popolo orgoglione bisogna pur continuare a mentire, mica gli si può sbattere in faccia la cruda realtà che nulla di ciò che gli é stato promesso e per cui pensava di votare gli sarà in realtà offerto, e anzi pagherà il prezzo più alto di tutta questa follia. La menzogna é la prassi della politica.
Dopo un referendum tenuto con tanta enfasi e tanta partecipazione è ovvio che la Brexit avrà luogo, con danno di tutti, e senza preventive votazioni che non siano una mera presa d'atto dell'esito del referendum. Partità una trattativa in cui la UE sarà costretta a penalizzare la GB oltre a sé stessa. Per alcuni anni sarà così, poi se l'Europa avrà futuro, cosa che non credo, forse potrebbe rientrare. Ma non rientrerà prima di uscire... e non rimarrà. Perché chi conosce la politica sa che le condizioni di un remain ora sarebbero più dannose della exit.
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guagua72

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #366 il: Luglio 12, 2016, 07:45:44 am »
Questo è vero, credo che se rimanesse ora alla Gran Bretagna non sarebbero fatte tutte quelle concessioni.

PESSOA67

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #367 il: Luglio 12, 2016, 10:02:27 am »
Troppi Confirmation Bias anche per me in questo topic... :(
Roberto

guagua72

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #368 il: Luglio 12, 2016, 17:29:13 pm »
Egregio Pessoa, che ognuno tiri l'acqua al proprio mulino è normale, che poi le informazioni vengano interpretate e ricercate a proprio piacimento è altrettanto scontato. Mi sembra che quest'ultima tua affermazione sia la vera ciliegina sulla torta di questo topic. Una ciliegina dal sapore agrodolce e fortunatamente che sei arrivato tu a farci accorgere di questo. Sincermente non mi ero mai accorto che Angelo e Marco, per usare una parola retorica, utilizzassero a loro piacimento notizie esaltandole, dando meno risalto ad altre. Anche perchè, io leggo tutte le opinioni e a tutte le opinioni dò il medesimo peso, sia a quelle di Istaro che a quelle di Angelo o Marco. Credo, nel mio piccolo di sapere discernere chi cerca di sostenere le proprie tesi e il sostenere le proprie tesi non mi sembra in ogni caso da bollare come "confirmation bias". Non capisco , ma veramente non comprendo poi che male ci sia ad enfatizzare i propri pensieri.
« Ultima modifica: Luglio 12, 2016, 18:39:03 pm da guagua72 »

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #369 il: Luglio 12, 2016, 17:41:31 pm »
Molti, e questo è un vero dramma contemporaneo, hanno un approccio ai problemi, e alle discussioni che inevitabilmente ne conseguono, di tipo calcistico.

Si innamorano "per atto di fede" (o di suggestione) di un'idea a tal punto che ogni dato di fatto, ogni ragionamento logico, ogni possibile argomento razionale che leda quella suggestione diventa automaticamente una mistificazione, una menzogna, un artificio per tirare acqua nel mulino del "campo avversario", come se la dialettica fosse una gara con un premio da conquistare o da essa venisse chissà quale tornaconto.

É esattamente ciò che é accaduto nel dibattito pubblico britannico, e che continua a dividere l'opinione pubblica in due opposte fazioni di cui una, quella dei fautori del brexit, totalmente incapaci di guardare in faccia la semplice realtà e i dati di fatto, e assolutamente incapaci di esercitare un minimo di libero arbitrio critico e consapevole, ragionato piuttosto che fondato su slogan privi di senso compiuto.

Leggersi le pagine dei media britannici e le deliranti farneticazioni di molti sostenitori del Leave plasmate da mesi di slogan pre elettorali degli attori che poi sono tutti velocemente e precocemente scomparsi dalla scena da una buona idea di quanto questa "opinione pubblica" sia completamente succube di questo schema e del tutto incapace anche solo di riconoscere la realtà dalla finzione, dal sogno e dalla suggestione.

Una volpe in questo Topic ha anche voluto alludere a chissà quali mie personali interessi nella contribuzione europea, giusto per dare la misura della Barbarie del volgo quando è chiamato a dissertare di cose molto più grandi di lui (cosa che fa come se si trattasse di una taverna dove si discute di calcio, di un rigore non assegnato o di un arbitro cornuto per definizione).

Anche per questo, bisogna prenderne atto con onestà, rivolgersi al volgo per consultazioni referendarie é un atto di autentico autolesionismo, non ne uscirá mai nulla di utile o costruttivo, a maggior ragione se la rabbia prende il sopravvento su una ragione già di suo precaria a livello di vulgata.

Ora, a Pessoa che parla di "confirmation bias", vorrei chiedere quali sarebbero le informazioni ignorate o alle quali non é stato dato il giusto risalto al fine di dare rilievo ad una tesi piuttosto che ad un'altra?!

A me pare che siano proprio i sostenitori della Brexit e della democrazia diretta quelli che vivono completamente immersi in un enorme confirmation bias, quello che gli fa vedere solo il sole che continua a sorgere ma che gli fa ignorare ogni altra evidenza, dato di fatto, e semplice analisi logica delle cose.
Che piú che confirmation chiamerei disclosure bias, visto che non c'è un solo dato di fatto, una sola evidenza empirica, una sola analisi logica e razionale (competente), una sola notizia che possa dare forza alle tesi dei brexiteers i quali, per dare forza alle proprie suggestioni, possono solo ignorare la realtà e continuare a credere agli slogan. Come allo stadio, appunto.
« Ultima modifica: Luglio 12, 2016, 18:05:32 pm da ciaca »
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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #371 il: Luglio 12, 2016, 18:41:32 pm »
Sarà un "confirmation bias" anche questo?!
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/11/brexit-adesso-a-londra-i-conti-non-tornano/2897674/amp/www.lavoce.info/
Il fatto quotidiano è notoriamente un quotidiano di regime legato alle lobbyes demoplutocratiche finanziarie e quindi è ovvio che la racconti in questo senso. Confirmation Bias. Ho imparato una parola nuova che mi piace.

ciaca

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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #372 il: Luglio 12, 2016, 19:20:07 pm »
Un altro esempio di "confirmation bias"
http://www.lettera43.it/firme/ora-may-faccia-scordare-i-codardi-della-brexit_43675252675.htm

certo che è strano, mai le opinioni sono state così concordanti, al punto da mettere d'accordo posizioni politicamente anche molto distanti (il che di solito accade quando la realtà è talmente eclatante che a volerla plagiare a proprio uso non si ci riesce nemmeno dopo assunzione di abbondanti dosi di sostanze psicotrope); ed è tutto un "confirmation bias" (il classico gomblotto di Biscardiana memoria a cui gli italici sono sempre tanto affezionati).
« Ultima modifica: Luglio 12, 2016, 19:22:15 pm da ciaca »
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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #373 il: Luglio 12, 2016, 19:30:15 pm »
Io mi vanto di essere uno dei pochi italiani a non aver MAI , dico MAI, creduto al comunismo, al marxismo, et similia. Io non ho Mai avuto un passato di sinistra da farmi perdonare, perché pensavo anche a sei anni di età che i comunisti dicessero balle....e non hanno mai smesso. Marx, fuor di battuta, ha dato un grandissimo contributo all'analisi economica e politica. Il problema è che i suoi seguaci, involontariamente, hanno trasfigurato il significato vero del materialismo storico. Per cui buona parte del nostro paese, e dico della parte più avvertita del nostro paese, pensa che tutti gli avvenimenti siano subordinati esclusivamente ad interessi e ragioni economiche, come se tutto il resto fosse solo ed unicamente sovrastruttura, non meritevole di attenzione. Ed invece la realtà non prescinde mai del tutto dagli interessi economici ma mai si esaurisce in essi. Anzi la più parte degli accadimenti politici ha come fattori preincipali ragioni e valutazioni politiche....ma fa parte della ignoranza di come funzionano davvero le cose pensare che tutto sia dovuta all'economia. Una prospettiva che spesso conduce fuori strada completamente nella lettura degli accadimenti.
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Re:Brexit: l'inettitudine delle classi dirigenti europee
« Risposta #374 il: Luglio 12, 2016, 19:35:20 pm »
E questa vicenda ne é un esempio eclatante visto che non c'è una sola ragione economica che giustifichi questo atto di puro autolesionismo (politico e sociale ancor prima che economico).

Piuttosto interessante in tal senso questa lettura sull'ala eurofobica di destra del partito conservatore britannico

http://www.independent.co.uk/voices/europe-killed-the-careers-of-the-last-three-conservative-pms-and-now-its-set-to-destroy-theresa-may-a7132651.html
« Ultima modifica: Luglio 12, 2016, 19:37:17 pm da ciaca »
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