Orologico Forum 3.0

Outlet, giovano al mercato?

guagua72

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Outlet, giovano al mercato?
« il: Agosto 28, 2016, 09:30:47 am »
In altri Topic si è affacciato il discorso outlet nel caso degli orologi, poi un forumista ha detto che non comprerà più il marchio Boggi negli store cittadini perchè hanno le medesime cose all'aoutlet col 40% di sconto. Io aggiungo che anche un marchio come Ralph lauren,  ha accettato la politica dell'outlet dando una grande bastonata alla rete commerciale tradizionale.....Cosa ne pensate?

ilcommesso

Re:Outlet, giovano al mercato?
« Risposta #1 il: Agosto 28, 2016, 10:56:08 am »
Non sanno quello che fanno, oppure hanno una rete vendita talmente disorganizzata e caotica che fanno cattiva concorrenza persino a sè stessi.
Se lo stesso oggetto, orologio o scarpe che siano, lo trovo all'outlet col 40% di sconto, in primis  mi sento preso in giro, secondo la percezione del marchio cala sensibilmente.
Di solito gli outlet vanno bene per gli stranieri, avanzi di collezioni o saldi di fine serie, quei pochi che ho visitato non mi hanno mai conquistato, troppo caos e zero assortimento, vanno bene per i pullman di turisti cui puoi rifilare ciò che vuoi, l'importante è che ci sia il nome (originale).

Penso a JLC che vende online (dubito che uno compri così, non è un LCD o un cell), con boutique monomarca e tanti concessionari.... aprirsi ad altri canali di vendita non serve a nulla, IMHO, proprio per la natura ed il prezzo di certi oggetti.

mbelt

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Re:Outlet, giovano al mercato?
« Risposta #2 il: Agosto 28, 2016, 11:00:23 am »
L'outlet diventa indispensabile per una grande firma se produce troppo. È la solita storia: molti marchi producono troppo, e questi sono i risultati.
Giorgio in un altro topic ha sciritto una cosa che non condivido assolutamente per i produttori di alta orologerìa: secondo lui avrebbero fatto bene a spingere sulla produzione quando il mercato tirava. Certo così guadagni al massimo ma sputtani il prestigio di un marchio in modo irreversibile. Guadagni oggi ma comprometti i tuoi guadagni futuri, il peggio che puoi fare al tuo capitale.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Patrizio

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Re:Outlet, giovano al mercato?
« Risposta #3 il: Agosto 28, 2016, 11:30:25 am »
nomos vende on line perchè ha pochi rivenditori.
ma i prezzi sono esattamente gli stessi e sconti non se ne fanno
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ilcommesso

Re:Outlet, giovano al mercato?
« Risposta #4 il: Agosto 28, 2016, 12:49:35 pm »
nomos vende on line perchè ha pochi rivenditori.
ma i prezzi sono esattamente gli stessi e sconti non se ne fanno
Questa infatti è una scelta logica, in italia ad esempio i rivenditori sono solo al nord.
Può essere utile avere il listino di  JLC e cartier, però davvero non riesco ad immaginare chi possa comprare questi orologi online (visto che siamo a sconto ZERO) ::)

Re:Outlet, giovano al mercato?
« Risposta #5 il: Agosto 28, 2016, 14:48:50 pm »
nomos vende on line perchè ha pochi rivenditori.
ma i prezzi sono esattamente gli stessi e sconti non se ne fanno
Questa infatti è una scelta logica, in italia ad esempio i rivenditori sono solo al nord.
Può essere utile avere il listino di  JLC e cartier, però davvero non riesco ad immaginare chi possa comprare questi orologi online (visto che siamo a sconto ZERO) ::)


In coscienza vorrei sperare che hanno una politica di vendita a sconti zero per il semplice fatto che i prezzi sono tirati all'osso in confronto ad orologi che costano di più e che non hanno la metà della cura e della qualità dei Nomos e possono neanche fregiarsi degli stessi pregi, ma non so se è così o meno.
Quel che è certo è che Nomos è manifattura dal 2005 e sono poco più di 10 anni che produce i suoi calibri in-house, inoltre ne ha una gamma per nulla limitata con diverse tipologie di calibri anche molto diversi tra loro. Dal 2015 il nuovo scappamento "swing system" di manifattura e l'automatico piatto da 3,2mm.
Per completare la gamma e fare un ulteriore salto di qualità ci vorrebbero, sempre in stile minimal, un bel crono e un perpetuo moderno. :)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ilcommesso

Re:Outlet, giovano al mercato?
« Risposta #6 il: Agosto 28, 2016, 15:45:52 pm »
Il mio zero sconto era riferito a JLC e Cartier  ;)

Nomos ha una qualità eccellente e costa 1/5 del più semplice JLC

ciaca

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Re:Outlet, giovano al mercato?
« Risposta #7 il: Agosto 28, 2016, 21:04:42 pm »
Gli outlet servono a smaltire l'enorme esubero di produzione che il mercato retail non riesce ad assorbire. Pezze da sue soldi vendute a prezzi surreali e che passata la "stagione" devono essere fatte fuori.
Sul pronto moda non fanno canninalizzazione perché si rivolgono a clienti diversi, il/la fashonista che compra il capo della stagione prossima non potrebbe mai sopportare di andare in giro con indumenti dell'anno prima, chi compra un paio di jeans e nulla più non li pagherebbe mai la cifra che costano al retail.

In ogni caso a me pare che lavorino bene sono gli Store di pronto moda, articoli sportivi e le griffe di fascia bassa e non troppo votate al fashon, mentre gli altri sono quasi sempre deserti perché hanno merce per lo più talmente demodé da essere invendibile anche con sconti importanti (ma comunque pur sempre a prezzi folli).

Sugli orologi e la gioelleria "alta" in verità fatico davvero a capirne il senso (ed invero finché Gianluca non ha tirato fuori la storia dei Longines a castel Romano e Dario quella dei Bulgari in un altro che non ricordo) io non ne avevo mai visti. Forse mala tempora currunt?
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

guagua72

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Re:Outlet, giovano al mercato?
« Risposta #8 il: Agosto 29, 2016, 08:49:10 am »
Confermo Longines anche a Fidenza Outlet Village, con sconti vicini al 30%. Ovviamente non presenti alcuni modelli di punta. Torno sul tema outlet perchè ci sono diverse strategie da valutare. Ci sono marchi di vertice che, usano l'outlet per smaltire i veri esuberi di produzione e gli invenduti dei loro store monomarca. Penso ad esempio a Loro Piana ( molto molto caro anche negli outlet stessi) oppure Aspesi oppure Marni. Tra l'altro ho citato tre nomi che si possono contraddistinguere per la loro classicità e quindi portabilità nel tempo. Accanto a questi nomi di vertice poi troviamo altri marchi che producono merce appositamente per gli outlet, è il caso del già citato Ralph Lauren che accanto ad una gamma di prodotti veri ha tutta una gamma di prodotti corollario che produce solo per gli outlet stessi. Nel Nord Italia, essendo tale marchio presente in quasi tutti gli outlet ( fidenza, Barberino e Serravalle, forse anche Castelguelfo), si è mangiato il  sessanta per cento del mercato. Poi ci sono marchi che producono solo ed esclusivamente per gli outlet, storici marchi, semifalliti che ora non si fila più nessuno e che sono solo l'ombra di un rigoglioso passato, tipo Enrcico Coveri o Henry Cotton. Io vedo tanta robetta propinata ai ricercatori dell'affare dell'ultimo momento, i soliti italiani che pensano di essere più furbi degli altri e coloro che credono di assurgere a categorie sociali superiori con un bel marchione stampato sulla polo. In realtà, con i marchi più seri, alcuni di questi già citati, si possono ottenere sulal stagione passata sconti del 50%, che sono poi i medesimi che si ottengono al negozio durante i saldi. Unico vantaggio che alcuni marchi propongono tutta la gamma e collezione che mai potresti ritrovare al negozio. Insomma, occorre sapere discernere e sapere comprendere che sotto un certo prezzo non si può avere quella quantità di merce a tutte le stagioni. Chi sa valutare e sa dare un prezzo alle cose o sa discernere un briciolo la qualità, può anche trovarsi bene all'outlet. Chi arraffa tutto quanto è all'80% del cartellino sarà soddisfatto delle percentuali, chi invece ( chiamato da angelo fashonista, che nel gergo degli addetti ai lavori ha tutto un altro significato) è uno o una fashion victim, amerà in maniera spudorata farsi spennare nel mondo delle boutique sulle vie principali delle città. Orbene, che dire, un briciolo di cultura, un annesso di conoscenza, un minimo di informazione, aggiunto ad una sana lettura dei cartellini ( non intesa nel marchio ma nelle composizioni dei tessuti e nei luoghi di produzione) , possono aiutare a vestire in tutta onestà la famiglia. Serravalle ad esempio ha un target molto più elevato di altri, mentre Mantova non ha lo stesso appeal. Ma in generale, la creazione degli Outlet ha massacrato il piccolo commercio che si è trovato stretto nella morsa di questi ultimi e delle grandissime multinazionali ( H&M, Zara). Insomma , se si è consapevoli di ciò che gli outlet rappresentano, ben venga. Io personalmente, se avessi ancora la bottega sottocasa che mi trattava bene comunque ne farei volentieri a meno.
« Ultima modifica: Agosto 29, 2016, 08:51:32 am da guagua72 »

ciaca

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Re:Outlet, giovano al mercato?
« Risposta #9 il: Agosto 29, 2016, 10:33:49 am »
Si, intendevo fashon victim (non sono pratico del gergo di settore :) )
A me per certi dettaglianti che ricaricavano il 1000 per cento sulla merce in vendita e ti facevano morire per un 10% di sconto sul prezzo di cartellino francamente non dispiace per nulla. ;)
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ilcommesso

Re:Outlet, giovano al mercato?
« Risposta #10 il: Agosto 29, 2016, 20:12:22 pm »
Il problema è sempre lo stesso, si chiama avidità.
Siamo seri, 400 euro per un paio di jeans non stanno né in cielo né in terra, si paga solo un brand e magari non c'è neppure un briciolo di materiale che giustifichi il prezzo.

Ricordo anni fa quando acquistai un paio di jey coleman (mi pare scritto così) a 100 euro... pochi mesi dopo feci il bis,  però col 50% di sconto.
Allora mi chiedevo quale fosse il ricarico del commerciante, perché era chiaro che anche in quel caso ci stava sicuramente dentro  >:(  >:(
Cotone e un 2-3% di lycra od elastan non richiedono i costi dello shuttle.

Gli outlet sono un grande calderone, meglio gli spacci aziendali, avendoli vicini

guagua72

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Re:Outlet, giovano al mercato?
« Risposta #11 il: Agosto 31, 2016, 08:29:11 am »
Cioò che hanno rilevato sia Commesso che Ciaca, ovvero prezzi assurdi, sono esattamente quello che accade alle vetrine delle città. Salvo poi gli stessi marchi, sono loro che impongono certe politiche, creare gli outlet e marginare molto di più suòl prodotto rispetto alla vendita ai dettaglianti.  Che futuro potrà avere un commercio al dettaglio? Siamo sicuri che morendo i tanto vituperati dettaglianti troveremo maggior vigore? Prezzi alti e qualità affatto sicure. Giustissimo. Un pò come accade anche nell'orologeria. In questo caso la colpa non è proprio "solo" dei dettaglianti ma è alla base della produzione. Se andiamo ad analizzare ciò che serve ad un dettagliante per guadagnare, vale a dire fare emergere un utile dopo avere pagato: dipendenti, affitto, utenze, manutenzioni ordinarie del negozio. Scopriamo che tendenzialmente i commercianti dei grandi marchi, chiamiamoli boutique, devono per forza moltiplicare per circa 2,5. Ciò gli permette di avere quel margine di guadagno anche in tempo di saldi. Ora, vivacchiano perchè vendono il loro prodotto pressochè solo nei saldi. A parte le vittime del fashion. Che dire, io non mi scandalizzzo del dettagliante che guadagna il 100% , mi soffermo invece su questi produttori che necessitano di ricaricare dalla produzione il 500% minimo. Ora poi ti ritrovi serenamente capi made in china, di grandi e noti marchi, che costano tranquillamente un migliaio di Euro. Vogliamo citare Moncler? Una escalation di prezzi folli. Al Fidenza Outlet, mi è stato detto da un operatore, giovedì scorso c'era un evento. Alcuni marchi sono usciti col 70% di sconto. C'era la fila fuori.

Patrizio

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Re:Outlet, giovano al mercato?
« Risposta #12 il: Agosto 31, 2016, 12:43:43 pm »
avrei scommesso che moncler avrebbe subito pesantemente la famosa puntata di report
invece la gente ha la memoria del pesce rosso e la sensibilità della pietra
francamente un piumino fatto in transnistria maltrattando persone ed animali non si può vedere...a quei prezzi
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ilcommesso

Re:Outlet, giovano al mercato?
« Risposta #13 il: Agosto 31, 2016, 14:05:33 pm »
Ho letto tempo fa una bella frase:

come consumatori vogliamo (pretendiamo) sempre il prezzo più basso possibile, allo stesso tempo come cittadini ci indigniamo per le condizioni di sfruttamento del lavoro di molti individui.

Un bel controsenso, no?

Patrizio

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Re:Outlet, giovano al mercato?
« Risposta #14 il: Agosto 31, 2016, 15:22:55 pm »
è un controsenso parziale. perchè il prezzo basso lo vorremmo a discapito del profitto non delle condizioni dei lavoratori.
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