Orologico Forum 3.0

2017 Heuer Autavia ... Ritorno al Futuro ...

mbelt

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Re:2017 Heuer Autavia ... Ritorno al Futuro ...
« Risposta #45 il: Settembre 22, 2016, 08:39:28 am »
Ma qui non ci si interrogava se alcuni gusti fossero migliori di altri, bensì se sia ragionevole ritenere che chi ha un approccio agli orologi basato solo sulla percezione delle mode possa essere considerato esempio di "mente libera" e "senza assuefazione".
Indicare l'assuefazione alla moda può essere proprio il modo per screditare i gusti altrui, mentre i propri non sarebbero dipendenti dalla moda. Ma chi l'ha detto? Magari una persona è rimasta per suoi limiti chiuso nella moda di 20 anni fa. Va benissimo, ma non pretenda di etichettare i gusti altrui come assuefatti.


Abbiamo un dato di fatto: la moda prevede orologi grandi.

Io mi sono limitato ad annotare che l'osservazione di Gianluca (Errol) non mi sembrava pertinente, perché assumeva che persone poco competenti giudichino "senza assuefazione" quando privilegiano gli orologi giant size.
.
In realtà il mondo che ci circonda, con le sue mode, può produrre "assuefazione" - strettamente intesa come abitudine a un cliché dominante - soli di un tipo.

Il che non significa che tutti quelli che amano diametri grandi siano "assuefatti".
Ma se vogliamo parlare di assuefazione - concetto che non ho sollevato io - ne possiamo parlare solo in questi termini.
Potrei facilmente risponderti che fra certi appassionati va di moda oggi scrivere e parlare bene dei diametri piccoli. Assuefazione alla moda degli appassionati ?  Oppure che ci sono persone che si sono assuefatte venti anni fa alle mode dell'epoca, e poi hanno chiuso il cervello loro alle proposte diverse. Oppure che devono difendere a tutti i costi i loro acquisti di allora. Se si parla di assuefazione poi postularla sia a favore degli orologi grandi che di quelli piccoli. Io non lo ritengo un modo utile di discutere e di rispettarsi su un forum.
« Ultima modifica: Settembre 22, 2016, 12:28:51 pm da mbelt »
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Re:2017 Heuer Autavia ... Ritorno al Futuro ...
« Risposta #46 il: Settembre 22, 2016, 11:55:46 am »
Io non credo che ci sia mancanza di rispetto se si esteriorizzano le proprie preferenze e si parli anche del perchè alcune cose non ci piacciono, indipendentemente se sono le stesse scelte di qualche altro interlocutore o meno.
Io credo che la moda dia assuefazione e presenti un prodotto per come vuole il mercato e che la risposta dei clienti viene accompagnata e cavalcata dalle case per vendere, com'è giusto che sia.
Gianluca dice, se credo di aver capito bene, di vedere con gli occhi dell'ignorante, di quello che si affaccia ora al settore e si fa una prima idea di ciò che gli piace e di cosa invece no, un pò quello che scherzosamente ha provato ad espletare ciaca col topic dell'orologio ignorante.
Per me invece è inconciliabile il voler fare un passo o dieci passi indietro per cercare di liberarmi dalle barriere o dalle convinzioni culturali che sono maturate in questi anni. O anche rimirare una donna come facevamo da bambini e prendere la prima impressione come "giusta" e fregarsene di quello che poi ha dentro il teschio non fa per me allo stesso modo di guardare un orologio solo esternamente fregandomene se dentro c'è un cheeseburger o un calibro meccanico.
Se si studia e si va avanti i gusti si cambiano e cambia anche la percezione che abbiamo di un oggetto, improvvisamente lo si vede più bello, più ricco, più interessante. E non è che siamo abbagliati da un miraggio, ma è la naturale conseguenza della crescita che non deve spaventare, un pò come quando da bambini si leggeva Topolino, poi da adolescenti si leggeva Dylan Dog ed ora magari si legge altro perchè ci arricchiamo ed anche le nostre preferenze crescono con noi. Se poi si vuole tornare indietro per liberarsi da preconcetti che di fatto non esistono ma che forse si confondono con l'apprendimento e con l'imprinting a volte categorico e perentorio(perchè quando si sa si è più selettivi sempre) che la materia coi suoi arricchimenti culturali ci apporta.
Insomma si diventa anche più cacxxxxxi mettetevi l'anima in pace! :P
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ciaca

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Re:2017 Heuer Autavia ... Ritorno al Futuro ...
« Risposta #47 il: Settembre 22, 2016, 13:41:04 pm »
Citazione
aver visto e rivisto per 30 anni un certo tipo di orologio ci rende consapevolmente o inconsapevolmente ben disposti verso quel tipo di orologio

Sono d'accordo

Citazione
poi, tornando al discorso iniziale non capisco perchè per alcuni orologi i riferimenti al passato sono visti come aggiornamenti e affinamenti della produzione, altri invece come orribili repliche, ma sarò io che non ci arrivo

Perché dipende da come li fai questi "riferimenti" al passato, un ampio campionario te l'ho già elencato prima, e da cosa ne viene fuori.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:2017 Heuer Autavia ... Ritorno al Futuro ...
« Risposta #48 il: Settembre 22, 2016, 14:02:10 pm »
Io non credo che ci sia mancanza di rispetto se si esteriorizzano le proprie preferenze e si parli anche del perchè alcune cose non ci piacciono, indipendentemente se sono le stesse scelte di qualche altro interlocutore o meno.
Io credo che la moda dia assuefazione e presenti un prodotto per come vuole il mercato e che la risposta dei clienti viene accompagnata e cavalcata dalle case per vendere, com'è giusto che sia.
Gianluca dice, se credo di aver capito bene, di vedere con gli occhi dell'ignorante, di quello che si affaccia ora al settore e si fa una prima idea di ciò che gli piace e di cosa invece no, un pò quello che scherzosamente ha provato ad espletare ciaca col topic dell'orologio ignorante.
Per me invece è inconciliabile il voler fare un passo o dieci passi indietro per cercare di liberarmi dalle barriere o dalle convinzioni culturali che sono maturate in questi anni. O anche rimirare una donna come facevamo da bambini e prendere la prima impressione come "giusta" e fregarsene di quello che poi ha dentro il teschio non fa per me allo stesso modo di guardare un orologio solo esternamente fregandomene se dentro c'è un cheeseburger o un calibro meccanico.
Se si studia e si va avanti i gusti si cambiano e cambia anche la percezione che abbiamo di un oggetto, improvvisamente lo si vede più bello, più ricco, più interessante. E non è che siamo abbagliati da un miraggio, ma è la naturale conseguenza della crescita che non deve spaventare, un pò come quando da bambini si leggeva Topolino, poi da adolescenti si leggeva Dylan Dog ed ora magari si legge altro perchè ci arricchiamo ed anche le nostre preferenze crescono con noi. Se poi si vuole tornare indietro per liberarsi da preconcetti che di fatto non esistono ma che forse si confondono con l'apprendimento e con l'imprinting a volte categorico e perentorio(perchè quando si sa si è più selettivi sempre) che la materia coi suoi arricchimenti culturali ci apporta.
Insomma si diventa anche più cacxxxxxi mettetevi l'anima in pace! :P
Esplicitarli si, ma pretendere di di etichettare in termini squalificanti il gusto altrui non mi convince. Ma soprattutto si dovrebbe essere anche un po' rigorosi in ciò che si scrive. Alcuni usano ogni tanto il termine "mischione" per indicare un tratto di un orologio che non piace. È un errore logico, perché per esempio il RO è l'esempio di un mischione, ma quello piace. Allora non è il problema di non tollerare gli orologi che mescolano nuovo e meno nuovo. Il problema è invece come si realizza la miscellanea di elementi nuovi e vecchi: in alcuni casi ci convincerà in altri no. E allora se questo è il pensiero, semplice, logico, razionale, lo si scrive. Se si scrive che invece il problema è la mescolanza allora poi non si può apprezzare il Blancpain Leman altro esempio di mescolanza.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre