Orologico Forum 3.0

Alla ricerca del Diver (discreto)

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Re:Alla ricerca del Diver (discreto)
« Risposta #135 il: Giugno 22, 2017, 20:13:01 pm »

 8)


Mica male.

Orologio..... possente!

Quanto pesa? per curiosità....

Credo che superi i 200g ad occhio
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Alla ricerca del Diver (discreto)
« Risposta #136 il: Giugno 22, 2017, 21:02:26 pm »
Vi assicuro che veste benissino...







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Re:Alla ricerca del Diver (discreto)
« Risposta #137 il: Giugno 22, 2017, 21:13:52 pm »
Il discorso sugli acciai e sui materiali in genere, è molto interessante.
Abitando nella "città dell'acciaio", qualcosa per studio o per luce riflessa, ne sò. Sono stati scritti libri sugli acciai ed ancora oggi esistono delle formule segrete gelosamente custodite.

Diciamo una cosa, l'acciaio è una lega che a seconda dei suoi componenti, può variare molto le caratteristiche finali, anche con piccolissime differenze percentuali.

Molto in generale, possiamo dire che gli acciai che appartengono alla famiglia degli "inossidabili", non hanno grande durezza superficiale che è il parametro che più influenza ad esempio la resistenza alle abrasioni ed ai graffi. Questo perchè è il contenuto di carbonio che determina maggiore o minore durezza. Più carbonio è presente nella lega, maggiore questa sarà dura, ma ossidabile (.... arrugginibile :)). Considerate che stiamo parlando di un massimo del 2%, con grossissime differenze anche cambiando 0,1 punti percentuale. Oltre il 2% entriamo nel campo della ghisa (che è appunto molto dura, ma fragile).

Il 904L è un acciaio superinossidabile dove la L stà appunto per "Low", basso contenuto di carbonio, quindi di regola è "morbido" per essere un acciaio.
Sottolineo di regola, perchè negli ultimi anni, benchè gli inossidabili non siano temperabili, la metallurgia ha fatto passi da gigante ed esistono moltissimi trattamenti superficiali che ne possono aumentare la durezza. Trattamenti all'azoto, processi di sinterizzazione, ecc. spesso tenuti segreti.

Il 18/10 è il più antico e classico acciaio inossidabile. 18% di cromo e 10% di nickel, anch'esso tenero (sempre rispetto ad altri acciai, tipo ad esempio il "rapido").

Questo discorso per dire che non è possibile sapere solo dalle sigle quale acciaio abbia la superficie più dura. Possiamo sapere quale sarà il più resistente alla corrosione (il 904L), quale il più resistente a fatica (Cr-Mo), ma la resistenza ai graffi è dovuta quasi esclusivamente al tipo di trattamento a cui è stato sottoposto.

Vabbè... scusate.....mi sono fatto prendere la mano.... :-X
« Ultima modifica: Giugno 22, 2017, 21:15:43 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

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Re:Alla ricerca del Diver (discreto)
« Risposta #138 il: Giugno 22, 2017, 21:17:24 pm »
Vi assicuro che veste benissino...





Ma il nero che si vede, è tutta ceramica?
Cioè l'intera lunetta? :o :o
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Alla ricerca del Diver (discreto)
« Risposta #139 il: Giugno 22, 2017, 21:48:47 pm »
Si tutta ceramica...

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Re:Alla ricerca del Diver (discreto)
« Risposta #140 il: Giugno 22, 2017, 21:53:14 pm »
Appero'.... Notevole.

Secondo me il suo punto debole è il movimento.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

e.m.

Re:Alla ricerca del Diver (discreto)
« Risposta #141 il: Giugno 22, 2017, 23:12:24 pm »
Non possiamo fare confronti tra i bracciali Patek perché i leggeri non l'hanno mai montati.
Tu porti gli orologi ben fermi sul polso,vero?

Si direi stretti!
Anch'io,ed i bracciali non si smollano.
Come ho gia' scritto perche' un bracciale si allenti e' necessario che ci sia movimento continuo tra maglie e perni,quindi sfregamento ed usura.
Se lasciamo un orologio con il suo bracciale fermo su un apposito cuscino anche dopo 100 anni il bracciale sara' come nuovo,a livello di giochi.

Bertroo

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Re:Alla ricerca del Diver (discreto)
« Risposta #142 il: Giugno 22, 2017, 23:24:43 pm »
Appero'.... Notevole.

Secondo me il suo punto debole è il movimento.


Tocca vedere quanto l'ha pagato Ste.
Perché comunque quei calibri sono trattori che durano per decenni! E sono anche precisi!

e.m.

Re:Alla ricerca del Diver (discreto)
« Risposta #143 il: Giugno 22, 2017, 23:49:09 pm »
Appero'.... Notevole.

Secondo me il suo punto debole è il movimento.


Tocca vedere quanto l'ha pagato Ste.
Perché comunque quei calibri sono trattori che durano per decenni! E sono anche precisi!
;)

S.M.

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Re:Alla ricerca del Diver (discreto)
« Risposta #144 il: Giugno 23, 2017, 06:53:22 am »
Si, pero' sbaglio o ha detto che non è possibile caricarlo manualmente?
Già questo ridicolo limite che tradisce la volontà di risparmiare, a me darebbe fastidio.

Nulla da eccepire ai movimenti Jappo, specialmente in questa fascia di prezzo e per questa tipologia di orologi, però trovo alcune scelte sensa senso.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Alla ricerca del Diver (discreto)
« Risposta #145 il: Giugno 23, 2017, 07:33:18 am »
Questo ultimo che ha mostrato la carica manuale ce la dovrebbe avere perché il movimento mi pare sia il 6RXX
Quelli che non hanno la carica manuale sono i 7SXX, che sono quelli dei Seiko 5, come quello postato all'inizio del topic.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

S.M.

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Re:Alla ricerca del Diver (discreto)
« Risposta #146 il: Giugno 23, 2017, 07:50:36 am »
Già meglio....
Ripeto, bell'orologio, con un eccellente rapporto Q/P.

Ottima scelta anche se lo vedo un po' pesante (non solo come grammi) da portare in spiaggia.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Alla ricerca del Diver (discreto)
« Risposta #147 il: Giugno 23, 2017, 08:00:11 am »
Questo ultimo che ha mostrato la carica manuale ce la dovrebbe avere perché il movimento mi pare sia il 6RXX
Quelli che non hanno la carica manuale sono i 7SXX, che sono quelli dei Seiko 5, come quello postato all'inizio del topic.

Esatto!




Mouvement
Automatique
Calibre : 6R15

Fonctions : 3 aiguilles, date, remontage manuel possible

Réserve de marche : 50 heures en pleine charge

Fréquence : 21600 alternances par heure

Précision : -25/+15 secondes par jour

SEIKO SBDC039J

1,4k listino preso a 1,1k
« Ultima modifica: Giugno 23, 2017, 08:03:10 am da XcRiX »

Re:Alla ricerca del Diver (discreto)
« Risposta #148 il: Giugno 23, 2017, 08:46:48 am »
Il discorso sugli acciai e sui materiali in genere, è molto interessante.
Abitando nella "città dell'acciaio", qualcosa per studio o per luce riflessa, ne sò. Sono stati scritti libri sugli acciai ed ancora oggi esistono delle formule segrete gelosamente custodite.

Diciamo una cosa, l'acciaio è una lega che a seconda dei suoi componenti, può variare molto le caratteristiche finali, anche con piccolissime differenze percentuali.

Molto in generale, possiamo dire che gli acciai che appartengono alla famiglia degli "inossidabili", non hanno grande durezza superficiale che è il parametro che più influenza ad esempio la resistenza alle abrasioni ed ai graffi. Questo perchè è il contenuto di carbonio che determina maggiore o minore durezza. Più carbonio è presente nella lega, maggiore questa sarà dura, ma ossidabile (.... arrugginibile :)). Considerate che stiamo parlando di un massimo del 2%, con grossissime differenze anche cambiando 0,1 punti percentuale. Oltre il 2% entriamo nel campo della ghisa (che è appunto molto dura, ma fragile).

Il 904L è un acciaio superinossidabile dove la L stà appunto per "Low", basso contenuto di carbonio, quindi di regola è "morbido" per essere un acciaio.
Sottolineo di regola, perchè negli ultimi anni, benchè gli inossidabili non siano temperabili, la metallurgia ha fatto passi da gigante ed esistono moltissimi trattamenti superficiali che ne possono aumentare la durezza. Trattamenti all'azoto, processi di sinterizzazione, ecc. spesso tenuti segreti.

Il 18/10 è il più antico e classico acciaio inossidabile. 18% di cromo e 10% di nickel, anch'esso tenero (sempre rispetto ad altri acciai, tipo ad esempio il "rapido").

Questo discorso per dire che non è possibile sapere solo dalle sigle quale acciaio abbia la superficie più dura. Possiamo sapere quale sarà il più resistente alla corrosione (il 904L), quale il più resistente a fatica (Cr-Mo), ma la resistenza ai graffi è dovuta quasi esclusivamente al tipo di trattamento a cui è stato sottoposto.

Vabbè... scusate.....mi sono fatto prendere la mano.... :-X

invece io ti ringrazio Stefano,questo post me lo salvo come vademecum   ;D

ALAN FORD

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Re:Alla ricerca del Diver (discreto)
« Risposta #149 il: Giugno 23, 2017, 09:28:56 am »
Il discorso sugli acciai e sui materiali in genere, è molto interessante.
Abitando nella "città dell'acciaio", qualcosa per studio o per luce riflessa, ne sò. Sono stati scritti libri sugli acciai ed ancora oggi esistono delle formule segrete gelosamente custodite.

Diciamo una cosa, l'acciaio è una lega che a seconda dei suoi componenti, può variare molto le caratteristiche finali, anche con piccolissime differenze percentuali.

Molto in generale, possiamo dire che gli acciai che appartengono alla famiglia degli "inossidabili", non hanno grande durezza superficiale che è il parametro che più influenza ad esempio la resistenza alle abrasioni ed ai graffi. Questo perchè è il contenuto di carbonio che determina maggiore o minore durezza. Più carbonio è presente nella lega, maggiore questa sarà dura, ma ossidabile (.... arrugginibile :)). Considerate che stiamo parlando di un massimo del 2%, con grossissime differenze anche cambiando 0,1 punti percentuale. Oltre il 2% entriamo nel campo della ghisa (che è appunto molto dura, ma fragile).

Il 904L è un acciaio superinossidabile dove la L stà appunto per "Low", basso contenuto di carbonio, quindi di regola è "morbido" per essere un acciaio.
Sottolineo di regola, perchè negli ultimi anni, benchè gli inossidabili non siano temperabili, la metallurgia ha fatto passi da gigante ed esistono moltissimi trattamenti superficiali che ne possono aumentare la durezza. Trattamenti all'azoto, processi di sinterizzazione, ecc. spesso tenuti segreti.

Il 18/10 è il più antico e classico acciaio inossidabile. 18% di cromo e 10% di nickel, anch'esso tenero (sempre rispetto ad altri acciai, tipo ad esempio il "rapido").

Questo discorso per dire che non è possibile sapere solo dalle sigle quale acciaio abbia la superficie più dura. Possiamo sapere quale sarà il più resistente alla corrosione (il 904L), quale il più resistente a fatica (Cr-Mo), ma la resistenza ai graffi è dovuta quasi esclusivamente al tipo di trattamento a cui è stato sottoposto.

Vabbè... scusate.....mi sono fatto prendere la mano.... :-X

Diciamo che sono d'accordo quasi su tutto, però se dalle tabelle riconosci la resistenza alla corrosione perché non devi riconoscere la durezza dalle tabelle?
Le tabelle dicono che il 904L ha una durezza Brinnel di 210 mentre il 304 di 201, perché non crederci?
Come possiamo noi stabilirne la durezza solo dai graffi?
E' ovvio che una superficie lucida lo sarà più soggetta o una superficie graffata come il Nautilus per capirci evidenzierà un graffio trasversale alla graffatura e tollererà quello nel senso di graffatura.
Per stabilirlo dovremmo sacrificare una cassa e puntarla con uno strumento Brinnel o Rochewel ed a quel punto lo sapremmo con certezza, il resto sono solo supposizioni e suggestioni.