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JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente

Lego

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #60 il: Dicembre 08, 2017, 21:10:28 pm »
Nell'orologeria tradizionale, ogni aggiornamento dovrebbe avvenire nel momento esatto in cui l'evento succede.
Penso che per il calendario valgano le stesse regole.
Citazione

non credo, in senso stretto, ma non è certo questo il punto della questione.

Citazione
--- il Patek ed il Vacheron.
Ero solo curioso sul peso di questi ultimi, ma non ho trovato nulla..... ::)

Sul Patek Philippe avevo letto "più di un chilo", ma non so che attendibilità dare a questa fonte, che comunque mi lascia alquanto allibito

S.M.

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #61 il: Dicembre 08, 2017, 21:49:35 pm »
Un chilo?? :o

Non può essere.
A palmi ho calcolato che un cilindro di 47x17mm tutto d'oro peserebbe meno di 600 grammi.

Io credo che siamo intorno ai 350-400grammi
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Bonimba

Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #62 il: Dicembre 08, 2017, 21:59:42 pm »
Un chilo?? :o
Non può essere.
Penso anch'io
Il PP Cal 89 pesa circa 1 kg.
« Ultima modifica: Dicembre 08, 2017, 22:02:09 pm da Bonimba »

Istaro

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #63 il: Dicembre 08, 2017, 22:03:46 pm »
Le complicazioni astronomiche del Tour de l'Ile penso siano una particolarità che non lo rende facilmente paragonabile agli altri due...
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

S.M.

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #64 il: Dicembre 08, 2017, 22:16:30 pm »
Le complicazioni astronomiche del Tour de l'Ile penso siano una particolarità che non lo rende facilmente paragonabile agli altri due...
Per quanto affascinanti, le complicazioni astronomiche sono però più semplici da realizzare rispetto alle ripetizioni o addirittura alle Grandi sonnerie
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Istaro

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #65 il: Dicembre 08, 2017, 22:50:02 pm »
Le complicazioni astronomiche del Tour de l'Ile penso siano una particolarità che non lo rende facilmente paragonabile agli altri due...
Per quanto affascinanti, le complicazioni astronomiche sono però più semplici da realizzare rispetto alle ripetizioni o addirittura alle Grandi sonnerie

Senz'altro.
Mi riferivo però all'ingombro dell'orologio: queste complicazioni del Vacheron sono aggiuntive rispetto a quelle presenti negli altri due orologi, e probabilmente spiegano - almeno in parte - il volume maggiore.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Manga

Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #66 il: Dicembre 09, 2017, 00:12:53 am »
Se non ricordo male 1 kg dovrebbe pesare il tasca col calibro 89 di PP del 150 anniversario.

S.M.

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #67 il: Dicembre 12, 2017, 15:27:59 pm »
La tradizione di JLC nella fabbricazione di movimenti complicati e/o ultracompatti, in generale per la micromeccanica di eccellenza, viene da molto lontano. Possiamo dire che è nel suo DNA.

Qualche dato che può aiutare a capire cosa voglio dire.

Dall'anno della fondazione (ufficialmente il 1833) al 1890, JLC ha già in catalogo 125 diversi movimenti, soprattutto complicati (calendari perpetui e ripetizioni minuti) con i quali rifornisce, spesso segretamente, anche marchi famosi.
Si, perchè molte volte i movimenti venivano richiesti senza alcuna indicazione del produttore che così poteva lievemente modificare ed apporre la propria firma 8)
Ai primi del '900 JLC già aveva depositato circa 180 brevetti tecnici.

Oggi siamo (più o meno) a:
- 1.249 movimenti diversi (di cui 263 calibri totalmente nuovi)
- 413 brevetti depositati
- centinaia di invenzioni non brevettate

Cito qualche particolare interessante:
- 1844: Invenzione del Milionometro (misuratore di micron)
- 1903: E' l'anno dei movimenti ultrapiatti. Un meccanico solo-tempo ultrasottile (1,38mm) ed ancora in produzione.

Record battuto da Vacheron nel 1931 con 0,9mm (realizzati però soli 3 esemplari) - vedi sotto.


Movimento cronografico ultrasottile (2,8mm) record ancora imbattuto


Ed il ripetizione minuti (2,7mm) anche questo imbattuto


- 1928: prima versione della pendoletta Atmos alimentata dalle variazioni di temperatura dell’aria
- 1929: il calibro 101 (14x4,8x3,4mm 98 elementi ed 1 grammo di peso) ancora oggi il più piccolo movimento esistente


- 1938: micro macchina fotografica (per l'epoca) 38mm "Compass" utilizzata dalle spie di tutto il mondo



- 1953: Futurematic, orologio privo di corona di carica
- 1956: Prima sveglia automatica da polso, il Memovox
- 1982: il movimento al quarzo più piccolo Cal.601 (11,7x9,7x1,8mm)


- 1987: primo movimento ibrido meccanico-quarzo

« Ultima modifica: Dicembre 12, 2017, 15:38:28 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

PESSOA67

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #68 il: Dicembre 12, 2017, 16:00:25 pm »
Incredibili...grazie a tutti per i Vs contributi...
Una Maison che non teme rivali per tecnica....e nella quotidianità con i vari Reverso secondo me anche sulle vette dell'eleganza insieme alle case più blasonate...

Roberto

fansie

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #69 il: Dicembre 12, 2017, 16:08:17 pm »
Bellissimo topic.
Federico

S.M.

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #70 il: Dicembre 12, 2017, 18:41:20 pm »
Non è un caso che ancora oggi il movimento ultrapiatto manuale più apprezzato negli orologi da polso sia farina del sacco JLC.
I vari VC 1003, AP2003, PP175 non sono altro che il JLC 803 creato nel 1955

Così come gli ancora più famosi, sempre celebrati ed ammirati automatici cal. VC 1120; PP 28-255C; AP 2120 sono in origine il JLC 920 del 1967.

Curiosamente JLC non ha mai usato questi movimenti nei suoi orologi......
« Ultima modifica: Dicembre 12, 2017, 18:43:16 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #71 il: Dicembre 12, 2017, 20:29:18 pm »
Non è un caso che ancora oggi il movimento ultrapiatto manuale più apprezzato negli orologi da polso sia farina del sacco JLC.
I vari VC 1003, AP2003, PP175 non sono altro che il JLC 803 creato nel 1955

Così come gli ancora più famosi, sempre celebrati ed ammirati automatici cal. VC 1120; PP 28-255C; AP 2120 sono in origine il JLC 920 del 1967.

Curiosamente JLC non ha mai usato questi movimenti nei suoi orologi......

Stefano, a tuo parere, perché non hanno mai utilizzato questo calibro?
Io ho sempre creduto che fosse un accordo con le maison destinatarie...

Comunque, topic spettacolare....anzi, come direbbe qualcuno, fotonico 😁

S.M.

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #72 il: Dicembre 12, 2017, 20:53:23 pm »
Non è un caso che ancora oggi il movimento ultrapiatto manuale più apprezzato negli orologi da polso sia farina del sacco JLC.
I vari VC 1003, AP2003, PP175 non sono altro che il JLC 803 creato nel 1955

Così come gli ancora più famosi, sempre celebrati ed ammirati automatici cal. VC 1120; PP 28-255C; AP 2120 sono in origine il JLC 920 del 1967.

Curiosamente JLC non ha mai usato questi movimenti nei suoi orologi......

Stefano, a tuo parere, perché non hanno mai utilizzato questo calibro?
Io ho sempre creduto che fosse un accordo con le maison destinatarie...

Comunque, topic spettacolare....anzi, come direbbe qualcuno, fotonico 😁
Per il JLC 920 credo ci sia stato un accordo della triade (Patek, Vacheron, AP) con JLC per incaricarla di sviluppare un calibro in esclusiva. Calibro che fino ad una certa data è stato dotato in origine del Giromax (brevetto Patek) che all'epoca la casa non concedeva a nessuno. Probabilmente l'accordo prevedeva il non utilizzo da nessun'altro.
Perlomeno è quello che dicono più fonti non ufficiali.
Da svariati anni addirittura JLC ha ceduto anche i diritti di realizzazione, infatti sia AP che Vacheron che ancora lo utilizzano, costruiscono i loro calibri autonomamente.
Patek non ne ha bisogno perchè lo ha sostituito da tempo con una famiglia di movimenti progettati e realizzati in casa.
 
Dell'ultrapiatto JLC 803, sinceramente ne so ancora meno.
Anche qui sia Vacheron che AP se lo fanno in casa, mentre Patek lo ha rimpiazzato.

Non so se ci siano veramente stati questi accordi, non so se eventualmente siano ancora validi dopo tutto questo tempo, oppure semplicemente sia una scelta che JLC ha preso in autonomia.

Piacerebbe sapere anche a me la verità.
« Ultima modifica: Dicembre 12, 2017, 20:56:51 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

fabri5.5

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #73 il: Dicembre 12, 2017, 21:40:56 pm »
l'803 però non è farina JLC che lo ha solo messo in produzione,
in realtà si tratta di un ebauche da 9 linee di Louis-Elysee Piguet.

Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #74 il: Dicembre 12, 2017, 21:49:45 pm »
l'803 però non è farina JLC che lo ha solo messo in produzione,
in realtà si tratta di un ebauche da 9 linee di Louis-Elysee Piguet.
Storia letta tanto tempo fa...a quanto pare non si hanno certezze vero Fabri?
Alessandro