Orologico Forum 3.0

Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition

Istaro

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #285 il: Aprile 14, 2018, 01:12:27 am »
Del livello di questa mostra si è già parlato: costituisce già una pietra miliare nel mondo dell’orologeria, per riconoscimento dei media, degli operatori del settore e degli osservatori più attenti e qualificati.
Forse non è stato evidenziato che rappresenta anche un motivo d’orgoglio per questo piccolo forum, che è il luogo in cui l’organizzatore ha trovato lo stimolo per approfondire la passione per gli orologi, fondendola con il suo amore per l’arte e la sua professione. Questo forum è il piccolo “salotto” - come Claudio stesso ebbe a definirlo - in cui è stato possibile a molti approcciarsi all’orologeria, sia industriale sia indipendente, con una fondamentale attenzione alla qualità.

Ebbene, è davvero un peccato che il topic con il quale si rende merito all’impresa e si diffonde la conoscenza dei capolavori esposti sia stato “sporcato” da una polemica futile e pretestuosa.

Il buon Marco sembra non capire, o fa finta di non capire, che non è in questione il diritto di muovere “critiche”.
Sono in questione il modo con cui sono state poste, la loro natura e la consistenza, la finalità che si proponevano.

1) Quanto al modo (e ai tempi) delle critiche.
Se si è invitati a un matrimonio, è probabilmente legittimo, in un momento successivo, lasciarsi andare con altri a qualche commento o pettegolezzo non malevolo.
Ma ha senso prendere la parola al momento del brindisi per sciorinare a sposi e invitati tutte le proprie considerazioni negative?

Calando l'esempio al nostro caso: se anche ci fosse stata qualche critica da fare alla mostra, sarebbe stato certo opportuno farla privatamente o in un momento successivo. O magari formularla – se costruttiva e davvero importante - in modo sfumato e garbato.

2) Quanto alla natura delle critiche.

Se nel matrimonio dell’esempio precedente l’autore del brindisi “critico” esordisse con la premessa che “è un bel matrimonio”, forse il fastidio suscitato nei presenti sarebbe minore?
Certo che no: sarebbe solo una premessa col sapore dell’ipocrisia e della presa in giro.

Se parlo di un film dicendo che “è un buon film, è bene che se ne girino come questo”, e poi inizio a definire “deludenti” il soggetto, la sceneggiatura, la regia, gli attori, il montaggio, ecc., posso dire di aver fatto semplicemente qualche annotazione critica?
No, ho stroncato il film, cercando di dissuadere chi mi legge o mi ascolta dall’andarlo a vedere.

Se dunque in questa mostra troviamo da eccepire sui criterî di selezione degli orologiai, sulla qualità dei pezzi esposti, sulle luci, sulla fruibilità, ecc., definirle “critiche” è un maldestro eufemismo. Si tratta di una stroncatura.
Non si può definire la mostra “un grande evento”, aggiungendo subito dopo che il modo con cui è stata organizzata ha fatto “passare la voglia di tornarci”.

3) Quanto alla consistenza delle critiche.

È certamente lecito criticare un film (possibilmente nei modi e nei tempi opportuni): anche i più grandi hanno difetti. Ed è ovviamente possibile arrivare fino alla stroncatura, se il film è mediocre.
Ma se inizio a denigrare ogni aspetto de Il Padrino  o di Delitto perfetto  o di Ladri di biciclette  o di Rashomon… vuol dire che capisco poco di cinema oppure ho una questione personale col regista.

Ancora: nessuna donna è perfetta.
Ma se inizio a osservare che Monica Bellucci ha le gambe storte, il naso lungo, il seno cadente, gli alluci divergenti… vuol dire semplicemente che mi sta antipatica.

E se vado a un’esposizione di supercar, che senso ha eccepire che inquinano molto, che sono scomode in città perché hanno le sospensioni rigide, che il bagagliaio è piccolo?
Si tratta di considerazioni che magari hanno pure un fondamento, ma che risultano chiaramente pretestuose nel contesto.

Venendo alla mostra, il suo organizzatore e curatore ha già evidenziato come le “critiche” mosse fossero in larga parte prive di consistenza o pretestuose.
Da quella sui “criteri di selezione” (ma saranno prerogativa dell’organizzatore, o no? È come andare a una mostra sugli Impressionisti e lamentarsi che non ci siano i Macchiaioli…).
A quella sulle teche aperte dagli orologiai, che avrebbero vedute più “ampie” dell’organizzatore (ma quelle teche non sono mai state aperte).
A quella sulle finiture deludenti o dubbie che sarebbero state riscontrate sulle realizzazioni dei migliori orologiai esistenti.

Intendiamoci: io non considero tutti i pezzi esposti esenti da qualsiasi tipo di rilievo.
Ma le critiche devono essere fondate su elementi reali, magari anche sul gusto personale, non su illazioni; e devono essere contestualizzate (anch’io ritengo non indossabile l’Halter esposto; ma non posso certo pretendere che un tourbillon su tre assi abbia uno spessore contenuto… Per cui posso serenamente ammirare, in una mostra, le virtù tecniche di un orologio che non è pensato per essere indossato quotidianamente).

4) Dalla natura tendenziosa di molte “critiche” emerge non solo la smania di porsi come voce fuori dal coro, ma anche la malizia.
Sulle finalità che possono aver indirizzato un tale esercizio polemico, però, è meglio non esercitarsi.
« Ultima modifica: Aprile 14, 2018, 16:19:20 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #286 il: Aprile 14, 2018, 08:36:59 am »
Gianni scrupoloso(in senso buono) come sempre.
Sempre capace di diluire il discorso, di scomporlo e di analizzarlo passo per passo in modo meticoloso ed in ogni sua parte, definendo puntualmente i singoli dettagli degli avvenimenti e dei loro risvolti.
Chapeu
« Ultima modifica: Aprile 14, 2018, 08:46:21 am da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #287 il: Aprile 14, 2018, 08:45:24 am »
Io sicuramente sono più pane pane vino al vino e sintetizzo di più.
Io dico anche un’altra cosa, riallacciandomi al discorso di Gianni dove menziona giustamente che questa mostra parte da QUESTO FORUM, parte dall’iniziativa di un NOSTRO FORUMISTA. Capisco che la cosa possa seccare qualcuno ed alimentare il suo senso critico oltre misura, ma tant’è. E forse il forzato rientro, (stranamente molto puntuale...) di qualche personaggio era proprio mirato a seminar tempesta laddove prima c’era il sereno.

Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale.
 ;D
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #288 il: Aprile 14, 2018, 09:02:00 am »
Del livello di questa mostra si è già parlato: costituisce già una pietra miliare nel mondo dell’orologeria, per riconoscimento dei media, degli operatori del settore e degli osservatori più attenti e qualificati.
Forse non è stato evidenziato che rappresenta anche un motivo d’orgoglio per questo piccolo forum, che è il luogo in cui l’organizzatore ha trovato lo stimolo per approfondire la passione per gli orologi, fondendola con il suo amore per l’arte e la sua professione. Questo forum è il piccolo “salotto” - come Claudio stesso ebbe a definirlo - in cui è stato possibile a molti approcciarsi all’orologeria, sia industriale sia indipendente, con una fondamentale attenzione alla qualità.

Ebbene, è davvero un peccato che il topic con il quale si rende merito all’impresa e si diffonde la conoscenza dei capolavori esposti sia stato “sporcato” da una polemica futile e pretestuosa.

Il buon Marco sembra non capire, o fa finta di non capire, che non è in questione il diritto di muovere “critiche”.
Sono in questione il modo con cui sono state poste, la loro natura e la consistenza, la finalità che si proponevano.

1) Quanto al modo (e ai tempi) delle critiche.
Se si è invitati a un matrimonio, è probabilmente legittimo, in un momento successivo, lasciarsi andare con altri a qualche commento o pettegolezzo non malevolo.
Ma ha senso prendere la parola al momento del brindisi per sciorinare a sposi e invitati tutte le proprie considerazioni negative?

Calando l'esempio al nostro caso: se anche ci fosse stata qualche critica da fare alla mostra, sarebbe stato certo opportuno farla privatamente o in un momento successivo. O magari formularla – se costruttiva e davvero importante - in modo sfumato e garbato.

2) Quanto alla natura delle critiche.

Se nel matrimonio dell’esempio precedente l’autore del brindisi “critico” esordisse con la premessa che “è un bel matrimonio”, forse il fastidio suscitato nei presenti sarebbe minore?
Certo che no: sarebbe solo una premessa col sapore dell’ipocrisia e della presa in giro.

Se parlo di un film dicendo che “è un buon film, è bene che se ne girino come questo”, e poi inizio a definire “deludenti” il soggetto, la sceneggiatura, la regia, gli attori, il montaggio, ecc., posso dire di aver fatto semplicemente qualche annotazione critica?
No, ho stroncato il film, cercando di dissuadere chi mi legge o mi ascolta dall’andarlo a vedere.

Se dunque in questa mostra troviamo da eccepire sui criterî di selezione degli orologiai, sulla qualità dei pezzi esposti, sulle luci, sulla fruibilità, ecc., definirle “critiche” è un maldestro eufemismo. Si tratta di una stroncatura.
Non si può definire la mostra “un grande evento”, aggiungendo subito dopo che il modo con cui è stata organizzata ha fatto “passare la voglia di tornarci”.

3) Quanto alla consistenza delle critiche.

È certamente lecito criticare e persino stroncare un film (possibilmente nei modi e nei tempi opportuni). Anche i più grandi film hanno difetti.
Ma se inizio a denigrare ogni aspetto de Il Padrino  o di Delitto perfetto  o di Ladri di biciclette  o di Rashomon… vuol dire che capisco poco di cinema oppure ho una questione personale col regista.

Ancora: nessuna donna è perfetta.
Ma se inizio a osservare che Monica Bellucci ha le gambe storte, il naso lungo, il seno cadente, gli alluci divergenti… vuol dire semplicemente che mi sta antipatica.

E se vado a un’esposizione di supercar, che senso ha eccepire che inquinano molto, che sono scomode in città perché hanno le sospensioni rigide, che il bagagliaio è piccolo?
Si tratta di considerazioni che magari hanno pure un fondamento, ma che risultano chiaramente pretestuose nel contesto.

Venendo alla mostra, il suo organizzatore e curatore ha già evidenziato come le “critiche” mosse fossero in larga parte prive di consistenza o pretestuose.
Da quella sui “criteri di selezione” (ma saranno prerogativa dell’organizzatore, o no? È come andare a una mostra sugli Impressionisti e lamentarsi che non ci siano i Macchiaioli…).
A quella sulle teche aperte dagli orologiai, che avrebbero vedute più “ampie” dell’organizzatore (ma quelle teche non sono mai state aperte).
A quella sulle finiture deludenti o dubbie riscontrate sulle realizzazioni dei migliori orologiai esistenti.

Intendiamoci: io non considero tutti i pezzi esposti esenti da qualsiasi tipo di rilievo.
Ma le critiche devono essere fondate su elementi reali, magari anche sul gusto personale, non su illazioni; e devono essere contestualizzate (anch’io ritengo non indossabile l’Halter esposto; ma non posso certo pretendere che un tourbillon su tre assi abbia uno spessore contenuto… Per cui posso serenamente ammirare, in una mostra, le virtù tecniche di un orologio che non è pensato per essere indossato quotidianamente).

4) Dalla natura tendenziosa di molte “critiche” emerge non solo la smania di porsi come voce fuori dal coro, ma anche la malizia.
Sulle finalità che possono aver indirizzato un tale esercizio polemico, però, è meglio non esercitarsi.
Io non mi preoccuperei più di tanto per qualche inaudibile voce dissonante.
La mostra è stata un successo enorme e lo sarà ancor di più ora che avrà ulteriore visibilità nelle successive sedi in cui sarà esposta.
E allora sarà davvero utile leggere i commenti e vedere quanto ke attuali critiche reggeranno.
Certo, se uno deve criticare/rosicare criticherà sempre e rosicherà sempre.
Se vive solo di quello tocca lasciarlo vivere.
« Ultima modifica: Aprile 14, 2018, 09:04:40 am da MauroDS »

Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #289 il: Aprile 14, 2018, 17:48:22 pm »
Tanto per alleggerire....dopo giorni ho elaborato il mio Exit Watch....

vorrei un Tourbillon, possibilmente a due minuti come lo fa Roth/JDN, magari triassiale alla maniera di Halter, con una trasmissione a catena realizzata da Romain Gauthier, per comodità lo vorrei automatico, con un microrotore di Ferrier, il tutto rifinito da Dufour. Credo che tutto ciò la mente di Daniels avrebbe potuto pensarlo tranquillamente,  oggi immagino Klings con carta e penna e  Claret al PC a sviluppare una roba del genere....
Il quadrante moderno, alla Asaoka, ma con una spruzzata di guilloché di Voutilainen, le sfere con la tridimensionalità di Smith le userei per minuti e riserva di carica, mentre l'ora la vorrei a scatto rapido, con la precisione dei Ballouard....

Secondo me potrebbe uscire un discreto orologio...

mbelt

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #290 il: Aprile 14, 2018, 17:52:45 pm »
Tanto per alleggerire....dopo giorni ho elaborato il mio Exit Watch....

vorrei un Tourbillon, possibilmente a due minuti come lo fa Roth/JDN, magari triassiale alla maniera di Halter, con una trasmissione a catena realizzata da Romain Gauthier, per comodità lo vorrei automatico, con un microrotore di Ferrier, il tutto rifinito da Dufour. Credo che tutto ciò la mente di Daniels avrebbe potuto pensarlo tranquillamente,  oggi immagino Klings con carta e penna e  Claret al PC a sviluppare una roba del genere....
Il quadrante moderno, alla Asaoka, ma con una spruzzata di guilloché di Voutilainen, le sfere con la tridimensionalità di Smith le userei per minuti e riserva di carica, mentre l'ora la vorrei a scatto rapido, con la precisione dei Ballouard....

Secondo me potrebbe uscire un discreto orologio...
Secondo me uscirebbe un mostro..... ;)
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

S.M.

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #291 il: Aprile 14, 2018, 18:41:50 pm »
Tanto per alleggerire....dopo giorni ho elaborato il mio Exit Watch....

vorrei un Tourbillon, possibilmente a due minuti come lo fa Roth/JDN, magari triassiale alla maniera di Halter, con una trasmissione a catena realizzata da Romain Gauthier, per comodità lo vorrei automatico, con un microrotore di Ferrier, il tutto rifinito da Dufour. Credo che tutto ciò la mente di Daniels avrebbe potuto pensarlo tranquillamente,  oggi immagino Klings con carta e penna e  Claret al PC a sviluppare una roba del genere....
Il quadrante moderno, alla Asaoka, ma con una spruzzata di guilloché di Voutilainen, le sfere con la tridimensionalità di Smith le userei per minuti e riserva di carica, mentre l'ora la vorrei a scatto rapido, con la precisione dei Ballouard....

Secondo me potrebbe uscire un discreto orologio...
A me basterebbe l'orologio che hai come avatar.....
 ;)
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

fansie

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #292 il: Aprile 14, 2018, 19:44:26 pm »
Tanto per alleggerire....dopo giorni ho elaborato il mio Exit Watch....

vorrei un Tourbillon, possibilmente a due minuti come lo fa Roth/JDN, magari triassiale alla maniera di Halter, con una trasmissione a catena realizzata da Romain Gauthier, per comodità lo vorrei automatico, con un microrotore di Ferrier, il tutto rifinito da Dufour. Credo che tutto ciò la mente di Daniels avrebbe potuto pensarlo tranquillamente,  oggi immagino Klings con carta e penna e  Claret al PC a sviluppare una roba del genere....
Il quadrante moderno, alla Asaoka, ma con una spruzzata di guilloché di Voutilainen, le sfere con la tridimensionalità di Smith le userei per minuti e riserva di carica, mentre l'ora la vorrei a scatto rapido, con la precisione dei Ballouard....

Secondo me potrebbe uscire un discreto orologio...
A me basterebbe l'orologio che hai come avatar.....
 ;)

+1  :)
Federico

Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #293 il: Aprile 15, 2018, 00:11:00 am »
Buonasera a tutti, grazie alla segnalazione di Denny, con colpevole ritardo ho scoperto il vs forum.
In punta di piedi, curiosando un po', sono stato rapito dai temi trattati.
La ragione del mio intervento, oltre a presentarmi, e’ volta a ringraziare Claudio Proietti organizzatore di Watchmakers.
Caro Claudio, vorrei farti tanti e sinceri complimenti per aver organizzato qualcosa di unico, con un respiro molto piu’ grande dalle normali mostre ed eventi settoriali che normalmente sono e credo siamo abituati ad assistere.
Questo evento colmo di passione, di diritto ti premia per tutti i sacrifici ed impegni a cui la macchina organizzativa ti ha sottoposto, ma che inevitabilmente ha permesso di accendere "le polveri" e la fantasia degli osservatori.
Nelle vetrine non ci sono solo manufatti esclusivi, ma tutta la grandezza, storia e manualita’ degli artigiani.
Ovviamente per scatenare e decifrare i codici di tali opere d’arte, le loro finiture, progetti, complicazioni e tutta la bellezza, sono richieste,come sapete, non solo grandi competenze da parte dell’artigiano ma anche dallo stesso osservatore.
Personalmente sono rimasto folgorato da tutto cio’, e per rimettere a posto i pensieri e concetti, onestamente son dovuto ritornare la mattina seguente per rivedere singolarmente e con calma le opere esposte.
Solo cosi’, dopo una tua accurata spiegazione e le luci del mattino, ho potuto fare ordine e ritornare a casa con la consapevolezza di avere assistito ad un evento unico e storico…di quelli che un giorno racconterai ai nipoti esclamando…io c’ero!
Questa tua prima tappa Italiana credo fermamente si chiuda con successo assoluto, anche perche’ nei miei due giorni, ho notato la gente completamente dopata da tanta grandezza.
Penso che questo evento, in fatto di Orologeria, fa’ tanto onore a te quanto al nostro Paese.
Cio’ che hai saputo realizzare, non e’ possibile demolirlo, e credo va’ dedicato anche a chi non e’ riuscito in passato, per mille motivi, a creare anche lontanamente una cosa simile...anche se mi auguro, malgrado le difficolta’ della macchina organizzativa, si possa in futuro sempre piu’ assistere e godere di tali eventi.
Indubbiamente una delle esposizioni di Orologeria piu belle a cui ho assistito, visto che c'e' stata anche la possibilita' di rivolgere alcune domande direttamente ai Maestri Orologiai molto disponibili, godendo poi di risposte ed informazioni pulite, non distorte, ma direttamente dalla fonte...quest'ultimo, dettaglio non da poco.
P.S. un caro saluto alla tua collaboratrice Sig.ra Irene, persona molto preparata e gentile.
Con stima,
Ciro 


« Ultima modifica: Aprile 15, 2018, 01:08:47 am da ciro71 »

Bertroo

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #294 il: Aprile 15, 2018, 00:27:25 am »
Grande Ciro! Bentrovato! Sono contento di leggerti. U.mb personaggio come te è un bell’acquisto. Non ci mollare eh?! Ha fatto bene Denny a segnalarti il nostro forum.
(P.s. Sono Roberto :D)

corrado71

Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #295 il: Aprile 15, 2018, 07:54:54 am »
Ciao, dici bene, un evento storico. Magari ci siamo anche incrociati alla serata inaugurale, in ogni caso benvenuto  ;)

Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #296 il: Aprile 15, 2018, 08:04:11 am »
Un benvenuto a Ciro anche da parte mia.
Concordo sulla tua visione della mostra e sulle parole spese per Claudio.
Buon proseguimento e... il tuo avatar non è male, Vincent C. è un grandissimo ;)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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-Samuel Johnson-

Lego

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #297 il: Aprile 15, 2018, 08:06:04 am »
Ciao Ciro!

Vittorio/Lego

S.M.

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Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #298 il: Aprile 15, 2018, 08:17:24 am »
Benvenuto, non ho avuto modo di conoscerti, ma già dalla presentazione direi che sei molto "avanti" in questa malattia che ci accomuna.

Stefano
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Watchmakers - The Masters of Art Horology / The Exhibition
« Risposta #299 il: Aprile 15, 2018, 08:48:15 am »
Benvenuto, non ho avuto modo di conoscerti, ma già dalla presentazione direi che sei molto "avanti" in questa malattia che ci accomuna.

Stefano
....direi mooolto avanti..
Bene arrivato dal penultimo arrivato.. :)