Orologico Forum 3.0

«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»

fansie

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Re:«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»
« Risposta #30 il: Aprile 16, 2018, 21:08:31 pm »
Boh...  :)
Non mi hai convinto  :)
Federico

ilcommesso

Re:«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»
« Risposta #31 il: Aprile 16, 2018, 21:36:21 pm »
Se si vuole avvicinare la gente normale all'orologeria con contenuti, non potrà mai essere GF a farlo, né Dufour.

Quelli sono orologi per facoltosi milionari, che il 99% delle volte cercano sì il prodotto raro ed esclusivo, ma pensate davvero che ad alcuno degli acquirenti interessi sapere del perché i turbo sono inclinati di 28°? (o è un 'altra angolazione).

Comprano perché fa status, quando sei a cena col miliardario di turno.
Chi ci va col Patek, chi si vuole distinguere compra altro.
Un negozio che ho visitato in settimana me ha venduti 3
(e lo sconto lo fanno)  8)

Caro Simone, è verò, oggi non è Dufour ne tanto meno GF ad avvicinare l'orologeria artigianale alle persone normali, ma non credo Ciro ha scritto che questo era lo scopo di questa iniziativa.
Qui si parlava di tramandar tecniche artigianali che si stanno perdendo.

Vorrei però ricordare che Dufour sino a qualche anno fa, pochissimi anni fa, era perculato per il suo modo integralista di procedere e per queste sue modalità di realizzazione dei suoi orologi. Io ricordo perfettamente le persone che dicevano che spendere 40 mila usd (era questo il costo di un Simplicity), anzichè su un Rolex o un PP, equivaleva a buttare i soldi e che sarebbero stati curiosi di vedere i proprietari di questi orologi spiegare Anglage e Cotes, il giorno in cui avrebbero voluto vender un qualsiasi Dufour..

Assolutamente vero.
Però ciò che ha avvicinato alcuni collezionisti è l'amore per le finiture o la rivalutazione che si può creare?
Ai posteri l'ardua sentenza :D
Io penso che, come sempre,  la realtà sia nel centro.

Istaro

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Re:«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»
« Risposta #32 il: Aprile 16, 2018, 22:59:14 pm »
Certo che si fa per parlare. E stiamo parlando dell'eccellenza, o di una eccellenza, quindi è giusto anche essere esigenti.
(...)
Io da quando mi interesso di orologeria sono contro le informazioni scorrette, non arrivo a chiamarle bugie, ma poco ci manca. Perchè questo settore ne è pieno. Quindi mi dispiace che Daniel Roth continui ha ripetere che ha fatto tutto da solo: è una cosa non vera e non gli fa onore.

Posso essere d'accordo, in linea di principio, sul fatto che nel settore dell'eccellenza si può e si deve essere più esigenti. Che la trasparenza e correttezza delle informazioni è fondamentale. E che bisogna sempre sottoporre a verifica le affermazioni che sentiamo, esercitando anche un pizzico di sana diffidenza.

Però...

1) Stiamo criticando alcuni orologiai per quello che hanno realmente detto  o per quello che altri - magari troppo entusiasti - attribuiscono loro?
Voglio dire: quand'è che Roth avrebbe affermato testualmente: "Faccio tutto da solo?"
Io ho conosciuto una persona molto modesta, che solo dietro sollecitazione di Claudio ha detto: "Sì, penso che il nostro lavoro sia una forma d'arte, per la cura e l'amore che ci mettiamo. Ma non mi piace dirlo ad alta voce, per non apparire presuntuoso". Parole di uno dei più grandi orologiai di sempre...

2) Quando mettiamo in dubbio qualche affermazione di una maison  o di un orologiaio, lo facciamo a ragion veduta o sulla base di semplici illazioni?
Perché un conto è la legittima diffidenza che ci spinge a cercare conferme su ciò che sentiamo, e a formulare critiche quando abbiamo acquisito la certezza  che l'affermazione di un produttore non è corretta o è esagerata.
Altro conto è il dubbio seminato senza elementi che lo possano suscitare, la critica formulata senza aver effettuato verifiche o acquisito elementi sufficienti (magari lasciando intendere che vi siano): non solo gettiamo inutilmente discredito sul lavoro di professionisti, ma non aiutiamo neanche la conoscenza comune. Quando si esprime scetticismo su tutto, alla fine va bene tutto...
« Ultima modifica: Aprile 16, 2018, 23:09:57 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

mbelt

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Re:«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»
« Risposta #33 il: Aprile 16, 2018, 23:06:52 pm »
Certo che si fa per parlare. E stiamo parlando dell'eccellenza, o di una eccellenza, quindi è giusto anche essere esigenti.
(...)
Io da quando mi interesso di orologeria sono contro le informazioni scorrette, non arrivo a chiamarle bugie, ma poco ci manca. Perchè questo settore ne è pieno. Quindi mi dispiace che Daniel Roth continui ha ripetere che ha fatto tutto da solo: è una cosa non vera e non gli fa onore.

Posso essere d'accordo, in linea di principio, sul fatto che nel settore dell'eccellenza si può e si deve essere più esigenti. Che la trasparenza e correttezza delle informazioni è fondamentale. E che bisogna sempre sottoporre a verifica le affermazioni che sentiamo, esercitando anche un pizzico di sana diffidenza.

Però...

1) Stiamo criticando alcuni orologiai per quello che hanno realmente detto  o per quello che altri - magari troppo entusiasti - attribuiscono loro?
Voglio dire: quand'è che Roth avrebbe affermato testualmente: "Faccio tutto da solo?"
Io ho conosciuto una persona molto modesta, che solo dietro sollecitazione di Claudio ha detto: "Sì, penso che il nostro lavoro sia una forma d'arte, per la cura e l'amore che ci mettiamo. Ma non mi piace dirlo ad alta voce, per non apparire presuntuoso". Parole di uno dei più grandi orologiai di sempre...

2) Quando mettiamo in dubbio qualche affermazione di una maison  o di un orologiaio, lo facciamo a ragion veduta o sulla base di semplici illazioni?
Perché un conto è la legittima diffidenza che ci spinge a cercare conferme su ciò che sentiamo, e a formulare critiche quando abbiamo acquisito la certezza  che l'affermazione di un produttore non è corretta o è esagerata.
Altro conto è il dubbio seminato senza aver effettuato verifiche, la critica formulata senza certezze: non solo gettiamo inutilmente discredito sul lavoro di professionisti, ma non aiutiamo neanche la conoscenza comune. Quando si dubita di tutto, alla fine va bene tutto...
1) Ho sentito io con le mie orecchie ripetere a Roth come un disco rotto: "ho fatto tutto da solo", ripetuto diverse volte in presenza non solo mia. A me basta e avanza. E' una cosa che si autoattribuisce e me ne dispiace. E non ne avrebbe bisogno
2) su altri orologiai, per esempio Voutilainen, non ho mai sentito da lui affermazioni di questo genere. Penso siano cose che erroneamente gli attribuiscono certi ammiratori più voutilaineiani di Voutilainen. A me come persona ha fatto una ottima impressione. In generale come persone tutti gli orologiai presenti mi hanno fatto una ottima impressione, e non  ne sono sorpreso.
3) le illazioni le fa qualcun altro. Mi sembra di spiegare e documentare molto bene quello che affermo. Se non si è d'accordo non è un buon motivo per tacciarle come illazioni. Dire o far credere che alcuni fanno tutto a mano per me non è informazione, è totale disinformazione. A me non risulta nessuno che faccia tutto a mano. E di cose ne conosco tante. E nessuno che faccia tutto da solo. Eccetto Klings, che proprio non so come lavori, anche se i pezzi suoi esposti erano più artiginali di alcuni altri, questo sì. Ma nulla altro posso dire.
NON rispondo a polemiche.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»
« Risposta #34 il: Aprile 17, 2018, 01:19:13 am »
Certo che si fa per parlare. E stiamo parlando dell'eccellenza, o di una eccellenza, quindi è giusto anche essere esigenti.
(...)
Io da quando mi interesso di orologeria sono contro le informazioni scorrette, non arrivo a chiamarle bugie, ma poco ci manca. Perchè questo settore ne è pieno. Quindi mi dispiace che Daniel Roth continui ha ripetere che ha fatto tutto da solo: è una cosa non vera e non gli fa onore.

Posso essere d'accordo, in linea di principio, sul fatto che nel settore dell'eccellenza si può e si deve essere più esigenti. Che la trasparenza e correttezza delle informazioni è fondamentale. E che bisogna sempre sottoporre a verifica le affermazioni che sentiamo, esercitando anche un pizzico di sana diffidenza.

Però...

1) Stiamo criticando alcuni orologiai per quello che hanno realmente detto  o per quello che altri - magari troppo entusiasti - attribuiscono loro?
Voglio dire: quand'è che Roth avrebbe affermato testualmente: "Faccio tutto da solo?"
Io ho conosciuto una persona molto modesta, che solo dietro sollecitazione di Claudio ha detto: "Sì, penso che il nostro lavoro sia una forma d'arte, per la cura e l'amore che ci mettiamo. Ma non mi piace dirlo ad alta voce, per non apparire presuntuoso". Parole di uno dei più grandi orologiai di sempre...

2) Quando mettiamo in dubbio qualche affermazione di una maison  o di un orologiaio, lo facciamo a ragion veduta o sulla base di semplici illazioni?
Perché un conto è la legittima diffidenza che ci spinge a cercare conferme su ciò che sentiamo, e a formulare critiche quando abbiamo acquisito la certezza  che l'affermazione di un produttore non è corretta o è esagerata.
Altro conto è il dubbio seminato senza aver effettuato verifiche, la critica formulata senza certezze: non solo gettiamo inutilmente discredito sul lavoro di professionisti, ma non aiutiamo neanche la conoscenza comune. Quando si dubita di tutto, alla fine va bene tutto...
1) Ho sentito io con le mie orecchie ripetere a Roth come un disco rotto: "ho fatto tutto da solo", ripetuto diverse volte in presenza non solo mia. A me basta e avanza. E' una cosa che si autoattribuisce e me ne dispiace. E non ne avrebbe bisogno
2) su altri orologiai, per esempio Voutilainen, non ho mai sentito da lui affermazioni di questo genere. Penso siano cose che erroneamente gli attribuiscono certi ammiratori più voutilaineiani di Voutilainen. A me come persona ha fatto una ottima impressione. In generale come persone tutti gli orologiai presenti mi hanno fatto una ottima impressione, e non  ne sono sorpreso.
3) le illazioni le fa qualcun altro. Mi sembra di spiegare e documentare molto bene quello che affermo. Se non si è d'accordo non è un buon motivo per tacciarle come illazioni. Dire o far credere che alcuni fanno tutto a mano per me non è informazione, è totale disinformazione. A me non risulta nessuno che faccia tutto a mano. E di cose ne conosco tante. E nessuno che faccia tutto da solo. Eccetto Klings, che proprio non so come lavori, anche se i pezzi suoi esposti erano più artiginali di alcuni altri, questo sì. Ma nulla altro posso dire.
NON rispondo a polemiche.

Documentare è ció che non fai mai e per questo sei stato messo all'angolo già una decina di volte negli ultimi giorni.
Affermazioni che hai sentito soltanto tu nonostante fossi in mezzo a 350 persone, avvenimenti che hai visto soltanto tu e non gli altri 350, difficoltà che hai vissuto solo tu e non tutti gli altri che stai leggendo quotidianamente.
Però mi chiedo, se era tutto così terribile, perché dal vivo mi hai dichiarato il tuo entusiasmo?
Perché mi hai chiesto di poter proseguire questa serata con noi al ristorante (ti prego evita la balla di averlo fatto per gli altri perche quando me lo hai chiesto io ho accettato, nonostante sapessi a quanti la tua presenza non avrebbe fatto piacere).
Ma soprattutto, se eri cosi infastidito, e dal giorno dopo hai sottolineato quanto il sottoscritto e tutto ciò che ho fatto non ti era piaciuto, perche voler stare ancora con noi?


corrado71

Re:«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»
« Risposta #35 il: Aprile 17, 2018, 11:09:51 am »
Certo che si fa per parlare. E stiamo parlando dell'eccellenza, o di una eccellenza, quindi è giusto anche essere esigenti.
(...)
Io da quando mi interesso di orologeria sono contro le informazioni scorrette, non arrivo a chiamarle bugie, ma poco ci manca. Perchè questo settore ne è pieno. Quindi mi dispiace che Daniel Roth continui ha ripetere che ha fatto tutto da solo: è una cosa non vera e non gli fa onore.

Posso essere d'accordo, in linea di principio, sul fatto che nel settore dell'eccellenza si può e si deve essere più esigenti. Che la trasparenza e correttezza delle informazioni è fondamentale. E che bisogna sempre sottoporre a verifica le affermazioni che sentiamo, esercitando anche un pizzico di sana diffidenza.

Però...

1) Stiamo criticando alcuni orologiai per quello che hanno realmente detto  o per quello che altri - magari troppo entusiasti - attribuiscono loro?
Voglio dire: quand'è che Roth avrebbe affermato testualmente: "Faccio tutto da solo?"
Io ho conosciuto una persona molto modesta, che solo dietro sollecitazione di Claudio ha detto: "Sì, penso che il nostro lavoro sia una forma d'arte, per la cura e l'amore che ci mettiamo. Ma non mi piace dirlo ad alta voce, per non apparire presuntuoso". Parole di uno dei più grandi orologiai di sempre...

2) Quando mettiamo in dubbio qualche affermazione di una maison  o di un orologiaio, lo facciamo a ragion veduta o sulla base di semplici illazioni?
Perché un conto è la legittima diffidenza che ci spinge a cercare conferme su ciò che sentiamo, e a formulare critiche quando abbiamo acquisito la certezza  che l'affermazione di un produttore non è corretta o è esagerata.
Altro conto è il dubbio seminato senza aver effettuato verifiche, la critica formulata senza certezze: non solo gettiamo inutilmente discredito sul lavoro di professionisti, ma non aiutiamo neanche la conoscenza comune. Quando si dubita di tutto, alla fine va bene tutto...
1) Ho sentito io con le mie orecchie ripetere a Roth come un disco rotto: "ho fatto tutto da solo", ripetuto diverse volte in presenza non solo mia. A me basta e avanza. E' una cosa che si autoattribuisce e me ne dispiace. E non ne avrebbe bisogno
2) su altri orologiai, per esempio Voutilainen, non ho mai sentito da lui affermazioni di questo genere. Penso siano cose che erroneamente gli attribuiscono certi ammiratori più voutilaineiani di Voutilainen. A me come persona ha fatto una ottima impressione. In generale come persone tutti gli orologiai presenti mi hanno fatto una ottima impressione, e non  ne sono sorpreso.
3) le illazioni le fa qualcun altro. Mi sembra di spiegare e documentare molto bene quello che affermo. Se non si è d'accordo non è un buon motivo per tacciarle come illazioni. Dire o far credere che alcuni fanno tutto a mano per me non è informazione, è totale disinformazione. A me non risulta nessuno che faccia tutto a mano. E di cose ne conosco tante. E nessuno che faccia tutto da solo. Eccetto Klings, che proprio non so come lavori, anche se i pezzi suoi esposti erano più artiginali di alcuni altri, questo sì. Ma nulla altro posso dire.
NON rispondo a polemiche.

Qui le polemiche le fai solo tu in realtà. E infatti prima del tuo rientro erano pressoché sparite, e nessuno ne sentiva la mancanza. In effetti siamo un piccolo gruppo di appassionati che, in mezzo agli impicci delle giornate ormai sempre stressanti, si ritaglia brevi time-out rilassanti per scambiare quattro chiacchiere tra amici su un argomento che ci appassiona. E' così difficile capire questo spirito?

Re:«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»
« Risposta #36 il: Aprile 17, 2018, 11:21:08 am »
Certo che si fa per parlare. E stiamo parlando dell'eccellenza, o di una eccellenza, quindi è giusto anche essere esigenti.
(...)
Io da quando mi interesso di orologeria sono contro le informazioni scorrette, non arrivo a chiamarle bugie, ma poco ci manca. Perchè questo settore ne è pieno. Quindi mi dispiace che Daniel Roth continui ha ripetere che ha fatto tutto da solo: è una cosa non vera e non gli fa onore.

Posso essere d'accordo, in linea di principio, sul fatto che nel settore dell'eccellenza si può e si deve essere più esigenti. Che la trasparenza e correttezza delle informazioni è fondamentale. E che bisogna sempre sottoporre a verifica le affermazioni che sentiamo, esercitando anche un pizzico di sana diffidenza.

Però...

1) Stiamo criticando alcuni orologiai per quello che hanno realmente detto  o per quello che altri - magari troppo entusiasti - attribuiscono loro?
Voglio dire: quand'è che Roth avrebbe affermato testualmente: "Faccio tutto da solo?"
Io ho conosciuto una persona molto modesta, che solo dietro sollecitazione di Claudio ha detto: "Sì, penso che il nostro lavoro sia una forma d'arte, per la cura e l'amore che ci mettiamo. Ma non mi piace dirlo ad alta voce, per non apparire presuntuoso". Parole di uno dei più grandi orologiai di sempre...

2) Quando mettiamo in dubbio qualche affermazione di una maison  o di un orologiaio, lo facciamo a ragion veduta o sulla base di semplici illazioni?
Perché un conto è la legittima diffidenza che ci spinge a cercare conferme su ciò che sentiamo, e a formulare critiche quando abbiamo acquisito la certezza  che l'affermazione di un produttore non è corretta o è esagerata.
Altro conto è il dubbio seminato senza aver effettuato verifiche, la critica formulata senza certezze: non solo gettiamo inutilmente discredito sul lavoro di professionisti, ma non aiutiamo neanche la conoscenza comune. Quando si dubita di tutto, alla fine va bene tutto...
1) Ho sentito io con le mie orecchie ripetere a Roth come un disco rotto: "ho fatto tutto da solo", ripetuto diverse volte in presenza non solo mia. A me basta e avanza. E' una cosa che si autoattribuisce e me ne dispiace. E non ne avrebbe bisogno
2) su altri orologiai, per esempio Voutilainen, non ho mai sentito da lui affermazioni di questo genere. Penso siano cose che erroneamente gli attribuiscono certi ammiratori più voutilaineiani di Voutilainen. A me come persona ha fatto una ottima impressione. In generale come persone tutti gli orologiai presenti mi hanno fatto una ottima impressione, e non  ne sono sorpreso.
3) le illazioni le fa qualcun altro. Mi sembra di spiegare e documentare molto bene quello che affermo. Se non si è d'accordo non è un buon motivo per tacciarle come illazioni. Dire o far credere che alcuni fanno tutto a mano per me non è informazione, è totale disinformazione. A me non risulta nessuno che faccia tutto a mano. E di cose ne conosco tante. E nessuno che faccia tutto da solo. Eccetto Klings, che proprio non so come lavori, anche se i pezzi suoi esposti erano più artiginali di alcuni altri, questo sì. Ma nulla altro posso dire.
NON rispondo a polemiche.

Dove?!
 
"Ho sentito dire..." , "non ricordo chi me lo disse..." , "forumisti esperti..." etc.


Questi i tuoi "documenti".


Di link, testimonianze reali, nomi e cognomi neanche l'ombra.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

cicci

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Re:«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»
« Risposta #37 il: Aprile 25, 2018, 21:46:10 pm »
Che peccato inquinare questo lido di appassionati della cultura orologiaia con chi scrive di notizie "sentite", "dette", "viste" solo dal suo punto di vista criticando tutti e tutto. Oggi la conoscenza del mondo "orologiaio" è sicuramente facilitato da internet ma, non c'è "tutto" in rete. Bisogna fare molta attenzione! ::)
Si, è vero che Klings non usa pc e/o internet per creare i suoi lavori, ma ci sono molti altri artigiani sconosciuti ai più proprio perché non sono in rete. Se poi un maestro orologiaio afferma che una spirale l'ha fatta lui, perché dubitare? Alcuni calibri di questi artisti della cronometria fanno spirali con delle "curve terminali al pitone" e a volte, "curve terminali alla virola" che devono essere fatte in origine dal costruttore in quanto aziende come Nivarox, Straumann e altre non possono fornire in serie.  :-\
Il mio consiglio è di non usare questa arroganza di conoscenza (.. direi piuttosto presunzione di conoscenza..) perché chi afferma tutta questa sua "cultura" ha completamente dimenticato l'intelligenza e artigianalità del passato. La conservazione di questa arte va preservata e tramandata. L'industria orologiaia contemporanea purtropppo non lo fa', sta remando contro piuttosto. :-X
Secondo la mia opinione, condivisa da moltissimi del settore, è l'industria orologiaia che ci "ostenta" l'artigianalità dei suoi prodotti che invece oramai sono plasmati da delle macchine d'intelligenza e "artigianalità" artificiale.
Non leggo passione per l'orologeria nelle scritture di questo tipo di utenti del forum, ma solo un atteggiamento negativo che tende a far allontanare il vero entusiasta per l'universo della cronometria portatile da polso e non.

Cicci
La felicità è avere la propria passione per lavoro.  (Alain Silberstein)



Re:«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»
« Risposta #38 il: Aprile 25, 2018, 22:28:45 pm »
Che peccato inquinare questo lido di appassionati della cultura orologiaia con chi scrive di notizie "sentite", "dette", "viste" solo dal suo punto di vista criticando tutti e tutto. Oggi la conoscenza del mondo "orologiaio" è sicuramente facilitato da internet ma, non c'è "tutto" in rete. Bisogna fare molta attenzione! ::)
Si, è vero che Klings non usa pc e/o internet per creare i suoi lavori, ma ci sono molti altri artigiani sconosciuti ai più proprio perché non sono in rete. Se poi un maestro orologiaio afferma che una spirale l'ha fatta lui, perché dubitare? Alcuni calibri di questi artisti della cronometria fanno spirali con delle "curve terminali al pitone" e a volte, "curve terminali alla virola" che devono essere fatte in origine dal costruttore in quanto aziende come Nivarox, Straumann e altre non possono fornire in serie.  :-\
Il mio consiglio è di non usare questa arroganza di conoscenza (.. direi piuttosto presunzione di conoscenza..) perché chi afferma tutta questa sua "cultura" ha completamente dimenticato l'intelligenza e artigianalità del passato. La conservazione di questa arte va preservata e tramandata. L'industria orologiaia contemporanea purtropppo non lo fa', sta remando contro piuttosto. :-X
Secondo la mia opinione, condivisa da moltissimi del settore, è l'industria orologiaia che ci "ostenta" l'artigianalità dei suoi prodotti che invece oramai sono plasmati da delle macchine d'intelligenza e "artigianalità" artificiale.
Non leggo passione per l'orologeria nelle scritture di questo tipo di utenti del forum, ma solo un atteggiamento negativo che tende a far allontanare il vero entusiasta per l'universo della cronometria portatile da polso e non.

Cicci

Condivido.
Ma Severo, il topic lo sta inquinando una sola persona, con le sue illazioni, le sue congetture e i suoi modi per dire "lo so io", "l'ho sentito dire io", "questo non è possibile", "ci sono state bugie" e quant'altro.
Altri penso condividano questo tuo scritto, ivi compreso il discorso sulla produzione delle spirali, perchè se ce lo dicono loro che fanno anche quelle, perchè dubitarne? Perchè orologiai così bravi oltre che persone così umili dovrebbero affermare cose false? Non ha senso proprio. s*********i in toto e permettere di minare la loro credibilità e la loro buona fede per una spirale, mah...
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

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Re:«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»
« Risposta #39 il: Aprile 25, 2018, 22:50:43 pm »
Se si leggesse con attenzione si potrebbe scoprire che in realtà non sono io ad affermare che Roth non fa la spirale lui. Lo ha scritto Fansie, e ovviamente l'ho considerato vero. Ed una persona che non fa da sè una spirale, una componente fondamentale del calibro non può dire che fa tutto a mano da solo. Ed è inutile chiedere "prove", quali prove vuoi fornire? Le informazioni non sempre sono pubbliche, anzi non sempre sono pubblicabili le fonti. E anche a me risulta che tutto da solo e a mano non faccia. Poi se qualcuno preferisce credere alla affermazione di Roth, affari suoi, non miei. Non abbiamo l'obbligo di concordare. E ho già anche detto, ma ribadisco, che per me il Roth era il vero masterpiece della mostra, molto ma molto più artigianale di altri. E anche esteticamente bello e originale. Per me il fatto che la spirale non la faccia lui non è una diminutio, per altri evidentemente sì. Io non vivo l'orologeria appeso a queste cose qua. L'orologeria è altro, soprattutto altro.
« Ultima modifica: Aprile 25, 2018, 22:58:40 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

mbelt

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Re:«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»
« Risposta #40 il: Aprile 25, 2018, 22:53:54 pm »
Roth, apparte la cassa, il vetro, spirale e rubini fa tutto.
Dabiels anche la cassa da solo, così come Klings...
Mi pare che si possa dire che fanno praticamente tutto...
A me, con tutto il rispetto, anche se fosse come dici, non pare proprio che facciano tutto. Quando dici spirale non stai parlando di un elemento secondario di un orologio. E la cassa per me è meglio farla fare fuori non è da questo che si vede la bravura di un orologiaio. E comunque, a parte Klings , che non conosco abbastanza, sugli altri ti dico che vengono da fuori diverse componenti anche del calibro. A volte persino delle finiture.

Comunque, nel caso di Roth, creare un progetto di un movimento con tourbillon da zero. Realizzare il 90% dei componenti da solo. Assemblarli. Rifinirli. Fare tutto a casa propria, senza il ricorso ai macchinari ultratecnologici attuali... Non sarà tutto, tutto, ma insomma... Si può considerare completamente artigianale.. Ha fatto praticamente tutto da solo.
Ecco ciò che ha scritto Fansie. Prima di Fansie mai ho parlato o scritto di spirale. E lui che lo afferma, e a me risulta vero.
« Ultima modifica: Aprile 25, 2018, 22:56:05 pm da mbelt »
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Istaro

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Re:«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»
« Risposta #41 il: Aprile 25, 2018, 23:00:49 pm »
Se si leggesse con attenzione si potrebbe scoprire che in realtà non sono io ad affermare che Roth non fa la spirale lui. Lo ha scritto Fansie, e ovviamente l'ho considerato vero. Ed una persona che non fa da sè una spirale, una componente fondamentale del calibro non può dire che fa tutto a mano da solo. Ed è inutile chiedere "prove", quali prove vuoi fornire? Le informazioni non sempre sono pubbliche, anzi non sempre sono pubblicabili le fonti. E anche a me risulta che tutto da solo e a mano non faccia. Poi se qualcuno preferisce crederlo affari suoi, non miei. Non abbiamo l'obbligo di concordare. E ho già anche detto, ma ribadisco, che per me il Roth era il vero masterpiece della mostra, molto ma molto più artigianale di altri. E anche esteticamente bello e originale. Per me il fatto che la spirale non la faccia lui non è una diminutio, per altri evidentemente sì. Io non vivo l'orologeria appeso a queste cose qua. L'orologeria è altro, soprattutto altro.

Non cambiamo le carte in tavola.

Di arbitrario c'è solo la tua attribuzione a Roth della frase "ho fatto tutto da solo", che non hai saputo/voluto documentare (se non con l'affermazione che "lo hai sentito con le tue orecchie").  ::)
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

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Re:«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»
« Risposta #42 il: Aprile 25, 2018, 23:03:55 pm »
Se si leggesse con attenzione si potrebbe scoprire che in realtà non sono io ad affermare che Roth non fa la spirale lui. Lo ha scritto Fansie, e ovviamente l'ho considerato vero. Ed una persona che non fa da sè una spirale, una componente fondamentale del calibro non può dire che fa tutto a mano da solo. Ed è inutile chiedere "prove", quali prove vuoi fornire? Le informazioni non sempre sono pubbliche, anzi non sempre sono pubblicabili le fonti. E anche a me risulta che tutto da solo e a mano non faccia. Poi se qualcuno preferisce crederlo affari suoi, non miei. Non abbiamo l'obbligo di concordare. E ho già anche detto, ma ribadisco, che per me il Roth era il vero masterpiece della mostra, molto ma molto più artigianale di altri. E anche esteticamente bello e originale. Per me il fatto che la spirale non la faccia lui non è una diminutio, per altri evidentemente sì. Io non vivo l'orologeria appeso a queste cose qua. L'orologeria è altro, soprattutto altro.

Non cambiamo le carte in tavola.

Di arbitrario c'è solo la tua attribuzione a Roth della frase "ho fatto tutto da solo", che non hai saputo/voluto documentare (se non con l'affermazione che "lo hai sentito con le tue orecchie").  ::)
L'hanno sentito in tanti perché lo diceva a tutti, eravamo almeno cinque o sei mentre lo ripeteva. Non me lo diceva all'orecchio. Anzi io gli ho pure chiesto "Da solo da solo (en francais)? Lui mi ha risposto che si fa aiutare dalla figlia. Ma scommetto che lo ha detto tutta la sera. Certo, non gli ho chiesto di metterlo per iscritto e di firmarlo dal notaio. Né di registrarlo.
« Ultima modifica: Aprile 25, 2018, 23:06:02 pm da mbelt »
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Re:«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»
« Risposta #43 il: Aprile 25, 2018, 23:09:46 pm »
Se si leggesse con attenzione si potrebbe scoprire che in realtà non sono io ad affermare che Roth non fa la spirale lui. Lo ha scritto Fansie, e ovviamente l'ho considerato vero. Ed una persona che non fa da sè una spirale, una componente fondamentale del calibro non può dire che fa tutto a mano da solo. Ed è inutile chiedere "prove", quali prove vuoi fornire? Le informazioni non sempre sono pubbliche, anzi non sempre sono pubblicabili le fonti. E anche a me risulta che tutto da solo e a mano non faccia. Poi se qualcuno preferisce crederlo affari suoi, non miei. Non abbiamo l'obbligo di concordare. E ho già anche detto, ma ribadisco, che per me il Roth era il vero masterpiece della mostra, molto ma molto più artigianale di altri. E anche esteticamente bello e originale. Per me il fatto che la spirale non la faccia lui non è una diminutio, per altri evidentemente sì. Io non vivo l'orologeria appeso a queste cose qua. L'orologeria è altro, soprattutto altro.

Non cambiamo le carte in tavola.

Di arbitrario c'è solo la tua attribuzione a Roth della frase "ho fatto tutto da solo", che non hai saputo/voluto documentare (se non con l'affermazione che "lo hai sentito con le tue orecchie").  ::)
L'hanno sentito in tanti perché lo diceva a tutti, eravamo almeno cinque o sei mentre lo ripeteva. Ma scommetto che lo ha detto tutta la sera. Certo, non gli ho chiesto di metterlo per iscritto e di firmarlo dal notaio.

Le informazioni raccolte confidenzialmente o incidentalmente, se non possono essere comprovate, non hanno alcuna rilevanza pubblica, perché non possono essere distinte dalle chiacchiere, dai sentito dire, dai pettegolezzi, dai fraintendimenti (bisogna capire la portata dell'affermazione, il contesto, l'eventuale domanda, ecc.), dalle calunnie.
Quindi non si riportano pubblicamente, ma possono restare tutt'al più materia di conversazione a cena tra amici.

Stiamo perciò discutendo del nulla.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

mbelt

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Re:«Le GardeTemps Naissance d’une Montre»
« Risposta #44 il: Aprile 25, 2018, 23:13:19 pm »
Se si leggesse con attenzione si potrebbe scoprire che in realtà non sono io ad affermare che Roth non fa la spirale lui. Lo ha scritto Fansie, e ovviamente l'ho considerato vero. Ed una persona che non fa da sè una spirale, una componente fondamentale del calibro non può dire che fa tutto a mano da solo. Ed è inutile chiedere "prove", quali prove vuoi fornire? Le informazioni non sempre sono pubbliche, anzi non sempre sono pubblicabili le fonti. E anche a me risulta che tutto da solo e a mano non faccia. Poi se qualcuno preferisce crederlo affari suoi, non miei. Non abbiamo l'obbligo di concordare. E ho già anche detto, ma ribadisco, che per me il Roth era il vero masterpiece della mostra, molto ma molto più artigianale di altri. E anche esteticamente bello e originale. Per me il fatto che la spirale non la faccia lui non è una diminutio, per altri evidentemente sì. Io non vivo l'orologeria appeso a queste cose qua. L'orologeria è altro, soprattutto altro.

Non cambiamo le carte in tavola.

Di arbitrario c'è solo la tua attribuzione a Roth della frase "ho fatto tutto da solo", che non hai saputo/voluto documentare (se non con l'affermazione che "lo hai sentito con le tue orecchie").  ::)
L'hanno sentito in tanti perché lo diceva a tutti, eravamo almeno cinque o sei mentre lo ripeteva. Ma scommetto che lo ha detto tutta la sera. Certo, non gli ho chiesto di metterlo per iscritto e di firmarlo dal notaio.

Le informazioni raccolte confidenzialmente o incidentalmente, se non possono essere comprovate, non hanno alcuna rilevanza pubblica, perché non possono essere distinte dalle chiacchiere, dai sentito dire, dai pettegolezzi, dai fraintendimenti (bisogna capire la portata dell'affermazione, il contesto, l'eventuale domanda, ecc.), dalle calunnie.
Quindi non si riportano pubblicamente, ma possono restare tutt'al più materia di conversazione a cena tra amici.

Stiamo perciò discutendo del nulla.
Non era una conversazione riservata tra me e lui. Se vuoi ti faccio l'elenco di alcune delle persone che erano presenti: scrivono anche su questo forum. Era una cosa che lui stava dicendo a tutte le persone che erano lì. Io gli ho fatto la domanda che ho riportato sopra e lui ha risposto. Ma non all'orecchio, ma pubblicamente. Nulla di confidenziale, nulla di riservato, ma una dichiarazione pubblica reiterata nel corso di un vernissage di una mostra a cui erano presente tantissime persone. Non mi pare un contesto riservato. STOP. Il resto è il nulla.
PS: peraltro faccio anche notare che pure altre persone che scrivono qui hanno sentito ed infatti affermano e sono convinti che lui faccia tutto a mano da solo. Fansie ha affermato che così non è entrando nel dettaglio (cosa che io non ho fatto) , e io confermo quanto dice Fansie. Questione chiusa, per quel che mi riguarda.
« Ultima modifica: Aprile 25, 2018, 23:19:01 pm da mbelt »
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