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Ma quanti pochi siamo?

ALAN FORD

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Ma quanti pochi siamo?
« il: Ottobre 27, 2018, 13:42:28 pm »
Intendo di appassionati di orologi di un certo livello.
Anche oggi girando in un grande centro commerciale come in tutti i centri commerciali ho riscontrato l'assoluta mancanza di negozi o boutique di orologi.
Ora siccome chi dovrebbe aprire un negozio suppongo che prima di farlo investendo centinaia di migliaia di euro si affidi al parere di una agenzia di marketing che lo relazionerà sul target di visitatori acquirenti di quel dato posto,sicome nei centri commerciali girano milioni di persone, se nessuno si azzarda ad aprirci uno shop significa che gli interessati alla alta orologeria, alla orologeria meccanica siamo veramente pochi pochi.
E qui mi si rafforza l'idea già espressa qualche tempo fa sul fatto che è solo questione di qualche generazione ma la nostra orologeria e destinata a soccombere!

e.m.

Re:Ma quanti pochi siamo?
« Risposta #1 il: Ottobre 27, 2018, 16:00:14 pm »
Ti meravigli?
Quando un calendario perpetuo industriale nuovo te lo fanno pagare 100k ed uno meccanicamente almeno equivalente usato ne costa 4 di cosa vogliamo parlare?
Oggi che la "grande orologeria" la fa il marchio e non il prodotto...
Quando due orologi "uguali" (Roth contro Patek) hanno una differenza di prezzo da uno a sei...
Quando l'acquisto di determinati orologi e' solo un capriccio o un'ostentazione...

L'orologeria meccanica finira' per mancanza di orologiai (un cambiapezzi non e' un orologiaio...e' un cambiapezzi).

ALAN FORD

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Re:Ma quanti pochi siamo?
« Risposta #2 il: Ottobre 27, 2018, 16:11:45 pm »
Ti meravigli?
Quando un calendario perpetuo industriale nuovo te lo fanno pagare 100k ed uno meccanicamente almeno equivalente usato ne costa 4 di cosa vogliamo parlare?
Oggi che la "grande orologeria" la fa il marchio e non il prodotto...
Quando due orologi "uguali" (Roth contro Patek) hanno una differenza di prezzo da uno a sei...
Quando l'acquisto di determinati orologi e' solo un capriccio o un'ostentazione...

L'orologeria meccanica finira' per mancanza di orologiai (un cambiapezzi non e' un orologiaio...e' un cambiapezzi).

Ciao Ermanno bentornato.
Non mi meraviglio, lo sto constatando purtroppo, credo che oltre il prezzo ci sia da parte delle nuove generazioni sempre meno attrazione verso la meccanica e sempre più verso i software con migliaia di funzioni dei nuovo digitali.

Re:Ma quanti pochi siamo?
« Risposta #3 il: Ottobre 27, 2018, 16:20:37 pm »
Ti meravigli?
Quando un calendario perpetuo industriale nuovo te lo fanno pagare 100k ed uno meccanicamente almeno equivalente usato ne costa 4 di cosa vogliamo parlare?
Oggi che la "grande orologeria" la fa il marchio e non il prodotto...
Quando due orologi "uguali" (Roth contro Patek) hanno una differenza di prezzo da uno a sei...
Quando l'acquisto di determinati orologi e' solo un capriccio o un'ostentazione...

L'orologeria meccanica finira' per mancanza di orologiai (un cambiapezzi non e' un orologiaio...e' un cambiapezzi).

Un piacere rileggerti !


Ciao Ermanno bentornato.
Non mi meraviglio, lo sto constatando purtroppo, credo che oltre il prezzo ci sia da parte delle nuove generazioni sempre meno attrazione verso la meccanica e sempre più verso i software con migliaia di funzioni dei nuovo digitali.



Posso confermare , essendo un giovanissimo malato ehm appassionato, queste considerazioni purtroppo.
"Flectere si nequeo Superos , Acheronta movebo " Virgilio

e.m.

Re:Ma quanti pochi siamo?
« Risposta #4 il: Ottobre 27, 2018, 16:22:14 pm »
Ciao Alessandro,dimentichi che chi acquista determinati orologi la meccanica non sa cosa sia,altrimenti non li acquisterebbe.
Giovani ambosessi con il Rolex al polso ce ne sono tanti,considerassero la meccanica li vedremmo con dei perpetuali o degli sdoppianti,che spesso costano meno di un Submariner.
La realta' e' questa,conta solo l'apparire.

fansie

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Re:Ma quanti pochi siamo?
« Risposta #5 il: Ottobre 27, 2018, 19:01:19 pm »
D'accordo con voi. Niente da aggiungere. I ventenni in molti casi non sanno leggere l'ora su indicazione analogica.
Federico

Re:Ma quanti pochi siamo?
« Risposta #6 il: Ottobre 27, 2018, 19:03:40 pm »
D'accordo con voi. Niente da aggiungere. I ventenni in molti casi non sanno leggere l'ora su indicazione analogica.

Questa è offensiva 😆
"Flectere si nequeo Superos , Acheronta movebo " Virgilio

fansie

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Re:Ma quanti pochi siamo?
« Risposta #7 il: Ottobre 27, 2018, 19:28:55 pm »
D'accordo con voi. Niente da aggiungere. I ventenni in molti casi non sanno leggere l'ora su indicazione analogica.

Questa è offensiva 😆

Un mio amico trentatreenne ha portato a cena fuori una ragazza di 19, ha detto che non lo sapeva leggere. Peró era discreta e ci è passato sopra :).
Disse che quando lo avevano spiegato a scuola, non era stata attenta.
« Ultima modifica: Ottobre 27, 2018, 19:31:33 pm da fansie »
Federico

Re:Ma quanti pochi siamo?
« Risposta #8 il: Ottobre 27, 2018, 20:44:03 pm »
Da sposare !  :D

"Flectere si nequeo Superos , Acheronta movebo " Virgilio

Bonimba

Re:Ma quanti pochi siamo?
« Risposta #9 il: Ottobre 27, 2018, 22:36:47 pm »
Ti meravigli?
Ben tornato Ermanno.
Mi fa proprio piacere.
Causa ristrutturazione  casa ( con relativi problemi di connessione)  non sono molto presente ma questa che riesco a leggere è proprio una bella notizia.
 :D
Sul 3D..non saprei che dire. Forse i volumi diminuiranno ma l'orologeria meccanica non credo scomparirà
Detto questo non credo sarò presente per verificare.... ;D
« Ultima modifica: Ottobre 27, 2018, 22:46:41 pm da Bonimba »

Re:Ma quanti pochi siamo?
« Risposta #10 il: Ottobre 28, 2018, 08:03:52 am »
Ciao Alessandro,dimentichi che chi acquista determinati orologi la meccanica non sa cosa sia,altrimenti non li acquisterebbe.
Giovani ambosessi con il Rolex al polso ce ne sono tanti,considerassero la meccanica li vedremmo con dei perpetuali o degli sdoppianti,che spesso costano meno di un Submariner.
La realta' e' questa,conta solo l'apparire.


è proprio vero...sono assolutamente d'accordo.

Bug04

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Re:Ma quanti pochi siamo?
« Risposta #11 il: Ottobre 28, 2018, 09:15:50 am »
Che piacere leggere nuovamente i tuoi contributi!

Per quanto riguarda il discorso del topic, premesso che in generale ahimè sono d’accordo ... sui centri commerciali credo vi sia anche una questione di posizionamento: non mi sembra che anche nel settore abbigliamento siano presenti molte marche high end, forse quel tipo di segmenti clienti in prevalenza preferisce non recarsi nei centri commerciali per certi acquisti (almeno è la mia percezione relativamente al contesto Italia, al contrario dell’estero dove nei mall mi è capitato di vedere molti negozi anche del segmento altissimo)

Ti meravigli?
Quando un calendario perpetuo industriale nuovo te lo fanno pagare 100k ed uno meccanicamente almeno equivalente usato ne costa 4 di cosa vogliamo parlare?
Oggi che la "grande orologeria" la fa il marchio e non il prodotto...
Quando due orologi "uguali" (Roth contro Patek) hanno una differenza di prezzo da uno a sei...
Quando l'acquisto di determinati orologi e' solo un capriccio o un'ostentazione...

L'orologeria meccanica finira' per mancanza di orologiai (un cambiapezzi non e' un orologiaio...e' un cambiapezzi).

Re:Ma quanti pochi siamo?
« Risposta #12 il: Ottobre 28, 2018, 09:23:44 am »
Da sposare !  :D

Per adesso .... "ci è passato sopra"!!!!! Poi si vedrà  :D :D :D
Al è di bant insegnài al mus: si piàrt timp e si infastidìs la bestie.

Bertroo

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Re:Ma quanti pochi siamo?
« Risposta #13 il: Ottobre 28, 2018, 10:35:55 am »
Intendo di appassionati di orologi di un certo livello.
Anche oggi girando in un grande centro commerciale come in tutti i centri commerciali ho riscontrato l'assoluta mancanza di negozi o boutique di orologi.
Ora siccome chi dovrebbe aprire un negozio suppongo che prima di farlo investendo centinaia di migliaia di euro si affidi al parere di una agenzia di marketing che lo relazionerà sul target di visitatori acquirenti di quel dato posto,sicome nei centri commerciali girano milioni di persone, se nessuno si azzarda ad aprirci uno shop significa che gli interessati alla alta orologeria, alla orologeria meccanica siamo veramente pochi pochi.
E qui mi si rafforza l'idea già espressa qualche tempo fa sul fatto che è solo questione di qualche generazione ma la nostra orologeria e destinata a soccombere!


Ale da una parte è vero.
Dall’altra però e’ dal 2008 che si aprono queste discussioni. (2008 anno in cui se non risocro male mi sono iscritto qui).
Per cui credo sia più semplicemente anche una percezione che si ha.
Perché e’ vero ciò che dici, ma è altresì vero che in questi anni c'è stata una crescita per esempio dei monomarca e delle boutique.
L’orologeria meccanica è sempre stata questa e il paradosso è che si è salvata proprio grazie a quello che si pensa esserenil suo distruttore ora.
Si sta spostando sempre più verso “un lusso” che un prodigio di tecnica micromeccanica. Ma con la tecnologia di oggi, di quali prodigi vogliamo parlare?

Re:Ma quanti pochi siamo?
« Risposta #14 il: Ottobre 28, 2018, 15:27:11 pm »
Non capisco cosa ci si aspetti.
Esclusi pochissimi centri commerciali (Barney’s, Harrod’s, il Mall di Dubai) di certo la clientela media di questi posti non è quella media dell’orologeria di lusso.
Non ci sono boutique d’orologi come non ci sono negozi dell’eccellenza in genere, perché chi ci va cerca paccottiglia a prezzi popolari (comprensibilmente).
Se vuoi un Roth non vai al centro commerciale, esattamente come se vuoi delle Crockett & Jones, una cucina Pedini, una Rolls-Royce o degli orecchini di Van Cleef & Arpels.

Un saluto a tutti
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)