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Rivista Patek Philippe

e.m.

Re:Rivista Patek Philippe,!
« Risposta #30 il: Giugno 19, 2019, 01:14:18 am »
Con quello che fa pagare i suoi orologi dovrebbe inviare ai propri clienti dei veri fogli di papiro vergati a mano!
Commercialmente e' un'ottima mossa,per Patek s'intende.
Un po' meno per gli stolti che pagano 10 un prodotto industriale che vale 1.

Probabilmente sono più stolti quelli che pagano 1 e si ritrovano 0,5 rispetto a quelli che pagano 10 e si ritrovano 15.
Se fanno come lavoro i commercianti di orologi hai perfettamente ragione.
Se invece sono dei semplici appassionati che campano facendo altro ho qualche dubbio.

Le passioni,quelle vere,costano,piu' o meno ma costano.
Non credo che tu abbia bisogno di lucrare qualche migliaio di euro nella compravendita di orologi e come te tutti coloro che possono permettersi i Patek.

Ma vedi io non lucro ma è un dato di fatto.
Quando ho comprato il Nautilus l'ho comprato semplicemente perché mi piaceva poi è stata ovviamente una gradita sorpresa venderlo dopo quasi venti anni a quasi dieci volte il prezzo che lo avevo pagato.
Tu i paragoni li fai sempre sul tuo modo di acquistare che è l'usato, però se per quello che compri tu non ci fosse qualche  stolto che lo compra nuovo a prezzo pieno e dopo qualche anno si ritrova qualcosa di invendibile se non a prezzo di saldo, tu non acquisteresti così bene i famosi calendari perpetui a due lire semplicemente perché nessuno li vuole.
Ne è la riprova il mio Roth, quanto costava?
Lo sai bene quanto costava, oggi il suo valore è vicino allo zero per il semplice fatto che nessuno lo vuole proprio al prezzo che io (appassionato stolto) lo ho pagato.
Con Patek questo non succede e non è questione di lucrare è semplicemente un modo per almeno non rimetterci.
Ed a te ti inviterei a contenerti nell'offendere le persone definendole stolte semplicemente perché non ragionano come te.
Secondo te il mondo è pieno di stolti ma forse ragioni come quello in contromano sull'autostrada che pensava che quel giorno fossero tutti impazziti ad andare contro mano!
Non tutti i Patek consentono facili guadagni...

Per uno che si definisce appassionato e spende per un solotempo in acciaio 30,40 o 50k la mia definizione e' quella di stolto.Nel senso che paga un prodotto N volte il suo valore.Se lo fa nella speranza di un futuro guadagno la definizione cambia in commerciante.

So perfettamente che il tuo Roth a 8k e' invendibile,lo hai semplicemente pagato troppo.Il mercato i Roth non li vuole,oggi come 3 anni fa.Se tu lo avessi pagato 3 o 4 oggi liberarsene sarebbe piu' facile.Ti toccherebbe rimetterci qualche millino ma le passioni portano proprio a questo,a spendere soldi che poi non rientrano.Se invece ci lasciamo guidare nelle scelte dal profitto la passione va a farsi benedire.

Approfitto per rispondere anche a Mauro:ci sono Patek belli e ci sono Patek molto meno belli,se non si offende nessuno decisamente brutti (tipo Aquanaut,calendario annuale,5070...).Vengono acquistati perche' piacciono o perche' chiamandosi Patek la speranza di un futuro guadagno condiziona?
A me sembra, caro Ermanno, che tu sia ancora dentro alla concezione che il valore sia una proprietà della mera materia come una volta scrivesti “ di là”.
I fatti stanno a dimostrare l’esatto contrario ma, anche qui e a seconda delle concezione, tanto peggio per i fatti!
Ho cari amici che hanno i 5070 presi a listino, orologio che personalmente ho sempre detestato ma che, una volta visto dal vero non ho potuto non apprezzarne la carica estetica.
L’Aquanaut? Posso essere d’accordo con te ma, anche qui, i fatti mi smentiscono e ti smentiscono.
Il 3710 è un orologio stupendo.
Quanto vale il concetto di “ stupendo” per chi può permetterselo?
Non certo il valore dell’acciaio o del vetro o della materia con cui è costruito.
A mio modo di vedere la storia di Patek,così come la modellistica,o l’assistenza o la gamma prodotta nel tempo,così come la storia complessiva stanno a dimostrare che è e rimane la numero 1!
Il fatto che l’Aquanaut non piaccia a te o a me non significa che non possa o non debba piacere ad altri.
A volte nei giudizi ci vuole anche un pizzico di umiltà.
Mauro,parliamo di prodotti industriali,non di opere fatte a mano,la differenza e' profonda.
Patek N.1,confermo.
Il che non vuol dire che tutti i suoi orologi riescano col "buco".
Se umilta' vuol dire perdita di giudizio critico sono con te,non sono umile.
Ribadisco: tu sei ancora e completame dentro alla concezione che il valore sia una proprietà della materia e cioè,tanto acciaio,tanto vetro,tanta progettazione,tanta industrializzazione ecc.
in questa maniera salta il concetto stesso di collezionismo.
È come se un francobollo dovesse costare per la carta e l’inchiostro con cui è fatto.
Patek ha saputo dare una valenza diversa ai propri prodotti anche se industriali ed il mondo intero gli riconosce questo merito anche se,Como giustamente affermi,non tutte le ciambelle riescono col buco.
Circa l’umiltà che ti devo dire?
Credo che una maggior misura nei giudizi aiuterebbe anche a comprendere dei fenomeni che altrimenti non si comprenderebbero  attribuendo così agli altri epiteti che potrebbero essere applicati a se stessi.
E questo Sandro lo ha spiegato in modo magistrale.
Mauro,mi spieghi quale valenza collezionistica potrebbe avere uno dei Patek di cui stiamo parlando?
Hanno un disegno rivoluzionario?No.
Hanno una meccanica da urlo?No.
Cos'hanno oltre il nome?Il nulla piu' assoluto.
Tu che hai qualche PP giusto la differenza dovresti coglierla meglio di chi conosce solo quegli orologi che vanno oggi tanto di moda.
E' un po' che non ci vediamo (mi avete escluso dalle cene per quello che penso e che dico?) ma ricordo i tuoi Orologi,se nel frattempo non li hai cambiati.Ho usato la O maiuscola a proposito;spero non ti sia convertito agli orologi...
Per te basta che porti il nome PP e già non va bene perché associ la ventata speculativa commerciale al Marchio.
Il 3710 è nato prima di questi fenomeni e chi lo ha preso allora è scevro da tali implicazioni.
In questo senso il 3710 fa storia a se perché rappresenta persino una parola nuova rispetto finanche al 3700.
Non bisogna poi fare guerre ideologiche.
Un orologio piace?
Penso che basti.
Sono poi d’accordo che il vero collezionista Patek un 5711 non lo prenda neppure in considerazione.
Ma Patek ha la forza di imporre tendenze,esattamente come Rolex.
Le mode ed i concetti estetici cambiano.
Mauro,il nostro e' un sito di orologeria o di moda e tendenze?

ALAN FORD

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Re:Rivista Patek Philippe
« Risposta #31 il: Giugno 19, 2019, 05:31:51 am »
Certo che non è platino non avevo trovato il prezzo dell’oro e mi ero orientato con quello in platino.
Quindi ok 32 16 di oggi quindi meno di un quinto vale appunto!
3800 e 3710 uguali?
Hai definito il 3800 quello piccolo in tono quasi dispregiativo poi lo paragoni al 3710 che è grande come il 3700, ha l’identica architettura ed in più ha una originalissima e brevettata riserva di carica ma niente oltre al tuo Nautilus il resto è noia!
Vero che c’e chi guarda la scritta sul quadrante ma pure guardare i seriali se A B o C di orologi perfettamente identici significa collezionare feticci che è peggio di moda e tendenze sempre secondo il mio modestissimo parere

Re:Rivista Patek Philippe,!
« Risposta #32 il: Giugno 19, 2019, 07:53:11 am »
Con quello che fa pagare i suoi orologi dovrebbe inviare ai propri clienti dei veri fogli di papiro vergati a mano!
Commercialmente e' un'ottima mossa,per Patek s'intende.
Un po' meno per gli stolti che pagano 10 un prodotto industriale che vale 1.

Probabilmente sono più stolti quelli che pagano 1 e si ritrovano 0,5 rispetto a quelli che pagano 10 e si ritrovano 15.
Se fanno come lavoro i commercianti di orologi hai perfettamente ragione.
Se invece sono dei semplici appassionati che campano facendo altro ho qualche dubbio.

Le passioni,quelle vere,costano,piu' o meno ma costano.
Non credo che tu abbia bisogno di lucrare qualche migliaio di euro nella compravendita di orologi e come te tutti coloro che possono permettersi i Patek.

Ma vedi io non lucro ma è un dato di fatto.
Quando ho comprato il Nautilus l'ho comprato semplicemente perché mi piaceva poi è stata ovviamente una gradita sorpresa venderlo dopo quasi venti anni a quasi dieci volte il prezzo che lo avevo pagato.
Tu i paragoni li fai sempre sul tuo modo di acquistare che è l'usato, però se per quello che compri tu non ci fosse qualche  stolto che lo compra nuovo a prezzo pieno e dopo qualche anno si ritrova qualcosa di invendibile se non a prezzo di saldo, tu non acquisteresti così bene i famosi calendari perpetui a due lire semplicemente perché nessuno li vuole.
Ne è la riprova il mio Roth, quanto costava?
Lo sai bene quanto costava, oggi il suo valore è vicino allo zero per il semplice fatto che nessuno lo vuole proprio al prezzo che io (appassionato stolto) lo ho pagato.
Con Patek questo non succede e non è questione di lucrare è semplicemente un modo per almeno non rimetterci.
Ed a te ti inviterei a contenerti nell'offendere le persone definendole stolte semplicemente perché non ragionano come te.
Secondo te il mondo è pieno di stolti ma forse ragioni come quello in contromano sull'autostrada che pensava che quel giorno fossero tutti impazziti ad andare contro mano!
Non tutti i Patek consentono facili guadagni...

Per uno che si definisce appassionato e spende per un solotempo in acciaio 30,40 o 50k la mia definizione e' quella di stolto.Nel senso che paga un prodotto N volte il suo valore.Se lo fa nella speranza di un futuro guadagno la definizione cambia in commerciante.

So perfettamente che il tuo Roth a 8k e' invendibile,lo hai semplicemente pagato troppo.Il mercato i Roth non li vuole,oggi come 3 anni fa.Se tu lo avessi pagato 3 o 4 oggi liberarsene sarebbe piu' facile.Ti toccherebbe rimetterci qualche millino ma le passioni portano proprio a questo,a spendere soldi che poi non rientrano.Se invece ci lasciamo guidare nelle scelte dal profitto la passione va a farsi benedire.

Approfitto per rispondere anche a Mauro:ci sono Patek belli e ci sono Patek molto meno belli,se non si offende nessuno decisamente brutti (tipo Aquanaut,calendario annuale,5070...).Vengono acquistati perche' piacciono o perche' chiamandosi Patek la speranza di un futuro guadagno condiziona?
A me sembra, caro Ermanno, che tu sia ancora dentro alla concezione che il valore sia una proprietà della mera materia come una volta scrivesti “ di là”.
I fatti stanno a dimostrare l’esatto contrario ma, anche qui e a seconda delle concezione, tanto peggio per i fatti!
Ho cari amici che hanno i 5070 presi a listino, orologio che personalmente ho sempre detestato ma che, una volta visto dal vero non ho potuto non apprezzarne la carica estetica.
L’Aquanaut? Posso essere d’accordo con te ma, anche qui, i fatti mi smentiscono e ti smentiscono.
Il 3710 è un orologio stupendo.
Quanto vale il concetto di “ stupendo” per chi può permetterselo?
Non certo il valore dell’acciaio o del vetro o della materia con cui è costruito.
A mio modo di vedere la storia di Patek,così come la modellistica,o l’assistenza o la gamma prodotta nel tempo,così come la storia complessiva stanno a dimostrare che è e rimane la numero 1!
Il fatto che l’Aquanaut non piaccia a te o a me non significa che non possa o non debba piacere ad altri.
A volte nei giudizi ci vuole anche un pizzico di umiltà.
Mauro,parliamo di prodotti industriali,non di opere fatte a mano,la differenza e' profonda.
Patek N.1,confermo.
Il che non vuol dire che tutti i suoi orologi riescano col "buco".
Se umilta' vuol dire perdita di giudizio critico sono con te,non sono umile.
Ribadisco: tu sei ancora e completame dentro alla concezione che il valore sia una proprietà della materia e cioè,tanto acciaio,tanto vetro,tanta progettazione,tanta industrializzazione ecc.
in questa maniera salta il concetto stesso di collezionismo.
È come se un francobollo dovesse costare per la carta e l’inchiostro con cui è fatto.
Patek ha saputo dare una valenza diversa ai propri prodotti anche se industriali ed il mondo intero gli riconosce questo merito anche se,Como giustamente affermi,non tutte le ciambelle riescono col buco.
Circa l’umiltà che ti devo dire?
Credo che una maggior misura nei giudizi aiuterebbe anche a comprendere dei fenomeni che altrimenti non si comprenderebbero  attribuendo così agli altri epiteti che potrebbero essere applicati a se stessi.
E questo Sandro lo ha spiegato in modo magistrale.
Mauro,mi spieghi quale valenza collezionistica potrebbe avere uno dei Patek di cui stiamo parlando?
Hanno un disegno rivoluzionario?No.
Hanno una meccanica da urlo?No.
Cos'hanno oltre il nome?Il nulla piu' assoluto.
Tu che hai qualche PP giusto la differenza dovresti coglierla meglio di chi conosce solo quegli orologi che vanno oggi tanto di moda.
E' un po' che non ci vediamo (mi avete escluso dalle cene per quello che penso e che dico?) ma ricordo i tuoi Orologi,se nel frattempo non li hai cambiati.Ho usato la O maiuscola a proposito;spero non ti sia convertito agli orologi...
Per te basta che porti il nome PP e già non va bene perché associ la ventata speculativa commerciale al Marchio.
Il 3710 è nato prima di questi fenomeni e chi lo ha preso allora è scevro da tali implicazioni.
In questo senso il 3710 fa storia a se perché rappresenta persino una parola nuova rispetto finanche al 3700.
Non bisogna poi fare guerre ideologiche.
Un orologio piace?
Penso che basti.
Sono poi d’accordo che il vero collezionista Patek un 5711 non lo prenda neppure in considerazione.
Ma Patek ha la forza di imporre tendenze,esattamente come Rolex.
Le mode ed i concetti estetici cambiano.
Mauro,il nostro e' un sito di orologeria o di moda e tendenze?
Il nostro è un sito di orologeria ma credo che per te l’oroogeria Sia ascrivibile esclusivamente ai tuoi orologi ed ai tuoi famosi calendari perpetui e, come giustamente dice Alessandro sopra,oltre il 3700 non vi sia null’altro.
Tutto si evolve,caro Ermanno,anche l’orologeria.
Non sempre in modo positivo e non sempre secondo i nostri criteri.
Ma si evolve.
Tornando alla rivista io credo che sia un bel modo di fidelizzare i propri clienti e legarli al Marchio anche se si possiede un ‘ semplice” Calatrava.
In questo Patek è davvero democratica :)
Edit.
Vi è una ragione se il mercato premia alcuni prodotti anziché altri e non sono le rue o le mie o le nostre o le loro ragioni.
Il “ mercato” è la risultante di molteplici fattori di cui le mode ne sono una componente.
Ma cosa determina le mode? O le tendenze? O il successo o l’insuccesso di un prodotto?
Non è ciò che io e te crediamo caro Ermanno ma una vettorialità di componenti che, nel caso del collezionismo,sono quasi impalpabili ma a volte determinanti, come il caso di un francobollo, poca carta e poco inchiostro che però muove passioni ed emozioni che non sono misurabili.
« Ultima modifica: Giugno 19, 2019, 10:18:12 am da MauroDS »

e.m.

Re:Rivista Patek Philippe
« Risposta #33 il: Giugno 19, 2019, 15:25:59 pm »
Certo che non è platino non avevo trovato il prezzo dell’oro e mi ero orientato con quello in platino.
Quindi ok 32 16 di oggi quindi meno di un quinto vale appunto!
3800 e 3710 uguali?
Hai definito il 3800 quello piccolo in tono quasi dispregiativo poi lo paragoni al 3710 che è grande come il 3700, ha l’identica architettura ed in più ha una originalissima e brevettata riserva di carica ma niente oltre al tuo Nautilus il resto è noia!
Vero che c’e chi guarda la scritta sul quadrante ma pure guardare i seriali se A B o C di orologi perfettamente identici significa collezionare feticci che è peggio di moda e tendenze sempre secondo il mio modestissimo parere
I valori li stabilisce il mercato,mica il sottoscritto;mercato che attualmente valuta il PP 5070,che monta lo stesso movimento Lemania del tuo Roth,15 volte tanto.Tradotto:con quello che spendi per il chrono Patek prendi 15 Roth.

Certo che la riserva del 3710 e' originalissima,al punto tale che per interpretarla serve non so cosa.

A casa mia i seriali A nascono prima dei B e dei C.La cosa puo' interessare alcuni ed essere totalmente indifferente per altri.

e.m.

Re:Rivista Patek Philippe,!
« Risposta #34 il: Giugno 19, 2019, 15:32:47 pm »
Con quello che fa pagare i suoi orologi dovrebbe inviare ai propri clienti dei veri fogli di papiro vergati a mano!
Commercialmente e' un'ottima mossa,per Patek s'intende.
Un po' meno per gli stolti che pagano 10 un prodotto industriale che vale 1.

Probabilmente sono più stolti quelli che pagano 1 e si ritrovano 0,5 rispetto a quelli che pagano 10 e si ritrovano 15.
Se fanno come lavoro i commercianti di orologi hai perfettamente ragione.
Se invece sono dei semplici appassionati che campano facendo altro ho qualche dubbio.

Le passioni,quelle vere,costano,piu' o meno ma costano.
Non credo che tu abbia bisogno di lucrare qualche migliaio di euro nella compravendita di orologi e come te tutti coloro che possono permettersi i Patek.

Ma vedi io non lucro ma è un dato di fatto.
Quando ho comprato il Nautilus l'ho comprato semplicemente perché mi piaceva poi è stata ovviamente una gradita sorpresa venderlo dopo quasi venti anni a quasi dieci volte il prezzo che lo avevo pagato.
Tu i paragoni li fai sempre sul tuo modo di acquistare che è l'usato, però se per quello che compri tu non ci fosse qualche  stolto che lo compra nuovo a prezzo pieno e dopo qualche anno si ritrova qualcosa di invendibile se non a prezzo di saldo, tu non acquisteresti così bene i famosi calendari perpetui a due lire semplicemente perché nessuno li vuole.
Ne è la riprova il mio Roth, quanto costava?
Lo sai bene quanto costava, oggi il suo valore è vicino allo zero per il semplice fatto che nessuno lo vuole proprio al prezzo che io (appassionato stolto) lo ho pagato.
Con Patek questo non succede e non è questione di lucrare è semplicemente un modo per almeno non rimetterci.
Ed a te ti inviterei a contenerti nell'offendere le persone definendole stolte semplicemente perché non ragionano come te.
Secondo te il mondo è pieno di stolti ma forse ragioni come quello in contromano sull'autostrada che pensava che quel giorno fossero tutti impazziti ad andare contro mano!
Non tutti i Patek consentono facili guadagni...

Per uno che si definisce appassionato e spende per un solotempo in acciaio 30,40 o 50k la mia definizione e' quella di stolto.Nel senso che paga un prodotto N volte il suo valore.Se lo fa nella speranza di un futuro guadagno la definizione cambia in commerciante.

So perfettamente che il tuo Roth a 8k e' invendibile,lo hai semplicemente pagato troppo.Il mercato i Roth non li vuole,oggi come 3 anni fa.Se tu lo avessi pagato 3 o 4 oggi liberarsene sarebbe piu' facile.Ti toccherebbe rimetterci qualche millino ma le passioni portano proprio a questo,a spendere soldi che poi non rientrano.Se invece ci lasciamo guidare nelle scelte dal profitto la passione va a farsi benedire.

Approfitto per rispondere anche a Mauro:ci sono Patek belli e ci sono Patek molto meno belli,se non si offende nessuno decisamente brutti (tipo Aquanaut,calendario annuale,5070...).Vengono acquistati perche' piacciono o perche' chiamandosi Patek la speranza di un futuro guadagno condiziona?
A me sembra, caro Ermanno, che tu sia ancora dentro alla concezione che il valore sia una proprietà della mera materia come una volta scrivesti “ di là”.
I fatti stanno a dimostrare l’esatto contrario ma, anche qui e a seconda delle concezione, tanto peggio per i fatti!
Ho cari amici che hanno i 5070 presi a listino, orologio che personalmente ho sempre detestato ma che, una volta visto dal vero non ho potuto non apprezzarne la carica estetica.
L’Aquanaut? Posso essere d’accordo con te ma, anche qui, i fatti mi smentiscono e ti smentiscono.
Il 3710 è un orologio stupendo.
Quanto vale il concetto di “ stupendo” per chi può permetterselo?
Non certo il valore dell’acciaio o del vetro o della materia con cui è costruito.
A mio modo di vedere la storia di Patek,così come la modellistica,o l’assistenza o la gamma prodotta nel tempo,così come la storia complessiva stanno a dimostrare che è e rimane la numero 1!
Il fatto che l’Aquanaut non piaccia a te o a me non significa che non possa o non debba piacere ad altri.
A volte nei giudizi ci vuole anche un pizzico di umiltà.
Mauro,parliamo di prodotti industriali,non di opere fatte a mano,la differenza e' profonda.
Patek N.1,confermo.
Il che non vuol dire che tutti i suoi orologi riescano col "buco".
Se umilta' vuol dire perdita di giudizio critico sono con te,non sono umile.
Ribadisco: tu sei ancora e completame dentro alla concezione che il valore sia una proprietà della materia e cioè,tanto acciaio,tanto vetro,tanta progettazione,tanta industrializzazione ecc.
in questa maniera salta il concetto stesso di collezionismo.
È come se un francobollo dovesse costare per la carta e l’inchiostro con cui è fatto.
Patek ha saputo dare una valenza diversa ai propri prodotti anche se industriali ed il mondo intero gli riconosce questo merito anche se,Como giustamente affermi,non tutte le ciambelle riescono col buco.
Circa l’umiltà che ti devo dire?
Credo che una maggior misura nei giudizi aiuterebbe anche a comprendere dei fenomeni che altrimenti non si comprenderebbero  attribuendo così agli altri epiteti che potrebbero essere applicati a se stessi.
E questo Sandro lo ha spiegato in modo magistrale.
Mauro,mi spieghi quale valenza collezionistica potrebbe avere uno dei Patek di cui stiamo parlando?
Hanno un disegno rivoluzionario?No.
Hanno una meccanica da urlo?No.
Cos'hanno oltre il nome?Il nulla piu' assoluto.
Tu che hai qualche PP giusto la differenza dovresti coglierla meglio di chi conosce solo quegli orologi che vanno oggi tanto di moda.
E' un po' che non ci vediamo (mi avete escluso dalle cene per quello che penso e che dico?) ma ricordo i tuoi Orologi,se nel frattempo non li hai cambiati.Ho usato la O maiuscola a proposito;spero non ti sia convertito agli orologi...
Per te basta che porti il nome PP e già non va bene perché associ la ventata speculativa commerciale al Marchio.
Il 3710 è nato prima di questi fenomeni e chi lo ha preso allora è scevro da tali implicazioni.
In questo senso il 3710 fa storia a se perché rappresenta persino una parola nuova rispetto finanche al 3700.
Non bisogna poi fare guerre ideologiche.
Un orologio piace?
Penso che basti.
Sono poi d’accordo che il vero collezionista Patek un 5711 non lo prenda neppure in considerazione.
Ma Patek ha la forza di imporre tendenze,esattamente come Rolex.
Le mode ed i concetti estetici cambiano.
Mauro,il nostro e' un sito di orologeria o di moda e tendenze?
Il nostro è un sito di orologeria ma credo che per te l’oroogeria Sia ascrivibile esclusivamente ai tuoi orologi ed ai tuoi famosi calendari perpetui e, come giustamente dice Alessandro sopra,oltre il 3700 non vi sia null’altro.
Tutto si evolve,caro Ermanno,anche l’orologeria.
Non sempre in modo positivo e non sempre secondo i nostri criteri.
Ma si evolve.
Tornando alla rivista io credo che sia un bel modo di fidelizzare i propri clienti e legarli al Marchio anche se si possiede un ‘ semplice” Calatrava.
In questo Patek è davvero democratica :)
Edit.
Vi è una ragione se il mercato premia alcuni prodotti anziché altri e non sono le rue o le mie o le nostre o le loro ragioni.
Il “ mercato” è la risultante di molteplici fattori di cui le mode ne sono una componente.
Ma cosa determina le mode? O le tendenze? O il successo o l’insuccesso di un prodotto?
Non è ciò che io e te crediamo caro Ermanno ma una vettorialità di componenti che, nel caso del collezionismo,sono quasi impalpabili ma a volte determinanti, come il caso di un francobollo, poca carta e poco inchiostro che però muove passioni ed emozioni che non sono misurabili.
Certo che se parliamo di Nautilus e' difficile contestare l'importanza dei 3700.
Come e' incontestabile l'astuzia di Patek nel fidelizzare i propri clienti.
Quanto ai calendari perpetui,miei o non miei,vuoi negare che siano meccanicamente prestigiosi?Se cosi' fosse la stragrande maggioranza degli orologi andrebbe eliminata tirando lo sciacquone.

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Re:Rivista Patek Philippe
« Risposta #35 il: Giugno 19, 2019, 16:17:01 pm »
Certo che non è platino non avevo trovato il prezzo dell’oro e mi ero orientato con quello in platino.
Quindi ok 32 16 di oggi quindi meno di un quinto vale appunto!
3800 e 3710 uguali?
Hai definito il 3800 quello piccolo in tono quasi dispregiativo poi lo paragoni al 3710 che è grande come il 3700, ha l’identica architettura ed in più ha una originalissima e brevettata riserva di carica ma niente oltre al tuo Nautilus il resto è noia!
Vero che c’e chi guarda la scritta sul quadrante ma pure guardare i seriali se A B o C di orologi perfettamente identici significa collezionare feticci che è peggio di moda e tendenze sempre secondo il mio modestissimo parere
I valori li stabilisce il mercato,mica il sottoscritto;mercato che attualmente valuta il PP 5070,che monta lo stesso movimento Lemania del tuo Roth,15 volte tanto.Tradotto:con quello che spendi per il chrono Patek prendi 15 Roth.

Certo che la riserva del 3710 e' originalissima,al punto tale che per interpretarla serve non so cosa.

A casa mia i seriali A nascono prima dei B e dei C.La cosa puo' interessare alcuni ed essere totalmente indifferente per altri.

Ci mancherebbe pure la disgrazia di averne 15!
Gia non riesco a venderne uno figuriamoci 15!
Magari avessi avuto un SOLO 5070, lo venderei in batter d’occhi e guadagnandoci lautamente anche!
Per  la riserva di carica si vendono dei tutorial per chi proprio non riesce a capire come funziona!😅
Per i seriali ribadisco, trattandosi di apparecchi assolutamente uguali diventano feticci che nulla hanno a che vedere con l’orologeria ma rispetto chi ne fa una ragione di vita io ad esempio sceglierei quello più economico a parità anche se di seriale più recente ma si sa e un ragionamento un po’ da stolti.
« Ultima modifica: Giugno 19, 2019, 18:04:50 pm da alanford »

e.m.

Re:Rivista Patek Philippe
« Risposta #36 il: Giugno 19, 2019, 20:10:51 pm »
Certo che non è platino non avevo trovato il prezzo dell’oro e mi ero orientato con quello in platino.
Quindi ok 32 16 di oggi quindi meno di un quinto vale appunto!
3800 e 3710 uguali?
Hai definito il 3800 quello piccolo in tono quasi dispregiativo poi lo paragoni al 3710 che è grande come il 3700, ha l’identica architettura ed in più ha una originalissima e brevettata riserva di carica ma niente oltre al tuo Nautilus il resto è noia!
Vero che c’e chi guarda la scritta sul quadrante ma pure guardare i seriali se A B o C di orologi perfettamente identici significa collezionare feticci che è peggio di moda e tendenze sempre secondo il mio modestissimo parere
I valori li stabilisce il mercato,mica il sottoscritto;mercato che attualmente valuta il PP 5070,che monta lo stesso movimento Lemania del tuo Roth,15 volte tanto.Tradotto:con quello che spendi per il chrono Patek prendi 15 Roth.

Certo che la riserva del 3710 e' originalissima,al punto tale che per interpretarla serve non so cosa.

A casa mia i seriali A nascono prima dei B e dei C.La cosa puo' interessare alcuni ed essere totalmente indifferente per altri.

Ci mancherebbe pure la disgrazia di averne 15!
Gia non riesco a venderne uno figuriamoci 15!
Magari avessi avuto un SOLO 5070, lo venderei in batter d’occhi e guadagnandoci lautamente anche!
Per  la riserva di carica si vendono dei tutorial per chi proprio non riesce a capire come funziona!😅
Per i seriali ribadisco, trattandosi di apparecchi assolutamente uguali diventano feticci che nulla hanno a che vedere con l’orologeria ma rispetto chi ne fa una ragione di vita io ad esempio sceglierei quello più economico a parità anche se di seriale più recente ma si sa e un ragionamento un po’ da stolti.
Non sapevo fossi un commerciante di orologi che dalle vendite degli stessi trae il proprio sostentamento. :D
Hai qualche pezzo da propormi a prezzo di mercato? :P

ALAN FORD

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Re:Rivista Patek Philippe
« Risposta #37 il: Giugno 19, 2019, 22:02:02 pm »
Certo che non è platino non avevo trovato il prezzo dell’oro e mi ero orientato con quello in platino.
Quindi ok 32 16 di oggi quindi meno di un quinto vale appunto!
3800 e 3710 uguali?
Hai definito il 3800 quello piccolo in tono quasi dispregiativo poi lo paragoni al 3710 che è grande come il 3700, ha l’identica architettura ed in più ha una originalissima e brevettata riserva di carica ma niente oltre al tuo Nautilus il resto è noia!
Vero che c’e chi guarda la scritta sul quadrante ma pure guardare i seriali se A B o C di orologi perfettamente identici significa collezionare feticci che è peggio di moda e tendenze sempre secondo il mio modestissimo parere
I valori li stabilisce il mercato,mica il sottoscritto;mercato che attualmente valuta il PP 5070,che monta lo stesso movimento Lemania del tuo Roth,15 volte tanto.Tradotto:con quello che spendi per il chrono Patek prendi 15 Roth.

Certo che la riserva del 3710 e' originalissima,al punto tale che per interpretarla serve non so cosa.

A casa mia i seriali A nascono prima dei B e dei C.La cosa puo' interessare alcuni ed essere totalmente indifferente per altri.

Ci mancherebbe pure la disgrazia di averne 15!
Gia non riesco a venderne uno figuriamoci 15!
Magari avessi avuto un SOLO 5070, lo venderei in batter d’occhi e guadagnandoci lautamente anche!
Per  la riserva di carica si vendono dei tutorial per chi proprio non riesce a capire come funziona!😅
Per i seriali ribadisco, trattandosi di apparecchi assolutamente uguali diventano feticci che nulla hanno a che vedere con l’orologeria ma rispetto chi ne fa una ragione di vita io ad esempio sceglierei quello più economico a parità anche se di seriale più recente ma si sa e un ragionamento un po’ da stolti.
Non sapevo fossi un commerciante di orologi che dalle vendite degli stessi trae il proprio sostentamento. :D
Hai qualche pezzo da propormi a prezzo di mercato? :P

Si il Roth ad un quarto del suo prezzo di listino!

e.m.

Re:Rivista Patek Philippe
« Risposta #38 il: Giugno 19, 2019, 23:36:29 pm »
Certo che non è platino non avevo trovato il prezzo dell’oro e mi ero orientato con quello in platino.
Quindi ok 32 16 di oggi quindi meno di un quinto vale appunto!
3800 e 3710 uguali?
Hai definito il 3800 quello piccolo in tono quasi dispregiativo poi lo paragoni al 3710 che è grande come il 3700, ha l’identica architettura ed in più ha una originalissima e brevettata riserva di carica ma niente oltre al tuo Nautilus il resto è noia!
Vero che c’e chi guarda la scritta sul quadrante ma pure guardare i seriali se A B o C di orologi perfettamente identici significa collezionare feticci che è peggio di moda e tendenze sempre secondo il mio modestissimo parere
I valori li stabilisce il mercato,mica il sottoscritto;mercato che attualmente valuta il PP 5070,che monta lo stesso movimento Lemania del tuo Roth,15 volte tanto.Tradotto:con quello che spendi per il chrono Patek prendi 15 Roth.

Certo che la riserva del 3710 e' originalissima,al punto tale che per interpretarla serve non so cosa.

A casa mia i seriali A nascono prima dei B e dei C.La cosa puo' interessare alcuni ed essere totalmente indifferente per altri.

Ci mancherebbe pure la disgrazia di averne 15!
Gia non riesco a venderne uno figuriamoci 15!
Magari avessi avuto un SOLO 5070, lo venderei in batter d’occhi e guadagnandoci lautamente anche!
Per  la riserva di carica si vendono dei tutorial per chi proprio non riesce a capire come funziona!😅
Per i seriali ribadisco, trattandosi di apparecchi assolutamente uguali diventano feticci che nulla hanno a che vedere con l’orologeria ma rispetto chi ne fa una ragione di vita io ad esempio sceglierei quello più economico a parità anche se di seriale più recente ma si sa e un ragionamento un po’ da stolti.
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Compro!

ALAN FORD

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Re:Rivista Patek Philippe
« Risposta #39 il: Giugno 21, 2019, 09:29:01 am »
Certo che non è platino non avevo trovato il prezzo dell’oro e mi ero orientato con quello in platino.
Quindi ok 32 16 di oggi quindi meno di un quinto vale appunto!
3800 e 3710 uguali?
Hai definito il 3800 quello piccolo in tono quasi dispregiativo poi lo paragoni al 3710 che è grande come il 3700, ha l’identica architettura ed in più ha una originalissima e brevettata riserva di carica ma niente oltre al tuo Nautilus il resto è noia!
Vero che c’e chi guarda la scritta sul quadrante ma pure guardare i seriali se A B o C di orologi perfettamente identici significa collezionare feticci che è peggio di moda e tendenze sempre secondo il mio modestissimo parere
I valori li stabilisce il mercato,mica il sottoscritto;mercato che attualmente valuta il PP 5070,che monta lo stesso movimento Lemania del tuo Roth,15 volte tanto.Tradotto:con quello che spendi per il chrono Patek prendi 15 Roth.

Certo che la riserva del 3710 e' originalissima,al punto tale che per interpretarla serve non so cosa.

A casa mia i seriali A nascono prima dei B e dei C.La cosa puo' interessare alcuni ed essere totalmente indifferente per altri.

Ci mancherebbe pure la disgrazia di averne 15!
Gia non riesco a venderne uno figuriamoci 15!
Magari avessi avuto un SOLO 5070, lo venderei in batter d’occhi e guadagnandoci lautamente anche!
Per  la riserva di carica si vendono dei tutorial per chi proprio non riesce a capire come funziona!😅
Per i seriali ribadisco, trattandosi di apparecchi assolutamente uguali diventano feticci che nulla hanno a che vedere con l’orologeria ma rispetto chi ne fa una ragione di vita io ad esempio sceglierei quello più economico a parità anche se di seriale più recente ma si sa e un ragionamento un po’ da stolti.
Non sapevo fossi un commerciante di orologi che dalle vendite degli stessi trae il proprio sostentamento. :D
Hai qualche pezzo da propormi a prezzo di mercato? :P

Si il Roth ad un quarto del suo prezzo di listino!
Compro!

hehehehe...ovviamente era ironica la battuta ma per me l'orologio vale 8k che è sempre comunque la metà del prezzo di listino.
Quindi ricapitolando, tu hai sempre detto che il prezzo di vendita lo stabilisci tu in base al reale valore dell'orologio ok?
Quindi puoi asserire con assoluta coscienza che un crono così in oro bianco, discretamente raro, con all'interno un Lemania 2320 magistralmente rifinito, completo di scatola originale e documenti non vale 8K?
Ed i vecchi paragoni con i Submariner che fine hanno fatto?
Comunque gli 8K sono leggermente trattabili se vuoi fare l'affare. :D
« Ultima modifica: Giugno 21, 2019, 10:04:11 am da alanford »

e.m.

Re:Rivista Patek Philippe
« Risposta #40 il: Giugno 21, 2019, 16:14:28 pm »
Ho sempre detto che il prezzo di acquisto lo stabilisco io.
Se devo vendere un qualcosa devo per forza di cose adeguarmi al mercato.

ALAN FORD

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Re:Rivista Patek Philippe
« Risposta #41 il: Giugno 21, 2019, 16:22:35 pm »
Ho sempre detto che il prezzo di acquisto lo stabilisco io.
Se devo vendere un qualcosa devo per forza di cose adeguarmi al mercato.

Ok quindi confrontato con un submariner quanto vale per te il mio orologio?

e.m.

Re:Rivista Patek Philippe
« Risposta #42 il: Giugno 21, 2019, 18:28:38 pm »
Ho sempre detto che il prezzo di acquisto lo stabilisco io.
Se devo vendere un qualcosa devo per forza di cose adeguarmi al mercato.

Ok quindi confrontato con un submariner quanto vale per te il mio orologio?
Il tuo 4k,un Sub 3.

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Re:Rivista Patek Philippe
« Risposta #43 il: Giugno 21, 2019, 18:35:02 pm »
Ho sempre detto che il prezzo di acquisto lo stabilisco io.
Se devo vendere un qualcosa devo per forza di cose adeguarmi al mercato.

Ok quindi confrontato con un submariner quanto vale per te il mio orologio?
Il tuo 4k,un Sub 3.

Un crono in oro 4k ed un solo tempo in acciaio 3K?
Se il mio vale 4K in sub non può valere più di 1K almeno che non ti fai influenzare dal nome sul quadrante!

Re:Rivista Patek Philippe
« Risposta #44 il: Giugno 21, 2019, 20:36:08 pm »
credo che pur non valendoli un sub completo a meno di 5,5-6k non lo si veda proprio....