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La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti

Lego

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Re:La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti
« Risposta #30 il: Giugno 07, 2020, 15:35:47 pm »
--- quando uno, due, cinque, dieci appassionati competenti, delle più diverse "estrazioni collezionistiche" (nel senso diversi gusti), convergono sul fatto che a JLC è sempre mancato quell'appeal estetico convincente, è più di una diceria. E' realtà.
---

Convengo, ma fino ad un certo punto.
Nel senso che nell'ambito della piacevolezza estetica - fortemente soggettiva - non saranno neanche 10 o più "appassionati competenti" a formare una "realtà".
E lo dico ben convinto del falso assioma "è bello ciò che piace".
Altrimenti JLC non venderebbe per nulla - che non è - atteso che alla maggior parte dei fruitori di orologi - anche "appassionati" - interessa di più l'aspetto emozionale/estetico che non quello di contenuti.
Andando un po' OT, Parmigiani Fleurier è un Marchio che ha detto di molti, anche e soprattutto operatori del settore, ha una cifra estetica molto difficile, che trova ben pochi riscontri un po' in tutte le zone del mondo. Eppure non si può disconoscere che lui sia un ottimo orologiaio, che molte loro realizzazioni - non certo tutte - abbiano dei contenuti notevoli. Poi che l'Azienda sia in perdita e rimanga in piedi per le spalle larghe della proprietà (Sandoz) ...
Tornando a JLC è noto, come già detto, la qualità della sua produzione a livello di movimenti, largamente utilizzati all'interno del suo Gruppo, Gruppo che per molti anni le ha negato una sua piena identità che ora fanno più fatica a farsi riconoscere.
Però non possiamo certo dimenticare alcuni modelli, ad iniziare ovviamente del Reverso - abbandonato dall'Azienda e rilanciato per l'acume del distributore italiano dell'epoca/Corvo - per farlo poi ri-diventare ed ancora di più un icona a livello mondiale.
Come molti modelli della linea Master - Duomètre - molti pluricomplicati - l'attualizzazione dell'Atmos.
E riallacciandomi ad alcuni altri interventi precedenti, trovo che ancor di più Patek Philippe e Vacheron Constantin (citate) abbiano maggiormente perso in piacevolezza estetica con le produzioni degli ultimi 2 decenni circa che non la JLC.

Re:La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti
« Risposta #31 il: Giugno 07, 2020, 15:43:14 pm »
--- quando uno, due, cinque, dieci appassionati competenti, delle più diverse "estrazioni collezionistiche" (nel senso diversi gusti), convergono sul fatto che a JLC è sempre mancato quell'appeal estetico convincente, è più di una diceria. E' realtà.
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Convengo, ma fino ad un certo punto.
Nel senso che nell'ambito della piacevolezza estetica - fortemente soggettiva - non saranno neanche 10 o più "appassionati competenti" a formare una "realtà".
E lo dico ben convinto del falso assioma "è bello ciò che piace".
Altrimenti JLC non venderebbe per nulla - che non è - atteso che alla maggior parte dei fruitori di orologi - anche "appassionati" - interessa di più l'aspetto emozionale/estetico che non quello di contenuti.
Andando un po' OT, Parmigiani Fleurier è un Marchio che ha detto di molti, anche e soprattutto operatori del settore, ha una cifra estetica molto difficile, che trova ben pochi riscontri un po' in tutte le zone del mondo. Eppure non si può disconoscere che lui sia un ottimo orologiaio, che molte loro realizzazioni - non certo tutte - abbiano dei contenuti notevoli. Poi che l'Azienda sia in perdita e rimanga in piedi per le spalle larghe della proprietà (Sandoz) ...
Tornando a JLC è noto, come già detto, la qualità della sua produzione a livello di movimenti, largamente utilizzati all'interno del suo Gruppo, Gruppo che per molti anni le ha negato una sua piena identità che ora fanno più fatica a farsi riconoscere.
Però non possiamo certo dimenticare alcuni modelli, ad iniziare ovviamente del Reverso - abbandonato dall'Azienda e rilanciato per l'acume del distributore italiano dell'epoca/Corvo - per farlo poi ri-diventare ed ancora di più un icona a livello mondiale.
Come molti modelli della linea Master - Duomètre - molti pluricomplicati - l'attualizzazione dell'Atmos.
E riallacciandomi ad alcuni altri interventi precedenti, trovo che ancor di più Patek Philippe e Vacheron Constantin (citate) abbiano maggiormente perso in piacevolezza estetica con le produzioni degli ultimi 2 decenni circa che non la JLC.


non avrei saputo riassumerlo meglio..

Bertroo

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Re:La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti
« Risposta #32 il: Giugno 07, 2020, 15:55:38 pm »
--- quando uno, due, cinque, dieci appassionati competenti, delle più diverse "estrazioni collezionistiche" (nel senso diversi gusti), convergono sul fatto che a JLC è sempre mancato quell'appeal estetico convincente, è più di una diceria. E' realtà.
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Convengo, ma fino ad un certo punto.
Nel senso che nell'ambito della piacevolezza estetica - fortemente soggettiva - non saranno neanche 10 o più "appassionati competenti" a formare una "realtà".
E lo dico ben convinto del falso assioma "è bello ciò che piace".
Altrimenti JLC non venderebbe per nulla - che non è - atteso che alla maggior parte dei fruitori di orologi - anche "appassionati" - interessa di più l'aspetto emozionale/estetico che non quello di contenuti.
Andando un po' OT, Parmigiani Fleurier è un Marchio che ha detto di molti, anche e soprattutto operatori del settore, ha una cifra estetica molto difficile, che trova ben pochi riscontri un po' in tutte le zone del mondo. Eppure non si può disconoscere che lui sia un ottimo orologiaio, che molte loro realizzazioni - non certo tutte - abbiano dei contenuti notevoli. Poi che l'Azienda sia in perdita e rimanga in piedi per le spalle larghe della proprietà (Sandoz) ...
Tornando a JLC è noto, come già detto, la qualità della sua produzione a livello di movimenti, largamente utilizzati all'interno del suo Gruppo, Gruppo che per molti anni le ha negato una sua piena identità che ora fanno più fatica a farsi riconoscere.
Però non possiamo certo dimenticare alcuni modelli, ad iniziare ovviamente del Reverso - abbandonato dall'Azienda e rilanciato per l'acume del distributore italiano dell'epoca/Corvo - per farlo poi ri-diventare ed ancora di più un icona a livello mondiale.
Come molti modelli della linea Master - Duomètre - molti pluricomplicati - l'attualizzazione dell'Atmos.
E riallacciandomi ad alcuni altri interventi precedenti, trovo che ancor di più Patek Philippe e Vacheron Constantin (citate) abbiano maggiormente perso in piacevolezza estetica con le produzioni degli ultimi 2 decenni circa che non la JLC.


Vero, però se andiamo a vedere diciamo tutti la stessa cosa. E tutti diciamo “eh a meccanicamente”. Sembra un po’ come la fidanzata simpatica  :D
Scherzi a parte, però come icone riconosciute di JLC ci sono solamente il reverso e l’atmos(che personalmente adoro).
Per la storia che hanno un po’ poco.

e.m.

Re:La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti
« Risposta #33 il: Giugno 07, 2020, 16:05:32 pm »
Mi sembra ci sia una convergenza totale sulla validita' meccanica.
Per il resto...gli ultimi orologi nuovi che ho guardato sono quelli fine 90-primi 2000.
Linea Master:quadranti neri guardabili,inguardabili quelli argentati;casse da orologetti di basso rango,fossero in acciaio o in oro.
Prendo come esempio il Geographic (ma il discorso e' valido per tutti):10 milioni il listino per gli esemplari in acciaio;orbene se spendo 10 milioni (1999) il bene che acquisto deve trasmettermi il suo prezzo,non puo' darmi l'impressione che sia un orologio da 4.Se lo stesso esemplare fosse stato in oro il prezzo sarebbe lievitato a 18 milioni ma la sensazione sarebbe stata quella di un orologio da 6-8 milioni.
Tornando indietro di 5 anni,cioe' nel 94,non esisteva la linea Master ma il Geographique si.Ed era tutta un'altra musica per via della cassa possente che dava all'orologio ben altra importanza...

Bertroo

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Re:La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti
« Risposta #34 il: Giugno 07, 2020, 16:12:45 pm »
Mi sembra ci sia una convergenza totale sulla validita' meccanica.
Per il resto...gli ultimi orologi nuovi che ho guardato sono quelli fine 90-primi 2000.
Linea Master:quadranti neri guardabili,inguardabili quelli argentati;casse da orologetti di basso rango,fossero in acciaio o in oro.
Prendo come esempio il Geographic (ma il discorso e' valido per tutti):10 milioni il listino per gli esemplari in acciaio;orbene se spendo 10 milioni (1999) il bene che acquisto deve trasmettermi il suo prezzo,non puo' darmi l'impressione che sia un orologio da 4.Se lo stesso esemplare fosse stato in oro il prezzo sarebbe lievitato a 18 milioni ma la sensazione sarebbe stata quella di un orologio da 6-8 milioni.
Tornando indietro di 5 anni,cioe' nel 94,non esisteva la linea Master ma il Geographique si.Ed era tutta un'altra musica per via della cassa possente che dava all'orologio ben altra importanza...

Concordo sulle casse.
Personalmente l’unico nei moderni che ha una forte personalità è il Diver Master Compressor.
Mi piace molto.
Belli anche gli svegliarono, sia vintage che moderno ma linea un po’ banale bei moderni

e.m.

Re:La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti
« Risposta #35 il: Giugno 07, 2020, 16:24:41 pm »
I Compressor non sono di mio gusto.
Ho avuto il Master reveil automatico in oro rosa,che delusione!

Bertroo

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Re:La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti
« Risposta #36 il: Giugno 07, 2020, 16:34:00 pm »
I Compressor non sono di mio gusto.
Ho avuto il Master reveil automatico in oro rosa,che delusione!

Al di là dei compressor in generale mi riferivo al compressor diving, che so ti piacerà ancor meno  ;D

Errol

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Re:La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti
« Risposta #37 il: Giugno 08, 2020, 09:35:09 am »
io di Jaeger ne ho avuti 5, un Reverso, un Master, un AMVox, un Master Compressor e un Master Compressor Diving ..... tutti orologi bellissimi, quando li ho comprati ne ero davvero entusiasta, poi tutti e 5 dopo un po' ho iniziato a vederli un po' banali.
Per carità, questo accade un po' su tutti gli orologi (non puoi emozionarti allo stesso modo di quando li compri), diciamo che sugli Jaeger questo processo, almeno su di me, è stato un po' più repentino rispetto agli orologi di altri marchi.

        

Patrizio

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Re:La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti
« Risposta #38 il: Giugno 08, 2020, 10:10:29 am »
io non ho mai avuto nulla. il reverso lo vorrei ma devo capire ancora quale. l'ultrathin moon mi piace molto per parlare di moderni.

- Homo sapiens non urinat in ventum -


ALAN FORD

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Re:La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti
« Risposta #39 il: Giugno 08, 2020, 10:41:46 am »
Questa cosa sull'estetica degli JLC l’ho letta anch’io.
L’aveva scritta qualcuno - non ricordo chi - che aveva espresso il suo parere, mica diventava per questo un assunto.
Anche se hanno perso la piacevolezza ed il “calore” delle collezioni precedenti, direi che mantengono - quasi sempre - un buon equilibrio estetico.

Ci sono almeno 3 o 4 forumista su questo forum che criticano in maniera ricorrente l'estetica dei modelli JLC. Ho aperto questo topic perché magari qualcuno non aveva seguito l'aggiornamento delle ultime collezioni, che invece secondo me, sono davvero belle.
Quando parli di "calore" delle linee precedenti, ti riferisci agli ultimi 5/10 anni, o a un periodo molto precedente?

Noto che nel catalogo cartaceo, non hanno inserito la collezione Geophysic, pure essa interessante, che comprende la complicazione dei secondi morti e dei bei quadranti laccati.

41,6 mm di diametro e 12 mm di spessore!
Come potrei mai metterlo a confronto con il mio 5110 oppure con l'Andersen di cui si è tanto parlato?
Bello e impossibile!

Re:La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti
« Risposta #40 il: Giugno 08, 2020, 14:36:18 pm »
io di Jaeger ne ho avuti 5, un Reverso, un Master, un AMVox, un Master Compressor e un Master Compressor Diving ..... tutti orologi bellissimi, quando li ho comprati ne ero davvero entusiasta, poi tutti e 5 dopo un po' ho iniziato a vederli un po' banali.
Per carità, questo accade un po' su tutti gli orologi (non puoi emozionarti allo stesso modo di quando li compri), diciamo che sugli Jaeger questo processo, almeno su di me, è stato un po' più repentino rispetto agli orologi di altri marchi.
Non sono d'accordo. Io posseggo, oggi, solo orologi che continuano a piacermi ed a trasmettermi emozioni.
 E' evidente che quando li hai comprati sei stato attratto più dall'idea della meccanica e/o del marchio che non dall'estetica e questo a lungo andare ha minato la decisione iniziale. Ma, sia chiaro, sarebbe accaduto con qualunque marchio, non intendo dire che è una prerogativa di JLC.

e.m.

Re:La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti
« Risposta #41 il: Giugno 08, 2020, 15:19:38 pm »
Sara' ma io che gli orologi li mantengo per decenni gli Jaeger non li ho tenuti.

Re:La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti
« Risposta #42 il: Giugno 08, 2020, 18:30:01 pm »
io che sono uno che si stufa in fretta...questo non mi ha ancora stufato ed è gia' passato un anno da quando l'ho preso..

Re:La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti
« Risposta #43 il: Giugno 09, 2020, 10:27:43 am »
Mi sembra ci sia una convergenza totale sulla validita' meccanica.
Per il resto...gli ultimi orologi nuovi che ho guardato sono quelli fine 90-primi 2000.
Linea Master:quadranti neri guardabili,inguardabili quelli argentati;casse da orologetti di basso rango,fossero in acciaio o in oro.
Prendo come esempio il Geographic (ma il discorso e' valido per tutti):10 milioni il listino per gli esemplari in acciaio;orbene se spendo 10 milioni (1999) il bene che acquisto deve trasmettermi il suo prezzo,non puo' darmi l'impressione che sia un orologio da 4.Se lo stesso esemplare fosse stato in oro il prezzo sarebbe lievitato a 18 milioni ma la sensazione sarebbe stata quella di un orologio da 6-8 milioni.
Tornando indietro di 5 anni,cioe' nel 94,non esisteva la linea Master ma il Geographique si.Ed era tutta un'altra musica per via della cassa possente che dava all'orologio ben altra importanza...



Mi è capitato di vedere due master in acciaio quadranti neri e rimasi colpito dalla profondità del nero.
Il geographic dial nero (che è l'evoluzione del bell'esemplare di Mauridoom) è un orologio a mio giudizio meglio riuscito dei predecessori .


Concordo sulla tristezza degli esemplari acciaio quadranti chiari...
"Flectere si nequeo Superos , Acheronta movebo " Virgilio

Bertroo

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Re:La credenza radicata che i Jaeger Lecoultre abbiano linee poco accattivanti
« Risposta #44 il: Giugno 09, 2020, 13:18:13 pm »
Anche lo stesso reverso, per quanto sia un bell’orologio, in acciaio è un discorso mentre in oro giallo o rosa,soprattutto, è tutto un altro mondo!