Chopard LUC Perpetual Twin
Rirpoto un estratto della recensione apparsa su
Orologia:Il calendario perpetuo è sicuramente tra le caratteristiche più decantate e
complicate dell’orologeria e Chopard sa molto bene che con questo modello sta giocando in un campo dominato da artisti del calibro di
Patek Philippe e
A. Lange & Söhne. La linea LUC è, ovviamente, la produzione di movimento di fascia più alta di Chopard. Il marchio con sede a Fleurier produce questi movimenti destinati a competere con il duo di cui sopra e con i loro pari. Questo è quello che credo sia ancora tecnicamente
l’unico calendario perpetuo in acciaio certificato COSC sul mercato, recentemente perfezionato e aggiornato in modo da ampliare la sua presenza in un mercato certamente di nicchia.Questo
Chopard LUC Perpetual Twin nella sua ultima versione è disponibile anche in una variante in oro.
Il design del nuovo
LUC Perpetual Twin è notevolmente migliorato rispetto al suo predecessore perché non ci sono numeri romani che riempiono troppo il quadrante. Piuttosto, gli indici applicati in modo pulito sono un cambiamento rinfrescante e meno soffocante che non può che essere apprezzato. Il quadrante è rifinito con un trattamento
guilloché e anche la grande finestra della data sotto le 12 è ben dimensionata e proporzionata. Le lancette sfaccettate e luminose nel caratteristico stile LUC dauphine sono riconoscibili a chiunque abbia familiarità con la collezione, aggiungendo qualcosa di uno stile architettonico Art-Déco all’intero pezzo.
Il quadrante secondario dell’anno bisestile ha sia un puntatore unico che l’unico altro pezzo di colore sul quadrante tramite il “4” rosso.
Il fulcro di qualsiasi orologio Chopard LUC è il movimento, e qui vediamo il calibro di manifattura certificato COSC 96.22-L. Questo movimento è un discendente del primo (e alcuni direbbero il più grande) LUC 1.96 sviluppato nel 1996 in collaborazione con Michel Parmigiani.Chiaramente ispirato al leggendario Patek Philippe Cal. 240, l’1,96 rimane un modello di base per molti calibri LUC. Il movimento automatico dispone di 29 rubini ed è dotato del caratteristico micro-rotore e dell’omonimo doppio bariletto a molla, che funziona a 28.800 VPH con una riserva di carica di 65 ore.Il
micro-rotore inserito è rifinito con un tocco Art Déco che troverei facilmente a casa sul Chrysler Building. Strisce, bordi smussati a specchio, perlage tornito a motore, venature circolari e quel
micro-rotore in oro 22k creano un movimento ben rifinito, visivamente impressionante e un morbido. Un calendario perpetuo di pochi secondi con un livello di finitura impressionante, il
96.22-L è
un movimento veramente ben studiato di cui Chopard dovrebbe essere orgoglioso.
Misurando 33 mm di larghezza e solo 6 mm di spessore, le dimensioni del movimento LUC 96.22-L tradiscono quella che francamente potrebbe essere la mia unica critica sostanziale al Perpetual Twin e cioè
le dimensioni della cassa. E, prima di criticare, permettetemi di elogiare
la cassa relativamente sottile di 11,47 mm di spessore. Detto questo,
penso nei 43 mm ce ne siano circa 2 mm di troppo. Sono sicuro che Chopard sa che non mancano i calendari perpetui da 39 mm sul mercato e penso che 40-41 mm sarebbe l’ideale per questo modello.
Anche il rapporto tra movimento e fondello lo conferma.Il Chopard LUC Perpetual Twin in acciaio non è il solo nella sua nicchia di mercato, ma non ce ne sono molti altri. Il calendario perpetuo
IWC Portugieser nella sua ultima versione ad esempio, il
Jaeger-LeCoultre Master Ultra Thin Perpetual e il
Glashutte Original Senator Excellent Perpetual Calendar sono alcuni dei modelli che vengono subito in mente. Nella versione con cinturino in pelle di alligatore blu cucito a mano, il
Chopard LUC Perpetual Twin in acciaio (Ref. 168561-3003) ha un prezzo di
€ 24.500 circa, mentre la e la variante in oro rosa (Ref.161976-5003) ha un prezzo poco meno di 50.000€.