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Il calendario perpetuo (e la sua piastra)

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Re:Il calendario perpetuo (e la sua piastra)
« Risposta #75 il: Agosto 26, 2022, 17:25:57 pm »
Su catawiki ho rinvenuto le immagini di un calendario perpetuo a marchio Pierre Comliff, animato da un calibro ETA 2890-9.

Qui la SCHEDA TECNICA di Ranfft.

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Re:Il calendario perpetuo (e la sua piastra)
« Risposta #76 il: Settembre 28, 2022, 13:13:47 pm »
Habring2 Chrono Felix Perpetual







In una cassa da 38,5 millimetri Habring ha inserito il suo calibro A11Cp a cui ha sovrapposto una piastra realizzata da Dubois-Depraz.Al posto del correttore per i giorni della settimana è stato inserito l'unico pulsante cronografico.Il costo è di 23.500€, che pare sia il più basso per un orologio di questo tipo (cronografo+perpetuo+manifattura).





Ne esiste anche una variante con quadrante nero, realizzata in collaborazione con Massena Lab:





Dato che questa versione è un dichiarato omaggio ai modelli simili di Patek Philippe, si è scelto una comninazione di colori (o, meglio, di assenza di colori) tale da far percepire la visione dell'orologio come se fosse una foto d'epoca, in bianco e nero...



Re:Il calendario perpetuo (e la sua piastra)
« Risposta #77 il: Novembre 11, 2022, 10:31:04 am »
Non conoscevo il modello in questione. L'idea è bella a mio gusto. Parlando con Caputo una settimana fa mi disse che la realizzazione di una piastra perpetuale è concettualmente più difficile di un tourbillon, questa osservazione data da un addetto ai lavori avvolora ancora una volta il pregio di tali orologi.
Habring2 Chrono Felix Perpetual







In una cassa da 38,5 millimetri Habring ha inserito il suo calibro A11Cp a cui ha sovrapposto una piastra realizzata da Dubois-Depraz.Al posto del correttore per i giorni della settimana è stato inserito l'unico pulsante cronografico.Il costo è di 23.500€, che pare sia il più basso per un orologio di questo tipo (cronografo+perpetuo+manifattura).





Ne esiste anche una variante con quadrante nero, realizzata in collaborazione con Massena Lab:





Dato che questa versione è un dichiarato omaggio ai modelli simili di Patek Philippe, si è scelto una comninazione di colori (o, meglio, di assenza di colori) tale da far percepire la visione dell'orologio come se fosse una foto d'epoca, in bianco e nero...




Re:Il calendario perpetuo (e la sua piastra)
« Risposta #78 il: Novembre 11, 2022, 10:34:22 am »
Complimenti per questa ingegnosa idea e buon lavoro.
Leggo con forte ritardo e mi scuso.
Da quello che ho capito e che non so se sia la giusta interpretazione,sei arrivato a creare un calendario che legge il 29 bisestile e da questo passa al primo marzo ma manca ancora il passaggio dal 28-2 al 1-3 ?
Essendoci una ruota che compie un giro in un anno, il calendario è già suddiviso con i giorni corretti; mi mancava solo il passaggio automatico a Febbraio.

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Re:Il calendario perpetuo (e la sua piastra)
« Risposta #79 il: Novembre 11, 2022, 15:09:12 pm »
Ho bisogno di qualche immagine (render e fotografia reale) di un modulo perpetuale Theorein/Kelek lato quadrante?
Chi mi aiuta?

Re:Il calendario perpetuo (e la sua piastra)
« Risposta #80 il: Novembre 11, 2022, 18:06:36 pm »
Non sono riuscito a Trovare quello che chiedi.
Ho bisogno di qualche immagine (render e fotografia reale) di un modulo perpetuale Theorein/Kelek lato quadrante?
Chi mi aiuta?

S.M.

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Re:Il calendario perpetuo (e la sua piastra)
« Risposta #81 il: Novembre 12, 2022, 07:46:15 am »
Molto bello il crono perpetuo Habring e dimostra ancora una volta che è possibile realizzare un complicato con molteplici indicazioni in casse dalle dimensioni umane.
Anche gli ovvi problemi legati alla leggibilità con una attenta scelta dei contrasti cromatici sembrano ridotti al minimo.
Il prezzo mi pare assolutamente concorrenziale. Non so se la piastra sia ad aggiornamento istantaneo, ma non credo, sarebbe pretendere troppo.

Per il resto non so come aiutarti, l’esperto nei moduli perpetui che tu cerchi non scrive più da tempo. Oramai siamo rimasti quattro sfigati che scrivono (io molto poco) solo di “bello mi piace”… “se puoi permettertelo compralo” … “il mercato ha sempre ragione”.
Un peccato.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Il calendario perpetuo (e la sua piastra)
« Risposta #82 il: Novembre 12, 2022, 09:58:50 am »
Ho bisogno di qualche immagine (render e fotografia reale) di un modulo perpetuale Theorein/Kelek lato quadrante?
Chi mi aiuta?
Le hai tutte a pagina 3
Alessandro

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Re:Il calendario perpetuo (e la sua piastra)
« Risposta #83 il: Novembre 12, 2022, 10:29:30 am »
Ho bisogno di qualche immagine (render e fotografia reale) di un modulo perpetuale Theorein/Kelek lato quadrante?
Chi mi aiuta?
Le hai tutte a pagina 3

Per quello che so io (e ok, non ne so molto), solo quella del Nivrel è di origine Kelek/Dubois-Depraz, ma è un render.



A me piacerebbe avere qualche immagine reale.

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Re:Il calendario perpetuo (e la sua piastra)
« Risposta #84 il: Gennaio 26, 2023, 11:57:16 am »
Pezzo unico di Andersen Geneve, "Reference 56 363"

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Re:Il calendario perpetuo (e la sua piastra)
« Risposta #85 il: Marzo 24, 2023, 17:09:21 pm »
Chopard LUC Perpetual Twin
Rirpoto un estratto della recensione apparsa su Orologia:Il calendario perpetuo è sicuramente tra le caratteristiche più decantate e complicate dell’orologeria e Chopard sa molto bene che con questo modello sta giocando in un campo dominato da artisti del calibro di Patek Philippe e A. Lange & Söhne. La linea LUC è, ovviamente, la produzione di movimento di fascia più alta di Chopard. Il marchio con sede a Fleurier produce questi movimenti destinati a competere con il duo di cui sopra e con i loro pari. Questo è quello che credo sia ancora tecnicamente l’unico calendario perpetuo in acciaio certificato COSC sul mercato, recentemente perfezionato e aggiornato in modo da ampliare la sua presenza in un mercato certamente di nicchia.Questo Chopard LUC Perpetual Twin nella sua ultima versione è disponibile anche in una variante in oro.







Il design del nuovo LUC Perpetual Twin è notevolmente migliorato rispetto al suo predecessore perché non ci sono numeri romani che riempiono troppo il quadrante. Piuttosto, gli indici applicati in modo pulito sono un cambiamento rinfrescante e meno soffocante che non può che essere apprezzato. Il quadrante è rifinito con un trattamento guilloché e anche la grande finestra della data sotto le 12 è ben dimensionata e proporzionata. Le lancette sfaccettate e luminose nel caratteristico stile LUC dauphine sono riconoscibili a chiunque abbia familiarità con la collezione, aggiungendo qualcosa di uno stile architettonico Art-Déco all’intero pezzo.





Il quadrante secondario dell’anno bisestile ha sia un puntatore unico che l’unico altro pezzo di colore sul quadrante tramite il “4” rosso.




Il fulcro di qualsiasi orologio Chopard LUC è il movimento, e qui vediamo il calibro di manifattura certificato COSC 96.22-L. Questo movimento è un discendente del primo (e alcuni direbbero il più grande) LUC 1.96 sviluppato nel 1996 in collaborazione con Michel Parmigiani.Chiaramente ispirato al leggendario Patek Philippe Cal. 240, l’1,96 rimane un modello di base per molti calibri LUC. Il movimento automatico dispone di 29 rubini ed è dotato del caratteristico micro-rotore e dell’omonimo doppio bariletto a molla, che funziona a 28.800 VPH con una riserva di carica di 65 ore.


Il micro-rotore inserito è rifinito con un tocco Art Déco che troverei facilmente a casa sul Chrysler Building. Strisce, bordi smussati a specchio, perlage tornito a motore, venature circolari e quel micro-rotore in oro 22k creano un movimento ben rifinito, visivamente impressionante e un morbido. Un calendario perpetuo di pochi secondi con un livello di finitura impressionante, il 96.22-L è un movimento veramente ben studiato di cui Chopard dovrebbe essere orgoglioso.



Misurando 33 mm di larghezza e solo 6 mm di spessore, le dimensioni del movimento LUC 96.22-L tradiscono quella che francamente potrebbe essere la mia unica critica sostanziale al Perpetual Twin e cioè le dimensioni della cassa. E, prima di criticare, permettetemi di elogiare la cassa relativamente sottile di 11,47 mm di spessore. Detto questo, penso nei 43 mm ce ne siano circa 2 mm di troppo. Sono sicuro che Chopard sa che non mancano i calendari perpetui da 39 mm sul mercato e penso che 40-41 mm sarebbe l’ideale per questo modello. Anche il rapporto tra movimento e fondello lo conferma.




Il Chopard LUC Perpetual Twin in acciaio non è il solo nella sua nicchia di mercato, ma non ce ne sono molti altri. Il calendario perpetuo IWC Portugieser nella sua ultima versione ad esempio, il Jaeger-LeCoultre Master Ultra Thin Perpetual e il Glashutte Original Senator Excellent Perpetual Calendar sono alcuni dei modelli che vengono subito in mente. Nella versione con cinturino in pelle di alligatore blu cucito a mano, il Chopard LUC Perpetual Twin in acciaio (Ref. 168561-3003) ha un prezzo di € 24.500 circa, mentre la e la variante in oro rosa (Ref.161976-5003) ha un prezzo poco meno di 50.000€.



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Re:Il calendario perpetuo (e la sua piastra)
« Risposta #86 il: Aprile 14, 2023, 11:43:31 am »
Piaget Polo Perpetual Calendar Ultra-Thin, calendario perpetuo ultrasottile (qui nella nuova ed incredibile versione con quadrante in ossidiana):



In rete non sono riuscito a trovare informazioni sull'origine della piastra adottata, ovvero se è un progetto Piaget o se è stata progettata (e prodotta) da un fornitore esterno:







Il meccanismo completo, cioè composto dalla piastra più il calibro Piaget 1200P, è denominato 1255P.









L'orologio completo ha uno spessore di soli 8,65mm, classificandosi terso dietro il Bvlgari Octo Finissimo Perpetual Calendar da 5.80mm e il Audemars Piguet Royal Oak Selfwinding Perpetual Calendar Ultra-Thin da 6.30mm (personalmente dei tre apprezzo solo Bulgari e Piaget).










« Ultima modifica: Aprile 14, 2023, 11:45:50 am da SoloMeccanico »

fansie

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Re:Il calendario perpetuo (e la sua piastra)
« Risposta #87 il: Aprile 14, 2023, 21:15:10 pm »
È bello ma a me le due tipologie piacciono separate.
Il braccialato gentiano mi piace solotempo.
Il perpetuo mi piace in oro o platino, sennò mi sembra che gli manca qualcosa (eccezionale fatta per i perpetui particolari o con indicazione su finestra).

E mi direte che mi sono preso un braccialato crono (il Pasha)… ma io vi dico che l’ho pagato poco e me lo sono fatto andar bene perché volevo un 1185 in raccolta!
Federico

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Re:Il calendario perpetuo (e la sua piastra)
« Risposta #88 il: Aprile 14, 2023, 21:17:11 pm »
Poi aggiungo che non ho una grande fascinazione per i gentiani. Sono una persona semplice, mi piacciono gli orologi con i movimenti strani, i quadranti lavorati, e le casse fatte in oro, argento e platino. Per questo non apprezzerò mai i gentiani fino in fondo.
Federico

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Re:Il calendario perpetuo (e la sua piastra)
« Risposta #89 il: Aprile 15, 2023, 01:23:14 am »
Poi aggiungo che non ho una grande fascinazione per i gentiani. Sono una persona semplice, mi piacciono gli orologi con i movimenti strani, i quadranti lavorati, e le casse fatte in oro, argento e platino. Per questo non apprezzerò mai i gentiani fino in fondo.
Comprensibile, sono i tuoi gusti e vanno rispettati. Ma il Piaget Polo non è gentiano, è un Piaget. Punto.