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Sogno o son desto?

S.M.

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Re:Sogno o son desto?
« Risposta #180 il: Ottobre 06, 2021, 10:53:02 am »
Ripeto, è in atto un tentativo di riposizionamento del bene di lusso “Orologio”, a prescindere dal suo pregio.

Evidentemente hanno visto che troppa gente aveva accesso a questi oggetti.

Se il tentativo avrà successo, si ristabiliranno nuovi equilibri e per noi ci sarà ben poco da fare. O staremo a guardare, oppure dovremmo orientarci su marchi di fascia più bassa. Breitling, Hamilton, Tag.

Teniamoci stretto quello che abbiamo, temo che (almeno per me) saranno gli unici pezzi “di lusso” che avremo.

il tuo parere è molto interessante e spesso ci azzecchi......mi chiedo solo , complice anche la nausea che provo ogni volta che intravedo ovunque annunci di vendita, di vendere quei quattro o cinque Rolex che ho accumulato nel tempo realizzando una favolosa plusvalenza e comprarmi un pezzo di un indipendente poco conosciuto ma molto costoso, insomma il cosidetto exit watch, un capolavoro da conservare.... naturalmente posseggo altri orologi non così richiesti che mi danno comunque soddisfazione.
Ci ho pensato pure io, ma quello che dici avrebbe senso se vendessi ai prezzi (folli) ed acquistassi ai prezzi "umani" (o quasi) di qualche anno fa.
Purtroppo ora anche se faresti molta plusvalenza, poi saresti costretto a "spenderla" per acquistare.

E come dice Ermanno, gli indipendenti forse sono quelli che si sono più montati la testa.
Oggi escono fuori di nuovi come funghi. Basta che siano stati allievi di qualcuno o facciano quattro rifiniture a specchio per sentirsi legittimati a proporre orologi a prezzi da star. Nomi mai sentiti che sparano cifre assurde per orologi anche banali meccanicamente.

Boh.... io ci penserei non due ma cento volte prima di scambiare tutto per un pezzo "da maestro", che poi se vogliamo dirla tutta, anche qui di artigianale (nel senso di fatto a mano e di persona) c'è ben poco.

Morale della favola.... tieniti quello che hai, goditelo ed eventualmente tieni le orecchie dritte se vuoi rinnovare qualcosa.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Sogno o son desto?
« Risposta #181 il: Ottobre 06, 2021, 12:21:38 pm »
Ripeto, è in atto un tentativo di riposizionamento del bene di lusso “Orologio”, a prescindere dal suo pregio.

Evidentemente hanno visto che troppa gente aveva accesso a questi oggetti.

Se il tentativo avrà successo, si ristabiliranno nuovi equilibri e per noi ci sarà ben poco da fare. O staremo a guardare, oppure dovremmo orientarci su marchi di fascia più bassa. Breitling, Hamilton, Tag.

Teniamoci stretto quello che abbiamo, temo che (almeno per me) saranno gli unici pezzi “di lusso” che avremo.

il tuo parere è molto interessante e spesso ci azzecchi......mi chiedo solo , complice anche la nausea che provo ogni volta che intravedo ovunque annunci di vendita, di vendere quei quattro o cinque Rolex che ho accumulato nel tempo realizzando una favolosa plusvalenza e comprarmi un pezzo di un indipendente poco conosciuto ma molto costoso, insomma il cosidetto exit watch, un capolavoro da conservare.... naturalmente posseggo altri orologi non così richiesti che mi danno comunque soddisfazione.
Ci ho pensato pure io, ma quello che dici avrebbe senso se vendessi ai prezzi (folli) ed acquistassi ai prezzi "umani" (o quasi) di qualche anno fa.
Purtroppo ora anche se faresti molta plusvalenza, poi saresti costretto a "spenderla" per acquistare.

E come dice Ermanno, gli indipendenti forse sono quelli che si sono più montati la testa.
Oggi escono fuori di nuovi come funghi. Basta che siano stati allievi di qualcuno o facciano quattro rifiniture a specchio per sentirsi legittimati a proporre orologi a prezzi da star. Nomi mai sentiti che sparano cifre assurde per orologi anche banali meccanicamente.

Boh.... io ci penserei non due ma cento volte prima di scambiare tutto per un pezzo "da maestro", che poi se vogliamo dirla tutta, anche qui di artigianale (nel senso di fatto a mano e di persona) c'è ben poco.

Morale della favola.... tieniti quello che hai, goditelo ed eventualmente tieni le orecchie dritte se vuoi rinnovare qualcosa.


hai ragione....io sono da tempo innamorato di Urwerk, ma non ho mai avuto il "coraggio" di acquistarne uno....anche questo brand è salito molto e alla fine resta il mio dubbio ma tu mi hai in un certo senso tranquillizzato.
Ciao

S.M.

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Re:Sogno o son desto?
« Risposta #182 il: Ottobre 06, 2021, 12:33:05 pm »
Beh... Urwerk è un brand "serio", sono decenni che è sulla breccia. Nulla a che vedere con i fantomatici indipendenti di recente generazione.
Certo, economicamente parlando, ti deve piacere davvero molto per scambiarlo con Rolex. Io se mi piacesse e fossi alla ricerca di un exitwatch lo farei senza dubbio.

Più che altro nel caso di queste meccaniche "fuori dagli schemi" mi preoccuperebbe di più il discorso manutenzione.
Ho da sempre lo stesso pensiero anche quando guardo alcuni JLC per i quali venderei tutto.
A chi affidarsi?
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Errol

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Re:Sogno o son desto?
« Risposta #183 il: Ottobre 06, 2021, 13:17:26 pm »
Beh... Urwerk è un brand "serio", sono decenni che è sulla breccia. Nulla a che vedere con i fantomatici indipendenti di recente generazione.
Certo, economicamente parlando, ti deve piacere davvero molto per scambiarlo con Rolex. Io se mi piacesse e fossi alla ricerca di un exitwatch lo farei senza dubbio.

Più che altro nel caso di queste meccaniche "fuori dagli schemi" mi preoccuperebbe di più il discorso manutenzione.
Ho da sempre lo stesso pensiero anche quando guardo alcuni JLC per i quali venderei tutto.
A chi affidarsi?

beh su Urwerk il problema manutenzione e pezzi si materializza se accade qualche cosa al modulo superiore con i satelliti, per il resto, su alcuni modelli, montano il 670 Zenith in versione manuale (non ricordo il numero del calibro manuale).
che poi pure su Zenith....un mio amico ha ricevuto in eredita un El Primero dei primi anni 70 credo con qualche cosetta da sistemare/cambiare e alla Zenith per mandarlo in svizzera gli hanno preannunciato almeno 2.000 euro di spesa.
paradossalmente conviene comprarne un altro da cannibalizzare
        

S.M.

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Re:Sogno o son desto?
« Risposta #184 il: Ottobre 06, 2021, 13:30:27 pm »
Beh... Urwerk è un brand "serio", sono decenni che è sulla breccia. Nulla a che vedere con i fantomatici indipendenti di recente generazione.
Certo, economicamente parlando, ti deve piacere davvero molto per scambiarlo con Rolex. Io se mi piacesse e fossi alla ricerca di un exitwatch lo farei senza dubbio.

Più che altro nel caso di queste meccaniche "fuori dagli schemi" mi preoccuperebbe di più il discorso manutenzione.
Ho da sempre lo stesso pensiero anche quando guardo alcuni JLC per i quali venderei tutto.
A chi affidarsi?

beh su Urwerk il problema manutenzione e pezzi si materializza se accade qualche cosa al modulo superiore con i satelliti, per il resto, su alcuni modelli, montano il 670 Zenith in versione manuale (non ricordo il numero del calibro manuale).
che poi pure su Zenith....un mio amico ha ricevuto in eredita un El Primero dei primi anni 70 credo con qualche cosetta da sistemare/cambiare e alla Zenith per mandarlo in svizzera gli hanno preannunciato almeno 2.000 euro di spesa.
paradossalmente conviene comprarne un altro da cannibalizzare
Lasciamo stare il discorso revisioni ufficiali......
Più che scandalosi i prezzi li definirei furti con circonvenzione di incapaci.

Ho saputo di revisioni IWC su calibri Eta 2892 per le quali è stato chiesto oltre 1.000€.
Certo, poi ti scrivono che il servizio di ripristino estetico di cassa e bracciale è stato fatto in gratuità e ti danno una scatoletta in finta pelle ed un pannetto da 5€.....
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Errol

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Re:Sogno o son desto?
« Risposta #185 il: Ottobre 06, 2021, 14:37:34 pm »
Beh... Urwerk è un brand "serio", sono decenni che è sulla breccia. Nulla a che vedere con i fantomatici indipendenti di recente generazione.
Certo, economicamente parlando, ti deve piacere davvero molto per scambiarlo con Rolex. Io se mi piacesse e fossi alla ricerca di un exitwatch lo farei senza dubbio.

Più che altro nel caso di queste meccaniche "fuori dagli schemi" mi preoccuperebbe di più il discorso manutenzione.
Ho da sempre lo stesso pensiero anche quando guardo alcuni JLC per i quali venderei tutto.
A chi affidarsi?

beh su Urwerk il problema manutenzione e pezzi si materializza se accade qualche cosa al modulo superiore con i satelliti, per il resto, su alcuni modelli, montano il 670 Zenith in versione manuale (non ricordo il numero del calibro manuale).
che poi pure su Zenith....un mio amico ha ricevuto in eredita un El Primero dei primi anni 70 credo con qualche cosetta da sistemare/cambiare e alla Zenith per mandarlo in svizzera gli hanno preannunciato almeno 2.000 euro di spesa.
paradossalmente conviene comprarne un altro da cannibalizzare
Lasciamo stare il discorso revisioni ufficiali......
Più che scandalosi i prezzi li definirei furti con circonvenzione di incapaci.

Ho saputo di revisioni IWC su calibri Eta 2892 per le quali è stato chiesto oltre 1.000€.
Certo, poi ti scrivono che il servizio di ripristino estetico di cassa e bracciale è stato fatto in gratuità e ti danno una scatoletta in finta pelle ed un pannetto da 5€.....

mi sembra strano Stefano, perchè fino a qualche tempo fa sul sito IWC c'era disponibile il listino delle manutenzioni (adesso sostituito da una pagina in cui mettere il numero seriale per avere il costo).
per i calibri su base Eta il prezzo era di circa 330/340 euro, non ricordo precisamente anche perchè io ero andato a vedere il costo per il mio Portoghese 7 gg per il quale servivano invece 650 euro.
poi ricordo che tu stesso hai portato alcuni IWC in revisione quindi ne saprai sicuramente più di me ma da 330 a oltre 1000 vuol dire che non era una semplice revisione ma magari c'era dell'altro
        

S.M.

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Re:Sogno o son desto?
« Risposta #186 il: Ottobre 06, 2021, 15:40:34 pm »
La notizia mi è stata detta da un amico fissato per IWC, non ho verificato...

Le mie esperienze in IWC per gli Eta 2892 sono:
2012: costo servizio su solo movimento €455
2017: costo servizio su solo movimento €590 (con danni a cassa e bracciale.... in gratuità ovviamente).

Però considerando l'evoluzione esponenziale dei prezzi degli orologi, posso credere che oggi si possa arrivare ai 1.000€.
Fossero poi anche 800€, stiamo parlando del calibro più conosciuto, usato, semplice e robusto della storia.

Secondo me per le case oltre la complessità del movimento, è anche il genere/costo dell'orologio a determinare i costi di revisione.
Cioè per i vintage o orologi di costo più alto, le revisioni le fanno pagare di più di modelli attuali con lo stesso calibro. 

Anche così si crea l'aurea di esclusività. 


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Re:Sogno o son desto?
« Risposta #187 il: Ottobre 07, 2021, 08:41:00 am »
Premesso che sono alti anche 450/500€, ma 1000 € o anche 800 per un Eta solotempo, mi sembrano uno sproposito ingiustificabile.
E per un 7750 cosa prenderebbero, 1500?
Mah
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

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Re:Sogno o son desto?
« Risposta #188 il: Ottobre 07, 2021, 09:15:51 am »
Secondo me nel costo della revisione entra anche la componente “esposizione al rischio”: anche nei casi in cui il calibro non è in se’ particolarmente complicato, ma è incassato su un orologio particolarmente prezioso, una sua revisione comporta potenziali danni che crescono con il valore dell’orologio (come urti alla cassa, righe sul quadrante, e via discorrendo).

Re:Sogno o son desto?
« Risposta #189 il: Ottobre 07, 2021, 13:19:43 pm »
Secondo me nel costo della revisione entra anche la componente “esposizione al rischio”: anche nei casi in cui il calibro non è in se’ particolarmente complicato, ma è incassato su un orologio particolarmente prezioso, una sua revisione comporta potenziali danni che crescono con il valore dell’orologio (come urti alla cassa, righe sul quadrante, e via discorrendo).


Si certamente, ma il discorso prende maggior senso se è un indipendente a fare il lavoro, ma se è la casa madre a farlo (che dovrebbe avere tutti i ricambi o le potenzialità di laboratorio per rimediare ad un piccolo errore)  allora non molto.
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Re:Sogno o son desto?
« Risposta #190 il: Ottobre 07, 2021, 19:24:56 pm »
Comunque io per l'ETA dentro all'Ingenieur pochi mesi fra ho speso 100 euro.

e.m.

Re:Sogno o son desto?
« Risposta #191 il: Ottobre 07, 2021, 22:45:54 pm »
Secondo me nel costo della revisione entra anche la componente “esposizione al rischio”: anche nei casi in cui il calibro non è in se’ particolarmente complicato, ma è incassato su un orologio particolarmente prezioso, una sua revisione comporta potenziali danni che crescono con il valore dell’orologio (come urti alla cassa, righe sul quadrante, e via discorrendo).


Si certamente, ma il discorso prende maggior senso se è un indipendente a fare il lavoro, ma se è la casa madre a farlo (che dovrebbe avere tutti i ricambi o le potenzialità di laboratorio per rimediare ad un piccolo errore)  allora non molto.
Un orologiaio non qualunquista,che opera cioe' sempre sugli stessi orologi,danni proprio non dovrebbe farne.
Chi vende orologi a 5-10 volte quello che e' o dovrebbe essere un prezzo corretto usa il medesimo metro per le riparazioni.
Tanto gli "abbocconi" sono sempre gli stessi.

S.M.

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Re:Sogno o son desto?
« Risposta #192 il: Ottobre 08, 2021, 13:13:42 pm »
Secondo me nel costo della revisione entra anche la componente “esposizione al rischio”: anche nei casi in cui il calibro non è in se’ particolarmente complicato, ma è incassato su un orologio particolarmente prezioso, una sua revisione comporta potenziali danni che crescono con il valore dell’orologio (come urti alla cassa, righe sul quadrante, e via discorrendo).


Si certamente, ma il discorso prende maggior senso se è un indipendente a fare il lavoro, ma se è la casa madre a farlo (che dovrebbe avere tutti i ricambi o le potenzialità di laboratorio per rimediare ad un piccolo errore)  allora non molto.
Assolutamente d'accordo.
Da questo punto di vista vedo molto più esposto un indipendente rispetto alla casa madre che oltre a non fare danni (in teoria) perchè conosce l'orologio ed ha tutti gli strumenti specifici per operarvi, ha anche possibilità di porre rimedio qualora si verificassero.

Secondo me il discorso è prettamente commerciale.
A prescindere dal movimento, "hai un orologio d'oro, in tiratura limitata e magari vecchio di una ventina d'anni?"
"Bene, anche la revisione deve essere esclusiva"

Forse in questo modo intendono tenere alto il "valore percepito" dell'oggetto e del marchio.

Bah..... per quanto mi è possibile, indipendenti tutta la vita.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.