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Quale futuro per Longines?

Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #15 il: Aprile 05, 2022, 09:25:09 am »
Rispondo a Fansie e Jet: le mie considerazioni non sono SOLOmotivate dalla passione per il marchio,ma anche dall'oisservazione del mercato e da un briciolo di esperienza che mi deriva da quasi 30 anni di consulenza aziendale.
Il ragionamento è questo: Tudor vendeva copie dei Rolex (spero che nessuno faccia dellepippie su questo) e aveva un mercato X. Da quando mamma Rolex ha deciso di lavorarci un pò le vendite sono aumentate di N volte;oggi che Tudor ha due calibri (validi, sia chiaro, ma non certo dei miracoli della tecnica) che al pubblico sempliciotto sono spacciati per "manifattura", non solo le vendite si sono ulteriormente incrementate, ma trainano anche i modelli base e permetteranno buone vendite anche delle novità appena presentate (e per me inguardabili). Non dimentichiamo che c'è gente che si prenota ancora oggi per comprare il loro GMT nonostante rimangano incognite sul suo funzionamento. Tutto questo nella considerazione che la storia di Tudor, piaccia o meno, è priva di particolari spunti tecnici.

Ora, io mi domando, cosa accadrebbe se Swatch decidesse di fare un'operazione simile con Longines? Io credo che la già grande porzione di mercato verrebbe ulteriormente ampliata, per di più verso l'alto, dove i ricavi per ogni venduto sono più elevati.

E noi appassionati ne guadagneremmo avendo nuovi orologi, con nuovi calibri e, soprattutto, con una scusa in più per comprarli!  ;)

« Ultima modifica: Aprile 05, 2022, 09:28:46 am da SoloMeccanico »

ALAN FORD

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #16 il: Aprile 05, 2022, 10:36:09 am »
Per carità, sono d'accordo con voi perché anche io non posso permettermi chissà quali spese folli per gli orologi e Longines è una di quelle poche marche che mi sarebbero accessibili.

Però questo settore è spietato e gli Eta si sono buoni calibri (anche ottimi per talune tipologie di orologi) però non è alta orologeria, c'è poco da discutere. Con gli Eta non si va lontano in quanto a prestigio, posizionamento e percezione del brand.
Inoltre non è che anche le casse, i quadranti, i bracciali facciano gridare al miracolo come finiture e lavorazioni, diciamo che sono di livello onesto, nulla di più.

Sicuramente in Longines lo sanno e probabilmente gli sta bene così.

Se rilanciassero la Longines dei famosi movimenti cronografici, magari non potrei più permettermela, però potrebbe salire di considerazione e battersela in ben altra fascia. Nel brevi anni della rinascita Minerva l'ha dimostrato.

Ripeto, a molti può star bene così, però allora bisogna anche accettare chi dice che Longines è di terza fascia....

In questo settore nulla è a buon prezzo, figuriamoci la "fuffa" .....

Lo ha dimostrato con i quattro gatti dei forum perchè non mi risulta che Minerva faccia questi grandi numeri e goda di tutta questa notorietà e considerazione fuori appunto della ristretta cerchia di noi con la puzza sotto il naso.

jet

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #17 il: Aprile 05, 2022, 10:36:25 am »
se mettessero in catalogo qualche movimento in house io ne sarei felicissimo, però prima ancora inizierei con il togliere dal catalogo quelli al quarzo  :o!
https://www.longines.com/it/orologio-hydroconquest-l3-740-4-96-6
Per quanto riguarda Tudor, per me (opinione personale) rimane sempre il brand del "vorrei ma non posso",
ormai ho questa idea del marchio nonostante abbia introdotto ottimi calibri in house
https://www.chrono24.it/magazine/tudor-vs-rolex-p_13081/#gref


gli orologi sono solo meccanici... se il problema è sapere l'ora, basta il telefono

Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #18 il: Aprile 05, 2022, 11:31:34 am »
se mettessero in catalogo qualche movimento in house io ne sarei felicissimo, però prima ancora inizierei con il togliere dal catalogo quelli al quarzo  :o !
https://www.longines.com/it/orologio-hydroconquest-l3-740-4-96-6
Per quanto riguarda Tudor, per me (opinione personale) rimane sempre il brand del "vorrei ma non posso",
ormai ho questa idea del marchio nonostante abbia introdotto ottimi calibri in house
https://www.chrono24.it/magazine/tudor-vs-rolex-p_13081/#gref
Sono ottimi calibri (diciamo che il crono è molto buono, l'automatico è normale), ma non sono "in house", in quanto entrambi sono progettati e costruiti da fornitori esterni: Kenissi per l'automatico e Breitling per il crono.


Forse (e sottolineo forse), l'automatico OGGI è costruito anche da Tudor, ma il progetto è stato totalmente acquistato all'esterno (e questo la dice lunga sull'impegno che ci hanno messo i tecnici Rolex...)

e.m.

Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #19 il: Aprile 05, 2022, 15:41:51 pm »
Tudor vende perché i compratori di Rolex non hanno più cibo da mettere sotto i denti.
Lo S.G. ha la fascia alta coperta da Blancpain,G.O.,Breguet,Jaquet Droz e subito sotto c'è Omega.
Longines copre,facendo numeri,la fascia medio-bassa.
Direi che come gruppo sono a posto.

Errol

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #20 il: Aprile 05, 2022, 18:06:12 pm »
forse il vorrei ma non posso è un retaggio passato.
premesso che kenissi è proprietà Tudor,
premesso che uno può comprare un Tudor magari solo perchè lo preferisce al Rolex (il mio caso ad esempio, mi piacciono esteticamente molti più Tudor che Rolex); poi per carità è vero, sono uno di quei poveracci che non è disposto a spendere 30k per un submariner verde o 50k per un Daytona che neppure mi piacciono particolarmente  e gli preferisco un Black Bay (sub o crono) che compro in concessionaria senza troppi patemi d'animo a 3.500,00 o 5.0000 Euro......sono proprio un cretino. magari la differenza è solo che se devo spendere 30 o 50 k preferisco destinarli a qualche cosa di "leggermente" più esclusivo e di qualità.

premesso che forse le ultime produzioni Tudor non le avete maneggiate ultimamente,
ecc ecc

se parliamo di manifattura in senso stretto credo che ben poche possano considerarsi tali.
che poi che differenza c'è nel produrre all'interno della propria fabbrica un ponte o una ruota oppure farlo produrre, su base esclusiva, da un terzo?
negli ultimi anni il concetto di manifattura si è trasformato, prima indicava realmente fatto in casa (e comunque non era sempre così) adesso basta che sia prodotto da qualcuno che non sia Eta o Sellita.
quante volte avete letto che ne so.....movimento di manifattura attribuito ad un calibro Vaucher Fleurier? certo che è manifattura ma quella di un altro.


        

ALAN FORD

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #21 il: Aprile 05, 2022, 19:34:49 pm »
forse il vorrei ma non posso è un retaggio passato.
premesso che kenissi è proprietà Tudor,
premesso che uno può comprare un Tudor magari solo perchè lo preferisce al Rolex (il mio caso ad esempio, mi piacciono esteticamente molti più Tudor che Rolex); poi per carità è vero, sono uno di quei poveracci che non è disposto a spendere 30k per un submariner verde o 50k per un Daytona che neppure mi piacciono particolarmente  e gli preferisco un Black Bay (sub o crono) che compro in concessionaria senza troppi patemi d'animo a 3.500,00 o 5.0000 Euro......sono proprio un cretino. magari la differenza è solo che se devo spendere 30 o 50 k preferisco destinarli a qualche cosa di "leggermente" più esclusivo e di qualità.

premesso che forse le ultime produzioni Tudor non le avete maneggiate ultimamente,
ecc ecc

se parliamo di manifattura in senso stretto credo che ben poche possano considerarsi tali.
che poi che differenza c'è nel produrre all'interno della propria fabbrica un ponte o una ruota oppure farlo produrre, su base esclusiva, da un terzo?
negli ultimi anni il concetto di manifattura si è trasformato, prima indicava realmente fatto in casa (e comunque non era sempre così) adesso basta che sia prodotto da qualcuno che non sia Eta o Sellita.
quante volte avete letto che ne so.....movimento di manifattura attribuito ad un calibro Vaucher Fleurier? certo che è manifattura ma quella di un altro.

Anche se non li ho maneggiati e neanche sono attratto ne dai Tudor ne dai Rolex, questa storia del vorrei ma non posso mi ha sempre dato particolarmente fastidio.

jet

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #22 il: Aprile 05, 2022, 20:17:16 pm »
non era mia intenzione infastidire nessuno, ho solo espresso un parere personale, però se la questione è stata affrontata anche nella recensione della quale avevo allegato il link (https://www.chrono24.it/magazine/tudor-vs-rolex-p_13081/#gref ) evidentemente è un'opinione che (almeno in passato) era abbastanza diffusa. Questo non vuol dire che fosse giusta (magari era solo un pregiudizio) e ognuno poi è libero di pensarla come crede, stiamo parlando soltanto di orologi, niente di più
gli orologi sono solo meccanici... se il problema è sapere l'ora, basta il telefono

fansie

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #23 il: Aprile 06, 2022, 09:45:09 am »
Se è per un discorso di fatturati, magari fare movimenti in-house può abbindolare una parte di clientela poco esperta e magari apportare benefici economici al gruppo Swatch. Anche se, su questo tema, a  parte interessarmi abbastanza poco, ricordo che lo Swatch Group ha tanti altri brand che coprono quella fascia e non credo che posso arrivare io e dare consigli di strategia di marketing a loro... è una società che capitalizza 13 miliardi di euro e avrà sicuramente dei manager che prenderanno decisioni migliori delle mie.

Sul punto interesse collezionistico invece, la penso diversamente da voi. I movimenti in-house fatti da Tudor, da Nomos, da Baume Mercier, da Mido e da tutti gli altri di quella fascia, a mio avviso, hanno zero interesse collezionistico, perché non hanno nessun pregio collezionistico. Per capirci meglio, non arricchirebbero la raccolta di nessuno di quelli che sono intervenuti in questa discussione. Per trovare il primo movimento in-house con un qualche interesse collezionistico, si deve arrivare a prendere un Omega con lo scappamento coassiale, che però non costa assolutamente i 2.000/3.000 euro paventati.
Realizzare un movimento in-house nel 2022 è semplicissimo, ma è anche uno specchietto per le allodole per chi è un appassionato poco istruito. Andare ad aggiungere un Nomos o un Tudor in-house a una raccolta di livello medio, come le nostre, è solo uno spreco di denaro, meglio risparmiare con un ETA e poi quando possibile, prendere qualcosa di interessante davvero.
Federico

ALAN FORD

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #24 il: Aprile 06, 2022, 15:19:47 pm »
Se è per un discorso di fatturati, magari fare movimenti in-house può abbindolare una parte di clientela poco esperta e magari apportare benefici economici al gruppo Swatch. Anche se, su questo tema, a  parte interessarmi abbastanza poco, ricordo che lo Swatch Group ha tanti altri brand che coprono quella fascia e non credo che posso arrivare io e dare consigli di strategia di marketing a loro... è una società che capitalizza 13 miliardi di euro e avrà sicuramente dei manager che prenderanno decisioni migliori delle mie.

Sul punto interesse collezionistico invece, la penso diversamente da voi. I movimenti in-house fatti da Tudor, da Nomos, da Baume Mercier, da Mido e da tutti gli altri di quella fascia, a mio avviso, hanno zero interesse collezionistico, perché non hanno nessun pregio collezionistico. Per capirci meglio, non arricchirebbero la raccolta di nessuno di quelli che sono intervenuti in questa discussione. Per trovare il primo movimento in-house con un qualche interesse collezionistico, si deve arrivare a prendere un Omega con lo scappamento coassiale, che però non costa assolutamente i 2.000/3.000 euro paventati.
Realizzare un movimento in-house nel 2022 è semplicissimo, ma è anche uno specchietto per le allodole per chi è un appassionato poco istruito. Andare ad aggiungere un Nomos o un Tudor in-house a una raccolta di livello medio, come le nostre, è solo uno spreco di denaro, meglio risparmiare con un ETA e poi quando possibile, prendere qualcosa di interessante davvero.

Ma infatti, dipende da che orologio è.
Quando ho comprato l'Ingenieur sapevo benissimo che dentro c'era un Eta (qualcuno diceva pure Sellita) ma per me non è stato un problema.
L'orologio è ben fatto, robusto, sportivo, impermeabile, preciso con il fondello chiuso, l'ETA è stato l'ultimo dei miei problemi e lo ricomprerei dieci volte,

Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #25 il: Aprile 06, 2022, 16:01:12 pm »
forse il vorrei ma non posso è un retaggio passato.
premesso che kenissi è proprietà Tudor,
premesso che uno può comprare un Tudor magari solo perchè lo preferisce al Rolex (il mio caso ad esempio, mi piacciono esteticamente molti più Tudor che Rolex); poi per carità è vero, sono uno di quei poveracci che non è disposto a spendere 30k per un submariner verde o 50k per un Daytona che neppure mi piacciono particolarmente  e gli preferisco un Black Bay (sub o crono) che compro in concessionaria senza troppi patemi d'animo a 3.500,00 o 5.0000 Euro......sono proprio un cretino. magari la differenza è solo che se devo spendere 30 o 50 k preferisco destinarli a qualche cosa di "leggermente" più esclusivo e di qualità.

premesso che forse le ultime produzioni Tudor non le avete maneggiate ultimamente,
ecc ecc

se parliamo di manifattura in senso stretto credo che ben poche possano considerarsi tali.
che poi che differenza c'è nel produrre all'interno della propria fabbrica un ponte o una ruota oppure farlo produrre, su base esclusiva, da un terzo?
negli ultimi anni il concetto di manifattura si è trasformato, prima indicava realmente fatto in casa (e comunque non era sempre così) adesso basta che sia prodotto da qualcuno che non sia Eta o Sellita.
quante volte avete letto che ne so.....movimento di manifattura attribuito ad un calibro Vaucher Fleurier? certo che è manifattura ma quella di un altro.
Non so se Kenissi è stata acquistata da Tudor (ma è Tudor che acquista o Rolex?) prima o dopo aver realizzato il calibro automatico ora usato da T, ma è per me certamente curioso che Rolex abbia bisogno di un fornitore esterno per i calibri di un suo marchio (considerazione che meriterebbe una discussione a parte).
Detto questo, sono d'accordo con te sul fatto che i Tudor oggi in vendita hanno complessivamente una buona qualità: personalmente rimango innamorato del Pelagos blu! Ma detto questo, è altrettanto indubbio che alcuni modelli siano una chiara alternativa a chi non può permettersi un Rolex, come dimostrano quelli presentati nel 2022. Questo nulla toglie alla validità di Pelagos, alcuni Black Bay ecc., ma il dato rimane ed è difficilmente confutabile.
Se è per un discorso di fatturati, magari fare movimenti in-house può abbindolare una parte di clientela poco esperta e magari apportare benefici economici al gruppo Swatch. Anche se, su questo tema, a  parte interessarmi abbastanza poco, ricordo che lo Swatch Group ha tanti altri brand che coprono quella fascia e non credo che posso arrivare io e dare consigli di strategia di marketing a loro... è una società che capitalizza 13 miliardi di euro e avrà sicuramente dei manager che prenderanno decisioni migliori delle mie.

Sul punto interesse collezionistico invece, la penso diversamente da voi. I movimenti in-house fatti da Tudor, da Nomos, da Baume Mercier, da Mido e da tutti gli altri di quella fascia, a mio avviso, hanno zero interesse collezionistico, perché non hanno nessun pregio collezionistico. Per capirci meglio, non arricchirebbero la raccolta di nessuno di quelli che sono intervenuti in questa discussione. Per trovare il primo movimento in-house con un qualche interesse collezionistico, si deve arrivare a prendere un Omega con lo scappamento coassiale, che però non costa assolutamente i 2.000/3.000 euro paventati.
Realizzare un movimento in-house nel 2022 è semplicissimo, ma è anche uno specchietto per le allodole per chi è un appassionato poco istruito. Andare ad aggiungere un Nomos o un Tudor in-house a una raccolta di livello medio, come le nostre, è solo uno spreco di denaro, meglio risparmiare con un ETA e poi quando possibile, prendere qualcosa di interessante davvero.
Mido non ha calibri dedicati.

Dissento su Nomos, che ha un guizzo in più, per il resto sono abbastanza d'accordo.
Quanto alle decisioni dei manager....non è che siano sempre tutti bravi! Fiat ha rischiato di estinguersi per le decisioni di alcuni manager e c'è voluto il genio di Marchionne per farla ritornare all'utile. Rimanendo in tema di orologi, guarda che fine ha fatto Ebel!
Il Gruppo fattura 13 miliardi: bene, benissimo (per loro)! Quanto fatturerebbero IN PIU' cambiando la politica di gestione di alcuni marchi? Ecco la domanda che mi pongo.



fansie

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #26 il: Aprile 06, 2022, 16:18:25 pm »
Hai ragione di Mido. Ho scritto Mido e pensavo Oris, al movimento col bariletto grosso.

Insomma ci siamo capiti. :D
Federico

Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #27 il: Aprile 06, 2022, 16:23:04 pm »
Hai ragione di Mido. Ho scritto Mido e pensavo Oris, al movimento col bariletto grosso.

Insomma ci siamo capiti. :D

Ecco, Oris invece è da possedere, non solo per il bariletto grosso!  ;D

ALAN FORD

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #28 il: Aprile 06, 2022, 16:24:37 pm »
Citazione
Ma detto questo, è altrettanto indubbio che alcuni modelli siano una chiara alternativa a chi non può permettersi un Rolex, come dimostrano quelli presentati nel 2022. Questo nulla toglie alla validità di Pelagos, alcuni Black Bay ecc., ma il dato rimane ed è difficilmente confutabile.

Non ho capito se sono una alternativa a Rolex perchè si chiamano Tudor o perchè gli somigliano?
Perchè che somigliano a Rolex ce ne saranno un migliaio in giro comprese le repliche fatte bene che neanche Rolex le riconosce!

Bertroo

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #29 il: Aprile 06, 2022, 20:57:33 pm »
Citazione
Ma detto questo, è altrettanto indubbio che alcuni modelli siano una chiara alternativa a chi non può permettersi un Rolex, come dimostrano quelli presentati nel 2022. Questo nulla toglie alla validità di Pelagos, alcuni Black Bay ecc., ma il dato rimane ed è difficilmente confutabile.

Non ho capito se sono una alternativa a Rolex perchè si chiamano Tudor o perchè gli somigliano?
Perchè che somigliano a Rolex ce ne saranno un migliaio in giro comprese le repliche fatte bene che neanche Rolex le riconosce!


Ma più che altro, io che insieme nello stesso momento ho comprato sia un tudor che un Rolex…che statistica faccio? Presi insieme dallo stesso concessionario nello stesso giorno!