Orologico Forum 3.0

microrotori contemporanei

fabri5.5

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microrotori contemporanei
« il: Giugno 04, 2010, 16:56:50 pm »
prendendo spunto dalla discussione aperta nella sezione vintage,
vediamo un po' cosa offre oggi il mercato contemporaneo dei microrotori
(può essere che non siano tutti,nel caso implementate con foto ;) ;D)
direi che il capostipite rimanga l'Universal Geneve,
ci sono poi:Chopard,Patek Philippe,Piaget,Ladoire,
esageratamente propositivo Roger Dubuis con microrotori su solotempo,
chrono,sdoppianti e doppi microrotori su tourbillon,perpetui e ripetizioni,
un calibro di Vaucher che presumo incassarà Parmigiani,Ladoire e l'artigianale
Paul Gerber doppio microrotore.
























un discorso a parte meritano Glashutte Original,Lange e Frederic Piguet
in quanto le dimensioni dei rotori di carica mi portano a non considerarli dei microrotori ma più semplicemente dei rotori decentrati.







Airangel

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Re:microrotori contemporanei
« Risposta #1 il: Giugno 04, 2010, 17:05:25 pm »
il LUC con quella lavorazione mi fa un sangue.....

Bertroo

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Re:microrotori contemporanei
« Risposta #2 il: Giugno 04, 2010, 17:28:48 pm »






un discorso a parte meritano Glashutte Original,Lange e Frederic Piguet
in quanto le dimensioni dei rotori di carica mi portano a non considerarli dei microrotori ma più semplicemente dei rotori decentrati.



 
La stessa cosa che dico anch'io....per adesso a livello di movimenti vedo un pò più su Patek rispetto a Lange perchè Patek ha un microrotore in listino mentre quello Lange per me non è un microrotore ma semplicemente un rototre decentrato...lo dissi già tempo fa...il microrotore si chiama così per determinate dimensioni.....quello Lange e GO per me non è un microrotore ma solo un rotore decentrato per quanto bello possa essere.....
questo è un microrotore :P :P :P :
 
 

Bertroo

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Re:microrotori contemporanei
« Risposta #3 il: Giugno 04, 2010, 17:30:22 pm »
Molto bella la lavorazione del microrotore sul L.U.C. ma per me Roger Dubuis su tutti....in maniera assoluta....imho! :P :P :P

ROGER

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Re:microrotori contemporanei
« Risposta #4 il: Giugno 04, 2010, 17:44:42 pm »
Belli da vedere, ma secondo me non caricano bene come un rotore grande... ho avuto tra le mani un LUC Chopard e mi ha trasmesso proprio questo dubbio.
.::R063R::.

Bertroo

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Re:microrotori contemporanei
« Risposta #5 il: Giugno 04, 2010, 17:51:37 pm »
Assolutamente no Roger! ;)  Non danno problemi e sono precisi! ;)

Re:microrotori contemporanei
« Risposta #6 il: Giugno 04, 2010, 20:37:27 pm »
Veramente anche io temevo che la carica fosse poco efficiente, ma mi sono dovuto ricredere; nonostante le piccole dimensioni, (11 mm. di diametro) il microrotore di Buren/Hamilton cal. 1.000A, svolge egregiamente la sua funzione e indossato normalmente, no fa mai mancare l'energia al movimento. Non ho avuto il piacere di toccare con mano altri microrotori, ma questo di Buren, ha dimensioni tali, sia come diametro che come spessore, che a orologio chiuso, nessuno sospetterebbe che non si tratti di un normale solotempo, ma di un automatico; di quelli sottili, oltretutto. :D ;)

Teo

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Re:microrotori contemporanei
« Risposta #7 il: Giugno 04, 2010, 22:08:47 pm »
Ma l'Universal Geneve mi confermate essere stato il primo movimento con microrotore?
E poi un'altra domanda l' UG 1-66 è il no data mentre l'UG 1-69 è con il datario?


Grazie
Matteo

fabri5.5

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Re:microrotori contemporanei
« Risposta #8 il: Giugno 05, 2010, 01:06:52 am »
Ma l'Universal Geneve mi confermate essere stato il primo movimento con microrotore?
E poi un'altra domanda l' UG 1-66 è il no data mentre l'UG 1-69 è con il datario?


Grazie
Matteo
non conosco precedenti all'UN,
la storia parte dagli inizi degli anni 50 con il calibro UG138 a massa battente.
Dopo la messa a punto di una massa oscillante capace di ricaricare l'orologio in entrambe le direzioni
(brevetto dell'8 novembre 1952), finalmente, il 27 maggio 1955 veniva presentata la richiesta di brevetto del primo calibro Universal Genève con microrotore integrato nel movimento e oscillante su un asse di rotazione decentrato, denominato UG 215 (brevetto n. 329805, pubblicato il 30 giugno 1958). La Casa, intanto, sulla scia del successo del modello Polerouter, disegnato nel 1954 da Gérald Genta ed equipaggiato con il calibro UG 138 SS, aveva cambiato il suo nome in Manufacture des Montres Universal, Perret Frères SA in Carouge-Genève, aprendo il suo nuovo centro operativo a Carouge, in Place d'Armes, e conservando come showroom lo storico edificio di Rue du Rhône.
Il nuovo calibro con microrotore UG 215 misurava 28 millimetri di diametro e 4,10 millimetri di spessore, aveva un bilanciere che oscillava a 18.000 alternanze orarie e garantiva una riserva di carica di 48 ore. Negli anni immediatamente successivi al suo lancio diede vita a un'intera famiglia di movimenti, via via perfezionati in base alle nuove conquiste tecniche: dal modello-base con indicazione di ore, minuti e secondi, derivarono il calibro UG 215.1, di 5,15 millimetri di spessore, con indicazione della data, e il calibro UG 215.2, con le stesse funzioni ma di spessore ridotto (4,70 millimetri). Rispetto alla famiglia dei calibri UG 138, era stato semplificato il sistema di ricarica automatica, ridotto lo spessore (incluso quello dei modelli con data) e migliorato il comfort in relazione alle vibrazioni provocate dalla massa oscillante. Come già in passato, Universal Genève aveva così contribuito in maniera decisiva allo sviluppo della tecnica orologiera, ponendo solidissime basi per la realizzazione di un'intera gamma di movimenti automatici extrapiatti, tra i quali il leggendario UG 66, di soli 2,5 millimetri di spessore.
l'UG66 è un movimento con indicazione di ore e minuti, di 28 millimetri di diametro e soli 2,50 millimetri di spessore, con bilanciere monometallico autocompensante oscillante a 19.800 alternanze orarie e sistema antiurto "Super-choc Incabloc,
il quale ha avuto miglioramenti successivi:
dapprima l'UG 1-66, così rinominato in seguito a un miglioramento tecnico del sistema di ricarica, e il calibro UG 1-67 (con data, di 3,10 millimetri di spessore); quindi i calibri UG 2-66 e UG 2-67.
Negli anni '70 fu la volta dei calibri UG 71 e UG 72, utilizzati nella linea Polerouter III: il primo, di 3,90 millimetri di spessore, aveva i secondi al centro e la data; l'UG 72, invece, di 4,60 millimetri di spessore, mostrava anche il giorno della settimana. Entrambi avevano caratteristiche analoghe alla famiglia dei calibri UG 66, dai quali derivavano, ma con un diametro leggermente più piccolo (27 millimetri anziché 28) e un nuovo tipo di bilanciere, oscillante alla frequenza di 21.600 alternanze orarie.
1.69 non ho presente che calibro sia,
ma può benissino darsi che per mia ignoranza non ne conosca l'esistenza. :-[
« Ultima modifica: Giugno 05, 2010, 01:13:10 am da fabri5.5 »

Re:microrotori contemporanei
« Risposta #9 il: Giugno 05, 2010, 10:03:15 am »
Ultima creazione da parte di Schwarz Etienne... BSE1325-A

Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

Re:microrotori contemporanei
« Risposta #10 il: Giugno 05, 2010, 11:38:25 am »
Caro Fabrizio, mi sa che hai la memoria un pò corta; ricordi che in passato abbiamo già discusso sulla paternità del microrotore? Peccato che non riesco a trovare il tread che volevo rammentarti, comunque ne abbiamo riparlato anche successivamente. http://www.orologico.info/index.php?topic=6656.msg104544#msg104544  Siamo sempre arrivati alla conclusione, che in base alle notizie reperite in merito, il primato spetti a Buren, che per prima progettò e costruì un movimento con microrotore di carica, operando delle modifiche sostanziali su un calibro preesistente, (Buren Grand Prix). Questa prima serie di microrotori, (serie 1.000) è in assoluto la detentrice del primato, che più o meno contemporaneamente, venne condiviso con Hamilton, sua consociata. Universal Genevè ed altre maison, beneficiarono a breve termine del brevetto, sviluppando successivamente calibri in house, dotati di microrotore di carica. Non a caso quando ho deciso di acquistare un microrotore, mi sono andato a cercare proprio un Hamilton cal. 666, che in realtà è un Buren 1.000A, della prima serie dei microrotori. 
« Ultima modifica: Giugno 05, 2010, 11:41:04 am da mariol4749 »

aratro

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Re:microrotori contemporanei
« Risposta #11 il: Giugno 05, 2010, 11:51:56 am »
complimenti per questo tuo post
molto interessante :D :D
aratro
ho cercato di annegare i miei problemi bevendo, ma ho scoperto che sanno nuotare

fabri5.5

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Re:microrotori contemporanei
« Risposta #12 il: Giugno 05, 2010, 17:10:40 pm »
Caro Fabrizio, mi sa che hai la memoria un pò corta; ricordi che in passato abbiamo già discusso sulla paternità del microrotore?
non,è che ho la memoria corta è che nel 55 UG vendeva gli orologi con microrotore215
Buren,no.
vero che il brevetto di Buren è del 54
mentre quello UG del maggio 1955 e dopo svariati problemi legali  è stato registrato il 15 maggio 1958
con il n. 329805,in questi 3 anni però vendevano i loro microrotori
incidendo la scritta "Patented Rights Pending" sotto il rotore.
Buren invece inizia la vendita dei calibri 1000 nel 1957.

Re:microrotori contemporanei
« Risposta #13 il: Giugno 05, 2010, 17:32:06 pm »
Diciamo che Universal Genevè "ci ha provato" e soltanto in parte le è riuscito, dal momento che comunque ha dovuto acquistare i diritti da Buren per poter commercializzare a buon diritto i suoi microrotori. La scritta "Patented Rights Pending", se non sbaglio significa più o meno: "diritti d'utilizzo pendenti" e stà a significare che c'è una causa legale in corso, o no? :D ;)
« Ultima modifica: Giugno 05, 2010, 17:40:28 pm da mariol4749 »

fabri5.5

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Re:microrotori contemporanei
« Risposta #14 il: Giugno 05, 2010, 17:43:10 pm »
Diciamo che Universal Genevè "ci ha provato" e soltanto in parte le è riuscito, dal momento che comunque ha dovuto acquistare i diritti da Buren per poter commercializzare a buon diritto i suoi microrotori. La scritta "Patented Rights Pending", se non sbaglio significa più o meno: "diritti d'utilizzo pendenti" e stà a significare che c'è una causa legale in corso, o no? :D ;)
tecnicamente non conosco il significato,
ma ho dato la tua stessa interpretazione. ;)