Orologico Forum 3.0

Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...

S.M.

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #165 il: Gennaio 05, 2018, 11:00:42 am »
Da applauso...grazie..hai pubblicato anche i brevetti che in una vecchia discussione non ricordo più se qua o su altro Forum proprio su microrotore UG io ed Angelo credo non eravamo riusciti a trovare.
Un lavoro da incorniciare.
Roberto
Grazie molte Roberto.
Sulla vicenda del microrotore sono giunto alla certezza assoluta, su quella del primo 9linee ultrapiatto diciamo ad un buon 75%.

Ora potremmo completare questa grande discussione postando foto dei più begli orologi ultrapiatti.

Però si pone un problema.
Che misure considerare?

Io direi max 5,5mm per i manuali e 7,5mm per gli automatici.

Che ne dite?
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #166 il: Gennaio 05, 2018, 11:01:26 am »
Facendo una sintesi, i movimenti sottili per orologi da polso da un secolo a questa parte sono solo questi:
 
MANUALI (< 2mm):
JLC803 (VC1003; AP2003)
JLC849
FP21 (PP175/177)
Piaget 9P
Lassale c.1200 ( Piaget 20P; Vacheron1160; Lemania 1210)
Bulgari BLV268 (con Tourbillon)
 
AUTOMATICI (< 2,5mm):
Piaget 12P
UG66 (PP240)
JLC920 (AP2120; VC1120; PP28-255)
Lassale c.2000 (Piaget 25P; Vacheron1170; Lemania 2010)
FP71 (e derivati)
Longines 990.1 (Lemania 8810 e derivati)
GP3100 (e derivati)
Bulgari BLV138
 
Volutamente non ho messo i Piaget 900P e 910P perchè come ho già spiegato, sono orologi ultrapiatti da cui è impossibile separare i movimenti. I fondelli in questo caso sono parte integrante dei calibri ed andrebbero compresi nella misura.

Pochini se ci pensate, a testimonianza della difficoltà a realizzare quella che possiamo considerare a tutti gli effetti una vera e propria complicazione tecnica.


questo me lo sono salvato...grazie

PESSOA67

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #167 il: Gennaio 05, 2018, 14:23:13 pm »
Ermanno, torna da noi...citazione, se mi posso permettere:

"Questo il giusto richiamo alla grande orologeria,in cui era (ed e' ancora) il calibro a farla da padrone.
La cassa e' un contenitore,ed e' quest'ultima che deve adattarsi al movimento e non viceversa.
Diamo anche delle cifre,che ci permettano una classificazione (riferite ai movimenti):
per i manuali lo spessore deve essere inferiore ai 2mm.;
per gli automatici puri,quindi senza secondi e senza datario 2,7 mm;
automatici con secondi e datario 3,35 mm..
Ricordiamo anche che una costruzione ultraplat puo' a ragione essere considerata una complicazione.
erm."

Con stima
Roberto

S.M.

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #168 il: Gennaio 05, 2018, 14:40:15 pm »
Ermanno, torna da noi...citazione, se mi posso permettere:

"Questo il giusto richiamo alla grande orologeria,in cui era (ed e' ancora) il calibro a farla da padrone.
La cassa e' un contenitore,ed e' quest'ultima che deve adattarsi al movimento e non viceversa.
Diamo anche delle cifre,che ci permettano una classificazione (riferite ai movimenti):
per i manuali lo spessore deve essere inferiore ai 2mm.;
per gli automatici puri,quindi senza secondi e senza datario 2,7 mm;
automatici con secondi e datario 3,35 mm..
Ricordiamo anche che una costruzione ultraplat puo' a ragione essere considerata una complicazione.
erm."

Con stima
Roberto
Ben detto!!!!!
 :) :)
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Tegea

Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #169 il: Gennaio 05, 2018, 14:58:44 pm »
Stefano, lo JLC 849 dovrebbe essere l'839 (1975) con un rubino in più e i ponti ridisegnati.
L'839 deriva a sua volta dall'838 (1962).
I due misuravano 1.84mm.

Per quello che può valere mi associo anche io alla richiesta di Roberto.
Ermanno,  sei insostituibile.

Mario

PESSOA67

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #170 il: Gennaio 05, 2018, 15:13:00 pm »
https://www.orologidiclasse.com/sihh-2013-jaeger-lecoultre-master-ultra-thin-41/

Nel 1907 presentarono il Calibro Lépine di 17 linee che, spesso appena 1,38 millimetri, risultò il movimento meccanico per orologio più sottile del mondo, primato ancora oggi ineguagliato per quella categoria di Calibri.

Nel 1953 il marchio presentò il Calibro 803 con spessore 1,64mm inaugurò l’era degli orologi ultrapiatti da polso. Dieci anni dopo Calibro 838 spesso 1,85mm, appena due decimi di millimetro in più ma per integrare un fondamentale dispositivo antiurto. Nel 1976 il movimento automatico 900 inaugura la linea dei Calibri contemporanei ultrapiatti della Maison con un bilanciere che oscilla alla frequenza di 28.800 alternanze all’ora e l’aggiunta della data per uno spessore complessivo di 3,25 millimetri. Fra i suoi discendenti figura il calibro 898C
« Ultima modifica: Gennaio 05, 2018, 15:14:54 pm da PESSOA67 »

S.M.

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #171 il: Gennaio 05, 2018, 15:17:20 pm »
Stefano, lo JLC 849 dovrebbe essere l'839 (1975) con un rubino in più e i ponti ridisegnati.
L'839 deriva a sua volta dall'838 (1962).
I due misuravano 1.84mm.

Per quello che può valere mi associo anche io alla richiesta di Roberto.
Ermanno,  sei insostituibile.

Mario
Si, confermo.
È anche molto simile all'803 solo 2 decimi di mm più sottile.
Oramai l'architettura è quella.

Attualmente è montato su un bell'ultrapiatto di 4,05mm e (purtroppo) 39mm di diametro. Peccato, fosse stato 34 sarebbe un orologio eccellente.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

diemmeo

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #172 il: Gennaio 05, 2018, 16:18:31 pm »
“Questo il giusto richiamo alla grande orologeria,in cui era (ed e' ancora) il calibro a farla da padrone.
La cassa e' un contenitore,ed e' quest'ultima che deve adattarsi al movimento e non viceversa”.

Alla luce di queste sagge parole di Ermanno, ripropongo il mio quesito:
Quale è il differenziale massimo accettabile tra diametro del movimento e quello della cassa che fa da contenitore?
A mio modesto avviso non dovrebbe superare i 10mm, a meno che non piacciano le ciambelle ...



S.M.

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #173 il: Gennaio 05, 2018, 19:43:15 pm »
“Questo il giusto richiamo alla grande orologeria,in cui era (ed e' ancora) il calibro a farla da padrone.
La cassa e' un contenitore,ed e' quest'ultima che deve adattarsi al movimento e non viceversa”.

Alla luce di queste sagge parole di Ermanno, ripropongo il mio quesito:
Quale è il differenziale massimo accettabile tra diametro del movimento e quello della cassa che fa da contenitore?
A mio modesto avviso non dovrebbe superare i 10mm, a meno che non piacciano le ciambelle ...
Se accettiamo anche orologi di 31mm, si.
Considera che i calibri ultrapiatti manuali più famosi sono 9 linee ossia 20,4mm.

Per gli altri sarebbe una buona regola.
Anzi per qualche calibro 12 linee (27,9mm) 10mm sono pure eccessivi.
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S.M.

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #174 il: Gennaio 05, 2018, 20:49:19 pm »
Facendo una sintesi, i movimenti sottili per orologi da polso da un secolo a questa parte sono solo questi:
 
MANUALI (< 2mm):
JLC803 (VC1003; AP2003)
JLC849
FP21 (PP175/177)
Piaget 9P
Lassale c.1200 ( Piaget 20P; Vacheron1160; Lemania 1210)
Bulgari BLV268 (con Tourbillon)
 
AUTOMATICI (< 2,5mm):
Piaget 12P
UG66 (PP240)
JLC920 (AP2120; VC1120; PP28-255)
Lassale c.2000 (Piaget 25P; Vacheron1170; Lemania 2010)
FP71 (e derivati)
Longines 990.1 (Lemania 8810 e derivati)
GP3100 (e derivati)
Bulgari BLV138
 
Volutamente non ho messo i Piaget 900P e 910P perchè come ho già spiegato, sono orologi ultrapiatti da cui è impossibile separare i movimenti. I fondelli in questo caso sono parte integrante dei calibri ed andrebbero compresi nella misura.

Pochini se ci pensate, a testimonianza della difficoltà a realizzare quella che possiamo considerare a tutti gli effetti una vera e propria complicazione tecnica.


questo me lo sono salvato...grazie
Aggiungendo anche il GP3100 ed il Longines 990 ho ampliato il range dello spessore degli automatici.
Correggi a <3mm oppure lascia <2,5mm ma togli i calibri suddetti.... a te la scelta
 ;)
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Istaro

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #175 il: Gennaio 07, 2018, 22:55:26 pm »
L’ultimo capitolo del lungo viaggio attraverso cinque secoli di rincorsa all’ultrasottile, è dedicato a Girard Perregaux che nel 1994 presentò il suo movimento automatico più sottile che per un soffio ha diritto ad entrare nella nostra disamina.
Si tratta del calibro 3100 con il quale pare abbia realizzato la quadratura del cerchio, ovvero un contenuto spessore (2,98 mm) robustezza ed affidabilità.
(...)
Questo il riassunto sintetico delle caratteristiche:
Diametro 24,5mm (10,5 linee)
Spessore 2,98mm
27 rubini,
28.800 a/h
50 ore di riserva di carica.
Data con scatto rapido

Sul movimento di GP sarebbe interessante fare un po' di chiarezza con riferimento alle principali varianti.

A Basel, nel 1994, fu presentata la famiglia 3000, che comprendeva - sembra sin dall'inizio - quattro versioni:
- il 3000, calibro 10 linee e 1/2 (23,30 mm), altezza 2,98 mm;
- il 3100, calibro 11 linee e 1/2 (25,60 mm), altezza 2,98 mm.
- il 3200 (derivato dal 3000, di cui conserva il calibro da 10 linee e 1/2, con spessore aumentato a 3,28 mm);
- il 3300 (derivato dal 3100, di cui conserva il calibro da 11 linee e 1/2, con spessore aumentato a 3,28 mm).

Le fonti in rete, anche in lingua inglese, presentano purtroppo molte discordanze, che lasciano una serie di dubbi:

1) L'introduzione di queste quattro versioni fu davvero contemporanea (come dicono alcuni), oppure la 3200 e la 3300 furono un aggiornamento che arrivò molto in fretta?
In questo secondo caso, della 3000 e della 3100 cessò la produzione? Oppure ci furono differenze nella fornitura a terzi (alcune versioni GP le riservò agli orologi prodotti in house)?

2) Quali erano le diverse caratteristiche delle differenti versioni (al di là di diametro e altezza)?
Ad esempio: tutte e quattro avevano il disco data, o solo quelle con lo spessore di 3,28?
Tutte e quattro avevano 27 rubini, oppure le versioni con diametro maggiorato (11 linee e 1/2) ne avevano 28?

3) Le differenti versioni a quali usi erano destinate (sulla base delle diverse caratteristiche)?

Sarebbe interessante poter consultare le schede tecniche originali, ma non sono riuscito a trovarle...
« Ultima modifica: Gennaio 08, 2018, 10:43:27 am da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Istaro

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #176 il: Gennaio 07, 2018, 23:24:57 pm »
ll Longines 990.1 del 1977 fu l’ultimo calibro automatico di manifattura Longines (...)

Purtroppo la crisi del quarzo dopo pochi anni dall’introduzione di questo movimento, fece cadere in disgrazia la Longines e la Lemania acquistò il progetto del calibro e si presume anche le linee di produzione cominciando a produrlo come calibro proprio denominandolo 8810.
Oltre a Longines, fu utilizzato da Ebel, Parmigiani, Breguet, Roger Dubuis ed oggi, dopo l’acquisizione nel 1999 della Lemania da parte dello Swatch group, lo ritroviamo nuovamente montato sui Longines con l’antica denominazione 990.1.

Qui debbo fare una correzione.

L'originale progetto Longines 990 (e non 990.1) passa alla Lemania col nome di Lemania 8810.
Nel 1991 viene aggiornato con alcuni miglioramenti e ridisegnato in alcuni particolari (tra cui l'aumento a 25 rubini), prendendo il nome di Lemania 8815. La versione prodotta per Longines di questo calibro aggiornato prenderà il nome di 990.1, mentre le versioni con 17 rubini prenderanno il suffisso .2 (il fatto che abbiano denominato col suffisso .1 la versione successiva e .2 la versione precedente è una stranezza che può indurre in confusione).

Una particolarità di questo calibro: fu progettato in modo da avere una sorta di avvallamento periferico per il disco data, il cui utilizzo non accresceva lo spessore.
In effetti la versione 990 è con data. Le versioni senza data sono la 992 e la 993, nella quali però lo spessore non diminuisce.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Istaro

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« Risposta #177 il: Gennaio 07, 2018, 23:33:08 pm »
Facendo una sintesi, i movimenti sottili per orologi da polso da un secolo a questa parte sono solo questi:
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Sbaglio o del JLC 849 manca nel topic l'analisi specifica?
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

S.M.

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #178 il: Gennaio 08, 2018, 06:49:32 am »
Grazie delle correzioni.
A volte mi sembra di aver parlato da solo.... ;)

Si, del JLC 849 (JLC839/838) non ho parlato perché lo ritengo molto simile all'803 con tutta la storia della progenia che c'è dietro.
Ciò non toglie che se hai altre notizie puoi integrare il discorso.
È sempre interessante conoscere altri particolari ed approfondire.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

fansie

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Re:Ultra piatti, ultra sottili o extra piatti...
« Risposta #179 il: Gennaio 14, 2018, 21:27:53 pm »
Riapro il bellissimo topicperché Piaget ha presentato il suo Altipiano Ultimate Concept, la versione manuale dei nuovi ultrapiatti che usano la cassa come base del movimento.  Spessore totale dell'orologio 2 millimetri, direi eccezionale. Purtroppo diametro 41.
« Ultima modifica: Gennaio 14, 2018, 21:34:19 pm da fansie »
Federico