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Pezzi di ricambio

Airangel

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Pezzi di ricambio
« il: Novembre 14, 2007, 16:37:45 pm »
recentemente, su un mensile del settore, si è aperto un dibattito riguardo al grido di allarme lanciato dai laboratori di orologeria indipendenti che farebbero molta fatica nel reperire i pezzi di ricambio delle varie maison, spingendo così il cliente a recarsi presso il conc. ufficiale con, spesso, un aggravio dei costi.

perchè tutto questo?

l'unione europea ha imposto tempo fa, l'apertura del mercato nelle automobili e non solo, intimando alle varie case costruttrici di fornire i pezzi di ricambio anche ai meccanici indipendenti, non dovrebbe succedere la stessa cosa nel settore dell'alta orologeria?

nelle auto siamo quasi arrivati al punto che se apre il cofano uno che non sia il concessionario ufficiale suona l'allarme atomico.

certo che l'arroganza e le lobby delle varie case saranno fortissime, ma perchè io non posso portare con tranquillità e fiducia il mio segnatempo da revisionare o riparare dal mio orologiaio di fiducia e non invece magari da un incapace indicato dalla casa?

questa è la lettera di un orologiaio in difficoltà, tratto da un sito internet:

"Egregio Signor Direttore,
son Rodolfo Saviola orologiaio in Milano, ho 52 anni e sin da bambino mi sono occupato di orologi.
Ho letto con piacere la lettera del collega sig. Doni, che ringrazio congiuntamente a Lei per avere “rotto il ghiaccio” su questo importante problema.
Questa incresciosa situazione fa sì che il nostro lavoro venga svolto nella migliore delle ipotesi in un clima di ansia e incertezza, due cose completamente contrarie a quanto occorrerebbe ad un orologiaio; può, infatti, capitare di dovere sostituire un pezzo non stimato prima, e allora sono guai. Anche una semplice vite o una molletta persa ti possono bloccare il lavoro o addirittura impedirti di portarlo a termine, con conseguente perdita di incasso e a volte anche del cliente stesso.
Mi è già capitato di dovere dire a clienti che ho servito per decenni di non potere più accedere ai ricambi per i loro orologi e di rivolgersi ai concessionari ufficiali, con notevole disappunto da parte loro.
Sinceramente ho anche pensato di “mollare il colpo”, ma alla mia età cosa faccio?
È incredibile che le ditte, alle quali viene richiesto per scritto il ricambio, ignorino l’ordine senza alcuna risposta scritta; forse per non esporsi ad azioni legali.
Considerando inoltre il discorso fiscale (le tasse vanno pagate), dovrebbe esserci anche la legge che obblighi a forniri i ricambi in modo da poter lavorare.
Nella speranza che qualcuno si senta tirato in causa e ci aiuti in questa battaglia, saluto e ringrazio.
Rodolfo Saviola - Milano"

che ne pensate?

lumen

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Pezzi di ricambio
« Risposta #1 il: Novembre 14, 2007, 17:44:10 pm »
Per il discorso auto vale questa regola fino a quando non scade la garanzia. Dal giorno successivo alla sua cessazione si è liberissimi (per fortuna) di recarsi dove si vuole.; in autofficine convenzionate o meno che ti forniscono pezzi di ricambio originali od universali. Per il mondo dell'orologeria questo purtroppo non accade. La situazione, al contrario, sta assumendo tinte sempre più cupe. I piccoli laboratori orologiai se non si adeguano sono costretti a chiudere. Quando dico "adeguarsi" intendo riuscire a lavorare, per conto terzi, per rivenditori ufficiali. I primi mettono a disposizione le loro capacità ed esperienze tecniche, i secondi forniscono clienti e pezzi di ricambio. Ma quanto tempo passerà prima che le case madri decideranno di  spedire i propri pezzi di ricambio solamente ai "laboratori" specializzati e non a tutti i concessionari? Così facendo aumenteranno le proprie entrate costringendo noi acquirenti finali a recarci in centri convenzionati, con prezzi imposti e molto più cari degli attuali orologiai indipendenti.

MAC docet.

Spero ardentemente di aver detto una sciocchezza e che tutto questo sia solamente frutto del mio momentaneo pessimismo.

Ciao
Lu

Patrizio

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« Risposta #2 il: Novembre 14, 2007, 18:05:25 pm »
se volete l'effetto sarà che l'orologio di manifattura o esclusivo lo sarà anche per i pezzi di ricambio, mentre il muletto che monta eta avrà pezzi di ricambio forse un pochino più facili da trovare.

ci vorrà lo sfasciacarrozze degli orologi...[:D][:D]
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teu

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« Risposta #3 il: Novembre 15, 2007, 09:55:58 am »
Compriamo orologi con eta dentro e siamo a posto...[:D]
 

Pezzi di ricambio
« Risposta #4 il: Novembre 18, 2007, 03:41:11 am »
Sono perfettamente d'accordo con te Airangel, Condivido pienamente la tua analisi. Le case perchè non liberalizzano la ricambistica anche ai laboratori non concessionari ? Il problema qual'è ? subito detto liberalizzare la ricambistica significherebbe stimolare ancora di più il mercato parallelo di chi si assembla orologi magari con pezzi originali. Sono d'accordo con te che certi concessionari hanno tecnici poco esperti. soprattutto sul vintage. Li mi fiderei molto ma molto di più di tecnici di laboratori extra concessionari. Ti faccio un esempio. Io sono di Bergamo, sono un commerciante attivissimo di originali Rolex soprattutto. Non ho negozio, però ho molti contatti con negozi e collezionisti. Un concessionario Rolex della bergamasca senza fare nomi, ritira i Rolex ai propri clienti per fare revisioni e le fa pagare a seconda del modello d'orologio dalle 350 alle 600 euro. Non li fa direttamente nei suoi laboratori ma li fa fare ad un ex orologiaio in pensione (mia conoscenza diretta) privatamente a casa sua ad un costo di 70 euro indipendentemente dal modello di orologio. Questo è giusto ?
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gidi_34

Pezzi di ricambio
« Risposta #5 il: Novembre 18, 2007, 09:02:46 am »
...soltanto un possessore di rolex può pagare 600 euro per la revisione al suo calibro...certo, capisco che revisionare un calibro pluricomplicato con equazione del tempo, crono, calendario completo e ripetizione minuti costi...[}:)]
ecco cosa non mi piace del mondo rolex...

rri

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« Risposta #6 il: Novembre 18, 2007, 10:27:39 am »
Ehhhh la manifattura......
Ci segue nei sogni e ci insegue nei portafogli[:(]

Renato

Airangel

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« Risposta #7 il: Novembre 19, 2007, 08:30:45 am »
OROLOGIAIO71 ha scritto:

Sono perfettamente d'accordo con te Airangel, Condivido pienamente la tua analisi. Le case perchè non liberalizzano la ricambistica anche ai laboratori non concessionari ? Il problema qual'è ? subito detto liberalizzare la ricambistica significherebbe stimolare ancora di più il mercato parallelo di chi si assembla orologi magari con pezzi originali. Sono d'accordo con te che certi concessionari hanno tecnici poco esperti. soprattutto sul vintage. Li mi fiderei molto ma molto di più di tecnici di laboratori extra concessionari. Ti faccio un esempio. Io sono di Bergamo, sono un commerciante attivissimo di originali Rolex soprattutto. Non ho negozio, però ho molti contatti con negozi e collezionisti. Un concessionario Rolex della bergamasca senza fare nomi, ritira i Rolex ai propri clienti per fare revisioni e le fa pagare a seconda del modello d'orologio dalle 350 alle 600 euro. Non li fa direttamente nei suoi laboratori ma li fa fare ad un ex orologiaio in pensione (mia conoscenza diretta) privatamente a casa sua ad un costo di 70 euro indipendentemente dal modello di orologio. Questo è giusto ?


no che non mi sembra giusto, se ne approfittano di quanti indossano rolex magari senza sapere nulla del mondo degli orologi.
qui sta anche alla onestà e lealtà individuale, e sappiamo come sia un bene ormai molto raro in giro.

rolex è la marca più cult, per cui le revisione devono costare un occhio della testa....siamo sullo stesso filone della pubblicità del suv (altro post...), ecc....