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La biforcazione, ovvero le due strade dell'orologeria moderna

emilio

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La biforcazione, ovvero le due strade dell'orologeria moderna
« il: Febbraio 01, 2013, 21:02:24 pm »
Ritorno al passato o inventarsi qualcosa di nuovo?
Da piccolo coltivavo la passione per il disegno e il mio desiderio, che purtroppo non si realizzerà mai più, è quello di fare il designer, di tutto: auto, case, mobili, ... orologi ;D
A mio figlio direi: fai quello che più ti piace, i soldi verranno di conseguenza...
Il design degli orologi di oggi è paradigmatico di questa epoca di crisi economica e di idee: ingabbiato dalle esigenze commerciali non sa che strada prendere, non osa e se lo fa i risultati sono assai discutibili.
La via più comoda è quella di rifugiarsi nelle certezze dei fasti degli anni '50.
Ci prova Corum con questo svegliarino, bellino ma che non si differenzia da tante altre riedizioni.
De Bethune, d'altra parte, osa d pù ma non riesce a piacermi :(
« Ultima modifica: Febbraio 01, 2013, 21:04:23 pm da emilio »

tizioecaio

Re:La biforcazione, ovvero le due strade dell'orologeria moderna
« Risposta #1 il: Febbraio 02, 2013, 08:14:51 am »
Concordo pienamente. Nell'ultimo caso aggiungo che mi pare piu' uno sterile esercizio di stile che altro.. chi dovrebbe portarlo quella specie di sestante da polso? immagino comunque che nelle intenzioni del proponente non ci fossero grandi numeri..

Airangel

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Re:La biforcazione, ovvero le due strade dell'orologeria moderna
« Risposta #2 il: Febbraio 04, 2013, 13:29:00 pm »
debethune osa e spesso con ottimi risultati....

alan ford

Re:La biforcazione, ovvero le due strade dell'orologeria moderna
« Risposta #3 il: Febbraio 04, 2013, 15:52:41 pm »
Osare si può, inventandosi qualcosa di nuovo e rimanendo nei limiti del buon gusto.
Mi fanno ridere quelli che dicono che non c'è più niente da inventare, le invenzioni sono figlie dei tempi delle necessità e perchè no anche delle mode che cambiano.
Ma in campo orologiero il problema fondamentale è legato alla macchina, se non si progettano nuovi moduli, il povero designer dei crono zenith ad esempio vede restringersi la sua creatività dalla posizione obbligata di contatori e data.
Diverso sarebbe se io designer disegno l'orologio, i contatori capitano dove dico io così la lancetta dei secondi e la data, poi tocca agli orologiai sistemarmi la macchina sotto.
Quì invece si va avanti in maniera statica con macchine progettate 40 o 80 anni fa!
« Ultima modifica: Febbraio 04, 2013, 15:56:48 pm da Alan Ford »

Airangel

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Re:La biforcazione, ovvero le due strade dell'orologeria moderna
« Risposta #4 il: Febbraio 04, 2013, 17:46:40 pm »
ma le linee classiche son quelle Alessà.....non c'è molto da inventare....puoi ingrandire, rimpicciolire....ma se vuoi fare un orologio classico quello è.
diverso il discorso se vuoi fare un orologio di design.....allora ci si può sbizzarrire.....

alan ford

Re:La biforcazione, ovvero le due strade dell'orologeria moderna
« Risposta #5 il: Febbraio 04, 2013, 17:59:15 pm »
ma le linee classiche son quelle Alessà.....non c'è molto da inventare....puoi ingrandire, rimpicciolire....ma se vuoi fare un orologio classico quello è.
diverso il discorso se vuoi fare un orologio di design.....allora ci si può sbizzarrire.....

Anche ai tempi in cui GG disegnò il Nautilus ed il Royal Oak gli altri pensavano così!

Airangel

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Re:La biforcazione, ovvero le due strade dell'orologeria moderna
« Risposta #6 il: Febbraio 04, 2013, 18:30:00 pm »
eh ma da quanti anni è che non c'è un modello cult?

emilio

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Re:La biforcazione, ovvero le due strade dell'orologeria moderna
« Risposta #7 il: Febbraio 04, 2013, 20:46:12 pm »
Ottimi spunti di riflessione :)
È chiaro che il designer è costretto entro i limiti che la macchina impone. Il design non è fine a se stesso ma funzione di qualcos'altro, altrimenti diventa puro esercizio di stile dai risultati penosi.
Ma nell'orologio ci sono altri limiti:
L'orario per me è circolare di conseguenza la forma dell'orologio dev'essere tonda.
L' ora dev'essere facilmente leggibile, niente secondi posti dal lato opposto alle ore o altre disposizioni stravaganti che sono si funzionali alla macchina ma non alla finalità ultima di leggere l'ora con immediatezza.
Quest'ultima osservazione ne porta una altra: nel mondo dei motori le innovazioni sono progresso misurabile (prestazioni, consumi, rumorosita, inquinamento), negli orologi le innovazioni sono piu che altro novità, sono dimostrazione di buona artigianalità e maestria nella progettazione e nella esecuzione ma aggiungono poco
. L'unica vera innovazione degli ultimi deceni è lo scappamento coaxial i cui benefici sono però ancora da dimostrare...
« Ultima modifica: Febbraio 04, 2013, 20:52:24 pm da emilio »

Teo

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Re:La biforcazione, ovvero le due strade dell'orologeria moderna
« Risposta #8 il: Febbraio 04, 2013, 20:51:20 pm »
Alla fine bisogna andare sugli indipendenti per vedere qualcosa di nuovo.
Matteo

Patrizio

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Re:La biforcazione, ovvero le due strade dell'orologeria moderna
« Risposta #9 il: Febbraio 05, 2013, 17:27:09 pm »
beh un po' è vero che esiste una biforcazione
però è anche vero che chi pesca dai successi del passato spesso non sbaglia
- Homo sapiens non urinat in ventum -


Airangel

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Re:La biforcazione, ovvero le due strade dell'orologeria moderna
« Risposta #10 il: Febbraio 09, 2013, 17:04:44 pm »
per sperimentare ci vuole coraggio....e spesso le maison blasonate non ce l'hanno