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parliamo di Movado

parliamo di Movado
« il: Marzo 12, 2014, 12:47:41 pm »
ho sempre avuto una predilezione per questa casa come dice anche il mio nickname,ma quasi sempre ho preferito non parlarne,quasi per una sorta di pudore e di reverenziale rispetto,Agli inizi degli anni 90,i suoi modelli,specie cronografi,erano ricercatissimi e difficilmente reperibili (internet non esisteva) e non se ne sapeva molto.Questo almeno fino alla comparsa del primo e forse unico libro monografico su di essa.Da allora ,grazie alla conoscenza così acquisita ,mi misi a caccia dei modelli che ritenevo maggiormente interessanti,tanto che in qualche anno,raggruppai oltre 20 modelli diversi,dai crono,agli automatici,ai calendari,ad alcuni modelli di forma e financo a qualche ermeto e un paio di modelli femminili



 l'idea di scrivere qualche cosa in proposito è riaffiorata grazie a un modello "calendolux" quasi del tutto sconosciuto ai più,ed è forse il primo esempio di day /date a doppia finestrella




in collezione io ho questi (ma ne fu realizzata anche una piacevole versione con cassa di forma)









a sinistra il modello solo tempo ,con cassa impermeabile in acciaio,a destra un elegante calendolux"gold-rolled" fuorimisura










visibile sulla carrure del calendolux il correttore della data (il giorno si corregge solo tramite la corona)









ambedue i fondelli riportano la classica "manina" simbolo di Movado,quello in acciaio a vite anche il marchio del cassaio(FB)

Si tratta infatti di una delle famose casse impermeabili brevettate da Frederik Borgel,largamente adottate da Movado (ma anche da Patek Philippe )










del tutto simili i due movimenti in quanto le parti aggiuntive del calendario si trovano sotto il quadrante

Interessante il sistema di ammortizzazione della massa oscillante,costituito da un gambo elastico a forma di serpentina

questa caratteristica è presente anche in altri movimenti automatici della stessa casa



vediamo ora qualche nota tecnica :il calibro base è il 115,diametro 26,50 ovvero 12 linee,spessore mm 4,45 . 15 rubini,18000BPH, antiurto sull'asse del bilancere ,rimase in produzione dal 1950 al 1959

da questo calibro derivò il 116 a 17 rubini e regolazione cronometrica


Nel 1952 infine fu introdotto il calibro 118 Calendolux day/date a 17 rubini





tizioecaio

Re:parliamo di Movado
« Risposta #1 il: Marzo 12, 2014, 15:23:20 pm »
Ma perche' ci siamo persi una maison cosi'....perche'...
Che fine hanno fatto..proprio morti o qualcuno ne ha rilevato i diritti o roba del genere e magari presto o tardi ci si puo' riprovare con modelli heritage di questi favolosi orologi?..
 :)

Re:parliamo di Movado
« Risposta #2 il: Marzo 12, 2014, 15:49:16 pm »
Rilevata negli anni '80 da G.Grinberg, dopo un periodo di grigiore già nel gruppo MovadoZenithMondia, ha definitivamente spostato il suo baricentro sul piano commerciale puntando tutto sul design del Museum...secondo me, quell'orologio ha demolito la Movado come eccellenza sul piano tecnico-meccanico, confinandola al solo ambito estetico-artistico. Che ci vuole a riprodurre all'infinito un quadrante con un solo punto...intanto le meraviglie degli anni '20-'40 sono scomparse.

Le riedizioni comunque ci sono state, del Calendomatic, del Polyplan, del Celestograph, i cd. Movado 1881...ma sono delle bruttissime copie con calibri Eta e di una freddezza estetica che lascia di sasso. Non dicono davvero nulla, scimmiottano un passato con il quale sono stati progressivamente tagliati tutti i ponti.

Tanto è vero che di un orologio vintage Movado non si riesce a dare la datazione esatta, i meccanismi di classificazione si basano solo su referenze e materiale della cassa ma fino ad ora non ho mai visto una decodificazione dei seriali.

Re:parliamo di Movado
« Risposta #3 il: Marzo 12, 2014, 16:28:56 pm »
non è possibile datare un vintage movado in base al seriale in quanto è un numero che identifica il tipo di cassa  e il tipo di movimento senza alcun riferimento cronologico alla produzione della casa

Re:parliamo di Movado
« Risposta #4 il: Marzo 12, 2014, 16:41:46 pm »
Però ci sono due numeri, questo che identifica materiale della cassa e movimento è la referenza, sotto c'è un seriale: a cosa serve dunque?

Cicuzzo

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Re:parliamo di Movado
« Risposta #5 il: Marzo 12, 2014, 20:01:33 pm »
Anche a me piace molto il marchio Movado.
L'ho "scoperto" un po' tardi, però sto cercando di recuperare..... ::) ;D

Re:parliamo di Movado
« Risposta #6 il: Marzo 13, 2014, 09:43:48 am »
Però ci sono due numeri, questo che identifica materiale della cassa e movimento è la referenza, sotto c'è un seriale: a cosa serve dunque?



la spiegazione è piuttosto complessa ,ma è ben chiarita sul libro monografico di movado

Re:parliamo di Movado
« Risposta #7 il: Marzo 13, 2014, 10:57:25 am »
In breve, i seriali a 6 cifre non erano sempre assegnati in modo consecutivo; tuttavia, spesso le prime cifre indicavano il movimento e le ultime (4 in genere) il numero di movimenti analoghi prodotti fino all'esemplare in questione :)

Re:parliamo di Movado
« Risposta #8 il: Marzo 13, 2014, 11:03:25 am »
P.s. ciò non toglie che l'interrogativo resta almeno in parte inevaso: un sistema di seriali che a volte era consecutivo altre no, che a volte indica il numero di movimenti già prodotti ma non sempre...
Ancora non sappiamo insomma quale sia la reale utilità di questi seriali: io sono convinto che il contenuto degli archivi della Maison, forse andato perso, forse dimenticato dalla proprietà americana, possa dare una spiegazione più esaustiva. Secondo me, una logica unitaria dovevano averla...altrimenti come si spiega un sistema di referenze così minuzioso in coppia con un sistema di seriali "in ordine sparso"?

Re:parliamo di Movado
« Risposta #9 il: Marzo 14, 2014, 09:25:40 am »
su altri lidi vengono fatte tabelle con seriali e anno di produzione,spesso queste tabelle sono solo il frutto dello studio dei collezionisti ,ma in realtà si tratta di dati assai opinabili se non confermati direttamente dalla casa costruttrice,e a parte i marchi più blasonati ,la altre case non dispongono di archivi seri essendo la proprieta' cambiata innumerevoli volte 

di conseguenza la datazione viene generalmente fatta in base all'estetica del quadrante,gioco sfere,corona e cassa. è del tutto ovvio che così non sarà possibile sapere esattamente quando l'orologio è uscito dalla fabbrica,ma solo un arco di tempo

a me francamente poco importa se un orologio sia stato prodotto nel 1948 o nel 1951.ma vedo che molti collezinisti non la pensano come me e sono talora disposti a pagare dei soldi per un expertise che così come viene fatto non attesta in alcun modo l'originalità dell'orologio ma solo la datazione

Re:parliamo di Movado
« Risposta #10 il: Marzo 14, 2014, 14:16:37 pm »
riprendo l'argomento con   i calendari prodotti tra il 1938 e il 1954. Ricordiamo che questa marca dava ai suoi modelli un nome che poteva o meno comparire sul quadrante,ma che solitamente era sempre presente nelle locandine pubblicitarie. Nel caso di questi orologi con calendario i nomi erano "calendograph,celestograph e calendomatic" (questo in lingua anglosassone,nell'idioma francese la ph finale veniva sostituita da una semplice f)   










come detto in precedenza i primi modelli apparvero verso la fine del 1938,si trattava del " calendograph" ,carica manuale ,secondi al 6 e calendario triplo(successivamente fu prodotta anche una versione con secondi al centro










la disposizione delle finestrelle sull'equatore del qudrante,il datario periferico e la grande secondina rendono il tutto facilmente leggibile,questo modello poi presenta quella che a mio parere è la cassa più bella di Movado ,caratterizzata da anse particolari e da una tripla godronatura della carrure










il movimento è il calibro 475 da 10 1/2 linee, 18000BPH ,il numero dei rubini poteva essere 15 oppure 17, la produzione iniziò nel 1938 e terminò nel 1954. La base utilizzata è il calibro 150 con l'aggiunta di un modulo per il calendario sotto il quadrante. Il calibro 150 è sicuramente uno dei più longevi nell'intera storia dell'orologeria in quanto prodotto dal 1910 fino al 1974




Nel 1947 Movado presentò un nuovo modello che oltre al calendario triplo indicava anche le fasi lunari,a tale modello venne dato il nome "celestograph" e rimase in produzione fino al 1954,Anche questo modello,come il precedente ,esisteva con i secondi al 6 oppure con i secondi centrali,il movimento,sempre modulare sulla base del calibro 150,diveniva calibro 473










nel 1948 infine viene prodotto un orologio automatico a battente con modulo calendario ,che prende il nome "calendomatic"

in questo modello le finestrelle vengono posizionate nell'emisfero superiore del quadrante ,mentre il datario rimane ad anello periferico, il modello fotografato è personalizzato per l'orologeria Turler










la cassa in acciaio e oro di questo modello è del tutto simile a quella del modello precedente,cambia naturalmente lo spessore dato che il movimento automatico è più spesso di quello a carica manuale









il movimento è il calibro228 da 13 linee,18000BPH , 17 rubini ,prodotto con piccole varianti fino al 1954





Re:parliamo di Movado
« Risposta #11 il: Marzo 14, 2014, 14:20:48 pm »











tizioecaio

Re:parliamo di Movado
« Risposta #12 il: Marzo 14, 2014, 17:12:01 pm »
Grazie Calendarmeto.
Sempre un piacere leggerti.
Queste meraviglie le avevi gia' presentate mi pare..ma tornarci sopra e' utilissimo..
Il mio rammarico resta...perche' ci siamo persi un marchio cosi'...
..perche'... :-\

Re:parliamo di Movado
« Risposta #13 il: Marzo 14, 2014, 19:09:12 pm »
ho pensato di raggruppare in un solo topic vari modelli movado della mia collezione, anche se alcuni si sono già visti

Re:parliamo di Movado
« Risposta #14 il: Marzo 14, 2014, 19:12:51 pm »
Nasce nel 1956 una nuova linea di orologi automatici con movimento affidabile e di ottima precisione in cassa impermeabile cui viene dato il nome "Kingmatic". Questi modelli,punta di diamante della produzione Movado dell'epoca,rimarranno in commercio fino agli anni settanta,rappresentando così una delle linee più longeve dalla casa