Orologico Forum 3.0

Daniel Roth tourbillon

mbelt

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Re:Daniel Roth tourbillon
« Risposta #30 il: Aprile 10, 2015, 14:57:04 pm »
Più che perso per strada, l'hanno messo per strada :)
Oggi produce pochi orologi con il proprio marchio jDn, due sole casse e unicamente tourbillon.
La cassa di forma non mi piace per nulla, il tondo é meraviglioso ma un po' troppo generoso nel diametro, la qualità invece é altissima e il grado di artigianalità tra i più elevati che si possa riscontrare nelle produzioni indipendenti.


E' una finitura bellissima e costosa. Un piacere da guardare. Poi io amo gli spigoli, troppo comodo fare tutto arcuato...
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ilcommesso

Re:Daniel Roth tourbillon
« Risposta #31 il: Aprile 10, 2015, 15:18:32 pm »
I biselli rientranti elevano la capacità  dell'orologiaio.

In JLC ad esempio sono molto furbi nel creare curve al posto di angoli acuti...cosa che accomuna un po' tutto il livello delle grandi maison.

erm2833

Re:Daniel Roth tourbillon
« Risposta #32 il: Aprile 10, 2015, 15:30:23 pm »
Condivido sia Angelo che Marco, cosa faremmo senza di loro... ;)
Quello che penso io infatti(non possiedo un tourbillon quindi prendetela con le molle) è che il tourbillon è qualcosa che oramai non serve a molto, la cronometria di molti orologi anche economici è ottima e anche le posizioni interferiscono poco se l'orologio è in forma e ben regolato.
Eppure continuano a produrre tourbillon di tutti i tipi e a prezzi alti perché il mercato li richiede, viene spontaneo chiedersi con che tipo di accuratezza vengono fatti ed a quali criteri e richieste (esigenti?) vengono incontro, visto che probabilmente l'esigenza di chi li compra potrebbe non essere incentrata solo sulla cronometria di questi gioielli, ma su altro.
Piu' che sulla costruzione,oggi enormemente facilitata dall'elettronica,mi concentrerei sulla regolazione.
Quanti sono al mondo gli Orologiai in grado di regolare perfettamente un tourbillon?

mbelt

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Re:Daniel Roth tourbillon
« Risposta #33 il: Aprile 10, 2015, 15:49:44 pm »
Condivido sia Angelo che Marco, cosa faremmo senza di loro... ;)
Quello che penso io infatti(non possiedo un tourbillon quindi prendetela con le molle) è che il tourbillon è qualcosa che oramai non serve a molto, la cronometria di molti orologi anche economici è ottima e anche le posizioni interferiscono poco se l'orologio è in forma e ben regolato.
Eppure continuano a produrre tourbillon di tutti i tipi e a prezzi alti perché il mercato li richiede, viene spontaneo chiedersi con che tipo di accuratezza vengono fatti ed a quali criteri e richieste (esigenti?) vengono incontro, visto che probabilmente l'esigenza di chi li compra potrebbe non essere incentrata solo sulla cronometria di questi gioielli, ma su altro.
Piu' che sulla costruzione,oggi enormemente facilitata dall'elettronica,mi concentrerei sulla regolazione.
Quanti sono al mondo gli Orologiai in grado di regolare perfettamente un tourbillon?
Ma io porrei una ulteriore domanda: oggi, se tu sai costruire e regolare bene un tourbillon, perché dovresti farlo, se tanto i clienti, con qualche eccezione fra cui mi includo, spero non arbitrariamente, non hanno desiderio neppure di conoscere la cronometria dei propri orologi? Se comprano solo per estetica e basta? Torniamo al solito discorso : se i clienti non chiedono, anzi pretendono, i costruttori non danno. E i bravi orologiai diventano inutili.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Daniel Roth tourbillon
« Risposta #34 il: Aprile 10, 2015, 15:57:18 pm »
Condivido sia Angelo che Marco, cosa faremmo senza di loro... ;)
Quello che penso io infatti(non possiedo un tourbillon quindi prendetela con le molle) è che il tourbillon è qualcosa che oramai non serve a molto, la cronometria di molti orologi anche economici è ottima e anche le posizioni interferiscono poco se l'orologio è in forma e ben regolato.
Eppure continuano a produrre tourbillon di tutti i tipi e a prezzi alti perché il mercato li richiede, viene spontaneo chiedersi con che tipo di accuratezza vengono fatti ed a quali criteri e richieste (esigenti?) vengono incontro, visto che probabilmente l'esigenza di chi li compra potrebbe non essere incentrata solo sulla cronometria di questi gioielli, ma su altro.
Piu' che sulla costruzione,oggi enormemente facilitata dall'elettronica,mi concentrerei sulla regolazione.
Quanti sono al mondo gli Orologiai in grado di regolare perfettamente un tourbillon?
Ma io porrei una ulteriore domanda: oggi, se tu sai costruire e regolare bene un tourbillon, perché dovresti farlo, se tanto i clienti, con qualche eccezione fra cui mi includo, spero non arbitrariamente, non hanno desiderio neppure di conoscere la cronometria dei propri orologi? Se comprano solo per estetica e basta? Torniamo al solito discorso : se i clienti non chiedono, anzi pretendono, i costruttori non danno. E i bravi orologiai diventano inutili.
Mi riferivo esattamente a questo.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

erm2833

Re:Daniel Roth tourbillon
« Risposta #35 il: Aprile 10, 2015, 16:06:34 pm »
Condivido sia Angelo che Marco, cosa faremmo senza di loro... ;)
Quello che penso io infatti(non possiedo un tourbillon quindi prendetela con le molle) è che il tourbillon è qualcosa che oramai non serve a molto, la cronometria di molti orologi anche economici è ottima e anche le posizioni interferiscono poco se l'orologio è in forma e ben regolato.
Eppure continuano a produrre tourbillon di tutti i tipi e a prezzi alti perché il mercato li richiede, viene spontaneo chiedersi con che tipo di accuratezza vengono fatti ed a quali criteri e richieste (esigenti?) vengono incontro, visto che probabilmente l'esigenza di chi li compra potrebbe non essere incentrata solo sulla cronometria di questi gioielli, ma su altro.
Piu' che sulla costruzione,oggi enormemente facilitata dall'elettronica,mi concentrerei sulla regolazione.
Quanti sono al mondo gli Orologiai in grado di regolare perfettamente un tourbillon?
Ma io porrei una ulteriore domanda: oggi, se tu sai costruire e regolare bene un tourbillon, perché dovresti farlo, se tanto i clienti, con qualche eccezione fra cui mi includo, spero non arbitrariamente, non hanno desiderio neppure di conoscere la cronometria dei propri orologi? Se comprano solo per estetica e basta? Torniamo al solito discorso : se i clienti non chiedono, anzi pretendono, i costruttori non danno. E i bravi orologiai diventano inutili.
Su questo non c'e' dubbio.
Ma sono anche cambiati i numeri:fino agli inizi degli anni 90 pare che in totale,tra tasca e polso,fossero stati costruiti,tra tutte le marche,circa 600 tourbillon.
Oggi se ne sfornano altrettanti in un solo anno.
E se a costruirli le macchine non fanno difficolta' il problema si pone a livello di Orologiai:quanti anni occorrono per formare un Orologiaio in grado di montare correttamente ed ancor di piu' regolare a dovere un tourbillon?

Teo

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Re:Daniel Roth tourbillon
« Risposta #36 il: Aprile 10, 2015, 16:12:14 pm »
Condivido sia Angelo che Marco, cosa faremmo senza di loro... ;)
Quello che penso io infatti(non possiedo un tourbillon quindi prendetela con le molle) è che il tourbillon è qualcosa che oramai non serve a molto, la cronometria di molti orologi anche economici è ottima e anche le posizioni interferiscono poco se l'orologio è in forma e ben regolato.
Eppure continuano a produrre tourbillon di tutti i tipi e a prezzi alti perché il mercato li richiede, viene spontaneo chiedersi con che tipo di accuratezza vengono fatti ed a quali criteri e richieste (esigenti?) vengono incontro, visto che probabilmente l'esigenza di chi li compra potrebbe non essere incentrata solo sulla cronometria di questi gioielli, ma su altro.
Piu' che sulla costruzione,oggi enormemente facilitata dall'elettronica,mi concentrerei sulla regolazione.
Quanti sono al mondo gli Orologiai in grado di regolare perfettamente un tourbillon?

Secondo me anche sulla semplice regolazione della marcia di un orologio abbiamo difficoltà, figuriamoci un tourbillon.
Matteo

ciaca

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Re:Daniel Roth tourbillon
« Risposta #37 il: Aprile 10, 2015, 16:27:46 pm »
Citazione
Secondo me anche sulla semplice regolazione della marcia di un orologio abbiamo difficoltà

Non sono d'accordo, almeno la mia esperienza non è di questo tipo.
Negli ultimi anni ho comprato pochi orologi nuovi, e nemmeno particolarmente pregiati; quella che chiamo orologeria "ignorante".
Ad eccezione di un solo caso devo dire che la regolazione è assolutamente di livello, direi mediamente ottima.
Tra questi, quello con la migliore regolazione in assoluto un Rolex 216570, oserei dire "impressionante" visti i numeri prodotti.
Il peggiore un Panerai con movimento Valfleurier, oserei dire "imbarazzante".
In mezzo diversi orologi tutti abbondantemente entro i limiti cosc, che sia un el primero a 36.000 vph, un pregiato Patek 240 o un banale eta 2892, sono tutti su un livello assolutamente sovrapponibile e più che soddisfacente.
Io credo che i moderni sistemi produttivi abbiano semplificato, e non poco, anche le operazioni di regolazione - almeno sulle produzioni di grande serie.
« Ultima modifica: Aprile 10, 2015, 16:31:17 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Daniel Roth tourbillon
« Risposta #38 il: Aprile 10, 2015, 16:41:51 pm »
Citazione
Secondo me anche sulla semplice regolazione della marcia di un orologio abbiamo difficoltà

Non sono d'accordo, almeno la mia esperienza non è di questo tipo.
Negli ultimi anni ho comprato pochi orologi nuovi, e nemmeno particolarmente pregiati; quella che chiamo orologeria "ignorante".
Ad eccezione di un solo caso devo dire che la regolazione è assolutamente di livello, direi mediamente ottima.
Tra questi, quello con la migliore regolazione in assoluto un Rolex 216570, oserei dire "impressionante" visti i numeri prodotti.
Il peggiore un Panerai con movimento Valfleurier, oserei dire "imbarazzante".
In mezzo diversi orologi tutti abbondantemente entro i limiti cosc, che sia un el primero a 36.000 vph, un pregiato Patek 240 o un banale eta 2892, sono tutti su un livello assolutamente sovrapponibile e più che soddisfacente.
Io credo che i moderni sistemi produttivi abbiano semplificato, e non poco, anche le operazioni di regolazione - almeno sulle produzioni di grande serie.
Non su un tourbillon però. A volte ottimi risultati possono essere anche frutto del caso. Tu stesso Angelo più volte hai scritto che non ti interessi della cronometria. Io penso sia un errore perché è ancora oggi un parametro che dice molto su come accuratamente è fatto un orologio, su come funziona. Per esempio io mi sono accorto anche che i tre tourbillon che ho hanno tutti una caratteristica che in genere non c'è sugli orologi meccanici: le prestazioni migliori sono sempre con cassa in verticale, le peggiori sono sempre a quadrante alto...non è un caso, anche questa è una dimostrazione : 1) dell'utilità del tourbillon ; 2) del fatto che hanno una regolazione particolare.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Daniel Roth tourbillon
« Risposta #39 il: Aprile 10, 2015, 16:53:46 pm »
Citazione
Secondo me anche sulla semplice regolazione della marcia di un orologio abbiamo difficoltà

Non sono d'accordo, almeno la mia esperienza non è di questo tipo.
Negli ultimi anni ho comprato pochi orologi nuovi, e nemmeno particolarmente pregiati; quella che chiamo orologeria "ignorante".
Ad eccezione di un solo caso devo dire che la regolazione è assolutamente di livello, direi mediamente ottima.
Tra questi, quello con la migliore regolazione in assoluto un Rolex 216570, oserei dire "impressionante" visti i numeri prodotti.
Il peggiore un Panerai con movimento Valfleurier, oserei dire "imbarazzante".
In mezzo diversi orologi tutti abbondantemente entro i limiti cosc, che sia un el primero a 36.000 vph, un pregiato Patek 240 o un banale eta 2892, sono tutti su un livello assolutamente sovrapponibile e più che soddisfacente.
Io credo che i moderni sistemi produttivi abbiano semplificato, e non poco, anche le operazioni di regolazione - almeno sulle produzioni di grande serie.
Non su un tourbillon però. A volte ottimi risultati possono essere anche frutto del caso. Tu stesso Angelo più volte hai scritto che non ti interessi della cronometria. Io penso sia un errore perché è ancora oggi un parametro che dice molto su come accuratamente è fatto un orologio, su come funziona. Per esempio io mi sono accorto anche che i tre tourbillon che ho hanno tutti una caratteristica che in genere non c'è sugli orologi meccanici: le prestazioni migliori sono sempre con cassa in verticale, le peggiori sono sempre a quadrante alto...non è un caso, anche questa è una dimostrazione : 1) dell'utilità del tourbillon ; 2) del fatto che hanno una regolazione particolare.
Tutti e tre gli esemplari che possiedi si comportano nel medesimo modo?
Con le posizioni verticali con scarti inferiori?
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Teo

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Re:Daniel Roth tourbillon
« Risposta #40 il: Aprile 10, 2015, 16:54:32 pm »
Citazione
Secondo me anche sulla semplice regolazione della marcia di un orologio abbiamo difficoltà

Non sono d'accordo, almeno la mia esperienza non è di questo tipo.
Negli ultimi anni ho comprato pochi orologi nuovi, e nemmeno particolarmente pregiati; quella che chiamo orologeria "ignorante".
Ad eccezione di un solo caso devo dire che la regolazione è assolutamente di livello, direi mediamente ottima.
Tra questi, quello con la migliore regolazione in assoluto un Rolex 216570, oserei dire "impressionante" visti i numeri prodotti.
Il peggiore un Panerai con movimento Valfleurier, oserei dire "imbarazzante".
In mezzo diversi orologi tutti abbondantemente entro i limiti cosc, che sia un el primero a 36.000 vph, un pregiato Patek 240 o un banale eta 2892, sono tutti su un livello assolutamente sovrapponibile e più che soddisfacente.
Io credo che i moderni sistemi produttivi abbiano semplificato, e non poco, anche le operazioni di regolazione - almeno sulle produzioni di grande serie.

Quando escono sono d'accordo, è quando rientrano che le cose diventano più difficili.
Io credo che oramai i processi produttivi portino dei prodotti che appena usciti sono regolati molto bene e con l'ausilio di strumenti molto efficaci.
Il problema è che prima o poi bisognerà regolarli e lì ci sarà un uomo che prova a rimetterli in marcia decentemente e devi incrociare le dita molto più spesso che in passato.
Ovviamente su questa cosa sarei molto contento se avessi ragione più te di me.
Matteo

ciaca

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Re:Daniel Roth tourbillon
« Risposta #41 il: Aprile 10, 2015, 17:00:06 pm »
In realtà non ho mai detto che non me ne interesso, semmai me ne interesso "entro un certo limite" oltre il quale non nutro più interesse nel curarmene.
Sarà la deformazione professionale da ingegnere, fossi un farmacista probabilmente mi concentrerei su un grado di accuratezza superiore :)
Non lo sono, quindi se un orologio marcia entro i parametri che ritengo soddisfacenti, ossia quelli che di fatto, praticamente, riesco ad apprezzare senza l'ausilio di complesse apparecchiature e metodologie di misurazione, per me "va bene" così.
Ciò non implica che non mi interessino le prestazioni cronometriche, o le soluzioni volte a migliorarle quando non ridondanti in rapporto ai benefici ottenuti, benefici in molti casi nemmeno facilmente misurabili.
Se così non fosse, non riuscirei più a godermi gli orologi, specie quelli più datati che non hanno in una cronometria da concorso i loro pregi.

Citazione
Quando escono sono d'accordo, è quando rientrano che le cose diventano più difficili.
Io credo che oramai i processi produttivi portino dei prodotti che appena usciti sono regolati molto bene e con l'ausilio di strumenti molto efficaci.
Il problema è che prima o poi bisognerà regolarli e lì ci sarà un uomo che prova a rimetterli in marcia decentemente e devi incrociare le dita molto più spesso che in passato.

Su questo posso essere d'accordo :)
Una volta usciti da un processo altamente standardizzato, quando ripassano dalle mani di personale non particolarmente preparato è assai probabile che le cose peggiorino   
« Ultima modifica: Aprile 10, 2015, 17:02:41 pm da ciaca »
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mbelt

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Re:Daniel Roth tourbillon
« Risposta #42 il: Aprile 10, 2015, 17:22:44 pm »
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Secondo me anche sulla semplice regolazione della marcia di un orologio abbiamo difficoltà

Non sono d'accordo, almeno la mia esperienza non è di questo tipo.
Negli ultimi anni ho comprato pochi orologi nuovi, e nemmeno particolarmente pregiati; quella che chiamo orologeria "ignorante".
Ad eccezione di un solo caso devo dire che la regolazione è assolutamente di livello, direi mediamente ottima.
Tra questi, quello con la migliore regolazione in assoluto un Rolex 216570, oserei dire "impressionante" visti i numeri prodotti.
Il peggiore un Panerai con movimento Valfleurier, oserei dire "imbarazzante".
In mezzo diversi orologi tutti abbondantemente entro i limiti cosc, che sia un el primero a 36.000 vph, un pregiato Patek 240 o un banale eta 2892, sono tutti su un livello assolutamente sovrapponibile e più che soddisfacente.
Io credo che i moderni sistemi produttivi abbiano semplificato, e non poco, anche le operazioni di regolazione - almeno sulle produzioni di grande serie.
Non su un tourbillon però. A volte ottimi risultati possono essere anche frutto del caso. Tu stesso Angelo più volte hai scritto che non ti interessi della cronometria. Io penso sia un errore perché è ancora oggi un parametro che dice molto su come accuratamente è fatto un orologio, su come funziona. Per esempio io mi sono accorto anche che i tre tourbillon che ho hanno tutti una caratteristica che in genere non c'è sugli orologi meccanici: le prestazioni migliori sono sempre con cassa in verticale, le peggiori sono sempre a quadrante alto...non è un caso, anche questa è una dimostrazione : 1) dell'utilità del tourbillon ; 2) del fatto che hanno una regolazione particolare.
Tutti e tre gli esemplari che possiedi si comportano nel medesimo modo?
Con le posizioni verticali con scarti inferiori?
Su tutti e tre in posizione verticale, con cassa su in fianco, lo scarto è praticamente zero. Tenendoli in quella posizione non so dopo quanti giorni vedi un secondo, tanti. Poi nell'uso al polso lo scarto è molto molto ridotto ma leggermente superiore alla posizione tutta verticale con corona in alto. Io credo che non sia un caso, perché tre orologi di tre marche diverse, di pregio e dimensioni diversissimi, di cura diversa, uno addirittura con una riserva di carica di otto giorni (e ti assicuro per che per sei giorni e mezzo almeno fai fatica a vedere lo scarto di un secondo) si comportano in una maniera diversa dagli altri. Quindi ne deduco che vi è quantomeno una modalità di regolazione distinta, e io non penso proprio venga fatta a macchina, non su questi orologi.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Daniel Roth tourbillon
« Risposta #43 il: Aprile 10, 2015, 18:28:47 pm »
Citazione
Secondo me anche sulla semplice regolazione della marcia di un orologio abbiamo difficoltà

Non sono d'accordo, almeno la mia esperienza non è di questo tipo.
Negli ultimi anni ho comprato pochi orologi nuovi, e nemmeno particolarmente pregiati; quella che chiamo orologeria "ignorante".
Ad eccezione di un solo caso devo dire che la regolazione è assolutamente di livello, direi mediamente ottima.
Tra questi, quello con la migliore regolazione in assoluto un Rolex 216570, oserei dire "impressionante" visti i numeri prodotti.
Il peggiore un Panerai con movimento Valfleurier, oserei dire "imbarazzante".
In mezzo diversi orologi tutti abbondantemente entro i limiti cosc, che sia un el primero a 36.000 vph, un pregiato Patek 240 o un banale eta 2892, sono tutti su un livello assolutamente sovrapponibile e più che soddisfacente.
Io credo che i moderni sistemi produttivi abbiano semplificato, e non poco, anche le operazioni di regolazione - almeno sulle produzioni di grande serie.
Non su un tourbillon però. A volte ottimi risultati possono essere anche frutto del caso. Tu stesso Angelo più volte hai scritto che non ti interessi della cronometria. Io penso sia un errore perché è ancora oggi un parametro che dice molto su come accuratamente è fatto un orologio, su come funziona. Per esempio io mi sono accorto anche che i tre tourbillon che ho hanno tutti una caratteristica che in genere non c'è sugli orologi meccanici: le prestazioni migliori sono sempre con cassa in verticale, le peggiori sono sempre a quadrante alto...non è un caso, anche questa è una dimostrazione : 1) dell'utilità del tourbillon ; 2) del fatto che hanno una regolazione particolare.
Tutti e tre gli esemplari che possiedi si comportano nel medesimo modo?
Con le posizioni verticali con scarti inferiori?
Su tutti e tre in posizione verticale, con cassa su in fianco, lo scarto è praticamente zero. Tenendoli in quella posizione non so dopo quanti giorni vedi un secondo, tanti. Poi nell'uso al polso lo scarto è molto molto ridotto ma leggermente superiore alla posizione tutta verticale con corona in alto. Io credo che non sia un caso, perché tre orologi di tre marche diverse, di pregio e dimensioni diversissimi, di cura diversa, uno addirittura con una riserva di carica di otto giorni (e ti assicuro per che per sei giorni e mezzo almeno fai fatica a vedere lo scarto di un secondo) si comportano in una maniera diversa dagli altri. Quindi ne deduco che vi è quantomeno una modalità di regolazione distinta, e io non penso proprio venga fatta a macchina, non su questi orologi.
Lo credo anch'io, anche non avendoli.
Complimenti per gli scarti eccellenti, non credevo che i tourbillon su un asse fossero così impeccabili sulla cronometria, ottimo davvero.
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Re:Daniel Roth tourbillon
« Risposta #44 il: Aprile 10, 2015, 19:00:40 pm »
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Secondo me anche sulla semplice regolazione della marcia di un orologio abbiamo difficoltà

Non sono d'accordo, almeno la mia esperienza non è di questo tipo.
Negli ultimi anni ho comprato pochi orologi nuovi, e nemmeno particolarmente pregiati; quella che chiamo orologeria "ignorante".
Ad eccezione di un solo caso devo dire che la regolazione è assolutamente di livello, direi mediamente ottima.
Tra questi, quello con la migliore regolazione in assoluto un Rolex 216570, oserei dire "impressionante" visti i numeri prodotti.
Il peggiore un Panerai con movimento Valfleurier, oserei dire "imbarazzante".
In mezzo diversi orologi tutti abbondantemente entro i limiti cosc, che sia un el primero a 36.000 vph, un pregiato Patek 240 o un banale eta 2892, sono tutti su un livello assolutamente sovrapponibile e più che soddisfacente.
Io credo che i moderni sistemi produttivi abbiano semplificato, e non poco, anche le operazioni di regolazione - almeno sulle produzioni di grande serie.
Non su un tourbillon però. A volte ottimi risultati possono essere anche frutto del caso. Tu stesso Angelo più volte hai scritto che non ti interessi della cronometria. Io penso sia un errore perché è ancora oggi un parametro che dice molto su come accuratamente è fatto un orologio, su come funziona. Per esempio io mi sono accorto anche che i tre tourbillon che ho hanno tutti una caratteristica che in genere non c'è sugli orologi meccanici: le prestazioni migliori sono sempre con cassa in verticale, le peggiori sono sempre a quadrante alto...non è un caso, anche questa è una dimostrazione : 1) dell'utilità del tourbillon ; 2) del fatto che hanno una regolazione particolare.
Tutti e tre gli esemplari che possiedi si comportano nel medesimo modo?
Con le posizioni verticali con scarti inferiori?
Su tutti e tre in posizione verticale, con cassa su in fianco, lo scarto è praticamente zero. Tenendoli in quella posizione non so dopo quanti giorni vedi un secondo, tanti. Poi nell'uso al polso lo scarto è molto molto ridotto ma leggermente superiore alla posizione tutta verticale con corona in alto. Io credo che non sia un caso, perché tre orologi di tre marche diverse, di pregio e dimensioni diversissimi, di cura diversa, uno addirittura con una riserva di carica di otto giorni (e ti assicuro per che per sei giorni e mezzo almeno fai fatica a vedere lo scarto di un secondo) si comportano in una maniera diversa dagli altri. Quindi ne deduco che vi è quantomeno una modalità di regolazione distinta, e io non penso proprio venga fatta a macchina, non su questi orologi.
Lo credo anch'io, anche non avendoli.
Complimenti per gli scarti eccellenti, non credevo che i tourbillon su un asse fossero così impeccabili sulla cronometria, ottimo davvero.
Infatti prima di possederne anche io pensavo il luogo comune . Poi mi sono accorto che appunto è un luogo comune, e che un tourbillon regolato bene è un orologio molto preciso e costante, sono orologi che praticamente non regoli mai.
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