Buon giorno a tutti gli utenti del forum,
mi chiamo Andrea e vi seguo da qualche tempo, esattamente da quando vi ho scoperti
, anche se non ho ancora mai partecipato alla vita attiva di questo Forum, soprattutto per palese incompetenza. Vivo in provincia di Firenze, nel verde Mugello per l'esattezza.
Non sono un intenditore, un conoscitore, un esperto di orologi...sono un semplice amante di segna tempo, neppure da vecchia data devo ammettere.
In realtà sono passati 20 anni esatti da quando, casualmente, mio padre acquistò in edicola un annuario di orologi meccanici e mi invitò a guardarlo insieme a lui. Non avevo mai visto niente del genere, decine, centinaia di segna tempo incredibilmente belli, con funzioni a me totalmente sconosciute, nomi e Maison mai sentite prima d'allora e, nonostante la mia totale ignoranza in materia, gli orologi (meccanici) mi entrarono nel cuore e li rimasero.
Dal momento che nessuno di mia conoscenza aveva questa passione, ed io non avendo possibilità economiche per realizzare i miei desideri, pian piano la fiamma finì con l'affievolirsi ed il pensiero andava a quei meravigliosi orologi solo di tanto in tanto.
Ultimamente però la fiammella ha ripreso vigore e, finalmente direte voi, ho ripreso ad usare il mio orologio...che era stato soppiantato dallo smartphone, come capita a molti ormai. Ho uno Zenith automatico in acciaio (non ho idea nemmeno di che Referenza si tratti) che mi fu regalato da un conoscente tantissimi anni fa e che usa con soddisfazione anche mio padre alternandolo con il suo Longines d'oro extrapiatto comprato credo negli anni '60.
Considero gli orologi meccanici gioielli preziosi, opere d'arte meravigliose, esempi mirabili dell'ingegno umano...insomma ritengo che al mondo ben poche cose possano rivaleggiare con l'alta orologeria in quanto a bellezza, intesa nel senso più ampio possibile del termine. Trovo racchiuso all'interno di un segna tempo arte, meccanica, scienza, manualità, ingegneria, stile, gusto...insomma la somma di tutta una serie di talenti e capacità incredibili che mi fanno apprezzare ogni dettaglio di queste macchine, dalla lucentezza dei materiali, alla perfezione di forme ed ingranaggi, fino alla filosofia che ha spinto a costruirle.
Ancora non ho avuto e non ho la possibilità economica per acquistare un orologio di un certo livello per cui mi limito a studiare, guardare e riguardare mille volte le foto e leggere le vostre discussioni per farmi una "cultura" basica su questo affascinante mondo.
Un giorno so che acquisterò un orologio, sarà il mio orologio, un compagno fedele testimone dello scorrere dei miei giorni...sarà un'emozione incredibile.
Siccome sognare non costa niente, ho già in mente alcuni segna tempo che vorrei avere come "amici". Si lo so, ero partito con UN orologio in futuro e già parlo al plurale...in effetti spero di poter arrivare a "custodire" alcuni orologi anche per il solo gusto di cambiarli, ogni volta guardare quello scelto e non aver mai la sensazione che la fiamma si sia assopita a causa della solita routine.
La scelta di questi segnatempo è difficile perché non voglio avere sogni impossibili da realizzare, perché ancora non conosco certo tutti gli orologi in circolazione ma, soprattutto, perché ancora non sono così esperto per poter apprezzare, capire, distinguere, le finezze che rendono alcuni oggetti davvero sopra la media, rari oppure comunque desiderabili.
Ho cercato di individuare i criteri per la scelta di questi miei (per adesso) sogni basandomi sulle poche conoscenze che ho.
Per il mio modo di essere e di vivere so che un segnatempo estremamente elegante, qualcosa come un Calatrava per capirsi, finirebbe per essere indossato troppo raramente ed il prestigio che un Brand può avere è l'ultimo dei miei pensieri.
Quello che mi interessa è che quell'oggetto sia meccanicamente ineccepibile, sia sofisticato e complicato ma senza eccessi, sia sobrio ma particolare, rappresenti chiaramente la filosofia del Maestro che lo ha creato o lo stile della Scuola Orologiaia di quel Paese. Insomma non sia il "solito" orologio, bellissimo per carità, ma così visto e rivisto da diventare quasi noioso ma, al tempo stesso, non sia soltanto l'opposto e cioè un orologio alternativo e inconsueto a tutti i costi, solo per il gusto di andare contro corrente e sentirsi parte di una élite nell'élite. Deve essere il "mio" orologio, deve esserlo a pelle, fin dal momento in cui lo scopro per la prima volta.
Tutto ciò con un budget relativamente basso, parlando di alta orologeria, diciamo non più di 5-7.000€ per pezzo, nuovo o secondo polso non fa differenza.
Il tempo che ci vorrà per realizzare questi sogni non ha molta importanza, che sia un anno o che siano venti, l'importante è avere dei sogni ed un giorno magari anche trasformarli in realtà. D'altra parte il viaggio spesso è anche più importante dell'arrivo.
Il primo sogno si chiama Daniel Roth Master Retrograde.
Quando 20 anni fa sfogliai quei cataloghi mi innamorai di questo orologio, trai mille che stavo scoprendo, e nel tempo non ho mai smesso di considerarlo uno dei più bei segna tempo che abbia mai visto.
Anni fa mi imbattei, in modo del tutto fortuito, nel meraviglioso articolo che Michele Tonon (Palombaro) scrisse a proposito di questo orologio. Ho amato ogni parola da lui scelta perché è esattamente così che avrei voluto descrivere io stesso, con quella passione e con quelle motivazioni, la mia scelta di un Master Retrograde a chi me ne avesse chiesto il perché.
Oltre a tutto ciò che ha scritto Michele, che non smetterò mai di ringraziare, questo orologio non solo rappresenta la filosofia di un grande Maestro orologiaio, ma anche l'Alta Orologeria Svizzera in generale nella mia ipotetica piccolissima "collezione".
Il secondo sogno si chiama Glashutte Original Panoreserve, in acciaio con quadrante avorio e cinturino in pelle nero.
L'ho scelto come rappresentante della storia Orologiaia Sassone, della quale sono molto appassionato. Ho scoperto da poco tempo questa scuola e mi ha subito attirato per le linee così pulite, per i quadranti così sobri, per quello stile inconfondibile e così diverso dallo svizzero. Ho letto un po' sulla storia di questa Maison in particolare e mi ha colpito il fatto che, nonostante un blasone meno affermato di concorrenti come Lange, produca segna tempo di altissima qualità, progettando e realizzando i calibri che utilizza ed abbia dei particolari che facciano immediatamente distinguere i loro prodotti in questo variegato mondo, come il doppio collo di cigno e la Gran Data istantanea a dischi complanari.
È indubbiamente un orologio complementare al Daniel Roth, direi un segna tempo casual (ma non troppo) che trova il suo spazio senza dover litigare con il Retrograde. Un orologio sobrio nelle linee e classico nei contenuti di ore, minuti e secondi ma che presenta comunque la complicazione della Gran Data, peraltro magnificamente rappresentata, e l'indicatore della riserva di carica.
Il terzo sogno porta il nome di Grand Seiko, l'ultimo nato con calibro 9S86, con complicazione GMT, in acciaio, braccialato, quadrante chiaro.
Posto il fatto che sono di parte avendo la moglie giapponese, non immaginavo neppure di trovare alta orologeria in Giappone. Ho scoperto questo segna tempo grazie ad un bell'articolo di un appassionato di orologi trovato sul web che, proprio come ha fatto Michele per il suo DR, ha descritto con amore e passione questo gioiello nipponico. Me ne sono innamorato in un attimo. Adoro il fatto, come per il Panoreserve, che questa manifattura studi, progetti, realizzi ed assembli tutte le componenti dei suoi orologi. Amo il fatto che quest'orologio rappresenti la più alta espressione dell'arte Orologiaia del Sol Levante. Amo la filosofia della Maison di produrre un segna tempo semplice, leggibile, sobrio, precisissimo, ma ponendo la massima cura in tutti i passaggi, dalla progettazione alla finitura, per renderlo perfetto. Un cuore da 36.000 a/h in un corpo impeccabile, l'espressione di uno degli aspetti tipici del carattere di questa nazione.
Un orologio dal design classico e senza tempo.
Questi sono i miei tre "sogni proibiti" o quasi, veniamo ai sogni che rimarranno tali suppongo.
Da amante dell'orologeria non posso non desiderare un segnatempo che presenti qualche complicazione davvero importante, come ad esempio il calendario perpetuo, la ripetizione minuti, tourbillon ecc.
Beh, se devo essere sincero perpetui come i Blancpain Perpetual, che si trovano a cifre relativamente basse di secondo polso, "non mi piacciono". Anche di capolavori come i Breguet Classique Perpetual apprezzo la straordinaria cura costruttiva e qualità ma non incontrano i miei gusti al cento per cento. Preferisco quadranti non eccessivamente affollati per cui ho trovato il mio perpetuo ideale nel Master Perpetual anni ’90 di Daniel Roth, magari la versione con fasi luna. La fonte di piacere di un perpetuo risiede nel guardarne l'estrema complessità del calibro, nel sapere che al polso porti un concentrato di altissima orologeria ed ingegneria, nel sapere che attraverso componenti puramente meccaniche quell'oggetto sará in grado di calcolare per centinaia di anni i giorni, i mesi, osservare l'impercettibile spostamento della sfera del ciclo quadriennale attendendo con trepidazione il momento nel quale avrà compiuto una completa rotazione.
Ripetizioni, Tourbillon, per me sono ancora troppo complessi perché possa capire e trovare le differenze tra un orologio piuttosto che un altro, se non prettamente estetiche.
Bene, eccomi alla fine....un sentito ringraziamento a chi avrà avuto la pazienza e la voglia di leggere fino a quà
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Andrea
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