Esatto, qui si tratta del diritto a difendere una civiltà. Bada bene, ho detto civiltà e non religione.
Stefano è una distinzione che trovo leziosa, che ci piaccia o meno le civiltà sono anche il frutto delle religioni.
Le due cose non si possono scindere, si può scindere il piano politico e temporale da quello teologico e spirituale - ed è cosa che va fatta assolutamente e a tutti i costi - ma se si parla di civiltà occidentale non si può non parlare di cristianità.
Togliere un crocefisso dal muro di una scuola nel nome della demagogica "integrazione" con chi pretende di sostituire quel crocefisso col corano, o peggio di una "laicità" dello stato che col crocefisso sul muro non ha nulla a che vedere, significa ripudiare i valori fondanti di una civiltà che a quel simbolo, di diritto o di rovescio, sono intimamente legati.
Si, sono daccordo.
La mia distinzione era solo per rimarcare che personalmente, non essendo un cattolico praticante, io rivendico il diritto di difendere la civiltà a cui appartengo.
L'ultima volta che sono andato a messa è quando è morto mio padre; mio figlio a 12 anni è l'unico della sua classe che ancora non ha fatto la prima comunione, ma nella mia casa c'è un Crocefisso come voglio che ci sia a scuola.
La nostra civiltà di radice cattolica, ci ha insegnato il valore della vita, del rispetto del prossimo anche se la pensa diverso da te, la parità di diritti tra uomo e donna.
E se anche uno bestemmia, non è che gli tagliamo la testa. Se vogliamo mangiare carne il giorno della vigilia, possiamo farlo senza essere frustati, se una tradisce il marito, non la lapidiamo (anche perchè sennò rimarremo tutti uomini
)
Ecco, io voglio difendere tutto questo.
Perchè il mio diritto deve essere meno importante del loro?
Non esiste l'Islam moderato.
E' solo la faccia furba e "politicamente corretta" di una religione totalitarista che non ammette diversità.