Orologico Forum 3.0

Simmetria Vs Asimmetria

Lego

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Re:Simmetria Vs Asimmetria
« Risposta #60 il: Luglio 16, 2015, 21:17:07 pm »
Possono andare bene entrambe - simmetrie ed asimmetrie.
Per me non c'è un limite fisso: è l'insieme dell'orologio che mi fa preferire un modello anziché un altro.
Personalmente spazio da modelli molto classici ad altri cosiddetti iper-moderni.
Perciò se c'è un fil rouge nella mia raccolta questo è determinato dai miei gusti estetici, dall'emozione che un orologio può darmi, dalla valutazione tecnica e, se del caso, storica.

ciaca

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Re:Simmetria Vs Asimmetria
« Risposta #61 il: Luglio 16, 2015, 22:06:13 pm »
Ringrazio gidi per l'apprezzamento a me rivolto, esagerato e immeritato, e forse espresso con troppa enfasi al punto da apparire involontariamente poco rispettoso nei confronti delle scelte altrui.
Equivoco ci fu, non é successo niente :D
Andiamo avanti, piú o meno simmetricamente  :P
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

gidi_34

Re:Simmetria Vs Asimmetria
« Risposta #62 il: Luglio 17, 2015, 12:47:59 pm »
equivoco dettato dalle parole scritte da una tastiera...

per rispondere a mblet, si, la tua collezione la vedo (personalissima opinione) incentrata troppo sulla qualità/lavorazione dei movimenti che non su altro...in ciaca, come in molte altre collezioni vedo invece anche il gusto per un orologio che ha magari un movimento industriale e "scarsino" ma che magari dal punto di vista del design ha segnato un'epoca o cmq rimane un'icona indiscussa.
Sul possedere e comprare poca roba, ripeto, sarei l'ultimo a poter dire una cosa del genere perchè veramente non compro nulla da anni e quello che ho è solo robina e pure vecchiotta.

Mi scuso con tutti se le mie intenzioni sono state travisate.

PESSOA67

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Re:Simmetria Vs Asimmetria
« Risposta #63 il: Luglio 17, 2015, 12:59:50 pm »
Io credo che nel corso di una vita i gusti in genere cambiano, o meglio possono cambiare, così come possono rimanere inalterati.
Non siamo macchine, subiamo i ns umori, il mondo esterno e le sue sollecitazioni, la ns educazione e le ns attitudini.
Io non nascondo che qualche volta dopo aver letto un intervento su di una ref poi la guardi con occhi diversi, forse solo più attenti.



gidi_34

Re:Simmetria Vs Asimmetria
« Risposta #64 il: Luglio 17, 2015, 13:28:57 pm »
concordo

Istaro

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Re:Simmetria Vs Asimmetria
« Risposta #65 il: Luglio 17, 2015, 18:38:46 pm »
Provo a dire la mia su questo argomento che giudico di grande interesse e che è stato aperto da palombaro con un post... illuminante!

Un discorso sulla simmetria mi dà l'occasione di ritornare sulla questione oggettività/soggettività del gusto.
I gusti estetici, infatti, sono vari, ma si esprimono - di solito - nella ricerca del "bello". In che cosa consiste il "bello"? Le diverse concezioni di bello hanno un minimo comune denominatore?
La domanda non è peregrina, se su questo argomento sono stati scritti fiumi di inchiostro e si sono cimentati alcuni tra i maggiori pensatori di ogni tempo... costituisce il campo d'indagine di una disciplina come l'Estetica, ma anche il cuore delle scuole di formazione artistica e di disegno industriale!

Con questi studi si cercano di approfondire i princìpi che guidano il giudizio estetico. Non si tratta di regole prescrittive, che ci indicano che cosa 'deve' essere giudicato bello o meno. Si tratta di principi descrittivi, che ci aiutano a capire come il cervello umano elabora i suoi giudizi (anche tenendo conto dei contesti culturali), perché una cosa può piacerci o meno; e quindi ci aiutano ad affinare il gusto o forniscono all'artista/artigiano/designer criteri per indirizzare la sua ricerca.
Non sono, quindi, "fissazioni" prive di fondamento; né costituiscono un limite alla varietà delle scelte (a meno che non vengano tradotti in regolette banali e superficiali).

Quali sarebbero questi princìpi?
In generale, il concetto di bello è legato a quello di equilibrio e armonia (delle forme, dei colori, dei materiali); nonché alla funzionalità, se siamo nel campo della manifattura e non della pura arte. Nello specifico, il concetto di "equilibrio" delle forme viene spesso scomposto in elementi come la "proporzione", l "euritmia" e... la "simmetria" (che è il tema di questa discussione).

Il cervello umano è abituato a giudicare bello ciò che è simmetrico, perché lo rinviene in natura, in tutte le strutture viventi complesse. In natura la simmetria morfologica ha una sua ragion d'essere (un corpo simmetrico non determina carichi anomali sull'apparato scheletrico, ecc.). E questo influenza il nostro giudizio estetico: un corpo o un viso marcatamente asimmetrici non sono considerati gradevoli.

Anche nella produzione manifatturiera/industriale la simmetria ha le sue ragioni funzionali. Ad esempio, la sezione frontale delle automobili è simmetrica per motivi aerodinamici. E anche qui ne risente il nostro giudizio estetico: ve l'immaginate un'automobile con un faro più grande dell'altro?

Però bisogna rilevare che in natura la simmetria non è mai perfetta.
E' il motivo per cui i manufatti umani (e magari anche gli orologi) perfettamente simmetrici ci sembrano freddi.

Venendo agli esempi di orologi sin qui proposti (soprattutto da ciaca, il cui archivio mentale è impressionante...), bisogna notare che tutti quelli descritti come "asimmetrici" in realtà hanno un'impostazione generale - quella della cassa - che è perfettamente simmetrica.
Teniamo presente che anche gli orologi di forma sono quasi sempre simmetrici, almeno rispetto agli assi ortogonali (il cerchio è simmetrico rispetto a tutti gli assi); le rare eccezioni (triangolari, trapezoidali), in effetti, sono le meno apprezzate.

All'interno di questa impostazione simmetrica, dettagli asimmetrici sono meglio tollerati o, addirittura, donano dinamismo e leggerezza (soprattutto se ben dosati).

Faccio un paragone con l'abbigliamento maschile: l'impostazione dev'essere simmetrica (ve l'immaginate una giacca con le maniche di lunghezza diversa o i baveri di larghezza diversa?); ma in questo quadro si inseriscono bene dettagli asimmetrici: il taschino solo a sinistra, il nodo della cravatta un po' di sbieco...

Negli orologi non danno fastidio corona e pulsanti laterali, se di dimensioni non eccessive.

Altri dettagli asimmetrici, nel quadrante, ottengono meglio il loro effetto se sono "ben dosati".
Quindi poco appariscenti, in modo da risultare un particolare sbarazzino (bellissimo il Blancpain con la secondina tra il 5 e il 6).
Oppure impostati secondo altri criteri di equilibrio: simmetria dei centri (il Lange del post di apertura), proporzione, euritmia... criteri utilizzati ad esempio - restando agli orologi postati da ciaca -  nello stupendo Breguet e nell'AP.
Sul Daniel Roth sospendo il giudizio (bellissimo... grazie al o nonostante il leggero disallineamento del tourbillon?). Il Nautilus, invece, è semplicemente disordinato...

Il mix dei diversi elementi costituisce la tavolozza cui attinge l'artista/artigiano/disegnatore; e fonda la diversità dei gusti. Qualcuno - magari con un carattere più razionale - preferirà la simmetria assoluta e la semplicità; qualcun altro il dinamismo e la decorazione.
« Ultima modifica: Luglio 18, 2015, 12:20:53 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

mbelt

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Re:Simmetria Vs Asimmetria
« Risposta #66 il: Luglio 17, 2015, 18:52:18 pm »
Provo a dire la mia su questo argomento che giudico di grande interesse e che è stato aperto da palombaro con un post... illuminante!

Un discorso sulla simmetria mi dà l'occasione di ritornare sulla questione oggettività/soggettività del gusto.
I gusti estetici, infatti, sono vari, ma si esprimono - di solito - nella ricerca del "bello". In che cosa consiste il "bello"? Le diverse concezioni di bello hanno un minimo comune denominatore?
La domanda non è peregrina, se su questo argomento sono stati scritti fiumi di inchiostro e si sono cimentati alcuni tra i maggiori pensatori di ogni tempo... costituisce il campo d'indagine di una disciplina come l'Estetica, ma anche il cuore delle scuole di formazione artistica e di disegno industriale!

Con questi studi si cercano di approfondire i princìpi che guidano il giudizio estetico. Non si tratta di regole prescrittive, che ci indicano che cosa 'deve' essere giudicato bello o meno. Si tratta di principi descrittivi, che ci aiutano a capire come il cervello umano elabora i suoi giudizi (anche tenendo conto dei contesti culturali), perché una cosa può piacerci o meno; e quindi ci aiutano ad affinare il gusto o forniscono all'artista/artigiano/designer criteri per indirizzare la sua ricerca.
Non sono, quindi, "fissazioni" prive di fondamento; né costituiscono un limite alla varietà delle scelte (a meno che non vengano tradotti in regolette banali e superficiali).

Quali sarebbero questi princìpi?
In generale, il concetto di bello è legato a quello di equilibrio e armonia (nonché alla funzionalità, se siamo nel campo della manifattura e non della pura arte). Nello specifico, il concetto di "equilibrio" viene spesso scomposto in elementi come la "proporzione", l "euritmia" e... la "simmetria" (che è il tema di questa discussione).

Il cervello umano è abituato a giudicare bello ciò che è simmetrico, perché lo rinviene in natura, in tutte le strutture viventi complesse. In natura la simmetria morfologica ha una sua ragion d'essere (un corpo simmetrico non determina carichi anomali sull'apparato scheletrico, ecc.). E questo influenza il nostro giudizio estetico: un corpo o un viso marcatamente asimmetrici non sono considerati gradevoli.

Anche nella produzione manifatturiera/industriale la simmetria ha le sue ragioni funzionali. Ad esempio, la sezione frontale delle automobili è simmetrica per motivi aerodinamici. E anche qui ne risente il nostro giudizio estetico: ve l'immaginate un'automobile con un faro più grande dell'altro?

Però bisogna rilevare che in natura la simmetria non è mai perfetta.
E' il motivo per cui i manufatti umani (e magari anche gli orologi) perfettamente simmetrici ci sembrano freddi.

Venendo agli esempi di orologi sin qui proposti (soprattutto da ciaca, il cui archivio mentale è impressionante...), bisogna notare che tutti quelli descritti come "asimmetrici" in realtà hanno un'impostazione generale - quella della cassa - che è perfettamente simmetrica.
Teniamo presente che anche gli orologi di forma sono quasi sempre simmetrici; le rare eccezioni (triangolari, trapezoidali), in effetti, sono le meno apprezzate.

All'interno di questa impostazione simmetrica, dettagli asimmetrici sono meglio tollerati o, addirittura, donano dinamismo e leggerezza (soprattutto se ben dosati).

Faccio un paragone con l'abbigliamento maschile: l'impostazione dev'essere simmetrica (ve l'immaginate una giacca con le maniche di lunghezza diversa o i baveri di larghezza diversa?); ma in questo quadro si inseriscono bene dettagli asimmetrici: il taschino solo a sinistra, il nodo della cravatta un po' di sbieco...

Negli orologi non danno fastidio corona e pulsanti laterali, se di dimensioni non eccessive.

Altri dettagli asimmetrici, nel quadrante, ottengono meglio il loro effetto se sono "ben dosati".
Quindi poco appariscenti, in modo da risultare un particolare sbarazzino (bellissimo il Blancpain con la secondina tra il 5 e il 6).
Oppure impostati secondo altri criteri di equilibrio: simmetria dei centri (il Lange del post di apertura), proporzione, euritmia... criteri utilizzati ad esempio - restando agli orologi postati da ciaca -  nello stupendo Breguet e nell'AP.
Sul Daniel Roth sospendo il giudizio (bellissimo... grazie al o nonostante il leggero disallineamento del tourbillon?). Il Nautilus, invece, è semplicemente disordinato...

Il mix dei diversi elementi costituisce la tavolozza cui attinge l'artista/artigiano/disegnatore; e fonda la diversità dei gusti. Qualcuno - magari con un carattere più razionale - preferirà la simmetria assoluta e la semplicità; qualcun altro il dinamismo e la decorazione.
Si ma....di equilibrio e di simmetria si muore, almeno di noia!
Da quello che scrivi, che a me sembra più prescrittivo che descrittivo, almeno per come lo scrivi, si evince che le opere che rispettano i criteri che tu enunci sono più facili da apprezzare, si apprezzano con minore sforzo. Aggiungo che sono anche nettamente più facili da creare...oggi, visto che ci sono innumerevoli esempi da cui si può letteralmente copiare dalle tante opere che rispettano questi criteri. Comprendere una opera non simmetrica, non equilibrata, o dotati di simmetrie diverse e meno scontate, richiede più impegno. Comprenderli e farle bene è molto più difficile. Ecco perché ogni tanto uscire dalle scontatezze in un settore cosi avaro di novità forse sarebbe utile, visto che poi tutto il resto di ciò che ci circonda evolve.
E continuo a pensare che dipende poi da come uno esprime e si comporta. Possibile che di tutta la produzione degli ultimi 20 anni non ci sia un solo orologio da prendere, da collezionare? Tutti brutti? Tutti modaioli? A me non sembra proprio. Anche se le simmetrie non ci sono, o sono più sottili, anche se gli equilibri sono meno scontati, così come i significati. Evviva chi crea il nuovo, altrimenti sai che noia.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

erm2833

Re:Simmetria Vs Asimmetria
« Risposta #67 il: Luglio 17, 2015, 19:43:09 pm »
Possiamo dire che fare un orologio "diverso" ma armonioso sia molto ma molto piu' difficile che farne uno di disegno abituale.
Fare invece un orologio diverso ma brutto e' estremamente facile.

mbelt

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Re:Simmetria Vs Asimmetria
« Risposta #68 il: Luglio 17, 2015, 19:57:19 pm »
Possiamo dire che fare un orologio "diverso" ma armonioso sia molto ma molto piu' difficile che farne uno di disegno abituale.
Fare invece un orologio diverso ma brutto e' estremamente facile.
D'accordissimo, non solo d'accordo.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ciaca

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Re:Simmetria Vs Asimmetria
« Risposta #69 il: Luglio 17, 2015, 22:20:05 pm »
Condivido il saggio Erm come non mai :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:Simmetria Vs Asimmetria
« Risposta #70 il: Luglio 17, 2015, 23:16:27 pm »
Possiamo dire che fare un orologio "diverso" ma armonioso sia molto ma molto piu' difficile che farne uno di disegno abituale.
Fare invece un orologio diverso ma brutto e' estremamente facile.

Amen
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Il New

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Re:Simmetria Vs Asimmetria
« Risposta #71 il: Luglio 19, 2015, 12:24:31 pm »
Personalmente non mi sono mai posto tali problemi perché mi piacciono sia orologi simmetrici che asimmetrici , valuto il singolo orologio. Posso però dire che al pensiero generale la asimmetria la trovo più emozionante e affascinante, in quanto imperfetta, non eguale non frutto di uno stampo prodotto in milioni di pezzi (anche se spesso é tale quale a un simmetrico come oggetto in costruzione ).

palombaro

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Re:Simmetria Vs Asimmetria
« Risposta #72 il: Luglio 30, 2015, 15:13:28 pm »
da amante dell'asimmetria, metto un esempio di ciò che non apprezzo
qui non è tanto la cassa con le sue "bolle" asimmetriche che posso anche apprezzare.. ma la deformità delle anse a ridosso proprio delle "bolle"..
Avrei preferito una cassa mono-ansa per esempio (centrale)

***

erm2833

Re:Simmetria Vs Asimmetria
« Risposta #73 il: Luglio 30, 2015, 15:15:26 pm »
Se devo giudicare dalla foto...fa letteralmente sc++fo!

ciaca

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Re:Simmetria Vs Asimmetria
« Risposta #74 il: Luglio 30, 2015, 15:23:06 pm »
Peró ha il mappamondo integrato....
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"