Orologico Forum 3.0

La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted

ilcommesso

La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« il: Agosto 16, 2015, 11:18:27 am »
Ormai è un mese e mezzo che sono felice possessore di uno zenith pilot surf (un pilota d'aereo non può fare surf, o un surfista non può gurdare l'ora col suo bel pilot?    ::) :D ) e, dopo 1 mese di uso costante, posso affermare che in data odierna tale orologio ha accumulato un anticipo di + 32 secondi.
Come riferimento ho usato la mia sveglia radiocontrollata.

http://www.orologico.info/index.php?topic=20518.0

Il calibro 2572 è unadjusted, ovvero non è stato controllato nelle 5 (?) canoniche posizioni, il che mi porta a dubitare sempre più sulle allegre favole che da anni, in maniera sempre più incessante, ci propinano.

La precisione per me è un parametro basilare per stabilire la bontà di un calibro e di un orologio: un calibro "vecchio" ma sicuramente progettato bene, poichè garantisce un'ottima precisione sebbene non sia stato provato nelle varie posizione, azione che, se eseguita correttamente, necessita di molto tempo e fa aumentare i costi.

Per 300 € è uno degli orologi più precisi che abbia mai indossato.
Sarebbe bello che anche voi faceste prove analoghe, 1 mese continuativo è lasso di tempo abbastanza ampio per disporre di un dato attendibile

ciaca

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Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« Risposta #1 il: Agosto 16, 2015, 12:38:46 pm »
La cronometria ha smesso di essere in reale problema con pratici risvolti da quando Berillio e altre leghe hanno permesso di mandare in soffitta i vecchi bilancieri bimetallici e le vecchie spirali in ferro. Quasi un secolo fa.
Oggi rimane solo un indicatore di quanta cura nel dettaglio e nella costruzione del movimento, oltre che nella sua regolazione, viene dedicata dalle case, ma se anche orologi prodotti in grande serie possono permettersi prestazioni cronometriche da COSC (che hanno fatto perdere significatività di pregio alla stessa certificazione COSC) é evidente che le differenze con orologi più sofisticati e precisi sono di ordine talmente irrilevante ai fini pratici che l'enormità di maggior costo connesso a questa eventuale maggior precisione non si può certo pagare in nome della stessa, quanto semmai per il pregio sotteso dalle soluzioni volte a conseguirla.

Tornando al tuo surf il dato "grezzo" di circa un secondo/giorno di media può non voler dir nulla se non si misura con quale regolarità l'orologio anticipa o ritarda nelle varie posizioni nel corso delle varie giornate.

Non ho orologi "unadjusted" ne ho mai potuto fare esperienze con questi orologi ma da quello che leggo generalmente hanno una cronometria sensibilmente più scadente di quelli regolati.
« Ultima modifica: Agosto 16, 2015, 12:41:36 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Istaro

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Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« Risposta #2 il: Agosto 16, 2015, 15:14:25 pm »
Al di là del valore che ognuno possa dare alla regolarità cronometrica, e quale margine di errore (COSC o non COSC) ritenga accettabile, mi sembra che la verifica dello scarto a distanza di un mese non sia la metodologia più indicata (anche se ha un suo significato).

Per una valutazione empirica (che cioè si voglia aggiungere ai dati strumentali forniti dal cronocomparatore) di carattere generale, non troppo complessa, penso che possa essere sufficiente un periodo di controllo più breve (una settimana), nel quale però siano annotati gli scarti giornalieri, per verificare se sono costanti.
Ovviamente, in questo periodo, l'orologio dovrebbe essere sempre indossato durante il giorno, riproducendo condizioni di uso "normali", perché il comportamento non va valutato in astratto, nella teca di cristallo. Però avendo l'accortezza di replicare gli stessi cicli di carica (ad esempio 20 giri di carica manuale ogni mattina), per relazionare gli scarti giornalieri a condizioni di carica omogenea (altrimenti, uno scarto diverso che dovesse emergere al termine di una giornata potrebbe essere attribuito alla ridotta energia di carica).

Se alla fine del periodo constatiamo uno scarto giornaliero di un certo rilievo, ma abbastanza costante, esiste semplicemente un problema di regolazione.
Se invece emerge un'irregolarità di marcia (scarti giornalieri notevolmente diversi), è più facile che il problema sia dovuto - penso - a cattiva salute del movimento, piuttosto che a scarsa qualità di progettazione dello stesso.

Il tutto, ripeto, se ci accontentiamo di una verifica non complessa.
Altrimenti, dovremmo sottoporre l'orologio a più cicli di verifica settimanali, in ognuno dei quali testiamo diversi cicli di riposo/utilizzo (con diverse posizioni di riposo e diverse condizioni di utilizzo), diverse condizioni di carica, ecc.  :P

« Ultima modifica: Agosto 16, 2015, 15:24:24 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« Risposta #3 il: Agosto 16, 2015, 16:37:49 pm »
Il tutto, ripeto, se ci accontentiamo di una verifica non complessa.
Altrimenti, dovremmo sottoporre l'orologio a più cicli di verifica settimanali, in ognuno dei quali testiamo diversi cicli di riposo/utilizzo (con diverse posizioni di riposo e diverse condizioni di utilizzo), diverse condizioni di carica, ecc.  :P

E madoooo.....ma facciamole campare 'ste criature!!!   :D

ilcommesso

Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« Risposta #4 il: Agosto 16, 2015, 17:27:42 pm »
Io la facevo più semplice.
Si controlla il tempo con un sistema di riferimento standard, meglio se digitale, come il proprio pc o un orologio al quarzo, poi dopo un mese di utilizzo al polso si valuta il risultato.

Che uno lavori alla cassa del supermercato piuttosto che al pc, consideriamo un lavoro al pari di qualunque altro; l'orologio sta appunto al polso di chi lo indossa, perchè una prova al cronocomparatore di pochi secondi dà un'idea generale della regolazione, ma la pratica può mostrare sorprese.

Più variabili si introducono, più complicato e difficile diventa, io sono per semplici prove empiriche: scommettiamo che tanti pseudo COSC farebbero peggio del mio?

Solo il RM 005 che monta vaucher vantava una precisione eccellenti, gli altri, chi più, chi meno, da blancpain a breguet, facevano piangere, in proporzione.

Il RO non lo considero perchè senza i secondi l'approssimazione è troppa... 8)

S.M.

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Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« Risposta #5 il: Agosto 17, 2015, 11:05:51 am »
Pragmaticamente Simone ha ragione. La precisione e' importante verificarla al nostro polso, con il nostro personalissimo stile di vita ed utilizzo.

Però, proprio perché variabili incontrollabili al momento della costruzione, e' indispensabile avere anche delle specifiche tecniche su cui le case possano lavorare per mettere a punto i propri segnatempo. Dei parametri di riferimento insomma.....

Altrimenti ci potremmo trovare nella paradossale situazione che al mio polso l'orologio e' un cesso mentre lo stesso orologio al polso di un'altro e' precisissimo. Chi avrebbe ragione?

Un po' come se dicessimo che una Ferrari e' più lenta di una Punto turbo non considerando che la Ferrari e' portata da me e la Punto da Alonso.....

Quindi, sono felice per Simone, però la precisione (chiamiamola anche costanza di marcia) e' un'altra cosa....
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

erm2833

Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« Risposta #6 il: Agosto 17, 2015, 14:38:40 pm »
A me fa piacere leggere sul retro "Adjusted.." ma tutto finisce qui.
All'inizio della storia testavo i miei orologi,sono anni che non lo faccio piu' se non la prima volta che indosso un nuovo arrivato.

S.M.

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Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« Risposta #7 il: Agosto 17, 2015, 19:16:26 pm »
Solitamente uso controllare la precisione dei miei orologi un paio di volte l'anno, giusto per avere una indicazione sullo stato di funzionamento e verificare se c'è stato un cambiamento repentino nella marcia sintomo di qualche anomalia o dell'avvicinarsi della necessità di una revisione.
Ovviamente per queste "verifiche" utilizzo sempre le medesime condizioni di utilizzo (rotori) che magari non hanno nulla a che vedere con le prestazioni "reali" al polso.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ciaca

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Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« Risposta #8 il: Agosto 17, 2015, 19:57:30 pm »
A proposito di "precisione e regolarità" anche alla luce dell'effettivo utilizzo del singolo utente.
Ho un aquatimer 2000 che anticipa regolarmente di circa 5 secondi al giorno, quale che sia l'uso che ne faccia, quale che sia la carica accumulata, quale che sia il momento della giornata o la stagione in cui faccio le misurazioni, É così da quando l'ho comprato, più di un anno fa, un NOS del 2011 fermo da oltre 3 anni. Se misurassi quanto ha anticipato dopo un mese scoprirei che sono 5x30=150 sec, leggasi 2 minuti e 30 secondi. Segno di una brutta cronometria? Tutt'altro, la cronometria misurata al polso é eccellente perché lo é la regolarità di funzionamento, il n. di secondi anticipati regolarmente ogni giorno dipende dalla regolazione e si può cambiare qualora fosse rilevante.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« Risposta #9 il: Agosto 17, 2015, 20:31:58 pm »
Io consiglieri la lettura di un libro di Stefano Farina, noto forumista di altri lidi, e di altri due autori a me ignoti. In questo volume si affronta la cronometria in termini assolutamente scientifici prendendo sei calibri molto diversi ancora in produzione (il libro è uscito alcuni anni fa). E fa vedere che fra gli stessi ci sono enormi differenze, che non sono mai frutto del caso. Poi vengono esaminati i fattori che influiscono sui diversi risultati. La questione è molto interessante, a chi fosse interessato posso fornire in privato il modo di avere questo testo. Che sfata un sacco di luoghi comuni.
Mia personale riflessione dopo una notevole attenzione a questo aspetto con orologi molto diversi: confermo che le prestazioni non sono affatto livellate. Confermo che sembra che alcuni fattori pesino di più di altri. Mi sono anche convinto che in realtà la regolazione che viene effettuata nella maison non è affatto indifferente sui risultati, anzi. E che quindi forse nel tempo si è persino esagerata la questione della regolarità in sé. Anche perché questa sottilineatura sottovaluta che nel frattempo sono molto ma molto migliorati i processi produttivi, la lubrificazione, le tolleranze si sono ridotte, i materiali. Cioè io penso che molti calibri se fossero regolati meglio otterrebbero prestazioni decisamente superiori, ma che tanti tendano a non farlo nella convinzione, corretta, che ai clienti non importi granché.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

S.M.

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Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« Risposta #10 il: Agosto 17, 2015, 20:37:10 pm »
Io consiglieri la lettura di un libro di Stefano Farina, noto forumista di altri lidi, e di altri due autori a me ignoti. In questo volume si affronta la cronometria in termini assolutamente scientifici prendendo sei calibri molto diversi ancora in produzione (il libro è uscito alcuni anni fa). E fa vedere che fra gli stessi ci sono enormi differenze, che non sono mai frutto del caso. Poi vengono esaminati i fattori che influiscono sui diversi risultati. La questione è molto interessante, a chi fosse interessato posso fornire in privato il modo di avere questo testo. Che sfata un sacco di luoghi comuni.
Mia personale riflessione dopo una notevole attenzione a questo aspetto con orologi molto diversi: confermo che le prestazioni non sono affatto livellate. Confermo che sembra che alcuni fattori pesino di più di altri. Mi sono anche convinto che in realtà la regolazione che viene effettuata nella maison non è affatto indifferente sui risultati, anzi. E che quindi forse nel tempo si è persino esagerata la questione della regolarità in sé. Anche perché questa sottilineatura sottovaluta che nel frattempo sono molto ma molto migliorati i processi produttivi, la lubrificazione, le tolleranze si sono ridotte, i materiali. Cioè io penso che molti calibri se fossero regolati meglio otterrebbero prestazioni decisamente superiori, ma che tanti tendano a non farlo nella convinzione, corretta, che ai clienti non importi granché.
Sono interessato al libro, magari alla cena ne parliamo, mi piacerebbe averlo.

A proposito di "precisione e regolarità" anche alla luce dell'effettivo utilizzo del singolo utente.
Ho un aquatimer 2000 che anticipa regolarmente di circa 5 secondi al giorno, quale che sia l'uso che ne faccia, quale che sia la carica accumulata, quale che sia il momento della giornata o la stagione in cui faccio le misurazioni, É così da quando l'ho comprato, più di un anno fa, un NOS del 2011 fermo da oltre 3 anni. Se misurassi quanto ha anticipato dopo un mese scoprirei che sono 5x30=150 sec, leggasi 2 minuti e 30 secondi. Segno di una brutta cronometria? Tutt'altro, la cronometria misurata al polso é eccellente perché lo é la regolarità di funzionamento, il n. di secondi anticipati regolarmente ogni giorno dipende dalla regolazione e si può cambiare qualora fosse rilevante.
Stessa cosa il mio Ocean 2000 tornato dalla revisione in casa madre nel 2012. Segno che alla fine il trattore Eta 2892 opportunamente trattato, è in grado di dare prestazioni di tutto rispetto ed assolutamente allineate con la vocazione dei due orologi.
Anzi, credo che i 5 sec. me li abbia fatti vedere di rado. Più spesso si muove tra +1 e +3.... mica male....
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ciaca

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Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« Risposta #11 il: Agosto 17, 2015, 21:30:50 pm »
Sono interessato anche io al libro Marco, se ci dici il titolo magari si può provare a cercarlo on line.
dovrebbe essere "Tempo imperfetto"
« Ultima modifica: Agosto 17, 2015, 21:32:59 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« Risposta #12 il: Agosto 17, 2015, 23:34:45 pm »
Sono interessato anche io al libro Marco, se ci dici il titolo magari si può provare a cercarlo on line.
dovrebbe essere "Tempo imperfetto"
Il titolo dovrebbe essere quello ma basta contattare il forumista per avere certezza del titolo (non è nella casa cui mi trovo ora).
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« Risposta #13 il: Agosto 18, 2015, 22:48:21 pm »
Sono interessato anche io al libro Marco, se ci dici il titolo magari si può provare a cercarlo on line.
dovrebbe essere "Tempo imperfetto"
Il titolo dovrebbe essere quello ma basta contattare il forumista per avere certezza del titolo (non è nella casa cui mi trovo ora).

Confermo, "Tempo imperfetto" di S. Farina, F. Guarracino, M. Stella ;D

Uru

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Re:La precisione degli orologi, unadjusted vs adjusted
« Risposta #14 il: Agosto 26, 2015, 10:13:07 am »
Sapete che ho un po' la fissa della precisione :) Vi faccio una domanda: un mio orologio, appena revisionato, portava un ritardo quotidiano di solo 3 secondi al giorno. Adesso, a distanza di otto mesi dall'intervento il ritardo è aumentato a 7 secondi al giorno.
Mi pare che questo dimostri una certa regolarità di marcia. Ma come è possibile che il ritardo si accresca in così breve tempo?
grazie