Orologico Forum 3.0

Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere

mbelt

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #60 il: Settembre 18, 2015, 12:24:38 pm »
Anche secondo me non è solo questione di pezzi prodotti....ma di bella orologeria in primis.....
Per tutti è questione di bella orologerìa, mai solo di numeri. Peccato che ....con certi numeri la bella orologerìa diventa praticamente impossibile. Anche i paragoni con le industrie degli anni 50 non significano più nulla, oggi è totalmente diverso il mercato, i prezzi, i metodi di lavorazione.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

S.M.

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #61 il: Settembre 18, 2015, 12:30:26 pm »
Quando i numeri dei pezzi fabbricati aumentano oltre una certa soglia, aumenta vertiginosamente anche tutta la gestione che c’è dietro (i c.d. costi di funzionamento). Però questi sono costi che non ricadono sulla qualità del prodotto.
 
Io, tanto per per fare un esempio, ho ipotizzato una Maison strutturata in questo modo:
5.000 orologi prodotti
150 addetti totali di cui:
- 30 per servizi di segreteria, amm.ne, logistica
- 10 assistenza tecnica, service
- 10 designer e R&D
- 90 orologiai e/o tecnici specializzati ed operatori macchine utensili.
- 10 Maestri altamente qualificati

In questo modo la forza produttiva reale (i 100 orologiai e tecnici) dovrà produrre circa 416 orologi al mese che fanno 21 orologi al giorno (domeniche e festivi esclusi). Non mi sembra un compito arduo, in fondo facendo il conto della serva, è come se 5 orologiai/tecnici lavorassero ad un solo orologio al giorno.

Veniamo ad i costi del personale di questa ipotetica fabbrica.
Supponiamo un costo medio annuo di 90.000€ per ciascuno dei 150 addetti (mediando tra le figure di minor specializzazione con i Maestri orologiai, penso ci possa stare). Farebbe 13,5 milioni di euro/anno che diviso i 5.000 orologi prodotti, avrebbe un’incidenza di 2.700€ ad orologio.
Certo, bisogna aggiungere i costi di ammortamento della struttura e dei macchinari, quelli dell’energia, quelli per lo studio e l’ingegnerizzazione di nuovi modelli/movimenti, quelli delle materie prime e molti altri, però bisogna anche ammettere che c’è un bel margine per arrivare ad un prezzo finito medio di 10.000-15.000€ ad orologio.
Ci saranno ovviamente anche minimi costi per marketing, pubblicità e rappresentanza che dovranno essere semplici e dirette, lontane dagli eccessi odierni.

Penso che con una struttura così si possa garantire un prodotto di alta gamma con un significativo apporto manuale per la messa a punto e rifiniture come la regola del prodotto di nicchia per appassionati impone.

Realisticamente credo che le grandi case come le conosciamo oggi, avranno un rapporto orologiai/addetti di 5 su 100, quando va bene. Il resto sono costi per mantenere una struttura elefantiaca che deve stare dietro alle logiche del mercato, organizzi eventi, gestisca una rete di vendita monomarca, gestisca il personale, ecc.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #62 il: Settembre 18, 2015, 13:07:11 pm »
Una casa come Nomos però dimostra il contrario, cioè che è possibile ancora oggi produrre una quantità non enorme di pezzi con un'ottima qualità e con un costo finale del prodotto addirittura più basso della concorrenza che si presenta spesso con numeri molto maggiori e costi virtualmente più ammortizzabili.
Sarà l'eccezione che conferma la regola, ma tant'è.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

mbelt

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #63 il: Settembre 18, 2015, 13:37:07 pm »
Una casa come Nomos però dimostra il contrario, cioè che è possibile ancora oggi produrre una quantità non enorme di pezzi con un'ottima qualità e con un costo finale del prodotto addirittura più basso della concorrenza che si presenta spesso con numeri molto maggiori e costi virtualmente più ammortizzabili.
Sarà l'eccezione che conferma la regola, ma tant'è.
Guarda che Nomos di orologi ne fa molte migliaia l'anno, non ne fa pochi. È comunque è un prodotto industriale non propriamente di alta orologerìa. Nel caso del prodotto industriale cambia tutto, i numeri possono essere maggiori. Che poi siano bravi è altro discorso.
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Il New

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #64 il: Settembre 18, 2015, 22:28:56 pm »
Io in quell'articolo vedo la crisi degli orologi da quattro soldi e la crescita di quelli di pregio  siamo passati da una media di 300 franchi nel 2000 ai 700 franchi del 2014!
Quindi credo che gli smartwatch attaccheranno o stato già attaccando marchi come Certina o Tissot et simili ma i clienti dell'alta orologeria tipo Vacheron, Patek o Journè degli smartwatch se ne fregano allegramente.
Ditemi quanti di voi qui in questo forum ne sono interessati e sacrificherebbero un acquisto di un orologio meccanico per lo schermino nero.
Spero sarà cosí.  Anche se qualche persona che al giorno d'oggi compra Patek nuovi da concessionario non escludo sia interessata agli SW.

guagua72

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #65 il: Settembre 18, 2015, 23:21:22 pm »
Bello il businnes plan di SM, però signori miei, solitamente le grandi maison ragionano costo uno prezzo finale sette

Bonimba

Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #66 il: Settembre 19, 2015, 14:56:38 pm »

Supponiamo un costo medio annuo di 90.000€ per ciascuno dei 150 addetti (mediando tra le figure di minor specializzazione con i Maestri orologiai, penso ci possa stare). Farebbe 13,5 milioni di euro/anno che diviso i 5.000 orologi prodotti, avrebbe un’incidenza di 2.700€ ad orologio.
Certo, bisogna aggiungere i costi di ammortamento della struttura e dei macchinari, quelli dell’energia, quelli per lo studio e l’ingegnerizzazione di nuovi modelli/movimenti, quelli delle materie prime e molti altri, però bisogna anche ammettere che c’è un bel margine per arrivare ad un prezzo finito medio di 10.000-15.000€ ad orologio.
Hai detto niente.... :)
Poi c'è il margine della Casa e poi c'è il margine del Concessionario
Altro che 10 - 15 K


ilcommesso

Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #68 il: Ottobre 30, 2015, 20:50:00 pm »
Altra paccottiglia dove i ricarichi non sono del 1000%, ma del 10.000%

Così magari mi comprerò un nautilus, anche contemporaneo, al costo di uno speed (che regaleranno nel dixan)  :D :D :D

guagua72

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #69 il: Ottobre 31, 2015, 07:44:57 am »
Non riesco ancora a rinvenire un'utilità concreta negli Smart Watch

ciaca

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #70 il: Ottobre 31, 2015, 11:43:44 am »
Gli stessi dubbi credo li avessero quegli uomini che, nei priMi anni del 900, si trovarono di fronte i primi oroLogi da polso, oggetti liquidati velocemente come inutili alla stregua di braccialetti femminili.
Non immaginavano che quell'oggetto sarebbe stato capace di cambiare, addirittura, i costumi mandando definitivamente in pensione gilet e oroLogi da tasca che oggi, infatti, riposano nei musei (i più fortunati) o prendono polvere in qualche cantina :)

Gli scettici dell'utilità dovrebbero però prendere atto di una delle peculiarità di ogni nuovo gadget elettronico: quando viene presentato sembra inutile a tutti, dopo qualche tempo nessuno sembra riuscire a farne più a meno.

Perché, rispetto alla paccottiglia cinese che già 40 anni fa si ordinava per posta tramite le inserzioni su l'intrepido e che serviva solo a fare spazzatura (gli occhiali a raggi x per vedere le donne nude un must :D ) questi funzionano davvero e in una società i cui costumi mutano con gli stessi ritmi con cui evolve l'elettronica, trovano si una loro "utilità pratica" tangibile.
É così più o meno da 30 anni a questa parte.

Dai primi personal computer alle ultime novità smart un continuo succedersi di fallimenti annunciati e poi smentiti dai fatti. I dati di vendita citati nell'articOlo di cui ho postato il link ne sono una prima conferma.

E ancora non abbiamo iniziato con occhiali e altri accessori tradizionali che diverranno sempre più "smart"...come anche tessuti e indumenti. Siamo nel pieno di una rivoluzione digitale di cui conosciamo l'inizio e possiamo solo fantasticare l'evoluzione, evoluzione che di solito non si discosta molto da quella che chiamiamo fantascienza.
Oggi gli orologi, domani gli occhiali, poi scarpe e abiti sempre più tecnologici e sempre meno tradizionali.

Singolare poi che si rilevi l'inutilità presunta di questi gadget la dove si disquisisce di una cosa, orologeria meccanica,  che l'utilità l'ha già smarrita da 40 anni  :)
« Ultima modifica: Ottobre 31, 2015, 11:59:32 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #71 il: Ottobre 31, 2015, 12:03:24 pm »
Io ad esempio la funzione "carta di credito" per pagare senza la carta la trovo un'ottima trovata, le carte e i bancomat possono restare in cassettina a tutto vantaggio della sicurezza. Poi se ti fregano lo SW o te lo perdi non so come funziona, credo ci sia un pin o qualcosa del genere.
Comunque se ancora non lo è, le stesse case faranno in modo che diventi qualcosa di indispensabile un pò per tutti io penso.
« Ultima modifica: Ottobre 31, 2015, 12:05:29 pm da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #72 il: Ottobre 31, 2015, 12:07:27 pm »
Gli stessi dubbi credo li avessero quegli uomini che, nei priMi anni del 900, si trovarono di fronte i primi oroLogi da polso, oggetti liquidati velocemente come inutili alla stregua di braccialetti femminili.
Non immaginavano che quell'oggetto sarebbe stato capace di cambiare, addirittura, i costumi mandando definitivamente in pensione gilet e oroLogi da tasca che oggi, infatti, riposano nei musei (i più fortunati) o prendono polvere in qualche cantina :)

Gli scettici dell'utilità dovrebbero però prendere atto di una delle peculiarità di ogni nuovo gadget elettronico: quando viene presentato sembra inutile a tutti, dopo qualche tempo nessuno sembra riuscire a farne più a meno.

Perché, rispetto alla paccottiglia cinese che già 40 anni fa si ordinava per posta tramite le inserzioni su l'intrepido e che serviva solo a fare spazzatura (gli occhiali a raggi x per vedere le donne nude un must :D ) questi funzionano davvero e in una società i cui costumi mutano con gli stessi ritmi con cui evolve l'elettronica, trovano si una loro "utilità pratica" tangibile.
É così più o meno da 30 anni a questa parte.

Dai primi personal computer alle ultime novità smart un continuo succedersi di fallimenti annunciati e poi smentiti dai fatti. I dati di vendita citati nell'articOlo di cui ho postato il link ne sono una prima conferma.

E ancora non abbiamo iniziato con occhiali e altri accessori tradizionali che diverranno sempre più "smart"...come anche tessuti e indumenti. Siamo nel pieno di una rivoluzione digitale di cui conosciamo l'inizio e possiamo solo fantasticare l'evoluzione, evoluzione che di solito non si discosta molto da quella che chiamiamo fantascienza.
Oggi gli orologi, domani gli occhiali, poi scarpe e abiti sempre più tecnologici e sempre meno tradizionali.

Singolare poi che si rilevi l'inutilità presunta di questi gadget la dove si disquisisce di una cosa, orologeria meccanica,  che l'utilità l'ha già smarrita da 40 anni  :)
E' la solita storia, l'incapacità di vedere il valore e le potenzialità di un nuovo strumento. Allora lo ripeterò qui: le potenzialità di questo strumento sono tali che penso che entro otto mesi un anno al massimo chi lavora dovrà averlo. E il polso per il 99 per cento delle persone è uno solo. A quel punto non servirà più molto appellarsi alle manifatture, al genio meccanico, a quel punto ci saranno già, anzi in parte ci sono già, e se ne annunciano in uscita una caterva, ci saranno smartwatch di lusso, inutilmente costosi per soddisfare le esigenze di certi clienti, ci saranno alcune delle case del lusso orlogero che venderanno a prezzi stellari gli smartwatch. Forse sarebbe successo comunque, ma certo la politica dei costruttori svizzeri degli ultimi 20 anni ha molto aiutato questa involuzione. C'è poco da fare, qualcuno, soprattutto gli "investitori" si strapperà le vesti, ma la realtà e il futuro questo sono. Si può arrivare a capirlo prima o dopo: le moltitudini capiscono sempre dopo.
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ciaca

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #73 il: Ottobre 31, 2015, 13:14:52 pm »
Io comunque ho postato quel link non per riaprire un dibattito sulla presunta inutilità di questi gadget ma per rappresentare quello che é già un fatto ed una consolidata realtà di mercato: se ne stanno vendendo a milioni e se ne vedono ai polsi di chiunque :)

Riporto i passi più significativi di quell'articolo per i più pigri

While Apple and the ever encroaching slew of other smartwatches are generally regarded with disdain among mechanical watch purists, Apple are set to sell about 4 million of them for the September quarter. It is estimated that the Apple watch could generate $2 billion in revenue for what is already the world’s richest company, and it is claimed that while Swiss watch sales steadily decline, Apple watch sales are starting to soar.

In fact the way Apple see it, within the span of a single quarter, it has established not merely a new product, but a new industry, with unit sales more than half of total Swiss watch production for the quarter. In the process, Swiss watch exports declined by 7%, with an even greater percentage of decline, around 9.9%, in the critical price range of an Apple Watch. Could this mean Apple is no longer merely a competitor for single companies, but for the entire watch industry?

Maybe, but Apple cannot entirely take the credit for the decline in Swiss watch sales. Several other important market factors have affected sales including reduced consumption in China due to the anti-gifting campaign, whereby expensive Swiss watches were proffered to company executives as inducements, and also the fact that the Swiss franc is no longer pegged to the euro.

Nonetheless, according to the Federation of the Swiss Watch Industry, most of the decline was in the price category of 200-500 Swiss Francs ($210-524), which is the same price category as the Apple Watch. It represents the greatest loss in sales for the Swiss watch industry since 2009. And for this reason, some believe that for the first time, the Apple watch has taken a bite out of the Swiss watch market.

Jon Cox, an analyst at Kepler Cheuvreux is quoted as saying: “Over two-thirds of the value of Swiss watch exports comes from watches retailing on average at USD17,000 each – if you can afford one of those babies you can afford an Apple Watch.”

While Apple continue to get excited,  it’s unlikely we will ever see a smart watch crisis in the same way there was a quartz crisis in the 70’s and 80’s. While some major American watch manufacturers such as Fossil has announced an Android smartwatch, and Swiss watchmakers TAG Heuer have one coming out in time for Christmas, it’s important to remember that smart watch technology is always going to be a radically different proposition to an intricately constructed hand polished, beveled, burnished, briolette, guilloche, mechanical watch. Mechanical watches have in-built longevity and sentimental value that spans generations, whereas smartwatches, like computers and cellphones, will be obsolete every couple of years.


Dove l'ultimo passaggio più che una certezza appare l'ennesimo vano tentativo di gettare acqua sul fuoco facendo leva su presunte differenze di pregio tra orologeria meccanica e quella elettronica, pregi di cui a conti fatti sembra non importare a nessuno (qualcuno anche qui le liquida velocemente come Pippe mentali) e che il più delle volte sono più raccontate che reali. E d'altronde se  vero che differenze esistono e che la tecnologia in costante evoluzione rende questi gadget usa e getta in pochi anni é anche vero ciò che ha scritto Marco, il polso resta uno solo :)
« Ultima modifica: Ottobre 31, 2015, 13:19:07 pm da ciaca »
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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #74 il: Ottobre 31, 2015, 13:16:49 pm »
Sulla comodità ed utilità non credo ci sia da discutere.
Probabilmente anche la nostra generazione conoscerà la "tecnologia indossabile" tipo occhiali olografici, giacche intelligenti ed appunto gli smartwatch.

Quello che io metterei in dubbio è la valenza "collezionistica" o chiamatela "passionale" di questi oggetti con obsolescenza programmata e solitamente fatti di materiali poco nobili.

Nessuno collezionerà mai smartwatch od occhiali olografici di plastica, silicio, gomma e piccole quantità di metallo.
Li avremo tutti (prima o poi) per gusto o per necessità, ma la passione verso la meccanica ed il metallo, se c'è, resterà immutata.

Certo le case che fanno orologeria meccanica come le conosciamo ora non esisteranno più. Dovranno ridimensionarsi nei numeri e puntare sulla qualità ed esclusività, altrimenti l'estinzione è dietro l'angolo......
« Ultima modifica: Ottobre 31, 2015, 13:18:42 pm da S.M. »
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